Pianoforte tastiera dura o morbida. I digitali sono adatti allo studio? Con Christian Salerno
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- เผยแพร่เมื่อ 7 ธ.ค. 2023
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a cura di Simone Ginanneschi e Christian Salerno
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Proviamo a rispondere...........
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Grazie Simone ... Video UTILISSIMO .... Grande Cristian....
Grandi tutti e due. Artistoni!!!😃
2 miti in un colpo solo 🤩 che bella sorpresa, grazie !
Siete grandi!
Grande maestro.
Grande Christian per musica e scacchi.
Grazie, bellissimo video vedervi insieme, ho comprato da te due anni fa un clavinova Yamaha, e Christian è stato il mio maestro di pianoforte (-:
😊
Ottima vs intervista.....complimenti
Ecco viva Dio che qualcuno finalmente dice che i limiti sono veramente pochi e sempre meno tra i due
Grazie, finalmente avete parlato del mio Petrof, ora ho capito 😅
Per me un best buy per tastiera suono e compattezza rimane Casio px s1100. Uscite separate, dinamica molto buona , il peso giusto ed un ottimo prezzo. Il ritorno del tasto è ottimo nonché la rumorosità della tastiera. Per avere qualcosa di più bisogna spendere tre volte tanto ed andare su Yamaha p515 fuori produzione (ora c'è il p525 con una tastiera completamente diversa) Roland fp30x ha la tastiera più sofisticata con scappamento, il migliore per dinamica, il tasto ha un ritorno un pochino lento ed è più pesante di Casio px s1100 in termini di tasto. Infine ci sono Yamaha p225 e Kawai es120. Tutti sono compresi fra 500,00 e 700,00 eur. Il più conveniente come prezzo Casio px s1100 il più caro Yamaha p225. Per chi vuole risparmiare un ottantina di eur rispetto a Casio px s1100 c'è Yamaha p145 senza usite separate Bisogna dire inoltre che gli altoparlanti posizionati posteriormente fanno perdere dettagli, quindi è importante che vengano posizionati vicino ad una parete altrimenti è bene investire in monitor amplificati di qualità, le uscite separate fanno la differenza. Poi ci sono i pianoforti digitali con mobile per chi ha spazio che sono generalmente più performanti ma come sempre attenzione alla tastiera. In cuffia poi la qualità del suono cambia, alcuni sono validi altri meno. Importante avere le proprie cuffie e provarli. Credo comunque che ci siano troppi modelli che confondono il cliente potenziale, spesso le differenze di prezzo non giustificano il prezzo maggiore. L'aspetto più importante rimane quindi quello della tastiera. Se non ti piacciono i suoni ci sono i VST, mentre se sbagli tastiera quella non la puoi cambiare. Ciao❤
Vero, l'angolino musicale ci vuole sempre, li pronto per i momenti piu blu 🙂
Tenuto conto che mi trovo molto bene con la tastiera del Kawai CA58, quale, fra il Kawai ES-120 e il Roland FP-30X ha la tastiera più simile? Solo dal punto di vista della tastiera, non dei suoni, e senza considerare il fatto che il Roland ha il triplo sensore, e il Kawai ES-120 solo il doppio.
Grazie
Purtroppo quel tipo di tastiera oggi non esiste più e pertanto nessuna ci assomiglia. Se cerca la tastiera più simile ad un pianoforte vero le consiglierei nella fascia economica l’Arius YDP165 di Yamaha mentre nella fascia più alta gli Ibridi della Casio GP310 e GP510. Le consiglierei comunque di venire in negozio per provare personalmente. Grazie
@@BorsariStrumentiMusicali Bellissimi i due Casio.
Un video caduto proprio a pennello per la domanda che feci su un vostro video,ma il dubbio nasce spontanea,per chi a causa di determinate necessità deve studiare solo con un digitale,qual è quello che attualmente è sul mercato ad avere la tastiera più dura?grazie 😊
A mio avviso il P515, peccato che sia uscito fuori produzione. Tra quelli con il mobile YDP165.
Una bella intervista..
Complimenti 😊
@@saveriosalerno9232 Grazie mille 🙏
Grazie Simone, Grazie Christian! Bellissima intervista, video molto utile !
Sul vantaggio dell'immediatezza dello strumento disponibile, qualsiasi sia, son d'accordo. Poi, se la determinazione c'è, lo strumento puoi averlo anche a 200 metri e suoni lo stesso, però... ;)
I pianoforti digitali sono molto migliorati ad oggi sia come tastiera che come feedback.
YAMAHA P-145 ha i tasti dinamici?
I tasti quando sono pesati sono sempre e necessariamenti dinamici. Grazir
Piano piano ci farò la mano. Sicuramente una volta abituato in effetti sarà più facile affrontare gli altri pianoforti.
Chi fa concerti a certi livelli non suona sugli scassoni del cavolo anni '50, personalmente il pianoforte più duro che ho provato in vita mia è stato un Doina Chippendal a muro, la tastiera di un pianoforte anche acustico deve avere un equilibrio, una giusta durezza e piacevolezza, altrimenti passa anche la voglia di studiare lo strumento.
L'esatto contrario che avviene sulle chitarre elettrificate.. pensarci è logico.. , li avete un intermediario fra la mano e la corda.. e deve esserci il giusto bilanciamento, se togli peso.. tofli sensibilità.., e troppo peso la annulli.., chiaro.., sulla tatsiera della chitarra e sul ponte sei con le mani sulle corde.. e aui se le corde non hanno la giusta tensione, , il range di sensibilita della forda si restringe e le oossibilita di espressione della stessa si riducono drasticamente.. "app na le tocchi...BAMM!" Andra bene ai mettallsri o rocchettari.. ma per chi vuole suonare ed esprimere sestessi.. lamcosa diventa imbarazzante se priva di dinamica ca e sensibilità, ...o no?!
Saluti
Molti pianoforti digitali sono più duri dei pianoforti acustici.
Rispetto ad uno Yamaha U1 qualsiasi digitale è più duro hahaha
Ecco appunto
@@paolosica9383si ma io l'ho avuto, aveva un suono pazzesco lo U1
@@danielebigi5925 certo, non mi sembra aver menzionato il suono infatti, ma la durezza dei tasti! :)
@@paolosica9383 facendolo registrare però la tastiera si può anche rendere più dura, un accordatore esperto sa come fare sicuramente