Per ottenere un effetto probiotico sulla pelle in effetti il cosmetico sembra essere un mezzo complicato da usare, per i motivi ben descritti nel video. Mi vengono però in mente due metodi alternativi che potrebbero essere usati per arricchire il microbiota della propria pelle: 1) donazione da altri soggetti selezionati 2) "allevamento" dei microorganismi su opportuno substrato. Il primo metodo mi sembra il più semplice, anche se comporta qualche potenziale "imbarazzo". L'idea è quella di scegliere un soggetto che mostri una buona salute della pelle e sia disposto a compiere la donazione. La donazione potrebbe essere svolta semplicemente sfregando le rispettive pelli, oppure usando un mezzo intermedio, un tessuto o qualcosa di simile, imbevuto magari di un detergente opportuno che sia in grado di veicolare i microorgansimi. Lo scambio del microbiota è qualcosa che probabilmente già facciamo in modo inconsapevole, gli animali sembra che lo facciano in modo ancora più intenso (soprattutto per una questione di comunicazione, ma potrebbero esserci altre ragioni) e potrebbe anche esserci nel desiderio del contatto umano una ragione evoluzionistica per tenere in salute il proprio microbioma (cosa che però per questioni culturali sembra sia andata affievolendosi). Il secondo metodo prende ispirazione dalla produzione casalinga del kefir di latte. Nella produzione del kefir si sfrutta una colonia simbiotica di batteri e lieviti (SCOBY) che stanno su un supporto polisaccaridico (un gel gommoso) prodotto da alcuni dei batteri presenti nella colonia. La procedura della sua produzione è estremamente semplice: si immerge la colonia nel substrato di cui si nutrirà, in questo caso il latte, e si attende che la fermentazione avvenga nell'arco di 24/48 ore tenendo il fermentatore a una opportuna temperatura, coperto da una membrana che lasci passare l'aria (perché alcuni di questi microorganismi sono aerobi), ma non polveri, pollini, insetti, etc. Terminata la fermentazione avviene il filtraggio e si prepara l'avvio di una nuova fermentazione introducendo lo SCOBY in nuovo substrato e conservando il prodotto fermentato (il kefir) in un barattolo. Il kefir prodotto viene quindi consumato sperando di ottenerne un effetto probiotico, a livello intestinale in questo caso (con tutte le incognite derivanti dalla potenziale decimazione gastrica dei microorganismi). Volendo sfruttare questa stessa tecnica a livello cosmetico si dovrebbe essere supportati da una casa cosmetica che fornisca uno starter inattivo (liofilizzato o congelato) opportunamente selezionato e un relativo prebiotico (il corrispettivo del latte del caso del kefir) che permetta di compiere l'operazione di "allevamento" di quei microorgamismi. Individuate le condizioni ottimali in cui avvenga la replicazione di questi microorgaismi si attenderebbe che questa avvenga, si asporterebbe una parte del prodotto della fermentazione e la si potrebbe applicare sulla propria pelle, eventualmente monitorando una serie di parametri che garantiscano che tutto procede ottimamente. La parte restante potrebbe essere nutrita di nuovo prebiotico in modo che continui a riprodursi. Quindi si tratta di una procedura simile anche a quella che si opera per il lievito madre. Rispetto al caso del kefir ovviamente ci sono delle difficoltà da superare, ma non sembra impossibile come approccio. Mi scuso per la lunghezza del commento.
Grazie Gisberto, come sempre super chiaro. Domanda - le pelle acneiche hanno microbiota in disequilibrio e se dare a queste pelli la detersione corretta, con autocura e fermenti lattici per bocca per periodi lunghi?
Video molto chiaro e molto utile, grazie. Una domanda: ma è vero che la pelle si abitua ai cosmetici e che quindi è utile cambiarli periodicamente? Grazie in anticipo.
Grazie mille per il commento Linda! Su questo tema ci sono effettivamente le due scuole di pensiero: quella dell'alternanza e quella del "cavallo che vince non si cambia". La mia personale interpretazione è questa: la cura cosmetica della pelle è un po' come l'alimentazione... se è completa ed equilibrata la manterrei; e, proprio come l'alimentazione, andrebbe adeguata col passare degli anni. In sintesi detersione delicata, antiossidanti e massima idratazione, aumentando grassi e antiossidanti col passare degli anni. Mi faccia sapere se sono riuscito a rendere l'idea
Buonasera dottore, come sempre video attesissimo e interessante 😍 In base a ciò che ha spiegato,mi viene in mente che,da ragazza facevo delle maschere con yogurt e miele. A questo punto, mi chiedo: sarebbe essere utile farne una ogni tanto ? 🙄🤔 Grazie e buona serata 🙏 PS. La prego, non mi blocchi 🤦😂😂😂
Dottore la prego. Un consiglio. Sto facendo una cura per disbiosi con codex e la sera prima di coricarmi lactoflorene repair. Mi alzo con nausea, ho inappetenza e feci molli. Durante il giorno ho fastidio alla pancia..la sento gonfia dopo che mangio qualcosa.. Devo continuare? So che bisogna assumere i fermenti per settimane ma la prego se puo darmi un consiglio le sarei grata
Buongiorno e grazie per il commento! Le disbiosi intestinali importanti sono quadri da non sottovalutare: il mio suggerimento è di rivolgersi appena possibile ad un gastroenterologo! Se, come mi pare di capire, la situazione è pesante da sostenere, l'intervento del medico specialista è d'obbligo
Salve dottore potrebbe scrivere gli inci per le tre categorie? Perché non indicando i prodotti dovrei averli scritti per poi ricercarli nelle confezioni. Grazie mille e complimenti
Buongiorno Federica e grazie per il commento! Per quel che riguarda i prebiotici, al minuto 1:10 del video passa una serie di nomi in sovraimpressione dove ho scritto il nome INCI dialcuni prebiotici. Per i probiotici, invece, non ha senso scrivere il nome perché, come spiegato, non arrivano vivi e attivi sulla pelle, Per i postbiotici ho l'importante è che, come ho scritto nel video, oltre al nome del microorganismo (es. lactobacillus) ci sia la parola "lysate" o, meglio ancora, "extract" o "filtrate"
Buonasera dottore, invece io li ho trovati buoni quelli da mangiare...ma devo fare molto ginnastica, gli altri pure nei cosmetici? Guarderò grazie dottor arrisentirci 👍
Buongiorno Doc e grazie anche per questa dritta. Faremo tesoro del suo sapere messo a nostra disposizione👏👏
Grazie mille Irene, ne sono onorato!
Utilissimo e chiaro, grazie!🌟
Grazie mille per il commento!
Come al solito dottore i suoi video sono molto utili perché riesce a far comprendere davvero bene... Grazie
Grazie mille Antonella!
Grazie mille Doc, interessantissimo come tutti gli altri video del resto! Grazie 🔝
Grazie Cristina!
Per ottenere un effetto probiotico sulla pelle in effetti il cosmetico sembra essere un mezzo complicato da usare, per i motivi ben descritti nel video. Mi vengono però in mente due metodi alternativi che potrebbero essere usati per arricchire il microbiota della propria pelle: 1) donazione da altri soggetti selezionati 2) "allevamento" dei microorganismi su opportuno substrato.
Il primo metodo mi sembra il più semplice, anche se comporta qualche potenziale "imbarazzo". L'idea è quella di scegliere un soggetto che mostri una buona salute della pelle e sia disposto a compiere la donazione. La donazione potrebbe essere svolta semplicemente sfregando le rispettive pelli, oppure usando un mezzo intermedio, un tessuto o qualcosa di simile, imbevuto magari di un detergente opportuno che sia in grado di veicolare i microorgansimi. Lo scambio del microbiota è qualcosa che probabilmente già facciamo in modo inconsapevole, gli animali sembra che lo facciano in modo ancora più intenso (soprattutto per una questione di comunicazione, ma potrebbero esserci altre ragioni) e potrebbe anche esserci nel desiderio del contatto umano una ragione evoluzionistica per tenere in salute il proprio microbioma (cosa che però per questioni culturali sembra sia andata affievolendosi).
Il secondo metodo prende ispirazione dalla produzione casalinga del kefir di latte. Nella produzione del kefir si sfrutta una colonia simbiotica di batteri e lieviti (SCOBY) che stanno su un supporto polisaccaridico (un gel gommoso) prodotto da alcuni dei batteri presenti nella colonia. La procedura della sua produzione è estremamente semplice: si immerge la colonia nel substrato di cui si nutrirà, in questo caso il latte, e si attende che la fermentazione avvenga nell'arco di 24/48 ore tenendo il fermentatore a una opportuna temperatura, coperto da una membrana che lasci passare l'aria (perché alcuni di questi microorganismi sono aerobi), ma non polveri, pollini, insetti, etc. Terminata la fermentazione avviene il filtraggio e si prepara l'avvio di una nuova fermentazione introducendo lo SCOBY in nuovo substrato e conservando il prodotto fermentato (il kefir) in un barattolo. Il kefir prodotto viene quindi consumato sperando di ottenerne un effetto probiotico, a livello intestinale in questo caso (con tutte le incognite derivanti dalla potenziale decimazione gastrica dei microorganismi). Volendo sfruttare questa stessa tecnica a livello cosmetico si dovrebbe essere supportati da una casa cosmetica che fornisca uno starter inattivo (liofilizzato o congelato) opportunamente selezionato e un relativo prebiotico (il corrispettivo del latte del caso del kefir) che permetta di compiere l'operazione di "allevamento" di quei microorgamismi. Individuate le condizioni ottimali in cui avvenga la replicazione di questi microorgaismi si attenderebbe che questa avvenga, si asporterebbe una parte del prodotto della fermentazione e la si potrebbe applicare sulla propria pelle, eventualmente monitorando una serie di parametri che garantiscano che tutto procede ottimamente. La parte restante potrebbe essere nutrita di nuovo prebiotico in modo che continui a riprodursi. Quindi si tratta di una procedura simile anche a quella che si opera per il lievito madre. Rispetto al caso del kefir ovviamente ci sono delle difficoltà da superare, ma non sembra impossibile come approccio.
Mi scuso per la lunghezza del commento.
Grazie Gisberto, come sempre super chiaro. Domanda - le pelle acneiche hanno microbiota in disequilibrio e se dare a queste pelli la detersione corretta, con autocura e fermenti lattici per bocca per periodi lunghi?
Ciao Irina!
Certo, anche l'alimentazione ha le sue ricadute sull'acne, compresa la salute del microbiota intestinale!
Video molto chiaro e molto utile, grazie. Una domanda: ma è vero che la pelle si abitua ai cosmetici e che quindi è utile cambiarli periodicamente? Grazie in anticipo.
Grazie mille per il commento Linda!
Su questo tema ci sono effettivamente le due scuole di pensiero: quella dell'alternanza e quella del "cavallo che vince non si cambia".
La mia personale interpretazione è questa:
la cura cosmetica della pelle è un po' come l'alimentazione... se è completa ed equilibrata la manterrei; e, proprio come l'alimentazione, andrebbe adeguata col passare degli anni.
In sintesi detersione delicata, antiossidanti e massima idratazione, aumentando grassi e antiossidanti col passare degli anni.
Mi faccia sapere se sono riuscito a rendere l'idea
@@dr.gisbertocaccia499 ha reso perfettamente l’idea e mi ha risposto. Gentilissimo come sempre. Grazie.
Buonasera dottore, come sempre video attesissimo e interessante 😍
In base a ciò che ha spiegato,mi viene in mente che,da ragazza facevo delle maschere con yogurt e miele. A questo punto, mi chiedo: sarebbe essere utile farne una ogni tanto ? 🙄🤔 Grazie e buona serata 🙏
PS. La prego, non mi blocchi 🤦😂😂😂
Buongiorno, sarebbe così gentile da spiegare come ripristinare la barriera cutanea? Grazie mille
Dottore la prego. Un consiglio. Sto facendo una cura per disbiosi con codex e la sera prima di coricarmi lactoflorene repair. Mi alzo con nausea, ho inappetenza e feci molli. Durante il giorno ho fastidio alla pancia..la sento gonfia dopo che mangio qualcosa.. Devo continuare? So che bisogna assumere i fermenti per settimane ma la prego se puo darmi un consiglio le sarei grata
Buongiorno e grazie per il commento!
Le disbiosi intestinali importanti sono quadri da non sottovalutare: il mio suggerimento è di rivolgersi appena possibile ad un gastroenterologo!
Se, come mi pare di capire, la situazione è pesante da sostenere, l'intervento del medico specialista è d'obbligo
Salve dottore potrebbe scrivere gli inci per le tre categorie? Perché non indicando i prodotti dovrei averli scritti per poi ricercarli nelle confezioni. Grazie mille e complimenti
Buongiorno Federica e grazie per il commento!
Per quel che riguarda i prebiotici, al minuto 1:10 del video passa una serie di nomi in sovraimpressione dove ho scritto il nome INCI dialcuni prebiotici.
Per i probiotici, invece, non ha senso scrivere il nome perché, come spiegato, non arrivano vivi e attivi sulla pelle,
Per i postbiotici ho l'importante è che, come ho scritto nel video, oltre al nome del microorganismo (es. lactobacillus) ci sia la parola "lysate" o, meglio ancora, "extract" o "filtrate"
Buonasera dottore, invece io li ho trovati buoni quelli da mangiare...ma devo fare molto ginnastica, gli altri pure nei cosmetici? Guarderò grazie dottor arrisentirci 👍
Grazie mille per il commento Emanuela!