Che livelli altissimi di Poesia e competenza...la serieta' della preparazione profonda e accurata non impedisce alla Poesia delle Parole di Claudio Marucchi di sgorgare copiosamente...qui si va alle origini di sè...da ascoltare con attenzione e conservare con cura.
Grandioso claudio come sempre, ogni volta che c'è una sua conferenza si esce sempre con qualcosa di nuovo. Molto interessante il video la prossima volta cercherò di partecipare attivamente
Ciao Claudio, come promesso ecco la domanda: Mi chiedevo, e se questa frattura ontologica non fosse mai avvenuta? Cioè se la creazione sia un atto ancora in atto e mai iniziato, un "da sempre". Si capisce meglio se pensiamo allo scorrere come un insieme di processi, un viaggio di forze continuo che è da sempre in atto e che non arriva mai alla meta, non si arriva mai "alle cose" come se da una parte avessimo il nulla e dall'altra le cose. Eterni processi di strutturazione e cristallizzazione che non si compiono mai. Il caos sarebbe l infinita variazione, la massima libertá (un nulla che è un pieno di creatività, volontá di potenza illimitata), irregolarità pura che proprio perchè è libera allora può liberamente limitarsi MA non lo fa in un evento puntuale o in un momento bensì da sempre, da prima di sempre. Il linguaggio non è l unico processo che fa ordine ma anzi emerge da altri processi in via di ordinarsi e inizia anche egli ad ordinare....ma allora non c è frattura ma un graduale allontarsi dal disordine che non ha inizio e non se ne stacca mai. Perchè i primi miti ed il linguaggio tutt'oggi allora parlano di frattura? Di nulla e di cose come entità contrapposte ? E del passaggio come un evento puntuale avvenuto in un "momento"?
la frattura ontologica non è mai avvenuta, questo è certo, è solo un mitema ricorrente. Un'immagine che ripercorre la duplice tappa: 1) dal nulla al concepimento e 2) dal concepimento alla nascita. Per il resto non sappiamo niente. Non sappiamo perché mai esista la materia, se tutto questo abbia il minimo senso, e anche i rapporti tra ordine e chaos sono caotici. L'analitica della nostra ignoranza è sufficiente per fare conferenze che promuovano un certo afflato poetico, non ci resta che dispensare arte. Non consigli, prediche o istruzioni su come vivere, ma semplicemente arte.
@@claudiomarucchi1383 d'accordissimo!!! Mi chiedo perché il linguaggio abbia bisogno di puntualizzare l'evento creativo e se possa esistere o sia esistito mai un linguaggio/un mito che non parta dalla frattura 🤔 comunque viva l'arte e CHE BOMBA il tuo corso, non vedo l'ora di partecipare👏👏
@@edoardoCanny sai, esistono miti che contemplano la frattura all'interno di una continuità maggiore, infinita, circolare, e parlo dell'oriente. Purtroppo per il tema del linguaggio nei suoi rapporti con l'evento "creazione", c'è da dire che Logos=Logica, quindi la necessità di postulare un inizio è sempre una necessità logica. Per ciò che sappiamo noi potrebbe non esserci mai stato alcun inizio. Alfa e Omega, cioè non a caso la prima e l'ultima lettera, diventano paradigma della testa e della coda dell'Uroboro, il "mangiacoda", il tempo che divora se stesso, infinitamente. Il linguaggio è la cifra del nostro limite strutturale, che è il limite del pensiero umano. Se ti interessano i miei seminari ho diversi corsi in audio che puoi acquisire da me, scrivimi a cmarucchi.press@gmail.com
@@claudiomarucchi1383 giustissimo, il tempo come Aion!! Mentre la logica necessita kronos. Sono molto interessato, ti scriverò. Ma ancora di più sono interessato al tuo corso di Magia e Filosofia che frequenterò sicuramente se ci saranno future edizioni 🙏🙏 sei unico
E se il ruolo dell'universo fosse proprio quello di alleggerire la massa inespressa in fenomeni storicamente espressi, venuti alla luce (da light luce ma anche leggero)? Di dare vita ad una delle infinite possibilità di espressione della massa, "alleggerendola" e accompagnandola, portandola, alla progressiva non-esistenza. In questo senso potrebbe collocarsi la nascita dell'uomo come di colui che, grazie al virtuale, accelera questa sostituzione di luce a massa, di eventi storicizzati in memoria a masse inespresse..... L'uomo sarebbe allora il culmine dello sviluppo dell'universo e lo potrebbe anche portare all'apocalissi, all'istantaneo svelamento di ogni significato possibile, togliendo terreno alla massa, rendendola praticamente inutile, in un orizzonte di spiritualizzazione, di virtualizzazione.
@@fabio2010 Ciao! Questa è la mia playlist e ci sono un sacco di video, credo ci si possa iscrivere qui: th-cam.com/play/PLNQy86pxUoN5qIVyNgGn3U8gDxBtdBDfY.html
Che livelli altissimi di Poesia e competenza...la serieta' della preparazione profonda e accurata non impedisce alla Poesia delle Parole di Claudio Marucchi di sgorgare copiosamente...qui si va alle origini di sè...da ascoltare con attenzione e conservare con cura.
Un bel graffito inciso nel digitale, grazie ...
Grazie di cuore
Grandioso claudio come sempre, ogni volta che c'è una sua conferenza si esce sempre con qualcosa di nuovo. Molto interessante il video la prossima volta cercherò di partecipare attivamente
Ciao Claudio, come promesso ecco la domanda:
Mi chiedevo, e se questa frattura ontologica non fosse mai avvenuta? Cioè se la creazione sia un atto ancora in atto e mai iniziato, un "da sempre".
Si capisce meglio se pensiamo allo scorrere come un insieme di processi, un viaggio di forze continuo che è da sempre in atto e che non arriva mai alla meta, non si arriva mai "alle cose" come se da una parte avessimo il nulla e dall'altra le cose. Eterni processi di strutturazione e cristallizzazione che non si compiono mai. Il caos sarebbe l infinita variazione, la massima libertá (un nulla che è un pieno di creatività, volontá di potenza illimitata), irregolarità pura che proprio perchè è libera allora può liberamente limitarsi MA non lo fa in un evento puntuale o in un momento bensì da sempre, da prima di sempre.
Il linguaggio non è l unico processo che fa ordine ma anzi emerge da altri processi in via di ordinarsi e inizia anche egli ad ordinare....ma allora non c è frattura ma un graduale allontarsi dal disordine che non ha inizio e non se ne stacca mai. Perchè i primi miti ed il linguaggio tutt'oggi allora parlano di frattura? Di nulla e di cose come entità contrapposte ? E del passaggio come un evento puntuale avvenuto in un "momento"?
la frattura ontologica non è mai avvenuta, questo è certo, è solo un mitema ricorrente. Un'immagine che ripercorre la duplice tappa: 1) dal nulla al concepimento e 2) dal concepimento alla nascita. Per il resto non sappiamo niente. Non sappiamo perché mai esista la materia, se tutto questo abbia il minimo senso, e anche i rapporti tra ordine e chaos sono caotici. L'analitica della nostra ignoranza è sufficiente per fare conferenze che promuovano un certo afflato poetico, non ci resta che dispensare arte. Non consigli, prediche o istruzioni su come vivere, ma semplicemente arte.
@@claudiomarucchi1383 d'accordissimo!!! Mi chiedo perché il linguaggio abbia bisogno di puntualizzare l'evento creativo e se possa esistere o sia esistito mai un linguaggio/un mito che non parta dalla frattura 🤔 comunque viva l'arte e CHE BOMBA il tuo corso, non vedo l'ora di partecipare👏👏
@@edoardoCanny sai, esistono miti che contemplano la frattura all'interno di una continuità maggiore, infinita, circolare, e parlo dell'oriente. Purtroppo per il tema del linguaggio nei suoi rapporti con l'evento "creazione", c'è da dire che Logos=Logica, quindi la necessità di postulare un inizio è sempre una necessità logica. Per ciò che sappiamo noi potrebbe non esserci mai stato alcun inizio. Alfa e Omega, cioè non a caso la prima e l'ultima lettera, diventano paradigma della testa e della coda dell'Uroboro, il "mangiacoda", il tempo che divora se stesso, infinitamente. Il linguaggio è la cifra del nostro limite strutturale, che è il limite del pensiero umano. Se ti interessano i miei seminari ho diversi corsi in audio che puoi acquisire da me, scrivimi a cmarucchi.press@gmail.com
@@claudiomarucchi1383 giustissimo, il tempo come Aion!! Mentre la logica necessita kronos.
Sono molto interessato, ti scriverò. Ma ancora di più sono interessato al tuo corso di Magia e Filosofia che frequenterò sicuramente se ci saranno future edizioni 🙏🙏 sei unico
E se il ruolo dell'universo fosse proprio quello di alleggerire la massa inespressa in fenomeni storicamente espressi, venuti alla luce (da light luce ma anche leggero)? Di dare vita ad una delle infinite possibilità di espressione della massa, "alleggerendola" e accompagnandola, portandola, alla progressiva non-esistenza. In questo senso potrebbe collocarsi la nascita dell'uomo come di colui che, grazie al virtuale, accelera questa sostituzione di luce a massa, di eventi storicizzati in memoria a masse inespresse..... L'uomo sarebbe allora il culmine dello sviluppo dell'universo e lo potrebbe anche portare all'apocalissi, all'istantaneo svelamento di ogni significato possibile, togliendo terreno alla massa, rendendola praticamente inutile, in un orizzonte di spiritualizzazione, di virtualizzazione.
molto interessante questa visione, grazie della condivisione!
@@fabio2010 Ciao! Questa è la mia playlist e ci sono un sacco di video, credo ci si possa iscrivere qui: th-cam.com/play/PLNQy86pxUoN5qIVyNgGn3U8gDxBtdBDfY.html