‼️Comunicato Stampa congiunto 22.04.2023 VALLONE MORANZANI: PARTE L'ESPOSTO DEI COMITATI AI NOE‼️ 👉Sugli scavi intorno al Vallone Moranzani intervengono ora anche i comitati Opzione Zero, Assemblea permanente contro il Rischio Chimico di Marghera e il Comitato Tutela Salute e Ambiente di Malcontenta che nella giornata di ieri hanno depositato un esposto urgente ai Carabinieri del NOE e della Forestale per grave rischio di inquinamento ambientale. 👉La situazione per gli esponenti dei comitati è paradossale quanto pericolosa: “Si parla di progetti per la messa in sicurezza della discarica del Vallone Moranzani, ma qui l’impressione è che si stia andando nella direzione opposta. Si sa infatti che le discariche devono essere isolate in tutti i modi possibili, ma in questo caso con i lavori di scavo del nuovo canale Moranzani si sta facendo il contrario scoprendo strati della vecchia discarica abusiva, mettendo a nudo i rifiuti speciali in essa contenuti, che poi per effetto delle precipitazioni franano e dilavano nel nuovo corso d’acqua e nel terreno circostante Per lunghi tratti sono visibili strati di materiale nero e grigio che potrebbe essere costituito da ceneri industriali, mentre nella zona più a est il terreno scavato è di un colore rossastro, simile a quello delle ceneri di pirite. E’ da diversi giorni che cittadini e anche alcuni consiglieri comunali e di municipalità segnalano questo problema, ma i lavori proseguono a tutta forza e nessuno interviene. Per questo motivo abbiamo depositato l’esposto chiedendo ai NOE e alla Forestale di fermare subito i lavori e fare gli accertamenti del caso”. ⚠️L’esposto dei comitati va ancora più nel dettaglio denunciando tra l’altro che le operazioni di scavo avrebbero danneggiato il diaframma che isolava almeno in parte la discarica; inoltre è molto grave il fatto che il terreno potenzialmente contaminato sia stato usato per coprire il vecchio Fosso Moranzani andando così a spargere inquinanti anche dove non erano presenti”. Nel corso del sopralluogo effettuato insieme ai giornalisti di SlowPress nei giorni scorsi, sono state rilevate poi tre tubazioni che mettono in collegamento diretto il nuovo canale con il Naviglio Brenta: presso lo sbocco di uno di questi è stata osservata la presenza di materiale tipo “terre rosse” che con tutta probabilità, con le precipitazioni dei giorni scorsi, è stato sversato nel fiume e di qui in Laguna. Tra l’altro, da quanto si legge nei documenti di progetto, il canale Moranzani dovrebbe servire per far defluire le acque verso alcune vasche di laminazione a ovest della SS 309 Romea, per essere poi pompate tramite l’idrovora di Malcontenta nei canali che sfociano in Laguna. ⚠️Il quadro che si va delineando è quello di un vero e proprio disastro ambientale e i comitati promettono battaglia: “Non sappiamo se in fase progettuale sia stata sottovalutata la presenza di rifiuti speciali nelle zone di scavo, ma del resto è un fatto noto che tutta l’area è stata oggetto nei decenni passati di sversamenti abusivi e incontrollati. Quanto meno si doveva procedere con cautela, e certamente si dovevano fermare i lavori nel momento in cui il problema si è manifestato; invece si è continuato a scavare per più di 3 km facendo finta di niente, mentre il rischio di contaminazione di acque, suoli e anche aria è altissimo. Vogliamo risposte immediate da parte degli Enti competenti, in particolare da Regione Veneto, dal Consorzio di Bonifica e dal Comune di Venezia. Chiediamo alle Autorità di vigilanza di intervenire subito per fermare i lavori e dare corso agli accertamenti e alla messa in sicurezza. Se non avremo riscontri nei prossimi giorni, saremo noi a bloccare le ruspe”. Comitato Opzione Zero, Assemblea contro il Rischio Chimico Marghera, Comitato Tutela Ambiente e Salute Malcontenta
‼️Comunicato Stampa congiunto 22.04.2023
VALLONE MORANZANI: PARTE L'ESPOSTO DEI COMITATI AI NOE‼️
👉Sugli scavi intorno al Vallone Moranzani intervengono ora anche i comitati Opzione Zero, Assemblea permanente contro il Rischio Chimico di Marghera e il Comitato Tutela Salute e Ambiente di Malcontenta che nella giornata di ieri hanno depositato un esposto urgente ai Carabinieri del NOE e della Forestale per grave rischio di inquinamento ambientale.
👉La situazione per gli esponenti dei comitati è paradossale quanto pericolosa: “Si parla di progetti per la messa in sicurezza della discarica del Vallone Moranzani, ma qui l’impressione è che si stia andando nella direzione opposta. Si sa infatti che le discariche devono essere isolate in tutti i modi possibili, ma in questo caso con i lavori di scavo del nuovo canale Moranzani si sta facendo il contrario scoprendo strati della vecchia discarica abusiva, mettendo a nudo i rifiuti speciali in essa contenuti, che poi per effetto delle precipitazioni franano e dilavano nel nuovo corso d’acqua e nel terreno circostante Per lunghi tratti sono visibili strati di materiale nero e grigio che potrebbe essere costituito da ceneri industriali, mentre nella zona più a est il terreno scavato è di un colore rossastro, simile a quello delle ceneri di pirite. E’ da diversi giorni che cittadini e anche alcuni consiglieri comunali e di municipalità segnalano questo problema, ma i lavori proseguono a tutta forza e nessuno interviene. Per questo motivo abbiamo depositato l’esposto chiedendo ai NOE e alla Forestale di fermare subito i lavori e fare gli accertamenti del caso”.
⚠️L’esposto dei comitati va ancora più nel dettaglio denunciando tra l’altro che le operazioni di scavo avrebbero danneggiato il diaframma che isolava almeno in parte la discarica; inoltre è molto grave il fatto che il terreno potenzialmente contaminato sia stato usato per coprire il vecchio Fosso Moranzani andando così a spargere inquinanti anche dove non erano presenti”.
Nel corso del sopralluogo effettuato insieme ai giornalisti di SlowPress nei giorni scorsi, sono state rilevate poi tre tubazioni che mettono in collegamento diretto il nuovo canale con il Naviglio Brenta: presso lo sbocco di uno di questi è stata osservata la presenza di materiale tipo “terre rosse” che con tutta probabilità, con le precipitazioni dei giorni scorsi, è stato sversato nel fiume e di qui in Laguna.
Tra l’altro, da quanto si legge nei documenti di progetto, il canale Moranzani dovrebbe servire per far defluire le acque verso alcune vasche di laminazione a ovest della SS 309 Romea, per essere poi pompate tramite l’idrovora di Malcontenta nei canali che sfociano in Laguna.
⚠️Il quadro che si va delineando è quello di un vero e proprio disastro ambientale e i comitati promettono battaglia: “Non sappiamo se in fase progettuale sia stata sottovalutata la presenza di rifiuti speciali nelle zone di scavo, ma del resto è un fatto noto che tutta l’area è stata oggetto nei decenni passati di sversamenti abusivi e incontrollati. Quanto meno si doveva procedere con cautela, e certamente si dovevano fermare i lavori nel momento in cui il problema si è manifestato; invece si è continuato a scavare per più di 3 km facendo finta di niente, mentre il rischio di contaminazione di acque, suoli e anche aria è altissimo. Vogliamo risposte immediate da parte degli Enti competenti, in particolare da Regione Veneto, dal Consorzio di Bonifica e dal Comune di Venezia. Chiediamo alle Autorità di vigilanza di intervenire subito per fermare i lavori e dare corso agli accertamenti e alla messa in sicurezza. Se non avremo riscontri nei prossimi giorni, saremo noi a bloccare le ruspe”.
Comitato Opzione Zero, Assemblea contro il Rischio Chimico Marghera, Comitato Tutela Ambiente e Salute Malcontenta
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