Sono una studentessa, 27 anni. La mia esperienza via da casa (grazie al fatto che studio in un'altra città, seppure vicino il mio paese) è stata logorante. I miei genitori, al contrario, percepiscono la mia necessità di indipendenza come una cosa inammissibile. Il rapporto con non è mai stato fantastico ed è andato solo a peggiorare. Adesso mi trovo nuovamente in casa loro (causa pandemia) con l'intenzione di andare via a settembre grazie alla ripresa delle lezioni. Questa volta vorrei impostare questa ricerca di indipendenza in modo che la pretesa loro di tornare ogni weekend non mi logori di ansia e paura. So che si chiamano ricatti affettivi, sensi di colpa, paura di deluderli (già delusi dal fatto che non approvano la mia relazione con un ragazzo separato), ma non so come gestirla. Le mie scelte di vita sono state quasi sempre accompagnate da un discernimento che andasse oltre i loro condizionamenti (motivo del nostro conflittuale rapporto). Cerco di essere indipendente affettivamente, oltre che economicamente, ma la loro percezione di "figlia ingrata" mi tira puntualmente dentro il vortice dell'angoscia. Così facendo faccio le mie scelte ma le vivo male.
a chi lo dici. Anche i miei mi ricattano emotivamente, purtroppo senza un'indipendenza economica è difficile riuscire a porre dei confini netti... Auguriamo di farcela il più presto possibile
Me ne sono andata di casa quasi " sbattendo la porta" anni fa, ma l'illusione del far da sé è una illusione, paradossalmente, ancora oggi, la sola lontananza amplifica e fa urlare dentro gli irrisolti con i genitori.
Sentirsi ed essere liberi è davvero una priorità a cui si dà poco ascolto. Confermo che uscire di casa è stata una svolta positiva (fossi andata prima!) e pure che dare al "genitore interiore" il peso "giusto" non è affatto automatico! 🤔 un abbraccio a tutti! Coraggio! 👜👛📦📦
Cari Alessandra e Francesco questo è un problema che io mi porto, e credo anche altre persone. Ho anche io voglia di indipendenza ma poi ho mille paure anche perché non ho un lavoro. Mi dispiace il periodo che state passando, vi ringrazio perché mi date momenti per riflettere. E spero che non rimarrà una riflessione ma un giorno io prenda coraggio.
Uscita di casa da un mese... La libertà che ho guadagnato non ha prezzo e da quando l'ho messa come priorità, la scelta del lavoro è diventata secondaria. Coraggio a tutti!! Ce la si fa con fiducia!!
Grazie per l'incoraggiamento... In casa mia purtroppo la desatelizzazione sta causando crisi in mia madre... Io voglio farcela da me, voglio spiccare il volo. Pregheresti per me? Grazie... Sono felicissima che tu ce l'abbia fatta, la libertà è la cosa più preziosa che abbiamo.
Sono d'accordissimo sul fatto che il primo passo per tagliare il cordone ombelicale con la famiglia d'origine sia l'indipendenza economica. Però come diceva Francesco c'è anche la dipendenza emotiva; io sono andata a vivere all'estero da sola, non perché ce l'abbia con i miei, ma come sfida con me stessa. Il problema è che pur essendo in cammino, ho quella sorta di "genitore interiore" di cui parlava Francesco e anche se i miei li sento 2 volte al mese, non riesco a sentirmi libera.😢 Potreste dispensare consigli pratici per raggiungere l'indipendenza emotiva? Grazie ⚘
Argomento bello tosto! Ho iniziato a lavorare da poco e con contratti sempre di stage o a tempo determinato per formarmi nel mio settore. Pensavo che una volta trovato il lavoro sarebbe stato più semplice fare questo passo, invece mi trovo a mettere da parte ogni centesimo per costruirmi prima una certa stabilità, una specie di rete di sicurezza sotto, nonostante la voglia di andare via sia tanta! Ciò che mi spaventa di più é questo eterno precariato, il timore di andare via ed essere costretta a tornare a casa dai miei nel caso in cui il contratto non mi venga rinnovato. La mia domanda é: c'è un tempo "giusto" per andare via di casa?
Sicuramente liberarsi affettivamente dai nostri genitori è un passo importante e giusto da fare però non sempre il tuo desiderio di libertà riesce ad incrociarsi con la realtà che ti circonda . A volte davvero non sono scuse quelle che si dicono come ad esempio "se esco di casa da sola non riesco ad arrivare a fine mese". Purtroppo la realtà è più dura di quanto si pensi. La vita è cara e gli stipendi sono bassi(e per noi giovani sempre in nero e sfruttati).
Grazie per questo video che mi ricorda il perché ho deciso di lasciare l’Italia per l’Australia più di sei anni fa. Nonostante i progressi, non mi sento totalmente libera emotivamente dai miei genitori. In quanto, come avete detto voi, la distanza fisica non sempre corrisponde a quella emotiva. Su quella ci sto lavorando da tempo e con molta difficoltà, in quanto figlia unica e del Sud. Che consigli date per sviluppare e rafforzare l’indipendenza emotiva? Grazie! 🙏
Eccomi, noi viviamo una situazione simile. Siamo una coppia sposata da 11 anni, viviamo nella mia casa di origine insieme a mio padre, che è una persona con tantissime patologie di cui una da tenere sotto controllo. La domanda è come faccio a capire se faccio parte di quelle persone che hanno lavorato su se stesse per prendersi cura gratuitamente del proprio genitore? Io sto facendo un percorso personale dove sto cercando di guarire le ferite del passato, storia di abbandono e diciamo che papà e l unico genitore rimasto con me. Ho una dipendenza Affettiva dovuta a questo o realmente o scelto di prendermi cura di lui? Mio marito credo stia accettando tutto questo, anche se nel suo inconscio non si sente pienamente libero. Grazie un abbraccio
E se la desatellizzazione è da effettuare nei confronti di un genitore che non vive con noi, nella casa d'origine, perché si hanno i genitori divorziati? Ps: come sempre GRAZIE! 🌸❤️🙏
Salve sono un ragazzo di 26anni e vivo ancora con i miei premetto che non mi manca niente grazie a Dio tranne una cosa l'indipendenza sia economica che fisica in quando a 26anni non ho la patente (lo so é strano) ma vero secondo voi é troppo tardi per crearmi un'indipendenza anche se non ne ho proprio 20?
Scusate, si è liberato un appartamento nel mio palazzo due piani sotto a quello dei miei genitori e io sto per andarci a vivere... Mi state dicendo che sto facendo una boiata e che non sarò veramente libera?
E vero io sono andata fuori sono rumena al inizio abitavo fissa dove lavoravo come baby sitter (pure su questo dovete fare qualche video)quando sono andata da sola e stato una liberazione, ho condiviso casa con amiche poi ho fatto il passo da sola, per i miei gli do una mano economicamente hanno bisogno, purtroppo nel mio caso e intervento quelli malvagi della chiesa e mi hanno ridotto al incapacita da stare da sola...memoria e fisicamente distrutta...adesso faccio la badante
Lasciarsi aiutare può far parte, paradossalmente, del taglio? Cioè non rischiare una indipendenza "ostinata"? Il caso è questo: Se il padre poteva pagare OLTRE 5mila euro di università (privata, medicina alla cattolica), una volta sposati (con un solo stipendio, miseretto, forse nemmeno 1200 al mese) la coppia non può permetterselo e l'università per fare trasferimento alla statale ci mette anche più di 1-2 anni (in cui bisogna comunque pagare la tassa purtroppo), non sarebbe assurdo dover rimandare di 2 anni il matrimonio perché ci si rifiuta di dipendere in quella spesa dal padre a causa di questa situazione pregressa? Purtroppo per lasciarla e rientrarci bisognerebbe rifare il test e ripartire dal primo anno.
Purtroppo no... Lì è la stessa società e la scuola ad emanciparti... Ma anche i genitori che ti fanno sloggià. Solo in Irlanda c'è quest'impronta familiare così marcata sui figli, come da noi. Ci sono diversi studi sociologici su questo... Si esce di casa solo quando ci si sposa... Folle. Io sto cercando di desatellizarmi, e non puoi capire le guerre in casa mia... E ho 30 anni... Figurati. Mia madre è purtroppo un caso patologico, ma non mi farò risucchiare dalle sue insicurezze e paure. Ho una voglia assurda di essere indipendente. Di fare da me, di sbagliare da me... Speriamo bene.
Video molto interessante, vorrei solo capire come si fa, completamente da sola, a pagare 800 € di tasse universitarie all'anno + circa 5mila di affitto e bollette all'anno a Roma (se ti va bene) + libri scientifici che costano un rene (omettendo quelli che puoi ricercati fotocopiati) + fare tirocini e frequentare le lezioni obbligatorie, dovendo lavorare (con lavori a nero? Saltuari? Su turni?). Accetto suggerimenti creativi perché io ci ho provato in tanti modi e incastri ma non ci sono riuscita, anzi questo ha determinato solo altri casini e allungamento del percorso di studi, con nessuna provvidenza per arrivare a quelle cifre e mantenermi da sola. Non è una polemica: sono seria.
Si alla fine cio che conta so solo I SOLDI , se fai un lavoro che ti permette di fare cio che vuoi economicamente ,allora puoi staccarti ,altrimenti sei costretto a restare attaccato alla spina se non hai una batteria tua . ecco perche a 30 sei ancora a casa e solo quello il problema .il resto so cazzate .
Sono una studentessa, 27 anni. La mia esperienza via da casa (grazie al fatto che studio in un'altra città, seppure vicino il mio paese) è stata logorante. I miei genitori, al contrario, percepiscono la mia necessità di indipendenza come una cosa inammissibile. Il rapporto con non è mai stato fantastico ed è andato solo a peggiorare. Adesso mi trovo nuovamente in casa loro (causa pandemia) con l'intenzione di andare via a settembre grazie alla ripresa delle lezioni. Questa volta vorrei impostare questa ricerca di indipendenza in modo che la pretesa loro di tornare ogni weekend non mi logori di ansia e paura. So che si chiamano ricatti affettivi, sensi di colpa, paura di deluderli (già delusi dal fatto che non approvano la mia relazione con un ragazzo separato), ma non so come gestirla. Le mie scelte di vita sono state quasi sempre accompagnate da un discernimento che andasse oltre i loro condizionamenti (motivo del nostro conflittuale rapporto). Cerco di essere indipendente affettivamente, oltre che economicamente, ma la loro percezione di "figlia ingrata" mi tira puntualmente dentro il vortice dell'angoscia. Così facendo faccio le mie scelte ma le vivo male.
a chi lo dici. Anche i miei mi ricattano emotivamente, purtroppo senza un'indipendenza economica è difficile riuscire a porre dei confini netti... Auguriamo di farcela il più presto possibile
16 giorni fa sono uscito di casa :)
Un bel Segno vedere che farete un video su questo argomento. Grazie 😍
Siete fighissimi!!! Si sente l'amore senza giudizio che provate per tutti quelli che vi seguono. Il Signore vi benedice 😇
Me ne sono andata di casa quasi " sbattendo la porta" anni fa, ma l'illusione del far da sé è una illusione, paradossalmente, ancora oggi, la sola lontananza amplifica e fa urlare dentro gli irrisolti con i genitori.
Sentirsi ed essere liberi è davvero una priorità a cui si dà poco ascolto. Confermo che uscire di casa è stata una svolta positiva (fossi andata prima!) e pure che dare al "genitore interiore" il peso "giusto" non è affatto automatico! 🤔 un abbraccio a tutti! Coraggio! 👜👛📦📦
Wow! Fa riflettere. Grazie
Cari Alessandra e Francesco questo è un problema che io mi porto, e credo anche altre persone. Ho anche io voglia di indipendenza ma poi ho mille paure anche perché non ho un lavoro. Mi dispiace il periodo che state passando, vi ringrazio perché mi date momenti per riflettere. E spero che non rimarrà una riflessione ma un giorno io prenda coraggio.
Uscita di casa da un mese... La libertà che ho guadagnato non ha prezzo e da quando l'ho messa come priorità, la scelta del lavoro è diventata secondaria. Coraggio a tutti!! Ce la si fa con fiducia!!
Grazie per l'incoraggiamento... In casa mia purtroppo la desatelizzazione sta causando crisi in mia madre... Io voglio farcela da me, voglio spiccare il volo. Pregheresti per me? Grazie... Sono felicissima che tu ce l'abbia fatta, la libertà è la cosa più preziosa che abbiamo.
Sono d'accordissimo sul fatto che il primo passo per tagliare il cordone ombelicale con la famiglia d'origine sia l'indipendenza economica.
Però come diceva Francesco c'è anche la dipendenza emotiva; io sono andata a vivere all'estero da sola, non perché ce l'abbia con i miei, ma come sfida con me stessa. Il problema è che pur essendo in cammino, ho quella sorta di "genitore interiore" di cui parlava Francesco e anche se i miei li sento 2 volte al mese, non riesco a sentirmi libera.😢
Potreste dispensare consigli pratici per raggiungere l'indipendenza emotiva?
Grazie ⚘
Argomento bello tosto! Ho iniziato a lavorare da poco e con contratti sempre di stage o a tempo determinato per formarmi nel mio settore. Pensavo che una volta trovato il lavoro sarebbe stato più semplice fare questo passo, invece mi trovo a mettere da parte ogni centesimo per costruirmi prima una certa stabilità, una specie di rete di sicurezza sotto, nonostante la voglia di andare via sia tanta! Ciò che mi spaventa di più é questo eterno precariato, il timore di andare via ed essere costretta a tornare a casa dai miei nel caso in cui il contratto non mi venga rinnovato. La mia domanda é: c'è un tempo "giusto" per andare via di casa?
Sicuramente liberarsi affettivamente dai nostri genitori è un passo importante e giusto da fare però non sempre il tuo desiderio di libertà riesce ad incrociarsi con la realtà che ti circonda . A volte davvero non sono scuse quelle che si dicono come ad esempio "se esco di casa da sola non riesco ad arrivare a fine mese". Purtroppo la realtà è più dura di quanto si pensi. La vita è cara e gli stipendi sono bassi(e per noi giovani sempre in nero e sfruttati).
Grazie per questo video che mi ricorda il perché ho deciso di lasciare l’Italia per l’Australia più di sei anni fa.
Nonostante i progressi, non mi sento totalmente libera emotivamente dai miei genitori.
In quanto, come avete detto voi, la distanza fisica non sempre corrisponde a quella emotiva.
Su quella ci sto lavorando da tempo e con molta difficoltà, in quanto figlia unica e del
Sud.
Che consigli date per sviluppare e rafforzare l’indipendenza emotiva?
Grazie! 🙏
Ragazzi video super!!! Grazi mille
Eccomi, noi viviamo una situazione simile. Siamo una coppia sposata da 11 anni, viviamo nella mia casa di origine insieme a mio padre, che è una persona con tantissime patologie di cui una da tenere sotto controllo. La domanda è come faccio a capire se faccio parte di quelle persone che hanno lavorato su se stesse per prendersi cura gratuitamente del proprio genitore? Io sto facendo un percorso personale dove sto cercando di guarire le ferite del passato, storia di abbandono e diciamo che papà e l unico genitore rimasto con me. Ho una dipendenza Affettiva dovuta a questo o realmente o scelto di prendermi cura di lui? Mio marito credo stia accettando tutto questo, anche se nel suo inconscio non si sente pienamente libero. Grazie un abbraccio
Verità. Se è importante troverai una strada altrimenti troverai una scusa.
E se la desatellizzazione è da effettuare nei confronti di un genitore che non vive con noi, nella casa d'origine, perché si hanno i genitori divorziati?
Ps: come sempre GRAZIE! 🌸❤️🙏
Salve sono un ragazzo di 26anni e vivo ancora con i miei premetto che non mi manca niente grazie a Dio tranne una cosa l'indipendenza sia economica che fisica in quando a 26anni non ho la patente (lo so é strano) ma vero secondo voi é troppo tardi per crearmi un'indipendenza anche se non ne ho proprio 20?
Scusate, si è liberato un appartamento nel mio palazzo due piani sotto a quello dei miei genitori e io sto per andarci a vivere... Mi state dicendo che sto facendo una boiata e che non sarò veramente libera?
Salve! Mi dite gentilmente quando e' possibile partecipare ad un incontro in presenza come anni fa' con altri giovani?
Siete mitici!
E vero io sono andata fuori sono rumena al inizio abitavo fissa dove lavoravo come baby sitter (pure su questo dovete fare qualche video)quando sono andata da sola e stato una liberazione, ho condiviso casa con amiche poi ho fatto il passo da sola, per i miei gli do una mano economicamente hanno bisogno, purtroppo nel mio caso e intervento quelli malvagi della chiesa e mi hanno ridotto al incapacita da stare da sola...memoria e fisicamente distrutta...adesso faccio la badante
Io ho 30. Vivo con I miei, sono laureata in Economia e ho perso il lavoro da poco. Ho paura di non farcela da sola
Ci sono anche genitori che ostacolano l'indipendenza dei figli, non volendo tagliare loro. Altro che relazione.
Lasciarsi aiutare può far parte, paradossalmente, del taglio? Cioè non rischiare una indipendenza "ostinata"?
Il caso è questo: Se il padre poteva pagare OLTRE 5mila euro di università (privata, medicina alla cattolica), una volta sposati (con un solo stipendio, miseretto, forse nemmeno 1200 al mese) la coppia non può permetterselo e l'università per fare trasferimento alla statale ci mette anche più di 1-2 anni (in cui bisogna comunque pagare la tassa purtroppo), non sarebbe assurdo dover rimandare di 2 anni il matrimonio perché ci si rifiuta di dipendere in quella spesa dal padre a causa di questa situazione pregressa?
Purtroppo per lasciarla e rientrarci bisognerebbe rifare il test e ripartire dal primo anno.
All’estero (o comunque, dove siete andati voi) questa cosa dell’andare via di casa è uno psicodramma come qui in italia?
Purtroppo no... Lì è la stessa società e la scuola ad emanciparti... Ma anche i genitori che ti fanno sloggià. Solo in Irlanda c'è quest'impronta familiare così marcata sui figli, come da noi. Ci sono diversi studi sociologici su questo... Si esce di casa solo quando ci si sposa... Folle. Io sto cercando di desatellizarmi, e non puoi capire le guerre in casa mia... E ho 30 anni... Figurati. Mia madre è purtroppo un caso patologico, ma non mi farò risucchiare dalle sue insicurezze e paure. Ho una voglia assurda di essere indipendente. Di fare da me, di sbagliare da me... Speriamo bene.
Video molto interessante, vorrei solo capire come si fa, completamente da sola, a pagare 800 € di tasse universitarie all'anno + circa 5mila di affitto e bollette all'anno a Roma (se ti va bene) + libri scientifici che costano un rene (omettendo quelli che puoi ricercati fotocopiati) + fare tirocini e frequentare le lezioni obbligatorie, dovendo lavorare (con lavori a nero? Saltuari? Su turni?). Accetto suggerimenti creativi perché io ci ho provato in tanti modi e incastri ma non ci sono riuscita, anzi questo ha determinato solo altri casini e allungamento del percorso di studi, con nessuna provvidenza per arrivare a quelle cifre e mantenermi da sola. Non è una polemica: sono seria.
❤️
Grazie...
Che argomento indigesto.. 😭 aiuto..
Non potevate pubblicare un video più adatto...!!
Ma come fate a parlare di libertà quando menzionate affitto, bollette ecc... lol La libertà verà è un miraggio
Si alla fine cio che conta so solo I SOLDI , se fai un lavoro che ti permette di fare cio che vuoi economicamente ,allora puoi staccarti ,altrimenti sei costretto a restare attaccato alla spina se non hai una batteria tua . ecco perche a 30 sei ancora a casa e solo quello il problema .il resto so cazzate .