La narrazione della violenza di genere:dovere di cronaca,profili deontologici e tutela della vittima

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  • เผยแพร่เมื่อ 25 มิ.ย. 2024
  • Le parole hanno un peso e quelle di chi opera nel campo della comunicazione mediatica lo hanno ancora di più, soprattutto quando trattano un tema così delicato come quello della violenza di genere. È partita da questa consapevolezza il corso di formazione dal titolo “La narrazione della violenza di genere: dovere di cronaca, profili deontologici e tutela della vittima”, che abbiamo organizzato in collaborazione con l’Agenzia Comunicatio e con l’avallo dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, che ne ha riconosciuto i 6 crediti formativi.
    Un’occasione di incontro, ascolto e dialogo, moderata dal giornalista Gianluca Scarnicci, che abbiamo vissuto giovedì 20 giugno, presso l’Auditorium della Fondazione Enpam, insieme a tantissimi giornalisti e giornaliste.
    Dopo il saluto del presidente della Fondazione Enpam, Alberto Oliveti, che ha sottolineato “la grande responsabilità delle professioni del sapere per favorire un cambiamento culturale”, la nostra presidente Lidia Borzì, ha tracciato il contesto valoriale in cui si è inserito questo corso di formazione: “L’associazionismo e il giornalismo condividono responsabilità sociale, culturale e di azione sulla violenza di genere. La narrazione agisce direttamente nella realtà e quindi una narrazione attenta e consapevole può offrire un grande aiuto per modificare la società”.
    Combattere gli stereotipi con il potere delle parole grazie allo “sguardo del cronista e del mediatore/narratore che “deve essere acuto e consapevole, abile a destreggiarsi tra il dovere di raccontare e capacità di farlo con sensibilità e attenzione verso i risvolti emotivi e legali delle vittime e familiari”.
  • บันเทิง

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