ho finito di leggere ieri la trilogia. che dire? sono rimasto abbastanza folgorato! davvero molto bello. da amante di Lovercraft ho apprezzato moltissimo il ritmo, le idee, l'ambientazione e i collegamenti tra i vari racconti. grazie mille per la dritta! PS: chiedo perdono per il commento ormai a 4 mesi di distanza - nell'era della contemporaneità comunicativa mi pare di fare quasi della necromanzia....
Mi capitò la stessa resistenza quando lessi, circa una quindicina di anni fa, un rifacimento romanzato scritto da un indiano, sull'episodio adombrato da Sir Conan Doyle dopo L'ultima avventura, per intenderci quella delle cascate di Reichenbach. Ti giuro che per anni ho tentato di ricordarmi il titolo di quel libro, ma invano. Eppure, per certi versi, la qualità della narrazione delle avventure dell'investigatore vittoriano in Tibet, in pieno Grande Gioco, l'incontro col Dalai Lama e le trame dell'amban cinese superava persino, a tratti, quella di Doyle. Dovrò affidarmi all'ipnosi regressiva per recuperare quel titolo.
@@brokenstories ps: salto giusto qualche punto per non conoscere troppo le trame. Critica costruttiva? Forse. In ogni caso il tuo rimane l'unico canale TH-cam che seguo con costanza
Grazie del consiglio. Ero indeciso se acquistare libri di questo autori per il rischio di un emulatore tardivo di HPL...invece la tua recensione mi è piaciuta molto 👍😊
Trilogia veramente godibile e originale. Io ho preferito il primo e il terzo, ma comunque livelli molto alti. Spero pubblichino qualcos'altro di questo autore.
Ho letto il primo volume tempo fa. Mi erano rimasti impressi il viaggio della nonna e quello sul culto orgiastico nei boschi, effettivamente atroce. Prenderò anche gli altri due.
Ordinati tutti e tre direttamente da Hypnos. Su Amazon non sono al momento disponibili. Comunque anch'io avevo i tuoi stessi dubbi: ottimo averli fugati. 😉
mi hai aperto forte in faccia un mondo!!! conoscevo la trilogia ma solo per esistenza....la puntavo, ma avevo i tuoi stessi timori, dell'emulazione che prende il taglio della fan-fiction se ricordi, su riletture Lovecraftiane, ci aveva provato Einaudi con la traduzione di un'antologia bella sì ma dal punto di vista dell'ispirazione Lovecraftiana _arrabattata_: Saggezza Stellare....non a caso il nome che aveva spinto di più era Michael Gira, un musicista che scrive anche
ho anche fatto una breve ricerca su Fager e i giochi di ruolo.....risulta essere in qualche modo coinvolto in Kult, che io ho giocato nella versione gioco di carte.....e aveva proprio tutto quell'immaginario lì che hai descritto tu molto efficacemente (molto meglio di "se Ellroy incontrasse Lovecraft")
Ho letto solo il terzo, molto apprezzato. Trovo la particolarissima prosa funzionale al racconto, rende le storie ancora più stranianti, lasciando al lettore il compito di compiere i collegamenti che la mancanza di subordinate non contribuisce a esplicitare. Probabilmente ho sbagliato a partire dal fondo, perché in "Tu non puoi vivere" di lovecraftiano c'è ben poco, se non atmosfere e riferimenti a forze occulte (che però, mi pare, solo in un caso fanno esplicito riferimento al pantheon del Solitario). Andrò a ritroso... Comunque molto bello, anche per quegli aspetti che a Lovecraft erano quasi del tutto estranei (il punto di vista femminile e il sesso, per citarne due).
Avevo cominciato a leggere l'anteprima, però proprio il linguaggio non mi prendeva. Riguardo la novella del 1700 forse è La grande guerra del Nord o La Guerra dei 7 anni.
Ciao! A sto giro mi hai convinto senza troppe esitazioni ed ho comprato il libro seguendo il tuo link. Una domanda: tu che vedi il mondo dell' editoria dalla parte di chi ci lavora, come lo vedi l'avvento del digitale in libri e fumetti? Andranno d'accordo o il digitale rimarrà nella sua nicchia?
Se ti riferisci agli ebook, vedo che diverse case editrici ne diffidano e lo boicottano imponendo prezzi insostenibili. A quel che vedo, il digitale è una nicchia, ma potrebbe crescere ancora. Quanto ai fumetti, non saprei. Forse per funzionar davvero dovrebbero nascere già in formato pensato per la fruizione digitale. Grazie dell'acquisto!
non sono stupito che quello che hai descritto tu provenga dalla Svezia.....la Svezia è madre di un genere musicale tra i più truci, diciamo "death industrial" o "death ambient" e ha un'altissima concentrazione di musicisti del genere....che potrebbero fare benissimo da colonna sonora ai libri di Fager per come li hai descritti tu.....ti lascio qualche nome dovessi essere curioso: Megaptera, Maschinenzimmer 412, Brighter Death Now.....
Allora li ho letti tutti e 3. All'iinizio sono rimasto un po' spiazzato poi li ho apprezzati. Sono d'accordo sul fatto che non ha senso scrivere narrativa Lovecraftiana imitando il suo stile ai giorni nostri anche se c'e' chi lo fa anche con risultati non cosi' disprezzabili. Trovo corretto anche l'accostamento con Clive Barker (basti pensare che anche quest'ultimo stava dalla parte dei mostri). Anzi per la verita' Barker e' il primo nome che mi e' venuto in mente a differenza di Ellroy a cui Fager viene delle volte accostato. Non so pero' quanto Fager rispetti Lovecraft. E dico questo perche' ero presente alla presentazione del libro a Stranimondi (mi sembra nel 2019) dove sinceramente ha giudicato il Solitario di Providence con una certa supponenza dicendo che scriveva in maniera sorpassata.
Uno stile letteralmente insopportabile, quando arrivi alla fine di Culti svedesi e chiudi il libro è un sollievo. E' come avere un dente che pulsa e duole e non ti molla e l'unica è cavartelo. Ci deve essere stata una deflagrazione da qualche parte che ha desintegrato un vocabolario: le parole si son fatte diffidenti, fanno fatica a legarsi tra di loro e a dar fiducia a quelle che vengono dopo. Come, con queste premesse, si possano scrivere racconti articolati e non banali, quali "Il viaggio della nonna" e "Per sempre felici a Ostermalm", è un mistero che testimonia di una scelta consapevole di Fager, che evidentemente sa come costruire qualcosa a partire da frammenti aguzzi. Il secondo volume lo assumerò a piccole dosi, ora che posso immaginare cosa mi aspetta.
"DOPO LA SIGLA"... E POI LA SIGLA NON C'E'! Perdonate il problema tecnico! 🙂
ho finito di leggere ieri la trilogia. che dire? sono rimasto abbastanza folgorato! davvero molto bello. da amante di Lovercraft ho apprezzato moltissimo il ritmo, le idee, l'ambientazione e i collegamenti tra i vari racconti. grazie mille per la dritta! PS: chiedo perdono per il commento ormai a 4 mesi di distanza - nell'era della contemporaneità comunicativa mi pare di fare quasi della necromanzia....
Il bello di un canale TH-cam è che può essere fruito in modalità asincrona. Grazie del tuo commento!
Mi capitò la stessa resistenza quando lessi, circa una quindicina di anni fa, un rifacimento romanzato scritto da un indiano, sull'episodio adombrato da Sir Conan Doyle dopo L'ultima avventura, per intenderci quella delle cascate di Reichenbach. Ti giuro che per anni ho tentato di ricordarmi il titolo di quel libro, ma invano. Eppure, per certi versi, la qualità della narrazione delle avventure dell'investigatore vittoriano in Tibet, in pieno Grande Gioco, l'incontro col Dalai Lama e le trame dell'amban cinese superava persino, a tratti, quella di Doyle. Dovrò affidarmi all'ipnosi regressiva per recuperare quel titolo.
Fantastico! So che non fai spoiler spudorati ma per sicurezza salto la parte centrale del tuo video. Curiosità a mille. Ancora una volta, grazie!
Ma come, io faccio video senza spoiler spudorati e tu non li guardi? 🙂
@@brokenstories Salto anche le sinossi dei libri per non sminuire l'effetto sorpresa 😂
@@brokenstories ps: salto giusto qualche punto per non conoscere troppo le trame. Critica costruttiva? Forse. In ogni caso il tuo rimane l'unico canale TH-cam che seguo con costanza
Grazie del consiglio. Ero indeciso se acquistare libri di questo autori per il rischio di un emulatore tardivo di HPL...invece la tua recensione mi è piaciuta molto 👍😊
Mi sono piaciuti tantissimo tutti e tre i volumi, uno dei miei autori preferiti
Trilogia veramente godibile e originale. Io ho preferito il primo e il terzo, ma comunque livelli molto alti. Spero pubblichino qualcos'altro di questo autore.
Ho letto il primo volume tempo fa. Mi erano rimasti impressi il viaggio della nonna e quello sul culto orgiastico nei boschi, effettivamente atroce. Prenderò anche gli altri due.
mi fa piacere, buona lettura
Culti Svedesi è davvero notevole! Non sapevo che Fager avesse lavorato nel settore GDR, devo indagare
Nooooooooo ❤❤❤❤ troppo figo …… io voglio ASSOLUTAMENTE questa trilogia … Grazie 🙏🏼 per quest’ennesimo ottimo consiglio libresco 👍🏻👍🏻😁😁.
Ordinati tutti e tre direttamente da Hypnos. Su Amazon non sono al momento disponibili.
Comunque anch'io avevo i tuoi stessi dubbi: ottimo averli fugati. 😉
mi hai aperto forte in faccia un mondo!!!
conoscevo la trilogia ma solo per esistenza....la puntavo, ma avevo i tuoi stessi timori, dell'emulazione che prende il taglio della fan-fiction
se ricordi, su riletture Lovecraftiane, ci aveva provato Einaudi con la traduzione di un'antologia bella sì ma dal punto di vista dell'ispirazione Lovecraftiana _arrabattata_: Saggezza Stellare....non a caso il nome che aveva spinto di più era Michael Gira, un musicista che scrive anche
Sono contento di avere chiarito che siamo di fronte a un autore di alto livello. :-)
comunque spero recensirai anche gli altri due....ti ascolto con piacere e spesso fai emergere associazioni o riflessioni interessanti
Ti ringrazio. A suo tempo li leggerò senza dubbio e di conseguenza ne parlerò sul canale.
Dei tre Relazioni Interspecie rimane il mio preferito. Ma sono tutti e tre assurdi.
ho anche fatto una breve ricerca su Fager e i giochi di ruolo.....risulta essere in qualche modo coinvolto in Kult, che io ho giocato nella versione gioco di carte.....e aveva proprio tutto quell'immaginario lì che hai descritto tu molto efficacemente (molto meglio di "se Ellroy incontrasse Lovecraft")
Sembra una saga interessante, la metto in lista per i miei acquisti futuri.
Alua ho fatto bene a prenderlo quando ero a libri di yuggoth. Ma devo ancora leggerlo!
Ho letto solo il terzo, molto apprezzato. Trovo la particolarissima prosa funzionale al racconto, rende le storie ancora più stranianti, lasciando al lettore il compito di compiere i collegamenti che la mancanza di subordinate non contribuisce a esplicitare. Probabilmente ho sbagliato a partire dal fondo, perché in "Tu non puoi vivere" di lovecraftiano c'è ben poco, se non atmosfere e riferimenti a forze occulte (che però, mi pare, solo in un caso fanno esplicito riferimento al pantheon del Solitario). Andrò a ritroso... Comunque molto bello, anche per quegli aspetti che a Lovecraft erano quasi del tutto estranei (il punto di vista femminile e il sesso, per citarne due).
risultato la compro in blocco
Avevo cominciato a leggere l'anteprima, però proprio il linguaggio non mi prendeva. Riguardo la novella del 1700 forse è La grande guerra del Nord o La Guerra dei 7 anni.
credo grande guerra del Nord poco dopo la morte di Carlo XII
Ho aspettato a lungo la sigla, poi ho aperto la sezione commenti...😂
Per caso sarai relatore a qualche evento del Salone del libro di Torino?
È possibile, ma come ghost writer, niente sul fantastico
Ciao! A sto giro mi hai convinto senza troppe esitazioni ed ho comprato il libro seguendo il tuo link.
Una domanda: tu che vedi il mondo dell' editoria dalla parte di chi ci lavora, come lo vedi l'avvento del digitale in libri e fumetti? Andranno d'accordo o il digitale rimarrà nella sua nicchia?
Se ti riferisci agli ebook, vedo che diverse case editrici ne diffidano e lo boicottano imponendo prezzi insostenibili. A quel che vedo, il digitale è una nicchia, ma potrebbe crescere ancora. Quanto ai fumetti, non saprei. Forse per funzionar davvero dovrebbero nascere già in formato pensato per la fruizione digitale. Grazie dell'acquisto!
@@brokenstories grazie
The Society...
non sono stupito che quello che hai descritto tu provenga dalla Svezia.....la Svezia è madre di un genere musicale tra i più truci, diciamo "death industrial" o "death ambient" e ha un'altissima concentrazione di musicisti del genere....che potrebbero fare benissimo da colonna sonora ai libri di Fager per come li hai descritti tu.....ti lascio qualche nome dovessi essere curioso:
Megaptera, Maschinenzimmer 412, Brighter Death Now.....
Allora li ho letti tutti e 3. All'iinizio sono rimasto un po' spiazzato poi li ho apprezzati. Sono d'accordo sul fatto che non ha senso scrivere narrativa Lovecraftiana imitando il suo stile ai giorni nostri anche se c'e' chi lo fa anche con risultati non cosi' disprezzabili. Trovo corretto anche l'accostamento con Clive Barker (basti pensare che anche quest'ultimo stava dalla parte dei mostri). Anzi per la verita' Barker e' il primo nome che mi e' venuto in mente a differenza di Ellroy a cui Fager viene delle volte accostato. Non so pero' quanto Fager rispetti Lovecraft. E dico questo perche' ero presente alla presentazione del libro a Stranimondi (mi sembra nel 2019) dove sinceramente ha giudicato il Solitario di Providence con una certa supponenza dicendo che scriveva in maniera sorpassata.
Uno stile letteralmente insopportabile, quando arrivi alla fine di Culti svedesi e chiudi il libro è un sollievo. E' come avere un dente che pulsa e duole e non ti molla e l'unica è cavartelo. Ci deve essere stata una deflagrazione da qualche parte che ha desintegrato un vocabolario: le parole si son fatte diffidenti, fanno fatica a legarsi tra di loro e a dar fiducia a quelle che vengono dopo. Come, con queste premesse, si possano scrivere racconti articolati e non banali, quali "Il viaggio della nonna" e "Per sempre felici a Ostermalm", è un mistero che testimonia di una scelta consapevole di Fager, che evidentemente sa come costruire qualcosa a partire da frammenti aguzzi. Il secondo volume lo assumerò a piccole dosi, ora che posso immaginare cosa mi aspetta.