Grazie Filippo per questi video, spieghi in modo molto semplice e chiaro, si capisce tutto perfettamente. Avessi avuto la fortuna di incontrare un maestro come te quando ho iniziato a studiare 7 anni fa adesso non mi troverei a dover fare 10 passi indietro per colmare le lacune. Purtroppo ho avuto una capra di insegnante. Grazie 🙏
Studio la chitarra da circa 2 anni... mi rendo conto di quante carenze avessi guardando i tuoi video.. proprio ieri ho fatto l'errore di armonizzare partendo dalle note sbagliate... grazie per la spiegazione!!
Complimenti Filippo, gran bella lezione, esposta con molta semplicità, ma allo stesso tempo con grande competenza. Qui ce n'è da studiare per 6 mesi (per una zappa come me), ma sicuramente molto interessante e formativo. Grazie.
Ciao Davide, il tempo di apprendimento è molto variabile da caso a caso e da quanto tempo si può impiegare allo studio, oltre che a questioni più misteriose legate al fatto che alcune persone imparano più velocemente determinate cose, la famosa predisposizione che comunque da sola non basta ! Serve veramente una valanga di tempo da investire ! Quello che molte persone sottovalutano lamentandosi di non migliorare, è che non considerano le ore e ore quotidiane che sono necessarie e tutto ciò protratto per anni. Qui parliamo dell’alfabeto musicale applicato in modo pratico sulla chitarra. È veramente il punto di partenza per poter poi iniziare a utilizzare questi elementi per ragionare da musicista. Molti fanno l’errore di pensare che conoscere uno strumento sia un punto di arrivo, e fanno per anni lezione solo per memorizzare posizioni di scale e accordi. Questa è già un’operazione complessa che richiede molta costanza, ma ancora più complesso è utilizzare tutto ciò per fare veramente musica e per diventare musicale. Non sei un musicista se conosci solo posizioni su uno strumento. È la prima cosa sulla quale faccio spingere i miei allievi un po’ di più sull’acceleratore perché altrimenti i tempi si dilatano veramente tanto ! Conoscere bene uno strumento e poi raggiungere anche la creatività musicale, il controllo ritmico e tante altre cose sono dei processi che se non si dedica la giusta attenzione non basta veramente una vita per svilupparle. Ecco perché solo pochi diventano dei prodigi, appunto perché serve molto tempo. Quelli che diventano prodigi è perché hanno una capacità di apprendere velocemente, quindi i tempi si accorciano, e soprattutto perché si inizia in un periodo della vita in cui si ha la mente sgombra da altro e si possono dedicare anche intere giornate a tutto ciò. La capacità di apprendere, salvo deficit cognitivi diagnosticabili solo da professionisti appositi, è potenzialmente uguale per ogni essere umano. Il perché alcuni imparano velocemente e altri hanno bisogno di tempi biblici, è perché si ha un cattivo metodo di studio e organizzazione di tutto ciò che rende efficace un metodo di studio. Si può stare anche 8 ore al giorno su uno strumento a “cazzeggiare” suonando sempre le stesse cose e senza utilizzare un metodo di esercizio che sblocchi nuove capacità !
Ti seguivo già da un po' ma oggi dopo questa lezione fondamentale ho deciso di abbonarmi premiamo e l'ho fatto. Spero di ricavarne qualcosa di utile, ma ne sono sicuro. Grazie per quello che fai.
È il primo video che vedo del canale ed è anche coraggiosamente lungo. Provo a lanciare un input. Io so armonizzare senza problemi una scala con accordi con tre o quattro voci, ma non saprei dove e come inserire accordi di 9a, 11a e 13a. Questo mi impedisce di memorizzarli bene, perché tanto solitamente non saprei cosa farci: messi a caso, ovviamente si va a fortuna, a volte sono giusti e a volte inopportuni. Stessa cosa con gli accordi sus e add9. Bellissimi ma come si usano?
Grazie per il feedback, magari farò un video per vedere in modo pratico questo argomento. Considera che di base ciò che l’orecchio accetta, va bene ! Ciò che suona bene non deve avere necessariamente una regola. Ovviamente bisogna anche considerare il livello di educazione del proprio orecchio e il tipo di musica che si è abituati ad ascoltare. Per esperienza ti dico che la persona media ha un orecchio molto elementare ed educato ad intervalli e soluzioni molto semplici Questo è abbastanza naturale visto che il linguaggio musicale non è essenziale come lo è ad esempio una lingua. Però è a tutti gli effetti una lingua fatta di suoni. La cosiddetta “musica commerciale” è fatta proprio considerando il livello di ascolto della persona media. Su questo credo che siamo tutti d’accordo, che ascoltare un tormentone di qualunque genere, non sia come un concerto di musica sinfonica. Senza andare sempre nel Jazz, cito un grande compositore classico che è Rachmaninov Ecco, la musica di Rachmaninov è estremamente complessa, e all’orecchio dell’ascoltatore comune molte cose potrebbero “suonare male” Quindi c’è da tenere presente anche il proprio background musicale e i propri gusti. Una sonorità che a me piace, ad altri potrebbe non piacere
@@FilippoItaliano Pur non aspirando alla musica classica, e pur avendo principalmente ascolti non troppo complessi a livello armonico, non mi dispiacerebbe avere una conoscenza teorica decente di queste cose per il piacere di improvvisare per accordi anche per fatti miei a casa. Poi c'è uno step superiore che deriva dalla mia curiosità per composizioni come quelle di John Scofield e Julian Lage, ma qua siamo già ad un altro livello. Non mi dispiacerebbe un video che mettesse almeno ordine teorico. Anche negli arpeggi metal a volte trovo accordi che so riprodurre, che so decifrare ma che non so da dove spuntano fuori.
@francesco0185 Prossimo lunedì nella rubrica “consigli di ascolto” parlo di un disco di Herbie Hancock dove c’è anche Scofield. Julian Lage lo seguo da anni, musicista con una personalità forte e stile unico. Il discorso è che lo studio è un percorso lungo. Bisogna prendere anche un solo argomento e portarlo avanti per molto, molto, molto tempo. Ad esempio saper usare la scala maggiore come si deve, come fanno i grandi improvvisatori, devi stare anni solo sulla scala maggiore. Qual è il problema più comune? Voler saltare di palo in frasca, e quella voglia di scoprire sempre argomenti nuovi, illudendosi di sapere i vecchi. Per fare sempre l’esempio della scala maggiore, tanti credono erroneamente di conoscere l’argomento solo perché ne conoscono le diteggiature e magari il concetto teorico. Da qui, a riuscire a tirarci fuori assoli o composizioni di livello ci sono anni di pratica. Quindi ribadisco di portare avanti anche un solo argomento, ma sviscerato in tutte le salse e ricavandone del lavoro che serva anche da palestra tecnica per lo strumento. Saltare troppo frequentemente su decine di argomenti non fa altro che inserire in testa troppe nozioni delle quali non si sa cosa trarne concretamente
@@FilippoItaliano Certo, è assolutamente così come dici. Poi dipende come vuoi impostare tu il canale e che tipo si pubblico vuoi avere. Per quanto mi riguarda, ho già un lavoro molto impegnativo e la chitarra è un hobby, quindi non è che domani o prossimamente devo fare un provino. Per me TH-cam ha semplicemente sostituito la televisione quindi scelgo qualsiasi argomento musicale mi interessi in un certo momento, a volte più leggero e a volte più impegnativo. Comunque grazie dei contenuti. Lunedì prossimo seguirò.
Ciao filippo quanto tratterai.il modi minori che mi sembrano ostici grazie ciao ti ringrazio specialmente per le modali comuque ora con alcuni tutorial tuoi ho messo a fuoco bene cio che ho studiato facendo un corso jazz privato ciao
Ciao Simone, ho trattato la teoria dell’armonizzazione della scala minore in un video riservato agli abbonati premium Se vai sul mio video “i 4 livelli del sistema modale” disponibile gratuitamente sul canale, parlo anche degli degli accordi delle scale minori. È un argomento sul quale farò sicuramente altri contenuti Sulle scale modali guarda sul mio canale perché ho fatto 3 video
Secondo me la difficoltà tra nominare i nomi dei gradi degli accordi e gli accordi stessi è ugualmente molto alta. Non so perché date le cose cosi per scontate.
Personalmente sottolineo sempre che non do nulla per scontato ! Sapere i gradi degli accordi ti permette di memorizzare uno schema compositivo che ha un brano, e quindi poterlo trasportare in qualunque tonalità semplicemente pensando al rispettivo grado della tonalità. Te l’ho dimostrato con All the thinghs you are. Memorizzare gli accordi “a pappagallo”🦜 senza consapevolezza, significa ri-memorizzare da capo il brano ogni volta che si dovesse fare un cambio di tonalità !
@@alessandrobonfatti7727 E quindi? Significa che non vuoi uscire dalla tua zona di confort ! Senza fare troppi giri di parole è questo il fulcro della questione È come andare dal nutrizionista per dimagrire e affermare: “Si, però se non fai mangiare piattoni di pasta e pizze, te lo dico che non la faccio la dieta !” Ci tengo a specificare che non c’è mica nulla di male a “tornare sul blues”, però se vuoi allargare un po’ i tuoi orizzonti devi accettare che un po’ di fatica si fa ! Spero di esserti stato utile, e considera che ogni approccio è sempre un punto di vista che porta a risultati diversi
@@FilippoItaliano a parte che la chitarra, nel jazz, è lo strumento che mi piace meno in assoluto, credo che uno sia libero di ritenere certi insegnamenti poco mirati a farti appassionare a cose diverse.
Non generalizziamo e non mischiamo capra e cavoli. Jimi Hendrix è stato un genio in quello che ha fatto, ovvero ha rivoluzionato un modo di suonare la chitarra elettrica aprendo la strada al chitarrismo rock. Però attenzione: che senso ha dire “non conosceva la teoria” ? Era capace Jimi Hendrix di fare arrangiamenti per orchestra sinfonica? Era capace di suonare i brani di Bach come faceva Segovia alcuni decenni prima? Era capace di improvvisare e suonare accordi e melodie complicate solo con il pollice come faceva il grande chitarrista jazz Wes Montgomery? Questi paragoni non hanno alcun senso perché ognuno è unico. Certamente Jimi Hendrix ha avuto un dono innato per poter fare quello in cui lui è stato eccellente Sicuramente se avesse anche studiato, male non gli avrebbe fatto, e la sua musica sarebbe stata sicuramente bella allo stesso modo, e magari di più (mio parere) Detto questo concludo affermando che Jimi Hendrix non mi ha mai entusiasmato, la sua musica l’ho sentita sempre troppo semplice, non mi arriva, punto ! Oltre al “bordello”, gli assoli e tutto quello che è lo spettacolo rock non mi è mai arrivato niente Gusto personale, ed è bello sia così Perciò attenzione a fare paragoni come valore assoluto perché non hanno senso. Ciò che invece è oggettivo, è che grandi compositori che hanno fatto musica raffinatissima è gente che HA STUDIATO. Cito il grande Ennio Morricone che si è diplomato al Conservatorio Santa Cecilia di Roma A presto 🤝🏼🎶
Hai letteralmente stravolto il mio modo di suonare semplificando la mia visione da autodidatta . Complimenti
Non posso che essere felicissimo di esserti stato utile 🤝🏼🎶
Grazie Filippo per questi video, spieghi in modo molto semplice e chiaro, si capisce tutto perfettamente. Avessi avuto la fortuna di incontrare un maestro come te quando ho iniziato a studiare 7 anni fa adesso non mi troverei a dover fare 10 passi indietro per colmare le lacune. Purtroppo ho avuto una capra di insegnante. Grazie 🙏
Grazie mille Angelo !
C’è sempre tempo per studiare 🎸🎶
Ne ho avuti tre di insegnanti..abbandonati perché incapaci..io sfortunato in questo senso..
Studio la chitarra da circa 2 anni... mi rendo conto di quante carenze avessi guardando i tuoi video.. proprio ieri ho fatto l'errore di armonizzare partendo dalle note sbagliate... grazie per la spiegazione!!
Complimenti Filippo, gran bella lezione, esposta con molta semplicità, ma allo stesso tempo con grande competenza.
Qui ce n'è da studiare per 6 mesi (per una zappa come me), ma sicuramente molto interessante e formativo.
Grazie.
Ciao Davide, il tempo di apprendimento è molto variabile da caso a caso e da quanto tempo si può impiegare allo studio, oltre che a questioni più misteriose legate al fatto che alcune persone imparano più velocemente determinate cose, la famosa predisposizione che comunque da sola non basta !
Serve veramente una valanga di tempo da investire !
Quello che molte persone sottovalutano lamentandosi di non migliorare, è che non considerano le ore e ore quotidiane che sono necessarie e tutto ciò protratto per anni.
Qui parliamo dell’alfabeto musicale applicato in modo pratico sulla chitarra.
È veramente il punto di partenza per poter poi iniziare a utilizzare questi elementi per ragionare da musicista.
Molti fanno l’errore di pensare che conoscere uno strumento sia un punto di arrivo, e fanno per anni lezione solo per memorizzare posizioni di scale e accordi.
Questa è già un’operazione complessa che richiede molta costanza, ma ancora più complesso è utilizzare tutto ciò per fare veramente musica e per diventare musicale.
Non sei un musicista se conosci solo posizioni su uno strumento.
È la prima cosa sulla quale faccio spingere i miei allievi un po’ di più sull’acceleratore perché altrimenti i tempi si dilatano veramente tanto !
Conoscere bene uno strumento e poi raggiungere anche la creatività musicale, il controllo ritmico e tante altre cose sono dei processi che se non si dedica la giusta attenzione non basta veramente una vita per svilupparle.
Ecco perché solo pochi diventano dei prodigi, appunto perché serve molto tempo.
Quelli che diventano prodigi è perché hanno una capacità di apprendere velocemente, quindi i tempi si accorciano, e soprattutto perché si inizia in un periodo della vita in cui si ha la mente sgombra da altro e si possono dedicare anche intere giornate a tutto ciò.
La capacità di apprendere, salvo deficit cognitivi diagnosticabili solo da professionisti appositi, è potenzialmente uguale per ogni essere umano.
Il perché alcuni imparano velocemente e altri hanno bisogno di tempi biblici, è perché si ha un cattivo metodo di studio e organizzazione di tutto ciò che rende efficace un metodo di studio.
Si può stare anche 8 ore al giorno su uno strumento a “cazzeggiare” suonando sempre le stesse cose e senza utilizzare un metodo di esercizio che sblocchi nuove capacità !
sei troppo forte! complimenti!
@@toksguitar grazie mille 🤝🏼🎶
Ti seguivo già da un po' ma oggi dopo questa lezione fondamentale ho deciso di abbonarmi premiamo e l'ho fatto. Spero di ricavarne qualcosa di utile, ma ne sono sicuro. Grazie per quello che fai.
Grazie Fulvio 🤝🏼🎶
Bravo veramente
È il primo video che vedo del canale ed è anche coraggiosamente lungo. Provo a lanciare un input. Io so armonizzare senza problemi una scala con accordi con tre o quattro voci, ma non saprei dove e come inserire accordi di 9a, 11a e 13a. Questo mi impedisce di memorizzarli bene, perché tanto solitamente non saprei cosa farci: messi a caso, ovviamente si va a fortuna, a volte sono giusti e a volte inopportuni. Stessa cosa con gli accordi sus e add9. Bellissimi ma come si usano?
Grazie per il feedback, magari farò un video per vedere in modo pratico questo argomento.
Considera che di base ciò che l’orecchio accetta, va bene !
Ciò che suona bene non deve avere necessariamente una regola.
Ovviamente bisogna anche considerare il livello di educazione del proprio orecchio e il tipo di musica che si è abituati ad ascoltare.
Per esperienza ti dico che la persona media ha un orecchio molto elementare ed educato ad intervalli e soluzioni molto semplici
Questo è abbastanza naturale visto che il linguaggio musicale non è essenziale come lo è ad esempio una lingua.
Però è a tutti gli effetti una lingua fatta di suoni.
La cosiddetta “musica commerciale” è fatta proprio considerando il livello di ascolto della persona media.
Su questo credo che siamo tutti d’accordo, che ascoltare un tormentone di qualunque genere, non sia come un concerto di musica sinfonica.
Senza andare sempre nel Jazz, cito un grande compositore classico che è Rachmaninov
Ecco, la musica di Rachmaninov è estremamente complessa, e all’orecchio dell’ascoltatore comune molte cose potrebbero “suonare male”
Quindi c’è da tenere presente anche il proprio background musicale e i propri gusti.
Una sonorità che a me piace, ad altri potrebbe non piacere
@@FilippoItaliano Pur non aspirando alla musica classica, e pur avendo principalmente ascolti non troppo complessi a livello armonico, non mi dispiacerebbe avere una conoscenza teorica decente di queste cose per il piacere di improvvisare per accordi anche per fatti miei a casa.
Poi c'è uno step superiore che deriva dalla mia curiosità per composizioni come quelle di John Scofield e Julian Lage, ma qua siamo già ad un altro livello. Non mi dispiacerebbe un video che mettesse almeno ordine teorico.
Anche negli arpeggi metal a volte trovo accordi che so riprodurre, che so decifrare ma che non so da dove spuntano fuori.
@francesco0185 Prossimo lunedì nella rubrica “consigli di ascolto” parlo di un disco di Herbie Hancock dove c’è anche Scofield.
Julian Lage lo seguo da anni, musicista con una personalità forte e stile unico.
Il discorso è che lo studio è un percorso lungo.
Bisogna prendere anche un solo argomento e portarlo avanti per molto, molto, molto tempo.
Ad esempio saper usare la scala maggiore come si deve, come fanno i grandi improvvisatori, devi stare anni solo sulla scala maggiore.
Qual è il problema più comune? Voler saltare di palo in frasca, e quella voglia di scoprire sempre argomenti nuovi, illudendosi di sapere i vecchi.
Per fare sempre l’esempio della scala maggiore, tanti credono erroneamente di conoscere l’argomento solo perché ne conoscono le diteggiature e magari il concetto teorico.
Da qui, a riuscire a tirarci fuori assoli o composizioni di livello ci sono anni di pratica.
Quindi ribadisco di portare avanti anche un solo argomento, ma sviscerato in tutte le salse e ricavandone del lavoro che serva anche da palestra tecnica per lo strumento.
Saltare troppo frequentemente su decine di argomenti non fa altro che inserire in testa troppe nozioni delle quali non si sa cosa trarne concretamente
@@FilippoItaliano Certo, è assolutamente così come dici. Poi dipende come vuoi impostare tu il canale e che tipo si pubblico vuoi avere. Per quanto mi riguarda, ho già un lavoro molto impegnativo e la chitarra è un hobby, quindi non è che domani o prossimamente devo fare un provino. Per me TH-cam ha semplicemente sostituito la televisione quindi scelgo qualsiasi argomento musicale mi interessi in un certo momento, a volte più leggero e a volte più impegnativo. Comunque grazie dei contenuti. Lunedì prossimo seguirò.
Ciao filippo quanto tratterai.il modi minori che mi sembrano ostici grazie ciao ti ringrazio specialmente per le modali comuque ora con alcuni tutorial tuoi ho messo a fuoco bene cio che ho studiato facendo un corso jazz privato ciao
Ciao Simone, ho trattato la teoria dell’armonizzazione della scala minore in un video riservato agli abbonati premium
Se vai sul mio video “i 4 livelli del sistema modale” disponibile gratuitamente sul canale, parlo anche degli degli accordi delle scale minori.
È un argomento sul quale farò sicuramente altri contenuti
Sulle scale modali guarda sul mio canale perché ho fatto 3 video
Secondo me la difficoltà tra nominare i nomi dei gradi degli accordi e gli accordi stessi è ugualmente molto alta. Non so perché date le cose cosi per scontate.
Personalmente sottolineo sempre che non do nulla per scontato !
Sapere i gradi degli accordi ti permette di memorizzare uno schema compositivo che ha un brano, e quindi poterlo trasportare in qualunque tonalità semplicemente pensando al rispettivo grado della tonalità.
Te l’ho dimostrato con All the thinghs you are.
Memorizzare gli accordi “a pappagallo”🦜 senza consapevolezza, significa ri-memorizzare da capo il brano ogni volta che si dovesse fare un cambio di tonalità !
@@FilippoItaliano mah, se a me dici di sapere un 6-4-5-1 di mi bemolle ti giuro che vado in forte crisi e torno al blues!
@@alessandrobonfatti7727 E quindi?
Significa che non vuoi uscire dalla tua zona di confort !
Senza fare troppi giri di parole è questo il fulcro della questione
È come andare dal nutrizionista per dimagrire e affermare: “Si, però se non fai mangiare piattoni di pasta e pizze, te lo dico che non la faccio la dieta !”
Ci tengo a specificare che non c’è mica nulla di male a “tornare sul blues”, però se vuoi allargare un po’ i tuoi orizzonti devi accettare che un po’ di fatica si fa !
Spero di esserti stato utile, e considera che ogni approccio è sempre un punto di vista che porta a risultati diversi
@@FilippoItaliano a parte che la chitarra, nel jazz, è lo strumento che mi piace meno in assoluto, credo che uno sia libero di ritenere certi insegnamenti poco mirati a farti appassionare a cose diverse.
@@alessandrobonfatti7727 de gustibus !
Filippo...🌹🌹🌹🎸🎸🎸...ma....🤔🤔🤔 Hendrix...( non il gin).di tutto questo..tono..tono..semitono..ne aveva conoscenza?
Dovremmo tornare indietro nel tempo e chiederglielo 😁
A detta di tutti non conosceva la teoria musicale, ma a noi normali umani credo serva molto 😊
Non generalizziamo e non mischiamo capra e cavoli.
Jimi Hendrix è stato un genio in quello che ha fatto, ovvero ha rivoluzionato un modo di suonare la chitarra elettrica aprendo la strada al chitarrismo rock.
Però attenzione: che senso ha dire “non conosceva la teoria” ?
Era capace Jimi Hendrix di fare arrangiamenti per orchestra sinfonica?
Era capace di suonare i brani di Bach come faceva Segovia alcuni decenni prima?
Era capace di improvvisare e suonare accordi e melodie complicate solo con il pollice come faceva il grande chitarrista jazz Wes Montgomery?
Questi paragoni non hanno alcun senso perché ognuno è unico.
Certamente Jimi Hendrix ha avuto un dono innato per poter fare quello in cui lui è stato eccellente
Sicuramente se avesse anche studiato, male non gli avrebbe fatto, e la sua musica sarebbe stata sicuramente bella allo stesso modo, e magari di più (mio parere)
Detto questo concludo affermando che Jimi Hendrix non mi ha mai entusiasmato, la sua musica l’ho sentita sempre troppo semplice, non mi arriva, punto !
Oltre al “bordello”, gli assoli e tutto quello che è lo spettacolo rock non mi è mai arrivato niente
Gusto personale, ed è bello sia così
Perciò attenzione a fare paragoni come valore assoluto perché non hanno senso.
Ciò che invece è oggettivo, è che grandi compositori che hanno fatto musica raffinatissima è gente che HA STUDIATO.
Cito il grande Ennio Morricone che si è diplomato al Conservatorio Santa Cecilia di Roma
A presto 🤝🏼🎶