Secondo me si può aggiungere che le vere esperienze, ovvero quelle che ti fanno uscire dalla comfort zone, che ti fanno crescere e che ti danno vere soddisfazioni, richiedono sempre di superare una salita (l'ansia). Quindi quando si ha ansia vuol dire che ci stiamo spingendo, e che stiamo vivendo veramente. Quello che voglio dire è che l'ansia può essere vista per quello che biologicamente realmente è: uno strumento. (Ovviamente poi bisogna trovare un equilibrio tra situazioni stressanti e rilassanti)
Io sono musicista e ho sempre avuto terrore a suonare davanti alla gente. tanto da chiudermi al mondo e crearmi una confort zone dove non c'era più nessun contatto col pubblico. solo da un anno ho ripreso a suonare e anche se faccio molta fatica a studiare mi sto forzando piano piano ad uscire da questo isolamento . i tuoi consigli sono molto utili anche per gli attacchi di panico,che ho avuto spesso. comunque sei meglio di uno psicologo....ti voglio bene....grazie ❤❤❤❤
Ciao Vincy, Bellissima la tua condivisione😊 Anch'io anni fa ho attraversato un momento difficile. Poi ho ridimensionato il problema e ho imparato ad affrontare le situazioni difficili con serenità, arrivando alla conclusione che le difficoltà sono proprzionate alla nostra condizione di "esseri terrestri", quindi superabili. Solo se fossero extraterrestri dovremmo preoccuparci xché sconosciute!😄😜 Concordo appieno con le tue "A". Grazie, questi video del venerdì sono speciali, per me una fresca fonte di energia!! Bacioni grandi😚😚😚 Sigla molto particolare, premiazione su Marte!!!
Quando lei ha avuto gli attacchi di panico (che non era poi così grave) non si è chiuso al mondo ma semplicemente era una reazione allo stress eccessivo che stava vivendo. È assolutamente normale e lecito. Non deve privarsi di quello sfogo o altrimenti finirà per avere attacchi di panico peggiori.
Tutti hanno momenti simili a quelli che hai descritto. Avviene spesso quando l’emotività dilaga nella nostra psiche come un fiume togliendo spazio alla razionalità. Un topolino diventa in noi un elefante, perché abbiamo portato il nostro punto di vista a un centimetro da terra. I volumi, i corpi assumono un valore soggettivamente diverso. Ecco allora. Tornare ad altezza umana, osservare il topolino e senza fargli male toglierlo da lì. Facile a dirsi. Ma ancor più a farsi. Determinati verso la verità delle cose. Senza sottovalutarle, ma senza farci schiacciare. Ad esempio, dopo aver superato brillantemente un esame dobbiamo voltarci indietro ed osservare le nostre pregresse paure. E verificare che erano dolo dentro di noi. Quindi sorridere e prenderci un po’ in giro. Siamo dei, ma a volte c’è lo dimentichiamo. Forza.
Grazie come sempre soprattutto della tua sincerità e del fatto che dici le in modo chiaro e diretto senza girarci intorno. Sono sempre più contenta che i miei studenti ti seguano! ( mi dicono che ti assomiglio il che per me è un complimento enorme) Mirna
Prof. Schettini, apprezzo pienamente il suo grandissimo lavoro, i suoi consigli, il libro "La Fisica che (mi)ci piace", il suo canale TH-cam e le problematiche d'ansia. Purtroppo, a mio giudizio, lo studio della fisica è troppo difficile all'età 14-16 anni (biennio). Invece, dovrebbe essere studiato a scuola dal terzo al quinto anno della scuola superiore.
Ciao prof grazie sempre per l'esperienza di vita.So che nn mi crederai ma io nn soffro mai di ansia perché ho molto coraggio di affrontare le cose che mi capitano.Vorrei aggiungere determinazione 💪💪💪
Uh uh !! Certo che provo ansia tutte le volte che devo uscire da sola a piedi. Ho la sclerosi multipla. Ma penso sempre che ce la posso fare e che camminare mi fa bene,pure se mi stanca. Dopotutto è una avventura;magari penserete che sono un po' matta. Avete ragione 😄
Grazie di cuore prof di aver condiviso le tue esperienze, e aspetto i tuoi suggerimenti su come gestire l'impulso a mangiarsi le unghie perché finora non vi ho trovato rimedio (a 50 anni suonati sarebbe ora..)
sa Prof, sto preparando l’esame di Fisica, é tra due giorni e proprio oggi il caso ha voluto che io vedessi il suo video. La ringrazio molto e cercherò di applicare la regola delle tre A ❤
Apprezzo come siano cambiati i tempi. Un professore quando facevo le superiori io (2001-2006) nascondeva la propria omosessualità.. È bello che ne parli tranquillo ed è bello vivere in un mondo non omofobo.
Buongiorno professore, vorrei conoscere il suo pensiero su quei docenti che ancora non capiscono o non vogliono capire i dsa, chiamano agevolazioni gli strumenti compensativi, non rispettano i diritti dei ragazzi creando stati d'ansia talvolta con esito di abbandono scolastico? Grazie 🙏
Allora per esperienza personale per quanto riguarda le interrogazioni direi che l' ansia e la paura sono differenti. Almeno per esperienza personale l' ansia (non mi chieda perché, poiché non lo so) deriva dalla consapevolezza di non aver studiato o di aver studiato male mentre per assurdo la paura deriva dalla consapevolezza di aver studiato da cui scaturisce la paura di non ricordare tutte le informazioni studiate, o dalla paura di non farcela nonostante l'impegno (e l' esempio che ha fatto lei). Di fatti tempo fa quando feci l'esame del DELE una mia compagna mi chiese: hai paura? Io le risposi di no. Conclusione lei lo superò io no. Io andai bene solo all' orale. Poi allo scritto mi feci prendere anche etteralmente dal panico perché gli esaminatrice camminava tra i banchi con i tacchi e mi faceva paura per richiamava alla mente una serie di situazioni negative che ho vissuto alle scuole elementari. Ma a tutto ciò si è aggiunta la consapevolezza che la mia preparazione non era delle migliori. Una altra volta accade di nuovo per il cumulo delle materie di studio mi ritrovai con il giormo dopo la verifica a studiare spagnolo alle fino alle 11 di sera. E la mattina alle 6 a studiare il resto e avevo la sensazione di non ricordare proprio nulla (sentivo il cervello completamente vuoto) andai a scuola tremando. Ora non ricordo se facemo la verifica in sala informatica con i pc ovviamente spenti. Ora non mi ricordo proprio come andò anche se c'è la probabilitá che andò bene lo stesso. O se saltammo la verifica. Lei dato che un uomo di scienza provi a fare questo esperimento, non me ne vogliano i suoi alunni, il giorno dell' interrogazione provi a vedere tra i banchi quello che sta tremando come una foglia al 90% anche se potrei dire al 99% quello le saprà dire ciò che ha studiato anche in aramaico antico o al contrario (non so perché il cervello reagisce così) mentre se interoggasse uno che è ansioso non saprá nulla. Non si riesce a capire perché il cervello reagisce con paura anche facendoti tremare, quando studia tanto forse sarà per il quantitativo di nozioni immagazzinate. Per mia esperienza personale direi che è l' esatto contrario di ciò che si pensa fin ora dal tanto studio non deriva tranquillità ma paura. Invece, la tranquillità deriva dall' esatto opposto dalla consapevolezza che non si è studiato o che si è studiato male. E come se il cervello reagisce dicendoti: e che cavolo ti agiti a fare? Tanto anche se agitazione ti andrà male lo stesso! Quindi a che ti serve agitarti? Da cui deriva stato di tranquillità. Provi e veda che probabilmente ho ragione. E spero pure io di non sbagliarmi. Perché domani (sto facendo un corso) vorrei chiedere al professore (che è abbastanza tranquillo) di farmi qualche domanda e ho una paura assurda tanto da quasi tremare. Nonostante il tanto studio.
Ma assolutamente no. L' ansia/paura delle interrogazioni è completamente diversa da quella di non riuscire ad affrontare una determinata situazione. Non è minimamente paragonabile. Inoltre, consigliare di non piangere è il peggiore consiglio che si possa dare piangere serve a sfogarsi, serve a far uscire l' ansia. Inoltre, non è detto che le persone intorno sappiano cosa sia giusto e sbagliato in un determinato momento tu la pensi così perché hai un amico che riesce ad affrontare determinate situazioni e quindi è giusto che ti affidi a lui ma la tua situazione non è detto che sia riproponibile per tutti coloro che ti ascoltano. Faccio l' esempio io sto studiando per un corso (a giugno dovrei avere l'esame scritto e orale a settembre commissione esterna). L' ansia di non farcela c'è ma se ascoltassi i miei che mi dicono praticamente di non studiare per non farmi andare in ansia e in stress (consiglio senza alcun senso) praticamente non studierei niente e sarei bocciata a tavolino. Inoltre, anche se eventualmente non lo dovessi superare 1) ci avrò provato potrei avere altre due alternative 2) ritentarlo (tanto la maggior parte delle cose le avrò studiate) o decidere di tentare un altra strada. Ma almeno provo a mettermi in gioco. Scappare dalla paura a che serve?
Io ebbi un attacco di panico la notte prima dell'orale della maturita'. Ripassai letteratura fino a sera e mi rimase pochissimo tempo per rivedere fisica. Alla fine la prof (esterna) di fisica non mi chiese formule ma mi chiese di spiegare il concetto di forze conservative. Io che avevo avuto una capra assoluta come insegnante di fisica (lo sapevo allora e lo dico a ragion veduta dopo un dottorato in ingegneria) non seppi rispondere. Per fortuna non mi costo' il voto, penso grazie al peso che venne dato al rendimento durante gli anni e al fatto che le abilita' della prof di fisica non erano un segreto neanche per la commissione.
Buongiorno prof. Le volevo chiedere se potesse fare un video Abbastanza lungo sulle proporzioni con le frazioni visto che a scuola ho un prof. Che non spiega bene e non ho capito l'argomento. Ovviamente non lo sto obbligando ma mi servirebbe molto .... Non vorrei deludere i miei genitori e me stessa .
Prova a vedere su Edu boom. Può darsi che le trovi le spiegazioni con i relativi esercizi da svolgere. In base al tuo anno di scuola. Forse devono solo ancora inserire le superiori. Bada che non è un sito che serve per copiare o fare i compiti al posto tuo. Sia chiaro.
Anzi avere paura mi fa sentire normale. Mi sono sempre chiesta perché i miei compagni avessero paura. E io no. Forse, può essere valida la spiegazione sottostante. Non provare emozioni sarebbe preoccupante.
Che c'è da vergognarsi? Non si possono reprimere le emozioni piangere ti ha fatto sfogare e quella posizione è una posizione che indica che volevi proteggere te stesso
Un mio amico che non c'è più dal 2010 aveva lo stesso tuo problema e nonostante ciò ha frequentato l' universita di giurisprudenza (solo il primo anno perché poi è venuto a mancare) voleva laurearsi in legge e diventare docente di diritto e d'insegnare nelle scuole.
Se ci fosse stato ancora attualmente mi sarebbe stato di grande aiuto e li avrei fatto conoscere un altro mio conoscente con la sua stessa passione per la giurisprudenza
Vorrei anche io avere giorni così pieni da dire cavolo c'è la farò? Supererò questa fase? E invece vivo la situazione opposta, di totale appiattimento emotivo e sociale! Torno a casa dal lavoro e sono solo, e resto solo per il resto della giornata. A volte penso che se non avessi il lavoro , forse non riuscirei ad andare avanti! Uscite ragazzi, divertitevi , incontrate gente nuova , fate amicizia, altrimenti vi ritrovate a 35 anni come me. Solo , con un lavoro routinario e tanto vuoto attorno!
Ma la scelta di non uscire è la tua. Il lavoro potrà essere anche routinario ma non hai calcolato i vantaggi: 1) hai meno responsabilità 2) meno stress rispetto a chi si deve fare carico di responsabilità pesanti come la gestione di una azienda oppure tutelare gli interessi del cliente. 3) per non parlare delle fasi iniziali corsi obbligatori, esami da sostenere, lo scritto, e l' orale. La tensione è alle stelle.4) inoltre, stai facendo qualcosa di utile per la società per quanto possa essere noioso Inoltre, c'è un ultima cosa: se non lavori come fai a pagare le bollette di casa? E se entri in debito con i creditori li si che sono cavoli. Sarà pure noioso ciò che fai ma fidati ci guadagni in stress. Sei decisamente meno stressato.
Pochi hanno la forza di spirito di raccontare momenti di debolezza/vulnerabilità. Solo qualche professore si mostra umano come lo fai tu, grazie prof!
Secondo me si può aggiungere che le vere esperienze, ovvero quelle che ti fanno uscire dalla comfort zone, che ti fanno crescere e che ti danno vere soddisfazioni, richiedono sempre di superare una salita (l'ansia). Quindi quando si ha ansia vuol dire che ci stiamo spingendo, e che stiamo vivendo veramente. Quello che voglio dire è che l'ansia può essere vista per quello che biologicamente realmente è: uno strumento.
(Ovviamente poi bisogna trovare un equilibrio tra situazioni stressanti e rilassanti)
Lei è una bella persona arriva a noi non solo con la sua professionalità ma anche con la sua grande sensibilità
siamo noi i primi nemici di noi stessi ❤
Grande prof, questi video del venerdì rilassano e fanno riflettere! Un abbraccio
Mi sto appassionando sempre di più a questi video
Io sono musicista e ho sempre avuto terrore a suonare davanti alla gente. tanto da chiudermi al mondo e crearmi una confort zone dove non c'era più nessun contatto col pubblico. solo da un anno ho ripreso a suonare e anche se faccio molta fatica a studiare mi sto forzando piano piano ad uscire da questo isolamento . i tuoi consigli sono molto utili anche per gli attacchi di panico,che ho avuto spesso. comunque sei meglio di uno psicologo....ti voglio bene....grazie ❤❤❤❤
Ciao Vincy,
Bellissima la tua condivisione😊
Anch'io anni fa ho attraversato un momento difficile.
Poi ho ridimensionato il problema e ho imparato ad affrontare le situazioni difficili con serenità, arrivando alla conclusione che le difficoltà sono proprzionate alla nostra condizione di "esseri terrestri", quindi superabili. Solo se fossero extraterrestri dovremmo preoccuparci xché sconosciute!😄😜
Concordo appieno con le tue "A".
Grazie, questi video del venerdì sono speciali, per me una fresca fonte di energia!!
Bacioni grandi😚😚😚
Sigla molto particolare, premiazione su Marte!!!
Quando lei ha avuto gli attacchi di panico (che non era poi così grave) non si è chiuso al mondo ma semplicemente era una reazione allo stress eccessivo che stava vivendo. È assolutamente normale e lecito. Non deve privarsi di quello sfogo o altrimenti finirà per avere attacchi di panico peggiori.
Tutti hanno momenti simili a quelli che hai descritto. Avviene spesso quando l’emotività dilaga nella nostra psiche come un fiume togliendo spazio alla razionalità. Un topolino diventa in noi un elefante, perché abbiamo portato il nostro punto di vista a un centimetro da terra. I volumi, i corpi assumono un valore soggettivamente diverso. Ecco allora. Tornare ad altezza umana, osservare il topolino e senza fargli male toglierlo da lì. Facile a dirsi. Ma ancor più a farsi. Determinati verso la verità delle cose. Senza sottovalutarle, ma senza farci schiacciare. Ad esempio, dopo aver superato brillantemente un esame dobbiamo voltarci indietro ed osservare le nostre pregresse paure. E verificare che erano dolo dentro di noi. Quindi sorridere e prenderci un po’ in giro. Siamo dei, ma a volte c’è lo dimentichiamo. Forza.
Grazie per questi video, grazie mille ❤🙏
Grazie come sempre soprattutto della tua sincerità e del fatto che dici le in modo chiaro e diretto senza girarci intorno. Sono sempre più contenta che i miei studenti ti seguano! ( mi dicono che ti assomiglio il che per me è un complimento enorme) Mirna
Prof buonasera, farà mai un video sul "Rifiuto di un Voto Universitario" con la sua esperienza ed il suo parere?
Prof. Schettini, apprezzo pienamente il suo grandissimo lavoro, i suoi consigli, il libro "La Fisica che (mi)ci piace", il suo canale TH-cam e le problematiche d'ansia. Purtroppo, a mio giudizio, lo studio della fisica è troppo difficile all'età 14-16 anni (biennio). Invece, dovrebbe essere studiato a scuola dal terzo al quinto anno della scuola superiore.
Grazie mille. Sono un tipo molto ansioso, ma avere un pensiero matematico mi aiuta molto nel lavoro d'ufficio, specie in certi giorni...
Professore sei un grande. Ti adoro.
Grazie mille per questo video ,ne avevo bisogno ❤️
Ciao prof grazie sempre per l'esperienza di vita.So che nn mi crederai ma io nn soffro mai di ansia perché ho molto coraggio di affrontare le cose che mi capitano.Vorrei aggiungere determinazione 💪💪💪
La determinazione non è né vincolante e né proporzionale all' ansia. E non provare emozioni non è assolutamente normale.
Uh uh !! Certo che provo ansia tutte le volte che devo uscire da sola a piedi.
Ho la sclerosi multipla.
Ma penso sempre che ce la posso fare e che camminare mi fa bene,pure se mi stanca.
Dopotutto è una avventura;magari penserete che sono un po' matta. Avete ragione 😄
Grazie infinite per aver esplicitato tutto😍
Grazie di cuore prof di aver condiviso le tue esperienze, e aspetto i tuoi suggerimenti su come gestire l'impulso a mangiarsi le unghie perché finora non vi ho trovato rimedio (a 50 anni suonati sarebbe ora..)
sa Prof, sto preparando l’esame di Fisica, é tra due giorni e proprio oggi il caso ha voluto che io vedessi il suo video. La ringrazio molto e cercherò di applicare la regola delle tre A ❤
Fossero tutti come teeeee ....che gioiaaaa!!!
Ciao professore la invitiamo al Liceo Augusto Righi di Taranto dove tutti sono suoi Fan comunque è un grande continui così
Grade prof, i tuoi video sono arrivati in Brasile.
Bravissimo professore
Apprezzo come siano cambiati i tempi. Un professore quando facevo le superiori io (2001-2006) nascondeva la propria omosessualità.. È bello che ne parli tranquillo ed è bello vivere in un mondo non omofobo.
Ciao, saluti da un'alunna in prima liceo al Belfiore di Mantova (Scientifico) indirizzo Ordinamento
sempre grande professore,
Ottimo, Grazie
Buongiorno professore, vorrei conoscere il suo pensiero su quei docenti che ancora non capiscono o non vogliono capire i dsa, chiamano agevolazioni gli strumenti compensativi, non rispettano i diritti dei ragazzi creando stati d'ansia talvolta con esito di abbandono scolastico? Grazie 🙏
Buonasera Professore lei ha affrontato tre punti Buddhisti.
il Buddhismo potrebbe aiutare tantissimo, le auguro una felice serata
Secondo me una delle sigle del Venerdì, dovrebbe diventare una canzone integra😁
👏👏👏👏
Allora per esperienza personale per quanto riguarda le interrogazioni direi che l' ansia e la paura sono differenti. Almeno per esperienza personale l' ansia (non mi chieda perché, poiché non lo so) deriva dalla consapevolezza di non aver studiato o di aver studiato male mentre per assurdo la paura deriva dalla consapevolezza di aver studiato da cui scaturisce la paura di non ricordare tutte le informazioni studiate, o dalla paura di non farcela nonostante l'impegno (e l' esempio che ha fatto lei). Di fatti tempo fa quando feci l'esame del DELE una mia compagna mi chiese: hai paura? Io le risposi di no. Conclusione lei lo superò io no. Io andai bene solo all' orale. Poi allo scritto mi feci prendere anche etteralmente dal panico perché gli esaminatrice camminava tra i banchi con i tacchi e mi faceva paura per richiamava alla mente una serie di situazioni negative che ho vissuto alle scuole elementari. Ma a tutto ciò si è aggiunta la consapevolezza che la mia preparazione non era delle migliori. Una altra volta accade di nuovo per il cumulo delle materie di studio mi ritrovai con il giormo dopo la verifica a studiare spagnolo alle fino alle 11 di sera. E la mattina alle 6 a studiare il resto e avevo la sensazione di non ricordare proprio nulla (sentivo il cervello completamente vuoto) andai a scuola tremando. Ora non ricordo se facemo la verifica in sala informatica con i pc ovviamente spenti. Ora non mi ricordo proprio come andò anche se c'è la probabilitá che andò bene lo stesso. O se saltammo la verifica.
Lei dato che un uomo di scienza provi a fare questo esperimento, non me ne vogliano i suoi alunni, il giorno dell' interrogazione provi a vedere tra i banchi quello che sta tremando come una foglia al 90% anche se potrei dire al 99% quello le saprà dire ciò che ha studiato anche in aramaico antico o al contrario (non so perché il cervello reagisce così) mentre se interoggasse uno che è ansioso non saprá nulla. Non si riesce a capire perché il cervello reagisce con paura anche facendoti tremare, quando studia tanto forse sarà per il quantitativo di nozioni immagazzinate. Per mia esperienza personale direi che è l' esatto contrario di ciò che si pensa fin ora dal tanto studio non deriva tranquillità ma paura. Invece, la tranquillità deriva dall' esatto opposto dalla consapevolezza che non si è studiato o che si è studiato male. E come se il cervello reagisce dicendoti: e che cavolo ti agiti a fare? Tanto anche se agitazione ti andrà male lo stesso! Quindi a che ti serve agitarti? Da cui deriva stato di tranquillità. Provi e veda che probabilmente ho ragione. E spero pure io di non sbagliarmi. Perché domani (sto facendo un corso) vorrei chiedere al professore (che è abbastanza tranquillo) di farmi qualche domanda e ho una paura assurda tanto da quasi tremare. Nonostante il tanto studio.
Ma assolutamente no. L' ansia/paura delle interrogazioni è completamente diversa da quella di non riuscire ad affrontare una determinata situazione. Non è minimamente paragonabile. Inoltre, consigliare di non piangere è il peggiore consiglio che si possa dare piangere serve a sfogarsi, serve a far uscire l' ansia. Inoltre, non è detto che le persone intorno sappiano cosa sia giusto e sbagliato in un determinato momento tu la pensi così perché hai un amico che riesce ad affrontare determinate situazioni e quindi è giusto che ti affidi a lui ma la tua situazione non è detto che sia riproponibile per tutti coloro che ti ascoltano. Faccio l' esempio io sto studiando per un corso (a giugno dovrei avere l'esame scritto e orale a settembre commissione esterna). L' ansia di non farcela c'è ma se ascoltassi i miei che mi dicono praticamente di non studiare per non farmi andare in ansia e in stress (consiglio senza alcun senso) praticamente non studierei niente e sarei bocciata a tavolino. Inoltre, anche se eventualmente non lo dovessi superare 1) ci avrò provato potrei avere altre due alternative 2) ritentarlo (tanto la maggior parte delle cose le avrò studiate) o decidere di tentare un altra strada. Ma almeno provo a mettermi in gioco. Scappare dalla paura a che serve?
Salve prof, avrei un bel problema di fisica 2 sul campo elettromagnetico che non riesco a risolvere :(
@LaFisicaCheCiPiace ma le sigle su spotify ? l'aggiungo troppo la playlist del mitico prof! xD
Sei una vera persona grazie di essere così ❤
Ciao ci vediamo il 1 aprile a Vico del gargano
Io ebbi un attacco di panico la notte prima dell'orale della maturita'. Ripassai letteratura fino a sera e mi rimase pochissimo tempo per rivedere fisica. Alla fine la prof (esterna) di fisica non mi chiese formule ma mi chiese di spiegare il concetto di forze conservative. Io che avevo avuto una capra assoluta come insegnante di fisica (lo sapevo allora e lo dico a ragion veduta dopo un dottorato in ingegneria) non seppi rispondere. Per fortuna non mi costo' il voto, penso grazie al peso che venne dato al rendimento durante gli anni e al fatto che le abilita' della prof di fisica non erano un segreto neanche per la commissione.
Buongiorno prof. Le volevo chiedere se potesse fare un video Abbastanza lungo sulle proporzioni con le frazioni visto che a scuola ho un prof. Che non spiega bene e non ho capito l'argomento. Ovviamente non lo sto obbligando ma mi servirebbe molto .... Non vorrei deludere i miei genitori e me stessa .
Prova a vedere su Edu boom. Può darsi che le trovi le spiegazioni con i relativi esercizi da svolgere. In base al tuo anno di scuola. Forse devono solo ancora inserire le superiori. Bada che non è un sito che serve per copiare o fare i compiti al posto tuo. Sia chiaro.
Anzi avere paura mi fa sentire normale. Mi sono sempre chiesta perché i miei compagni avessero paura. E io no. Forse, può essere valida la spiegazione sottostante. Non provare emozioni sarebbe preoccupante.
Che fine ha fatto il 10 e lode applauso bacio accademico e premiazione su saturno?
🤣
il quarto suggerimento è chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta, che dovrebbe essere presente anche nelle scuole
Che c'è da vergognarsi? Non si possono reprimere le emozioni piangere ti ha fatto sfogare e quella posizione è una posizione che indica che volevi proteggere te stesso
Magari ti avessi avuto come professore, probabilmente oggi avrei meno paura di sbagliare e non soffrirei la paura del giudizio
Bravo. Ti voglio bene anche se non ti conosco di persona.
Vorrei abbracciarti un bacio
Più respiri profondi
Per la Mia BALBUZIA 🙏
Un mio amico che non c'è più dal 2010 aveva lo stesso tuo problema e nonostante ciò ha frequentato l' universita di giurisprudenza (solo il primo anno perché poi è venuto a mancare) voleva laurearsi in legge e diventare docente di diritto e d'insegnare nelle scuole.
Se ci fosse stato ancora attualmente mi sarebbe stato di grande aiuto e li avrei fatto conoscere un altro mio conoscente con la sua stessa passione per la giurisprudenza
Vorrei anche io avere giorni così pieni da dire cavolo c'è la farò? Supererò questa fase? E invece vivo la situazione opposta, di totale appiattimento emotivo e sociale! Torno a casa dal lavoro e sono solo, e resto solo per il resto della giornata. A volte penso che se non avessi il lavoro , forse non riuscirei ad andare avanti! Uscite ragazzi, divertitevi , incontrate gente nuova , fate amicizia, altrimenti vi ritrovate a 35 anni come me. Solo , con un lavoro routinario e tanto vuoto attorno!
Ma la scelta di non uscire è la tua. Il lavoro potrà essere anche routinario ma non hai calcolato i vantaggi: 1) hai meno responsabilità 2) meno stress rispetto a chi si deve fare carico di responsabilità pesanti come la gestione di una azienda oppure tutelare gli interessi del cliente. 3) per non parlare delle fasi iniziali corsi obbligatori, esami da sostenere, lo scritto, e l' orale. La tensione è alle stelle.4) inoltre, stai facendo qualcosa di utile per la società per quanto possa essere noioso Inoltre, c'è un ultima cosa: se non lavori come fai a pagare le bollette di casa? E se entri in debito con i creditori li si che sono cavoli. Sarà pure noioso ciò che fai ma fidati ci guadagni in stress. Sei decisamente meno stressato.