Nessun voto sotto il 4? io direi nessun votoðŸĶ‰vi dico il perchÃĐ

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  • @resentedgshow9823
    @resentedgshow9823 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +69

    Quanto mi piacerebbe: Matteo Saudino Ministro del Ministero della Pubblica Istruzione e della Crescita personale. :)

  • @RiccardoDiBiagio88
    @RiccardoDiBiagio88 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +57

    Io ho vissuto la scuola come una violenza .Vengo da una famiglia disfunzionale e i prof hanno sempre fatto pesare i miei comportamenti (disfunzionali di cui ora mi rendo conto in parte) come un affronto nei loro confronti e ho dovuto sforzarmi il doppio degli altri per diplomarmi . Quando la sento parlare la mia antica ferita sanguina sempre un po ' , ma mi vengono le lacrime di commozione nellla speranza di un mondo in cui nessuno piÃđ subisca quello che ho subito io!

  • @jones7632
    @jones7632 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +30

    Il mio primo mese di liceo ÃĻ iniziato con un 4 a latino 4 ad italiano 2 a fisica e 3 a matematica.
    Poi sono stato rimandato a matematica, inglese e latino.
    Ho rischiato piÃđ volte la bocciatura, piÃđ volte mi sono pianto addosso perchÃĐ insieme all’ennesimo 3 che portavo a casa c’era scritto tra le righe “non all’altezza”.
    Adesso sono laureato in ingegneria.
    Credo che ai tempi non fossi io a non essere all’altezza ma semplicemente avevo bisogno di essere aiutato, personalmente avevo bisogno di una figura genitoriale che mi accompagnasse, che mi aiutasse a crescere e a credere in me.
    Non ho mai trovato nella scuola una figura di questo tipo.
    La mia richiesta di aiuto la esprimevo attraverso l’ennesima protesta con la professoressa che mi rimproverava segnando una nota sul registro o un 3 perchÃĐ non avessi fatto i compiti per l’ennesima volta.
    Con i professori solo litigi e poi pianti, mentre speravo soltanto qualcuno che mi aiutasse, che puntasse su di me.
    Credo che il vero obbiettivo della scuola dovrebbe essere quello di portare cultura, piuttosto che creare disuguaglianze.
    PerchÃĐ una scuola come quella attuale non assottiglia quelle che sono le disparità tra le persone.
    Un ragazzo nato in una famiglia “sbagliata” difficilmente avrà un periodo scolastico florido e di conseguenza si formerà probabilmente nel contesto sbagliato.
    A scuola al posto dei professori “enciclopedie” vorrei che ci fossero degli educatori.
    Un mio sogno, che credo rimarrà tale, sarebbe avere la possibilità di insegnare matematica e fisica per poter dare alle persone quello che non ho mai avuto.

    • @VirginiaMattana
      @VirginiaMattana āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

      e mi pare tu sia sulla buona strada. Bravissimo.

  • @ubit491
    @ubit491 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +36

    Non mi sono mai scordato di come in seconda o terza superiore dopo anni che prendevo 4 e 5 a matematica, decisi che per la prossima verifica mi sarei impegnato di piÃđ. Quindi provai a studiare dedicando piÃđ tempo alla materia(trovando non poche difficoltà visto che la materia mi annoiava a morte) alla fine riuscÃŽ a prendere il 6, ovviamente senza nemmeno un commento positivo da parte del professore .Ora molti penseranno che ciÃē mi stimolÃē a continuare ad impegnarmi in quella materia e invece no tutto il contrario, quel 6 mi demoralizzÃē, arrivai a pensare che se dopo tutta quella fatica e noia il mio valore era a malapena equiparabile ad un 6, allora non ne valeva la pena, che semplicemente io non ero adatto a quella materia e che in ogni caso il silenzio da parte del professore era una prova del fatto che i miei progressi non gli interessavano e quindi tornai a prendere 5 e a farmi i miei recuperi.

    • @simonazavagli7463
      @simonazavagli7463 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +4

      Morale: i somari trovano sempre tutte le scuse possibili per non impegnarsi....

    • @ubit491
      @ubit491 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +12

      @@simonazavagli7463 Tralasciamo la tua frase offensiva che dimostra solo la tua maleducazione, ma probabilmente i "non somari" purtroppo non sono molto educati ðŸĪĢ. Comunque quello che ho raccontato in realtà parla del contrario, io avevo deciso di impegnarmi di piÃđ e infatti ho ottenuto un voto migliore ma comunque scarso nonostante il maggiore impegno e la grande fatica, non sono stato incoraggiato dal professore anche solo attraverso delle parole e quindi semplicemente ho capito che non ne valeva la pena e mi sono dedicato ad altre materie. Ragionamento giusto? Non lo so, direi di no(ero un adolescente di 15 anni) ma il punto ÃĻ che la valutazione con voto non mi ha aiutato, probabilmente solo l'interesse del professore e il riconoscimento a parole della progressione mi avrebbe incoraggiato a continuare con il cambiamento, ma ciÃē come ho già detto non ÃĻ avvenuto e quindi le cose sono andate come ho descritto. Comunque se uno ÃĻ "somaro" in una materia sta ai professori cercare di cambiare le cose e se non ci riescono ÃĻ almeno in parte un loro fallimento. Ora ti saluto e ti mando un bacietto 😘, ciao ciao.

    • @simonazavagli7463
      @simonazavagli7463 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      @@ubit491 no caro, sta a te, se hai a cuore il tuo futuro, non al professore!
      Se aspetti che qualcuno ti incoraggi non arriverai da nessuna parte...il 6 ÃĻ un incoraggiamento, cosa volevi un 10 per continuate ad impegnarti ?
      Mi sembra che tu stia giustificando la tua non voglia di studiare ma le conseguenze di questo le pagherai tu e non il tuo professore perchÃĐ il mondo del lavoro ÃĻ spietato, c'ÃĻ una concorrenza feroce e se sei uno sfaticato, per te non ci sarà posto se non a consegnare le pizze( chi non ha testa abbia gambe, dice il proverbio, lo conosci?).Il bacetto dallo pure a tua sorella

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Insomma appena hai trovato la scusa buona per non impegnarti, l'hai colta al balzo. Complimentoni. Chissà se un giorno capirai che non hai fatto un dispetto al professore ma te lo sei fatto da solo...

    • @tommiz_r3700
      @tommiz_r3700 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +8

      @@valfosco avete un'analisi del testo infima. Quello che lui sta scrivendo ÃĐ che il non impegnarsi piÃđ non ÃĐ stata una scelta volontaria per fare un dispetto al professore, ma una reazione istintiva dovuta al sistema scolastico. Poi da quello che ha scritto si capisce che anche lui sa di non aver avuto una buona relazione con la materia, ma perchÃĐ dovete continuare a insultarlo boh

  • @A.Bellini
    @A.Bellini āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Grande video, sintetico chiaro preciso e anche profetico. Mi auguro che le sue riflessioni sul voto e su cosa dovrebbe esser la scuola vengano divulgate.

  • @carlofarnetani233
    @carlofarnetani233 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Esatto, ÃĻ il discorso che non sono mai stato capace di fare ma che ho sempre avuto confusionariamente in testa, grazie

  • @alfredoguardo1408
    @alfredoguardo1408 7 āļŦāļĨāļēāļĒāđ€āļ”āļ·āļ­āļ™āļāđˆāļ­āļ™

    Molte grazie professore Saudino per alcune Teorie farÃē una ripassata per avere la memoria pronta per ricordare ed anche lei grazie professore

  • @MDA_ANSMIT77
    @MDA_ANSMIT77 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Stupendo intervento, dal minuto 9.40 legge di vita. Grazie Professore!

  • @stefanos4130
    @stefanos4130 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    È ancora piÃđ scandaloso che ci siano i voti all'università, dove ormai adulti la maggior parte continua a studiare per il voto.

  • @ancomarzio8190
    @ancomarzio8190 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    che interessante il suo punto di vista... ci mette sempre la sua bella passione... la ascolterei per ore, professore!

  • @ellenynottas4094
    @ellenynottas4094 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Caro Matteo, sono d'accordissimo con te! Io ho lavorato dieci anni in una scuola di italiano per stranieri, sono insegnante di lingua italiana per adulti: in quel contesto, come si sa, i voti non servono, (non ci sono, se non nelle verifiche di livello... ma le modalità di valutazione sono estremamente flessibili), lÃŽ tutti gli studenti sono estremamente motivati. Nella scuola pubblica, se non c'ÃĻ il voto viene a mancare la motivazione, come dici tu, e, probabilmente, tanti insegnanti diversamente NON sarebbero SEGUITI, perchÃĐ MOTIVANTI (questo a livello individuale). Ma, allargando il concetto, evidentemente gli studenti non colgono nello studio le finalità intrinseche (passione, interesse) ed estrinseche (utilità per la vita, lavorativa, civica...). Faccio una osservazione personale: sto preparando il TFA sostegno: studiando i meccanismi della scuola pubblica e le politiche europee, mi sembra e evidente la DISCRASIA tra ciÃē che si dice di promuovere nel percorso formativo (creare un cittadino del mondo, realizzato, consapevole e democratico) e la vita professionale e politica esistente DOPO la scuola. C'ÃĻ profonda incoerenza tra i "desiderata" e le realtà oggettuale, sociale ed economica... Che poi, detto tra noi, le competenze chiave (specie le STEM), serviranno veramente solo a restare aggiornati con la dinamicità del progresso tecnologico o (retropensiero ideologico, forse, il mio?), serviranno a chÃĐ anche l'Europa formi tecnici utili alla competizione mondiale con America, Cina, Russia...? (Il dubbio mi ÃĻ venuto ascoltando una trasmissione di Limes. Mi pare che si cerchino tecnici in generale e, auspicabilmente, ingegneri, matematici, informatici... non "uomini - e donne - vitruviani"). Comunque sia, gli studenti devono aver capito che la vita insegnata a scuola non ÃĻ lo specchio dei valori e dei rapporti di forza che, purtroppo, li attende fuori dal "nido"... Siamo sicuri che l'economia e la politica vogliano persone pensanti, che riescono a cambiare la realtà? Senza questo secondo tratto, ÃĻ difficile motivare gli studenti ad impegnarsi!!! Tu ci provi come singolo, e ti ammiro per questo, ma bisognerebbe coalizzarsi e proporre una società, politicamente, che rispetti i valori promessi! Io lo sai ci sono, facciamo un brain storming collettivo, digitale, e cerchiamo di cambiare davvero le cose! Un abbraccio a tutti! Con rispetto e ammirazione, Elleny

  • @tommasobaioni7417
    @tommasobaioni7417 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +9

    Concordo totalmente, purtroppo la scuola mirata al lavoro ÃĻ contro la scuola legata alla conoscenza, perÃē il processo dalla prima alla seconda, togliendo già le influenze esterne, ci son difficoltà credo che già dal punto di vista "sociale" l'italia sia ancora troppo indietro per questo svincolarsi dalla disciplina dei voti e passare a quella autonoma (per dirla un po' alla Kant).
    Personalmente credo che quella della negazione dei voti sotto al 4 possa esser già una mossa utile perchÃĐ limita la possibilità che uno studente vada a trovarsi in situazioni irrecuperabili e quindi annientanti quasi ogni voglia di studio di quella materia (e ne parlo per esperienza personale). Magari da questo passo poi si progredirà verso una scuola basata piÃđ sul dar conoscenze alle persone che ne dar prototipi di lavoratore alla società (anche perchÃĐ tanto il salto scuola-non scuola comunque ÃĻ bello ampio, quindi quella attuale nemmeno riesce nell'intento di formatrice di lavoratori, e spero si abbia il buonsenso di non avvicinarla a quello sciagurato esito).

    • @jessedellavigna2788
      @jessedellavigna2788 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      PuÃē andar bene alle medie o al liceo classico
      Al linguistico ,istituti tecnici ,infermieristica e medicina ,se non sai le cose ,fai danni !!

    • @tommasobaioni7417
      @tommasobaioni7417 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      @@jessedellavigna2788 non ÃĻ che appena usciti da un liceo scientifico li mandano in sala operatoria o a progettare i ponti; non ÃĻ che appena usciti da un linguistico li mandano a tradurre le parole di Putin in una trattativa per la pace. Già dopo un istituto tecnico o professionali puÃē capitar un'immissione piÃđ diretta nel mondo del lavoro, ma anche lÃŽ c'ÃĻ una certa gavetta, un momento in cui si ÃĻ supervisionati e si ÃĻ in una sorta di apprendistato.
      Insomma il passaggio scuola-lavoro ha sempre una mediazione, che sia l'università, dei master o le prime settimane di lavoro, e non ne nego l'utilità. Tanto ogni scuola non ti prepara al mondo del lavoro e mai potrà farlo, se non trasformandosi nel sistema tanto florido nel medioevo in cui i ragazzini già venivano introdotti nelle botteghe degli artigiani ad imparare un mestiere.
      Dato ciÃē, dico che a questo punto che si dia alla scuola la capacità di formare umanamente, a livello di interessi culturali in senso ampio (perchÃĐ cultura personale puÃē anche esser quel che si fa in istituti tecnici o professionali), gli studenti, dando loro comunque delle skills spendibili sul mondo del lavoro, perÃē facendo leva piÃđ su una componente di "interesse" che ne di "coercizione". Certamente ÃĻ utopico dir ciÃē ad oggi e magari non ÃĻ da tutti auspicabile che si realizzi in toto, perÃē credo che qualche passo cone questo del divieto ai voti sotto al 4 si possa benissimo accettar da ogni posizione, tanto si puÃē venir bocciati anche con 5, perÃē dando come minimo 4 anzichÃĻ voti inferiori si da maggiormente allo studente la possibilità di recuperare; insomma ha lo stesso potenziale punitivo ma una maggior possibilità di riscatto.

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Tante chiacchiere, pochissimi fatti

    • @tommasobaioni7417
      @tommasobaioni7417 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@valfosco e certo che son chiacchiere, son uno studente universitario che commenta sotto un video, che fatti devono susseguire alle mie parole? Al piÃđ posso votare alle elezioni e sostenere sindacati studenteschi ed infatti son cose che faccio (seppur la seconda standone fuori date delle tempistiche personali risicate).

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@tommasobaioni7417 proposte fattibili e possibilmente non deliranti

  • @AlessandroDus
    @AlessandroDus 11 āļŦāļĨāļēāļĒāđ€āļ”āļ·āļ­āļ™āļāđˆāļ­āļ™

    Grazie.
    Video che mi ha fatto mettere in discussione le mie convinzioni e vedere da un’ottica diversaâ€Ķ

  • @robertotummolo7701
    @robertotummolo7701 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Che bello sentire un Prof. che nutre un sincero profondo affetto e amicizia verso gli allievi! .... e che sente la grande responsabilità di realizzare ciÃē che l'insegnamento si propone veramente, la profonda emancipazione dei giovani di oggi che saranno gli 'Uomini' e le ''Donne' di domani. Prof. Saudino le consiglio di leggere "Lettere alle Scuole" Ed. Ubaldini J.Krishnamurti . Il testo raccoglie la corrispondenza tra J.Krishnamurti e gli insegnanti delle scuole da lui fondate in America , Inghilterra ed India. Scuole in cui gli insegnanti , consapevoli di essere a loro volta condizionati , si relazionano agli studenti con un approccio rivoluzionario. E' lÃŽ che l'insegnante diventa sentinella e vero protettore nei confronti dell'allievo ..... non proponendosi in maniera autoritaria al di sopra di esso (se non per ciÃē che concerne le 'nozioni tecniche' già acquisite) ma relazionandosi in un rapporto di vera amicizia , di reciprocità nel riconoscersi tutti facenti parte della 'grande famiglia umana' . E' in virtÃđ di questa stessa profonda relazione che, al vero insegnante, viene riconosciuta, dall'allievo stesso, la preziosa 'autorevolezza' . PuÃē sembrare strano a dirsi ma un grande Maestro io l'ho avuto solo in 4° elementare ....., era anche un poeta , una persona veramente bella , che ci ha trasmesso il valore della 'bellezza' , proprio come fa lei. Poi fino al diploma piÃđ nulla.....solo freddi numeri

  • @nicolavitali2936
    @nicolavitali2936 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +7

    Mi sono ritirato dalle superiori a 18 anni, dopo essere stato bocciato una volta in prima e una volta in seconda.
    Di fatto Ho vissuto quelle bocciature come un chiaro segnale di inadeguatezza, mi sono sentito etichettato come non idoneo a fare certe cose e adatto solo a svolgere lavori di braccia e gambe, di certo non di testa.
    Ho iniziato subito a lavorare nell’ attività di famiglia (un panificio) e a 21 anni ho deciso di finire le superiori continuando a lavorare.
    Mi sono diplomato in ragioneria e spinto da persone che finalmente non mi trattavano piÃđ come un rifiuto della società, ho continuato a studiare fino a laurearmi senza mai essere bocciato ad un singolo esame.
    Dopo la triennale ÃĻ arrivata anche la magistrale che sembrerà una rivincita ma lo ÃĻ.
    Non lo ÃĻ perchÃĐ ho perso anni preziosi e ho sempre vissuto la vita universitaria da studente lavoratore.
    Fare certe cose ad un’ età non convenzionale non ÃĻ la stessa cosa.
    Il sistema dei voti rovina i ragazzi, soprattutto quelli che raggiungono un livello di maturità e responsabilità un po’ piu tardi degli altri.
    Ho avuto professori che mettevano 4 per aver dimenticato un libro, altri che ricavavano la media dei voti con la calcolatrice scientifica cosÃŽ da rendere irrecuperabile un 2.
    Nella mia esperienza scolastica, sono sempre stato trattato come un incapace anche se Le mie qualità sono sempre state lÎ.
    Ho passato l adolescenza a sentirmi “scolasticamente inadeguato” per merito di qualche professore che dovrebbe fare il suo lavoro con piÃđ passione e cercare di capire a fondo quali siano le potenzialità dello studente che ha di fronte

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      PerchÃĻ allora alcuni hanno preso buoni voti e tu no? Forse perchÃĻ andare a lavorare era la scelta giusta e ti ha fatto bene, infatti dopo ti sei laureato. Hanno fatto bene i tuoi prof.

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @Giuszm io ho capito che l'autore del post e te non avete capito nulla. In particolare nessuno di voi in realtà ha detto nulla se non lunghi inutili piagnistei privi di logica, generalizzanti e pieni di se, ma e ipotesi. CioÃĻ il nulla. Nessuno di voi sa cosa sarebbe successo se l'autore del post non fosse stato bocciato e se fosse stato trattato con comprensione. Magari si sarebbe adagiato sugli allori e non avrebbe combinato nulla perchÃĻ incapace di comprendere l'importanza del sacrificio o magari no. Restano ipotesi prive di verifica.

    • @nicolavitali2936
      @nicolavitali2936 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +6

      caro valfosco ragiona un attimo prima di scrivere....ogni studente vive in un contesto di vita diverso... c'ÃĻ chi nasce da mamma avvocato e papà architetto che sanno consigliare e aiutare il figlio/a nel mondo scolastico, e c'ÃĻ chi invece nasce figlio di operai con la terza media, che oltre a lavorare 15 ore al giorno, sono privi di competenze ed esperienze per essere d aiuto nel percorso scolastico. Purtroppo nessuno parte dalle stesse opportunità e questo i professori dovrebbero comprenderlo.
      Detto ciÃē, rispetto e voglio bene ai miei genitori ma devo dire che sono sempre stato abbandonato a me stesso negli studi, mi hanno dato e insegnato molto in generale e gliene sarÃē sempre grato, ma mai una mano con la scuola dalla quinta elementare in poi.
      Questa ÃĻ una situazione come ce ne sono molte altre, ognuno di noi durante l adolescenza puÃē fallire nella scuola pur essendo una persona sveglia e capace, i motivi sono diversi, depressione, anoressia, amicizie sbagliate, lutti, situazioni famigliari difficili, delusioni amorose ecc.... quindi prima di scrivere "perche alcuni hanno preso buoni voti e tu no?" cerca di ragionare una volta ogni tanto nella tua vita, magari smetti di fare brutte figure e magari la prossima volta eviti certe frasi che hanno poco senso se non conosci la persona a cui ti rivolgi.
      il senso di quello che ho raccontato ÃĻ che ci sono ragazzi con grandi potenzialità e non gli viene data l'opportunità di dimostrarle. Se bocci 2 anni un ragazzino di 14-15 anni semplicemente perchÃĻ ÃĻ immaturo, gli fai passare la voglia di continuare gli studi, lo spingi al lavoro, facendolo sentire inadeguato, incapace.
      Quello che un giorno potrebbe essere ingegnere in google, se lo bocci 2 anni a 15 anni perchÃĻ ÃĻ semplicemente immaturo, gli fai mollare gli studi e lo mandi a fare l operaio, sprecando cosi una risorsa e rovinando la vita a una persona.

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      @@nicolavitali2936 penso che tu sia semplicemente molto abile nel trovare scuse. Comunque tranquillo, oggi non si boccia piÃđ quasi nessuno e i risultati si vedono: siamo ultimi in Europa per la comprensione di un testo scritto e abbiamo pessimi risultati anche in Matematica. In compenso siamo bravissimi nel dare la colpa a tutto tranne che a noi stessi per i nostri insuccessi.

  • @silviastocchi964
    @silviastocchi964 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Fantastiche parole! Grazie âĪ

  • @MrAntifascista23
    @MrAntifascista23 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +24

    Ogni tema che ho scritto negli ultimi 2 anni di liceo ÃĻ stato valutato 4 e mezzo, non importa che stile adottassi o di cosa parlassi, probabilmente non sono mai stati letti ora che ci penso.Comunque questa cosa mi ha fatto soffrire tantissimo e mi ha lasciato molte insicurezze per ogni volta che devo scrivere un testo. Puo un tema avere un voto oggettivo?io sono arrivato a pensare di no. In ogni caso se devo vedere una vena argentea ho sempre dovuto studiare bene il programma di letteratura per recuperare e rivalermi di tutti quegli insulti.

    • @MrAntifascista23
      @MrAntifascista23 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +5

      Comunque questo bastone e carota ha portato a ben poco.I libri da cui ho imparato me li sono sempre trovati da solo o dai piÃđ insospettabili consiglieri

    • @dartnight365
      @dartnight365 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Personalmente a scuola ero famoso per la mia calligrafia "ostrogota", e prendevo una media del 2 ad ogni tema. Se andava bene arrivavo al 4.
      Mio fratello mi fece vedere un sito di GDR by chat (sostanzialmente teatro improvvisato scritto in una chat). Mi ci appassionai ed arrivai a risolvere il mio problema con i temi, tanto che alla maturità presi quasi il massimo sul tema.
      E tutto solamente pensando a divertirmi e senza pensare a giudizi inutili

    • @edo33
      @edo33 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

      PuÃē eccome un tema avere un voto oggettivo, essendo una prova scritta come altre. Il voto dipende da errori grammaticali/ortografici e dal fatto che si rispetti o meno la traccia prevista per il tema. Oltre il fatto che debba essere esaustivamente lungo, almeno per avere la sufficienza due colonne di foglio a protocollo.

    • @salvatoremurgia2231
      @salvatoremurgia2231 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Ecc

    • @dartnight365
      @dartnight365 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@edo33 il punto ÃĻ che un numero non ÃĻ una valutazione oggettiva

  • @renatobaldo8547
    @renatobaldo8547 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Grazie Matteo. Un intervento magnifico.

  • @vincenzopollaci7428
    @vincenzopollaci7428 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +5

    Caro, carissimo Matteo,
    Penso tu sappia quanto ti apprezzi, stimi e t'amo.
    Ma sul voto non sono d'accordo.
    Ancora mi ricordo il tre che mi diede la proff di matematica al primo liceo scientifico. Fu giusto dato che non avevo capito nulla di come si dovesse studiare al liceo e fu stimolante per il seguito.
    Io ho sempre ritenuto i voti come una conferma o un allarme di come andava il mio apprendimento, non mi faceva paura, nÃĐ mi dava particolare euforia se buono.
    Mi sembrava uno strumento punto e basta.
    Io direi che su questo si dovrebbe lavorare: sulla non demonizzazione o santificazione di un mero strumento di giudizio.
    Questo sempre in un mondo ideale in cui gli insegnanti fossero tutti illuminati come te
    Forse questo ÃĻ il vero problema.
    Gli insegnanti sono motivati, preparati, coinvolti....hanno a cuore il loro "gregge"?
    Io ho insegnato per soli quattro mesi all'inizio della mia carriera lavorativa (oltre 40 anni fa) , ma ho anche molti amici insegnanti e la gioia in questo lavoro ÃĻ riuscire a stimolare qualcosa nell'animo, nel cervello di qualcuno almeno di questi terribili alunni cui mantengo ancora un bel ricordo

  • @patriziarossi1741
    @patriziarossi1741 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Sarebbe bello e forse anche raggiungibile se gli insegnanti riuscissero a motivare veramente gli studenti come fa lei... complimenti sempre!

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Ma perchÃĻ sei stato suo alunno?

  • @giuly007
    @giuly007 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Sicruamente i voti possono togliere la voglia di imparare per imparare dirigendola invece verso a quella per il voto, ma io credo che chi non ha voglia di studiare non riuscirebbe ad acquisirla neanche in un sistema senza voti. La maggior parte degli uomini vanno nella direzione della cosa piÃđ facile e la cosa piÃđ facile per uno studente non ÃĻ certo studiare.
    L’interesse per l’apprendimento e la curiosità verso il mondo deve essere imparata da un bambino nei primi anni di vita con genitori che si complimentano con lui quando ÃĻ creativo e che lo rendono curioso proponendogli delle attività che gli fanno attivare il cervello, invece di lasciarlo davanti ai giochini del cellulare che gli fanno percepire il senso di piacere senza bisogno di sforzarsi.
    Una volta arrivati alle medie il carattere di un ragazzo ormai ÃĻ formato, sia dal punto di vista della sua visione verso la scuola sia dal punto di vista della sua posizione del gruppo sociale dei compagni.

  • @marioserraghini2119
    @marioserraghini2119 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +10

    L'idea dell'Alto Adige mi sembra tutto sommato giusta e sensata. Vi sono voti eccessivamente bassi che non permettono il recupero con un solo voto successivo. E lo ho provato anni or sono anche personalmente. Questo, del resto, permette di mantenere anche la dignità dello studente e di sottolineare merito e differenze nell'impegno tra studenti che si impegnano e studiano e altri che neanche aprono i libri (e si fidi prof., vene sono sempre e ovunque).
    Mettere tutti gli studenti in unico calderone senza fare differenze su ciÃē che gli ÃĻ chiesto, non per il nostro bene, ma per il loro e solo loro, ÃĻ senso di impegno da parte degli studenti (impegno che serve nella vita perchÃĻ non esistono le cose dovute. Altrimenti avremmo ancora la Monarchia e i vari nobili con tutto dovuto) e di responsabilità. Poi non ci dobbiamo lamentare se sia i politici, sia gli elettori non si prendono la responsabilità delle proprie scelte.
    Capisco tutti i ragionamenti sui voti e apro benissimo ad una discussione su "come costruire il voto" degli studenti, ma alla fine, il voto serve. Si usino i giudizi, si diano giudizi articolati, si diano punteggi in centesimi, non so. Bisogna pur distinguere gli studenti meritevoli e non e quindi bocciare chi non si merita la promozione e promuove chi ha faticato.
    Durante tutta al scuola dell'obbligo ho visto SEMPRE capre ignoranti che non studiavano MAI (una ragazza ÃĻ sempre stata promossa per 4 anni di fila al liceo, dopo essere sempre stata rimandata, e alla fine la hanno bocciata non ammettendola alla maturità. Ma quel ÃĻ stato il senso ? La si bocciava sin da subito e cosÃŽ ella rafforzava le sue basi o capiva che aveva sbagliato strada). Alla faccia della "buona scuola": si tarpano le ali a chi si impegna veramente (visto con i miei occhi e provato personalmente. All'università si premia davvero l'impegno), e si promuovono le capre svogliate.
    Chi ha difficoltà fa eccezione e non centra nel discorso che faccio. Lo so, la situazione ÃĻ complessa, ama citare sempre i casi particolari non aiuta a risolvere i problemi. Serve solo a fare baggarre.
    Il vero problema della scuola italiana ÃĻ un altro: la riforma gentile su cui ÃĻ basata che considera una "feccia" le materie scientifiche e la mancanza della Geografia. Questa ÃĻ la differenza tra la scuola dell'obbligo italiana e estera.

    • @dartnight365
      @dartnight365 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Anche qui ho la mia esperienza a confermare. Sono sempre stato un buon informatico e storico a scuola, ma di elettronica non capii mai un'acca dalla scuola.
      Una volta con un mio compagno di elettronica ebbi un patto: lui, che ÃĻ il classico secchione che studiava per conoscenza personale, nonchÃĐ il mio migliore amico, mi spiegava il giorno della verifica gli argomenti della stessa. DopodichÃĐ entrambi potevamo guardare la verifica di entrambi nel corso d'opera. Non a scopo di copiare, ma di correggerci a vicenda(infatti guardavamo solo gli esercizi che avevamo già fatto). Con questo metodo raggiungetti 2 cose che mi diedero orgoglio: la prima che ottenni un miglioramento tale che il prof stesso gli chiese se copiavo... Ed una volta fui *io* a correggere un suo errore.
      Tale miglioramento si vide a livello del voto e mi bastava... Ora perÃē ancora faccio fatica a capire alcune cose elettroniche perchÃĐ non ne ho mai avuto interesse.

  • @elenapaolini1877
    @elenapaolini1877 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

    Lei ÃĻ una persona fantastica:invidio i suoi studenti ‾ïļðŸĪĐ

  • @antonellabugane2857
    @antonellabugane2857 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    La penso come te...peccato che bisogna fare un video per una cosa ovvia : non servono i voti .. la scuola dovrebbe essere altro... I ragazzi si ribellano all'obbligo.. obbligarli a studiare perchÃĐ ci sono i voti li porta via, li porta a non capire la scuola, che potrebbe essere un momento bello per loro, di amicizia, di conoscenze nuove, di possibilità...

  • @azkabamjr5419
    @azkabamjr5419 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +4

    da studente: ottimo discorso ed analisi! tutto verissimo! ai ragazzi non frega niente delle lezioni ma solo dei voti, per questo alcuni non stanno nemmeno attenti e chiacchierano o stanno al telefono e poi copiano, anche a casa conta solo il voto! basta voti, facciamo capire l’importanza dello studio anzichÃĐ del voto. ad una certa i ragazzi dovrebbero anche scegliere le classi che vogliono seguireâ€Ķ

  • @rattotakki
    @rattotakki āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +8

    È tutto sacro ciÃē che dici.
    Vogliamo poi parlare dei climi tremendi che si formano in famiglia quando si porta a casa il "4" di turno... i genitori che ti sgridano e ti umiliano a loro volta, ti obbligano a prendere ripetizioni, pagano senza vedere i risultati ecc. fino a trasformarti nel peso della famiglia. Ti viene tolta ogni possibile passione per lo studio... racconto la mia esperienza non per parlare di me in particolare (credo sia un episodio universale in qualche modo).
    A 14 anni volevo solo giocare e divertirmi. Sono stato obbligato ad iscrivermi al liceo scientifico, studiavo poco e si verificarono tutte le cose di cui sopra (come anche ad altri studenti).
    Dopo la bocciatura mi sono spostato in un istituto professionale agrario dove anche senza studiare si "andava avanti"; finalmente non c'era piÃđ la pressione del voto e d'improvviso ho iniziato a studiare di mia spontanea volontà, per solo interesse e passione. Mi sono poi interessato da solo agli studi classici e scientifici...
    Ora ho due lauree in ingegneria ed inizio un dottorato, amo studiare e tutto ciÃē non sarebbe mai successo con sta cazzo di oppressione dell'essere a tutti i costi "un bravo bambino che porta a casa dei bei voti".

    • @simonazavagli7463
      @simonazavagli7463 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Ma senza il sostegno dei tuoi genitori dove saresti?

    • @dartnight365
      @dartnight365 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@simonazavagli7463 quello non lo chiamerei sostegno.
      Al pari degli abusi domestici fatti da certe persone "per il bene del compagno"

    • @simonazavagli7463
      @simonazavagli7463 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@dartnight365 la differenza tra ottenere successi o meno per l'80 per cento la fa l'ambiente familiare...

    • @dartnight365
      @dartnight365 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@simonazavagli7463 certo, ma ricordiamo che l'ambiente familiare non richiede legami di sangue per esistere.
      La maggior parte degli abusi domestici fatti suoi minori e non ÃĻ fatto proprio dai familiari. Come il padre di mia madre che violentÃē mia madre ad esempio.

  • @xmisantrop
    @xmisantrop āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

    Concordo pressochÃĐ su tutto.
    Ascoltando, mi ÃĻ tornato alla mente un ricordo di una vecchia famosa trasmissione rai con lo scopo di alfabetizzare la popolazione, il titolo era "Non ÃĻ mai troppo tardi", dove l'insegnante e conduttore Manzi, ricordo che diede un voto "fa quel che puÃē, quel che non puÃē non fa" e ciÃē per l'epoca risultÃē evidentemente prematuro.
    Ho una mia visione di come potrebbe essere la scuola, e nulla sarebbe meglio che annullare i voti;
    proporzionarli ad ogni individuo sarebbe inattuabile quanto applicare tasse in base al reddito di ognuno e/o stipendi in proporzione al ricavato dell'azienda, sarebbe un altro errore, seppur perseguendo l'alto scopo dell' eguaglianza, semplificare troppo la mutevole diversità di ogni singolo.
    Col passar del tempo mi son ricreduto anche sulla sua obbligatorietà, prima ritenevo che se uno non volesse andarci a scuola, sarebbe stata sua libertà sceglierlo, ora ho maturato che le prime classi, ÃĻ bene che siano frequentate, cosÃŽ da poter far propri i primi mezzi di apprendimento, come l'indispensabile lettura, comprendendo che questa iniziale obbligatorietà, fornisca gli strumenti per liberarsi;
    riguardo l''obbligo come termine mi dà comunque fastidio ma il cambiarlo o cambiargli significato mi piacerebbe ancor meno, quindi confido nella graduale trasformazione dell'autorità di taluni insegnanti in comportamenti che sollecitino ammirazione da parte degli studenti.
    Interessante sarebbe ci fossero corsi aperti (previa iscrizione per riuscire a gestirli), gratuiti e senza selezione, capisco che seguire lezioni qua e là, potrebbe creare un po' di confusione perchÃĐ qualcuno potrebbe andare ad occupare posti infruttuosamente perchÃĐ privo di precedenti basi ma nel caso si tratti di corsi di piÃđ lezioni, ognuno andrebbe a costruirsi un proprio "curriculum culturale", valorizzandosi e facendo sÃŽ che la società smetta di allevare umani "addestrati" nei modi ritenuti "utili" cosÃŽ da essere sostituibili dal "surplus tenuto di scorta".
    Visione totalmente vera ma volutamente esagerata, perchÃĐ spogliata da particolari ritenuti positivi che la rendano accettabile.
    Vado a "fare quel che posso" e lo consiglio a tutti 😁

  • @robertorovida2108
    @robertorovida2108 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +4

    Io della scuola dell'obbligo mi ricordo molte modalità strampalate con le quali gli insegnanti valutavano gli alunni, in modo tale che alla fin fine si limassero molte discrepanze, tutti venissero promossi e tutti imparassero una cosa fondamentale: che in Italia tutto finisce a tarallucci e vino e che quindi furbi e lazzaroni hanno di solito la meglio senza pagare molto dazio.
    Invece all'Università ho sempre visto una logica abbastanza ferrea (e per la maggior parte ben meritocratica, con pochi sconti) con la quale venivano dati i voti agli studenti.
    Quindi diciamo subito che i ragazzi che hanno in mente di andare all'Università hanno bisogno di impararne i metodi di studio e di valutazione già fin dalla scuola superiore. In tal senso verrebbero probabilmente danneggiati da una scuola che fosse all'insegna del mandare avanti tutti, senza voti e con giudizi sempre rivedibili.
    Tuttavia ÃĻ vero che i laureati italiani sono pochi sul totale della popolazione e ho paura che questa visione del Prof. Saudino si incardini esattamente in questo sistema scolastico piuttosto fallimentare: penso che le sue siano idee che non contribuirebbero a migliorare la nostra percentuale di laureati.
    Anzi, se fossimo in un mondo veramente globalizzato, i nostri giovani rischierebbero di essere spazzati via dai giovani formatisi con i metodi dell'Estremo Oriente (e allora sÎ che poi potrebbero essere depressi...; e invece sono già annoiati e depressi adesso, pur vivendo a carico di un sistema familiare e scolastico che li sta aiutando in tutti i modi a poter essere dei buoni a nulla, ma con i soldi di papà in tasca...).

    • @teatrofilosofico7821
      @teatrofilosofico7821 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Sono un'ex insegnante, prima nella scuola materna degli anni '70, poi elementare e infine nel liceo di scienze Sociali. Sono stata animata dal pensiero di don Milani in tutti gli ordini di scuola. Nella scuola elementare non c'erano i voti, ma le osservazioni delle insegnanti ( stavo sveglia le notti a scriverle) comprensibili anche alle/ai bambine oltre che ai genitori ; mettere in luce i punti forti e le debolezze . Al liceo ho trovato colleghi che davano 1,64 e facevano sempre la media matematica, rovinando...
      Concordo con la visione di Saudino: la scuola deve aiutare ognuno a conoscersi! Come po il tuo talento i incontra la materia che lo esprime vai come un treno e non ti fermi piÃđ. Io sono in pensione, ma ...viaggio ancora nella mia materia e produco.

  • @pietrosimone4900
    @pietrosimone4900 11 āļŦāļĨāļēāļĒāđ€āļ”āļ·āļ­āļ™āļāđˆāļ­āļ™

    Un sistema molto simile a questo ÃĻ realtà da molti anni in Norvegia perÃē si limita solo ai ragazzi fino al settimo anno di scuola. Il sistema prevede 10 anni di scuola dell’obbligo. Durante gli ultimi tre anni ricevono i voti come poi all’università. Personalmente amo moltissimo la sua idea Matteo perchÃĐ parla di formare e accompagnare i ragazzi per formare gli adulti del futuro. Come sempre: illuminato!

  • @marioamadori9261
    @marioamadori9261 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    carissimo prof. finalmente sento quello che da anni tento di condividere con tante persone amiche ( ...e sono davvero tante!!!) sia nelle scuole dove ho lavorato e lavovo... sia fuori dalla scuola.
    Per chi ha la fortuna di fare il mestiere piÃđ bello del mondo, cioÃĻ il nostro 😀 ovvero vivere in compagnia dei ragazzi... si rende evidente il fatto che il voto ÃĻ davvero una grande demenziale sciocchezza e questo, vabbÃĻ, ÃĻ ovvio.
    CiÃē che perÃē ancor piÃđ mi desta non poco sdegno ÃĻ l'assistere ad un addormentamento generale e secolare delle menti in virtÃđ del quale si danno per scontate abitudini assurde e spesso direi anche criminali (e quella del voto non ÃĻ l'unica), senza un minimo porsi domande divenendo cosÃŽ conniventi con un sistema asfittico in cui tutto deve soltanto e perfettamente (si fa per dire "perfettamente")"funzionare" , dunque senza bisogno di pensiero, senza bisogno di bellezza.
    Sarà la televisione... o chi per lei in una società cosÎ passiva in cui si perde davvero il meglio, a partire dalla bellezza di scoprire quanto sia entusiasmante stare con i ragazzi per il fatto stesso di starci!!!!!
    Altro che scuola e lavoro ... E' la scuola "già" il piÃđ nobile e bel lavoro che apre ad altri nobili e bellissimi lavori. E' già li

  • @matteomaragna125
    @matteomaragna125 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

    La cosa agghiacciante ÃĻ che si discuta di queste cose solo adesso, nel 2023. Io ho finito le scuole nel 2007, e gli dei sanno solo quanto non mi sia mai andata a genio quella nonchÃĐ questa concezione di istruzione. Grazie Saudino!

  • @ciraguida4880
    @ciraguida4880 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Bravo , caro professore, la penso esattamente come lei, occorrono tanti Saudino!

  • @frander0563
    @frander0563 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Prof. Saudino, io mi trovo d'accordo con Lei sulla quasi totalità delle tematiche trattate! Pensa sia un brutto segno? ðŸĪ”

  • @antonelladicostanzo3206
    @antonelladicostanzo3206 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Prof. e concetti da number one! ðŸ’Ŋ

  • @cristianbiasin7814
    @cristianbiasin7814 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

    Quindi tra uno che si impegna e prende 9 e uno che cazzeggia e prende 4 non ci deve essere alcuna differenza perchÃĻ altrimenti quest'ultimo si sente in difetto?
    Il problema non ÃĻ il sistema dei voti ma come viene usato. È logico che un 6 preso in una determinata prova non dice chi sei ma solo che in quel momento, per quella prova, tu hai le competenze minime sufficienti. "Se uno ha copiato il 6 non ha valore". Certo, ma perchÃĻ ha copiato, non perchÃĻ il 6 sia senza valore in sÃĐ. Di questo passo perchÃĻ non togliamo anche l'esame di maturità? Tanto sono voti che non dicono niente sulla persona. Il punto dei voti non ÃĻ solo valutare le prestazioni, ÃĻ proprio far sperimentare ai ragazzi momenti di tensione e difficoltà che nella vita saranno, non dico quotidiane ma frequenti. Ma perchÃĻ bisogna che i ragazzi non abbiano difficoltà a scuola? Me lo spiegate?
    Chiudo con un aneddoto che secondo me potrebbe essere esemplificativo di ciÃē che intendo: un mio allenatore, quando facevamo le partitelle in allenamento fungeva da arbitro. Ad un certo punto, sbagliava apposta, invertiva i falli, le rimesse, assegnava gol irregolari, cosÃŽ a caso. Quando gli abbiamo chiesto perchÃĻ lui ha detto: in partita di ingiustizie ne subirete parecchie come queste perchÃĻ l'arbitro puÃē sbagliare e non ci potete fare niente, dovete accettare e superarle. Per me i voti, anche se ingiusti e non sufficienti a valutare la qualità della persona, sono il primo tipo di difficoltà che un ragazzo affronta. Di fronte a queste la scelta puÃē essere di demoralizzarsi o di reagire...e sono gli adulti a doverlo guidare in questa scelta, perÃē eliminare del tutto gli eventi negativi per paura che soffra non mi pare la soluzione giusta. Che poi la scuola non c'entri con il lavoro che uno dovrà fare, mah....se uno frequenta un professionale direi che c'ÃĻ una connessione, no?

    • @MatteoSaudino
      @MatteoSaudino  āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Partiamo da punti di vista diverse e abbiamo obiettivi diversi
      La scuola cooperativa orizzontale produce risultati superiori

    • @cristianbiasin7814
      @cristianbiasin7814 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Abbiamo punti di vista diversi ma obiettivi simili. Non ho ben chiaro cosa sia la scuola cooperativa orizzontale, forse lei intende che si insegni la cooperazione al posto della competizione e si questo posso anche seguirla. PerÃē uno non puÃē uscire dalla scuola senza la minima idea di quello che troverà nel mondo reale. La cultura personale ÃĻ importantissima per essere un cittadino ma uno dovrà pure essere valutato in qualche modo no? Il concetto di merito si deve manifestare in qualche modo. Se uno non fa niente e non vuole fare niente a scuola, mica lo possiamo far arrivare in fondo x inerzia. Qual ÃĻ il messaggio x gli altri? Non serve che ti impegni, tanto verrai trattato esattamente come quello che non si impegna. Quello che conta, secondo me, ÃĻ che l'insegnante riesca a far capire il significato di un 6 o di un 9. Ad esempio: hai capito perchÃĻ la tua prova ÃĻ insufficiente? PerchÃĻ non hai capito le basi di questo concetto. Punto. Non ÃĻ che bisogna colpevolizzare chi prende 5, ma dargli una possibilità ulteriore. Se poi non si impegna e spreca anche quella ne pagherà le conseguenze. Come nella vita reale. Tra l'altro a scuola si puÃē sbagliare senza creare chissà quali danni. Non ÃĻ che un 5 ti pregiudica il futuro, dai. È li che si crea il cortocircuito: nel modo di percepire il voto, anche da parte dei genitori, non nel voto in sÃĐ.

  • @EvaDiaryChannel
    @EvaDiaryChannel āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Professore, alla Primaria abbiamo sostituito i voti numerici con i livelli per ogni obiettivo, ma che fatica la battaglia per scardinare la mentalità del numero. La riforma della Primaria ÃĻ stata a mio avviso una buona occasione mancata di reale cambiamento perchÃĐ non accompagnata da una corretta e lunga formazione di accompagnamento. SÃŽ, abbiamo partecipato a vari webinar, corsi, ma le assicuro che nella sostanza non si ÃĻ realizzata la rivoluzione

  • @and.74
    @and.74 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +5

    I voti.... davvero non saprei che pensare. E lo faccio da ex studente attempato. Sicuramente la scuola dovrebbe far capire l’importanza dello studio ed effettivamente dare qualche nozione di cultura. Lo vediamo tutti i giorni che anche essere laureati puÃē significare molto o nulla (spesso i politi offrono il secondo esempio). Mi pongo perÃē una domanda: ÃĻ corretto promuove sempre? Oggi ci sono persone che frequentano corsi universitari che superano gli esami, i tirocini, senza averne le reali capacità, ÃĻ proprio con la scusa che non si puÃē bloccare la carriera (di studente) della persona. Io sinceramente un incapace soprattutto in una professione medica non lo vorrei.

    • @dartnight365
      @dartnight365 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Questo perchÃĐ ÃĻ l'azienda a dover formare un lavoratore, non la scuola.

    • @edo33
      @edo33 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Scusa ma se superano gli esami e i tirocini universitari ÃĻ perchÃĐ ne hanno le capacità. Io capisco tutto, ÃĻ vero che nel mondo ci siano parecchi raccomandati, ma tu fai di tutta un'erba un fascio. Prova ad iscriverti ad una facoltà universitaria e vedrai una volta che andrai a fare gli esami, che non esistono professori a differenza delle superiori che regalino voti, esami e lauree. Poi scusa perchÃĐ si dovrebbe bloccare la carriera dello studente? Fuoricorso non ÃĻ sinonimo di incapace sempre come uno pensa, anche perchÃĐ l'università costa soldi ed essere fuoricorso ne costa ancora di piÃđ. Molte volte dipende dal fatto se uno lavori o meno mentre già allo stesso tempo studi, e inoltre ognuno ha i suoi tempi.

  • @lorenzopanerai8249
    @lorenzopanerai8249 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Sono d'accordo che i giovani d'oggi sono piÃđ fragili e un brutto vuoto puÃē creare traumi e bisogna prenderne atto perÃē il suo discorso in altri punti secondo me non regge. Non ÃĻ che se uno prende un 3 in una interrogazione (non ne esistono quasi piÃđ oggi ÃĻ piÃđ comodo fare dei test a quiz molto facili e rapidi da correggere) e ad una seconda prende un 6 non vuol dire che uno ha raggiunto le competenze richieste perchÃĻ lei sa benissimo che la seconda prova ÃĻ su argomenti diversi . Il 3 o il 4 non devono sparire , la media ÃĻ assolutamente una valutazione validissima . Il vero problema ÃĻ saper spiegare che il VOTO NON E' LA PERSONA ÃĻ solo la rappresentazione in quel momento su quell' argomento cosa si conosceva, ma forse questa spiegazione molti professori non la sanno dare. Non ÃĻ di nuovo vero che il brutto voto ÃĻ una motivazione per gli studenti bravi come dice lei , quelli molto difficilmente un brutto voto non lo prendono quasi mai non ÃĻ un caso indicativo , o che il voto svuota la scuola dell'apprendimento. Il voto ÃĻ una semplice misura una valutazione ma come detto non della persona. Ci sono cose molto peggiori e diseducative nella scuola come il non dare nessun peso all'onestà , al comportamento civile , alla serietà , all'impegno, a lsenso di responsabilità (e.g. la frequenza) . Le mie figlie hanno fatto il liceo classico una e il classico linguistico l'altra (che devo ancora bene capire cosa voglia dire) di Savona tanto per non fare "nomi". Le interrogazioni orali IN UN LICEO (dico) erano quasi inesistenti . Adesso secondo lei si valuta meglio un ragazzo parlandogli, sentendo come ragiona , cosa veramente ha capito o con dei test multi risposta pure fatti in tempi "strettissimi " questo si mettendo grande ansia ? Chi non andava mai a scuola aveva lo stesso trattamento di chi a scuola ci andava tutti i giorni preparato o no , stanco o riposato , se fuori c'era il sole oppure faceva freddo.

  • @lucachianese7236
    @lucachianese7236 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Come giustamente avevo sentito da uno dei suoi video..già Alfred Adler proponeva una scuola senza voti..e che servisse per accompagnare lo studente alla indipendenza senza la pressione della competizione.

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Utopia

  • @francescopalladino8982
    @francescopalladino8982 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Buongiorno Matteo. Sono d'accordo con te nel cambiare il sistema valutativo a scuola, eliminando i numeri: sarebbe una rivoluzione che perÃē impatterebbe soprattutto sui genitori, a volte molto piÃđ attaccati ai voti dei figli e pronti a ricorsi e controricorsi perchÃĐ i propri pupilli hanno una media di poco inferiore a quella del compagno di banco. Via i voti allora, ma se i voti restano a mio parere devono rimanere anche le insufficienze: dire che con queste si traumatizza il ragazzo ÃĻ l'ennesima azione per ipertutelarlo e farlo crescere nell'ovatta. La cosa importante invece ÃĻ insegnare a fare accettare la valutazione come stimolo per migliorare, non come punizione o etichetta perenne di insuccesso.

  • @ultracritical2997
    @ultracritical2997 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    "...un imbuto per incanalare l'acqua, il vino... che adesso fa male..."
    😂😂😂

  • @stefanofrancescoali1819
    @stefanofrancescoali1819 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

    PiÃđ che altro si perde il fine del perchÃĐ si va a scuola, ormai i miei nipoti vanno a scuola solo per prendere buoni voti e non per imparareâ€Ķ si perde di vista il vero motivo

  • @ilbaluardodellessere4825
    @ilbaluardodellessere4825 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Il merito conta solo se ti metti a competere per qualcosa, personalmente bisogna far capire ai ragazzi che la vita ÃĻ anche sofferenza e fargli capire che bisogna reagire alle sconfitte. Non siamo tutti uguali, io poi metterei al primo posto il voto in condotta e far capire che essere totalmente avverso alla disciplina ÃĻ un danno per tutti ed a quel punto ognuno libero se andare a scuola o no. Siamo lupi degli altri uomini e le risate e l' amicizia durano solo fino a quando le condizioni favoriscono tuttii ma appena le condizionio cambiano, chi viene escuso diventa cattivo e chi esclude ÃĻ ancora piÃđ cattivo. Tutti non esiste, ognuno ha le proprie caratteristiche e bisogna cercare di produrre rispetto per chi fa scelte diverse e punire severamente solo la violenza fisica e psicologica.

  • @massimilianomarrani
    @massimilianomarrani āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Capisco perfettamente lo spirito col quale viene detto quel che viene detto in questo video. Ma siamo concordi direi che si tratta di un film tipo "L'attimo fuggente". La scuola, che piaccia o no, serve a preparare tecnici per questa società tecnica. Persone che abbiano competenze fondamentalmente tecniche. Si insegnano procedure. Si formano schemi e metodi. Tutto il resto ÃĻ un patrimonio personale, frutto di un caso: di un incontro con un prof, o essere in possesso di un certo tipo di personalità, di un certo tipo di carattere, di crescere in un certo tipo di famiglia, le vicissitudini, niente che possa essere prevedibile. È quella che abbiamo ad essere la scuola per tutti, la scuola dei voti. Quella di cui si parla nel video ÃĻ la scuola per pochissimi. Credo tra l'altro che esistano scuole del genere, private ovviamente. Ma inoltre se teniamo presente che la scuola ÃĻ costituita da adulti, fatta da adulti, strutturata da adulti che lavorano, ecco che allora vediamo subito che l'apprendimento ÃĻ strutturato giocoforza come il lavoro stesso, infatti abbiamo che so l'obbligo di presenza, il voto che corrisponde al salario, il premio produzione se raggiungi un certo obiettivo, le vacanze, i permessi, gli orari, le note, ognuno al suo posto, una scala gerarchica e tutto il resto.

  • @ariannamessina7620
    @ariannamessina7620 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Grazie grande prof per le sue riflessioni

  • @faustocardone7478
    @faustocardone7478 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Completamente d'accordo con lei Professore. CiÃē che realmente non si riesce a capire ÃĻ che quei voti stabiliscono per gli studenti una sentenza quasi immodificabile e a fare ancora piÃđ danno sono alcuni professori con i loro commenti.
    Un ragazzo a cui davo ripetizioni, al terzo tema di italiano dell'anno - voto 5 (ai due precedenti stesso voto), chiede spiegazioni per la valutazione, la risposta ÃĻ stata:"tu per me vali 5".
    Assolutamente vergognoso.

  • @Paolo-fy6lo
    @Paolo-fy6lo 3 āļŦāļĨāļēāļĒāđ€āļ”āļ·āļ­āļ™āļāđˆāļ­āļ™

    @paol0oberti, piÃđ di un amico insegnante mi ha detto che, quando uno studente non rende, la colpa ÃĻ sempre dell'insegnante stesso.......

  • @ilbaluardodellessere4825
    @ilbaluardodellessere4825 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Aboliamo i soldi piuttosto ma non i valori del rispetto e dell' identità !!! Mao voleva abolire i voti ma questo significa estirpare la consapevolezza dello sforzo personale in una comunità.

  • @LavitasecondoJam
    @LavitasecondoJam āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Esatto, se uno ha recuperato il secondo voto sostituisce il primo. Non ci avevo mai pensato, ci hanno sempre fatto la media come fosse andata e ritorno ma senza la regola che i gol fuori casa valgono doppio

  • @sighbar6283
    @sighbar6283 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Professo, il suo discorso non fa una piega, ÃĻ ciÃē che ho sempre pensato riguardo le debolezze dell’istituzione scolastica. Ho riscoperto la passione per lo studio da relativamente poco (due anni; io adesso ne ho 24) e non ho mai completato gli studi, durante l’adolescenza. Vogliano le mie condizioni psicologiche di allora (poco risolte anche tutt’ora), voglia la “numerificazione” a cui si ÃĻ sottoposti come individuo, voglia l’ambiente tossico ed esasperante, socialmente parlando, fino a pochi anni fa avevo il terrore della scuola. La riscoperta della passione per lo studio mi ha permesso di prendere una decisione immensa, ovvero quella di riprendere gli studi, pagar da me cifre talmente esagerate per poter ottenere un diploma e poter accedere all’universitàâ€Ķ ma la questione di fondo non cambia. La mia paura piÃđ grande ÃĻ e rimarrà legata alle condizioni alle quali dovranno far fronte i miei figli, nipoti, la nuova generazioneâ€Ķ la paura di subire traumi legati allo studio, che mai dovrebbero esistere. Si combatte per riformare la scuola, l’unica opzione valida ÃĻ quella, a larga voce, di cambiare il sistema e creare una scuola creativa, davvero incentrata sullo sviluppo dell’individuoâ€Ķ e non di crescere, a mÃē di branco, individui in modo cosÃŽ poco umano. L’identificazione numerica delle capacità di una persona, mi ricordano dinamiche d’oppressione, alle quali chiunque puÃē associare periodi oscuri della storia dell’umanità. La ringrazio per il lavoro che svolge, quotidianamente; ÃĻ una delle persone migliori che io conosca, anche se non la conosco personalmente. Grazie, dal profondo del mio cuore âĪïļ

  • @tirannusmark7ita679
    @tirannusmark7ita679 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    I voti sono inutili. Per far comprendere, io sono uscifo con alla maturità 87 (credo, comunque era piÚ di 80 e menl dk 90) in chimica avevo la media del 6 o 7, e spesso mi davano insufficienze
    In università sono a una facoltà di chimica farmaceutica. La mia media aritmetica ÃĻ di 27,7, la mia media ponderata ÃĻ di 28. Tutti gli esami di chimica ho avuto 30. In chimica organica ho preso la lode
    I voti sono inutili, servono solo a demoralizzare. Io ero cosí demoralizzato per i miei voti bassi in chimica da volermi iscrivere a lettere. Ringrazio la mia prof di Italiano, quella santa donna, che mi ha fatto capire che io valevo piÚ di un semplice njmsdo

  • @fantacatt
    @fantacatt āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Discorsi volontaristici ed ideologici, tanto belli quanto mai sostanzialmente chiari e concreti.
    La verità ÃĻ che tutti abbiamo bisogno di un minimo livello coercitivo anche per arrivare a mete elevate come la curiosità la passione ecc. soprattutto nella fase della vita dell'infanzia e dell'adolescenza.
    Sarebbe veramente possibile fare a meno dello strumento dei voti in un mondo ideale che alberga nella mente di vecchi e nuovi ideologi.
    CiÃē non significa avallare lo strumento voto in qualunque modo venga usato: ÃĻ uno strumento perfettibile MA e il punto di incontro tra ideale e reale.
    "I voti sono il peggior sistema di fare scuola... eccetto tutti gli altri".

    • @MatteoSaudino
      @MatteoSaudino  āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Dunque Montessori una capra

    • @fantacatt
      @fantacatt āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      @@MatteoSaudino questa replica ÃĻ una evidente fallacia argomentativa (sono filosofo anch'io eh 😉).

    • @Petrus.9054
      @Petrus.9054 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@fantacatt non la puoi neppure definire replica, in realtà. Poi ÃĻ ovvio: Montessori aveva capito tutto, il resto del mondo tutte capreðŸŦĢ

  • @AlyLunatika
    @AlyLunatika āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Grazie! Sono anni che dico queste cose, assolutamente d’accordo !

  • @GiuboTv
    @GiuboTv āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    ormai ho maturato la convinzione che la scuola dovrebbe davvero cambiare molte cose e anzitutto proprio i voti, e parlo in generale, bassi o altri, numerici o a lettere che siano. Se ÃĻ vero che lo scopo dell'istruzione ÃĻ anzitutto quello di formare una persona, quelli che saranno gli uomini e le donne del futuro, a cosa servono i voti se questi poi non serviranno in quel futuro?

  • @ec7092
    @ec7092 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Saranno i ragazzi stessi, nel confrontarsi tra loro, a condensare il giudizio ottenuto in un numero che andrà da zero ad un valore massimo. Il numero rappresenta la sintesi di un'analisi fatta a priori ed ÃĻ di piÃđ facile lettura, non sparirà facilmente.
    È nella natura umana quantificare numericamente qualcosa in base al valore che assegnamo a quella cosa.

  • @gabrieletonesi3896
    @gabrieletonesi3896 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    D’accordo comunqueâ€Ķ in mondo ideale â€Ķ comunque aboliamo anche la bocciatura e poi alla fine rimane la certificazione delle competenzeâ€Ķ per me va bene
    I ragazzi sono i primi a ragionare in termini di voti

  • @TheOldProgramming
    @TheOldProgramming āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    A parte i voti bisogna anche cambiare il modo di insegnare. E' inutile insegnare a tutti nella stessa maniera. Non siamo tutti uguali. Bisogna intensificare la ricerca accademica su modi alternativi di insegnamento che vadano a coprire una piÃđ ampia gamma di studenti. Inoltre bisognerebbe anche avere psicologi a scuola e educare gli studenti sulla salute mentale e come affrontare la vita con tutti i suoi problemi. Ridurre le disparità e trovare modi differenti per invogliare gli studenti per esempio mostrandogli il motivo dietro ogni argomento affrontato.

  • @federicodelbove6908
    @federicodelbove6908 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Si potrebbe iniziare a fare qualche esperimento sul sistema da lei suggerito, prima di farlo diventare ufficiale. Sicuramente si puÃē già iniziare a modificare qualcosa, appunto abolendo i voti troppo umilianti. Per me resta fondamentale il ruolo del docente e non tanto del voto: il professore deve lavorare sulla psicologia dell'alunno, aiutandolo a non demotivarsi troppo. Quando andavo a scuola,a fare la differenza non era tanto il voto,ma il rapporto alunno-insegnante. Il voto non determina il valore dell'individuo, ma al massimo del suo operato. L'uomo per impegnarsi ha bisogno di stimoli e gratificazioni, altrimenti si adagia. Tanti ragazzi se non ci fossero i voti,a stento aprirebbero il libro. Come dicevo prima,a fare realmente la differenza ÃĻ la relazione con il professore. Nella mia vita ho incontrato molti docenti e alcuni mi dicevano che non fossi all'altezza o che avrei dovuto lasciar perdere; ciÃē mi fece soffrire, ma con il tempo mi presi la mia rivincita. Fortunatamente ho incontrato anche professori buoni e molto umani, loro mi hanno fatto crescere e restare concentrato anche dopo una batosta.

  • @canochento
    @canochento āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    con il tempo, ho sviluppato esattamente lo stesso pensiero.
    da quel che ricordo, ho sempre visto gli insegnanti come aguzzini.
    ora invece li vedo come persone esasperate, senza mezzi reali per preparare i giovani alla società.

  • @AlessioC97x
    @AlessioC97x āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Sono un parte d’accordo e in parte no.
    La scuola ha bisogna di una completa rivoluzione, un cambio di paradigma, ma non deve essere all’insegna della semplificazione, bensÃŽ all’insegna dello sviluppo efficiente delle competenze e conoscenze.
    Vi racconto un’esperienza che ho vissuto addirittura all’università (ma che rispecchia totalmente anche il sistema della scuola).
    Nel corso di Imprenditorialità e Business Planning, ci spiegarono come comporre un Business Plan e tutte le varie voci del documento, quindi dalla Mission, al Marketing Mix, all’analisi della concorrenza eccâ€Ķ
    L’esame finale consisteva nel redigere un Business Plan di una start up inventata da noi.
    Qual ÃĻ stato il problema? Che io ho visto altri business plan redatti da altri gruppi del corso che erano totalmente infattibili, cioÃĻ che per come erano concepiti la start up sarebbe fallita in 2 giorni, o in alcuni casi presentava prodotti con una tecnologia che ad oggi neanche esiste.
    Io per 1 mese mi impegnati a scrivere un BP tecnicamente sostenibile, cioÃĻ che nella realtà potrebbe funzionare, qualcosa su cui davvero potrei investire i miei risparmi o fare un mutuo perchÃĐ sarei convinto della sua fattibilità.
    Quasi tutti gli altri plan erano palesemente non fattibili.
    Allora andai dalla prof e le feci notare questa cosa, sapere cosa mi rispose?
    “Ma che ti importa se sono fattibili o no, mica sono vere start up? Solo una prova, l’importante ÃĻ che mi mettete nel documento tutte le voci che vi ho insegnato e va bene cosΔ.
    Inutile dire che persone che avevano scritto dei plan ridicoli hanno anche preso 30, ma con tutte le voci nozionistiche presenti nel documento, mentre io avevo compiuto la scellerata scelta di integrare un paio di volte due voci in una in quanto assimilabili, per non diventare ridondante e non appesantire il BP con elementi ripetuti 3/4 volte nelle varie sezioni.
    Per questo motivo, nonostante il mio fosse ben piÃđ sostenibile e tecnicamente corretto, presi 24.
    Questa vicenda rispecchia perfettamente il sistema scolastico, ma anche universitario, in cui viviamo oggi.
    Tutto ciÃē che conta ÃĻ fare il compitino nozionistico, e poi anche se non hai sviluppato nessuna competenza passi lo stesso.
    Queste persone si laureeranno, senza saper scrivere un business plan sensato per una start up, rischieranno di investire in progetti totalmente fallimentari perchÃĐ neanche si rendono conto di quando un progetto puÃē funzionare e quando no, questo perchÃĐ i professori pensano bene di limitarsi a controllare le voci del BP anzichÃĐ la funzionalità del contenuto.
    È lo stesso discorso ad esempio anche per l’italiano, passiamo anni a scuola a fare esercizi di analisi grammaticale, logica e periodica, ma poi gli studenti non sono in grado di scrivere un testo ben argomentato ed efficace a livello comunicativo nÃĐ tantomeno corretto dal punto di vista logico.
    Al posto di quelle ore buttate con l’analisi periodica e company, si sarebbe potuto studiare: public speaking, comunicazione istituzionale, PNL, scrittura giornalistica, teoria dell’argomentazione, logica e bias cognitivi, fallacie logiche, scrittura creativa e narrativa, saggistica, comunicazione emotiva e carisma, negoziazione e mediazione eccâ€Ķ
    Tutti fattori essenziali e strategici della comunicazione e dell’utilizzo della nostra lingua, l’italiano, in ottica sia espressiva che di comunicazione.
    In 13 anni di scuole non ho MAI studiato nulla di tutto ciÃē che ho elencato, italiano ÃĻ stata una materia essenzialmente inutile, una perdita di tempo, quelle cose le ho dovute studiare da solo nel tempo, anche grazie a YT e ai libri, se no figuriamoci se la scuola me le avesse insegnateâ€Ķ
    Quindi prima di chiederci se servono o no i voti, chiediamoci, su cosa li stiamo dando i voti?
    Preferirei molto piÃđ un sistema ad obiettivi, fissi e rigidi, che devi raggiungere per essere promosso.
    Gli obiettivi devono certificare appunto competenze concrete che siano valore aggiunto al patrimonio di abilità dello studente.
    Ovviamente, ci dovrebbero essere obiettivi obbligatori e altri “di merito”, quindi facoltativi ma che se li raggiungi vieni lodato in fase di votazione e valutazione finale su pagella.
    Gli obiettivi minimi perÃē bisogna raggiungerli tutti, questo renderebbe comunque piÃđ difficile la scuola, non piÃđ semplice, perchÃĐ se ad oggi i professori abbuonano a tutti il 6 per promuoverli, anche se incapaci, con il sistema ad obiettivi invece il professore non puÃē “inventarsi” che lo studente abbia sviluppato una competenza se in realtà non l’ha sviluppata, quindi gli studenti dovranno darsi da fare non per prendere il 6, ma per padroneggiare quelle competenze che risultano tra gli obiettivi minimi da raggiungere, ergo si fa un lavoro piÃđ mirato alla propria crescita personale e professionale, che non a raggiungere il 6 fine a sÃĐ stesso.

  • @marielle6565
    @marielle6565 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Il video perfetto essendo alle porte degli scrutini, anch'io voglio arrivare ad una scuola cosÃŽ âĪïļ

  • @gianfrancoroggero6506
    @gianfrancoroggero6506 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Bravo capo i maestri devono insegnare. Non giudicare

  • @meganticus5136
    @meganticus5136 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    completamente d'accordo!!👏👏👏

  • @antoniaaloe2061
    @antoniaaloe2061 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Sono pienamente d accordo con lei.

  • @alessandratrapani5133
    @alessandratrapani5133 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Bravo Matteo sei sempre illuminante

  • @jessedellavigna2788
    @jessedellavigna2788 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    il nostro professore di disegno tecnico ,all’itis ,dava anche i voti negativi. io ho preso -1 1/2
    Un mio compagno ÃĻ arrivato a -3 1/2 !!!
    A fine anno avevamo tutti una media superiore al 6 !!!💊💊
    Bisogna alzare il culo dalla sella e pedalare !!!

    • @MatteoSaudino
      @MatteoSaudino  āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Abbiamo un punto di vista diverso

  • @fabyviti2640
    @fabyviti2640 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Io direi scuola senza voti, lavoro senza stipendio, mutui senza interessi, casa senza bollette...

    • @fabyviti2640
      @fabyviti2640 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@ettoreveronese5009 ma perche' solo dal 3...se dobbiamo togliere i voti alle nuove generazioni e farli vivere di 'impegno idealizzato' che non trova riscontro reale bisogna essere poi coerenti con tutto il resto

    • @MatteoSaudino
      @MatteoSaudino  āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

      E pensa che si potrebbe realizzare

    • @throh624
      @throh624 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Pensa un po' in Svezia la scuola senza voti esiste e funziona, basterebbe informarsi e questi commenti ignoranti non esisterebbero piÃđ.

  • @lucianok94
    @lucianok94 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Totalmente d'accordo. Non ho competenze pedagogiche, posso solo basarmi sulla mia esperienza scolastica. Premetto che ho sempre fatto il minimo indispensabile per prendere la sufficienza, tranne in poche materie (tra cui matematica) che mi riuscivano bene facilmente. il primo anno superiore ÃĻ stata una tortura, seconda lezione di geografia la prof mi interroga mettendomi 2 solo perchÃĐ rientrato tardi dall'intervallo (2-3minuti); non sono mai riuscito a recuperare perchÃĐ demotivato, oltretutto ne ha inficiato anche sulle altre materie della stessa professoressa, in quanto mi stava altamente sul c***. Anche matematica, scuola media andavo sul distinto, scuola superiore non andavo oltre il 4. Solo con il corso di recupero tenuto da un altro prof, avevo ripreso il passo andando bene. Ma, purtroppo, per lui ero insufficiente e a fine anno tale rimasi per media aritmetica. Risultato? Abbandonai! Per me tutto questo, e quello che ne ÃĻ scaturito, ÃĻ stato un trauma, che ancora porto addosso, anche a distanza di anni. Ho come la sensazione che manchi qualcosa nel mio percorso di vita. In fin dei conti alcuni dei miei compagni sarebbero diventati comunque medici, ingegneri, farmacisti o stimati professionisti, ma io ci sono rimasto sotto. I voti sono soltanto freddi numeri, che in mani sbagliate posso fare male.

    • @valfosco
      @valfosco āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      Loro erano piÃđ bravi di te.

  • @tommasocaprarelli3145
    @tommasocaprarelli3145 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

    Professore, credo che, se le dessero carta bianca per un'intera legislatura al fine di riformare la scuola pubblica, l'Italia farebbe un grande balzo in avanti da molti punti di vista. Trovo i suoi discorsi sul tema sempre pieni di senso, misura e pragmatismo. Complimenti

  • @ninoponcio
    @ninoponcio āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    I voti servono solo per la selezione nel mondo del lavoro. CosÃŽ puoi restringere velocemente i candidati con una semplice query sui voti scolastici.

  • @reteresiliente
    @reteresiliente āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Grazie! Sono supplente ed ho problemi ovunque vada perchÃĐ da quando ho cominciato credo fermamente ciÃē che ora sento dire da te in certi punti quasi con le stesse parole con cui mi rincuoro ogni volta che perdo fiducia. Dove posso trovare il pamphlet a cui accenni all'inizio del video?

  • @chiarabombonati4319
    @chiarabombonati4319 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Mi piacerebbe sapere se questo pensiero possa valere anche per la valutazione numerica all'Università?

    • @paolocantore7641
      @paolocantore7641 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Lavoro all’università e ritengo che dati i numeri di studenti enormi e il poco personale molti colleghi regalino i voti pur di far avanzare gli studenti e non trovarseli piÃđ. Ai consigli di dipartimento si parla di studenti indietro come se fossero solo colpa della qualità della didattica passando il segnale che sarebbe naturale promuovere tutti. Ritengo che non solo all’università togliere i voti sarebbe una follia ma che già cosÃŽ spesso e volentieri la valutazione sia una farsa che permette a gente assolutamente non preparata di prendere un titolo che gli permette poi di fare danni nel mondo del lavoro.

  • @mp9678
    @mp9678 8 āļŦāļĨāļēāļĒāđ€āļ”āļ·āļ­āļ™āļāđˆāļ­āļ™

    ..........Le classi dovrebbero essere divise.in gruppi di lavoro....in cui ..nessuno ..deve rimanere in dietro...aiutato dagli altri...sentirsi parte di ......lo scopo non e' il voto....ma la gioia di aver scoperto e imparato...insieme......per arrivare a coltivare ..ed esprimere delle passioni..!!.....La scuola deve servire sopratutto per aiutare i bambini trascurati dalle famiglie....e sono la maggior parte e di qualsiasi...ceto......, Sognare insieme ..e ..piu' bello....

  • @elllie
    @elllie āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    SÃŽ ai voti, dal 3 in su. Se uno pensa che il voto sia sulla persona e sia umiliante il problema ÃĻ suo, di testa. Il voto ÃĻ sul compito/interrogazione, punto. Capita di fare schifo, in alcuni campi siamo negati e facciamo schifo sempre, pazienza, saremo piÃđ bravi in altro. Se poi i ragazzi vanno in crisi ÃĻ colpa nostra, che cerchiamo di costruire per loro un ambiente ad hoc, quando il mondo fuori non ÃĻ a misura di nessuno

  • @CarloCreates
    @CarloCreates āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Io dico di togliere anche i titoli di studio rilasciati. Le persone devono studiare perchÃĐ hanno voglia di farlo o perchÃĐ hanno bisogno di farlo non per un titolo che non attesta nulla di fatto.

  • @massimilianobighi7472
    @massimilianobighi7472 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +4

    Se si usa una scala valutativa da 1 a 10 tutti i voti sono validi, il 2 come il 9. Se dovessimo abolire i voti sotto il 4, dovremmo abolire anche quelli sopra l’8. Un voto, se dato con criterio e giustificazione, aiuta a valutare e ad autovalutarsi. Se i voti troppo bassi o troppo alti non vengono usati allora usiamo una scala da 1 a 5. Come le reviews di Amazon. Hanno la stessa utilità e un voto basso come uno alto avrebbero la stessa funzione. La valutazione serve eccome come le recensioni. Serve e aiuta a capire cosa si ÃĻ fatto di giusto e cosa di sbagliato. SE usata nel modo giusto.

    • @brandon0099
      @brandon0099 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      su una votazione in base 10 (che con mezzi voti neppure ÃĻ vero) se ne usano solo 5, che esempio sarebbe per gli stessi studenti? Ha senso partire da 4 come minimo per mettere voti come 5 e mezzo? Questo sarebbe l'esempio, perchÃĐ alcuni rimangono male a prendere 4 perchÃĐ sÃŽ, e addirittura tanto vale levare i voti? Non ho parole. Chi si offende e contesta la valutazione, non per forza un giudizio, ha problemi diversi. O il professore vota a cazzo oppure ÃĻ lo studente che ÃĻ permaloso, non ci vuole nulla a capire se ÃĻ vero o no.

  • @andreazammitti1915
    @andreazammitti1915 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +5

    Io avevo la media del 4,(a volte meritavo un 6), ma preferisco un sistema che mi dia una indicazione su come sto andando sulla materia. Se i ragazzi soffrono per i voti che prendono il problema non ÃĻ del voto; ma ÃĻ lo studente che deve fortificarsi emotivamente.

    • @MatteoSaudino
      @MatteoSaudino  āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +3

      Mmmm

    • @brandon0099
      @brandon0099 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

      assolutamente, e lo dico io che mi son sentito dire "ti meriti 8 ma ti do 4 perchÃĐ so che non hai studiato" dove il 4 era il voto minimo e da interrogato rifacevo tranquillamente gli esercizi alla lavagna... prova a dare ZERO perchÃĐ il professore di turno "sa che lo studente non ha studiato". Levare i voti da ragione solo a chi ÃĻ fissato col voto.

    • @lorenzo2238
      @lorenzo2238 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Un'indicazione su come stai andando la si puÃē dare anche senza voti. Anzi, il voto in sÃĐ non dice granchÃĐ: non dà indicazioni su cosa hai fatto di giusto o sbagliato, cosa devi migliorare e come farlo. Quindi tenere i voi per valutare il proprio percorso ÃĻ inutile

    • @andreazammitti1915
      @andreazammitti1915 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@lorenzo2238 in verità si, perchÃĐ il voto,quando ÃĻ basso,ÃĻ sempre accompagnato da minuti (se non ore) di discussioni su come recuperarlo con lo studente in questione

    • @lorenzo2238
      @lorenzo2238 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@andreazammitti1915 per quello che ho visto io in prima persona questa cosa non ÃĻ accaduta praticamente mai, e penso che per quasi tutti valga cosÃŽ. Ma al di là di questa considerazione, ÃĻ il discorso a dare quelle indicazioni, non il voto, e le due cose sono scisse (ci puÃē essere un voto senza discorso e viceversa si potrebbe fare un discorso senza dare un voto), quindi resta il mio punto, il voto non dà indicazioni neanche lontanamente esaustive

  • @claudiocinti4266
    @claudiocinti4266 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Grazie!😊

  • @mauriziolongo5888
    @mauriziolongo5888 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    FINALMENTE UN VERO PROFESSORE ANCHE NELLA SAGGEZZA E MATURITA' UMANA OLTRE CHE PROFESSIONALE

  • @albertozago1220
    @albertozago1220 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Il voto numerico non seleziona, riconosce. Quantifica una realtà che c'ÃĐ già, non la crea esso stesso. Il voto riconosce e rimarca le differenze, cosÃŽ come esse emergono dal gruppo classe. La cosa peggiore che un insegnante possa fare ÃĐ illudere un ragazzo sovrastimando il suo operato o mortificarlo sottostimandolo. Dare a ciascuno il suo, diceva Platone. É un diritto dello studente sapere con esattezza la qualità del proprio operato. É un dovere del prof. assumersi la responsabilità del giudizio e giustificarlo. Ma con argomemtazioni, non (comodamente) facendo appello alla propria mera autorità.

  • @gianfrancomontalto6793
    @gianfrancomontalto6793 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Forza Matteo... sono totalmente d'accordo 👍

  • @francescomarini5585
    @francescomarini5585 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Buongiorno, mentre sono d'accordo su non dare voti inferiori al 4, piÃđ perplesso sono sul discorso dell'abolizione dei voti. La morte della scuola non ÃĐ il voto, a mio parere, ma il valore eccessivo e distorto che spesso i professori e in ancora molto maggiore misura i genitori danno a quel numerino. Il voto ÃĻ quello che ÃĻ, un numero oggettivo e neutro, a volte necessario in una scuola di massa. Sta a chi accompagna lo studente nel suo percorso didattico aiutare a comprendere,capire ed elaborare questa valutazione...anche un fallimento espresso da un voto puÃē essere una occasione di crescita ma bisogna dare agli studenti gli strumenti perchÃĐ un fallimento sia uno sprone e non un impietoso giudizio sulla persona....importante ÃĻ educare i giovani a conoscere loro stessi e non giudicarli sbrigativamente, fatto questo, allora, a mio giudizio, anche il voto assumerà una connotazione ed un valore diverso.

  • @giuseppe006
    @giuseppe006 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    ho sempre pensato che tra un 0 e un 4 non c'ÃĻ nessuna differenza. per uno che ci tiene anche 4 ÃĻ una lezione. a chi va male perche non vuole studiare bisognerebbe dare la possibilità di valorizzare diversamente il suo tempo, evitandogli il supplizio di arrivare alla maturità. se il diploma oggi in italia non vale quasi nulla lo dobbiamo a questa politica piatta e idealista...

  • @deluigiroberto4744
    @deluigiroberto4744 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Bravo professore, ho sempre pensato che i voti a scuola non servano a nulla e lo dice uno che a scuola andava abbastanza bene. Molto piÃđ utili i giudizi e le valutazioni su ciÃē che si sa e su ciÃē che non si sa, anche in autovalutazione. Tanto poi quando si entra nel mondo del lavoro spesso si ÃĻ obbligati a studiare di nuovo se si vuol fare fare una certa professione. Paradossalmente non ho mai studiato cosÃŽ tanto come dopo quando mi sono laureato eh eh eh. Fosse me abolirei anche l’esame di stato delle superiori e la tesi di laurea finale all’università: dopo aver sostenuto anni di studi e superato tutti gli esami che altro devo dimostrare?

  • @serenagioppo7097
    @serenagioppo7097 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Ambizioso, utopico? . E chi lo sa! Il nuovo mondo ÃĻ quello che creiamo noi. Molti suoi colleghi chi li valuta? Mia figlia ha vissuto male i voti e il giudizio! Poi arrivava a casa e io le chiedevo che voto avesse preso! Povera me!

  • @davidedemartino679
    @davidedemartino679 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Confermo quello che dice il professore, i miei figli ricercano sistematicamente il 6 di media. Se prendono un 5 la verifica/interrogazione dopo "devono" prendere un 7 cosÃŽ la media ÃĻ 6. Dopo un 4 e mezzo in matematica , ho provato a suggerire un recupero con me degli argomenti che non aveva compreso - "ma ÃĻ inutile", mi ha risposto, "ho preso 7 e mezzo successivamente e quindi ÃĻ tutto a posto". Mah ?!

  • @danielacarlino1868
    @danielacarlino1868 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Sarei anche pienamente d'accordo..ma sta guidando mentre registra il video?????

  • @gianlucagasparella7549
    @gianlucagasparella7549 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Dobbiamo scordarci professore, che il modello educativo statale scolastico, sia il modello ideale.. sia lo standard psicosociale...l'educazione ÃĻ sempre una questione arcaica

  • @paolocantore7641
    @paolocantore7641 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Di solito sono d’accordo con il prof Saudino ma questa volta no. Proprio perchÃĐ bisogna semplificare, i voti pur essendo uno strumento che non rappresenta la complessità del sapere e delle competenze sono fondamentali. Già cosÃŽ la scuola fa uscire persone sempre meno preparate e meno mature. Inoltre appianare un 2 o un 3 ad un 5 non ÃĻ corretto verso gli studenti stessi. Sono d’accordo che il voto non spinge alla passione soprattutto per gli insufficienti che spesso si demotivano ma la passione per la conoscenza puÃē essere trasmessa in altri modi lasciando comunque i voti. Lo dico da persona che aveva 2 in pagella ed ÃĻ stata bocciata e che poi si ÃĻ trovata dall’altra parte della cattedra a trasmettere passione agli studenti perchÃĐ essi non prendessero lo stesso voto. E non lo devono prendere non perchÃĐ togliamo i 2 ma perchÃĐ con le loro forze e la loro passione devono raggiungere risultati migliori senza che gli si regali nulla.

  • @nadazanon5553
    @nadazanon5553 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Pienamente d'accordo 💊📚

  • @doctortubes1
    @doctortubes1 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Sposterei le retribuzioni e i finanziamenti universitari (ampiamente sprecati) a docenti e istituti medi.

  • @themrtato1
    @themrtato1 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +4

    Professore il sigaro fa male, quando smette? :)

    • @damiano7487
      @damiano7487 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      l'esempio di uno che guarda il dito quando si indica la luna😄

    • @themrtato1
      @themrtato1 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

      @@damiano7487 cosa intendi? volevo fare dell'umorismo e niente piÚ

  • @TheMitia87
    @TheMitia87 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Giusto!!! Grandissimo

  • @francescodellacorte5350
    @francescodellacorte5350 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Sono d'accordo perÃē quando si passa al mondo universitario, il voto ÃĻ necessario per poter accedere ad università piÃđ prestigiose anche all'estero. Poi anche il fatto di avere una formazione di piÃđ alto livello ÃĻ un altro tema discutibile. CioÃĻ un Medico uscito da Harvard perchÃĻ dovrebbe essere piÃđ bravo di uno uscito dall'Università della Calabria? Essendo persone che devono curare pazienti, non dovrebbero avere le stesse competenze nel loro campo?

    • @MatteoSaudino
      @MatteoSaudino  āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      Università altro percorso e selezione
      Condivido

    • @brandon0099
      @brandon0099 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      infatti, basta vedere alcuni medici cubani e non solo. L'eccellenza millantata da alcune università (proprio come la privatissima Harvard) ÃĻ solo marketing aziendale per altre aziende.

  • @lolitissima8607
    @lolitissima8607 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Grande Prof

  • @erry5554
    @erry5554 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +2

    Guardi io non voglio entrare nel merito delle sue competenze ma le vorrei dire che se un voto piccolo viene ritenuto dallo studente stesso umiliante le faccio notare che tale emozione ÃĻ presente nella psiche del bambino grazie ai genitori che lo umiliano dalla nascita altrimenti a prescindere dal voto il ragazzo avrebbe la capacità grazie all'autostima di migliorare e non per forza vedere il 2 per esempio come un fallimento perciÃē come un ricalco delle sensazioni già esistenti nella mente. State creando confusione,state adagiando i ragazzi nella comodità,state distruggendo praticamente la spinta mentale di reagire al fallimento insegnando loro che ÃĻ tutto dovuto e senza troppo sforzo. E in tutto questo mi auguro di sbagliarmi!

    • @resentedgshow9823
      @resentedgshow9823 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      cosa c'ÃĻ di male nel vivere nella comodità? dovrebbe essere un fine non una cosa da ripudiare.

    • @erry5554
      @erry5554 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      @@resentedgshow9823 il professore ha delle buone intenzioni e una visione abbastanza realizzabile se non fosse che il problema sia molto piÃđ a monte del assegnare o meno i voti. Ed ÃĻ la scomodità,lo sconforto che porta le menti illuminate alla creazione,tutto ciÃē che non ci piace,tutto ciÃē che viene ritenuto inopportuno, ingiusto, preoccupante, fonte di paura. È il superamento della paura che offre la possibilità di vista visionaria non l'illusione dell'essere tutti simili,dei androidi. Siamo uguali ma non simili,siamo un Uno ma con delle responsabilità verso noi stessi. Se i voti ti portano ad una piÃđ profonda consapevolezza di te stesso ben vengano. Ma ÃĻ ciÃē che bisogna insegnare ai ragazzi: che cos'ÃĻ la consapevolezza di loro stessi!

    • @silencelady
      @silencelady āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

      nessuno ha parlato di far diventare tutto dovuto e senza sforzi. La proposta fatta ÃĻ di non usare voti, non di ignorare le lacune. Queste verrebbero fatte comunque presenti: se io non so fare le equazioni differenziali non so farle e basta, che senso ha dirmi che ho preso 2 o ho preso 4? Entrambi i voti indicano una conoscenza insufficiente non ha senso creare distinzioni, la mia spinta al miglioramento non viene certo stimolata di piÃđ da un 2 rispetto che da un 4.
      Inoltre per quanto riguarda l'autostima, la scuola ÃĻ il luogo dove una persona passa circa mezza giornata per una 13ina anni, indifferentemente dalla famiglia, avrà sicuramente un effetto sulla persona e sulla propria autostima vista la quantità di tempo che si passa al suo interno (e il tempo poi libero a casa viene in parte utilizzato comunque per lo studio e quindi la scuola). Inoltre le faccio notare che anche se i genitori dicono che un 4 non definisce e non ÃĻ un dramma, il fatto che poi ad ogni 8/9 facciano le feste e i complimenti annulla ogni precedente affermazione, in quanto associano reazioni positive a voti positivi.

    • @brandon0099
      @brandon0099 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@silencelady equazioni differenziali appunto, dove la valutazione ÃĻ necessaria altrimenti la lacuna preclude le conoscenze future. Il problema ÃĻ focalizzarsi su un voto, recuperabile, ma la soluzione non ÃĻ toglierli

    • @erry5554
      @erry5554 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

      @@silencelady la spinta al miglioramento non viene stimolata da un 2 ma nemmeno il dare il meglio di sÃĐ stessi da un 5 o un 6. Poi l'autostima dipende dalla qualità del tempo nel quale un individuo costruisce se stesso,interagisce, la qualità delle persone che frequenta ecc non dalla quantità. Elogiare un buon voto ed incoraggiare il proprio figlio di fronte ad uno meno buono la ritengo comunque una strategia vincente,di sicuro non lo prende a bastonate per dire che gli provoca traumi anche se certi lo potrebbero fare ma viene tutto taciuto,per carità!

  • @stefanocucciati
    @stefanocucciati āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    4:00 la SburocraziaðŸ˜ĻðŸ˜Ļ

  • @luigiguarino2364
    @luigiguarino2364 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Magari i voti fossero solo quelli della scuola.

  • @mariapartel226
    @mariapartel226 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§ +1

    Saudino: ministro all'istruzione. â™Ĩ

  • @maestratuttofare2626
    @maestratuttofare2626 āļ›āļĩāļ—āļĩāđˆāđāļĨāđ‰āļ§

    Ha dato voce ai miei pensieri!