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Le Milizie curde, l'ISIS e i Partigiani - Alessandro Barbero (2021)
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ส.ค. 2021
- Alessandro Barbero risponde ad alcune domande, ospite di Funamboli- Saperi dal basso, che mettono in parallelo il ruolo della Resistenza e dei Partigiani italiani con le milizie curde impegnate nel Medio Oriente ai giorni nostri.
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I miei amati Kurdi!!! Grazie infinite professore per narrare questa importante lotta contemporanea che non deve essere dimenticata. Io l'ho sempre paragonata alla "Guerra di Spagna", anche se con tutti i distinguo del caso, dati gli aiuti internazionali ricevuti dai Kurdi, per quanto minimi, ed un peccato che la stampa ne abbia discusso assai poco: "Noi abbiamo bisogno di andare in Spagna molto più di quanto la Repubblica Spagnola abbia veramente bisogno di noi".
Professor Barbero, guardando questa intervista ho pensato di commentare,non è la prima volta ma colgo l occasione per testimoniare quanto segue.In soffitta ho trovato dei vecchi libri di lettura di mio marito classe 1929 sfogliandoli ho letto queste perle "Se non ci conoscete guardateci dall alto noi siam le fiamme nere del battaglion d assalto :bombe a man e colpi di pugnal ecc...Poi ancora :Manganello, manganello che rischiari ogni cervello ecc..."Nel 1942 io vestii ancora la divisa da piccola italiana, ricordo le parate nel cortile della mia scuola e cantavamo se non queste nefandezze qualcosa di simile. Due anni dopo cioè nel 1944 mio padre morì in montagna per mano degli autori di queste idiozie.Aveva 28 anni.Tremo all idea che i miei pronipoti in futuro (anche se lo ritengo impossibile ) possano cantare inni che solo somiglino a quelli citati.Sarei molto felice se cantassero Bella Ciao.Con stima, grazie professore.
Non sapevo nemmeno che i curdi fossero organizzati in una resistenza.. Quante cose ho imparato, grazie
É sempre un piacere sentire la storia racconta e spiegata da lei professore. Grazie 🙏
Come sempre illuminanti, infinite grazie ad entrambi
Magico questo aggeggio che permette di entrare nella testa di illustri come il prof Barbero 🙏🖖
Grazie, servono più trasmissioni come questa in TV
Non era in TV :)
C'è anche da dire che c'è gente che leggendo Pansa pensa di aver capito senza avere le basi per poterne cogliere le sfumature che invece non sfuggono ad uno storico di livello come il Prof. Barbero.
C'e' anche da dire che c'e' gente che legge Pansa, ascolta Barbero e poi ragiona con la sua testa. Altri invece prendono quello che gli viene detto acriticamente.
@@mariolatini9552
D'altra parte concordare con qualcuno non implica non aver capacità cognitive proprie. L'arroganza del supporlo invece denota uno spiccato narcisismo e un (spesso malriposto) senso di superiorità proprio di chi ha avuto un infanzia tappezzata da carenze emotive. Si aggiunga anche la tendenza contemporanea di ritenere chiunque non la pensi come noi, un "inferiore ignorante" incapace di ragionare, dimostra che una generazione cresciuta senza metodi simil-montessoriani alla fine genera una società priva di consapevolezza.
@@SoloCristian D'altra parte concordare con Barbero perche' e' uno storico di livello, invece di supportare le sue idee con le proprie non crea nessuna supposizione ma solo una equivalenza acritica. Cosi' come preferire denigrare chi la pensa diversamente invece che esprimere il supporto a una idea ritenuta giusta potrebbe richiedere una autoanalisi per scoprire i confini del proprio narcisismo e della propria consapevolezza... oltre che della propria educazione. PS che nessuno si preoccupi quello che prende acriticamente le cose sono io ))). Peace.
@@mariolatini9552
1 - Se avessi voluto esprimere la mia opinione avrei fatto un post o scritto un libro. Vedo un video, concordo o non concordo e in poche parole esprimo quello che penso. Mettermi in mostra sotto un video di TH-cam per avere un briciolo di quotidiana soddisfazione? Non mi serve.
2 - l'Homo Sapiens è geneticamente fatto per non essere acritico. Per questo siamo evoluti. È la critica che spinge alla riflessione, vederla come un "atteggiamento sbagliato" è...ingenuo? Certo che prendo le critiche e le affronto, cosa dovrei fare? Glissare o peggio ancora prenderla sul personale? O peggio ancora SUPPORRE qualcosa giusto per sentirmi un po' "gigante tra i nani"? Ma va. Detto questo, ognuno la pensa un po' come vuole. Le discussioni mi piacciono quando sono costruttive, i botta e risposta per io gusto di avere l'ultima parola mi deprimono. Lascio a te l'ultima parola. La mia è questa. Saluti
@@SoloCristian " O peggio ancora SUPPORRE qualcosa giusto per sentirmi un po' "gigante tra i nani"? In questa frase stai facendo una gigantesca SUPPOSIZIONE, te ne sei accorto? "Mettermi in mostra sotto un video di TH-cam per avere un briciolo di quotidiana soddisfazione?" Non mi serve...mi hai tolto la parola di bocca.
Un altro libro interessante sulla resistenza Curda e sul ruolo assolutamente di primo piano delle donne in questo movimento è “Nel mirino” di Azad Cudi.
Sei grande, Barbero! Sono enormemente fiera che nella storia del nostro paese ci sia stata la RESISTENZA.
Seguo volentieri e con molta interesse da anni i discorsi sulla storia di prof Barbero e condivido in linea di massima le sue idee. Voglio pero fare anche qualche obiezione prendendo spunto dalla puntata di oggi.
Albania fu, nel aprile 1939, la prima vittima del aggressione fascista in Europa, gia prima che scopiasse la 2° Guerra M. La sua Resistenza fu, sia dal punto di vista del intensità sia dei numeri, molto piu consistente rispetto a quella della Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda oppure dei paesi del Est (esclusa la Polonia e sopratutto la Jugoslavia). Come aveva detto una volta anche il maresciallo jugoslavo Tito: "oltre la Jugoslavia, l'Albania fu il solo paese del Est che ha avuto una Resistenza armata di successo guidata dai comunisti". Questa resistenza fu molto attiva gia sotto l'ocupazione italiana ( il statomaggiore del Esercito di Liberazione si è formato a luglio 43 mentre la 1° brigata partigiana nel agosto 43) ed è stata allargata ed estesa molto di piu sotto il terrore nazista, cosa che ha permesso i comunisti di prendere il potere in Albania. Nonostante un numero abastanza elevato di partigiani, di circa 50000 uomini in una popolazione di solo 1 milione di abitanti, il suo peso è stato di poco nella scachiera europea, anche se alla fine del 44 sono combatute delle bataglie dove c'è stato perfino l'apoggio dell' aviazione alleata, come una svoltasi nelle periferie di Tirana contro esercito tedesco in ritirata dove, si diceva che l'odore dei cadaveri tedeschi non scompariva per settimane. Approposito di questo, c'è stato anche un bataglione di ex soldati italiani nelle file partigiane che, guarda caso, portava il nome di A.Gramsci (anche lui di origine albanesi non tante lontane) ed anche alcune baterie di artiglieri italiani sparse nelle file partigiane. Poi, una volta finita la guerra in Albania(fine 44) 2 divisioni partigiane con 10 mila uomini hanno combatuto dentro il Kosovo ed anche nei territori jugoslavi di Sangiacato, Bosnia e Serbia meridionale fino alla fine della guerra in Europa. Comunque Grazie professore!
Speravo si parlasse di più della resistenza curda contro l'ISIS e la Turchia (a cui l'Europa vende le armi)... Comunque bel video, interessante come sempre!
Ciao, sono la ragazza che ha intervistato Barbero in questa occasione. L'intervista con Barbero fa parte di un ciclo sulla Resistenza: in questa occasione abbiamo parlato dei collegamenti con il passato, mentre nell'intervista successiva fatta a Eddi Marcucci si è parlato del presente. Se ti interessa, la trovi sul canale Funamboli - Saperi dal Basso.
Non si finisce mai di imparare!!! grande professore!!!
Grazie. Interessantissimo in questo momento. Buon tutto 😍
Buongiorno ragazzi, ascolterò con interesse certo di capire qualcosa in più dopo il video del prof., grazie davvero, sempre attenti
Ciao Andrea
@@simonecappiello5209 Simoneeeee
Sempre un piacere☆☆☆
@@andreasette7287 grazie!
Interessante
Come sempre Bravissimo complimenti Grazie
Grazie
Durante la guerra non ho mai sentito Bella Ciao. Poi ho saputo che e' nata nel 1964 , e che con i partigiani non ha mai avuto niente a che fare. Anche le note originali jddish non riguardano il periodo, e le motivazioni che l'hanno ispirata erano diverse. Ovviamente non la discuto sul lato musicali. Molto bella...
L'importanza della Resistenza italiana non sta tanto nella attività bellica, ma nella forza che ne è derivata ai partiti antifascisti dopo il 25 aprile '45, che ha permesso il referendum monarchia-repubblica e il lavoro dell'Assemblea Costituente.
Se non ci fosse stata la Resistenza avremmo ancora la monarchia e lo Statuto Albertino con in più il voto alle donne e qualche ritocco di aggiornamento.
Un vero storico, grazie per il suo contributo in una giungla di ignoranza...
Voglio il Prof. Come vicino di casa!!!
Wow Berbero è riuscito a dire diplomaticamente che l’Italia è un paese di orientamento fascista con una resistenza di facciata per comodità applausi 👏
Stimatissimo Barbero, servirebbe chiarezza sul caso Afganistan, che è una realtà fin troppo drammatica. Grazie
La domanda seria dovrebbe essere, quanto tempo in più avrebbe impiegato l'esercito alleato a liberare l'Italia senza il movimento partigiano?!? Però il professore, ovviamente, lo sa bene che i meriti della resistenza sono altri.
Quella mano agitata al nome di Pansa, grande Prof Barbero
Pungente al punto giusto il prof
👍🏼👍🏼👍🏼
Mi pare che la ragazza sia estremamente poco preparata e che sia fortemente ideologizzata. Fortunatamente il professore riesce a riportare il discorso su un territorio meno stereotipato e decisamente più aderente alla complessità dei temi affrontati.
Stavo pensando esattamente la stessa cosa
Chi non vuole seguire Barbero lo faccia pure... Si sa che qui siamo, come Barbero, Comunisti.
Forse alcune cose erano strutturate come una domanda implicita , dando l impressione di saperne poco, nel video originale ci sono state anche le domande alla fine.
Il suo ruolo era fare domande.
Ciao, sono "la ragazza". Ti va di elaborare?
Salve. Io paragono la Resistenza che si doveva fare a Isis alla JNA le forze armate di liberazione jugoslavia
Anna, scusa, formula meglio le domande. "Pasticci un po'" trattando la questione curda. Cmq interessante sempre.
Cosa avrei dovuto dire secondo te? Sempre felice di imparare :)
Molto interessante...ma il professore dimenticata sempre gli anarchici...poveretti, ancora nella resistenza erano ben presenti, poi sono stati gli unici a non beneficiare dell'amnistia...
Gli anarchici nn contavano granché... Infatti sciolti come neve al sole dopo il 45
@@ganlesat Non si sono sciolti, semplicemente non sono un partito e allora e soprattutto immediatamente prima avevano un peso, anche per l'esperienza della rivoluzione spagnola. Se militarmente non erano molti, ma nemmeno due gatti, culturalmente avevano avuto un peso, poi sono stati inviaibilazzati, anche per gli arresti di chi non la riteneva finita e la mancata applicazione dell'amnistia.
È vero, c'è poco o niente fascismo oggi nella gente.
Mi spiace Professore, ma su Panda non sono d’accordo con lei. Lei per primo , da storico, dovrebbe sapere quanto sia importante l’amore di verità sia essa anche scomoda. Non c’è libertà, non c’è conoscenza, senza TUTTA la verità. Io credo che Pansa abbia invece reso un grande servizio al nostro paese, mostrando i lati più oscuri della resistenza. Mostrando come ci fosse una resistenza che combatteva per la libertà di tutti, ed una che avrebbe voluto Stalin e il suo regime come modello per l’Italia. Pansa fu uomo di sinistra e antifascista. Non ci fu mai malafede nei suoi scritti, ma solo, appunto, amore di verità storica. Sono d’accordo con lei, invece, quando dice che non cambia una virgola sul chi ha avuto ragione, su chi era dalla parte giusta e chi no. Ma non possiamo non sapere. Nascondere il lato oscuro della resistenza comunista e non solo, per timore della mancanza di spirito critico di menti faziose e condizionate da anni di pregiudizi culturali, è l’anticamera della peggiore censura di “regime”( e ho messo di proposito le virgolette). Confidiamo tutti in persone come lei, professore, affinché si possa cambiare la mentalità e lo spirito critico degli italiani. Affinché esistano i presupposti di una storiografia realmente avulsa da pregiudizi ideologici. Ma mai, nascondere i fatti, e la barbarie
Sono pienamente d'accordo con lei
Hai ragione ma bisogna anche dare il giusto peso alle cose. Come dice il prof non si può evitare che in mezzo a tante cose giuste ce ne siano di negative che passano in cavalleria. Sono friulano e dai racconti di mio padre e madre che un po' di quella guerra l'hanno fatta( classe 23 e 31) i fatti di Porzus o le foibe li sapevo ma sui libri di storia non c'erano e per come erano stati trattati da bande che si presentarono per partigiani e prendevano senza chiedere per me fino all'adolescenza i partigiani erano cattivi. Dipende sempre da dove si guarda e l'importante come dici tu è non nascondere o peggio negare certi avvenimenti. Avendo letto qualcosa di Pansa ho come avuto l'impressione che abbia usato questo " revisionismo " per vendicarsi di una sinistra che lo aveva deluso dopo tangentopoli. Viva
Infatti il Professore non ha negato la veridicità dei fatti narratii da Pansa Ha invece parlato di scorrettezza nel volerli esporre in modo tale da paragonare i crimini di alcuni elementi presenti tra i partigiani a quelli perpetrati da altri elementi che invece agivano in modo da, aderire perfettamente ad una ideologia di regime che faceva di tali comportamenti la norma
@@italapardo9599 e infatti non sono d’accordo su questa opinione del professore
@@davidemanfredi4390 va bene. Rispetto il suo pensiero che non è il mio. Buona serata
Il prof. Barbero dà sempre grande dignità anche ai peggiori intervistatori.
Ciao, sono l'intevistatrice. Parlavi di me? :)
@@Anna-td2zd proprio così.
@@allemenozzi ti va di elaborare? Sempre felice di ricevere critiche costruttive!
@@Anna-td2zd Senza offesa, sinteticamente, secondo me hai ecceduto nell'indirizzare l'intervista verso la tua tesi, per quanto relariva ad una causa nobile e meritevole.
@@allemenozzi beh, senza offesa non saprei ahahah, però per risponderti in merito, l’intervista partiva da una tesi ben precisa come dico all’inizio, e sopratutto come abbiamo detto aprendo il ciclo della Resistenza di cui questa intervista non è che una parte. Questa è una delle ragioni per cui non sono felicissima che sia stata condivisa senza contesto, ma ormai…
Inoltre è una tesi con cui Barbero è d’accordo: ho ovviamente parlato prima con il professore (mandandogli la lista delle domande e avvertendolo che alcune sarebbero state ovvie) e dopo, e lui era contento dell’argomento trattato e di come era stato trattato.
Pesante
greeeeeeeeve
Ma i Curdi, almeno in Iraq, non circoncidono le donne?!
No
Madonna co sti curdi 🤦
Taci
L' Y.P.G Curdo non e' formato da personale esclusivamente femminile come dice la signorina.
Infatti io parlavo dello YPJ ;)
👍🏼👍🏼👍🏼