Ciao Giuseppe, intanto complimenti sei veramente bravo e spieghi molto bene ogni argomento. Volevo porti una domanda: È giusto scrivere il DTeb.=Tsoluzione-Tsolvente e DTcr.=Tsolvente-Tsoluzione in modo che i risultati siano già con i relativi segni? Ricavo questa domanda dal fatto che il DT per definizione è DT=Tfinale-Tiniziaie per tanto quelli sono i i risultati applicati all’innalzamento ebbuliscopico e all’abbasamento crioscopico. Spero di essermi spiegato bene Grazie in anticipo.
alfa è il grado di dissociazione, vale 1 se il sale si dissocia completamente, indipendentemente dal numero di ioni che si formano. Il numero di ioni formati dalla dissociazione è invece indicato con la lettera greca "ni", che assomiglia a una "v".
Perché abbassando il punto di congelamento il ghiaccio non riesce a congelarsi a zero gradi ma ha bisogno di temperature più basse per congelare, quindi l'acqua rimane liquida anche a zero gradi grazie al sale e congela a temperature più basse. Il sale quindi fa fondere il ghiaccio (non scioglie, non è giusto usare questo termine per il passaggio di fase da solido a liquido). 😊
Non è più corretto parlare di soluto non volatile piuttosto che non elettrolita? Il sale ad esempio è un soluto elettrolita, anche forte per giunta, siccome sciogliendosi in un soluzione polare, come ad esempio semplice acqua, si dissocia in ioni Na+ e Cl-, rendendola una soluzione elettrolita conseguentemente in grado di condurre elettricità, eppure provoca un abbassamento crioscopico e un innalzamento ebullioscopico della soluzione. Se parlassimo di soluti non elettroliti, come il glucosio C6H12O6, sciogliendosi in acqua non si dissocerebbe in ioni, restando presente così com'è in soluzione acquosa, non andando ad alterare in alcun modo le proprietà colligative dell'acqua, quindi senza provocarne nemmeno un abbassamento crioscopico o innalzamento ebullioscopico, almeno significativamente parlando. Per il resto video utilissimo, grazie :)
guarda ti amo, spiegazione troppo bella.
ottima spegazione
bravo!
Grazie
il dj qua era in vacanza XD XD
Ti aspettavamo
Quanto tempo!!!! Forse un anno
Ciao Giuseppe, intanto complimenti sei veramente bravo e spieghi molto bene ogni argomento. Volevo porti una domanda:
È giusto scrivere il DTeb.=Tsoluzione-Tsolvente e DTcr.=Tsolvente-Tsoluzione in modo che i risultati siano già con i relativi segni? Ricavo questa domanda dal fatto che il DT per definizione è DT=Tfinale-Tiniziaie per tanto quelli sono i i risultati applicati all’innalzamento ebbuliscopico e all’abbasamento crioscopico.
Spero di essermi spiegato bene
Grazie in anticipo.
L'importante è che impari una convenzione e la segui, usa quella che ti torna più comoda :)
Non ho capito alpha. Esempio con NaCl che da Na+ + Cl-. 2 moli dissociate/1 mole di partenza fa 2 non 1. Cosa sto sbagliando?
alfa è il grado di dissociazione, vale 1 se il sale si dissocia completamente, indipendentemente dal numero di ioni che si formano. Il numero di ioni formati dalla dissociazione è invece indicato con la lettera greca "ni", che assomiglia a una "v".
buonasera , perché quindi durante l'inverno , si mette il sale sul ghiaccio ? per evitare la formazione di ghiaccio ? o per farlo scioglere?
Perché abbassando il punto di congelamento il ghiaccio non riesce a congelarsi a zero gradi ma ha bisogno di temperature più basse per congelare, quindi l'acqua rimane liquida anche a zero gradi grazie al sale e congela a temperature più basse. Il sale quindi fa fondere il ghiaccio (non scioglie, non è giusto usare questo termine per il passaggio di fase da solido a liquido). 😊
broo
Non è più corretto parlare di soluto non volatile piuttosto che non elettrolita? Il sale ad esempio è un soluto elettrolita, anche forte per giunta, siccome sciogliendosi in un soluzione polare, come ad esempio semplice acqua, si dissocia in ioni Na+ e Cl-, rendendola una soluzione elettrolita conseguentemente in grado di condurre elettricità, eppure provoca un abbassamento crioscopico e un innalzamento ebullioscopico della soluzione.
Se parlassimo di soluti non elettroliti, come il glucosio C6H12O6, sciogliendosi in acqua non si dissocerebbe in ioni, restando presente così com'è in soluzione acquosa, non andando ad alterare in alcun modo le proprietà colligative dell'acqua, quindi senza provocarne nemmeno un abbassamento crioscopico o innalzamento ebullioscopico, almeno significativamente parlando.
Per il resto video utilissimo, grazie :)
Certo che il glucosio altera le proprietà colligative! Il fatto che non si dissoci vuole solo dire che nell'equazione dovrai moltiplicare per 1!