Il mio terapeuta ha orientamento analitico ed usa il silenzio. Con me lo ha fatto in modo forte una sola volta, perché voleva vedere che cosa avrei proiettato su di lui, cercando di riempire quel silenzio. Per me è stato tremendo, ma in effetti ha aperto alcuni interessanti scorci sul mio vissuto, ho imparato.
È confortante sapere che anche voi imparate qualcosa da noi... Io mi sento sempre un peso per tutti, terapeuta compreso. Temo di contagiarlo con i miei ragionamenti sballati, di caricarlo di energia negativa, di stancarlo😢
Già, l'errore è comune... Io ho aspettato tantissimo prima di capire di averne davvero bisogno. Ho convissuto con i DOC per 10 anni senza affrontarli mai. Poi, quando sono diventati evidenti agli occhi altrui, una collega amica mi ha bonariamente "ricattato", dicendomi che sarebbe ritornata a lavorare con me solo se avessi accettato di vedere il mio problema e avessi chiesto aiuto. Così ho fatto e sono in terapia da 2 anni. Oggi penso che avrei dovuto iniziare una psicoterapia fin dalla giovinezza, quando ho manifestato i primi sintomi di ansia grave. Sì, la terapia funziona ed andrebbe iniziata ben prima di toccare il fondo.
Ah, le vacanze!!! Quando il mio terapeuta va via (massimo due settimane), mi sento morire... In questo momento lui non c'è e io lo aspetto come se fosse il Messia, con la stessa ansia. Anche il mio psicoterapeuta dice che lo stacco può essere giovevole, ma io non stacco mai. La mia testa è ossessivo- compulsiva, non mi dà tregua.
Sul fatto che il terapeuta non racconti di sé il mio terapeuta è molto rigido, perché spiega che devo proiettare su di lui cosa sono io, e non sapere chi è lui. Mi ricorda che sono io e non lui il protagonista della terapia... Io però sono curiosa come una scimmia e lo tempesto di domande, che lui gestisce con un aplomb impeccabile😅.
Credo che il terapeuta debba restare il più asettico possibile...... Meno racconta di sé meglio è. Soprattutto non deve si deve coinvolgere nelle problematiche del paziente né dare inizialmente c9nsigli;altrimenti non può aiutarlo e rischia di vanificare o "annacquare" il risultato.
Il mio terapeuta ha orientamento analitico ed usa il silenzio. Con me lo ha fatto in modo forte una sola volta, perché voleva vedere che cosa avrei proiettato su di lui, cercando di riempire quel silenzio. Per me è stato tremendo, ma in effetti ha aperto alcuni interessanti scorci sul mio vissuto, ho imparato.
Grazie della riflessione ☺
È confortante sapere che anche voi imparate qualcosa da noi... Io mi sento sempre un peso per tutti, terapeuta compreso. Temo di contagiarlo con i miei ragionamenti sballati, di caricarlo di energia negativa, di stancarlo😢
Grazie della condivisione della tua storia ☺
Già, l'errore è comune... Io ho aspettato tantissimo prima di capire di averne davvero bisogno. Ho convissuto con i DOC per 10 anni senza affrontarli mai. Poi, quando sono diventati evidenti agli occhi altrui, una collega amica mi ha bonariamente "ricattato", dicendomi che sarebbe ritornata a lavorare con me solo se avessi accettato di vedere il mio problema e avessi chiesto aiuto. Così ho fatto e sono in terapia da 2 anni. Oggi penso che avrei dovuto iniziare una psicoterapia fin dalla giovinezza, quando ho manifestato i primi sintomi di ansia grave. Sì, la terapia funziona ed andrebbe iniziata ben prima di toccare il fondo.
Grazie mille per la condivisione☺
Ah, le vacanze!!! Quando il mio terapeuta va via (massimo due settimane), mi sento morire... In questo momento lui non c'è e io lo aspetto come se fosse il Messia, con la stessa ansia.
Anche il mio psicoterapeuta dice che lo stacco può essere giovevole, ma io non stacco mai. La mia testa è ossessivo- compulsiva, non mi dà tregua.
Grazie per la condivisione ☺
Sul fatto che il terapeuta non racconti di sé il mio terapeuta è molto rigido, perché spiega che devo proiettare su di lui cosa sono io, e non sapere chi è lui. Mi ricorda che sono io e non lui il protagonista della terapia... Io però sono curiosa come una scimmia e lo tempesto di domande, che lui gestisce con un aplomb impeccabile😅.
Grazie per la riflessione ☺
Assolutamente si si tocca tante cose in terapia
Vero ☺
@@dr.matteoradavelli grazie mille dottore
@@dr.matteoradavelli e soprattutto si piange in terapia 😭
@@52fb3n56 Di nulla ☺
@@52fb3n56 Si certamente☺
Credo che il terapeuta debba restare il più asettico possibile...... Meno racconta di sé meglio è. Soprattutto non deve si deve coinvolgere nelle problematiche del paziente né dare inizialmente c9nsigli;altrimenti non può aiutarlo e rischia di vanificare o "annacquare" il risultato.
Si condivido☺