Secondo me quello che non si vuole capire che oltre alle conoscenze teoriche che già chi lavora nel proprio Comune acquisisce non solo nel campo con anni di precariato e di esperienza confrontandosi con varie situazioni e dinamiche girando vari nidi se si ha un contratto a tempo determinato e se non si è alti in graduatoria, più superamento dei concorsi di cui l' ultimo a Roma nel 2019 e già lì per superarlo occorrono conoscenze teoriche e pratiche altrimenti non si può accedere alla figura professionale di educatore asilo nido e far parte della graduatoria ma sono già previsti durante l' anno corsi di aggiornamento, riunioni e altro organizzato da professori universitari in accordo con il Dipartimento e il Comune dove si presta servizio . Il punto è capire come i servizi educativi e scolastici sono andati in parte secondo me perdendo qualità non per mancanza di conoscenze teoriche ma bensì di aver fatto leggi con circolari che parlavano di come in quello specifico anno educativo possiamo parlare benissimo dell' anno 2023/2024 cambiasse la modalità in cui avenissero le sostituzioni e questo va ad infierire nella qualità, nel servizio e nella responsabilità sempre maggiore di chi sta al lavoro trattandosi di una fascia d' età di bambini piccoli e di momenti della giornata scanditi dalla routine di cui c'è bisogno di un lavoro in piccoli gruppi e di un giusto rapporto numerico tra educatore e bambini . Quindi non si può parlare di corsi e di teoria e risparmiare sul personale educativo e scolastico, chi fa veramente questo lavoro ha visto la difficoltà che ci sono stati in questi anno in alcuni nidi , lo hanno visto anche le famiglie dei piccoli utenti e anche i sindacati si sono battuti affinché cambiassero le leggi. Dove ti danno ti tolgono . Qui si parla tanto di belle parole ma si deve essere anche messi nelle condizioni di lavorare con tranquillità, con sicurezza e in contesti giusti e adeguati. Sopratutto in determinati momenti della mattinata dalla mattina dalle 8:00 fino alle 12:30 dove almeno la giornata è piena al livello di cura, di attenzioni, di attività,di gioco, di cose da fare e di numero dei bambini all' interno della propria sezione e c' è bisogno di maggior compresenza e nel pomeriggio dalle ore 15:00 in poi che è il momento in cui si svegliano, gli si mette le scarpe, il momento della merenda, del cambio e dell' uscita dove nel mentre i bambini giocano liberamente. Quindi se una collega manca per vari motivi esempio legge 151 , legge 104 malattia ecc. sopratutto dove ci sono. più assenze all'interno della stessa sezione non esiste che si è sostituiti solo in base alla fascia oraria della collega. Quindi fino al turno delle ore 9 si è sostituiti dopo no . Non è giusto essere sostituiti solo se la malattia è superiore ai 5 giorni allora viene mandata la supplente o in base al fuori rapporto con il numero complessivo dei bambini e il numero delle educatrici presenti in tutta la struttura. Bisogna vedere e lavorare sulla sezione per sezione.
@@danielaferrarini87 sono d'accordo, sicuramente i servizi educativi sono stati impoveriti e svuotati da un totale scollamento del mondo politico e istituzionale dalla realtà concreta delle cose. Gli educatori lavorano quasi sempre in stato d'emergenza e accumulano moltissime responsabilità con pochissime gratifiche. Spero di aver colto il tuo punto di vista, mi trovi d'accordo su molte cose.
@@angelacartaedu gratifiche e anche dispiacere nel lavorare in determinati momenti male . Anche perché si parla dell' importanza di svolgere attività che richiedono lavorare in piccoli gruppi per concentrarsi, dedicare attenzione e per seguire meglio i propri bambini e per tanti altri benefici che si trae da esso e nell' atto pratico invece ci si trova a stare anche soli per 1 ora o di più in 2 educatrici con 19 bambini o con 21/23 bambini dipende dalla giornata perché non possono mandare le sostituzioni in base alle disposizioni della circolare in una fascia oraria dove la compresenza andrebbe garantita perché è importante. Le colleghe di altre sezioni hanno le loro dinamiche e non sempre possono venire ad aiutare dove serve almeno nelle ore indispensabili quindi si continua ad andare avanti sperando sempre che il giorno dopo le colleghe della propria sezione in particolare ma della struttura in generale siano tutte presenti. Sopratutto nel momento della mattina che occorre di più, che è il momento dell' accoglienza, della merendina mattutina, del distacco del bambino dal genitore dove il bambino ha più bisogno di attenzioni, cura e coccole , attività da fare in laboratorio o strutturate accompagnate dal gioco libero, dal cambio, dalla routine che comprende lavare le mani e il momento del pranzo, ecc. dove comunque vanno accompagnati, aiutati ,vanno seguiti e supportati .
Perche ci sono piu master in varie pedagogie invece x chi e educatore i master sono pochissimi ,vedo tante pubblicità di master su internet e sui social ,ormai il pedagogista vale piu dell educatore socio pedagogico
@@niclascalese7878 sicuramente per noi educatori la formazione è resa più difficile, e da una parte mi auguro che la presenza di un albo rappresenti un'opportunità per avere più corsi di formazione (e possibilmente a basso costo/prezzo!).
Buongiorno, ma è valido anche per chi avesse conseguito la qualifica professionale di educatore pedagogico 60CFU,(il corso durava un anno), in base alla legge 205/2017?
Confermo! Ti consiglio di seguire la pagina IG di APP, Associazioni Professioni Pedagogiche perché stanno pubblicando le news regione per regione in merito a modulistica e modalità di iscrizione.
@@angelacartaedu Io l'ho conseguita nel 2021. Ma pensando che non valesse e sinceramente non è paragonabile a un corso o percorso triennale o magistrale che sia, mi ero iscritta comunque a un corso di laurea per completare la mia formazione. Sono al terzo anno. Quindi, quell'attestato universitario di un anno o qualifica professionale educatore psc.pedag.è valido, mi stai dicendo. Ottimo per me. Ma se avessi saputo non avrei affrontato questi 3 anni di studio.😄
@@venere2065 da persona che ha affrontato tanti percorsi di studio, per passione prima di tutto, posso solo dirti che hai fatto bene ad intraprendere questa avventura :) considera che comunque su un CV la laurea ha sempre il suo peso, per cui penso non ti pentirai della scelta!
Secondo me quello che non si vuole capire che oltre alle conoscenze teoriche che già chi lavora nel proprio Comune acquisisce non solo nel campo con anni di precariato e di esperienza confrontandosi con varie situazioni e dinamiche girando vari nidi se si ha un contratto a tempo determinato e se non si è alti in graduatoria, più superamento dei concorsi di cui l' ultimo a Roma nel 2019 e già lì per superarlo occorrono conoscenze teoriche e pratiche altrimenti non si può accedere alla figura professionale di educatore asilo nido e far parte della graduatoria ma sono già previsti durante l' anno corsi di aggiornamento, riunioni e altro organizzato da professori universitari in accordo con il Dipartimento e il Comune dove si presta servizio .
Il punto è capire come i servizi educativi e scolastici sono andati in parte secondo me perdendo qualità non per mancanza di conoscenze teoriche ma bensì di aver fatto leggi con circolari che parlavano di come in quello specifico anno educativo possiamo parlare benissimo dell' anno 2023/2024 cambiasse la modalità in cui avenissero le sostituzioni e questo va ad infierire nella qualità, nel servizio e nella responsabilità sempre maggiore di chi sta al lavoro trattandosi di una fascia d' età di bambini piccoli e di momenti della giornata scanditi dalla routine di cui c'è bisogno di un lavoro in piccoli gruppi e di un giusto rapporto numerico tra educatore e bambini .
Quindi non si può parlare di corsi e di teoria e risparmiare sul personale educativo e scolastico, chi fa veramente questo lavoro ha visto la difficoltà che ci sono stati in questi anno in alcuni nidi , lo hanno visto anche le famiglie dei piccoli utenti e anche i sindacati si sono battuti affinché cambiassero le leggi.
Dove ti danno ti tolgono .
Qui si parla tanto di belle parole ma si deve essere anche messi nelle condizioni di lavorare con tranquillità, con sicurezza e in contesti giusti e adeguati.
Sopratutto in determinati momenti della mattinata dalla mattina dalle 8:00 fino alle 12:30 dove almeno la giornata è piena al livello di cura, di attenzioni, di attività,di gioco, di cose da fare e di numero dei bambini all' interno della propria sezione e c' è bisogno di maggior compresenza e nel pomeriggio dalle ore 15:00 in poi che è il momento in cui si svegliano, gli si mette le scarpe, il momento della merenda, del cambio e dell' uscita dove nel mentre i bambini giocano liberamente.
Quindi se una collega manca per vari motivi esempio legge 151 , legge 104 malattia ecc. sopratutto dove ci sono. più assenze all'interno della stessa sezione non esiste che si è sostituiti solo in base alla fascia oraria della collega.
Quindi fino al turno delle ore 9 si è sostituiti dopo no .
Non è giusto essere sostituiti solo se la malattia è superiore ai 5 giorni allora viene mandata la supplente o in base al fuori rapporto con il numero complessivo dei bambini e il numero delle educatrici presenti in tutta la struttura.
Bisogna vedere e lavorare sulla sezione per sezione.
@@danielaferrarini87 sono d'accordo, sicuramente i servizi educativi sono stati impoveriti e svuotati da un totale scollamento del mondo politico e istituzionale dalla realtà concreta delle cose. Gli educatori lavorano quasi sempre in stato d'emergenza e accumulano moltissime responsabilità con pochissime gratifiche. Spero di aver colto il tuo punto di vista, mi trovi d'accordo su molte cose.
@@angelacartaedu gratifiche e anche dispiacere nel lavorare in determinati momenti male .
Anche perché si parla dell' importanza di svolgere attività che richiedono lavorare in piccoli gruppi per concentrarsi, dedicare attenzione e per seguire meglio i propri bambini e per tanti altri benefici che si trae da esso e nell' atto pratico invece ci si trova a stare anche soli per 1 ora o di più in 2 educatrici con 19 bambini o con 21/23 bambini dipende dalla giornata perché non possono mandare le sostituzioni in base alle disposizioni della circolare in una fascia oraria dove la compresenza andrebbe garantita perché è importante.
Le colleghe di altre sezioni hanno le loro dinamiche e non sempre possono venire ad aiutare dove serve almeno nelle ore indispensabili quindi si continua ad andare avanti sperando sempre che il giorno dopo le colleghe della propria sezione in particolare ma della struttura in generale siano tutte presenti.
Sopratutto nel momento della mattina che occorre di più, che è il momento dell' accoglienza, della merendina mattutina, del distacco del bambino dal genitore dove il bambino ha più bisogno di attenzioni, cura e coccole , attività da fare in laboratorio o strutturate accompagnate dal gioco libero, dal cambio, dalla routine che comprende lavare le mani e il momento del pranzo, ecc. dove comunque vanno accompagnati, aiutati ,vanno seguiti e supportati .
Perche ci sono piu master in varie pedagogie invece x chi e educatore i master sono pochissimi ,vedo tante pubblicità di master su internet e sui social ,ormai il pedagogista vale piu dell educatore socio pedagogico
@@niclascalese7878 sicuramente per noi educatori la formazione è resa più difficile, e da una parte mi auguro che la presenza di un albo rappresenti un'opportunità per avere più corsi di formazione (e possibilmente a basso costo/prezzo!).
Ciao dolcissima Angela❤sei eccezionale💞🌹😘😘😘💎💫
Buongiorno, ma è valido anche per chi avesse conseguito la qualifica professionale di educatore pedagogico 60CFU,(il corso durava un anno), in base alla legge 205/2017?
Confermo! Ti consiglio di seguire la pagina IG di APP, Associazioni Professioni Pedagogiche perché stanno pubblicando le news regione per regione in merito a modulistica e modalità di iscrizione.
@@angelacartaedu Io l'ho conseguita nel 2021. Ma pensando che non valesse e sinceramente non è paragonabile a un corso o percorso triennale o magistrale che sia, mi ero iscritta comunque a un corso di laurea per completare la mia formazione. Sono al terzo anno. Quindi, quell'attestato universitario di un anno o qualifica professionale educatore psc.pedag.è valido, mi stai dicendo. Ottimo per me. Ma se avessi saputo non avrei affrontato questi 3 anni di studio.😄
Più che, se avessi saputo, dovrei dire se ci avessi creduto 😊😊☺️.
@@venere2065 da persona che ha affrontato tanti percorsi di studio, per passione prima di tutto, posso solo dirti che hai fatto bene ad intraprendere questa avventura :) considera che comunque su un CV la laurea ha sempre il suo peso, per cui penso non ti pentirai della scelta!