Luoghi | ROMA | Il look dei "Paninari" torna di Moda

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  • เผยแพร่เมื่อ 25 ธ.ค. 2024
  • Il look dei "Paninari" Anni '80 è tornato di Moda? Pare proprio di sì!
    Come riportato in articoli delle più prestigiose riviste di Moda, da Cosmopolitan a Vogue, e rilanciato dai siti web e quotidiani come Corriere della Sera, Il Giornale, Il Messaggero o riviste come Amica, Grazia, Panorama, sono di nuovo in voga capi d'abbigliamento iconici e relativi brand adottati all'epoca dai "Paninari" e proprio da loro resi celebri col loro outfit.
    Considerando che non furono stilisti o il marketing dei grandi brand della Moda a imporlo come avviene oggigiorno si può ben affermare che furono semmai i Paninari a "fare la Moda" rendendo celebri certi capi di vestiario ed accessori che man mano si diffusero in tutt'Italia e persino in Inghilterra, come nel caso dell'italiano brand Stone Island.
    L'outfit dei Paninari, chiamato all'epoca Pan-look, fu un originale mix colorato sportivo ed elegante, fatto di capi americani, british e italiani mescolati nel vestiario di tutti i giorni anche con abbigliamento militare, da montagna, nautica e persino western con gli stivali e le cinture con fibbia del primo store El Charro a Roma (negozio tra l'altro chiuso da pochi mesi così ne inserisco immagini nel video a futura memoria).
    Ricordando sempre che si trattò di un fenomeno di costume che coinvolgeva liceali, quindi parliamo di spensieratezze e interessi di quell'età: dal motorino a 14 anni, poi della moto 125 ai sedici anni e fino all'esame maturità quindi 18/19 anni per l'auto (i più fortunati o viziati la famosa Jeep Renegade), merita notare che i Paninari furono l'unica subcultura giovanile originale made in Italy ossia non importata dall'estero come invece furono i Metallari, Dark, Punk, Rockabilly, ecc..
    Come ogni subcultura i Paninari si distingueva per un look identificativo che per molti era criticato perché omologante: "vi vestite tutti uguali, siete fatti in serie.. pensate solo al valore dei vestiti costosi" erano le critiche degli intellettuali sinistroidi o dei militanti impegnati già al liceo, ma spesso solo invidiosi della allegra felicità dei Paninari che cuccavano le più belle ragazze..). Altra novità e differenza rispetto agli altri citati gruppi giovanili fu che inventarono loro questo stile nell'abbigliamento: ad inizi Anni '80 coi giovani che vestivano ancora in cappotto, con uno stile "da anziano" in giacca e cravatta o comunque classico, questi ragazzi rivoluzionario tutto vestendosi coloratissimi e sdoganando nell'uso quotidiano jeans e sneakers, stivali e giubbotti in pelle e man mano integrando nuovi prodotti come i tessuti cerati delle giacche da vela nautica, i piumini da sci, le felpe che presero il posto dei maglioni.
    Contribuirono al successo di brand e specifici capi d'abbigliamento: cerata vela di Henry Lloyd; polo Lacoste; piumino e berretto Moncler; scarpe Timberland (che proprio nel 2023 ha festeggiato il 50° anniversario) che si portavano nel modello da barca (estive a para bianca e col carrarmato in inverno) oltre alle polacchine dette Chukka o i leggendari scarponcini gialli; felpe colorate e ricamate Best Company; cinture El Charro (all'inizio anche stivali e in seguito anche jeans); giubbotti di: Stone Island, C.P. Company, Barbour e Schott; calze a losanghe Burlington; oltre ad accessori come gli occhiali Ray Ban, gli orologi in plastica Swatch e gli zaini colorati Invicta per i libri di scuola. Un look oggi riproposto ovviamente in chiave moderna, quindi con un taglio più slim rispetto agli Anni '80: come per i jeans Levi's e Roy Rogers o i pantaloni chinos e per i giubbotti come il cosiddetto Canadese (parka col collo in pelliccia) e i G1 ossia quelli da volo in pelle dei piloti militari.
    Con questo video divertente, ipotizzando di poter tornare indietro nel Tempo, mostro alcune foto del passato quando indossavo questi capi iconici e riprese del mio odierno armadio dove conservo ancora alcuni vestiti originali dell'epoca ormai evergreen e quindi intramontabili come il Moncler, la felpa Best Company e il parka canadese. Inserisco quindi riprese delle vetrina dei migliori negozi casual e sportivi di Roma che tornano a riproporre quel look iconico ormai detto "da Paninaro". Sono anche entrato per verificare con mano la qualità dei materiali di quanto viene riproposto confrontandolo col ricordo dei capi originali Anni '80, ovviamente spostandomi con lo scooter più ambito e diffuso: l'Honda SH150 come negli Anni '80 fu l'Honda NS125 e le moto Cagiva, Aprilia e Gilera.
    Non c'era Paninaro senza moto, come non c'è cavaliere senza cavallo! In un certo senso i Paninari furono dei cavalieri metropolitani in difesa di valori come Amicizia e Aggregazione (senza alienante telefono in mano!) tra piazze e bar, quando bastava poco per esser felici anche comprando quella camicia o T-shirt tanto sognata per conquistare o andarci in vacanza che teneva lontani dalle droghe. Gli anni della scuola e vacanze gli rimpiangono tutti, ma che bello averli vissuti da Paninaro!
    Roma, Gennaio 2024

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