Luca Chierici parla di Maurizio Pollini a "La domenica dei libri" (Parte 2/3)

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  • เผยแพร่เมื่อ 4 พ.ค. 2024
  • Luca Chierici parla di Maurizio Pollini a "La domenica dei libri"
    Luca Chierici, nato a Milano nel 1954, dopo la maturità classica e gli studi di pianoforte e teoria si è laureato in Fisica. Critico musicale per Radio Popolare dalla fine degli anni '70 e per Il Corriere Musicale dal 2012, collabora alle riviste Musica e Classic Voice dalla fondazione. È autore di numerosi articoli di critica discografica e musicale, di storia della musica e musicologia, programmi di sala e note di lp e cd per importanti istituzioni teatrali e concertistiche e case discografiche. Ha collaborato per molti anni alle riviste Amadeus, Piano Time, Opera, Sipario. Ha condotto Il terzo anello per Radiotre e ha implementato il data base musicale per Radio Classica.
    Ha pubblicato per Skira i volumi dedicati a Beethoven, Chopin e Ravel nella collana di Storia della Musica. Ha curato numerose voci per la Guida alla musica sinfonica edita da Zecchini e ha tenuto diversi cicli di lezioni di Storia della musica presso i licei milanesi. Nell'anno accademico 2016-2017 ha tenuto un ciclo di seminari di storia dell'interpretazione pianistica presso il Conservatorio di Novara (ciclo che è stato replicato per l'anno 2017-2018 al Conservatorio di Piacenza).
    Appassionato di tecnologia, ha formato nel corso degli anni una biblioteca digitale di oltre 140.000 spartiti e una collezione di oltre 70.000 registrazioni live. Nel 2007-2008 ha contribuito in qualità di consulente al progetto di digitalizzazione degli spartiti della Biblioteca del Conservatorio di Milano. Dal 2006 collabora alla popolazione del database della Petrucci Library (www.imslp.org).Dal 2014 è membro della Associazione nazionale Critici musicali.
    #marcosantiapianist #pollini #radio
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ความคิดเห็น • 4

  • @paolobigi59
    @paolobigi59 หลายเดือนก่อน +2

    Non so perche' ci sia questa insistenza a sottolineare i momenti di difficolta' e nervosismo degli ultimi anni di Pollini, dovuti ad una condizione fisica (e mentale) ormai molto deteriorata. Addirittura si sembrerebbe far risalirne l'origine (senza molta logica) al periodo di ripensamento successivo alla vittoria di Varsavia. Pollini e' stato per piu' di 50 anni un concertista incredibile. Per anni ho assistito a suoi concerti durante i quali toccava male 4 o 5 note (forse). A parte gli ultimi anni, non ha mai cancellato concerti. L'ho visto suonare la Sonata di Liszt ed altri pezzi di Liszt e Chopin alla Scala ed il giorno successivo venne confermato che lui aveva suonato con la febbre... Suonava a memoria nella stessa sera le ultime 3 sonate di Schubert. Suonava a memoria la seconda sonata di Boulez e tutto il resto del suo repertorio (ad eccezione di Nono e Stockhausen) ma in qualche intervista recente si cita il fatto che a 80 suonati e in precario stato di salute, suonasse qualche pezzo con lo spartito davanti.... Lo abbiamo amato ed ammirato moltissimo ed abbiamo sofferto nel vederlo cosi' fragile. Una fragilita' che forse nascondeva il rifiuto un po' Beethoveniano ad arrendersi alla malattia ed all'eta' e certamente un amore profondo per la musica.

    • @marcosantiapianist
      @marcosantiapianist  หลายเดือนก่อน +1

      Me lo chiedo anche io...

    • @filipposalerno2306
      @filipposalerno2306 หลายเดือนก่อน +3

      assolutamente d'accordo....le note sbagliate, la memoria, gli inciampi... e quindi? rendono questo musicista ancora più umano e leggendario.....mi sembra ingeneroso.....

    • @marcosantiapianist
      @marcosantiapianist  หลายเดือนก่อน +3

      @filipposalerno2306 Senza insistere più di tanto, a me onestamente faceva stare male leggere gli ultimi aricoli. Non sarà però questo a distruggere un mito, per me e per tantissimi altri.