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RITI E NECROPOLI DELLA PREISTORIA GROTTA DI PORTA PARENTI CALTABELLOTTA ~ SICILIA

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 ก.ค. 2024
  • GROTTA DI PORTA PARENTI
    RITI E NECROPOLI DELLA PREISTORIA
    CALTABELLOTTA SICILIA
    È un ipogeo profondo più di 40 metri in parte naturale con foro apicale antropico di sicura frequentazione sin della Preistoria. Si trova a più di 700 m. slm in Contrada Portella (Purtedda), adiacente alla Necropoli Sicàna di Nira, e precisamente sul primo sperone di roccia della cresta di risalita nel lato ovest del Pizzo Kratas e dal davanti si vede il mare. Dall'incrocio tra la SP 37 e la Stradella di li Mancusi, ci si arrampica per un paio di centinaia di metri e si arriva a un piccolo pianoro a corridoio tra due speroni: porta o portella tra il nord e il sud del versante della montagna (da qui forse il nome della grotta e della contrada). Si sale un informe gradone di circa 1 metro e ci si trova davanti. L'ingresso in ingrottato per accedervi presenta segni di lavorazione artificiale ed è a semicerchio molto arrotondato, largo circa 8 metri; anche la volta è perfettamente arrotondata per circa 20 metri, con pareti a sinistra e destra molto levigate, e il pavimento abbastanza pianeggiante per circa 10 metri; la base delle pareti è piena di cunicoli angusti, ma poco profondi e con segni di estrazione di pietra in itinere. Quindi attraverso un cunicolo molto stretto di alcuni metri, prima in discesa e poi in salita, si arriva a un piccolo slargo dove si intravede un foro apicale a quota 10 metri dal pavimento, accessibile anche dall'alto dello sperone, con segni della lavorazione a scivolo levigatissimo. Tutta la grotta presenta strati di fuliggine, anche spessa, solo negli angoli, nei cunicoli e nella parte alta più internata. L'ipogeo è orientato a 270°, esattamente al Tramonto del Solstizio d'Inverno e il Sole il quel momento illumina tutta la grotta raggiungendo perfino il fondo dove c'è il sepolcro centrale, mentre altri sepolcri sono ubicati in alcune nicchie laterali. Ho osservato anche che, nel periodo di fine giugno inizio di luglio, nelle primissime ore pomeridiane, fenomeni di luce penetrano dal foro apicale e colpiscono l'altare nel pavimento della parte centrale. Tale fenomeno potrebbe costituire un indizio di "Ierofania di Luce" e quindi un uso sacrale dello spazio. La grotta è un continuo rifugio di capre, pecore e mucche. A poche centinaia di metri c'è una grande sorgente d'acqua. Da studioso di Archeoastronomia, frequentatore di grotte, rocciatore e amante delle montagne mi è sempre piaciuto esplorare i siti e i luoghi dal vero, l'unico modo per farsi un'idea personale e scoprire cose nuove. Le grotte e gli ipogei di Caltabellotta vanno assolutamente vissuti dal vero. Nulla può sostituite la realtà.
    (VincEnzo Carmelo Mulè)

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