Gente di Iperborea

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  • เผยแพร่เมื่อ 19 ก.ย. 2024
  • Ci deve essere un motivo per cui San Pietroburgo è detta “La Città degli Dei”. Vediamo. Sono moltissime le città che conservano tracce del passaggio degli antichi abitanti della Terra, forse dei giganti. A volte sono le colonne dei templi, altre volte le porte delle cattedrali, gli altissimi portoni dei palazzi, le scalinate, le statue. Ma c’è una città in particolare dove troviamo tutte queste cose insieme, San Pietroburgo, appunto. Qui infatti abbondano le statue che raffigurano personaggi con fisionomie insolite, statue severe di figure che guardano dall’alto delle chiese, che animano i parchi, che reggono balaustre, che abbelliscono facciate. Sono talmente tante che non possono essere solo una moda, secondo la spiegazione ufficiale. Si dice infatti che al tempo di Pietro I si sia diffusa l’abitudine di decorare le chiavi di volta degli archi e e le finestre e le porte degli edifici dei ricchi cittadini, con mascheroni scultorei, volti di dei dell’Olimpo, o figure grottesche di animali. Ai tempi di Pietro I, sempre lui, sotto il cui regno pare siano successe cose meravigliose, fra cui la costruzione stessa della città, una delle più belle del mondo. In molte città, abbiamo di queste decorazioni, erano di buon auspicio e la bruttezza di alcuni soggetti serviva a scoraggiare gli insulti al palazzo, una specie di protezione scaramantica. Li troviamo anche a Roma, in Spagna, etc. Ma le statue di San Pietroburgo sono di genere diverso. Abbiamo visi con espressioni quasi romantiche, creature con strani copricapi, volti misteriosi che dalle porte e finestre vigilano sulle strade o svettano sulle cattedrali. Osservano, come se vivessero in un mondo parallelo. Personalità insolite vestite in maniera insolita, talvolta accompagnati da decorazioni indecifrabili. Gli abiti sono ridotti all’essenziale, e le donne, dai lineamenti marcati, esprimono forza e al tempo stesso malinconia, se non tristezza. Chi erano, da dove viene questa loro severità e che lingua parlavano? Non lo sapremo mai. Si può solo ipotizzare qualcosa su chi fossero. Andiamo indietro nel tempo. Gli Iperborei avevano scelto la Grecia, come seconda patria. Sia che fossero emigrati di loro spontanea volontà, sia che fossero stati allontanati dagli dei maggiori, personaggi come Apollo, Ercole, Perseo, Castore, Polluce, ritornavano ogni anno a Iperborea, a rivedere gli amici e i parenti. Apollo su un veloce carro d’argento volante, ma gli altri erano grandi camminatori, come Orione, e si affidavano ai loro passi da gigante. Ma non solo loro, anche i visitatori occasionali e i sacerdoti dei templi di Delfi e Delo. E, immaginate un po', San Pietroburgo si trovava a mezza strada fra la Grecia e Iperborea. Ce lo dice Plutarco. Qui si riposavano, qui era di buon augurio ospitarli in casa e dedicargli delle statue. La città li accoglieva e scolpiva nella mente e nella pietra i loro volti. Ecco gli Iperborei. Insomma sarebbe una bella storia.
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ความคิดเห็น • 18

  • @eugeniamate1156
    @eugeniamate1156 ปีที่แล้ว +3

    Buongiorno amico mio ☀️ L'unica cosa su cui non sono d'accordo è "non lo sapremo mai"... Lo sapremo, eccome! Stima immensa per te...!

  • @barbarababy8841
    @barbarababy8841 2 ปีที่แล้ว +3

    Quale sia la verità e quale la fantasia che attribuiamo a questa bellezza non lo sapremo forse mai ...ma a noi che cogliamo la verità piace andare sempre avanti, anche a tentativi!! L' importante è non fermare mai la nostra mente .....👍🎯🎯🎯

  • @lyndonowen8525
    @lyndonowen8525 3 ปีที่แล้ว +4

    Always captivating and good material

  • @maxmethis
    @maxmethis ปีที่แล้ว +2

    Ottimo 😉 👍 fantastico 👍

  • @giorgiarossi6801
    @giorgiarossi6801 2 ปีที่แล้ว +4

    Bella storia. ❤

  • @idanapoli4273
    @idanapoli4273 2 ปีที่แล้ว +3

    Bellissima storia,direi!

  • @CeccopRI
    @CeccopRI 3 ปีที่แล้ว +4

    bello : )

  • @comandantedrago5805
    @comandantedrago5805 3 ปีที่แล้ว +13

    Questi visi hanno nasi collegati direttamente alla fronte, sono di altra razza. Sono gli abitanti di prima su questo piano, tutti uccisi e distrutti.

  • @rosariof8885
    @rosariof8885 3 ปีที่แล้ว +7

    Iperborea era la terra dei semidei progenitori, coloro che potevano spostare le cose con la forza del pensiero, quando vi era un altro sole sulla terra quello poi chiamato il sole nero, secondo quanto dice anche la Blavatasky, il Sole di Akhenaton, il Padre degli Dei , il culto del sole di Zep Tepi, l'antico culto di Atum - Ra. L'instaurazione di questo antico culto è durato poco visto che il figlio ancora adolescente Tutankhamon è stato costretto pena la morte di riabbracciare il culto di Baal (appellativo solare) - Amon.

    • @Lind77
      @Lind77 2 ปีที่แล้ว +1

      La taiga Siberia è quello che è rimasto della mitica iperborea dei semidei androgini, i segreti che verrebbero scoperti li in quei luoghi sconvolgerebbero l’umanità tutta, nella valle della morte Siberia ci sono cupole di metallo sconosciuto simile al bronzo, ma indistruttibile, ci sono radiazioni sconosciute che uccidono tutti gli esseri umani che si inoltrano in quei luoghi inesplorati, si è parlato di una specie di pietra di natura sconosciuta che un pastore russo ha scovato in quei luoghi che tagliava il vetro come il burro, poi bisognerebbe indagare su alcuni gruppi iniziatici di tribù con culti animistici molto antichi e di magia nera ma qui si andrebbe a periodi successivi ai resti iperborei che sono comunque disseminati in Siberia il che è davvero incredibile, sarebbe incredibile fare una spedizione, ma si rischierebbe questo corpo

    • @83magdala
      @83magdala 2 ปีที่แล้ว +1

      Scusami ma questo sole nero dove è finito?

  • @rosannafienco3278
    @rosannafienco3278 2 ปีที่แล้ว +3

    🤔...perché quando si parla di Dei non si menziona mai il mediterraneo, Pozzuoli Cuma, Bacoli dove ancora oggi si vedono i loro resti, Napoli.... i greci sono stati i primi nella storia a cancellare la vera realtà ❗es. Partenope non era una sirena melanconica ma bensì incarnava la Sophia cioè la conoscenza dei vari regni infatti era una stupenda fanciulla mezzo uccello e mezzo pesce una delle tre sorelle di Phaleno, da cui nasce anche la Triade, che poi è diventato il simbolo della Sicilia

    • @rosannafienco3278
      @rosannafienco3278 2 ปีที่แล้ว

      Pardon, figlie di Phaleno uno degli argonauti, che naufragarono su Megaride