Bellissimo video, complimenti. Concordo su ogni punto del discorso di Angelo tranne su uno: Robert Parker. L'attività del critico americano ha sicuramente aiutato l'export di alcune nostre eccellenze, ma negli anni questo ha portato ad un appiattimento del modo di fare vino, indirizzando il gusto, e quindi modellandolo un po' tutto rapportandolo al suo palato. Vini con caratteristiche precise che sono stati "americanizzati" (leggasi addomesticati) per avvicinarsi al suo modo di concepire l'eccellenza. E questo fenomeno non è accaduto solo in Piemonte e Toscana, ma ha colpito duramente anche Bordeaux, Borgogna, Ribera del Duero e altre zone baciate enologicamente da dio.
Ho comprato un Chianti classico a cui parker dava 92.. non sapeva di niente... non è affidabile e molti vini giudicati da lui sono commerciali di solito ne sto alla larga infatti
Voglio fare una provocazione, è colpa di Robert Parker che giudica oppure è colpa dei produttori che adattano la produzione in basi ai gusti di Parker ? Per me la colpa è di chi snatura il prodotto non di chi lo giudica. my two cents.
è bello sentir parlare Angelo Gaja.Mi ha fatto pensare ciò che ha detto sul consumatore americano quando parla del valore del vino, in una scala da da uno a cento.Praticamente qualunque cosa gli venga venga proposta da un giornale o dalla tv se lo beve in toto,ho sempre pensato che non siano così furbi.
Comunque senza togliere niente a Parker, grazie anche all’impegno di tanti Ristoratori e Importatori Italiani che con orgoglio hanno sempre creduto nei vini italiani da far conoscere all’estero.
Veramente da quando bevo Piemontese nel 70 ho sempre preferito il barbaresco, in bocca meno spigoloso, tannico, riempié la bocca armoniosamente, niente contro il barolo logicamente, alloro il Veneto non aveva ancora elaborato il valpolicella ed era conosciuto solamente per il bardolino dei tedeschi
Grazie di questi 40 minuti di storia!
Bellissimo video, complimenti. Concordo su ogni punto del discorso di Angelo tranne su uno: Robert Parker.
L'attività del critico americano ha sicuramente aiutato l'export di alcune nostre eccellenze, ma negli anni questo ha portato ad un appiattimento del modo di fare vino, indirizzando il gusto, e quindi modellandolo un po' tutto rapportandolo al suo palato.
Vini con caratteristiche precise che sono stati "americanizzati" (leggasi addomesticati) per avvicinarsi al suo modo di concepire l'eccellenza.
E questo fenomeno non è accaduto solo in Piemonte e Toscana, ma ha colpito duramente anche Bordeaux, Borgogna, Ribera del Duero e altre zone baciate enologicamente da dio.
grazie, per la tua saggezza
bravissimo John concordo con lei
Ho comprato un Chianti classico a cui parker dava 92.. non sapeva di niente... non è affidabile e molti vini giudicati da lui sono commerciali di solito ne sto alla larga infatti
@@beautybys9142 quanti episodi simili si potrebbero raccontare
Voglio fare una provocazione, è colpa di Robert Parker che giudica oppure è colpa dei produttori che adattano la produzione in basi ai gusti di Parker ? Per me la colpa è di chi snatura il prodotto non di chi lo giudica. my two cents.
Sempre ammirato della cultura di Angelo Gaia, grazie Maestro
è bello sentir parlare Angelo Gaja.Mi ha fatto pensare ciò che ha detto sul consumatore americano quando parla del valore del vino, in una scala da da uno a cento.Praticamente qualunque cosa gli venga venga proposta da un giornale o dalla tv se lo beve in toto,ho sempre pensato che non siano così furbi.
Comunque senza togliere niente a Parker, grazie anche all’impegno di tanti Ristoratori e Importatori Italiani che con orgoglio hanno sempre creduto nei vini italiani da far conoscere all’estero.
bellissima lezione.
Grazie!
Bellissimo Alessandro!
Grazie Max!
Una volta sono andato per visitare le cantine Gaja non mi hanno fatto entrare!!!😅
Qualcuno conosce il nome preciso del personaggio che descrive quando parla delle degustazioni a New York? Grazie
Vorresti provare io vorrei i Tuoi Vini, se puoi dimmi costa il Bortolo e il Baresco.
could it be possible to have english subtitles please ?
Italian subtitles are very accurate just copy them on Google translate :)
Oggi anche il Barbera è diventato un vino "superiore".
Angelone dai, dicci quanto cabernet hai messo nel tuo Barbaresco negli anni '90!
hahahahahahahaha altro spettatore curioso qui!
Sei un mediocre somaro.
io l'ho scritto e Gaja non mi ha mai querelato e mi rivolge ancora la parola...
Veramente da quando bevo Piemontese nel 70 ho sempre preferito il barbaresco, in bocca meno spigoloso, tannico, riempié la bocca armoniosamente, niente contro il barolo logicamente, alloro il Veneto non aveva ancora elaborato il valpolicella ed era conosciuto solamente per il bardolino dei tedeschi