Grazie a te Maria Cecilia, se vuoi puoi ricevere altri contenuti sulle emozioni cliccando qui ☺️ www.comunicareilsorrisodidio.it/iscriviti.php?p=fm_ytco A presto ☺️
grazie don Giovanni, è sempre bello ascoltarti anche se questa volta è una delle poche in cui o non ho capito o non mi trovo d'accordo. Arrivare una volta in ritardo è capitato a tutti (a me molto raramente perchè lo considero una forma di rispetto verso l'altro e se capita cerco di avvertire) e la riprtuta mancanza di puntualità, specie non avvertita e per motivi banali (es. stavo finendo di fare le pulizie di casa e anche se mi aspettavi per pranzo sono venuto con un'ora di ritardo...) mi dà molto fastidio. Trovo anche poco rispettoso che a tavola uno si metta a guardare il cellulare. Tutti abbiamo ricevuto delle chiamate o dei messaggi. Se sto aspettando qualcosa di importante controllo, scusandomi, ma certo non sono io che tiro fuori il cellulare per messaggiare. Sbaglio? forse sono troppo vecchio? probabilmente
Caro Andrea, il tuo commento, rivela quanto il fastidio possa essere una finestra preziosa sulla nostra interiorità. Quando parli di come la puntualità sia per te una forma di rispetto, mi fai pensare a quanto spesso il fastidio sia legato ai nostri valori più profondi, quello che nel video ho chiamato "l'allarme dei valori", che fa emergere in te un bisogno autentico di considerazione e rispetto reciproco nelle relazioni. E poi hai descritto la situazione del telefono a tavola. È un esempio perfetto di come il fastidio possa essere una "spia dei bisogni", in questo caso probabilmente il bisogno di presenza autentica, di connessione vera durante i momenti condivisi: quando qualcuno prende il telefono mentre siamo a tavola insieme, forse non è tanto il gesto in sé che ci disturba, quanto il messaggio sottinteso che quel momento di condivisione non sia abbastanza importante. Ti lancio però una riflessione gentile: proprio come dicevo nel video, potremmo usare questo fastidio come un'opportunità per guardare più in profondità. Forse, invece di chiederci se abbiamo ragione o torto, potremmo esplorare come questo fastidio ci aiuti a riconoscere cosa è davvero importante per noi nelle relazioni. E magari usarlo come punto di partenza per dialoghi più profondi con chi ci circonda su cosa significhi essere veramente presenti gli uni per gli altri. Grazie ancora per aver condiviso questi pensieri così genuini, sono proprio questi scambi che arricchiscono la conversazione e ci aiutano a crescere insieme! 💝☺️
Mi sembra di comprendere le motivazioni espresse soecialmente dal caro Andrea, ma nel.mio caso penso tutto dipenda anche dall'ego.....quando siamo consapevoli del.nostro disagio ma non cerchiamo di capire quello che l'ha motivato, come spiegato da Don Giovanni..... Infatti il disagio che mi provoca una persona non mi tocca invece se capita con un'altra...... Un caro saluto a tutti !!
Io trovo molto malessere quando sento ,che per strada alcuni litigano offrire sento litigare nelle porte di qualcuno nella scala , mi fa veramente dolore e devo assolutamente chiudere le finestre Oppure andare via , non sopporto i litigi mi mettono troppa ansia
avoglia a spie . sta parlando di trigger sul fattore specchio ho dubbi sul mio caso....mentre stress e carenza di sonno distrutta .....bisogna incontrare persone giuste nel momento peggiore .sopratutto professionisti adatti non solo dotti. io il caos e sempre più irritabile
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Grazie don Giovanni per i suoi preziosi consigli, che ci aiutano a riflettere e a conoscere meglio noi stessi!!! Buon tutto!😊
Grazie ❤perché con tanta semplicità, chiarezza e sintesi hai spiegato dei fondamentali nella nostra vita!!❤
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A presto ☺️
Molto interessante rispecchia il mio momento di chiedermi perché tanti fastidi? con tutte le conseguenze interne ed esterne.... grazie don Giovanni
Grazie mille.... Al 90% probabilmente hai ragione ❤❤
Grazie padre!
grazie don Giovanni, è sempre bello ascoltarti anche se questa volta è una delle poche in cui o non ho capito o non mi trovo d'accordo. Arrivare una volta in ritardo è capitato a tutti (a me molto raramente perchè lo considero una forma di rispetto verso l'altro e se capita cerco di avvertire) e la riprtuta mancanza di puntualità, specie non avvertita e per motivi banali (es. stavo finendo di fare le pulizie di casa e anche se mi aspettavi per pranzo sono venuto con un'ora di ritardo...) mi dà molto fastidio. Trovo anche poco rispettoso che a tavola uno si metta a guardare il cellulare. Tutti abbiamo ricevuto delle chiamate o dei messaggi. Se sto aspettando qualcosa di importante controllo, scusandomi, ma certo non sono io che tiro fuori il cellulare per messaggiare. Sbaglio? forse sono troppo vecchio? probabilmente
Caro Andrea, il tuo commento, rivela quanto il fastidio possa essere una finestra preziosa sulla nostra interiorità.
Quando parli di come la puntualità sia per te una forma di rispetto, mi fai pensare a quanto spesso il fastidio sia legato ai nostri valori più profondi, quello che nel video ho chiamato "l'allarme dei valori", che fa emergere in te un bisogno autentico di considerazione e rispetto reciproco nelle relazioni.
E poi hai descritto la situazione del telefono a tavola. È un esempio perfetto di come il fastidio possa essere una "spia dei bisogni", in questo caso probabilmente il bisogno di presenza autentica, di connessione vera durante i momenti condivisi: quando qualcuno prende il telefono mentre siamo a tavola insieme, forse non è tanto il gesto in sé che ci disturba, quanto il messaggio sottinteso che quel momento di condivisione non sia abbastanza importante.
Ti lancio però una riflessione gentile: proprio come dicevo nel video, potremmo usare questo fastidio come un'opportunità per guardare più in profondità. Forse, invece di chiederci se abbiamo ragione o torto, potremmo esplorare come questo fastidio ci aiuti a riconoscere cosa è davvero importante per noi nelle relazioni. E magari usarlo come punto di partenza per dialoghi più profondi con chi ci circonda su cosa significhi essere veramente presenti gli uni per gli altri.
Grazie ancora per aver condiviso questi pensieri così genuini, sono proprio questi scambi che arricchiscono la conversazione e ci aiutano a crescere insieme! 💝☺️
@@ComunicareilSorrisodiDio grazie, Don Giovanni, come sempre sei carinissimo nelle tue risposte
Grazie ❤
Mi sembra di comprendere le motivazioni espresse soecialmente dal caro Andrea, ma nel.mio caso penso tutto dipenda anche dall'ego.....quando siamo consapevoli del.nostro disagio ma non cerchiamo di capire quello che l'ha motivato, come spiegato da Don Giovanni..... Infatti il disagio che mi provoca una persona non mi tocca invece se capita con un'altra...... Un caro saluto a tutti !!
Ma sul fastidio per i rumori di masticazione l'origine potrebbe risiedere anche in una forma di adhd che comprende. ipersensibilità sensoriale.
4:16 4:17
Io trovo molto malessere quando sento ,che per strada alcuni litigano offrire sento litigare nelle porte di qualcuno nella scala , mi fa veramente dolore e devo assolutamente chiudere le finestre Oppure andare via , non sopporto i litigi mi mettono troppa ansia
avoglia a spie . sta parlando di trigger
sul fattore specchio ho dubbi sul mio caso....mentre stress e carenza di sonno distrutta .....bisogna incontrare persone giuste nel momento peggiore .sopratutto professionisti adatti non solo dotti.
io il caos e sempre più irritabile