Leadership: 3 consigli per essere un buon capo
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- เผยแพร่เมื่อ 13 เม.ย. 2021
- Leadership: impegnarsi per essere un buon capo è la miglior scelta che un leader possa fare. Questo infatti gli consente di ottenere numerosi vantaggi nel suo team di lavoro. Avere un buon capo, in effetti, è ciò che permette ai dipendenti di lavorare più serenamente, e quindi di aumentare la loro produttività. Ecco che si genera un circolo virtuoso per cui, se si ha un buon capo, i dipendenti godono di maggior benessere psicologico, il capo è soddisfatto delle performance dei propri collaboratori e, di conseguenza, l'azienda continua a prosperare.
Di seguito, i miei 3 consigli per essere un buon capo:
0:56 1) CONSIDERAZIONE: se mostri interesse per la vita privata dei tuoi collaboratori, sarà molto più facile per la tua azienda raggiungere il successo.
2:09 2) CHIAREZZA: stabilisci obiettivi chiari per rendere consapevoli i tuoi dipendenti di cosa ci si aspetta da loro. Manterrai così un clima di lavoro piacevole e, allo stesso tempo, performante.
3:10 3) LIBERTÀ DI AZIONE: delegare responsabilità ai tuoi collaboratori significa permettere loro di sbagliare, ma anche di crescere.
Se sei un capo ti invito a riflettere fin da subito su quale di questi 3 punti dovresti iniziare a lavorare per migliorare la tua leadership e, di conseguenza, la produttività dei tuoi collaboratori.
Se invece sei un dipendente, alla luce di quanto appreso in video, cosa ne pensi del tuo capo? Scrivimelo tra i commenti ;-)
LINK UTILI:
- Per sapere qualcosa in più sulla mia visione di leadership e per apprendere alcune strategie che potranno aiutarti a essere un buon capo, ecco il link del mio video-corso “Leadership emotiva”: bit.ly/2J4yPER
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#leadership #produttività #psicologia
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“Avere un buon capo è una grande fortuna, perché se tu hai un buon responsabile è in discesa la strada della tua vita lavorativa, dove passi circa metà della tua esistenza. Questo non soltanto ti mette più serenità addosso, ma riuscirai anche a performare meglio sul lavoro.
Da dove iniziare a studiare, allora, per essere dei bravi capi? Voglio concentrarmi sul podio delle top tre.
1) Considerazione: i dipendenti più felici sono quelli che riportano la sensazione che il loro capo li consideri non soltanto come dei professionisti, ma come delle persone. Per mettere in campo la considerazione devi dimostrare un sincero interesse, perché loro lo avvertono, perché sentono che tu sei interessato a capire come stanno i loro famigliari o quali sono i loro progetti per il futuro.
Da questo punto di vista significa che devi essere ben disposto a mettere da parte l'argomento lavoro quando necessario. Ad esempio: quanto sai della vita extra-lavorativa dei tuoi collaboratori? Sai se sono sposati? Se hanno figli? Che problemi stanno cercando di affrontare? Cosa amano fare nel fine settimana?
Il tuo successo in azienda è determinato dall’interesse che nutri, che provi, per le persone che devi gestire. Non è molto difficile, in fin dei conti: fai delle domande sulla loro vita e ascolta con attenzione.
2) Chiarezza: i capi bravi sanno fissare degli obiettivi in maniera molto chiara. In questo modo tutti quanti sanno che cosa ci si aspetta da loro.
Quindi devi spiegare che cosa ci si aspetta, chi deve fare che cosa, perché e con quali standard.
Se sei un capo che considera i suoi uomini, ma non è chiaro nello stabilire degli obiettivi, creerai un ambiente di lavoro piacevole ma inefficace dal punto di vista dei risultati. O comunque un ambiente piacevole all'interno del quale le persone performeranno al di sotto del loro potenziale.
La sfida per un buon capo, quindi, è da una parte fare tante domande su quella che è la vita extra-lavorativa delle sue persone, dall’altra dare però dare anche delle indicazioni chiare su quello che devono fare.
3) Libertà di azione: in questo modo i capi permettono ai collaboratori, da una parte di sbagliare, ma dall'altra anche di crescere. Stiamo parlando di una attività di delega graduale e molto attenta.
Se sei un capo, tu che. mi stai ascoltando, ti invito a riflettere su queste 3 caratteristiche e cercare di implementarle e rinforzarle il più possibile, fin da subito, con i tuoi uomini."
Carissimo Luca questo video è adatto a persone che mi circondano, sia nel campo del lavoro come in famiglia in quanto manifestano aggressività, te li spedirei tuttiiiiiiii grazie !!!!
Maria 😂
Da capo appena nominato grazie per i consigli...aggiungo che un buon capo deve essere d'esempio e in prima linea al fianco dei collaboratori. Spero di essere all'altezza
👍
Grazie mille , condivido trasformare un team professionale è utile .
Ottime osservazioni. Ne farò tesoro. Certo è che con alcuni dipendenti tutto ciò a volte si rivela sterile e controproducente.
Luca per fortuna ho passione per psicologia e mi salvo merito il carattere forte, coraggioso e determinato che ha capito che sono persone malate a livello psichiatrico grazie
:-)
Caro Luca ti ho appena ascoltato...sono un "Capo"
..inconsciamente sono peculiarità intrinseche che possiedo...e sono convinto che se dopo 40 quasi di gestione della mia azienda artigiana ho avuto delle soddisfazioni è proprio grazie a quello che hai spiegato... importante però anche anche che dall'altra parte ci sia rispondenza e sana complicità...comunque credimi gestire la quotidianità costante non è facile ..lascio a Te il ruolo sacrosanti Psicologo anche se io lo devo fare sia con i miei collaboratori e Clienti...come dice il tuo Collega Morelli...vorrei a volte sentirmi *Nessuno*.....ciao buon lavoro Daniele.
Grazie per la condivisione Daniele, e complimenti per i risultati raggiunti. Forza 💪
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Ottimi consigli, grazie Luca!
;-)
Grande video, mi è piaciuto tantissimo! Molto utile per me che sarò un capo in futuro. Devo migliorare sulla chiarezza, per le altre due credo di esserci.
ottimo ;-)
Ho un capo molto umano, un Pochettino carente sul secondo punto molto aperto sul terzo... Direi che sono super fortunata. Io a mia volta sono responsabile e approvo tutti e 3 i punti ma non abbastanza devo migliorare. Ci proverò
Grande Dina, forza ;-)
Il mio capo (ormai ex) era così distante, anzi procedeva in direzione opposta rispetto a quanto consigli, che ho preferito rimanere senza lavoro!!!
Magari si comportava così perchè non vedeva l'ora che te ne andassi. Lo faccio anche io con i dipendenti che non mi vanno.
Hai detto bene: la Top 3 che dovrebbe avere un buon Leader... purtroppo nella maggior parte dei lavori che ho fatto ho incontrato dei Capi totalmente disinteressati alla sfera personale, con tendenza di comando, poca chiarezza (cambio di idea spesso)... mancanza di collaborazione e solo grande competizione (anche e soprattutto tra colleghi). Per quanto mi riguarda purtroppo non riesco a farmi andare bene per troppo tempo certi comportamenti e tendo ad abbandonare, perchè contro ai miei valori a cui tengo tantissimo. Grazie Luca.
grazie a te, Sara, per la tua condivisione :-)
Va bene la propria storia nel presente
Per programmare il futuro
Con pacchetto interiorità verso il mondo per il futuro
Più che le 40 ore classiche
E coppia che supera gli irrisolti di relazione passata come tela bianca in relazione presente
Io ho cambiato capo, ed è come se avessi cambiato azienda! Tutto un altro lavorare!
ottimo!
Sono empatica e mi piace comunicare bene....
Nel gruppo penso di essere cresciuta e di avere un buon ascendente per raggiungere gli obiettivi...
Ottimo Tiziana :-)
Ho la fortuna di avere un capo che rientra in questa categoria!
grande!
Tra l'altro questa fortuna fa vacillare il mio desiserio/voglia costante di cambiamento e crescita professionale!
Il buon capo è quello che chiamerai capo anche quando non lavorerai più per lui.
;-)
Quando si è al "timone" di una piccola azienda di solito si è molto operativi; in questo caso è molto difficile entrare quotidianamente nella sfera privata di tutti i tuoi collaboratori, specie quando devi far da psicologo ai pochi (e soliti) che ti riversano addosso solo le loro problematiche e negatività. Per proteggerti, purtroppo, rischi di non interessarti realmente più di nessuno.
Devo aver fatto un grande sbaglio nel mio modo di rapportarmi come capo della badante di mia mamma. Credo di avere sbordato dall interessamento alla sua vita privata (catastrofica) al farmi carico dei suoi problemi....😥
Vi posso assicurare che puoi avere anche le 3 le qualità elencate, ma come capo non andrai mai bene, per loro sarai sempre "nervoso" (sopratutto alla fine del mese), poco chiaro, troppo veloce, troppo lento, ecc ecc.
Un famoso formatore italiano una volta disse: “sai cosa producono coloro che non sanno generare risultati? Scuse. Solo scuse”. (G.T.)
Questa citazione mi piace molto!
Ecco questo è come la vedo io.
il mio capo non ha sensibilità ne sincero interesse, ne lascia libertà d'azione ma è un capo che impone sempre il suo pensiero e il suo modo e se non accetti parte la discriminazione
Io li considero più persone umane che professionisti :) Si Forse non so spiegare bene le gli obbiettivi ...quello si....ma mi sembra chiaro che l'obbiettivo è vendere e si deve fare di tutto per vendere. Se assumo un marketing manager mi aspetto che lo faccia lui non che mi sembra fatto al 60%. Hai fatto questo?...NO Hai fatto quello? NO Allora se ti lascio fare devi fare tutto non il 60% devi mettere un pò del tuo anche. Ma è possibile che nessuno se ne esce mai con un'idea nuova? Penso che più di un capo bravo servano dei collaboratori curiosi.....perchè noi capi non possiamo fare tutto. Nel frattempo che io ho guardato 50 video per capire un argomento loro ne hanno visti 0. Boh!! forse non so scegliere le persone. Infatti il bravo capo sa scegliere i collaboratori giusti e tu non hai toccato questo punto.
Non sono d'accordo sulle domande in merito alla vita privata, non sono problemi del capo sapere cosa faccio post lavoro.
Anche io la penso un po' come te, in modo meno drastico, ma non sono d'accordo sulla parte del video che dice "se sei un capo concentrati nel fare domande sulla vita privata dei dipendenti". Direi invece che "il capo deve sapersi interessare del dipendente, senza essere invadente, condividendo con chi vuole condividere ma rispettando la riservatezza dei colleghi che preferiscono tenere privata la propria vita personale." E soprattutto, senza per questo fare PREFERENZE
@@alefender91 infatti Luca ha detto "vita extralavorativa" non "vita privata"; la differenza è bella grossa: il capo non deve farsi i fatti tuoi ma conoscere meglio le tue qualità, molte delle quali si individuano meglio fuori dal luogo di lavoro
@@danielagangale6393 per me vita extralavorativa= vita privata , quindi se il capo mi chiede cosa faccio fuori dal lavoro, difficilmente risponderò sinceramente perché SONO AFFARI MIEI! Soprattutto questo quando so che il capo non lo fa spontaneamente, ma proprio apposta per studiarmi!!
Lavoro nella logistica ho sotto quasi 100 ragazzi ... Ho notato che soprattutto i più giovani (20/24 anni) hanno più mer. che cervello in testa soprattutto se sono italiani !!! Dimmi tu
Anche io nei giovani ho notato molta "spocchia", specie ai colloqui lavorativi dove pongono davanti solo diritti e pretese, senza voler dimostrare ciò che valgono
A me dà fastidio se il mio capo fa domande sulla mia vita personale.
Hai dimenticato una cosa, va bene delegare mansioni, ma alla fine la qualifica deve essere data!! Quello che hai descritto tu è uno psicologo al lavoro non un capo che divide gli utili delle deleghe che ha dato