Bravo Filippo! Stiamo facendo un bel percorso, complesso, ma sei un bravo insegnante! chi vuole conoscere la musica, non solo imparare a suonare la chitarra, deve fare lezione con lui!
@@enricozocca grazie per il feedback e complimenti per la tenacia, visto che fai parte di quelli che non si arrendono e otterrai senza dubbio bei risultati 🤝🏼🎶
Questo non ha a che fare con ciò che si usa, ma su COME si usa. Bach utilizzava triadi, e mi pare che il suo genio musicale sia insuperabile ancora oggi. Per non parlare dei maestri del ‘900 come Debussy. E come non citare il linguaggio Jazz che è ricco di arpeggi. Dipende come usi le note, non c’è qualcosa che può essere più o meno musicale È il musicista che deve dare vita a qualsiasi sia l’ingrediente musicale !
@@FilippoItaliano si, ma come fai a fare bending quando hai una nota per corda? Io non sento mai un maestro che riesca ad impressionarmi usando queste notine in lungo e in largo.
@@alessandrobonfatti7727 i bending li puoi fare benissimo ! Devi semplicemente decidere su quale nota ti vuoi fermare e fare un bending. Potrebbe essere qualunque nota di una triade, e devi semplicemente creare un orecchio che ti suggerisca bene di quanto fare un bending per ottenere una nota corretta, che in base a dove ti posizioni potrebbe essere un intervallo diverso da intonare. Visto che hai fatto più volte domande sulla percezione degli accordi, ti dico che quello che ti fa “uscire” dagli esercizi è proprio lo sviluppo dell’orecchio e di un canto interiore. Sarà quella musica che ti “suona dentro” che ti permetterà di prendere questo tipo di pratica meccanica e dargli vita, altrimenti suonerai senza esercizi. Molte persone arrivano proprio a questo scoglio, che non riescono a suonare cose che non sembrino esercizi. Bisogna avere tonnellate di musica in testa, e avere un’idea concreta dei movimenti armonici-melodici. Sicuramente conosci un certo Guthrie Govan, che utilizza triadi, arpeggi, pentatoniche e tante altre cose, e inserisce i bending senza problemi
@@alessandrobonfatti7727 ti lasco anche un solo strepitoso del grande Django Reinhardt. Il solo inizia a 1:28, ed è fatto principalmente di triadi. Considera anche che suonava soltanto con 2 dita perché le altre le perse in un incidente. Un solo difficilissimo da fare ancora oggi dopo 100 anni con 4 dita, lui lo faceva con solo 2 dita. th-cam.com/video/XDMUGNBbJMU/w-d-xo.htmlsi=iZl25AmCP2BCdpM1
@@FilippoItaliano si, ma quello che spesso non risulta chiaro a chi insegna è che se suono triadi, suono triadi. Voglio dire che mi è quasi impossibile abbandonare una improvvisazione sulla pentatonica per affidarmi agli arpeggi o alle triadi.
Bisogna iniziare conoscendo le note su 4ª-5ª-6ª corda in modo da poter sfruttare le forme CAGED che hanno ognuna la tonica su un determinato basso. In questo modo puoi formare qualunque accordo su tutta la tastiera. Farò a breve un video per spiegare questo concetto basilare, sul quale sono sicuro che molti altri come te fanno ancora fatica
@@illottagianbattista4817 sono le 5 forme degli accordi base C=Do A=La G=Sol E=Mi D=Re. Con il barrè puoi spostarli di tasto, invece di farli solo in prima posizione, e in questo modo ottieni tutti gli accordi che vuoi. Esempio: forma di Do maggiore in prima posizione, la sposti di 2 tasti mettendo il barrè davanti, e diventa un Re maggiore in FORMA DI DO. Poi sotto ogni forma puoi individuare triadi, scale e arpeggi. Dimmi se ti è chiaro, o cosa non ti torna🤝🏼🎶
Bravo Filippo! Stiamo facendo un bel percorso, complesso, ma sei un bravo insegnante! chi vuole conoscere la musica, non solo imparare a suonare la chitarra, deve fare lezione con lui!
@@enricozocca grazie per il feedback e complimenti per la tenacia, visto che fai parte di quelli che non si arrendono e otterrai senza dubbio bei risultati 🤝🏼🎶
Chiarissimo..grazie mille 😊
@@lucialucia966 buona pratica 🤝🏼🎶
iscritto e attivato la campanella 🙂
Grazie, a breve un nuovo video !
Io tutte le volte che ascolto isuonare triadi ed arpeggi sento una musica molto molto meccanica e che non trasmette emozioni.
Questo non ha a che fare con ciò che si usa, ma su COME si usa.
Bach utilizzava triadi, e mi pare che il suo genio musicale sia insuperabile ancora oggi.
Per non parlare dei maestri del ‘900 come Debussy.
E come non citare il linguaggio Jazz che è ricco di arpeggi.
Dipende come usi le note, non c’è qualcosa che può essere più o meno musicale
È il musicista che deve dare vita a qualsiasi sia l’ingrediente musicale !
@@FilippoItaliano si, ma come fai a fare bending quando hai una nota per corda? Io non sento mai un maestro che riesca ad impressionarmi usando queste notine in lungo e in largo.
@@alessandrobonfatti7727 i bending li puoi fare benissimo !
Devi semplicemente decidere su quale nota ti vuoi fermare e fare un bending.
Potrebbe essere qualunque nota di una triade, e devi semplicemente creare un orecchio che ti suggerisca bene di quanto fare un bending per ottenere una nota corretta, che in base a dove ti posizioni potrebbe essere un intervallo diverso da intonare.
Visto che hai fatto più volte domande sulla percezione degli accordi, ti dico che quello che ti fa “uscire” dagli esercizi è proprio lo sviluppo dell’orecchio e di un canto interiore.
Sarà quella musica che ti “suona dentro” che ti permetterà di prendere questo tipo di pratica meccanica e dargli vita, altrimenti suonerai senza esercizi.
Molte persone arrivano proprio a questo scoglio, che non riescono a suonare cose che non sembrino esercizi.
Bisogna avere tonnellate di musica in testa, e avere un’idea concreta dei movimenti armonici-melodici.
Sicuramente conosci un certo Guthrie Govan, che utilizza triadi, arpeggi, pentatoniche e tante altre cose, e inserisce i bending senza problemi
@@alessandrobonfatti7727 ti lasco anche un solo strepitoso del grande Django Reinhardt.
Il solo inizia a 1:28, ed è fatto principalmente di triadi.
Considera anche che suonava soltanto con 2 dita perché le altre le perse in un incidente.
Un solo difficilissimo da fare ancora oggi dopo 100 anni con 4 dita, lui lo faceva con solo 2 dita.
th-cam.com/video/XDMUGNBbJMU/w-d-xo.htmlsi=iZl25AmCP2BCdpM1
@@FilippoItaliano si, ma quello che spesso non risulta chiaro a chi insegna è che se suono triadi, suono triadi. Voglio dire che mi è quasi impossibile abbandonare una improvvisazione sulla pentatonica per affidarmi agli arpeggi o alle triadi.
Devo studiare, non mi è chiaro come capire quale accordo stò suonando spostandomi di tasto in tasto😅
Bisogna iniziare conoscendo le note su 4ª-5ª-6ª corda in modo da poter sfruttare le forme CAGED che hanno ognuna la tonica su un determinato basso.
In questo modo puoi formare qualunque accordo su tutta la tastiera.
Farò a breve un video per spiegare questo concetto basilare, sul quale sono sicuro che molti altri come te fanno ancora fatica
Continuo a non capire i ragionamenti sul CAGED
@@illottagianbattista4817 sono le 5 forme degli accordi base C=Do A=La G=Sol E=Mi D=Re.
Con il barrè puoi spostarli di tasto, invece di farli solo in prima posizione, e in questo modo ottieni tutti gli accordi che vuoi.
Esempio: forma di Do maggiore in prima posizione, la sposti di 2 tasti mettendo il barrè davanti, e diventa un Re maggiore in FORMA DI DO.
Poi sotto ogni forma puoi individuare triadi, scale e arpeggi.
Dimmi se ti è chiaro, o cosa non ti torna🤝🏼🎶