Video di una umanità e una sensibilità estremamente emozionanti, che mostra un aspetto che spesso, per noia o per "comodità", tendiamo a non valutare, ma che costituirebbe una delle chiavi fondamentali per una maggiore serenità del paziente e dei suoi familiari. Soprattutto nel finale, ho trovato parole talmente intense e penetranti che mi hanno commossa profondamente. Complimenti e grazie, Roberto.
Conosco molto bene quello di cui tu parli. Ho fatto il badante.... e la maggior parte dei miei assistiti avevano una . forma di demenza. Ora sono "io" vecchio. Ciao Roberto. Ho riflettuto parecchio su queste tematiche. Grazie del video
Le tue parole dettate dal cuore mi hanno commosso fino alle lacrime. La tua espressione seria e drammatica nello stesso tempo è un richiamo a quanti non hanno amore e considerazione verso chi è fragile senza alcuna difesa,verso chi ormai dipende dagli altri. Si percepisce la tua grande sensibilità ed un grande cuore attraverso queste parole piene di tenerezza verso quanti soffrono. Un carissimo saluto Roberto. (Scusami se in un video precedente mi sono espresso con termini poco simpatici, avevo poca conoscenza della tua persona.)
Ciao Roberto. La profondità di questo video è disarmante . Non avevo mai sentito parole così morbide ma che fotografano la cruda realtà di questo dramma.
"Nessuna gentilezza e' persa, per quanto sia fragile la creatura a cui e' rivolta", mi hai fatto commuovere!! Volevo anche aggiungere questa bellissima citazione: "Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla“, scrive Luciano De Crescenzo.
Ciao Roberto, hai descritto esattamente ciò che ho visto in mia nonna qualche anno fa. Solo che nella cecità della vita di tutti i giorni, che ti costringe ad essere forte, ad andare avanti... non mi ero mai soffermato ad immedesimarmi nel suo punto di vista. Cosa che mi hai fatto fare tu ora guardando questo video. E ho pianto assai, perché fa molto male, e non riesco ad immaginare il dolore nel vivere tutto ciò. Grazie per questo importante monologo.
Tante volte capita di accorgersi tardi di quello che abbiamo e di comprendere solamente in un momento successivo come avremmo potuto comportarci. Questo però ci può essere utile per situazioni analoghe che potrebbero presentarsi in futuro nuovamente a noi stessi, o ad altre persone a noi vicine, per poter dar loro il sostegno necessario.
Ho avuto l'esperienza dell'Alzheimer in casa mia. E' dura, tanto ed è doloroso. Garantisco che per quanto uno possa essere preparato, non è mai abbastanza. Si può fare la differenza è vero. Ma la vita ci porta ritmi frenetici che spesso ci condizionano e fanno vedere solo noi stessi e i nostri problemi. Ho dovuto combattere tanto e penso che chi non è gentile o non è paziente è solo umano. Ad ogni modo grazie del video!
Grazie a te Silvia per la tua condivisione, sono esperienze molto personali che ognuno vive a modo suo, a secondo del proprio carattere e dei propri trascorsi, l'importante è metterci il meglio di sè!
Mia mamma ha sofferto di Alzheimer per 10 lunghi anni, so benissimo cosa significhi questa malattia. Moltissime persone non si sono piu' fatte vive, perfino le sue sorelle. E io , in fondo, capisco. Capisco che si eviti non solo perche' non si sa come comportarsi, ma perche' si ha PAURA. Paura che questo dramma potrebbe colpire anche noi, paura di aver perso per sempre la persona che amavamo, paura di essere stati dimenticati, paura di vedere la morte incarnata in un corpo, perche' e' questo che e' l'Alzheimer. Le persone che ne soffrono hanno,per anni, momenti di chiara lucidita' in cui si disperano,piangono,perche' ricordano e sanno benissimo quello che erano. Mia madre era una neonatologa, ha aiutato e salvato tante vite, una persona estremamente solare che non ho mai dico mai visto piangere, il suo motto era "chi prevede le calamita', soffre due volte". Me lo ripeteva spesso, e mi diceva di godermi la vita e di non preoccuparmi mai. Era ingenua, mia mamma. Forse la sua spensieratezza altro non era che questo. Ed e' rimasta sola, con accanto solo e soltanto i familiari piu' stretti e la sua badante che se ne occupava come se ne fosse stata figlia. La gente poi si e' fatta viva soltanto al funerale, dopo anni in cui non aveva fatto mai neanche una chiamata. Tutti credono che l'Alzheimer altro non sia che la perdita di memoria. E temono di essere stati dimenticati. E ad un certo punto non si riesce neanche piu' a comunicare, perche' l'Alzheimer ti rende muto, non riesci piu' a parlare, a un certo punto. E non riesci a muoverti. Non ricordi e ti ritrovi "Come un tram scollegato da ogni distanza nel bel mezzo del tempo che adesso TI avanza". Tutto questo lunghissimo commento per dire che io stessa,in fondo,comprendo coloro che hanno paura di confrontarsi faccia a faccia con chi ti ricorda che oltre quel grumo di neuroni ed un corpo che ci tiene vivi, non c'e' nulla.
❤
Una sola parola...grazie. E non basta...grazie ancora. Video meraviglioso.
Video di una umanità e una sensibilità estremamente emozionanti, che mostra un aspetto che spesso, per noia o per "comodità", tendiamo a non valutare, ma che costituirebbe una delle chiavi fondamentali per una maggiore serenità del paziente e dei suoi familiari. Soprattutto nel finale, ho trovato parole talmente intense e penetranti che mi hanno commossa profondamente. Complimenti e grazie, Roberto.
Sei un grande caro mio.
Meraviglioso come sempre Mercadini
Conosco molto bene quello di cui tu parli. Ho fatto il badante.... e la maggior parte dei miei assistiti avevano una . forma di demenza. Ora sono "io" vecchio. Ciao Roberto. Ho riflettuto parecchio su queste tematiche. Grazie del video
Le tue parole dettate dal cuore mi hanno commosso fino alle lacrime.
La tua espressione seria e drammatica nello stesso tempo è un richiamo a quanti non hanno amore e considerazione verso chi è fragile senza alcuna difesa,verso chi ormai dipende dagli altri.
Si percepisce la tua grande sensibilità ed un grande cuore attraverso queste parole piene di tenerezza verso quanti soffrono.
Un carissimo saluto Roberto.
(Scusami se in un video precedente
mi sono espresso con termini poco simpatici, avevo poca conoscenza della tua persona.)
Grazie davvero Roberto...infinite
Ciao Roberto. La profondità di questo video è disarmante . Non avevo mai sentito parole così morbide ma che fotografano la cruda realtà di questo dramma.
Bravo,,,,,, bravo,,,,,,,, bravo hai un pennino ✌🏻
Grazie infinite
"Nessuna gentilezza e' persa, per quanto sia fragile la creatura a cui e' rivolta", mi hai fatto commuovere!!
Volevo anche aggiungere questa bellissima citazione: "Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla“, scrive Luciano De Crescenzo.
Ciao Roberto, hai descritto esattamente ciò che ho visto in mia nonna qualche anno fa. Solo che nella cecità della vita di tutti i giorni, che ti costringe ad essere forte, ad andare avanti... non mi ero mai soffermato ad immedesimarmi nel suo punto di vista. Cosa che mi hai fatto fare tu ora guardando questo video. E ho pianto assai, perché fa molto male, e non riesco ad immaginare il dolore nel vivere tutto ciò.
Grazie per questo importante monologo.
Tante volte capita di accorgersi tardi di quello che abbiamo e di comprendere solamente in un momento successivo come avremmo potuto comportarci. Questo però ci può essere utile per situazioni analoghe che potrebbero presentarsi in futuro nuovamente a noi stessi, o ad altre persone a noi vicine, per poter dar loro il sostegno necessario.
Ho avuto l'esperienza dell'Alzheimer in casa mia. E' dura, tanto ed è doloroso.
Garantisco che per quanto uno possa essere preparato, non è mai abbastanza. Si può fare la differenza è vero.
Ma la vita ci porta ritmi frenetici che spesso ci condizionano e fanno vedere solo noi stessi e i nostri problemi.
Ho dovuto combattere tanto e penso che chi non è gentile o non è paziente è solo umano.
Ad ogni modo grazie del video!
Grazie a te Silvia per la tua condivisione, sono esperienze molto personali che ognuno vive a modo suo, a secondo del proprio carattere e dei propri trascorsi, l'importante è metterci il meglio di sè!
Una mia zia aveva questi problemi, per me è stato molto doloroso, anche perché con me è sempre stata molto buona in tutta la sua vita
Ignazio hai ragione, per chi è attorno al malato la situazione è davvero difficile e dolorosa.
Mia mamma ha sofferto di Alzheimer per 10 lunghi anni, so benissimo cosa significhi questa malattia. Moltissime persone non si sono piu' fatte vive, perfino le sue sorelle. E io , in fondo, capisco. Capisco che si eviti non solo perche' non si sa come comportarsi, ma perche' si ha PAURA. Paura che questo dramma potrebbe colpire anche noi, paura di aver perso per sempre la persona che amavamo, paura di essere stati dimenticati, paura di vedere la morte incarnata in un corpo, perche' e' questo che e' l'Alzheimer. Le persone che ne soffrono hanno,per anni, momenti di chiara lucidita' in cui si disperano,piangono,perche' ricordano e sanno benissimo quello che erano. Mia madre era una neonatologa, ha aiutato e salvato tante vite, una persona estremamente solare che non ho mai dico mai visto piangere, il suo motto era "chi prevede le calamita', soffre due volte". Me lo ripeteva spesso, e mi diceva di godermi la vita e di non preoccuparmi mai. Era ingenua, mia mamma. Forse la sua spensieratezza altro non era che questo. Ed e' rimasta sola, con accanto solo e soltanto i familiari piu' stretti e la sua badante che se ne occupava come se ne fosse stata figlia. La gente poi si e' fatta viva soltanto al funerale, dopo anni in cui non aveva fatto mai neanche una chiamata.
Tutti credono che l'Alzheimer altro non sia che la perdita di memoria. E temono di essere stati dimenticati.
E ad un certo punto non si riesce neanche piu' a comunicare, perche' l'Alzheimer ti rende muto, non riesci piu' a parlare, a un certo punto. E non riesci a muoverti. Non ricordi e ti ritrovi "Come un tram scollegato da ogni distanza nel bel mezzo del tempo che adesso TI avanza".
Tutto questo lunghissimo commento per dire che io stessa,in fondo,comprendo coloro che hanno paura di confrontarsi faccia a faccia con chi ti ricorda che oltre quel grumo di neuroni ed un corpo che ci tiene vivi, non c'e' nulla.
Roberto basta parole basta mettere la mano al portafoglio