paolo villaggio la cena degli infami
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- เผยแพร่เมื่อ 8 ธ.ค. 2011
- Dal libro-intervista scritto con Luca Sommi "Non mi fido dei santi - Autobiografia bugiarda" (Aliberti editore). Paolo Villaggio racconta le famose cene, a casa di Ugo Tognazzi, con Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Mario Monicelli, Marco Ferreri e tanti altri.
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Quando nomina le TRIGLIE, c'è una scena, e una soltanto, che può venire alla mente!
Solo se lanci un piatto incandescente...
Mi scuso con tutti coloro che non condivideranno quest'opinione ormai impopolare, ma a mio avviso Villaggio rimane uno dei (pochi) autentici intellettuali di cui questo Paese possa ancora andare orgoglioso. Il modo in cui, all'età in cui si trova, riesce ancora ad esprimere straordinari insegnamenti facendoli apparire come semplici boutade o addirittura come deliri senili è semplicemente meraviglioso. Chi li scambia per questo e non si rende conto che l'intera sua comunicazione è basata sulla capacità di "prendersi gioco" dell'interlocutore con estrema ironia non ha colto davvero che cosa quest'uomo è stato in grado di trasmettere...
concordo su tutto. Anche dopo 3 anni dal tuo commento e ormai a morte avvenuta di Villaggio. Un genio, probabilmente mal compreso da molti.
Scusami, sarò idiota, ma non riesco proprio a capire i presunti "straordinari insegnamenti" che questi aneddoti dovrebbero trasmettermi. Sarà un mio limite, evidentemente.
Sai, a parlare dei nostri miti, molto spesso, siamo portati a pensare che OGNI cosa esca dalla loro bocca sia una gran perla di saggezza, un insegnamento esoterico rivolto a pochi iniziati... ma avrà il diritto anche Villaggio, come facciamo tutti noi, a volte, di parlare semplicemente di qualche piccolo fatto che gli è capitato, e che ha trovato divertente? Sono d'accordo con te, quando affermi che è stato, prima che un attore straordinario, un grandissimo intellettuale, ma da questo non ne deriva, necessariamente, che ogni volta che aprisse la bocca sputasse fuori un manuale di filosofia.
@@gabrielesolletico6542 eh dai, finalmente un minimo di buon senso. grazie.
@@danilo4631 Prego ahahahaha!
@@gabrielesolletico6542 Quello che è stato sottolineato nel post a cui hai risposto è che Villaggio amava prendersi gioco dei propri interlocutori. È vero che potrebbe solo aver raccontato degli aneddoti, ma è altrettanto vero che a lui piaceva sperimentare con la credulità degli ascoltatori, quindi potrebbe anche averne romanzato una parte o più parti con l’intenzione di suscitare una determinata reazione. Con lui non si sapeva mai.
La sua intelligenza ed arguzia lo rendono una persona particolarmente piacevole... Lo adoro.
Era una merda, è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
puro genio
tognazzi, villaggio, monicelli...
puro genio
è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
@@hwbrain tu invece sei il nulla che commenta su TH-cam...
Un sacco di gente che commenta banalità su uno scrittore contemporaneo italiano, grande affabulatore, grande attore, come si vede anche dalle interviste, e non ha senso stabilire quando le cose raccontate sono di sua invenzione perché al di là dell'attore comico, che fu la sua parte minore, lui è stato un grande scrittore italiano del dopoguerra che non si giudica per il lato umano personale!
Gia' questo aneddoto sarebbe un film da pisciarsi dalle risate. 😂😂😂
Quanto ci manchi Paolo,a volte sembra impossibile che tu non ci sia più rimani il migliore!!!
è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
cosa avrei pagato per poter esser li a quelle cene! :D m'immagino gia' il cinismo di monicelli :D
Grazie per il filmato !!
La 2000000esima volta che la racconta, ma sempre esilarante.
è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
HHHHHAAAHAHAHAHAHHAHAHA TRIGLIE DI BOSCO HAHAHAHAHA Cazzo sono morto di un attacco di risata asmatica con scivolata sulla frizione.
Villaggio era spietato nel dire la verità in faccia alla gente . Ovviamente Fantozzi era solo una maschera
Infatti Fantozzi, con la sua maschera, non ha preso il Covid...
Beh Fantozzi è stato il modo più spietato e di successo con cui ha detto in faccia agli italiani la verità su quello che erano (e sono)
è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
Da oggi guarderò alla grande abbuffata con occhi diversi 😀
Sicuramente Il mondo e la Società italiana aspettavano da tempo questa intervista , ad un personaggio che ha fatto la storia del '900 e che ha costituito una pietra miliare nella cultura Italiana del dopoguerra . Siamo riconoscenti a chi ha trovato il tempo e la capacità di realizzare un tale evento epocale , preparando domande che mai noi avremmo potuto anche solo immaginare e ringraziamo anche l'intervistato per l'acutezza , la profondità e l'importanza delle sue risposte
Le dita sempre nel naso!!!
Di recente lino banfi ha raccontato che quando andava a cena con villaggio e il resto del cast del film villaggio all'inizio diceva che avrebbe pagato per tutti e addirittura per quelli del tavolo accanto per poi andarsene a fine cena facendo pagare agli altri.gran talento ma uomo diciamo un pochettino cinico.
Bravissimo attore ed uomo molto intelligente !!!
Anche colto
@@valentinacardile4771 Sicuramente !!
Che meraviglia questi racconti..
FANTASTICO!!!
[...] Per anni sono andato nei salotti romani a fare da involontario animatore. A srotolare il repertorio su Ferreri e Tognazzi alternandolo a freddure in cui di metafora, in sacrilegio e poi in stronzata, si andava in visibilio e si rideva sguaiati per un “Gassman lo prende in culo!”. Mi prestavo quasi alle richieste dei presenti. [...] Per Tognazzi inventai una storia di sana pianta. Raccontai in giro che, calzato il cappello da cuoco, radunava periodicamente 12 amici fidati e, dopo ogni portata, li interrogava per strappargli un giudizio che oscillava tra l’eccellenza e la cagata pazzesca. Nel farla circolare, di volta in volta, aggiungevo un tocco di colore. [...] Appena Ugo si voltava, i 12 apostoli facevano finire il cibo sotto al tavolo [...] e a fine pasto osservava Monicelli raccogliere gli avanzi dai piatti: “Mario, scusami, che stai facendo?” “Non vedi? Raccolgo i reperti, li porto all’istituto di criminologia”. Monicelli l’avevo disegnato senza eccessi caricaturali. Mario era così.
secondome2015.altervista.org/a-80-anni-villaggio-si-puo-permettere-tutto/
La storia dei bigliettini coi giudizi "infami" viene raccontata dallo stesso Monicelli e dalla Wertmuller. Non mi sorprende che Monicelli se ne sia uscito con una "carognata" simile. :D
Ma tu chi sei?
ho sempre pensato che tognassi fosse un eccellente cuoco ora dovrò ricredermi.........che ragazzacci.
❤️
Eccezionale
PAOLO VILLAGGIO GRANDE INTRATTENITORE, IN QUESTE INTERVISTE,IN QUESTI RACCONTI E' INSUPERABILE. COME ATTORE NON LO CONOSCO O LO CONOSCO POCHISSIMO PER CUI......BLA BLA BLA BLA
Uno scaccolatore nasale incredibile...povero naso.
Tu sei quello del cemento?
@@piolo764 cemento da naso...antiscaccolamento...
@@robertopesenti1173 Eh oh il cognome è quello... Fammi un bonifico, please...
@@piolo764 Ti mando un campione di cemento da naso, a presa rapida, antiscaccolamento, che va per la maggiore... Purtroppo però il nostro maggiore cliente, Villaggio, non c'è più...
@@robertopesenti1173 Sapevo che fossi un tirchio... Non c’è verso: più ne avete e più ne volete... Basta bere!!!
Un genio !!!
vabbe'...anche anche mortadella fritta con la buccia....ma le risate
Mitico.
Fantastico
Grandissimo Villaggio! Che bella intelligenza!
😅😅😅👏👏👏👏👏
è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
Ho letto un libro di cucina scritto da tognazzi con tante foto e ricette il ricettario infatti tanta ricette mi sembra ravano strampalate ora capisco il perchè
😂😂😂
Tutte balle, come sempre.
Ah sì?
Si, lo ha ammesso lui stesso di far parte di una categoria allenata a dire balle per intrattenere la gente
Tutti morti ...😢
gigante
è stato un sopravvalutatissimo sparatore di cacate pazzesche
tutto il tempo con le dita nel naso...ma è parente di Sarri???
Ma l’intervistatore che sente la necessità di dire quei fastidiosissimi sì” ogni due parole di Villaggio, che tipo di problemi ha? Ma lascialo parlare e taci.
Giusto
Senza voler togliere nulla alla maestria artistica di Villaggio ,il sopravvissuto,per sua stessa ammissione,è un invidioso cronico e soprattutto lo è dei suoi colleghi.Ora che non ha più chi può controbattere alle sue affermazioni,sta dando sfogo a questo umano,ma pessimo lato caratteriale ed a mio avviso lo fa in modo molto scorretto. Comunque,recensioni culinarie,dicono l esatto opposto da ciò che lui asserisce.
villaggio conosciuto da tutti i suoi amici (lo dice anche Dori Ghezzi) per essere uno che esagera nei racconti e spesso inventa pure qualcosa. Se chi gli voleva bene e lo conosceva, lo stimava allora noi magari possiamo solo ascoltare ed evitare opinioni improvvisate :)
inoltre, forse ti sei perso l'intervista de "La storia Siamo noi" di Minoli. Pure Lina Wertmuller dice che non era bravo in cucina.
@@ciesse8836 che senso ha dire che tognazzi non era bravo in cucina?
1 I gusti sono gusti.
2 tognazzi amava stare in cucina e già per questo non merita assolutamente di essere considerato una cattivo cuoco, anche perché sicuramente di professione non lo era.
3 è morto e per educazione e rispetto bisognerebbe sloggiare tognazzi per il solo fatto che organizzava a casa sua e a spese sue delle cene con amici.
Non so, io non avrei mai parlato così di un amico e di un collega che non c'è più.
@@robertov1781 ma mica ha detto che era un pedofilo. Ha detto che non sapeva cucinare.
@@chris26742 Ahahaha, infatti. Sarà uno di quelli che ha il santino di Cannavacciuolo sul comodino, al posto della Madonna.
parole sante tognazzi non sapeva cucinare e si atteggiava pure ridicolo
Se il figlio si faceva l'eroina, non deve essere stato un granché come padre
Peccato perché il racconto va decadendo. La storia del grafologo, Monicelli all'istituto di criminologia....mah, mi sembrano un pò improvvisate....
Merda.
Non mi é mai piaciuto. Colpa mia.