Da appassionato e collezionista, riesco a concedermi poche bottiglie di spessore (100/200€) che lascio in cantina ed apro a distanza di 5-10 anni, ma la fascia che prediligo va da un minimo di 20€ a un massimo di 50€ a bottiglia, che poi sono quelle che apro per pranzi o cene o eventi particolari. purtroppo il rincaro degli ultimi anni è esagerato e fuori logica. Basti pensare che un Montepulciano pepe 2018 quando uscì si trovava in enoteca a 30€, adesso è appena uscito il 2022 e lo si trova sui 70€. Follia! Il mio potere di acquisto questo mi concede e ho dovuto molto ridimensionare anche perché non ritengo questi rincari giustificati. Quindi, compro meno. Comprare vino da discount semplicemente non lo ritengo bere, quindi evito proprio, ma svenarmi per una bottiglia di 50€ che al produttore costa 10€, no
Io di vino capisco poco, ma da appassionato di sigari italiani e non (non c'è tutta questa grande differenza...) i gusti son cambiati e le aziende assecondano i gusti, alla fine devono vendere. Io compro principalmente Rossi perché li prediligo per mio gusto, mia voglia adora il bianco ed il prosecco.
@@Tellmewine_italy il sigaro non è così differente come prodotto dal vino. Conservazione, differenze di annate, terreni di produzione ecc ecc. Buonaserata Ps anche io sugli abbinamenti ci devo lavorare, ma se ti interessa trovi molto in giro su internet
Non è solo il vino ad essere in crisi. L'Italietta cresce come sempre poco o nulla perchè l'inflazione si mangia tutto e naturalmente la prima cosa che una persona taglia è il voluttuario (ad es. il vino).
Buongiorno, spunti interessanti. Il problema, secondo me, sono anche i prezzi delle bottiglie che in molti casi sono esagerati rispetto al valore effettivo. Spendi soldi e non è detto che nella bottiglia ci sia quello che ti aspetti: basta pensare alle Serre Nuove dell’Ornellaia che tramite report ho scoperto che utilizzano vino da tavola di 3/4 euro. La legge glielo permette ma personalmente mi sento truffato. Prosit
Grazie per aver condiviso il pensiero. Sono abbastanza d'accordo, però il servizio di report è stato un pochino fuorviante.. se facciamo un pò di ricerca possiamo bere molto bene anche spendendo poco, garantisco
Aumento dei costi di produzione e del trasporto, stipendi fermi, le nuove generazioni non bevono vino (stanno aumentando nella GDO i vini dealcolati), nuovo codice della strada. Aumenta la produzione della birra perchè la produzione costa di meno essendoci meno manodopera. Il vino è cultura.....tuttavia bisogna arrivare a fine mese.
Secondo me non è del tuffo falso il fatto che i gusti dei consumatori stanno cambiando, a favore di vini leggermente più “facili”, più legati al territorio, a vini più varietali e adatti all’abbinamento cibo-vino. Ed ecco che grandi rossi di struttura che solitamente si esprimono dopo tanti anni sono meno apprezzati
Il vino è un prodotto finanziario oltre che di consumo in se. la crisi è dovuta alla situazione geopolitica, la speculazione è finita a dicembre 2022 e l'alzamento dei tassi di interesse per ridurre l'inflazione dovuta ai fondi covid, ha spazzato via tanta liquidità. stessa cosa accaduta per gli orologi. non sono cambiate le abitudini dei consumatori, i cinesi che sono il motore principale dei vini rossi, bevono sempre gli stessi 3/4 vini, ma hanno budget minori. ecco perché le serre nuove spopola a scapito del guado al tasso che non regge + il prezzo. questo per farti un esempio del mercato italiano. gli americani invece comprano a 4 mani perché l'economia usa è forte grazie alle guerre che portano avanti e infatti se vai a vedere i consumi dei vini rossi da parte degli americani in vacanza, è sempre top. chi vende vino agli italiani deve abbassare i prezzi altrimenti le bt rimangono sullo scaffale.
Magari dei video con dei vini rossi di buon livello su una fascia di prezzo sotto i 40€ potrebbe aiutare chi non ne capisce molto.Per il resto state facendo un lavoro impeccabile
Cerchiamo di dare un senso ai prezzi del vino: agli inizi degli anni 2000 (poco più di 20 anni fa) acquistai 3 bottiglie di Tignanello ‘97 a 70 mila lire l’una ( 35 euro). Oggi costa non meno di 140 euro la bottiglia. QUADRUPLICATO. Va bene tutto, la svalutazione, i costi, la grande richiesta…. Ma non è possibile assistere a questi rincari!
purtroppo ci sono beni che sono aumentati, in percentuale, molto più del vino.. purtroppo è più che possibile. poi che non sia etico, corretto e giusto mi trova d'accordo
@@Tellmewine_italyLasciando perdere quei vini che ormai hanno raggiunto prezzi inaccessibili, la mia personale “sfida” è trovare, per esempio, un vino che costa dieci euro e ne vale il doppio. Da venti e ne varrebbe 40. Così c’è più gusto in tutto! Nel calice e nel portafoglio.😊
Allora consiglio il Montepulciano d’Abruzzo o, in genere, i vini del sud. Con 20/30€ compri un Montepulciano di grandissimo livello (esempio masciarelli, torre dei beati, massetti, illuminati), sfido chiunque a trovare allo stesso prezzo un Barolo o amarone o brunello di pari livello. Da abruzzese, sono fiero della qualità media dei nostri vini. Allo stesso prezzo si trovano anche capolavori come il tintilia del Molise, o aglianico o primitivo o nero di troia. Nulla da togliere alla storia dei grandi nomi italiani, ma ci sono realtà meno blasonate che producono con grande qualità, anzi… un buon Montepulciano d’Abruzzo se invecchia bene non ha nulla da invidiare ai colossi del Nord
@AdelchiPatana belle idee, belle etichette. diciamo che ad un certo prezzo non hai solo la qualità del vino ma anche il nome, il marchio, sicuramente Barolo si paga anche per il nome
Chi “capisce” questi vini, ma è così da sempre, non solo negli ultimi tempi, non è uno sprovveduto che tracanna e basta. E questo tipo di consumatore difficilmente apre a caso una bottiglia del genere, sa bene con che cibo abbinarla. Se guardiamo in che direzione vanno le moderne tendenze culinarie, più o meno stellate, sempre più contaminate da tecniche di cottura, aromi e sapori di altri mondi, soprattutto estremo oriente, si fa presto a immaginare che al “bevitore consapevole e preparato” davanti a simili piatti tutto viene in mente tranne che un grande Barbaresco, Barolo o un Supertuscan.
Casa fare? ...saper fare il vino vero e' diventato fondamentale ora che finalmente la fuffa degli anni '80 e '90 viene apprezzata sempre meno. Una bella sveglia per chi ha fatto per anni il vino seguendo il profitto e le mode per poi cullarsi sugli allori e vivere di rendita. Ora bisogna imparare di nuovo a coltivare e a fare il vino vero!
Cambiano le abitudini.....la qualità dei vini in Italia negli ultimi 30 anni è migliorata in modo esponenziale.....si è passati dalla quantità alla qualità , i primi ad accorgersene sono stati proprio i Francesi , a Cui ABBIAMO rubato ,enormi quantità di clienti sia nell'export , sia nel mercato nazionale medio/alto......il problema può anche essere la comunicazione , ma NON solo...... Migliorando la qualità , sono aumentati i costi di produzione , ed un ricarico medio nel settore horeca , cioè di bar e ristoranti del 300% non ha aiutato , anzi a penalizzato il settore vinicolo.....una bottiglia di discreta qualità ,acquistata a 7 euro +iva....viene venduta a 28/30 euro iva compresa.....per cui la gente di nuova generazione tra i 20 e i 30 anni , preferisce bere altro....magari spendendo meno...... altrimenti si comprano un cartoccio di Tavernello o similari da un litro spendendo al supermercato € 2, 90......la qualità sarà limitata....ma se non conoscono cosa sia la qualità....non hanno termini di paragone per poter giudicare.....😮
non penso che la gradazione sia un aspetto così importante in questo discorso. poi l'alcool fa parte delle componenti che bilanciano il vino, è fondamentale
Da appassionato e collezionista, riesco a concedermi poche bottiglie di spessore (100/200€) che lascio in cantina ed apro a distanza di 5-10 anni, ma la fascia che prediligo va da un minimo di 20€ a un massimo di 50€ a bottiglia, che poi sono quelle che apro per pranzi o cene o eventi particolari. purtroppo il rincaro degli ultimi anni è esagerato e fuori logica. Basti pensare che un Montepulciano pepe 2018 quando uscì si trovava in enoteca a 30€, adesso è appena uscito il 2022 e lo si trova sui 70€. Follia! Il mio potere di acquisto questo mi concede e ho dovuto molto ridimensionare anche perché non ritengo questi rincari giustificati. Quindi, compro meno. Comprare vino da discount semplicemente non lo ritengo bere, quindi evito proprio, ma svenarmi per una bottiglia di 50€ che al produttore costa 10€, no
capisco perfettamente e condivido. grazie per aver detto la tua 😊😊
Ciao avresti da consigliarmi un taglio bordolese oltre a quello che citi nel video,grazie.
@Steve-bu5tj un ottimo taglio bordolese è il vite rossa di Ornella Molon 🍷🔥
Grazie,lo proverò
Video pieno di spunti interessanti!
grazie amico mio 📈⌛️
Purtroppo anche il sapore del vino sta subendo l’ondata di omologazione generale… grazie per farci scoprire queste perle, continua così!
grazie mille ❤️
Io di vino capisco poco, ma da appassionato di sigari italiani e non (non c'è tutta questa grande differenza...) i gusti son cambiati e le aziende assecondano i gusti, alla fine devono vendere. Io compro principalmente Rossi perché li prediligo per mio gusto, mia voglia adora il bianco ed il prosecco.
ciao Michele! abbinamento sigaro/vino rosso è tanta roba, per intenditori 😎
@Tellmewine_italy principalmente cubani o non italiani. È più facile
@michelefaraoni5399 non me ne intendo, ma approfondirò 😍
@@Tellmewine_italy il sigaro non è così differente come prodotto dal vino. Conservazione, differenze di annate, terreni di produzione ecc ecc. Buonaserata
Ps anche io sugli abbinamenti ci devo lavorare, ma se ti interessa trovi molto in giro su internet
Non è solo il vino ad essere in crisi. L'Italietta cresce come sempre poco o nulla perchè l'inflazione si mangia tutto e naturalmente la prima cosa che una persona taglia è il voluttuario (ad es. il vino).
ciao Renato, sono d'accordo con te purtroppo.. servirebbero delle politiche diverse ma apriamo un discorso troppo ampio 📉
L'inflazione c'entra poco o nulla. La crescita italiana è stagnante dagli anni 90
L'inflazione dal covid ad oggi (guerre incluse) è la più alta degli ultimi 20 anni !@@michelefaraoni5399
Buongiorno, spunti interessanti. Il problema, secondo me, sono anche i prezzi delle bottiglie che in molti casi sono esagerati rispetto al valore effettivo. Spendi soldi e non è detto che nella bottiglia ci sia quello che ti aspetti: basta pensare alle Serre Nuove dell’Ornellaia che tramite report ho scoperto che utilizzano vino da tavola di 3/4 euro. La legge glielo permette ma personalmente mi sento truffato. Prosit
Grazie per aver condiviso il pensiero. Sono abbastanza d'accordo, però il servizio di report è stato un pochino fuorviante.. se facciamo un pò di ricerca possiamo bere molto bene anche spendendo poco, garantisco
Aumento dei costi di produzione e del trasporto, stipendi fermi, le nuove generazioni non bevono vino (stanno aumentando nella GDO i vini dealcolati), nuovo codice della strada.
Aumenta la produzione della birra perchè la produzione costa di meno essendoci meno manodopera.
Il vino è cultura.....tuttavia bisogna arrivare a fine mese.
ci vuole sempre equilibrio si.. sono d'accordo Simone
Secondo me non è del tuffo falso il fatto che i gusti dei consumatori stanno cambiando, a favore di vini leggermente più “facili”, più legati al territorio, a vini più varietali e adatti all’abbinamento cibo-vino. Ed ecco che grandi rossi di struttura che solitamente si esprimono dopo tanti anni sono meno apprezzati
esatto questo è uno dei fattori che stanno alimentando questa situazione
Il vino è un prodotto finanziario oltre che di consumo in se. la crisi è dovuta alla situazione geopolitica, la speculazione è finita a dicembre 2022 e l'alzamento dei tassi di interesse per ridurre l'inflazione dovuta ai fondi covid, ha spazzato via tanta liquidità. stessa cosa accaduta per gli orologi. non sono cambiate le abitudini dei consumatori, i cinesi che sono il motore principale dei vini rossi, bevono sempre gli stessi 3/4 vini, ma hanno budget minori. ecco perché le serre nuove spopola a scapito del guado al tasso che non regge + il prezzo. questo per farti un esempio del mercato italiano. gli americani invece comprano a 4 mani perché l'economia usa è forte grazie alle guerre che portano avanti e infatti se vai a vedere i consumi dei vini rossi da parte degli americani in vacanza, è sempre top. chi vende vino agli italiani deve abbassare i prezzi altrimenti le bt rimangono sullo scaffale.
grazie per questo ragionamento, condivido tutto ! 🔥🍷
Magari dei video con dei vini rossi di buon livello su una fascia di prezzo sotto i 40€ potrebbe aiutare chi non ne capisce molto.Per il resto state facendo un lavoro impeccabile
grazie del consiglio! sarà fatto 😊
una volta al ristorante si prendeva una bottiglia in pace senza esagerare. oggi ti arrestano. ecco le cause.
sicuramente incide... bisogna ringraziare il nostro meraviglioso ministro dei trasporti 🤣😅
@gt-fh2sq bravo!!!!!!!
non ne possiamo più
del vino nel cartù
no al tavernello
si al butigliù
ahahahahahhahaha grandissimo!!
Cerchiamo di dare un senso ai prezzi del vino: agli inizi degli anni 2000 (poco più di 20 anni fa) acquistai 3 bottiglie di Tignanello ‘97 a 70 mila lire l’una ( 35 euro). Oggi costa non meno di 140 euro la bottiglia. QUADRUPLICATO. Va bene tutto, la svalutazione, i costi, la grande richiesta…. Ma non è possibile assistere a questi rincari!
purtroppo ci sono beni che sono aumentati, in percentuale, molto più del vino.. purtroppo è più che possibile. poi che non sia etico, corretto e giusto mi trova d'accordo
@@Tellmewine_italyLasciando perdere quei vini che ormai hanno raggiunto prezzi inaccessibili, la mia personale “sfida” è trovare, per esempio, un vino che costa dieci euro e ne vale il doppio. Da venti e ne varrebbe 40. Così c’è più gusto in tutto! Nel calice e nel portafoglio.😊
@simonemattavelli8698 ciao Simone! che bella idea, mi piace 😊
Allora consiglio il Montepulciano d’Abruzzo o, in genere, i vini del sud. Con 20/30€ compri un Montepulciano di grandissimo livello (esempio masciarelli, torre dei beati, massetti, illuminati), sfido chiunque a trovare allo stesso prezzo un Barolo o amarone o brunello di pari livello. Da abruzzese, sono fiero della qualità media dei nostri vini. Allo stesso prezzo si trovano anche capolavori come il tintilia del Molise, o aglianico o primitivo o nero di troia. Nulla da togliere alla storia dei grandi nomi italiani, ma ci sono realtà meno blasonate che producono con grande qualità, anzi… un buon Montepulciano d’Abruzzo se invecchia bene non ha nulla da invidiare ai colossi del
Nord
@AdelchiPatana belle idee, belle etichette. diciamo che ad un certo prezzo non hai solo la qualità del vino ma anche il nome, il marchio, sicuramente Barolo si paga anche per il nome
Chi “capisce” questi vini, ma è così da sempre, non solo negli ultimi tempi, non è uno sprovveduto che tracanna e basta. E questo tipo di consumatore difficilmente apre a caso una bottiglia del genere, sa bene con che cibo abbinarla. Se guardiamo in che direzione vanno le moderne tendenze culinarie, più o meno stellate, sempre più contaminate da tecniche di cottura, aromi e sapori di altri mondi, soprattutto estremo oriente, si fa presto a immaginare che al “bevitore consapevole e preparato” davanti a simili piatti tutto viene in mente tranne che un grande Barbaresco, Barolo o un Supertuscan.
ciao paul, è un ottimo punto di vista quello che esponi, ti ringrazio 😊📈
Casa fare? ...saper fare il vino vero e' diventato fondamentale ora che finalmente la fuffa degli anni '80 e '90 viene apprezzata sempre meno. Una bella sveglia per chi ha fatto per anni il vino seguendo il profitto e le mode per poi cullarsi sugli allori e vivere di rendita. Ora bisogna imparare di nuovo a coltivare e a fare il vino vero!
parole sante
Cambiano le abitudini.....la qualità dei vini in Italia negli ultimi 30 anni è migliorata in modo esponenziale.....si è passati dalla quantità alla qualità , i primi ad accorgersene sono stati proprio i Francesi , a Cui ABBIAMO rubato ,enormi quantità di clienti sia nell'export , sia nel mercato nazionale medio/alto......il problema può anche essere la comunicazione , ma NON solo...... Migliorando la qualità , sono aumentati i costi di produzione , ed un ricarico medio nel settore horeca , cioè di bar e ristoranti del 300% non ha aiutato , anzi a penalizzato il settore vinicolo.....una bottiglia di discreta qualità ,acquistata a 7 euro +iva....viene venduta a 28/30 euro iva compresa.....per cui la gente di nuova generazione tra i 20 e i 30 anni , preferisce bere altro....magari spendendo meno...... altrimenti si comprano un cartoccio di Tavernello o similari da un litro spendendo al supermercato € 2, 90......la qualità sarà limitata....ma se non conoscono cosa sia la qualità....non hanno termini di paragone per poter giudicare.....😮
grazie guido il tuo è un messaggio condivisibile, a presto !
Fate vino con minor gradazione ,si può fare.. e vedrai che cambierà.
non penso che la gradazione sia un aspetto così importante in questo discorso. poi l'alcool fa parte delle componenti che bilanciano il vino, è fondamentale
per forza, costano uno stipendio
già.. penso che cercando però si possano trovare ottimi vini anche tra i 20 e i 40 euro, anzi ne sono certo
@@Tellmewine_italy se li trovi fammi un fischio 😅
sarete aggiornati 🍾
Al grano, ragazzp, que de vueltas!
non ho capito