@@Romaprof quindi imposto un carico inferiore rispetto al punto di rottura, e questo carico aumenta durante la prova fino a raggiungere il valore del punto di rottura?
@@chibstelford6180 parti fa zero aumentando il carico tu a priori non sai il carico di rottura ne di snervamento , è la prova appunto che ci dice quali sono , il grafico è fatto da PC tramite software in quanto la macchina ha dei sensori che trasmettono i dati del comportamento del provino.
Caro prof., non le nascondo che dopo tanti anni e tanti video di questo tipo non ho ancora capito una cosa, probabilmente perchè non so esattamente come funziona la macchina. Mi riferisco al fatto che dopo aver raggiunto il carico massimo c'è ancora un tratto cosiddetto di softening. Qualcuno dice che il tratto fino al carico massimo si raggiunge impostando un "carico imposto" (e cioè viaggiando lungo l'asse verticale delle sigma). Così facendo, una volta raggiunto il carico massimo, non posso più aumentare il carico, altrimenti il provino si romperebbe. Allora bisogna procedere a "deformazione imposta" e viaggiare lungo l'asse orizzontale delle epsilon. Ma io mi chiedo:" Andando ad allungamenti imposti, non devo sempre applicare un carico per allungare il provino?". Cioè, per me, è sempre un carico imposto! Perchè il provino non si rompe?. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Spero proprio che mi tolga questa lacuna che mi perseguita da tempo. La ringrazio infinatamente.
È un carico di 'snervamento', raggiunto e mantenuto il quale le fibre di acciaio si allungano a carico costante, senza rompersi, è un primo segno di rottura che però non coinvolge tutte le fibre, tant'è che se si incrementa il carico si ha ancora un residuo di resistenza e allungamento plastico.
Quindi mi stai dicendo che arrivati al carico massimo il provino si sta allungando perchè si stanno rompendo le fibre. E se fosse così avrei capito. Ma allora perchè dicono che si sta viaggiando a "deformazione imposta". Forse è proprio questa definizione che è fuorviante. A deformazione imposta significa quindi che non agisco in nessun modo sulla macchina. Il provino si allunga perchè a quel carico massimo consegue "per inerzia" la rottura delle fibre. Deve essere per forza così. Grazie.
Mai sentita una spiegazione così....divino...QUESTI SONO INSEGNANTI
Aspetto i prossimi 💪🏻
ottimo video, complimenti
grazie a te!
Ma il carico che si "imposta" all'inizio nella macchina è già il carico di rottura? o il carico imposto aumenta durante la prova?
aumenta lentamente durante la prova
@@Romaprof quindi imposto un carico inferiore rispetto al punto di rottura, e questo carico aumenta durante la prova fino a raggiungere il valore del punto di rottura?
@@chibstelford6180 parti fa zero aumentando il carico tu a priori non sai il carico di rottura ne di snervamento , è la prova appunto che ci dice quali sono , il grafico è fatto da PC tramite software in quanto la macchina ha dei sensori che trasmettono i dati del comportamento del provino.
Caro prof.,
non le nascondo che dopo tanti anni e tanti video di questo tipo non ho ancora capito una cosa, probabilmente perchè non so esattamente come funziona la macchina. Mi riferisco al fatto che dopo aver raggiunto il carico massimo c'è ancora un tratto cosiddetto di softening. Qualcuno dice che il tratto fino al carico massimo si raggiunge impostando un "carico imposto" (e cioè viaggiando lungo l'asse verticale delle sigma). Così facendo, una volta raggiunto il carico massimo, non posso più aumentare il carico, altrimenti il provino si romperebbe. Allora bisogna procedere a "deformazione imposta" e viaggiare lungo l'asse orizzontale delle epsilon. Ma io mi chiedo:" Andando ad allungamenti imposti, non devo sempre applicare un carico per allungare il provino?". Cioè, per me, è sempre un carico imposto! Perchè il provino non si rompe?. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Spero proprio che mi tolga questa lacuna che mi perseguita da tempo. La ringrazio infinatamente.
È un carico di 'snervamento', raggiunto e mantenuto il quale le fibre di acciaio si allungano a carico costante, senza rompersi, è un primo segno di rottura che però non coinvolge tutte le fibre, tant'è che se si incrementa il carico si ha ancora un residuo di resistenza e allungamento plastico.
Ma se il carico è costante che cosa fa allungare il provino. Continuo a non capire.
@@1965Cataldo la rottura delle fibre più fragili
Quindi mi stai dicendo che arrivati al carico massimo il provino si sta allungando perchè si stanno rompendo le fibre. E se fosse così avrei capito. Ma allora perchè dicono che si sta viaggiando a "deformazione imposta". Forse è proprio questa definizione che è fuorviante. A deformazione imposta significa quindi che non agisco in nessun modo sulla macchina. Il provino si allunga perchè a quel carico massimo consegue "per inerzia" la rottura delle fibre. Deve essere per forza così. Grazie.
@@1965Cataldo esatto, l'acciaio è una lega di 2 materiali... il carbonio è più fragile ed è responsabile dei legami elastici che vengono meno.
Caro Prof, ha mai pensato di raccogliere le sue lezioni in un 📖 libro??Io sarei tra i primi ad acquistarlo.