Ha ragione Berengo Gardin, l'archiviazione è il problema del digitale: ho diversi cd rom con scansioni fatte 10 anni fa che sono illeggibili anche se il supporto era dorato. E che dire dell'archiviazione a nastro delle multinazionali che durano 5 anni?
Secondo me i social network e la felicità non hanno nessun legame... il prof dovrebbe riflettere sul nesso tra social network e psicologia della “ricompensa” e di quanto sia additivo ricevere like e commenti... ma non è felicità...
il fotografo nel pubblico afferma che si scatti più in analogico per essere sicuro che hai la foto buona, vero, se sei un professionista, altrimenti non credo! il prof. dice che se uno pubblica una foto su un social lo fa perché è felice (anche solo in quell'attimo)....beh siamo tutti felici e contenti...caro prof. si legga il testo della canzone di Rino Gaetano.... nuntereggae più...abbassi un po la cresta della presunzione
fino a che avremo dei coglioni che regalano le foto solo per poter apparire sui giornali, avere i suoi 2 minuti di notorietà per dire" hai visto mi hanno pubblicato la foto" saranno doppiamente coglioni perchè uno hai regalato la foto senza farti pagare, due rompi i coglioni a chi con questo lavoro ci campa
quando i vecchi calibri se ne andranno, la fotografia andrà in rovina veramente, altro che non è vero, perchè non c'è un ricambio, ci sono solo dei scattini incapaci che pretendono di essere dei maestri con appena 5 mesi di scatto sul campo. Il problema è che tra quotidiani, agenzie etc.. ci sono idioti che danno lavoro a questi PH, sopratutto per risparmiare soldi invece di pagare chi questo lavoro lo fa da anni, dove impestano il web etc.. con inutili fotografie senza gusto. Idem per le mostre, tanto basta che un qualsiasi PH abbia i soldi, paga il gallerista, paga il critico - anche questi sbucati dal nulla con il digitale - e si fa la mostra, mentre fotografi seri, con gusto, se ne stanno nell'ombra perchè non hanno la grana. Per non parlare delle leccate di c..o per farsi pubblicare un libro o un articolo su riviste.
MatteoTornado, è il mercato, bellezza. Se un fotografo 'poco serio' (secondo il tuo giudizio)fa delle foto che i giornali comprano, allora il fotografo 'poco serio', ha qualcosa da vendere. Se un fotografo 'serio', fa foto che non si vendono, allora ovviamente stanno nell'ombra, e non avranno la 'grana'.
@@CoseACaso diciamo che la maggior parte dei fotografi di cronaca attuali sono scattini presi dai giornali, senza nessuna esperienza, che rompono sole le balle a chi quel lavoro lo fa da anni e sa come farlo, oltre a presentare delle foto inutili alle redazioni e ovviamente queste le accettano senza dire nulla perchè non hanno nessuna cognizione di cosa voglia dire fare fotografia di cronaca
@@MatteoTornado Siamo sempre lì, il giudizio è assolutamente soggettivo. Tu, che sicuramente capirai di fotografia, dici che sono foto non valide, ma ad altri possono pure andare bene (specie ai giornali, che sono aziende, quindi comprano quello che costa meno, se va bene al loro scopo). Non è matematica, è fotografia. Non ci sono regole esatte.
beh la storia della fotografia sono loro, che vuoi mettere il PH del giorno che manco sa accendere la macchina e la usa sempre in modalità scimmia, cioè automatica? Oltre che non sono per nulla riccastri, anzi....
Quante chiacchere quello in mezzo...🤕
Infatti, e poi attribuisce "Tentativo di esaurire un luogo parigino" a Pennac e non a Perec, assurdo e detestabile.
Barengo un mito
digitale contro analogico non ha nessun diritto di ospitalità...fino al minuto 28 in cui lui stesso pone la domanda...
Ho pensato la stessa cosa
Ha ragione Berengo Gardin, l'archiviazione è il problema del digitale: ho diversi cd rom con scansioni fatte 10 anni fa che sono illeggibili anche se il supporto era dorato. E che dire dell'archiviazione a nastro delle multinazionali che durano 5 anni?
Ne escono fin che vuoi di opere su google cosa dice quello in mezzo?
Secondo me i social network e la felicità non hanno nessun legame... il prof dovrebbe riflettere sul nesso tra social network e psicologia della “ricompensa” e di quanto sia additivo ricevere like e commenti... ma non è felicità...
L'umiltà dei grandi... GBG
bella quella della scatoletta...
il fotografo nel pubblico afferma che si scatti più in analogico per essere sicuro che hai la foto buona, vero, se sei un professionista, altrimenti non credo! il prof. dice che se uno pubblica una foto su un social lo fa perché è felice (anche solo in quell'attimo)....beh siamo tutti felici e contenti...caro prof. si legga il testo della canzone di Rino Gaetano.... nuntereggae più...abbassi un po la cresta della presunzione
aleferrarif08 Ha detto bene GBG: ma quale felicità...il narcisismo dove lo mettiamo ?
fino a che avremo dei coglioni che regalano le foto solo per poter apparire sui giornali, avere i suoi 2 minuti di notorietà per dire" hai visto mi hanno pubblicato la foto" saranno doppiamente coglioni perchè uno hai regalato la foto senza farti pagare, due rompi i coglioni a chi con questo lavoro ci campa
che accozzaglia di banalità.....w berengo gardin!
quando i vecchi calibri se ne andranno, la fotografia andrà in rovina veramente, altro che non è vero, perchè non c'è un ricambio, ci sono solo dei scattini incapaci che pretendono di essere dei maestri con appena 5 mesi di scatto sul campo. Il problema è che tra quotidiani, agenzie etc.. ci sono idioti che danno lavoro a questi PH, sopratutto per risparmiare soldi invece di pagare chi questo lavoro lo fa da anni, dove impestano il web etc.. con inutili fotografie senza gusto. Idem per le mostre, tanto basta che un qualsiasi PH abbia i soldi, paga il gallerista, paga il critico - anche questi sbucati dal nulla con il digitale - e si fa la mostra, mentre fotografi seri, con gusto, se ne stanno nell'ombra perchè non hanno la grana. Per non parlare delle leccate di c..o per farsi pubblicare un libro o un articolo su riviste.
MatteoTornado, è il mercato, bellezza.
Se un fotografo 'poco serio' (secondo il tuo giudizio)fa delle foto che i giornali comprano, allora il fotografo 'poco serio', ha qualcosa da vendere.
Se un fotografo 'serio', fa foto che non si vendono, allora ovviamente stanno nell'ombra, e non avranno la 'grana'.
@@CoseACaso diciamo che la maggior parte dei fotografi di cronaca attuali sono scattini presi dai giornali, senza nessuna esperienza, che rompono sole le balle a chi quel lavoro lo fa da anni e sa come farlo, oltre a presentare delle foto inutili alle redazioni e ovviamente queste le accettano senza dire nulla perchè non hanno nessuna cognizione di cosa voglia dire fare fotografia di cronaca
@@MatteoTornado Siamo sempre lì, il giudizio è assolutamente soggettivo.
Tu, che sicuramente capirai di fotografia, dici che sono foto non valide, ma ad altri possono pure andare bene (specie ai giornali, che sono aziende, quindi comprano quello che costa meno, se va bene al loro scopo).
Non è matematica, è fotografia.
Non ci sono regole esatte.
CoseACaso
@CoseACaso ma magari le comprassero... C’è chi (e sono molti), le regalano, basta apparire sul quotidiano da esibire...
Grande Berengo e Cito il resto è nulla
sempre i soliti ricastri parlano
beh la storia della fotografia sono loro, che vuoi mettere il PH del giorno che manco sa accendere la macchina e la usa sempre in modalità scimmia, cioè automatica? Oltre che non sono per nulla riccastri, anzi....