Grazie Roberta! A dire il vero questo è uno dei primi video che ho fatto e noon sapevo fare granchè bene, quelli che faccio ora sono decisamente migliori...
Un video che letteralmente ti incolla lì. L'ho guardato tutto due volte di seguito senza correre in fondo per vedere preventivamente il finale. Un piacere ogni singola fase, ogni singolo istante. 🎉
Grazie! Bè... si vedono video di persone che ne sanno anche più di me, (es. Arte per te) però si, per lo più si improvvisano restauratori e ci fanno su un video...
@@Restaura_con_Gianni ho visto il video, io riempirò con una D3 le piccole fessure delle tavole che tratterò poi con un impregnante anti acqua che ho comprato al brico, ora non ricordo la marca, credo di non verniciarle vorrei tenerle color legno, può bastare?
@@gerolamomorrone9946 Buongiorno Gerolamo! Un account Facebook ce l'ho ma ho disinstallato tutto dopo che lì ho avuto grossi problemi con alcune persone (es una vecchietta americana che si è invaghita di me ed ha cominciato ad insultare le esemplari femmina di Homo sapiens che osavano commentare i miei post) di conseguenza per paura del ripetersi della cosa, me ne sto alla larga anche da Whatsapp e qualunque social, eccetto questo, per lasciare un'eredità di ciò che so, visto che un apprendista non mi è possibile... Buona domenica :-)
Ok .. Tranquillo..🙂 Volevo chiederti quando si passa la gommalacca tra una passata e l'altra quanto tempo bisogna aspettare ? Poi la dose giusta per prepararla e la gradazione dell'alcool...Grazie Gianni 🙏 Buona Domenica a voi e Buon Anno anche se con ritardo 🙂🤝
Buongiorno Gianni, in un caso come questo in cui si ha a che fare con una tavola regolare e abbastanza maneggevole, chiedo se non sarebbe possibile tentare di ridurre/chiudere le crepe applicando un adeguato numeri di morsetti previo l'inserimento di un pò di colla all'interno delle crepe stesse. Grazie per i magnifici video che oltre a fornire preziose informazioni trasmettono anche tanto buon umore.
Grazie Paolo. In questo caso noon era possibile farlo, perchè la profondità del piano sarebbe diminuita, mentre quella del piano sarebbe rimasta uguale. Avrei potuto poi mettere una striscia di legno sul dietro, ma questa sarebbe priva di patina o avrebbe una patina diversa e di conseguenza avrei rovinato il mobile...
per riempire crepe su un gazebo vale lo stesso lavoro?credo/penso 👀seconda ipotesi: segatura+colla vinilica ripreso con un pò di colore dove si può usare? hai qlc. video.....grz.ancora
Complimenti per tutti i video, nessuno escluso. Riguardo alle crepe avrei una domanda. Ho due crepe su un mobile in ciliegio primi del 900. Volendo fare un restauro salvaguardando la patina, come devo comportarmi...grazie
@@Restaura_con_Gianni Buongiorno, ho appena terminato di visionare i due video. Avendo le due crepe non retilinee (una sembra una y, nel punto del nodo del legno), credo dovro' riempirle con stucco di gommalacca!
grazie! Ovviamente si, anche se questi sono i primi video che ho fatto, e la qualità è molto bassa, sotto tutti i punti di vista... Eccolo: th-cam.com/video/S0leXedFtk0/w-d-xo.html
Un ottimo olio siccativo, che si usa da millenni ed è quindi compatibile con l'antico, è l'olio di lino cotto. È anche possibile fare una mistura di olio di lino cotto, olio di Tung e essenza di trementina o acquaragia inodore, in parti uguali. Da un ottimo risultato
Ciao mitico Gianni! Volevo chiederti un consiglio. Ho un mobiletto che ho comprato ad un mercatino dell'usato che era stato verniciato e che ha tutti i segni delle pennellate. Secondo te è possibile levigare e liscaire e poi verniciarlo si nuovo senza dover dare lo sverniciatore? Grazie mille!
In teoria si, ma non è semplice. Una volta lisciato con la carta vetrata va dato un primer o fondo isolante e poi si rivernicia sopra. Ma per farlo sarebbe bene sapere se la vernice precedente sia ad acqua o a solvente ed essere sicuri che questa sia ben ancorata al legno oppure alla precedente mano di vernice, altrimenti rischiamo che si sfoglia tutto... In breve: se è gommalacca, si fa normalmente, se è altro prodotto, non so se il gioco valga la candela...
@ Per me è una di quelle vernici/smalti multi superficie. Io dopo pensavo di usare uno di quegli smalti con catalizzatore per far aderire il tutto al mobiletto
Salve, ho visto il suo video, molto interessante la tecnica. Volevo un consiglio: Ho delle finestre in Douglas (abete rosso), sempre esposte ad intemperie che dovrei restaurare a breve. Siccome questi infissi presentano delle fessurazioni, che non sono grandi come quelli del video, sono di dimensioni assai inferiori, ma non sono cricche da venature di legno, più che altro sono delle fessure che si sono formate nelle varie parti assemblate dell'infisso ( come se tra due parti assemblate dell'infisso si sia creata una luce, di dimensioni regolari, ma di una certa consistenza , che mi fa dubitare di poter riempire tali spazi con la normale stuccatura, (potrei inviarle per e-mail le foto dell'infisso) per farle capire il tipo di situazione. Ora, arrivo alle domande: 1) é possibile incollare degli inserti cuneiformi di Douglas, (perchè mi è stato detto che il Douglas è un tipo di legno che non si predilige a questo tipo di lavoro)? 2) Nell'eventualità ciò si possa fare, immagino che gli inserti debbano essere sempre in douglas, mentre che tipo di colla usare? La ringrazio anticipatamente.
Io riempirei gli spazi con colla poliuretanica, magari mista a polvere di legno, magari ricavata dalla carteggiatura delle stesse finestre, nel caso che le spaccature fossero grandi (guarda il mio video "come stuccare il legno all'esterno"). Poi si, se ti va di lavorare un po' di più puoi inserire le filzette di legno, che sarebbe bene fossero fello stesso legno: douglas se sono di questo legno o abete rosso se sono di questo, ma credo di poterlo escludere... Ovviamente stuccatura e inserimento di filzette va fatto tutto in una volta... Buon lavoro
Buongiorno Gianni, Ho delle travi in legno lamellare che aspettano di essere montate,le travi sono lì da 15 GG,dove per buona parte della giornata arriva il sole. Ora ho notato che in vari punti si sono aperti alcuni squarci, è normale?Motivo?Come mi conviene intervenire?
Il legno seccando si fessura, è normale. Poi quando riassorbirà umidità, le fessure si ridurranno. Comunque le fessure non causano nessun problema strutturale, ma solo estetico
@@danielepaganodritto9808 l'ideale è ignorarle, perchè si allargano e restringono con il variare dell'umidità e quello che ci metti rischia di cadere. Se le vuoi chiudere è meglio farlo quindi quando sono larghe la massimo, quindi ora, in piena estate. Il lavoro migliore è quello che mostro in questo video, ma è un lavorone. In alternativa si possono chiudere con sigillante acrilico per legno e parquet o con pasta di legno fatta con polvere di legno e colla poliuretanica. Non c'è nulla di più resistente all'esterno
Veramente interessante, bravo.. quindi, se riparo in questo modo un portone esterno, non dovrò tenere dilatazioni dovute al caldo o al freddo che facevano cadere tutti gli stucchi usati in passato, giusto?
Sicuramente avrai molti meno problemi. Se il legno si muove molto, in estate una piccola crepa si riformerá sempre, ma le filzette di legno non cadranno
Comunque, se il portone è verniciato, o comunque se intendi verniciarlo, ti conviene usare la pasta di legno fatta con segatura fine e colla poliuretanica, come faccio vedere in questo video: th-cam.com/video/VJtU_n1Utqc/w-d-xo.html Fai prima, è più facile e è più duraturo
Un video meraviglioso! Un consiglio: quando stucchi e lo stucco una volta messo e asciutto risulta ancora essere di colore diverso dal legno, come fai? Io ho tentato passando sopra il mordente ma non penetra bene e non colora bene lo stucco asciutto. Come patino lo stucco affinché non si veda più?
Grazie! Lo stucco dovresti farlo 1) leggermente più scuro del legno, se non intendi tingerlo. 2) appena più chiaro della tinta se invece intendi colorarlo. Questo perchè nel caso 1) azzeccare il colore identico è pressochè impossibile, e se si vede una macchia chiara, è decisamente antiestetico, mentre una macchia un po' più scura, no da alcun fastidio, anzi! spesso con la tecnica della "moscatura" si tende a fare le macchioline scure che non ci sono, proprio perchè piacciono. Nel caso 2) invece, lo stucco assorbirà pochissima tinta e se lo stucco lo hai fatto del colore del legno, questo assorbirà molta tinta e si scurirà molto, mentre lo stucco assorbirà più o meno tinta a seconda del tipo di stucco, ma comunque molto meno del legno. Comunque, spesso i restauratori passano intere giornate, con un pennellino minutissimo in mano, a ritoccare, su un solo mobile, tutte le varie macchioline, di stucco, di vernice che non è venuta via bene, di colla o altro...
@@officinadelleartiroma Si, di sistemi per fare da sè lo stucco ce ne sono parecchi, ed è un argomento che toccherò nel video che dovrei pubblicare sabato. In questo caso parlo di come stuccare il legno che sta all'aperto "staccionate, arredo giardino ecc) quindi consiglierò pasta di legno fatta con colla poliuretanica o colla vinilica certificata D3 (per esterno) oltre ad altre cose. Per stuccare i mobili, puoi fare lo stucco con gesso di bologna, terre d'ombra o ossidi minerali per colorarlo e gommalacca o colla animale come legante. Sono argomenti che prima o poi tratterò, ma ancora non l'ho fatto... Alcuni usano la pasta di legno fatta con il vinavil, ma non la consiglio molto per molte ragioni: è difficilissima da carteggiare, non è idonea alla stuccatura dei mobili antichi, perchè il vinavil è un prodotto moderno, per seccare ci mette un'eternità ecc. Per cui, in attesa che ne faccio io, ti conviene cercare video del tipo: "stucco di colla animale e gesso" oppure "stucco di gommalacca e gesso"
Complimenti...spiegazioni sintetiche ma complete..... Una domanda che legno si usa per la chiusura delle crepe e come si riesce a tagliarlo a cuneo? Grazie
A chi ha un'attrezzatura basterà inclinare la lama della sega. Chi non ha una sega a disco, può fare come mostro nel video "restauro estremo di un tavolo 1" ma ci vuole parecchia manualità...
Ti ringrazio, ma tutti hanno i loro punti forti ed i loro punti deboli. Ovviamente nei video io mostro solo quelli forti, in altri magari ne sai tu più di me. Ed è giusto che sia così
Salve, mi chiamo Luca, volevo chiederti un consiglio, ho un gradino di una sedia spezzato diciamo in obbliguo rispetto all'asse del gradino appunto, le due parti ancora combaciano bene però tolgono stabilità alla sedia. Come potrei risistemarlo senza portare la sedia da un falegname? Posso rimediare in qualche modo? Grazie mille per qualsiasi consiglio tu possa darmi
Se non è antica puoi incollare anche con del semplice vinavil. Il problema è che per alcune ore dovresti tenere stretto, preferibilmente con qualche morsetto, qualcuno si arrangia anche con del nastro adesivo arritolato stretto...
Complimenti per il video. La poliuretantica va senz'altro bene, ma credo possa andare anche la resina epossidica. Oltretutto, sarebbe possibile aggiungere il colore del mobile stesso, ricavandolo da una leggera levigatura. Quindi, resina trasparente e polvere di levigatura mescolate insieme e non avrei aggiunto alcun listello, solo attenzione a sigillare per bene il fondo. Che ne dici?
Il lavoro perfetto sarebbe stato usare la colla in perle come usavano nei secoli passati, ma considerando che il mobile non è di pregio ho preferito usare la colla poliuretanica perché è il prodotto più affidabile quando ci sono spazi da riempire. Il lavoro che descrivi sarebbe sicuramente più economico anche se dai risultati più modesti ed è quello che in genere si fa con lo stucco di poliestere (ho fatto un video anche su quello) ma ripeto, il risultato è davvero modesto e si fa solo in mobili di scarso valore e in punti poco visibili... La resina epossidica non è propio contemplata dal mondo del resrauro, ma si può usare per fare opere d!arte moderne, sia in legno che con altri materiali...
Le crepe, al contrario dei buchi, sono sempre soggette a muoversi, per cui lo stucco non va bene perchè si spacca e cade. Se non è possibile mettere la filzetta di legno, si può intervenire con pasta di legno o con cera; esistono dei stick di cera colorata, in una vasta gamma di colori che assomigliano alle tonalità delle diverse essenze di legno, con cui chiudere la crepa, questo video illustra bene come si fa: th-cam.com/video/gL9jenWbuO4/w-d-xo.html Al posto di quel piccolo "pirografo" con cui scalda la cera, si può usare anche un saldatore a stagno, oppure si può manipolare la cera finchè non diventa abbastanza morbida da usarla come fosse uno stucco. Tutto ciò, se il legno da stuccare è all'interno, perchè con il sole la cera si ammorbidisce, fino a diventare liquida, sotto il sole di agosto...
Maestro, buonasera. Desideravo porLe qualche domanda: come mai, per pareggiare i listelli inseriti, non si ricorre ad una piccola pialla? Altrove, qualche altro restauratore ha preferito sfilare i pannelli del fondo, separarli in corrispondenza delle crepe correggendo i margini, aggiungendo un listello per reintegrare il legno perso con la pareggiatura e incollare il tutto.
Buonasera a lei. Usare una pialla potrebbe essere possibile, ma ci sarebbe un rischio altissimo di toccare il legno del piano che sto riparando creando un danno irrimediabile, invece con lo scalpello ho la situazione sotto il massimo controllo. Inoltre come vede taglio il legno seguendo la direzione delle venature, e questa regola dovrei seguirla anche con la pialla, altrimenti strapperei le fibre; ma nei punti in cui due listelli vicini hanno la direzione l'uno opposta all'altro, con una pialla questo sarebbe impossibile, per cui le probabilità di fare un buon lavoro con una pialla sono bassissime, ammesso che siano esistenti... Per quanto riguarda i pannelli del fondo scollati, quello è un altro problema che richiede una soluzione diversa. Ci ho già fatto su un video, anche se non è ancora pubblico. Eccolo: th-cam.com/video/0ubLVbRtOho/w-d-xo.html
Grazie! Ne ho usate molte, ma on ho trovato grandi differenze fra una marca e l'altra; quelle forse un pochino migliori sono la Saratoga e la Sayerlack. Quella che uso in questo video è la prima confezione che compro e te la sconsiglio al 100%. Non tanto per la qualità della colla, che è in linea con le altre, ma per il beccuccio che ha una forma strana e si intasa di continuo, tanto che ogni pochi usi debbo aprire il barattolo per pulirlo, ed alla fine mi si è quasi seccata nel barattolo, per non buttarla l'ho allungata un po' con acetone, ma cos' gli ho allungato la vita di poco, perchè in breve si seccherà più di prima e per alcuni usi non mi è più buona a causa della presenza dell'acetone...
Piccole crepe possono essere chiuse con lo stucco poliuretanico, es. il Sinto legno. La colla vinilica usata come stucco non va bene, perchè seccando si ritira e quindi non chiude bene la spaccatura e se resta in superficie, poi è difficile da carteggiare via perchè è gommosa...
ho una forcella di quercia rossa e durante l'essicatura si sono create crepe abbastanza importanti. Mi potreste dare informazioni per la riparazione e materiali da utilizzare?
Cosa intendi per "forcella"? Il legno, se non ridotto in tavole e poi stagionato nel modo opportuno, è sempre soggetto a spaccarsi... se è esposto alle intemperie poi, queste spaccature sono soggette ad allargarsi e restringersi a seconda delle stagioni... Comunque, il modo più facile per chiuderle è con la pasta di legno fatta con colla poliuretanica (se esposto alle intemperie) come mostro in questo video: th-cam.com/video/VJtU_n1Utqc/w-d-xo.html Se invece è all'interno, allora puoi chiuderle con una filzetta di legno, come hai visto in questo video
Buongiorno, di colle poliuretaniche ne ho usate molte, e all'incirca si equivalgono tutte... quella che uso in questo video, non gliela consiglio, non per la colla, ma per il beccuccio, malfatto e sempre otturato. Comunque, se ha necessità di fare incollaggi particolarmente tenaci, le consiglio la colla "Mastro D'ascia" della Saratoga; è in cartuccia, come il silicone perchè meno liquida di queste colle qua, si gonfia meno e quindi risulta estremamente resistente, quindi ottima per situazioni difficili, ma sarebbe una spesa inutile per questo lavoro (ora non ricordo il prezzo esatto, ma ricordo che è molto costosa... probabilmente intorno ai 20€ alla cartuccia...)
Ciao , sto guardando e riguardando i tuoi video sul restauro del mobile perche voglio restaurare un tavolo tedesco costruito da un mio bisnonno a meta' 1800,. inizialmente pensai di farlo fare ad un restauratore ma poi ho pensato di farlo io come sorta di continuazione dell' arte del nonno. Non credo che sia un valore economico alto perche' fu costruito per usarlo nella cucina di famiglia operaia dell' epoca ma ha un grande valore affettivo per me, sostanzialmente e' messo bene a parte qualche buchetto di tarlo che lasciero' ( faccio bene?) e delle crepe del tutto simili al tuo mobile sul piano, mi consigli di usare la colla di coniglio o la poliuretanica? ripristinato tutto penserei di verniciare a gommalacca con tampone .
Questo mobile è molto più recente del tuo e in legno di abete (il più economico di tutti) per cui va benissimo la colla poliuretanica. Però su un mobile che ha 70/80 anni in più sarebbe meglio usare la colla animale, se hai pratica nell'uso. Per la lucidatura, il tampone va benissimo se lo sai già usare bene e se non è di un legno come pioppo o abete che sono molto più restii a farsi lucidare con questa tecnica e quindi ti converrebbe lucidare con 3/4 mani di gommalacca a pennello e poi una di cera
Caro maestro (e conterraneo) dovrei riportare alla loro originaria bellezza delle doghe di teak che col tempo e le intemperie si sono ingrigite e hanno fatto un po' di muschio. Oltre all'olio di gomito, esiste un prodotto che "ripulisca" il legno e lo prepari al mordente ed alla vernice protettiva? Grazie e complimenti per i suoi tutorial, semplici ed efficaci in puro stile marchigiano.
Ciao Massimo. Conterraneo forse si, maestro no... so qualcosa e mi piace lasciare qua la mia "eredità" ma i grandi esperti sono altri... Ad es, non ho molta esperienza con il teak, comunque so dirti per certo, che questo prodotto potrà aiutarti a ridare al tuo legno il colore originale: www.manomano.it/p/elimina-grigio-rr-5050-ripristino-legni-ingrigiti-rio-verde-750-ml-9514262 La marca Rioverde è molto seria, per cui puoi andare sul sicuro. E quest'altro prodotto ti aiuterà a far durare di più la finitura, che su legni oleosi come il teak ha grossi problemi di adesione e rischia di sfogliarsi dopo poco tempo: www.plack.it/Vendita-online-primer-protettivo-legno-barche-ln2550lc.html Questo è un primer, quindi va direttamente sul legno, poi sora si passa la finitura. Buon lavoro da Tolentino
@@robertocoiante1981 con acqua ossigenata e ammoniaca il legno non torna"all'originale bellezza" ma si schiarisce fino a diventare quasi bianco, ci ho gia fatto un video e ne farò un altro. Con quel prodotto invece sparisce solo il grigio che deturpa il colore del legno 😉
Complimenti! Per crepe più piccole invece cosa puoi consigliare? Stucco acrilico o meglio bicomponente? Nel mio caso sto sistemando un vecchio tavolo, niente di particolare pregio
Grazie Ben! Quello poliuretanico bicomponente, è perfetto quando siamo sicuri che la crepa non si muova, altrimenti è meglio l'acrilico. In questo video spiego meglio di come potrei fare in un commento: th-cam.com/video/bGGrt_46iro/w-d-xo.html
Sicuramente,non farò mai lavori di falegnameria o restauro.Ma amo l arte e sono molto curiosa.Apprezzo molto il rispetto del mobile, complimenti.D altronte si vedono mobili anche antichi,deturpati del tutto,in alcuni video.Tanto di cappello❤️
Grazie! Purtroppo hai pienamente ragione... Mi sono occupato di questo triste argomento in un video fatto ad ok: "il restayling di vecchi mobili: il parere di un restauratore" nella speranza di mettere un freno a questa follia
@@Restaura_con_Gianni non una botte una semplice ciotola dove si ci può mangiare , cibi liquidi e non liquidi , è siccome quando metto cibi liquidi mi perde il liquido , di fuori piuttosto di buttarla pensavo di ripararla e chiedevo per sapere come fare
@@Restaura_con_Gianni al l esterno , ma al l' interno di cui si ci mette il cibo non credo che glielo mettano in quanto risulta tossico; ma cmq abbiamo inteso che non mi vuole aiutare perdendo tempo 🙋♀️
La soda caustica toglie la patina e sbianca il legno, il legno si bagna, si rigonfia, gli incastri si allentano, attacca le colle originali, se non si lava poi completamente risorge e attacca mordenzature e finiture. Sconsigliata su qualsiasi mobile che sia antico o vecchiotto. Sverniciatore e olio di gomito! Sempre!
@@ulissefrezza4395 per questo ho fatto un video sulla sverniciatura con soda caustica quanto più possibile dissuasivo, riprendendo poi il discorso anche nel video sulla patina. Comunque, se su fanno le cose per bene, non attacca le colle non allenta gli incastri né riaffiora in futuro, rovinando le finiture. Il problema maggiore è quando si usa su legni taninosi (quasi tutti) dopo di che il mobile è da buttare e basta. Però se si fa le cose per bene che so... su una finestra di conifera, ne migliora l'assorbimento delle finiture (in superficie la resina saponifica e se ne và) e queste durano più a lungo
Ciao ho scoperto da pochissimo questo canale FAVOLOSO!! Grazie per la dedizione e per gli ottimi consigli,sono una attempata signora alla quale grazie ai tuoi bellissimi video è venuta la voglia (forse mal riposta) di tentare dei piccoli restauri di mobili antichi ,ma di modesto valore..... Forse dico una grande corbelleria ma per sistemare un mobile averi bisogno di un paio di sverze e come avrai compreso non dispongo di un laboratorio,ci sarebbe la possibilità di farle a mano? Grazie ancora per tutto e ancora complimenti!
Non è mai troppo tardi per togliersi una soddisfazione! In teoria potrebbe provare con un vecchio coltello, sul margine di una tavola, ad usarlo come fosse un cuneo per staccare una striscia a sezione triangolare. Ma servirà una tavola con la venatura molto rettilinea e pruva di nodi, ma in teoria è possibile. Rambo lo farebbe 😂😂😂 Mi scuso per non aver risposto prima. Credevo di averlo fatto...
@@robertocoiante1981 Stuccare un palo della recinzione, con colla poliuretanica e segatura è perfetto, ma stuccarci un mobile è come la corrazzata Potëmkin: th-cam.com/video/eHf-NWLlahY/w-d-xo.html
La prossima volta dagli prima una martellata sulla punta per appiattirla un po'. Pare assurdo ma funziona. Sull'argomento hanno fatto un buon video in un bel canale che seguo: "Kaos la leggenda" non ricordo il titolo del video ma se cerchi "kaos la leggenda chiodi e viti" probabilmente ti viene fuori
Per fare il lavoro che dici, avrei dovuto schiodare la cornice che corre sotto, tutto attorno al piano (e schiodare significa fare grossi danni) , pillare la parte posteriore del piano, fare il lavoro che hai descritto, rinchiodare nella nuova posizione e infine incollare nella parte posteriore del piano, quel cm di legno che è venuto a mancare, restringendo il piano, per cui sul filo posteriore del piano il legno sarebbe spatinato, oltre che non originale = piano rovinato. Così invece il lavoro è reversibile (prima regola del restauro) e in qualunque momento si possono togliere le filzette ripristinando la situazione iniziale, per fare eventualmente un intervento diverso.
carissimo,,, meglio chiudere la crepa con fogli per impiallacciature,,,, risulta meglio il lavoro con meno impegno ,,, ok usare la colla antica dei falegnami ,,, io la conosco come colla di pesce,,, auguri,,,
Tagliare i listelli in quella maniera la trovo un operazione molto pericolosa, soprattutto per persone con poca esperienza. Ti consiglio di pensare al tuo pubblico e alla sua sicurezza includendo qualche “avviso”.
@@Restaura_con_Gianni sono falegname e tengo corsi di falegnameria. Stai usando macchinari non a norma con operazioni pericolose anche per un professionista, rivolgendoti nel migliore dei casi a un hobbista. Se ti senti a posto con la coscienza siamo tutti felici. Pace ✌🏻
@@hsette quando ho comprato le macchine, oltre 30 anni fa erano a norma. Spero che chi guarda questo video non si metta a caccia di vecchie macchine perché io non ne uso una nuova! 😄
@@Restaura_con_Gianni volevo chiederti un suggerimento su come trattare il legno di una vecchio baule che, risulta rivestito di garza e poi verniciato (non capisco bene se è vernice oppure una sorta di stucco o terra), in alcuni punti è visibile il legno che malgrado gli anni sembra intatto... ovviamente altre zone hanno subito il tempo, ma tutto sommato voglio recuperarlo... Grazie
@@liboriocaruso1717 ciao Liborio! Probabilmente il tuo baule è stato rivestito di tela e poi gessato. Lo facevano spesso: la tela serviva a tener fermo il legno. Poi probabilmente il gesso è stato laccato e dipinto. Ora bisogna capire lo stato di conservazione di questi dipinti (se presenti) e se vale la pena recuperarli. Però, se è stata passata della vernice sopra ai dipinti, potrebbe essere parecchio costosa la cosa. Andrebbe fatto vedere a qualcuno che si occupa di questo tipo di restauro e che non sarei io... Il cognome Caruso è molto diffuso in Sicilia, sei di lì? A Catania c'è una restauratrice molto esperta che farebbe per il caso tuo
@@Restaura_con_Gianni ciao Gianni, in realtà il baule non ha dipinti, ha solo questo rivestimento che credo la soluzione migliore, sia di staccare l'intera garza e dare una ripulita al legno che cmq si presenta in buono stato... malgrado i suoi 50 e passa anni.. l'idea è di fare un restauro manutentivo a legno e mantenere le parti in metallo, fasce, angoli e serrature... conosco anch'io una restauratrice di Catania, io sono di Siracusa e abito a Milano
@@liboriocaruso1717 se come credo quello che vuoi togliere è gesso, lo sverniciatore non lo vede nemmeno... Più o meno identico discorso per la pistola termica. Amche con la carta vetrata nin sarebbe semplice. La cosa che più funzionerebbe è la soda caustica, ma è un lavoraccio, vedi tu se te la senti. Sopratutto, assicurati che sia di pioppo o abete (è quasi sempre così) che fra i legni più diffusi, sono quelli che meglio sopportano la soda; altri, come il castagno o la quercia si rovinano tantissimo...
hahaha si... Erano i primi video seri che facevo ed ancora non avevo deciso bene come farli... ora gli sketch fuiri di testa li uso come saluto finale...
@@frankswoodandminiatures9389 i punti li ho tolti quando la colla è seccata. La colla finché è fresca risulta viscida e un cuneo tenderebbe sempre ad uscire
IL METODO E LA TECNICA SONO CHIARISSIMI. E' IL CONCETTO CHE E' SBAGLIATO. In fatti il problema sta nella deformazione del legno e tale deformazione è "in fieri" e per prima cosa va bloccata, stabilizzata, e, se possibile, "fatta rientrare". Inoltre è ovvio che una tale deformazione della tavola, addirittura con "crepa", porta alla deformazione dell'intero mobile. Il mettere zeppe e colle addirittura a pressione, all'interno della parte crepata, non solo non blocca il processo di deformazione, ma addirittura lo favorisce, ... con tutte le conseguenze del caso. Il "restauro" qui illustrato, bellissimo al momento, ... non farà altro che provocare l'allargamento della crepa negli anni a venire. Se è un mobile da poco, il gioco non vale la candela, se è un mobile di pregio, ... non si è fatto altro che mascherare momentaneamente il guaio per ritrovarcelo aggravato in futuro.
La causa della crepa è il restringimento naturale del legno e una filzetta infilata nella crepa non può in alcun modo causare un ulteriore ritiro della tavola. Lo farà, ma non a causa della filzetta e fra 10 o 20 anni quando verrà restaurato di nuovo, il futuro restauratore valuterà se sarà il caso di togliere queste filzette per metterne di più larghe. Il valore del mobile è più affettivo che materiale, altrimenti non avrei usato colla poliureranica.... Buona serata
@@Restaura_con_Gianni Non voglio far polemiche con te, visto che stimo il tuo modo di fare, ma neppure su questa tua affermazione sono d'accordo. Non si tratta di "restringimento del legno", ma di deformazione dovuta alla diversa tensione che si viene a creare nelle fibre e tra le fibre e che varia da fibra a fibra. Quando questa tensione dovuta al diverso comportamento di fibre adiacenti diventa tale che si superano le forze di coesione laterale (tra fibra e fibra) si crea ovviamente non solo la crepa, ma anche la deformazione. Una volta che questa si forma le fibre diventano ancor più libere di deformarsi ed il fenomeno tende ad aggravarsi, a meno che non abbia ormai esaurito il picco del suo moto deformativo. Inoltre - come tu certamente ben sai - il movimento delle fibre varia seconda delle condizioni igrometriche e di temperatura dell'aria e prosegue nel legno addirittura per decenni e decenni con andamento anche stagionale. Ecco perchè il metodo da te proposto è validissimo su tempi brevi ma inefficace a lungo andare. Comunque, il fatto che tu ed io si abbia opinioni diverse su un fatto specifico, non è certo un dramma. In definitiva io intendo che il lavoro che tu esponi è valido, ma deve essere accompagnato da altro che "blocchi" o "riduca" la crepa e sopratutto che neutralizzi l'effetto che la ha creata. Quanto al fatto che si debbano usare tecniche diverse secondo il pregio del mobile da restaurare, hai perfettamente ragione. Con stima.
@@giuliahuan7107 molto probabilmente questa tavola era gia difettata al momento della costruzione del mobile poi col tempo le spaccature si sono allargate sempre più per le ragioni che hai ben spiegato e visto che il mobile ha meno di 100 anni il processo continuerà ancora a lungo a prescindere dalla presenza di una filzetta o di STUCCO come molti farebbero... Questo si che sarebbe un orrore! 😱
@@Restaura_con_Gianni Su questo siamo perfettamente d'accordo. Non a caso questi fenomeni sono legati a parametri che dipendono da fattori che insorgono ancor prima del taglio delle tavole, come il mese nel quale la pianta è stata tagliata o le tecniche di stagionatura adottate, o addirittura il tempo nel quale la tavola è stata fatta e poi anch'essa messa a stagionare. In effetti io sono intervenuta perchè ho un tavolo antico (oltre 250 anni) e mi ricordo che da bambina gli è stato fatto l'esatto intervento che tu illustri e che, vedendo il tuo video, mi è ritornato esattamente in mente. Ora me lo trovo non solo con lo stesso problema della crepa nello stesso posto, ma anche con quello delle colle e degli inserti e sto diventando matta per "restaurarlo" veramente, ovvero riportarlo allo stato "originale". Gli erano addirittura stati introdotti inserti "a farfalla", o a "coda di rondine" (non so come si dica dalle parti tue) ma la forza della deformazione del legno li ha addirittura scalzati. Scusa se mi sono dilungata, . .. Ma volevo giustificare il mio intervento, di fronte a te.
@@giuliahuan7107 Si, gli inserti a farfalla o a doppia coda di rondine che dir si voglia, anni fa era un must e ammetto che qualche volta l'ho fatto anche io, trascinato dall'entusiasmo di questo intervento... le cui virtù sono decantate perfino in libri della De Agostini... Ma dopo un paio di volte che lo facevo ho cominciato a domandarmi se stavo restaurando o rovinando il mobile ed ora saranno una ventina di anni che non faccio più questa cosa. Se il piano del tuo tavolo si è imbarcato, come è probabile, perchè i due problemi spesso sorgono assieme, non è per la sverzatura, ma proprio per la natura del legno. Il colpevole più probabile è il falegname, o chi ha fatto le tavole (che all'epoca spesso era lo stesso falegname) o chi ha abbattuto l'albero nel momento sbagliato ecc. Non hai motivo di scusarti, sono aperto al confronto, a chiarirmi meglio e anche ad imparare, perchè in questo mestiere non si finisce mai di apprendere, purchè in maniera pacata, come è avvenuto con te. Saluti
Complimenti per questi suoi saperi e per questo suo saper fare fare. Una domanda: ha accennato a metodi per pareggiare il colore degli inserti con quello del piano. Ha forse un video già pubblicato !? Ne vorrà pubblicarne di appositi !? Complimenti ancora ...
Colla poliuretanica Soudal: www.antichitabelsito.it/colla_poliuretanica_soudal_Pro45P.html
Non ti conoscevo ma da adesso ti seguirò sempre, sei un bravissimo insegnante.
Grazie Roberta!
A dire il vero questo è uno dei primi video che ho fatto e noon sapevo fare granchè bene, quelli che faccio ora sono decisamente migliori...
Un video che letteralmente ti incolla lì. L'ho guardato tutto due volte di seguito senza correre in fondo per vedere preventivamente il finale. Un piacere ogni singola fase, ogni singolo istante. 🎉
Grazie Silvia!
E anche uno dei primi... Ancora non li sapevo far bene...
Complimenti, un lavoro da maestro. Grazie del bellissimo video!
Grazie a te!
Complimenti per la semplicità e nel contempo per la chiarezza con cui spieghi i tuoi tutorial, grazie
Grazie mille per la spiegazione ❤
Un vero Maestro non c'è che dire, complimenti!
Finalmente una persona seria che sa quello che fa e dice! bravo!!!!!
Grazie!
Bè... si vedono video di persone che ne sanno anche più di me, (es. Arte per te) però si, per lo più si improvvisano restauratori e ci fanno su un video...
Complimenti un ottimo lavoro, cercavo un video su come restaurare tavole di seduta di una barca e ho trovato questo video. Ottimo risultato
Grazie!
Forse questo video ti sarà ancora più utile:
th-cam.com/video/Rpe-cucT9ME/w-d-xo.html
@@Restaura_con_Gianni ok tra un po' darò un'occhiata grazie 👍
@@Restaura_con_Gianni ho visto il video, io riempirò con una D3 le piccole fessure delle tavole che tratterò poi con un impregnante anti acqua che ho comprato al brico, ora non ricordo la marca, credo di non verniciarle vorrei tenerle color legno, può bastare?
Complimenti, è un vero piacere guardare.
È un piacere seguire i tuoi lavori , nella vita c'è sempre da imparare ... complimenti sei un bravo maestro.
Grazie!
Buongiorno Maestro Gianni !!
Avete un profilo facebook o wotsapp per darmi dei consigli? Grazie ..🙂
@@gerolamomorrone9946 Buongiorno Gerolamo!
Un account Facebook ce l'ho ma ho disinstallato tutto dopo che lì ho avuto grossi problemi con alcune persone (es una vecchietta americana che si è invaghita di me ed ha cominciato ad insultare le esemplari femmina di Homo sapiens che osavano commentare i miei post) di conseguenza per paura del ripetersi della cosa, me ne sto alla larga anche da Whatsapp e qualunque social, eccetto questo, per lasciare un'eredità di ciò che so, visto che un apprendista non mi è possibile...
Buona domenica :-)
@@gerolamomorrone9946 A dimenticavo...
Lascia stare il "maestro" e considerami solo un amico ;-)
Ok .. Tranquillo..🙂
Volevo chiederti quando si passa la gommalacca tra una passata e l'altra quanto tempo bisogna aspettare ? Poi la dose giusta per prepararla e la gradazione dell'alcool...Grazie Gianni 🙏 Buona Domenica a voi e Buon Anno anche se con ritardo 🙂🤝
Bravissimo!!!! Chiarissimo!
Bravissimo ottimo lavoro e consigli grazie
Grazie!
Molte grazie, questa tecnica non la conoscevo. Complimenti.
Buongiorno Gianni, in un caso come questo in cui si ha a che fare con una tavola regolare e abbastanza maneggevole, chiedo se non sarebbe possibile tentare di ridurre/chiudere le crepe applicando un adeguato numeri di morsetti previo l'inserimento di un pò di colla all'interno delle crepe stesse.
Grazie per i magnifici video che oltre a fornire preziose informazioni trasmettono anche tanto buon umore.
Grazie Paolo.
In questo caso noon era possibile farlo, perchè la profondità del piano sarebbe diminuita, mentre quella del piano sarebbe rimasta uguale.
Avrei potuto poi mettere una striscia di legno sul dietro, ma questa sarebbe priva di patina o avrebbe una patina diversa e di conseguenza avrei rovinato il mobile...
Come sempre un grande lavoro 😉👍
per riempire crepe su un gazebo vale lo stesso lavoro?credo/penso 👀seconda ipotesi: segatura+colla vinilica ripreso con un pò di colore dove si può usare? hai qlc. video.....grz.ancora
Il mio video "come stuccare il legno all'esterno" ti chiarirà tutto 😉
@@Restaura_con_Gianni
Complimenti per tutti i video, nessuno escluso. Riguardo alle crepe avrei una domanda. Ho due crepe su un mobile in ciliegio primi del 900. Volendo fare un restauro salvaguardando la patina, come devo comportarmi...grazie
Ciao Angelo.
affronto un problema simile al tuo in questi due video:
th-cam.com/video/bGGrt_46iro/w-d-xo.html
th-cam.com/video/apfxNuFwTek/w-d-xo.html
@@Restaura_con_Gianni Buongiorno, ho appena terminato di visionare i due video. Avendo le due crepe non retilinee (una sembra una y, nel punto del nodo del legno), credo dovro' riempirle con stucco di gommalacca!
Complimenti , e grazie mille dei tuoi bei consigli
Grazie! E scusa se non ti ho risposto prima... ho visto solo ora
E possibile vedere la fase di lucidatura con relativo ritocco del colore?
Sei semplicemente FANTASTICO😊
grazie!
Ovviamente si, anche se questi sono i primi video che ho fatto, e la qualità è molto bassa, sotto tutti i punti di vista...
Eccolo: th-cam.com/video/S0leXedFtk0/w-d-xo.html
Buongiorno grazie mille per i video e per gli ottimi consigli! Questo mi sarà senza dubbio utilissimo!
che olio mi consiglieresti per ravvivare una panca in legno non trattata, mai restaurata e non verniciata?
Un ottimo olio siccativo, che si usa da millenni ed è quindi compatibile con l'antico, è l'olio di lino cotto.
È anche possibile fare una mistura di olio di lino cotto, olio di Tung e essenza di trementina o acquaragia inodore, in parti uguali. Da un ottimo risultato
@@Restaura_con_Gianni grazie!
Sei un professionista
Bravissimo!!!!! Sei un bravo maestro!!!!!!
Grazie!
Molto interessante.Un po' prolisso ...
Ciao mitico Gianni!
Volevo chiederti un consiglio.
Ho un mobiletto che ho comprato ad un mercatino dell'usato che era stato verniciato e che ha tutti i segni delle pennellate.
Secondo te è possibile levigare e liscaire e poi verniciarlo si nuovo senza dover dare lo sverniciatore?
Grazie mille!
In teoria si, ma non è semplice.
Una volta lisciato con la carta vetrata va dato un primer o fondo isolante e poi si rivernicia sopra.
Ma per farlo sarebbe bene sapere se la vernice precedente sia ad acqua o a solvente ed essere sicuri che questa sia ben ancorata al legno oppure alla precedente mano di vernice, altrimenti rischiamo che si sfoglia tutto...
In breve: se è gommalacca, si fa normalmente, se è altro prodotto, non so se il gioco valga la candela...
@ Per me è una di quelle vernici/smalti multi superficie.
Io dopo pensavo di usare uno di quegli smalti con catalizzatore per far aderire il tutto al mobiletto
Salve, ho visto il suo video, molto interessante la tecnica. Volevo un consiglio: Ho delle finestre in Douglas (abete rosso), sempre esposte ad intemperie che dovrei restaurare a breve. Siccome questi infissi presentano delle fessurazioni, che non sono grandi come quelli del video, sono di dimensioni assai inferiori, ma non sono cricche da venature di legno, più che altro sono delle fessure che si sono formate nelle varie parti assemblate dell'infisso ( come se tra due parti assemblate dell'infisso si sia creata una luce, di dimensioni regolari, ma di una certa consistenza , che mi fa dubitare di poter riempire tali spazi con la normale stuccatura, (potrei inviarle per e-mail le foto dell'infisso) per farle capire il tipo di situazione. Ora, arrivo alle domande: 1) é possibile incollare degli inserti cuneiformi di Douglas, (perchè mi è stato detto che il Douglas è un tipo di legno che non si predilige a questo tipo di lavoro)? 2) Nell'eventualità ciò si possa fare, immagino che gli inserti debbano essere sempre in douglas, mentre che tipo di colla usare? La ringrazio anticipatamente.
Io riempirei gli spazi con colla poliuretanica, magari mista a polvere di legno, magari ricavata dalla carteggiatura delle stesse finestre, nel caso che le spaccature fossero grandi (guarda il mio video "come stuccare il legno all'esterno").
Poi si, se ti va di lavorare un po' di più puoi inserire le filzette di legno, che sarebbe bene fossero fello stesso legno: douglas se sono di questo legno o abete rosso se sono di questo, ma credo di poterlo escludere... Ovviamente stuccatura e inserimento di filzette va fatto tutto in una volta...
Buon lavoro
@@Restaura_con_Gianni Grazie per i consigli. A presto.
Le farò sapere come è andata.
Conto di lavorarci in estate, tra luglio ed agosto.
A presto 😊🖐️
Molto bene bravo finalmente spiegato con voce chiara e non fastidiosa complimenti
Grazie!
Ti riferisci ad altri miei video?
Io cerco di essere sempre chiaro ed esauriente, ma tutti possono sbagliare...
Buongiorno Gianni,
Ho delle travi in legno lamellare che aspettano di essere montate,le travi sono lì da 15 GG,dove per buona parte della giornata arriva il sole.
Ora ho notato che in vari punti si sono aperti alcuni squarci, è normale?Motivo?Come mi conviene intervenire?
Il legno seccando si fessura, è normale.
Poi quando riassorbirà umidità, le fessure si ridurranno. Comunque le fessure non causano nessun problema strutturale, ma solo estetico
@@Restaura_con_Gianni
A livello estetico come posso intervenire?
Potrei mandarti delle foto?
@@danielepaganodritto9808 l'ideale è ignorarle, perchè si allargano e restringono con il variare dell'umidità e quello che ci metti rischia di cadere.
Se le vuoi chiudere è meglio farlo quindi quando sono larghe la massimo, quindi ora, in piena estate.
Il lavoro migliore è quello che mostro in questo video, ma è un lavorone. In alternativa si possono chiudere con sigillante acrilico per legno e parquet o con pasta di legno fatta con polvere di legno e colla poliuretanica. Non c'è nulla di più resistente all'esterno
Grazie Gianni 👍
Veramente interessante, bravo.. quindi, se riparo in questo modo un portone esterno, non dovrò tenere dilatazioni dovute al caldo o al freddo che facevano cadere tutti gli stucchi usati in passato, giusto?
Sicuramente avrai molti meno problemi. Se il legno si muove molto, in estate una piccola crepa si riformerá sempre, ma le filzette di legno non cadranno
Comunque, se il portone è verniciato, o comunque se intendi verniciarlo, ti conviene usare la pasta di legno fatta con segatura fine e colla poliuretanica, come faccio vedere in questo video: th-cam.com/video/VJtU_n1Utqc/w-d-xo.html
Fai prima, è più facile e è più duraturo
@@Restaura_con_Gianni grazie Gianni, pulirò a fondo il portone dal vecchio stucco e userò il metodo che mi hai consigliato.
Un video meraviglioso! Un consiglio: quando stucchi e lo stucco una volta messo e asciutto risulta ancora essere di colore diverso dal legno, come fai? Io ho tentato passando sopra il mordente ma non penetra bene e non colora bene lo stucco asciutto. Come patino lo stucco affinché non si veda più?
Grazie!
Lo stucco dovresti farlo
1) leggermente più scuro del legno, se non intendi tingerlo.
2) appena più chiaro della tinta se invece intendi colorarlo.
Questo perchè nel caso 1) azzeccare il colore identico è pressochè impossibile, e se si vede una macchia chiara, è decisamente antiestetico, mentre una macchia un po' più scura, no da alcun fastidio, anzi! spesso con la tecnica della "moscatura" si tende a fare le macchioline scure che non ci sono, proprio perchè piacciono.
Nel caso 2) invece, lo stucco assorbirà pochissima tinta e se lo stucco lo hai fatto del colore del legno, questo assorbirà molta tinta e si scurirà molto, mentre lo stucco assorbirà più o meno tinta a seconda del tipo di stucco, ma comunque molto meno del legno.
Comunque, spesso i restauratori passano intere giornate, con un pennellino minutissimo in mano, a ritoccare, su un solo mobile, tutte le varie macchioline, di stucco, di vernice che non è venuta via bene, di colla o altro...
@@Restaura_con_Gianni grazie! Ti chiedo troppo se mi consigli il modo per fare uno stucco senza comprarlo?
@@officinadelleartiroma Si, di sistemi per fare da sè lo stucco ce ne sono parecchi, ed è un argomento che toccherò nel video che dovrei pubblicare sabato.
In questo caso parlo di come stuccare il legno che sta all'aperto "staccionate, arredo giardino ecc) quindi consiglierò pasta di legno fatta con colla poliuretanica o colla vinilica certificata D3 (per esterno) oltre ad altre cose.
Per stuccare i mobili, puoi fare lo stucco con gesso di bologna, terre d'ombra o ossidi minerali per colorarlo e gommalacca o colla animale come legante. Sono argomenti che prima o poi tratterò, ma ancora non l'ho fatto...
Alcuni usano la pasta di legno fatta con il vinavil, ma non la consiglio molto per molte ragioni: è difficilissima da carteggiare, non è idonea alla stuccatura dei mobili antichi, perchè il vinavil è un prodotto moderno, per seccare ci mette un'eternità ecc.
Per cui, in attesa che ne faccio io, ti conviene cercare video del tipo: "stucco di colla animale e gesso" oppure "stucco di gommalacca e gesso"
Complimenti...spiegazioni sintetiche ma complete.....
Una domanda che legno si usa per la chiusura delle crepe e come si riesce a tagliarlo a cuneo? Grazie
A chi ha un'attrezzatura basterà inclinare la lama della sega.
Chi non ha una sega a disco, può fare come mostro nel video "restauro estremo di un tavolo 1" ma ci vuole parecchia manualità...
Ci puoi indicare il nome della colla PU? Grazie ti seguo con grande piacere
Grazie Moreno!
Ho fatto degli esperimenti ed è risultato che la migliore è la Soudal pro 40 P
th-cam.com/video/NmU0vpvGYXE/w-d-xo.html
COMPLIMENTI..SEI VERAMENTE BRAVO..
SONO ANCH'IO UN RESTAURATORE MA TU SEI MOLTO PIU' BRAVO
Ti ringrazio, ma tutti hanno i loro punti forti ed i loro punti deboli. Ovviamente nei video io mostro solo quelli forti, in altri magari ne sai tu più di me.
Ed è giusto che sia così
Salve, mi chiamo Luca, volevo chiederti un consiglio, ho un gradino di una sedia spezzato diciamo in obbliguo rispetto all'asse del gradino appunto, le due parti ancora combaciano bene però tolgono stabilità alla sedia. Come potrei risistemarlo senza portare la sedia da un falegname? Posso rimediare in qualche modo? Grazie mille per qualsiasi consiglio tu possa darmi
Se non è antica puoi incollare anche con del semplice vinavil. Il problema è che per alcune ore dovresti tenere stretto, preferibilmente con qualche morsetto, qualcuno si arrangia anche con del nastro adesivo arritolato stretto...
Complimenti per il video. La poliuretantica va senz'altro bene, ma credo possa andare anche la resina epossidica. Oltretutto, sarebbe possibile aggiungere il colore del mobile stesso, ricavandolo da una leggera levigatura. Quindi, resina trasparente e polvere di levigatura mescolate insieme e non avrei aggiunto alcun listello, solo attenzione a sigillare per bene il fondo. Che ne dici?
Il lavoro perfetto sarebbe stato usare la colla in perle come usavano nei secoli passati, ma considerando che il mobile non è di pregio ho preferito usare la colla poliuretanica perché è il prodotto più affidabile quando ci sono spazi da riempire.
Il lavoro che descrivi sarebbe sicuramente più economico anche se dai risultati più modesti ed è quello che in genere si fa con lo stucco di poliestere (ho fatto un video anche su quello) ma ripeto, il risultato è davvero modesto e si fa solo in mobili di scarso valore e in punti poco visibili...
La resina epossidica non è propio contemplata dal mondo del resrauro, ma si può usare per fare opere d!arte moderne, sia in legno che con altri materiali...
Ciao complimenti veramente interessante,. Una domanda se le crepe sono piccole si adotta lo stesso sistema? grazie a presto. Massimo
Le crepe, al contrario dei buchi, sono sempre soggette a muoversi, per cui lo stucco non va bene perchè si spacca e cade. Se non è possibile mettere la filzetta di legno, si può intervenire con pasta di legno o con cera; esistono dei stick di cera colorata, in una vasta gamma di colori che assomigliano alle tonalità delle diverse essenze di legno, con cui chiudere la crepa, questo video illustra bene come si fa:
th-cam.com/video/gL9jenWbuO4/w-d-xo.html
Al posto di quel piccolo "pirografo" con cui scalda la cera, si può usare anche un saldatore a stagno, oppure si può manipolare la cera finchè non diventa abbastanza morbida da usarla come fosse uno stucco. Tutto ciò, se il legno da stuccare è all'interno, perchè con il sole la cera si ammorbidisce, fino a diventare liquida, sotto il sole di agosto...
Maestro, buonasera.
Desideravo porLe qualche domanda: come mai, per pareggiare i listelli inseriti, non si ricorre ad una piccola pialla?
Altrove, qualche altro restauratore ha preferito sfilare i pannelli del fondo, separarli in corrispondenza delle crepe correggendo i margini, aggiungendo un listello per reintegrare il legno perso con la pareggiatura e incollare il tutto.
Buonasera a lei.
Usare una pialla potrebbe essere possibile, ma ci sarebbe un rischio altissimo di toccare il legno del piano che sto riparando creando un danno irrimediabile, invece con lo scalpello ho la situazione sotto il massimo controllo. Inoltre come vede taglio il legno seguendo la direzione delle venature, e questa regola dovrei seguirla anche con la pialla, altrimenti strapperei le fibre; ma nei punti in cui due listelli vicini hanno la direzione l'uno opposta all'altro, con una pialla questo sarebbe impossibile, per cui le probabilità di fare un buon lavoro con una pialla sono bassissime, ammesso che siano esistenti...
Per quanto riguarda i pannelli del fondo scollati, quello è un altro problema che richiede una soluzione diversa. Ci ho già fatto su un video, anche se non è ancora pubblico. Eccolo:
th-cam.com/video/0ubLVbRtOho/w-d-xo.html
Ciao, complimenti per il video, che marca di colla poliuretanica usi.....??? Dal video non sono riuscito a capirlo
Grazie!
Ne ho usate molte, ma on ho trovato grandi differenze fra una marca e l'altra; quelle forse un pochino migliori sono la Saratoga e la Sayerlack.
Quella che uso in questo video è la prima confezione che compro e te la sconsiglio al 100%. Non tanto per la qualità della colla, che è in linea con le altre, ma per il beccuccio che ha una forma strana e si intasa di continuo, tanto che ogni pochi usi debbo aprire il barattolo per pulirlo, ed alla fine mi si è quasi seccata nel barattolo, per non buttarla l'ho allungata un po' con acetone, ma cos' gli ho allungato la vita di poco, perchè in breve si seccherà più di prima e per alcuni usi non mi è più buona a causa della presenza dell'acetone...
Complimenti
E soprattutto ai un modo pacato di spiegare le cose 😄😄
mi sforzo di fingermi serio... poi (specie negli ultimi video pubblicati) tiro fuori il vero me stesso nei finali :-D
Salve quindi mi sconsiglia la colla vinilica magari in spazi piccoli.. Grazie
Piccole crepe possono essere chiuse con lo stucco poliuretanico, es. il Sinto legno.
La colla vinilica usata come stucco non va bene, perchè seccando si ritira e quindi non chiude bene la spaccatura e se resta in superficie, poi è difficile da carteggiare via perchè è gommosa...
ho una forcella di quercia rossa e durante l'essicatura si sono create crepe abbastanza importanti. Mi potreste dare informazioni per la riparazione e materiali da utilizzare?
Cosa intendi per "forcella"?
Il legno, se non ridotto in tavole e poi stagionato nel modo opportuno, è sempre soggetto a spaccarsi... se è esposto alle intemperie poi, queste spaccature sono soggette ad allargarsi e restringersi a seconda delle stagioni...
Comunque, il modo più facile per chiuderle è con la pasta di legno fatta con colla poliuretanica (se esposto alle intemperie) come mostro in questo video: th-cam.com/video/VJtU_n1Utqc/w-d-xo.html
Se invece è all'interno, allora puoi chiuderle con una filzetta di legno, come hai visto in questo video
Bravo 👏
grazie :)
Ben fatto, complimenti.
Ottimo tutorial complimenti
grazie :)
salve gentilmente vorrei sapere il nome della colla poliuretanica che ha usato grazie
Buongiorno, di colle poliuretaniche ne ho usate molte, e all'incirca si equivalgono tutte... quella che uso in questo video, non gliela consiglio, non per la colla, ma per il beccuccio, malfatto e sempre otturato.
Comunque, se ha necessità di fare incollaggi particolarmente tenaci, le consiglio la colla "Mastro D'ascia" della Saratoga; è in cartuccia, come il silicone perchè meno liquida di queste colle qua, si gonfia meno e quindi risulta estremamente resistente, quindi ottima per situazioni difficili, ma sarebbe una spesa inutile per questo lavoro (ora non ricordo il prezzo esatto, ma ricordo che è molto costosa... probabilmente intorno ai 20€ alla cartuccia...)
Ciao , sto guardando e riguardando i tuoi video sul restauro del mobile perche voglio restaurare un tavolo tedesco costruito da un mio bisnonno a meta' 1800,. inizialmente pensai di farlo fare ad un restauratore ma poi ho pensato di farlo io come sorta di continuazione dell' arte del nonno.
Non credo che sia un valore economico alto perche' fu costruito per usarlo nella cucina di famiglia operaia dell' epoca ma ha un grande valore affettivo per me, sostanzialmente e' messo bene a parte qualche buchetto di tarlo che lasciero' ( faccio bene?) e delle crepe del tutto simili al tuo mobile sul piano, mi consigli di usare la colla di coniglio o la poliuretanica? ripristinato tutto penserei di verniciare a gommalacca con tampone .
Questo mobile è molto più recente del tuo e in legno di abete (il più economico di tutti) per cui va benissimo la colla poliuretanica. Però su un mobile che ha 70/80 anni in più sarebbe meglio usare la colla animale, se hai pratica nell'uso.
Per la lucidatura, il tampone va benissimo se lo sai già usare bene e se non è di un legno come pioppo o abete che sono molto più restii a farsi lucidare con questa tecnica e quindi ti converrebbe lucidare con 3/4 mani di gommalacca a pennello e poi una di cera
@@Restaura_con_Gianni grazie dei preziosi consigli
Caro maestro (e conterraneo) dovrei riportare alla loro originaria bellezza delle doghe di teak che col tempo e le intemperie si sono ingrigite e hanno fatto un po' di muschio. Oltre all'olio di gomito, esiste un prodotto che "ripulisca" il legno e lo prepari al mordente ed alla vernice protettiva? Grazie e complimenti per i suoi tutorial, semplici ed efficaci in puro stile marchigiano.
Ciao Massimo.
Conterraneo forse si, maestro no... so qualcosa e mi piace lasciare qua la mia "eredità" ma i grandi esperti sono altri...
Ad es, non ho molta esperienza con il teak, comunque so dirti per certo, che questo prodotto potrà aiutarti a ridare al tuo legno il colore originale:
www.manomano.it/p/elimina-grigio-rr-5050-ripristino-legni-ingrigiti-rio-verde-750-ml-9514262
La marca Rioverde è molto seria, per cui puoi andare sul sicuro.
E quest'altro prodotto ti aiuterà a far durare di più la finitura, che su legni oleosi come il teak ha grossi problemi di adesione e rischia di sfogliarsi dopo poco tempo:
www.plack.it/Vendita-online-primer-protettivo-legno-barche-ln2550lc.html
Questo è un primer, quindi va direttamente sul legno, poi sora si passa la finitura.
Buon lavoro da Tolentino
@@Restaura_con_Gianni Puoi provare con l'acqua ossigenata ad alto volume riprto il più alto che trovi in commercio. Occhio!
@@robertocoiante1981 con acqua ossigenata e ammoniaca il legno non torna"all'originale bellezza" ma si schiarisce fino a diventare quasi bianco, ci ho gia fatto un video e ne farò un altro. Con quel prodotto invece sparisce solo il grigio che deturpa il colore del legno 😉
Complimenti! Per crepe più piccole invece cosa puoi consigliare? Stucco acrilico o meglio bicomponente? Nel mio caso sto sistemando un vecchio tavolo, niente di particolare pregio
Grazie Ben!
Quello poliuretanico bicomponente, è perfetto quando siamo sicuri che la crepa non si muova, altrimenti è meglio l'acrilico.
In questo video spiego meglio di come potrei fare in un commento:
th-cam.com/video/bGGrt_46iro/w-d-xo.html
@@Restaura_con_Gianni grazie mille, ho visto il tuo il video che mi hai indicato e ora mi è chiaro il lavoro che devo fare. Un bel pollice in su
Sicuramente,non farò mai lavori di falegnameria o restauro.Ma amo l arte e sono molto curiosa.Apprezzo molto il rispetto del mobile, complimenti.D altronte si vedono mobili anche antichi,deturpati del tutto,in alcuni video.Tanto di cappello❤️
Grazie!
Purtroppo hai pienamente ragione... Mi sono occupato di questo triste argomento in un video fatto ad ok: "il restayling di vecchi mobili: il parere di un restauratore" nella speranza di mettere un freno a questa follia
È se ad esempio si crea una crepa che fa fuoriuscire l' acqua , come posso riparare la crepa per evitare di buttarla?
Cioè, tipo una crepa in una botte? Esiste uno stucco, appositamente creato per chiudere le fessure che si aprono nelle botti
@@Restaura_con_Gianni non una botte una semplice ciotola dove si ci può mangiare , cibi liquidi e non liquidi , è siccome quando metto cibi liquidi mi perde il liquido , di fuori piuttosto di buttarla pensavo di ripararla e chiedevo per sapere come fare
@@mia-do4oh quelli che le ciotole le fanno, se gli si fessura il legno, rimediano con il super Attack
@@Restaura_con_Gianni al l esterno , ma al l' interno di cui si ci mette il cibo non credo che glielo mettano in quanto risulta tossico; ma cmq abbiamo inteso che non mi vuole aiutare perdendo tempo 🙋♀️
@@mia-do4oh esatto: mi sono appena pentito di aver perso del tempo così inutilmente 🤔
Bravo video interessante
non si e' mai imparato abbastanza bravo
Il bello di questo lavoro, è che non finisci mai di imparare e ogni giorno fai una nuova piccola scoperta...
Grazie!
Salve perché utilizza la soda caustica... Nn è consigliato nel restauro del mobile, a prescindere dal legno che sia abete o noce...
Dipende se il mobile è antico o solo vecchiotto.
Qui spiego meglio questa cosa:
th-cam.com/video/jHh1Z1bDMc0/w-d-xo.html
La soda caustica toglie la patina e sbianca il legno, il legno si bagna, si rigonfia, gli incastri si allentano, attacca le colle originali, se non si lava poi completamente risorge e attacca mordenzature e finiture.
Sconsigliata su qualsiasi mobile che sia antico o vecchiotto. Sverniciatore e olio di gomito! Sempre!
@@ulissefrezza4395 per questo ho fatto un video sulla sverniciatura con soda caustica quanto più possibile dissuasivo, riprendendo poi il discorso anche nel video sulla patina.
Comunque, se su fanno le cose per bene, non attacca le colle non allenta gli incastri né riaffiora in futuro, rovinando le finiture. Il problema maggiore è quando si usa su legni taninosi (quasi tutti) dopo di che il mobile è da buttare e basta.
Però se si fa le cose per bene che so... su una finestra di conifera, ne migliora l'assorbimento delle finiture (in superficie la resina saponifica e se ne và) e queste durano più a lungo
ottimo grazie
si un artista addro che...
me rdai la mail tua perfavore.....co ssa posta elettronica me ce tajo....grazzie
X favore potrebbe aiutarmi ho 2 poltrone che mi ha donato la mia mamma poltrone ridotte malissimo li posso recuperare
Come posso aiutarti?
Grazie Maestro sono un piccolo obbista dal suo filmato o Imparato una nuova cosa grazie Umberto
Sono felice di esserti utile!
Grazie Mesciu very nice
fantastico bravo
Bravo
Ciao ho scoperto da pochissimo questo canale FAVOLOSO!!
Grazie per la dedizione e per gli ottimi consigli,sono una attempata signora alla quale grazie ai tuoi bellissimi video è venuta la voglia (forse mal riposta) di tentare dei piccoli restauri di mobili antichi ,ma di modesto valore.....
Forse dico una grande corbelleria ma per sistemare un mobile averi bisogno di un paio di sverze e come avrai compreso non dispongo di un laboratorio,ci sarebbe la possibilità di farle a mano?
Grazie ancora per tutto e ancora complimenti!
Non è mai troppo tardi per togliersi una soddisfazione!
In teoria potrebbe provare con un vecchio coltello, sul margine di una tavola, ad usarlo come fosse un cuneo per staccare una striscia a sezione triangolare. Ma servirà una tavola con la venatura molto rettilinea e pruva di nodi, ma in teoria è possibile.
Rambo lo farebbe 😂😂😂
Mi scuso per non aver risposto prima. Credevo di averlo fatto...
Io avrei fatto colla e segatura Lo ho provato . lavoro rapido ed alla fine non si sono viste differenze
Si, si può fare così, ma i risultati sono un po' più modesti
Mazzetto Daniele , colla e segatura è per quelli che si vogliono sbrigare e poi consentimi è proprio una c...ta. ciao
@@robertocoiante1981 Stuccare un palo della recinzione, con colla poliuretanica e segatura è perfetto, ma stuccarci un mobile è come la corrazzata Potëmkin:
th-cam.com/video/eHf-NWLlahY/w-d-xo.html
Perché non fai un video dove mostri come piantare un chiodo, sembra una stupidaggine ma a me è successo che si spaccasse il legno
La prossima volta dagli prima una martellata sulla punta per appiattirla un po'. Pare assurdo ma funziona. Sull'argomento hanno fatto un buon video in un bel canale che seguo: "Kaos la leggenda" non ricordo il titolo del video ma se cerchi "kaos la leggenda chiodi e viti" probabilmente ti viene fuori
ma non conveniva separare il piano dal comò mettere colla tra le fessure e morsettare il piano riportandolo allo stato originale.
Per fare il lavoro che dici, avrei dovuto schiodare la cornice che corre sotto, tutto attorno al piano (e schiodare significa fare grossi danni) , pillare la parte posteriore del piano, fare il lavoro che hai descritto, rinchiodare nella nuova posizione e infine incollare nella parte posteriore del piano, quel cm di legno che è venuto a mancare, restringendo il piano, per cui sul filo posteriore del piano il legno sarebbe spatinato, oltre che non originale = piano rovinato.
Così invece il lavoro è reversibile (prima regola del restauro) e in qualunque momento si possono togliere le filzette ripristinando la situazione iniziale, per fare eventualmente un intervento diverso.
👍
LEI HA INSEGNATO A RIUSARE IL POLISTIROLO ---- PERCHè NN RICHIUDERE XON QUELLO'?
Si vedrebbe da 10 metri che non è legno...
carissimo,,, meglio chiudere la crepa con fogli per impiallacciature,,,, risulta meglio il lavoro con meno impegno ,,, ok usare la colla antica dei falegnami ,,, io la conosco come colla di pesce,,, auguri,,,
Che dire...
Un lavoro così ci sarebbero gli estremi per una querela! 😂😂😂
Tagliare i listelli in quella maniera la trovo un operazione molto pericolosa, soprattutto per persone con poca esperienza. Ti consiglio di pensare al tuo pubblico e alla sua sicurezza includendo qualche “avviso”.
Be...
Se debbo spiegare che quel che taglia il legno taglia anche la carne, siamo messi male! 😳
@@Restaura_con_Gianni sono falegname e tengo corsi di falegnameria. Stai usando macchinari non a norma con operazioni pericolose anche per un professionista, rivolgendoti nel migliore dei casi a un hobbista. Se ti senti a posto con la coscienza siamo tutti felici. Pace ✌🏻
@@hsette quando ho comprato le macchine, oltre 30 anni fa erano a norma.
Spero che chi guarda questo video non si metta a caccia di vecchie macchine perché io non ne uso una nuova! 😄
@@Restaura_con_GianniGrazie mille per le tue spiegazioni! Anche se le tue attrezzature non sono a norma chissenefrega!
@@Restaura_con_GianniGrazie mille per le tue spiegazioni! Anche se le tue attrezzature non sono a norma chissenefrega!
Mi hai ingannato con la Polaroid....chiedimi scusa
😂😂😂😂
Da galera.
Questo è da galera! :-D
th-cam.com/video/evF_8_30Ip8/w-d-xo.html
abbiamo lo stesso tipo di anello
È per molti ma non per tutti 😉👋👋👋
@@Restaura_con_Gianni volevo chiederti un suggerimento su come trattare il legno di una vecchio baule che, risulta rivestito di garza e poi verniciato (non capisco bene se è vernice oppure una sorta di stucco o terra), in alcuni punti è visibile il legno che malgrado gli anni sembra intatto... ovviamente altre zone hanno subito il tempo, ma tutto sommato voglio recuperarlo... Grazie
@@liboriocaruso1717 ciao Liborio!
Probabilmente il tuo baule è stato rivestito di tela e poi gessato. Lo facevano spesso: la tela serviva a tener fermo il legno. Poi probabilmente il gesso è stato laccato e dipinto. Ora bisogna capire lo stato di conservazione di questi dipinti (se presenti) e se vale la pena recuperarli. Però, se è stata passata della vernice sopra ai dipinti, potrebbe essere parecchio costosa la cosa. Andrebbe fatto vedere a qualcuno che si occupa di questo tipo di restauro e che non sarei io...
Il cognome Caruso è molto diffuso in Sicilia, sei di lì? A Catania c'è una restauratrice molto esperta che farebbe per il caso tuo
@@Restaura_con_Gianni ciao Gianni, in realtà il baule non ha dipinti, ha solo questo rivestimento che credo la soluzione migliore, sia di staccare l'intera garza e dare una ripulita al legno che cmq si presenta in buono stato... malgrado i suoi 50 e passa anni.. l'idea è di fare un restauro manutentivo a legno e mantenere le parti in metallo, fasce, angoli e serrature... conosco anch'io una restauratrice di Catania, io sono di Siracusa e abito a Milano
@@liboriocaruso1717 se come credo quello che vuoi togliere è gesso, lo sverniciatore non lo vede nemmeno... Più o meno identico discorso per la pistola termica. Amche con la carta vetrata nin sarebbe semplice. La cosa che più funzionerebbe è la soda caustica, ma è un lavoraccio, vedi tu se te la senti. Sopratutto, assicurati che sia di pioppo o abete (è quasi sempre così) che fra i legni più diffusi, sono quelli che meglio sopportano la soda; altri, come il castagno o la quercia si rovinano tantissimo...
Ah ah ah !!!c 'ero pure cascata !! Una Polaroid che fa video uuanhu!!!
hahaha si...
Erano i primi video seri che facevo ed ancora non avevo deciso bene come farli... ora gli sketch fuiri di testa li uso come saluto finale...
Che restauro e' se si sparano i punti di metallo..andava messo il listello battendo von il martello e assolutamente bastava cosi!
@@frankswoodandminiatures9389 i punti li ho tolti quando la colla è seccata.
La colla finché è fresca risulta viscida e un cuneo tenderebbe sempre ad uscire
IL METODO E LA TECNICA SONO CHIARISSIMI. E' IL CONCETTO CHE E' SBAGLIATO. In fatti il problema sta nella deformazione del legno e tale deformazione è "in fieri" e per prima cosa va bloccata, stabilizzata, e, se possibile, "fatta rientrare". Inoltre è ovvio che una tale deformazione della tavola, addirittura con "crepa", porta alla deformazione dell'intero mobile. Il mettere zeppe e colle addirittura a pressione, all'interno della parte crepata, non solo non blocca il processo di deformazione, ma addirittura lo favorisce, ... con tutte le conseguenze del caso. Il "restauro" qui illustrato, bellissimo al momento, ... non farà altro che provocare l'allargamento della crepa negli anni a venire. Se è un mobile da poco, il gioco non vale la candela, se è un mobile di pregio, ... non si è fatto altro che mascherare momentaneamente il guaio per ritrovarcelo aggravato in futuro.
La causa della crepa è il restringimento naturale del legno e una filzetta infilata nella crepa non può in alcun modo causare un ulteriore ritiro della tavola. Lo farà, ma non a causa della filzetta e fra 10 o 20 anni quando verrà restaurato di nuovo, il futuro restauratore valuterà se sarà il caso di togliere queste filzette per metterne di più larghe.
Il valore del mobile è più affettivo che materiale, altrimenti non avrei usato colla poliureranica....
Buona serata
@@Restaura_con_Gianni Non voglio far polemiche con te, visto che stimo il tuo modo di fare, ma neppure su questa tua affermazione sono d'accordo. Non si tratta di "restringimento del legno", ma di deformazione dovuta alla diversa tensione che si viene a creare nelle fibre e tra le fibre e che varia da fibra a fibra. Quando questa tensione dovuta al diverso comportamento di fibre adiacenti diventa tale che si superano le forze di coesione laterale (tra fibra e fibra) si crea ovviamente non solo la crepa, ma anche la deformazione. Una volta che questa si forma le fibre diventano ancor più libere di deformarsi ed il fenomeno tende ad aggravarsi, a meno che non abbia ormai esaurito il picco del suo moto deformativo. Inoltre - come tu certamente ben sai - il movimento delle fibre varia seconda delle condizioni igrometriche e di temperatura dell'aria e prosegue nel legno addirittura per decenni e decenni con andamento anche stagionale. Ecco perchè il metodo da te proposto è validissimo su tempi brevi ma inefficace a lungo andare. Comunque, il fatto che tu ed io si abbia opinioni diverse su un fatto specifico, non è certo un dramma. In definitiva io intendo che il lavoro che tu esponi è valido, ma deve essere accompagnato da altro che "blocchi" o "riduca" la crepa e sopratutto che neutralizzi l'effetto che la ha creata. Quanto al fatto che si debbano usare tecniche diverse secondo il pregio del mobile da restaurare, hai perfettamente ragione. Con stima.
@@giuliahuan7107 molto probabilmente questa tavola era gia difettata al momento della costruzione del mobile poi col tempo le spaccature si sono allargate sempre più per le ragioni che hai ben spiegato e visto che il mobile ha meno di 100 anni il processo continuerà ancora a lungo a prescindere dalla presenza di una filzetta o di STUCCO come molti farebbero... Questo si che sarebbe un orrore! 😱
@@Restaura_con_Gianni Su questo siamo perfettamente d'accordo. Non a caso questi fenomeni sono legati a parametri che dipendono da fattori che insorgono ancor prima del taglio delle tavole, come il mese nel quale la pianta è stata tagliata o le tecniche di stagionatura adottate, o addirittura il tempo nel quale la tavola è stata fatta e poi anch'essa messa a stagionare. In effetti io sono intervenuta perchè ho un tavolo antico (oltre 250 anni) e mi ricordo che da bambina gli è stato fatto l'esatto intervento che tu illustri e che, vedendo il tuo video, mi è ritornato esattamente in mente. Ora me lo trovo non solo con lo stesso problema della crepa nello stesso posto, ma anche con quello delle colle e degli inserti e sto diventando matta per "restaurarlo" veramente, ovvero riportarlo allo stato "originale". Gli erano addirittura stati introdotti inserti "a farfalla", o a "coda di rondine" (non so come si dica dalle parti tue) ma la forza della deformazione del legno li ha addirittura scalzati. Scusa se mi sono dilungata, . .. Ma volevo giustificare il mio intervento, di fronte a te.
@@giuliahuan7107 Si, gli inserti a farfalla o a doppia coda di rondine che dir si voglia, anni fa era un must e ammetto che qualche volta l'ho fatto anche io, trascinato dall'entusiasmo di questo intervento... le cui virtù sono decantate perfino in libri della De Agostini... Ma dopo un paio di volte che lo facevo ho cominciato a domandarmi se stavo restaurando o rovinando il mobile ed ora saranno una ventina di anni che non faccio più questa cosa.
Se il piano del tuo tavolo si è imbarcato, come è probabile, perchè i due problemi spesso sorgono assieme, non è per la sverzatura, ma proprio per la natura del legno. Il colpevole più probabile è il falegname, o chi ha fatto le tavole (che all'epoca spesso era lo stesso falegname) o chi ha abbattuto l'albero nel momento sbagliato ecc.
Non hai motivo di scusarti, sono aperto al confronto, a chiarirmi meglio e anche ad imparare, perchè in questo mestiere non si finisce mai di apprendere, purchè in maniera pacata, come è avvenuto con te.
Saluti
Scalpello non affilato...!!!
Il problema maggiore erano i che dondolavano, ma oramai avevo iniziato la ripresa...
Bravo 👏
Complimenti per questi suoi saperi e per questo suo saper fare fare.
Una domanda: ha accennato a metodi per pareggiare il colore degli inserti con quello del piano.
Ha forse un video già pubblicato !? Ne vorrà pubblicarne di appositi !?
Complimenti ancora ...
Potrei inserire nelle crepe il silicone colorabile?
@@chiararomano2447 il "sigillante acrilico per legno e parquet" si, il silicone assolutamente no