Verissimo il tuo discorso dell’avviamento alla lettura. Per tante ragazzine della mia generazione, “Tre metri sopra il cielo” è probabilmente stato un punto di partenza nel mondo della narrativa; io stessa leggevo un po’ a casaccio, non sapendo ben selezionare in libreria. Pian piano il giovane lettore acquisisce consapevolezza, inizia a scegliere i titoli con maggiore attenzione. È un percorso, in continua evoluzione.
Prontissima per lunedi 😊 ho scritto un fantasy romance ignara di quello che si dice nell’ambiente e per fortuna, altrimenti non mi sarei ritrovata con 200 pagine hehe a volte non avere pregiudizi e seguire ciò a cui si ci sente affini aiuta a produrre, ma spero di raggiungere maggiore consapevolezza seguendo i vostri video / corsi
È bello la passione che metti nelle lezioni. Io ho letto Romance, e in effetti quelli scritti bene hanno un intreccio notevole e,anche se mi intriga, confesso di non essere sicuro di produrre un romance decente. Infatti ho preso il corso e poi accetterò la sfida. Male che vada, avrò imparato qualcosa in più.😊
@@ireneaprile479 Facciamo un'eccezione alla regola circa il NON RISPONDERE AI COMMENTI ALTRUI, e teniamo solo per questa volta la risposta di Irene, che incarna bene lo spirito con cui le lettrici si avvicinano al romance.
Come insegnante di liceo mi sento chiamata in causa. Forse non è la sede giusta, ma una domanda mi sorge spontanea: come avvicinare e fare appassionare i ragazzi alla lettura? Nello specifico, se è controproducente proporre i classici a dei giovani non avvezzi alla lettura, esiste però un momento, una fase, oppure una modalità, una strategia per avvicinare ai classici e farli apprezzare? Ha ancora senso, oggi, in generale, avvicinarsi/avvicinare alla lettura dei classici? Possono ancora essere considerati imprescindibili? Personalmente, una strategia non l'ho ancora trovata. Faccio tentativi. Credo nei "Diritti del lettore" di Daniel Pennac, e di conseguenza: - NON impongo la lettura di un libro al mese - NON impongo la lettura di un libro uguale per tutti - NON faccio fare verifiche, riassunti, schede libro... Tanto scopiazzerebbero da internet. Attraverso il lavoro sulla narratologia (che l'anno scorso ho impostato in maniera nuova grazie ai webinar e alle line editing si Rotte Narrative) cerco di proporre assaggi di generi e di autori diversi, accostando i classici ad autori contemporanei (ho anche organizzato un doppio incontro con autrici esordienti che conosco). Cerco di fare trasparire la mia passione per la lettura e per i testi che propongo. Cerco di stimolare un confronto personale con i messaggi contenuti nel libro. Offro lunghe liste, ma solo come suggerimento e "leggete quello che volete"; e poi propongo di presentare il doppio libro attraverso slide, booktrailer, citazioni brevi ... A tal proposito, sono rimasta molto soddisfatta perché, al ritorno delle vacanze estive, ho dedicato alcune ore proprio a questa attività. La classe in questione è una seconda Scienze umane, una classe prevalentemente di non lettori e con un livello di scrittura bassissimo. Però hanno fatto delle ottime presentazioni: hanno scelto in prevalenza libri aventi come protagonisti dei giovani alle prese con forti sfide e problemi. Sembrava di aver lavorato ad un progetto comune, invece no, hanno scelto autonomamente; alcuni di quei libri non li avevo letti e li bo messi in preventivo. Certo, a non fare un'attività sistematica sulla lettura, il rischio c'è: che per il resto del tempo non leggano nulla, che ignorino testi "imprescindibili"... Hai qualche suggerimento? Grazie!
Altro che facile, scrivere bene è difficile, anche nel romance. Ho letto un estratto di un libro di Sally Rooney, che pare spopoli, ed è bruttissimo, non riesco a capure il successo. Scrive per esempio i dialoghi senza virgolette o caporali, tutti appiccicati ai dialogue tag, non riuscivo a distinguerli. Quindi, non solo scrivere romance è difficile, ma è pure difficile farlo distinguere dalla cacca che c'è in giro nel genere, sebbene venda inspiegabilmente.
Per regolamento di RN, è proibito rispondere ai commenti altrui sotto i video del canale, che ho provveduto a cancellare. Appena avrò tempo, girerò un video di risposta alla tematica sollevata
Secondo me i commenti poco lusinghieri di certi autori/lettori sui romance derivano dal fatto che ne hanno letti alcuni che sono oggettivamente scritti male - senza fare titoli, ma anche alcuni best-seller non sono impeccabili. Il genere ha una sua validità, ma non tutti i romanzi ce l'hanno. Eppure spesso vendono. E' questo che lascia abbastanza interdetti.
Be' quello è un atteggiamento ottuso a prescindere dal genere. Giudicare per partito preso senza conoscere. Sicuramente ci sono ottimi romance come ottimi fantasy o young adult (altre categorie molto sminuite).
Verissimo il tuo discorso dell’avviamento alla lettura. Per tante ragazzine della mia generazione, “Tre metri sopra il cielo” è probabilmente stato un punto di partenza nel mondo della narrativa; io stessa leggevo un po’ a casaccio, non sapendo ben selezionare in libreria. Pian piano il giovane lettore acquisisce consapevolezza, inizia a scegliere i titoli con maggiore attenzione.
È un percorso, in continua evoluzione.
Prontissima per lunedi 😊 ho scritto un fantasy romance ignara di quello che si dice nell’ambiente e per fortuna, altrimenti non mi sarei ritrovata con 200 pagine hehe a volte non avere pregiudizi e seguire ciò a cui si ci sente affini aiuta a produrre, ma spero di raggiungere maggiore consapevolezza seguendo i vostri video / corsi
Grazie del invito al webinar, cerco di non mancare lunedì.
È bello la passione che metti nelle lezioni. Io ho letto Romance, e in effetti quelli scritti bene hanno un intreccio notevole e,anche se mi intriga, confesso di non essere sicuro di produrre un romance decente. Infatti ho preso il corso e poi accetterò la sfida. Male che vada, avrò imparato qualcosa in più.😊
Corso già acquistato! Non vedo l'ora di poter studiare le lezioni ❤
La domanda che tutti gli scrittori single vorrebbero farti:
"Prof, a scrivere romance si rimorchia?"
Risposta di una lettrice di romance: no. Perché? Perché ciò che ci interessa sono le bookcrush!
Bella domanda.😂
@@ireneaprile479 Facciamo un'eccezione alla regola circa il NON RISPONDERE AI COMMENTI ALTRUI, e teniamo solo per questa volta la risposta di Irene, che incarna bene lo spirito con cui le lettrici si avvicinano al romance.
Come insegnante di liceo mi sento chiamata in causa. Forse non è la sede giusta, ma una domanda mi sorge spontanea: come avvicinare e fare appassionare i ragazzi alla lettura? Nello specifico, se è controproducente proporre i classici a dei giovani non avvezzi alla lettura, esiste però un momento, una fase, oppure una modalità, una strategia per avvicinare ai classici e farli apprezzare? Ha ancora senso, oggi, in generale, avvicinarsi/avvicinare alla lettura dei classici? Possono ancora essere considerati imprescindibili? Personalmente, una strategia non l'ho ancora trovata. Faccio tentativi. Credo nei "Diritti del lettore" di Daniel Pennac, e di conseguenza:
- NON impongo la lettura di un libro al mese
- NON impongo la lettura di un libro uguale per tutti
- NON faccio fare verifiche, riassunti, schede libro... Tanto scopiazzerebbero da internet.
Attraverso il lavoro sulla narratologia (che l'anno scorso ho impostato in maniera nuova grazie ai webinar e alle line editing si Rotte Narrative) cerco di proporre assaggi di generi e di autori diversi, accostando i classici ad autori contemporanei (ho anche organizzato un doppio incontro con autrici esordienti che conosco). Cerco di fare trasparire la mia passione per la lettura e per i testi che propongo. Cerco di stimolare un confronto personale con i messaggi contenuti nel libro. Offro lunghe liste, ma solo come suggerimento e "leggete quello che volete"; e poi propongo di presentare il doppio libro attraverso slide, booktrailer, citazioni brevi ... A tal proposito, sono rimasta molto soddisfatta perché, al ritorno delle vacanze estive, ho dedicato alcune ore proprio a questa attività. La classe in questione è una seconda Scienze umane, una classe prevalentemente di non lettori e con un livello di scrittura bassissimo. Però hanno fatto delle ottime presentazioni: hanno scelto in prevalenza libri aventi come protagonisti dei giovani alle prese con forti sfide e problemi. Sembrava di aver lavorato ad un progetto comune, invece no, hanno scelto autonomamente; alcuni di quei libri non li avevo letti e li bo messi in preventivo. Certo, a non fare un'attività sistematica sulla lettura, il rischio c'è: che per il resto del tempo non leggano nulla, che ignorino testi "imprescindibili"... Hai qualche suggerimento? Grazie!
Sulla questione della scuola e la letteratura dico: "Finalmente qualcuno l'ha detto"
Altro che facile, scrivere bene è difficile, anche nel romance. Ho letto un estratto di un libro di Sally Rooney, che pare spopoli, ed è bruttissimo, non riesco a capure il successo. Scrive per esempio i dialoghi senza virgolette o caporali, tutti appiccicati ai dialogue tag, non riuscivo a distinguerli. Quindi, non solo scrivere romance è difficile, ma è pure difficile farlo distinguere dalla cacca che c'è in giro nel genere, sebbene venda inspiegabilmente.
Per regolamento di RN, è proibito rispondere ai commenti altrui sotto i video del canale, che ho provveduto a cancellare. Appena avrò tempo, girerò un video di risposta alla tematica sollevata
Grazie!
Secondo me i commenti poco lusinghieri di certi autori/lettori sui romance derivano dal fatto che ne hanno letti alcuni che sono oggettivamente scritti male - senza fare titoli, ma anche alcuni best-seller non sono impeccabili. Il genere ha una sua validità, ma non tutti i romanzi ce l'hanno. Eppure spesso vendono. E' questo che lascia abbastanza interdetti.
Molti non ne hanno letto nemmeno 1.
Be' quello è un atteggiamento ottuso a prescindere dal genere. Giudicare per partito preso senza conoscere. Sicuramente ci sono ottimi romance come ottimi fantasy o young adult (altre categorie molto sminuite).
Il romance per molti è il serie B della letteratura di genere che è già di serie B secondo molti. 😑
Lo dico da anni. Ti mangiano certi pseudo intellettuali
Allora in queste settimane avranno dei brutti mal di pancia