Vi ringrazio per il tempo e la rivisitazione di un passato prossimo che ho vissuto e di cui sono testimone. Obietto a Michele che una fondazione bancaria che ancora funziona è quella di Verona, non ancora monopolizzata dalla politica.
La versione secondo me corretta della spiegazione del fenomeno che avete descritto è che in quegli anni una seria visione socialdemocratica si rese conto che c'è bisogno del mercato, regolato e connesso con la politica di redistribuzione. Il passaggio fu in parte scelto, in parte obbligato per una serie di ragioni (la necessità di ridurre il debito pubblico, entrare nell'euro, ridurre il terreno di pascolo delle clientele e della corruzione), che furono una fortunata coincidenza (dal mio punto di vista) per quelle riforme (96/2001). La curiosità italiana è che abbiamo un centro sinistra che ha senso di responsabilità nella politica di bilancio (quindi tende a tenere sotto controllo la spesa pubblica), mentre abbiamo un centro destra clientelare e corporativo che spende e spande per coltivare prebende e clientele (ne cito due: i balneari ed il caso alitalia - capitani coraggiosi). Tuttavia contesto che quella politica sia liberismo, se per liberismo intendiamo invece "meno tasse per tutti" (da Reagan a Berlu), la flat tax regressiva, la teoria del "trickle down"). Quelle politica del centro sinistra 96/2001 NON era liberismo, ma socialdemocrazia che regola il mercato, ne coltiva la concorrenza come tutela dei consumatori e crescita del valore aggiunto, allo scopo di fare redistribuzione. Spero francamente che il PD riprenda quel tipo di impostazione.
Che cosa sia il liberismo dovrebbero spiegarlo quelli che lo nominano sempre. Se il liberismo è meno tasse di liberismo se n'è visto molto poco. Queste grandi buzz word non servono a niente.
Conosco anch'io diverse persone non italiane, ma perfettamente integrate, che non riescono ad avere la cittadinanza. Strano che nessun partito ci pensi, sarebbero una base elettorale interessante. Forse la difficoltà ad accettare lo straniero è più trasversale di quanto si pensi.
Grande puntata! Gradito il tema sul caso francese. Se non sbaglio, tra l'altro, la Francia ha una lunga tradizione accentratrice e statalista. "Taxation without rapresentation": vero e vergognoso. Le tesi di Alesina e Giavazzi mi ha sempre affascinato. Ho il loro libro nella wishlist... dite che non vale la pena leggerlo?
Il centro-destra era composto da Forza Italia, che aveva un Ministro dell’economia (bilancio+finanze+tesoro dal 2001) di appartenenza socialista, l’UDC democristiano, AN “conservatrice sociale” (socialista di destra) e la Lega, che era ciò che avete detto quindi ben poco liberal;, praticamente il CDX aveva ben poco di liberale, sì magari nel 94 c’erano i vari Martino, Biondi, Urbani, Costa e qualcun altro, ma dopo il nulla totale e gli stessi che dovevano essere liberali furono messi da parte da BS, il quale gli preferì i vari Brunetta, Cicchitto, Frattin, Scajola ecc.
In un titolo quello che Boldrin prova a definire da settimane: il neoliberismo 😅. La sinistra non è più socialista, il socialismo è sconfitto (il comunismo figuriamoci). E non è una questione di spesa corrente, tasse,etc. Chi possiede i settori strategici di un Paese? Progressivamente sempre più i privati (non in assoluto, ma comparativamente al passato sempre di più). Cioè è scomparsa l'idea della socializzazione o statalizzazione dei mezzi di produzione, anche in settori ritenuti "strategici". È come se una tradizione di 150-180 anni si sia liquefatta. Questo è il neoliberismo. Se ne può gioire, ma non si può negare.
la frase sulla sinistra italiana di amato '' la sinistra in italia assume su di se sia l'incarico di liberare società ed economia sia quello di non creare disuguaglianze'' è emblematica ed è secondo me la summa del problema della politica italiana
Il suicidio di Cagliari riguarda la custodia preventiva in carcere. Collegare presunta colpa al suicidio mi sembra un pensiero da bar veneto (sono veneto pure io).
Be per onestà dovreste dire che quella che voi chiamate sinistra è non è un caso "potete spostare l'attenzione salvando i cosiddetti liberali che sono la stessa cosa del partito democratico che a sposato il liberalismo è il libero mercato continuate con questo equivico perché vi torna utile per ,generare confusione
5:10 “questi sono i miei valori: se non vi piacciono ne ho altri” G. Marx
6:24
M:"Provo ad imitarti ma non riesco bene😅"
L:"No" 💀
Bella puntata
molto utile ed interessante. Ringrazio
Grazie!
Grazie
Belli e bravi 🎉🎉🎉🎉
Molto suggestiva l'analogia con la Terza Internazionale e le sue figure e momenti, utile anche a smitizzarli.
Vi ringrazio per il tempo e la rivisitazione di un passato prossimo che ho vissuto e di cui sono testimone. Obietto a Michele che una fondazione bancaria che ancora funziona è quella di Verona, non ancora monopolizzata dalla politica.
Buona serata
34:00
aspettiamo l approfondimento sulla Francia!!
Un confronto che aiuta davvero a capire la storia italiana degli ultimi trenta anni, e anche con una tagliente ironia, complimenti!
1:15:00
Penso anch'io siano milioni.
Manifatturiero e cura alla persona.
La versione secondo me corretta della spiegazione del fenomeno che avete descritto è che in quegli anni una seria visione socialdemocratica si rese conto che c'è bisogno del mercato, regolato e connesso con la politica di redistribuzione. Il passaggio fu in parte scelto, in parte obbligato per una serie di ragioni (la necessità di ridurre il debito pubblico, entrare nell'euro, ridurre il terreno di pascolo delle clientele e della corruzione), che furono una fortunata coincidenza (dal mio punto di vista) per quelle riforme (96/2001). La curiosità italiana è che abbiamo un centro sinistra che ha senso di responsabilità nella politica di bilancio (quindi tende a tenere sotto controllo la spesa pubblica), mentre abbiamo un centro destra clientelare e corporativo che spende e spande per coltivare prebende e clientele (ne cito due: i balneari ed il caso alitalia - capitani coraggiosi). Tuttavia contesto che quella politica sia liberismo, se per liberismo intendiamo invece "meno tasse per tutti" (da Reagan a Berlu), la flat tax regressiva, la teoria del "trickle down"). Quelle politica del centro sinistra 96/2001 NON era liberismo, ma socialdemocrazia che regola il mercato, ne coltiva la concorrenza come tutela dei consumatori e crescita del valore aggiunto, allo scopo di fare redistribuzione. Spero francamente che il PD riprenda quel tipo di impostazione.
soggiungo che alcune privatizzazioni furono fatte veramente MALE: Telecom su tutte.
E non bistrattate Elly Schlein: è una secchiona, preparata, tosta....
Che cosa sia il liberismo dovrebbero spiegarlo quelli che lo nominano sempre. Se il liberismo è meno tasse di liberismo se n'è visto molto poco. Queste grandi buzz word non servono a niente.
@@Enrico- non è certo con un commento su TH-cam che possiamo dare definizioni complesse
Ho paura che il Pd che vuole Elly Schlein sia molto lontano da questa impostazione ….
Conosco anch'io diverse persone non italiane, ma perfettamente integrate, che non riescono ad avere la cittadinanza. Strano che nessun partito ci pensi, sarebbero una base elettorale interessante. Forse la difficoltà ad accettare lo straniero è più trasversale di quanto si pensi.
Grande puntata! Gradito il tema sul caso francese. Se non sbaglio, tra l'altro, la Francia ha una lunga tradizione accentratrice e statalista.
"Taxation without rapresentation": vero e vergognoso.
Le tesi di Alesina e Giavazzi mi ha sempre affascinato. Ho il loro libro nella wishlist... dite che non vale la pena leggerlo?
No.
Molto più centro che sinistra.
Mio commento tattico
Il centro-destra era composto da Forza Italia, che aveva un Ministro dell’economia (bilancio+finanze+tesoro dal 2001) di appartenenza socialista, l’UDC democristiano, AN “conservatrice sociale” (socialista di destra) e la Lega, che era ciò che avete detto quindi ben poco liberal;, praticamente il CDX aveva ben poco di liberale, sì magari nel 94 c’erano i vari Martino, Biondi, Urbani, Costa e qualcun altro, ma dopo il nulla totale e gli stessi che dovevano essere liberali furono messi da parte da BS, il quale gli preferì i vari Brunetta, Cicchitto, Frattin, Scajola ecc.
Bentornato Luciano e un saluto a Michele
In un titolo quello che Boldrin prova a definire da settimane: il neoliberismo 😅.
La sinistra non è più socialista, il socialismo è sconfitto (il comunismo figuriamoci). E non è una questione di spesa corrente, tasse,etc. Chi possiede i settori strategici di un Paese? Progressivamente sempre più i privati (non in assoluto, ma comparativamente al passato sempre di più). Cioè è scomparsa l'idea della socializzazione o statalizzazione dei mezzi di produzione, anche in settori ritenuti "strategici". È come se una tradizione di 150-180 anni si sia liquefatta. Questo è il neoliberismo. Se ne può gioire, ma non si può negare.
la frase sulla sinistra italiana di amato '' la sinistra in italia assume su di se sia l'incarico di liberare società ed economia sia quello di non creare disuguaglianze'' è emblematica ed è secondo me la summa del problema della politica italiana
In Francia il diritto di voto e la cittadinanza quando vengono date? Un saluto!
Stesso discorso vale anche per le riforme libertarie dal divorzio alle coppie di fatto al tentativo Cirinà-Dan
Che mina ragazzi
Il suicidio di Cagliari riguarda la custodia preventiva in carcere. Collegare presunta colpa al suicidio mi sembra un pensiero da bar veneto (sono veneto pure io).
A costołeta de masćjo
A volte Boldrin è imbarazzante....pessimo comunicatore, c'è di meglio
Boldrin ossessionato dai comunisti, mi ricorda il generale Ripper del Dottor Stranamore.
Be per onestà dovreste dire che quella che voi chiamate sinistra è non è un caso "potete spostare l'attenzione salvando i cosiddetti liberali che sono la stessa cosa del partito democratico che a sposato il liberalismo è il libero mercato continuate con questo equivico perché vi torna utile per ,generare confusione