2023/10 g17 Il primo strumento musicale: la Voce
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- เผยแพร่เมื่อ 17 ต.ค. 2024
- Concerti di Musica da Camera
XXXVIII Stagione
QUASI QUARANT’ANNI DI BUONA MUSICA
Martedì 17 ottobre 2023 - ore 19,30 - Sede Sociale
D’intesa con il Conservatorio di Santa Cecilia
IL PRIMO STRUMENTO MUSICALE: LA VOCE
A cura del M° Alberto Galletti
Docente del corso di Korrepetitor, Conservatorio di Santa Cecilia - Roma
Soprano: Masami Tanaka
Mezzosoprano: Martina Giannattasio
Tenore: Mu Di
Basso: Filippo Malvezzi
Pianoforte: Maki Hamada
Programma
R. Hahn: A Chloris - tempo 00:07:00
P.P. Tosti: Malìa - tempo 00:10:50
G. Donizetti: La zingara - tempo 00:13:55
G. Verdi: Il poveretto - 00:18:05
R. Strauss: Zueignung - tempo 00:26:25
W.A. Mozart: “Non so più cosa son cosa faccio” - dall’opera Le nozze di Figaro - tempo 00:23:00
W.A. Mozart: “Notte e giorno faticar” - dall’opera Don Giovanni - tempo 00:27:00
R. Leoncavallo: “Io non ho che una povera stanzetta” - dall’opera Bohème tempo 00:29:00
J. Massenet: “Pleurez! Pleurez mes yeux” - dall’opera Le Cid - tempo 00:33:00
F. Halévy: “Si la rigueur” - dall’opera La Juive -tempo 00:40:20
G. Verdi: “Tacea la notte placida” - dall’opera Il trovatore - tempo 00:45:15
G. Donizetti: “È sgombro il loco” - dall’opera Anna Bolena - tempo 00:51:30
G. Puccini: “Che gelida manina” - “Si, mi chiamano Mimi” - “O soave fanciulla” dall’opera Bohème - tempo 00:58:40
L. Delibes: Duo des fleurs - dall’opera Lakmé - tempo 01:12:50
Due istituzioni romane vicine come sedi e affini quanto a storicità: come è stato fatto in altre occasioni, anche quest’anno inauguriamo la stagione concertistica, la 38°, rinnovando l’intesa tra il Circolo e il Conservatorio di S. Cecilia, fucina da sempre di talenti musicali, sempre più spesso provenienti anche da terre lontane.
Si è scelto in questo concerto di avere come protagonista il primissimo strumento musicale, la voce. Strumento che tutti possediamo, ma dal quale solo un costante impegno e lunghi studi permettono di trarre tutte le straordinarie potenzialità. Per questo avremo quattro cantanti con quattro diversi timbri di voce: soprano, mezzosoprano, tenore e basso, in ben sedici brevi brani. Soprattutto amori ma anche dissapori, allegria e (qualche) tristezza: una pluralità di esempi che ben rappresentano il “bel canto” e le tante voci dell’Opera, non solo italiana. La Commissione Cultura (fm)