Grazie per aver postato questo video! Per curiositá, c'è ne sono altri simili? Io per esempio ne ho potuto caricare un paio sul mio canale di questi video in cui il professore dialoga con gli studenti.
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... da 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello specchio degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce"..
Il parallelismo tra prassi e il mondo come illusione di parmenide non regge. All'interno del discorso di Severino la prassi non ha senso...lui si occupa del fondamento non hatempo per le miserie dell'uomo: disoccupazione, Ucraina in fiamme, disagio giovanile, giustizia sociale. A Severino di tutto questo non gkiene frega niente. Certo che ha ragione sull'essere, ma come ebbe a dire Costanzo Preve dopp aver parlato a pieno titolo della inesistenza del divenire, Severino scrive sul corriere della sera il giornale di regime e pensa solo ad apparire. Perché? È privo di etica, cioè di prassi. Per lui una cisa vale l'altra
@@stefanobosio7126 In realtà Severino ora non scrive da nessuna parte, perché è venuto a mancare tre anni fa. Riguardo alle miserie dell'uomo sopra riferite, Severino ne ha scritto e parlato eccome. E fra le altre cose ha detto sostanzialmente che tutti questi problemi potrebbero essere risolti con la tecnica, ma che l'attuale scontro tra le varie forze che usano la tecnica per questi e altri scopi ne previene la risoluzione. Dato che, appunto, queste forze sono impegnate a potenziare il loro apparato tecnico anziché usarlo per gli scopi originali che le definiscono. Comunque sì, questo discorso non ha nulla di etico, e d'altronde qualunque discorso etico sarebbe in preda alla follia della fede nel divenire.
Severino ha sempre criticato Heidegger dopo la sua morte nel 1975, solo perché quabdo gli inviò Heidegger e la Metafisica la sua tesi di laurea del 1950 Heidegger gli rispose:" Vedo che lei non ha capito niente del mio pensiero"...non è assolutamente vero che per Severino la tecnica risolverà ogni problema..la tecnica avrà la presunzione di farlo e ha la presunzione...a differenza di Galimberti Severino ( che sapeva vendere il suo prodotto filosofico) aveva più decoro e non si sarebbe mai sognato di asservirsi alla scienza medica come ha fatto Galimberti...non si può scrivere Psyche' e Techne e poi quando fa gioco schierarsi con la medicina sui vaccini in tempi dii pandemia...per tornare a Severino per ka sua filosofia la violenza nazusta o orendere a calci un bambino è uguale alla carità cristiana...nell'orizzonte del destino ciò che accade è neutro..siamo noi a dargli valore...Quakevprassi in un discorso del genere?
@@stefanobosio7126 Sono d'accordo con te, sia sul fatto che nel pensiero di Severino non c'è prassi (semmai, c'è una critica ad essa) né etica, e sul fatto che Galimberti durante la pandemia si è auto-rinnegato. Quello che intendevo puntualizzare è che, per quanto indifferente Severino sia agli scopi delle volontà in preda alla follia del divenire, lui individua nella tecnica l'effettivo mezzo supremo che queste volontà usano per (o, credendo di) realizzare i loro scopi. In altre parole, non è che il pensiero di Severino dica che "la tecnica non funziona". Semmai: "non c'è un modo giusto di usare la tecnica, ci sono invece delle forze (con la loro definizione di cosa è giusto, e quindi anche di quali sono i problemi da risolvere) che si servono della tecnica, la quale a sua volta ha una volontà, orientata tutta al suo auto-potenziamento".
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... da 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello specchio degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce"..
Non si comprende come quegli studenti non si siano spazientiti di fronte a tanta sofistica, a tanta mistificazione, a tanta confusione concettuale e a tanto nonsense.
mi e` piaciuta la parte sullo sbiriguida. ha ragione Severino, stuzzica.
Grazie per aver postato questo video! Per curiositá, c'è ne sono altri simili? Io per esempio ne ho potuto caricare un paio sul mio canale di questi video in cui il professore dialoga con gli studenti.
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Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... da 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello specchio degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce"..
La straordinaria filosofia di Severino è priva della prassi. Poiché ogni volontà è più debole del destino. Non ha senso costruire una prassi
non è che neghi la prassi (sennò cadrebbe anche lui nell’errore di Parmenide) è il SENSO della prassi che cambia
Il parallelismo tra prassi e il mondo come illusione di parmenide non regge. All'interno del discorso di Severino la prassi non ha senso...lui si occupa del fondamento non hatempo per le miserie dell'uomo: disoccupazione, Ucraina in fiamme, disagio giovanile, giustizia sociale. A Severino di tutto questo non gkiene frega niente. Certo che ha ragione sull'essere, ma come ebbe a dire Costanzo Preve dopp aver parlato a pieno titolo della inesistenza del divenire, Severino scrive sul corriere della sera il giornale di regime e pensa solo ad apparire. Perché? È privo di etica, cioè di prassi. Per lui una cisa vale l'altra
@@stefanobosio7126 In realtà Severino ora non scrive da nessuna parte, perché è venuto a mancare tre anni fa. Riguardo alle miserie dell'uomo sopra riferite, Severino ne ha scritto e parlato eccome. E fra le altre cose ha detto sostanzialmente che tutti questi problemi potrebbero essere risolti con la tecnica, ma che l'attuale scontro tra le varie forze che usano la tecnica per questi e altri scopi ne previene la risoluzione. Dato che, appunto, queste forze sono impegnate a potenziare il loro apparato tecnico anziché usarlo per gli scopi originali che le definiscono. Comunque sì, questo discorso non ha nulla di etico, e d'altronde qualunque discorso etico sarebbe in preda alla follia della fede nel divenire.
Severino ha sempre criticato Heidegger dopo la sua morte nel 1975, solo perché quabdo gli inviò Heidegger e la Metafisica la sua tesi di laurea del 1950 Heidegger gli rispose:" Vedo che lei non ha capito niente del mio pensiero"...non è assolutamente vero che per Severino la tecnica risolverà ogni problema..la tecnica avrà la presunzione di farlo e ha la presunzione...a differenza di Galimberti Severino ( che sapeva vendere il suo prodotto filosofico) aveva più decoro e non si sarebbe mai sognato di asservirsi alla scienza medica come ha fatto Galimberti...non si può scrivere Psyche' e Techne e poi quando fa gioco schierarsi con la medicina sui vaccini in tempi dii pandemia...per tornare a Severino per ka sua filosofia la violenza nazusta o orendere a calci un bambino è uguale alla carità cristiana...nell'orizzonte del destino ciò che accade è neutro..siamo noi a dargli valore...Quakevprassi in un discorso del genere?
@@stefanobosio7126 Sono d'accordo con te, sia sul fatto che nel pensiero di Severino non c'è prassi (semmai, c'è una critica ad essa) né etica, e sul fatto che Galimberti durante la pandemia si è auto-rinnegato. Quello che intendevo puntualizzare è che, per quanto indifferente Severino sia agli scopi delle volontà in preda alla follia del divenire, lui individua nella tecnica l'effettivo mezzo supremo che queste volontà usano per (o, credendo di) realizzare i loro scopi. In altre parole, non è che il pensiero di Severino dica che "la tecnica non funziona". Semmai: "non c'è un modo giusto di usare la tecnica, ci sono invece delle forze (con la loro definizione di cosa è giusto, e quindi anche di quali sono i problemi da risolvere) che si servono della tecnica, la quale a sua volta ha una volontà, orientata tutta al suo auto-potenziamento".
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venerando e terribile :)
Ma chi lo venera? Lo veneri tu? Non la vedi la retorica, la sofistica?
@@santearonna2679"ogni cosa respira in quanto è se stessa"
@@santearonna2679 tutto si puo dire, davvero, ma sofistica con Serverino?
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... da 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello specchio degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce"..
@@bananartista e dov'è il respiro?
Non si comprende come quegli studenti non si siano spazientiti di fronte a tanta sofistica, a tanta mistificazione, a tanta confusione concettuale e a tanto nonsense.
non si comprende come mai gli studenti debbano conformare la loro reazione alla tua.
Eh?
Come battutista barzellettiere lei ha un futuro radioso.