Viaggi nella Cittadella Radiosa, recensione

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  • เผยแพร่เมื่อ 21 ต.ค. 2024

ความคิดเห็น • 7

  • @TheRedCyberGlass
    @TheRedCyberGlass ปีที่แล้ว +1

    Ciao Lorenz, bellissimo video. Sono d'accordo con la tua analisi, anche se personalmente trovo altri aspetti deludenti di questo modulo. Partendo dal presupposto che un'antologia di avventure è sempre un opportunità come fonte di ispirazione e spunti per il DM (quindi ben vengano sempre!), quello che proprio non mi va giù di questa pubblicazione è la scarsa creatività che molti degli autori hanno impiegato nella caratterizzazione degli ambienti, dei luoghi e delle culture che fanno da sfondo (e neanche troppo solo da sfondo) alle avventure, come ad esempio l'avventura ambientata in un Messico parallelo al nostro durante il giorno dei morti. Dai su. Questo setting con D&D e il fantasy non c'entra niente. Viene a meno la sospensione della realtà che caratterizza ogni ambientazione fantasy. Va benissimo trarre ispirazione dalle culture dei popoli esistenti o del passato (come spesso succede nella letteratura di genere - vedi Conan), ma fare un copia incolla spudorato non lo trovo professionale. È una pigra e sfacciatissima operazione commerciale per attrarre quei mercati che solitamente sono scarsamente raggiunti dai prodotti più tradizionali. Potevano farlo lo stesso, mettendoci un po' più di creatività, come in passato è stato fatto con il Calimshan che è chiaramente ispirato alle culture arabe e medio orientali, ma non ne riproduce in maniera identica le tradizioni, i riti, i costumi etc. O il Chult con i paesi dell'Amazzonia o della sub asiatico...giusto per citarne un paio. Questo aspetto purtroppo mi fa scendere parecchio l'apprezzamento di questo modulo, che scivola sul fondo dei miei libri preferiti. Potevano davvero impegnarsi di più.

    • @telodoioildungeon
      @telodoioildungeon  ปีที่แล้ว +1

      Ciao e grazie per il tuo intervento. Avevo espresso qualcosa di simile nel girato del video ma poi l'ho soppresso poiché è un'argomento scivoloso. Nel recente passato la WOTC ha cambiato la caratterizzazione dei Vistani, ha eliminato parte della storia degli Hadozee e nel prossimo One D&D sparirà la parola "razza" poiché secondo loro "è un termine problematico che ha avuto legami prevenuti tra le persone del mondo reale e le persone fantastiche dei mondi di D&D." Il desiderio espresso dalla WOTC era quindi di slegare il più possibile l’immaginario fantastico di D&D dal nostro mondo e dai problemi che possiede.
      Queste avventure invece sono proprio ambientate nell'immaginario di quel mondo da cui vorrebbero staccarsi e, a parer mio, non si rendono conto che così facendo rischiano di "scimmiottare" culture esistenti.
      Ad esempio un messicano che legge l'avventura "L’immondo della miniera vacua" non rischia di vedervi una rappresentazione stereotipata della sua cultura?
      Questo è ciò che volevo dire, ma poi l'ho soppresso poiché è mio desiderio che D&D sia un passatempo leggero che unisce, nonostante le mode culturali americane di passaggio.

  • @stefanobaroncello450
    @stefanobaroncello450 ปีที่แล้ว

    Dieci pagine di descrizione? Non sono poche per descrivere una città che funge da stazione per vari mondi?

    • @telodoioildungeon
      @telodoioildungeon  ปีที่แล้ว +1

      No secondo me no. Rappresenta un'occasione sprecata a parer mio.
      La mia idea è che avessero 13 avventure inventate, slegate le une dalle altre e dovevano metterle assieme.
      Così hanno inventato l'escamotage della cittadella.
      Vuoi mettere se invece fossero state 13 avventure nel piano etereo? Se l'antologia avesse funto da piccola antologia sul piano stesso? O se avessero colto l'occasione per fare una piccola antologia su come funziona il piano etereo e i suoi pericoli?
      Magari!!!
      Le avventure non sono da buttare, anzi, però che rammarico :(

    • @stefanobaroncello450
      @stefanobaroncello450 ปีที่แล้ว

      @@telodoioildungeon Si, una meravigliosa occasione buttata tra le ortiche per pigrizia. È quasi sempre così. Con Dragonlance è capitata la stessa cosa: 34 pagine per descrivere, a malapena abbozzare, l'ambientazione, le razze giocanti, le classi avanzate, le divinità e un pizzico di storia.

    • @telodoioildungeon
      @telodoioildungeon  ปีที่แล้ว

      Ho intenzione di prenderla in italiano Dragonlance, ma so che mi piangerà il cuore.
      In pratica noi appassionati, se vogliamo approfondire un setting, dobbiamo scavare tra gli archivi delle vecchie pubblicazioni. Chissà può darsi che ciò sia dovuto alla differenza tra mercato americano o europeo. Oltreoceano cercano di più avventure prefatte, noi invece amiamo crearcele (ma questo mio ragionamento non è basato su nessun dato certo, lo sento dire spesso, chissà se è vero)

    • @stefanobaroncello450
      @stefanobaroncello450 ปีที่แล้ว +1

      @@telodoioildungeon Le ambientazioni sono state scaricate nel gabinetto e lo sciacquone tirato più volte. Il furto dei dragoni è l'ultima ambientazione ben fatta. A tutte le altre manca almeno il 50% della lore. Ravenloft ha moltissime cose da raccontare: la maledizione, le streghe, il vero potere di Strahd. Accennato, non approfondito. I vari semipiani dei mondi di Magic: abbozzati. Quali pericoli ci sono su Ravnica? Theros ha veramente degli Dei? La ricerca del Signore dei Draghi rende merito al mondo di Theros, ma non è un manuale della Wizard. Per mostrare la pigrizia dimostrata da costoro.