L' ho sempre trovata meravigliosamente malinconica. Guccini è di una sensibilità e di una raffinatezza rarissime. Non avrei mai voluto comprenderla appieno, ma a un certo punto mi è toccato di doverla decifrare: l' immedesimazione è stata inevitabile dopo aver vissuto esperienze simili. Sono giunta a una conclusione: per gustarne tutta l' amarezza, devi avere un vissuto alle spalle: devi aver percorso un pezzo non troppo corto del cammino della tua esistenza. Da adolescente e da ventenne, sebbene possano esserti capitati eventi traumatici come il suicidio di una persona cara, in genere la disillusione e le brucianti delusioni sono ancora lontane. Ti senti abbastanza corazzato da riuscire a schivare tutto il sudiciume che, invece, per forza calpesterai. Una volta provate, vedi far capolino quella nostalgia fortissima di un passato chiuso a chiave destinato a non tornare più. È la nostalgia della persona piena di speranza e di fiducia, coi poster dei propri miti gelosamente appesi alle pareti, che non sei più e non sarai mai più. Te la senti addosso quella tristezza appiccicosa che ti ammanta come miele colloso, a dispetto del tempo che è scorso ( e ha corso) senza accorgertene, senza la possibilità di poterlo acciuffare e trattenere. Il dolore della consapevolezza di non poter riavvolgere il nastro. La terribile presa di coscienza di essere diventato uno dei protagonisti di questo pezzo.
"A vent'anni è tutto ancora intero, a vent'anni è tutto chi lo sa..." Mi stupisce quanto fosse giovane quando l'ha scritta. Una cosa è capirla, un'altra sentirla tanto forte e chiara da scriverla. Rispetto infinito per Francesco, uno dei migliori cantautori nostrani.
@@sourtimes9470 Vero sì, era ancora giovane. Incontro è del '72, lui è del ' 40, anche se non sappiamo precisamente in che anno l' ha scritta prima di pubblicarla, più di 32 non poteva averne. Di certo le delusioni e i dispiaceri ti " invecchiano ". Tanto dipende da quello che ti capita e soprattutto da quello che ti aspettavi. Se quanto credevi era meglio di quanto hai constatato, il decennio che dai venti ti traghetta ai trenta può pesare più di una vita intera
Sicuramente è figlio di un'altra epoca. Erano anni in cui forse la maturità arrivava prima. D'altro canto, con me dici tu, giocano le esperienze e la sensibilità che di certo non gli manca. Comunque sia un pezzo bellissimo che mi mette i brividi e, non so perché, mi fa pensare ad una coppia di età avanzata, anche se lui lo dice che sono passati "solo" 10 anni'.
Questa canzone ha 50 anni spaccati. E io che ne ho meno della metà praticamente ogni volta piango quando la sento. Caro Guccio da fan della tua musica mi vien da rosicare ad aver 24 anni, anche se probabilmente se ti dicessi una roba del genere mi manderesti a fanculo al 100%.
Per chi la volesse cantare con il Maestro: E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei, La tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due. Il sole che calava già rosseggiava la città Già nostra e ora straniera e incredibile e fredda: Come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia... Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi, Dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro noi: "cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli I nostri tempi, Ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via". E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia... E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi, Per la prima volta vidi quegli specchi, capii I quadri, I soprammobili ed I suoi. I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway, Il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste: La mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste... Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì Ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films: Come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale, Ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio: Povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io I miei in un solo saluto... E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà... Noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa... Restano I sogni senza tempo, le impressioni di un momento, Le luci nel buio di case intraviste da un treno: Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."
Ci siamo rivisti nel dicembre 2016 per caso, esattamente 10 anni dopo quel concerto a Siena di Guccini, quando chiesi al mio amico Peppe la sua panda bianca per venirti a prendere al sabato, vicino Perugia. Quel viaggio fu incredibile, ascoltai solo questa canzone per quel paio di ore che sembravano infinite. E poi risalimmo insieme, il cigolio del motore e le nostre chiacchiere, la scoperta del Vecchio e il mare per entrambi, il sentirsi nuovi, i film raccontati, le cose sognate sui libri di storia. Vivemmo quel sogno nella nostra città tanto triste e medievale, raccolta nella nebbia. Che bello fu il concerto, che bella che eri...Dieci anni dopo il nulla, un flebile ricordo nel tuo sorriso, nello scarico degli autobus in partenza, nelle stoviglie color nostalgia al caffé della stazione...
Questa ha 44 anni. É, secondo me, sottovalutata. Io la ritengo una della 10 canzoni italiane migliori. Guardate come é riuscito a trasformare una storia tristissima in questo capolavoro. Io non riesco bene ad esprimere quel che provo quando ascolto questa canzone, é unica come sensazione. Grandissimo Francesco, il mio preferito tra tutti gli artisti musicali italiani.
Sono completamente d'accordo sul fatto che è sottovalutata e allo stesso tempo sul fatto che non sono in grado nemmeno io di descrivere con parole le sensazioni che mi trasmette la canzone... forse per questo che la trovo una delle migliori in assoluto di Guccini.
vedi che anche la canzone è tristissima(almeno per me) sono rare le volte che riesco ad ascostarla senza che mi scendano le lacrime, specie in giornate uggiose come questa
1976 la prima uscita con gli scout, la prima notte fuori casa da sola. in treno, nel tramonto di un pomeriggio d'inverno, cantavamo questa canzone che rimarrà sempre nella mia mente come una porta che si chiudeva sull'infanzia e si apriva sull'inizio della vita adulta. Francesco che colore sono le stoviglie color nostalgia ?
marina mariotti le stoviglie color nostalgia sono azzurre💜ha avuto un'idea da Gozzano e ha ricordato i piatti della sua infanzia:"grossi e decorati in azzurro ".
Non ho letto ancora tutti gli altri commenti e forse neppure riuscirò o vorrò leggerli, ma, già questo, mi sembra tra le migliori eco che, una canzone emblematica sia dell'amato Guccini sia di anni divenuti nel tempo mitici, soprattutto per chi li ha vissuti pienamente o comunque ne ha respirate le varie atmosfere, abbia potuto ricevere come ondata emozionale di ritorno. Grazie, hai (mi concedo il pronome della confidenza, spero non ti offenda ciò) amplificato nell'anima un'emozione già potente all'ascolto del Maestro.
I miei 16 anni,il mio primo amore il Leoncavallo e la certezza di poter cambiare un mondo che è solo peggiorato!😢 emozioni, ideali utopia e nostalgia di chi era adolescente alla fine degli anni 70....
Ti rispondo "2 anni dopo" come un'altra bella canzone di Guccini, sono d'accordo che il mondo è peggiorato , non frequentavo il Leoncavallo se parli del Centro Sociale di Milano ma la trattoria vicina dal 1977 (dopo fausto e iaio) frequentata anche da molti del Centro Sociale, sono d'accordo anche sulla nostalgia e una cosa positiva è quella che nessuno ci potrà togliere di aver vissuto in un epoca dove i sogni erano proiettati nel futuro non come oggi che forse i giovani nemmeno sanno cosa vuol dire sognare.
Il treno che tornava da Milano a sera...i palazzi con le finestre accese... L'università e Luisa...ha ragione Erri de Luca " la nostalgia non è assenza ma persone, luoghi, persone che ti vengono a trovare " ciao buone giornate a tutti
Guccini è il poeta cantante che meglio di ogni altro, con le sue canzoni, riesce a farti rivivere sensazioni perdute nel tempo e che meglio di tutti, da' l'essenza degli anni '70, delle illusioni e delle lotte. Questa e "Piccola Città", personalmente, mi riportano ai tempi dell'università a Pisa, alla vitalità dei movimenti studenteschi, alle facoltà occupate, agli amori sbocciati fra le aule, magari in una assemblea. Forse è stata tutta una illusione ma, ascoltando queste canzoni, la tenerezza ha il sopravvento e una lacrima è difficile da trattenere.
la mia compagna di allora, Fl., la cantava sottovoce e io baciandola negli occhi le ripetevo che ero uno dei pochi audaci in tasca L'Unità, e lei mi pagava il cinema stupita e facevamo all'amore che era bello in sottofondo ascoltare le storie di Guccini che sentivamo nostre, con gioia e con dolore, sapendo che presto ci saremmo caduti, lasciati, come anatre che volano a sud...
estate 1973,il mare, emanuela, ricordi dolcissimi, due anni di struggente amicizia e corte discreta, poi ci mettemmo insieme, ed in un giorno di giugno ci donammo l'uno all'altra, ed era per tutti e due la prima volta, io 18 e le1 17 anni. Nella mia vita il mio cuore ha commesso molti errori,lei fu il primo, ad agosto ebbi un'altra storia, e rovinai un rapporto splendido. Ci sentivamo spesso perchè quello che ci aveva unito era stato troppo forte per spegnersi.Lungo la mia strada per mie colpe ho lasciato morire molte storie con ragazze prima e donne poi veramente speciali, ma non ho mai capito il perchè, avevo un pregio.. quellodi rovinare tutto!!. L'estate scorsa sapevo che lei era in montagna a Filettino, andai a trovare una nostra amica comune e le portai il cd di radici..... e dopo 40 anni la rincontrai sulle scale, ci siamo emozionati ed abbracciati anche in presenza del suo compagno e di mia moglie, si quella che da 27 anni è mia moglie, ho imparato la lezione, quando hai vicino una persona splendida non devi perderla a nessun costo. La cosa strana è che con quasi tutte le mie ex, dopo la fine del rapporto, quasi sempre in modo burrascoso, ho mantenuto ottimi rapporti, rimanendo amico e pediatra dei loro figli.... spiegatemelo!:-))
Michele Scanni è il nostro destino ..rimanere amici del passato ,del destino e del desiderio di gioventù ...ciao e dopo 40 anni pensa ancora alla felicità !!!
+Michele Scanni amico mio,non ti conosco ma a me succede esattamente lo stesso:saremo mica una intera generazione di persone condannati ad essere sempre fuori tempo e fuori luogo? mamma mia quanto sono retorico!!
+Pietro Susia la mia generazione, occhio e croce, è un'altra ma credo di aver intuito che certi problemi, i sentimenti e le sfrustrazioni, i successi ed i fallimenti sono in comune ad ogni generazione. Io sono nato nel 1990 nel bel mezzo del cambio di identità della società. Ho vissuto metà della mia vita in analogico e l'altra metà (importante allo stesso modo rendendomi chi sono adesso) in digitale. Vedo attorno a me tanti dubbi e tante incertezze nelle giovani persome come me. Resto sempre affascinato nell'ascoltare le "confessioni" di uomini e donne più grandi di me e questo mi nutre l'anima. Sono rinfrancato dal fatto che quello che sento dentro, quel vuoto e quel dubbio si faranno sempre più grandi con l'andare del tempo. Consapevole di ciò dedico abbastanza tempo alle mie masturbazione celebrali ma dandogli il peso giusto e quindi considerandole tutte cazzate. Ora, non so più dove volevo andare a parere ma concludo dicendo che forse, non esistono generazioni.. è tutto lo stesso identico e grandioso guaio.
l'ho sentita per la prima volta in un concerto a Torino , avevo forse 16 anni ma quel giorno ascoltandola, non so perché entrai in quel teatro bambina e ne uscii adulta
La musica nelle cuffie, una lampada accesa sui quaderni della facoltà, e Hesse sul comodino. Si può vivere in una poesia, si può essere nel passato anche oggi. Che dolce sognare...
Oddio, ho ascoltato questa canzone per 30 anni, e solo ora mi accoro che ho "vissuto" un "incontro" e non me ne sono accorto fino ad ora. "E le frasi, quasi fossimo due vecchi" ... "La mia America e la sua..." Francesco, come fai a sapere tutte queste cose, cosi' bene..
Sono passati tanti anni ma ogni volta che ascolto questa canzone ritorno all´estate dell´ 88 a Formia dove conobbi Laura, una ragazza di Milano. Quanti soffoconi in riva al mare!
"e, correndo, mi incontrò lungo le scale"... nella sua semplicità, una frase poetica come poche...piena di immagini, pensieri, possibili ricordi...canzone splendida!
Con mia sorella, dopo una sua caduta per le scale di casa, intonavamo spesso "e correndo rotolò lungo le scale..." La nostra adolescenza, nonostante non scevra di sensibilità per il fermento degli anni '70 che stavamo vivendo, richiedeva con forza anche un poco di ironia. Scherzavamo anche su quello più triste di tutti: Claudio Lolli.
Canzone struggente che riporta indietro di decenni. Si ascolta con la commozione di chi ha vissuto momenti simili. Grazie Francesco che hai saputo esprimere particolari stati d'animo con la delicatezza e la bravura di un poeta.
Per le vie della tua, della nostra Bologna, ancora a volte và questa canzone, sotto i portici nella brezza settembrina. Caro amico, quanti pianti e quante risate questa vita. Ti voglio bene Francesco.
Le luci nel buio di case intraviste dal treno - un" emozione anche mia fortissima, che tu avevi messo in parole e in musica e cantato con tanta dolcezza e un quid indescrivibile
❤❤❤ 50 anni fa Eravamo Tempestosamente in Vita.....come sempre nel nostro Personale Tragitto Esistenziale ....NOI CORRIAMO SEMPRE IN UNA DIREZIONE.....SIAMO QUALCOSA CHE NON RESTA FRASI VUOTE NELLA TESTA ED IL CUORE DI SIMBOLI PIENO❤
Anno 2024,per mia sfortuna non ho potuto godere di questo genio per la mia giovane età ,ma nonostante questo i capolavori che ha scritto faranno sempre parte di tutti noi come questa donna di cui parla la canzone farà parte del cuore di Lucio.
a me cmq de Andrè ha impressionato moltissimo ma nel tempo periodi a parte l'ho ascoltato molto meno guccini sempre ancora oggi e molto...mi sembra di averne bisogno per mille motivi...nn solo nn mi stanca...lo cerco!
@@salvatoremagnani4919 Vabbè...senza accorgermi sono arrivato a 72 e il maestrone con il suo brano Incontro è ancora la colonna sonora della mia vita...
Musica e poesia: dove sono oggi artisti così, capaci in una canzone di soli tre minuti di evocare ricordi suggestivi e suscitare emozioni straordinarie
ero sul treno Bologna-Milano e mi ritrovo seduto davanti a me Guccini,lui leggeva assorto un libro e io per attaccare bottone ho iniziato a canticchiare La Locomotiva,lui dopo un po' posa il libro e mi fa:hei guarda che siamo su un treno!! Poi abbiamo parlato per un'ora,avrei voluto che quel viaggio non finisse mai.
Ci sono persone con cui hai condiviso pezzi di vita in modo intenso, che però poi si sono allontanate perché la vita questo fa, crea distanze con il passare del tempo. Durante l'incontro puoi avere la fortuna di ritrovare quel pezzo perduto per un momento, ma non sarà più un ballo a due. Ci sarà l'imbarazzo ad accompagnare la serata. Perché in tua assenza il partner ha maturato una propria vita che fatica a inserire all'interno del vecchio rapporto e probabilmente te hai fatto lo stesso. C'è l'imbarazzo di dirsi le cose, di rivivere i vecchi momenti, di confessarsi la colpa di essersi persi. Magari uno si è sposato e non ti ha invitato, oppure si è accontentato di sogni minori. E questo miele di tristezza è ben spiegato da Guccini. La strofa finale la chiave della canzone. Un incontro che fa pensare e lascia una gran solitudine addosso.
Non riesco ad ascoltare questa canzone senza commuovermi. Questo succede con la grande musica, con la grande poesia. E Guccini è questo, un grande musicista, un grande poeta. Andrebbe letto, ascoltato, studiato nelle scuole. Sono andato a Pavana, ho trovato la casa, volevo suonare, poi non ce l'ho fatta. Forse è stato meglio così. I miti sono irrangiungibili e tali debbono restare. Lunga vita al maestro!
Che emozioni cosi tremendamente condivisibili inspiegabili confuse e contemporaneamente così intime da farti ricordare con profonda nostalgia quei ritrovi intorno ad una chitarra dove eri profondamente solo ma insieme ad ognuno....una canzone di tutti per tutti ma esclusiva e segreta per ognuno....una poesia che non se ne va dal cuore mai.
Come dimenticare le "stoviglie color nostalgia"? Questo verso mi è rimasto dentro fin dalla prima volta che ho ascoltato questa meravigliosa poesia in musica e riascoltandola adesso, a distanza di tanti anni, non si può non provare un'infinita nostalgia di quel primo ascolto ....il tempo non fa sconti a nessuno!! Grazie, caro Francesco, di aver accompagnato la nostra giovinezza!!:-)
Che poesia. Autentica poesia fenomenologico - esistenzialista. Al pari di Sartre, Dostoevskij per dirne due. Cosa darei per poterti vivere nei tuoi anni, caro Maestro. Ogni volta è difficile, quasi impossibile non riascoltare questo pezzo dal punto di partenza e capire che non si è più gli stessi ormai.
io o conosciuto guccini un po tardi nel 1982 , questa cantanta come tante altre sono stupende , o avuto la fortuna di assistere a due suoi concerti uno piu bello dell'altro
Forse una delle mie preferite, non perché sia la migliore tra quelle scritte dal Guccio, ma perché si porta dietro tutto un carico di malinconia, nostalgia, i sogni perduti, la gioventù andata, i ricordi
Francesco Guccini se non esisteresti bisognerebbe inventarti;ma penso che sarebbe impossibile.Grazie per quello che hai scritto,con le tue canzoni son diventato uomo,e anche se non ho vissuto il tuo tempo tu hai vissuto pienamente il mio.Grazie ancora.
Forse la canzone del Guccio che mi tengo più stretta, forse perché rispecchia quel modo malinconico con cui guardo alla vita, una canzone, una poesia, un'emozione, sempre immensa
Solo ora, solo dopo decenni di vita vissuta, ascoltando questo pezzo, solo dopo alcuni "re incontri", ho finalmente capito qual'è la tinta delle stoviglie color nostalgia....
Amavo il mio attuale marito, ma la vita sembrava destinata a dividerci e quando ascoltavo questa canzone pensavo ai nostri incontri formali sotto cui c'era un vulcano di emozioni ❤
Guccini e' un poeta. Con la differenza che anziché esprimersi con poesie ha utilizzato le canzoni. Esprimendo anche un disagio politico e sopratutto sociale che ha attraversato quegli anni (e forse non solo). Un grande
Ci sono canzoni che non hanno età non hanno tempo e sono un mix di pensieri ricordi nostalgia che ognuno di noi nella vita ha provato . Poche canzoni riescono a ritagliare un momento in cui ci si concede alla nostalgia .Un momento in cui ognuno pensa come sarebbe stata la propria vita se .... grande
guccina, è il mio soprannome che importa, è il tempo delle radio libere, molto fiera di conoscere tutti i cantautori, ero sull 'antenna tutte e settimane
Quando ascoltavo i cantautori era il periodo del loro boom, anni 76, 77... e non capivo una mazza di politica, partiti, contestazione & derivati, ma si sa...gli amici un po' più grandi .li ascoltavano e allora anche io mi tenevo al passo. Però questa canzone mi è rimasta dentro ,forse perchè in questo testo non c'era politica ed era facilmente comprensibile. Sta di fatto che mi ha strappato una lacrima....probabilmente perchè all'epoca ero molto giovane e la gioventu' la puoi solo rimpiangere. Guccini, che ricordi....il mio primo concerto al Palasport di Genova, avevo 12 anni !!
Canzone che ad una certa età non si dovrebbe più ascoltare, ma poi la ascolti e la tristezza ti avvolge come miele.
Se la ascolti prima, però, non la capisci fino in fondo
@@elisabettacantele6535 già, proprio così
Adesso purtroppo si.....
Non la tristezza, la malinconia.
Tanta nostalgia...
Quando la sento penso di ascoltare una canzone intima e personale che non dovrei ascoltare.
Capolavoro.
anche io Frazza, ma allo stesso tempo sento che questa canzone la vivrò..o forse vorrei viverla.
Mi piace quel....non dovrei ascoltare. ❤️
😭😭😭
L' ho sempre trovata meravigliosamente malinconica.
Guccini è di una sensibilità e di una raffinatezza rarissime.
Non avrei mai voluto comprenderla appieno, ma a un certo punto mi è toccato di doverla decifrare: l' immedesimazione è stata inevitabile dopo aver vissuto esperienze simili.
Sono giunta a una conclusione: per gustarne tutta l' amarezza, devi avere un vissuto alle spalle: devi aver percorso un pezzo non troppo corto del cammino della tua esistenza.
Da adolescente e da ventenne, sebbene possano esserti capitati eventi traumatici come il suicidio di una persona cara, in genere la disillusione e le brucianti delusioni sono ancora lontane.
Ti senti abbastanza corazzato da riuscire a schivare tutto il sudiciume che, invece, per forza calpesterai.
Una volta provate, vedi far capolino quella nostalgia fortissima di un passato chiuso a chiave destinato a non tornare più.
È la nostalgia della persona piena di speranza e di fiducia, coi poster dei propri miti gelosamente appesi alle pareti, che non sei più e non sarai mai più.
Te la senti addosso quella tristezza appiccicosa che ti ammanta come miele colloso, a dispetto del tempo che è scorso ( e ha corso) senza accorgertene, senza la possibilità di poterlo acciuffare e trattenere.
Il dolore della consapevolezza di non poter riavvolgere il nastro.
La terribile presa di coscienza di essere diventato uno dei protagonisti di questo pezzo.
Uno dei commenti più significativi che abbia mai letto. Grazie
"A vent'anni è tutto ancora intero, a vent'anni è tutto chi lo sa..."
Mi stupisce quanto fosse giovane quando l'ha scritta. Una cosa è capirla, un'altra sentirla tanto forte e chiara da scriverla. Rispetto infinito per Francesco, uno dei migliori cantautori nostrani.
@@sourtimes9470
Vero sì, era ancora giovane.
Incontro è del '72, lui è del ' 40, anche se non sappiamo precisamente in che anno l' ha scritta prima di pubblicarla, più di 32 non poteva averne.
Di certo le delusioni e i dispiaceri ti " invecchiano ".
Tanto dipende da quello che ti capita e soprattutto da quello che ti aspettavi.
Se quanto credevi era meglio di quanto hai constatato, il decennio che dai venti ti traghetta ai trenta può pesare più di una vita intera
Sicuramente è figlio di un'altra epoca. Erano anni in cui forse la maturità arrivava prima. D'altro canto, con me dici tu, giocano le esperienze e la sensibilità che di certo non gli manca. Comunque sia un pezzo bellissimo che mi mette i brividi e, non so perché, mi fa pensare ad una coppia di età avanzata, anche se lui lo dice che sono passati "solo" 10 anni'.
❤un grande abbraccio .
Questa canzone ha 50 anni spaccati. E io che ne ho meno della metà praticamente ogni volta piango quando la sento. Caro Guccio da fan della tua musica mi vien da rosicare ad aver 24 anni, anche se probabilmente se ti dicessi una roba del genere mi manderesti a fanculo al 100%.
Più la ascolto, e con il passare degli anni piango ancora di piu'...
Siamo tutti così maledettamente soli! Ci uniscono la musica, l'arte e la letteratura.
È vero se non ci fosse la musica il mondo non sarebbe nulla
"l'uomo è solo in questo abisso"
Vorrei che la leggessero tutti questa tua frase.
Per chi la volesse cantare con il Maestro:
E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,
La tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
Già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
Come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...
Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
Dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli I nostri tempi,
Ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...
E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
Per la prima volta vidi quegli specchi, capii I quadri, I soprammobili ed I suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
Il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
La mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...
Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
Ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
Come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
Ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
Povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io I miei in un solo saluto...
E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
Noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
Restano I sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
Le luci nel buio di case intraviste da un treno:
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."
avevo sempre pensato :"e pensavo dondolato dal magone"
Hai fatto una cosa bellissima scrivere il testo da cantare insieme a Francesco un testo forse uno tra i più profondi
Ci siamo rivisti nel dicembre 2016 per caso, esattamente 10 anni dopo quel concerto a Siena di Guccini, quando chiesi al mio amico Peppe la sua panda bianca per venirti a
prendere al sabato, vicino Perugia. Quel viaggio fu incredibile, ascoltai solo
questa canzone per quel paio di ore che sembravano infinite. E poi risalimmo
insieme, il cigolio del motore e le nostre chiacchiere, la scoperta del Vecchio
e il mare per entrambi, il sentirsi nuovi, i film raccontati, le cose sognate sui libri di storia.
Vivemmo quel sogno nella nostra città tanto triste e medievale, raccolta nella nebbia. Che bello fu il concerto, che bella che eri...Dieci anni dopo il nulla, un flebile ricordo nel tuo sorriso, nello scarico degli autobus in partenza, nelle stoviglie color nostalgia al caffé della stazione...
Che coltellata al cuore... Ti capisco bene
@@dr.goblin292 è il tempo che passa...
Tante esperienze simili... amori inespressi....
Guccini l'ho scoperto grazie alla mia maestra delle elementari...sembra fantascienza adesso. Mancano cantautori di questo calibro, queste sono poesie
Questa ha 44 anni. É, secondo me, sottovalutata. Io la ritengo una della 10 canzoni italiane migliori. Guardate come é riuscito a trasformare una storia tristissima in questo capolavoro. Io non riesco bene ad esprimere quel che provo quando ascolto questa canzone, é unica come sensazione. Grandissimo Francesco, il mio preferito tra tutti gli artisti musicali italiani.
Sono completamente d'accordo sul fatto che è sottovalutata e allo stesso tempo sul fatto che non sono in grado nemmeno io di descrivere con parole le sensazioni che mi trasmette la canzone... forse per questo che la trovo una delle migliori in assoluto di Guccini.
Sottovalutata? Io c'ero quando uscì e colpì nel cuore parecchi di noi. Una delle più belle canzoni del Guccio.
vedi che anche la canzone è tristissima(almeno per me) sono rare le volte che riesco ad ascostarla senza che mi scendano le lacrime, specie in giornate uggiose come questa
Capolavoro assoluto
Sottovalutata proprio no. È un brano decisamente famoso.
1976 la prima uscita con gli scout, la prima notte fuori casa da sola. in treno, nel tramonto di un pomeriggio d'inverno, cantavamo questa canzone che rimarrà sempre nella mia mente come una porta che si chiudeva sull'infanzia e si apriva sull'inizio della vita adulta. Francesco che colore sono le stoviglie color nostalgia ?
+marina mariotti le stoviglie color nostalgia sono il colore che tu hai amato tanto....
+marina mariotti grigie, penso
Be', scout a parte, hai scritto quello che avrei voluto scrivere io. Compreso il 1976. Ogni volta che l'ascolto rivedo tutto.
marina mariotti le stoviglie color nostalgia sono azzurre💜ha avuto un'idea da Gozzano e ha ricordato i piatti della sua infanzia:"grossi e decorati in azzurro ".
Non ho letto ancora tutti gli altri commenti e forse neppure riuscirò o vorrò leggerli, ma, già questo, mi sembra tra le migliori eco che, una canzone emblematica sia dell'amato Guccini sia di anni divenuti nel tempo mitici, soprattutto per chi li ha vissuti pienamente o comunque ne ha respirate le varie atmosfere, abbia potuto ricevere come ondata emozionale di ritorno. Grazie, hai (mi concedo il pronome della confidenza, spero non ti offenda ciò) amplificato nell'anima un'emozione già potente all'ascolto del Maestro.
I miei 16 anni,il mio primo amore il Leoncavallo e la certezza di poter cambiare un mondo che è solo peggiorato!😢 emozioni, ideali utopia e nostalgia di chi era adolescente alla fine degli anni 70....
nonostante sono figlio di sessantottini però un po'ti capisco
Ti rispondo "2 anni dopo" come un'altra bella canzone di Guccini, sono d'accordo che il mondo è peggiorato , non frequentavo il Leoncavallo se parli del Centro Sociale di Milano ma la trattoria vicina dal 1977 (dopo fausto e iaio) frequentata anche da molti del Centro Sociale, sono d'accordo anche sulla nostalgia e una cosa positiva è quella che nessuno ci potrà togliere di aver vissuto in un epoca dove i sogni erano proiettati nel futuro non come oggi che forse i giovani nemmeno sanno cosa vuol dire sognare.
Che dire? Guccini e De André, i più grandi. Se penso ai testi che devono ascoltare i giovani oggi, mi vien da piangere
E' vero ..sarebbe molto importante capire perché i nostri giovani non sentono il bisogno di queste emozioni ,di questa pienezza poetica
Anche a me
Il treno che tornava da Milano a sera...i palazzi con le finestre accese... L'università e Luisa...ha ragione Erri de Luca " la nostalgia non è assenza ma persone, luoghi, persone che ti vengono a trovare " ciao buone giornate a tutti
Guccini è il poeta cantante che meglio di ogni altro, con le sue canzoni, riesce a farti rivivere sensazioni perdute nel tempo e che meglio di tutti, da' l'essenza degli anni '70, delle illusioni e delle lotte. Questa e "Piccola Città", personalmente, mi riportano ai tempi dell'università a Pisa, alla vitalità dei movimenti studenteschi, alle facoltà occupate, agli amori sbocciati fra le aule, magari in una assemblea. Forse è stata tutta una illusione ma, ascoltando queste canzoni, la tenerezza ha il sopravvento e una lacrima è difficile da trattenere.
Già! Anch'io all'università di Pisa
Stupendo, per me a livello in certe sue canzoni dei miei adorati Leopardi,Foscolo,Carducci.
Vero, andrebbe inserito nei libri di testo di letteratura
la mia compagna di allora, Fl., la cantava sottovoce e io baciandola negli occhi le ripetevo che ero uno dei pochi audaci in tasca L'Unità, e lei mi pagava il cinema stupita e facevamo all'amore che era bello in sottofondo ascoltare le storie di Guccini che sentivamo nostre, con gioia e con dolore, sapendo che presto ci saremmo caduti, lasciati, come anatre che volano a sud...
estate 1973,il mare, emanuela, ricordi dolcissimi, due anni di struggente amicizia e corte discreta, poi ci mettemmo insieme, ed in un giorno di giugno ci donammo l'uno all'altra, ed era per tutti e due la prima volta, io 18 e le1 17 anni. Nella mia vita il mio cuore ha commesso molti errori,lei fu il primo, ad agosto ebbi un'altra storia, e rovinai un rapporto splendido. Ci sentivamo spesso perchè quello che ci aveva unito era stato troppo forte per spegnersi.Lungo la mia strada per mie colpe ho lasciato morire molte storie con ragazze prima e donne poi veramente speciali, ma non ho mai capito il perchè, avevo un pregio.. quellodi rovinare tutto!!. L'estate scorsa sapevo che lei era in montagna a Filettino, andai a trovare una nostra amica comune e le portai il cd di radici..... e dopo 40 anni la rincontrai sulle scale, ci siamo emozionati ed abbracciati anche in presenza del suo compagno e di mia moglie, si quella che da 27 anni è mia moglie, ho imparato la lezione, quando hai vicino una persona splendida non devi perderla a nessun costo. La cosa strana è che con quasi tutte le mie ex, dopo la fine del rapporto, quasi sempre in modo burrascoso, ho mantenuto ottimi rapporti, rimanendo amico e pediatra dei loro figli.... spiegatemelo!:-))
Michele Scanni è il nostro destino ..rimanere amici del passato ,del destino e del desiderio di gioventù ...ciao e dopo 40 anni pensa ancora alla felicità !!!
ape regina Hai ragione. Però è bello così
+Michele Scanni amico mio,non ti conosco ma a me succede esattamente lo stesso:saremo mica una intera generazione di persone condannati ad essere sempre fuori tempo e fuori luogo? mamma mia quanto sono retorico!!
+Pietro Susia la mia generazione, occhio e croce, è un'altra ma credo di aver intuito che certi problemi, i sentimenti e le sfrustrazioni, i successi ed i fallimenti sono in comune ad ogni generazione. Io sono nato nel 1990 nel bel mezzo del cambio di identità della società. Ho vissuto metà della mia vita in analogico e l'altra metà (importante allo stesso modo rendendomi chi sono adesso) in digitale. Vedo attorno a me tanti dubbi e tante incertezze nelle giovani persome come me. Resto sempre affascinato nell'ascoltare le "confessioni" di uomini e donne più grandi di me e questo mi nutre l'anima. Sono rinfrancato dal fatto che quello che sento dentro, quel vuoto e quel dubbio si faranno sempre più grandi con l'andare del tempo. Consapevole di ciò dedico abbastanza tempo alle mie masturbazione celebrali ma dandogli il peso giusto e quindi considerandole tutte cazzate. Ora, non so più dove volevo andare a parere ma concludo dicendo che forse, non esistono generazioni.. è tutto lo stesso identico e grandioso guaio.
+Michele Scanni previdenti le donne e un pediatra amico o debitore fa comodo!
Un poeta che si è guadagnato l’immortalità!
l'ho sentita per la prima volta in un concerto a Torino , avevo forse 16 anni ma quel giorno ascoltandola, non so perché entrai in quel teatro bambina e ne uscii adulta
La musica nelle cuffie, una lampada accesa sui quaderni della facoltà, e Hesse sul comodino. Si può vivere in una poesia, si può essere nel passato anche oggi. Che dolce sognare...
Hai scritto una piccola poesia. Meraviglia.
Oddio, ho ascoltato questa canzone per 30 anni, e solo ora mi accoro che ho "vissuto" un "incontro" e non me ne sono accorto fino ad ora.
"E le frasi, quasi fossimo due vecchi" ...
"La mia America e la sua..."
Francesco, come fai a sapere tutte queste cose, cosi' bene..
Ogni volta che ascolto questo capolavoro mi scende una lacrima tanti ricordi 😢😢
Sono passati tanti anni ma ogni volta che ascolto questa canzone ritorno all´estate dell´ 88 a Formia dove conobbi Laura, una ragazza di Milano. Quanti soffoconi in riva al mare!
"e, correndo, mi incontrò lungo le scale"...
nella sua semplicità, una frase poetica come poche...piena di immagini, pensieri, possibili ricordi...canzone splendida!
Se dovessi citare le 3 migliori canzoni italiane di ogni tempo...
Questa non manca
Con mia sorella, dopo una sua caduta per le scale di casa, intonavamo spesso "e correndo rotolò lungo le scale..."
La nostra adolescenza, nonostante non scevra di sensibilità per il fermento degli anni '70 che stavamo vivendo, richiedeva con forza anche un poco di ironia.
Scherzavamo anche su quello più triste di tutti: Claudio Lolli.
e quando le riscrivono canzoni cosi’…eternita’❤❤❤❤❤❤
Canzone struggente che riporta indietro di decenni. Si ascolta con la commozione di chi ha vissuto momenti simili. Grazie Francesco che hai saputo esprimere particolari stati d'animo con la delicatezza e la bravura di un poeta.
giancarlo belli s
Io mi commuovo sempre quando l' ascolto
Per le vie della tua, della nostra Bologna, ancora a volte và questa canzone, sotto i portici nella brezza settembrina.
Caro amico, quanti pianti e quante risate questa vita.
Ti voglio bene Francesco.
Le luci nel buio di case intraviste dal treno - un" emozione anche mia fortissima, che tu avevi messo in parole e in musica e cantato con tanta dolcezza e un quid indescrivibile
Uno dei tanti capolavori di Francesco. Storia bellissima in vero stile del nostro grande artista
❤❤❤ 50 anni fa
Eravamo Tempestosamente in Vita.....come sempre nel nostro Personale Tragitto Esistenziale ....NOI CORRIAMO SEMPRE IN UNA DIREZIONE.....SIAMO QUALCOSA CHE NON RESTA FRASI VUOTE NELLA TESTA ED IL CUORE DI SIMBOLI PIENO❤
Anno 2024,per mia sfortuna non ho potuto godere di questo genio per la mia giovane età ,ma nonostante questo i capolavori che ha scritto faranno sempre parte di tutti noi come questa donna di cui parla la canzone farà parte del cuore di Lucio.
nostalgie che crescono sempre di piu, ogni volta che si ascolta,IMMENSO Francesco GRAZI
, GUCCINI SEI UN GRANDE ARTISTA !!!!!! TUTTE LE TUE CANZONI SONO BELLISSIME !!!!!! CIAO MITO !!!!!!
Che meraviglia….. che emozione, e quanta nostalgia💕
Nostalgia di quegli anni...
Guccini o De Andrè non è una domanda da porre in partenza. L'arte non si paragona.
Esattamente, sennò si finisce a San Remo
a me cmq de Andrè ha impressionato moltissimo ma nel tempo periodi a parte l'ho ascoltato molto meno guccini sempre ancora oggi e molto...mi sembra di averne bisogno per mille motivi...nn solo nn mi stanca...lo cerco!
Bellissimo trovare un commento di thepillow sotto una canzone di Guccini haha
infatti, vince battisti!
Boris Yelikov ahahahahaha cancella sto commento dai😂😂😂😂
ho 13 anni e adoro Guccini mi trasmette cose che altri non pensano neanche è un vero poeta gli bastano quattro note per attrarre lacrime
Non posso non emozionarmi ogni volta che la sento
Quasi senza accorgermi sono arrivato a 66 anni e Guccini è ancora li con canzoni immortali come questa:grazie maestrone
Ne ho 68.. mi è rimasto nel cuore
@@salvatoremagnani4919 Vabbè...senza accorgermi sono arrivato a 72 e il maestrone con il suo brano Incontro è ancora la colonna sonora della mia vita...
Musica e poesia: dove sono oggi artisti così, capaci in una canzone di soli tre minuti di evocare ricordi suggestivi e suscitare emozioni straordinarie
ero sul treno Bologna-Milano e mi ritrovo seduto davanti a me Guccini,lui leggeva assorto un libro e io per attaccare bottone ho iniziato a canticchiare La Locomotiva,lui dopo un po' posa il libro e mi fa:hei guarda che siamo su un treno!!
Poi abbiamo parlato per un'ora,avrei voluto che quel viaggio non finisse mai.
domani è il mio compleanno vi devo solo ringraziare maestro per la vostra musica è per le belle emozioni 💪👏✌👍🔥💣👊🙏🥂🍸❤😭
Quando ancora si sapeva lottare per un ideale.... per poter vivere in un mondo migliore.....grande Francesco.....
unico e inimitabile......
Ci sono persone con cui hai condiviso pezzi di vita in modo intenso, che però poi si sono allontanate perché la vita questo fa, crea distanze con il passare del tempo. Durante l'incontro puoi avere la fortuna di ritrovare quel pezzo perduto per un momento, ma non sarà più un ballo a due. Ci sarà l'imbarazzo ad accompagnare la serata. Perché in tua assenza il partner ha maturato una propria vita che fatica a inserire all'interno del vecchio rapporto e probabilmente te hai fatto lo stesso. C'è l'imbarazzo di dirsi le cose, di rivivere i vecchi momenti, di confessarsi la colpa di essersi persi. Magari uno si è sposato e non ti ha invitato, oppure si è accontentato di sogni minori. E questo miele di tristezza è ben spiegato da Guccini. La strofa finale la chiave della canzone. Un incontro che fa pensare e lascia una gran solitudine addosso.
romantica e malinconica allo stesso tempo....non occorrono altre parole!
....la tristezza ci avvolse come miele...
Bellissima!
Non riesco ad ascoltare questa canzone senza commuovermi. Questo succede con la grande musica, con la grande poesia. E Guccini è questo, un grande musicista, un grande poeta. Andrebbe letto, ascoltato, studiato nelle scuole. Sono andato a Pavana, ho trovato la casa, volevo suonare, poi non ce l'ho fatta. Forse è stato meglio così. I miti sono irrangiungibili e tali debbono restare. Lunga vita al maestro!
Con questa canzone camminavo per le strade di Bari a sedici anni e nascevo al mondo.
Scopro Guccini solo oggi, pur essendo emiliano. Che dire, stupenda, sto rivalutando i miei gusti musicali...
ce ne hai messo di tempo! il brutto è che dopo di loro, dopo quegli anni, vi è il vuoto del nulla
Che emozioni cosi tremendamente condivisibili inspiegabili confuse e contemporaneamente così intime da farti ricordare con profonda nostalgia quei ritrovi intorno ad una chitarra dove eri profondamente solo ma insieme ad ognuno....una canzone di tutti per tutti ma esclusiva e segreta per ognuno....una poesia che non se ne va dal cuore mai.
Maestro!!!!!! Un mostro di poesia! E poi sei bello!!!!!!!!!!!!!!!!
Come dimenticare le "stoviglie color nostalgia"?
Questo verso mi è rimasto dentro fin dalla prima volta che ho ascoltato questa meravigliosa poesia in musica e riascoltandola adesso, a distanza di tanti anni, non si può non provare un'infinita nostalgia di quel primo ascolto ....il tempo non fa sconti a nessuno!! Grazie, caro Francesco, di aver accompagnato la nostra giovinezza!!:-)
...il colore della nostra gioventù...
Grande Guccini. Sei capace di far suonare le nostre corde più profonde. Quelle ormai arruginite. Grazie Francesco
Che poesia. Autentica poesia fenomenologico - esistenzialista. Al pari di Sartre, Dostoevskij per dirne due. Cosa darei per poterti vivere nei tuoi anni, caro Maestro. Ogni volta è difficile, quasi impossibile non riascoltare questo pezzo dal punto di partenza e capire che non si è più gli stessi ormai.
non sono l'unica allora che si sente nata fuori tempo
Ma non è la più bella canzone italiana di sempre?
La mia canzone preferita del grande Guccini 💓💓💓💓
Questa poesia pura...mi emoziona profondamente...le sue canzoni sono parte della mia vita giovanile...patrimonio dell'umanità
io o conosciuto guccini un po tardi nel 1982 , questa cantanta come tante altre sono stupende , o avuto la fortuna di assistere a due suoi concerti uno piu bello dell'altro
Forse una delle mie preferite, non perché sia la migliore tra quelle scritte dal Guccio, ma perché si porta dietro tutto un carico di malinconia, nostalgia, i sogni perduti, la gioventù andata, i ricordi
Ogni tanto è bello passare di qui e riascoltarlo.
Non è solo una canzone ma un vero e proprio quadro
Ricordi ed impressioni...
E' una delle più belle cose di Guccini...
Francesco Guccini se non esisteresti bisognerebbe inventarti;ma penso che sarebbe impossibile.Grazie per quello che hai scritto,con le tue canzoni son diventato uomo,e anche se non ho vissuto il tuo tempo tu hai vissuto pienamente il mio.Grazie ancora.
Forse la canzone del Guccio che mi tengo più stretta, forse perché rispecchia quel modo malinconico con cui guardo alla vita, una canzone, una poesia, un'emozione, sempre immensa
Maestro e accompagnatore di tante storie di vita! Grazie di esistere....
Solo ora, solo dopo decenni di vita vissuta, ascoltando questo pezzo, solo dopo alcuni "re incontri", ho finalmente capito qual'è la tinta delle stoviglie color nostalgia....
Francesco grande poeta e filosofo di vita vissuta che riesce a toccare le corde di chi ha sentimenti e ricordi
I miei 15 anni e il ❤️ 😢🎉😂😢😢😢😢😢😢😢❤
semplice, toccante...BELLA! Ascoltarla è "un istante deja vu, ombra della gioventù"...
Grazie Guccini!
Quanti ricordi, quanta nostalgia! Adoro Guccini, mi emoziona tantissimo
Meravigliosa, "le frasi rimanevano dentro noi......"
in autostrada verso Bologn, Un mangianastri e una musicassetta, Incontro. Fu amore totale che tuttoggi dura. Grazie, maestro
Amavo il mio attuale marito, ma la vita sembrava destinata a dividerci e quando ascoltavo questa canzone pensavo ai nostri incontri formali sotto cui c'era un vulcano di emozioni ❤
Buon Anno, Guccini. Grazie di tutto e buona strada..
Finito il liceo iniziavo l'Università e avremmo attraversato insieme un pezzo di vita con le tue canzoni.
👏👏👏
Davide Bertino anch'io lo conobbi allora
È cambiato il mondo in pochi decenni...
Resta qualcosa... Grazie poeta! Hai accompagnato i momenti più belli della mia vita e continui a farlo! Grazie.
Guccini e' un poeta. Con la differenza che anziché esprimersi con poesie ha utilizzato le canzoni.
Esprimendo anche un disagio politico e sopratutto sociale che ha attraversato quegli anni (e forse non solo).
Un grande
Ci sono canzoni che non hanno età non hanno tempo e sono un mix di pensieri ricordi nostalgia che ognuno di noi nella vita ha provato . Poche canzoni riescono a ritagliare un momento in cui ci si concede alla nostalgia .Un momento in cui ognuno pensa come sarebbe stata la propria vita se .... grande
guccina, è il mio soprannome che importa, è il tempo delle radio libere, molto fiera di conoscere tutti i cantautori, ero sull 'antenna tutte e settimane
De Andre , Guccini e Battiato .. la colonna sonora della mia vita
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento....
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di Simboli pieno
..restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, le luci nel buio di case intraviste da un treno..
Grazie francesco, sei la luce nell'oscurità, uno dei pochi che la pensa come me. ogni tua canzone per me è come parlare di me.
Ascoltare, pensare, emozionarsi, grazie Francesco
Anni fa,storie fa.....grazie Francesco,sono dei ricordi che non dimenticherò mai....
Ricordi.....addio Claudia
Che dolce nostalgia il tempo che scorre e che non tornerà mai più. È giusto che sia così
Impossibile che non scenda qualche lacrimone troppi ricordi 😢
Rende tutta una malinconia in una poesia che ti fa rivivere un tempo ormai passato passate....impressioni senza tempo.....
marco gentile
Dalla foto si direbbe che sei molto giovane, proprio per questo apprezzo ancor di più le tue belle parole, complimenti, poeti cosi non ne nascono più.
Guccini era già vecchio da giovane e io invece sono ancora giovane da vecchia e ancora mi domando come cavolo faceva...
Quando ascoltavo i cantautori era il periodo del loro boom, anni 76, 77...
e non capivo una mazza di politica, partiti, contestazione & derivati, ma si sa...gli amici un po' più grandi .li ascoltavano e allora anche io mi tenevo al passo.
Però questa canzone mi è rimasta dentro ,forse perchè in questo testo non c'era politica ed era facilmente comprensibile. Sta di fatto che mi ha strappato una lacrima....probabilmente perchè all'epoca ero molto giovane e la gioventu' la puoi solo rimpiangere.
Guccini, che ricordi....il mio primo concerto al Palasport di Genova, avevo 12 anni !!
l'ho imparata a memoria 30 ani fa' e, ogni volta che la sento mi immergo totalmente nella sua struggente tristezza-
Amarcord personale. Troppo emozionante. Grande Guccini
è il primo dei tanti lp che ho comprato di guccini sempre più bello
Non riesco ad ascoltare questa canzone senza piangere...
quest'uomo riesce a trasmetterti tanto in veramente poco. Poeta, cantante e gran bevitore di vino. Alla tua salute, Francesco!