Procurad'e moderare barones sa tirannia (con traduzione in italiano e info sull'Inno) Tazenda

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  • เผยแพร่เมื่อ 4 ต.ค. 2024
  • L'Inno dell'Indipendentismo Sardo venne composto all'indomani dei moti rivoluzionari del 1794 da Francesco Ignazio Mannu, nobiluomo di Ozieri e magistrato a Cagliari, con il titolo Su patriottu sardu a sos feudatarios.
    Il testo originale, articolato in 47 ottave logudoresi, ben 375 versi totali, è un vero canto d'amore per la propria terra e fiera rivendicazione d'identità, ma anche circostanziato decalogo sulla sacrosanta lotta per la libertà contro la secolare oppressione dei dispotici e arroganti proprietari terrieri che sfruttavano avidamente l'isola con la complicità del regime sabaudo.
    La versione italiana qui riportata testimonia più d'ogni altra parola quanto il brano si sia preservato attuale, ad onta dell'età, e universale, nonostante il peculiare contesto storico, sociale, geografico e letterario.
    Uguale istanza repressa sembra esprimere la danza dal passo cadenzato dei Mamuthones di Mamoiada, figuranti di un arcaico carnevale pagano, la schiena curva sotto il peso dei campanacci, il volto coperto dalla lignea maschera totemica, guidati come gregge d'armenti dagli Issohadores.
    Eppure dal loro grave portamento traspare riflesso l'ancestrale orgoglio, già forse perché la dignità di un popolo, al contrario dell'infamia dei suoi governanti indigeni o stranieri, non si misura con il metro della storia scritta con il sangue dei vinti, né tantomeno si logora con il passare del tempo.
    Per esigenze di spazio la traduzione è stata ridotta in quartine:
    1) Cercate di frenare baroni la vostra tirannia
    sennò lo giuro sulla vita mia finirete sotto terra
    Dichiarata è già la guerra contro la prepotenza
    e comincia a mancare nel popolo la pazienza
    2) Badate che divampa contro di voi il fuoco
    badate questo non è un gioco ma cosa seria
    Attenti che il cielo nero minaccia tempesta!
    Gente consigliata male ascolta la voce mia!
    3) Non date più di sprone al povero ronzino
    o nel mezzo del sentiero fermo s'impunterà
    perch'è tanto stremato da non poterne più
    e finalmente dovrà il basto gettar via
    4) Il popolo sepolto da profondo letargo
    alfine disperato s'accorge delle catene
    Capisce di patir le colpe dell'indolenza antica:
    feudo legge nemica d'ogni buona filosofia!
    5) Che fossero vigna oliveto o campo
    le terre han profuso regalate o barattate
    Come gregge di pecore malnate han venduto
    uomini e donne insieme alle lor creature
    6) Per una paga di poche lire e talvolta per niente
    han reso eternamente schiave le genti
    e migliaia di persone servono un tiranno
    Misero genere umano! Povero popolo sardo!
    7) Dieci o dodici famiglie si son spartita l'isola
    impossessandosi delle nostre terre
    in maniera ingiusta nei bui secoli scorsi
    e però oggi noi vogliamo a ciò porre rimedio
    8) Nasce il Sardo soggetto a mille comandamenti
    tributi ed imposte deve versare al signore
    in bestiame e grano in danaro e in natura
    paga per il pascolo e paga per seminare
    9) Prima ancora dei feudi esistevano i villaggi
    ed erano i veri proprietari dei boschi e dei campi
    Come mai a voi baroni la cosa altrui fu assegnata?
    Colui che allora ve la donò non aveva il diritto di farlo!
    10) Né alcuno può pensare che la povera gente
    abbia volontariamente rinunciato ai propri diritti
    Perciò i titoli vostri puzzano d'indebita appropriazione
    e le comunità hanno ben ragione a volerli impugnare
    11) Dapprima esigevate tasse meno gravose
    ma poi le avete aumentate di giorno in giorno
    Man mano che crescevano vi siete dati al lusso
    sperperando in spese inutili la sana economia
    12) Neppure vi bastò serbare i possedimenti dinastici
    con la minaccia della prigione con i castighi e le pene
    Con ceppi e catene i poveri ignoranti
    obbligaste a pagare balzelli esorbitanti
    13) E se almeno v'adoperaste a mantener giustizia
    castigando i delitti dei malviventi locali
    Così potrebbe la gente del bene di tranquillità fruire
    e andare e venire sicura per la strada
    14) A questo solo dovrebbe servire ogni tassa e norma
    proteggere dai delinquenti chi invece la legge rispetta
    Ma di tale difesa ci priva il barone per avarizia
    chè sa solo lesinare sulle spese di giustizia
    15) Il primo fesso che si presenta viene nominato ufficiale
    faccia egli bene o male basta che non pretenda salario
    Procuratore o notaio servitore o lacchè
    sia bianco sia nero egli è buono a governare
    16) Basta che s'adopri di persona a far crescere le entrate
    e rendere più contenta la borsa del suo padrone
    e che aiuti il fattore a trovare sollecitamente
    un messo o altra persona zelante nell'eseguire gli ordini
    17) Talvolta del barone fa le veci il suo cappellano
    i villaggi tiene in una mano nell'altra la dispensa
    Feudatario non credere di poterci costringer schiavi
    solo per arricchirti o scorticarci vivi!
    18) Pretendi che per difendere i beni e la tua vita
    il villano vegli giorno e notte con l'armi in mano
    Se così deve essere perchè allora tanti tributi?
    Se non danno alcun frutto è da stolto pagarli!
    @SelvaggioBlu
    / selvaggioblu

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