Ho molte colleghe che rinuncerebbero molto volentieri al lavoro per stare a casa con i figli, se economicamente fosse possibile. Tanto la favoletta del realizzarsi lavorando in ufficio o in fabbrica dove quasi sempre non esiste meritocrazia non se la beve più nessuno.
Mah su questo non sono d'accordissimo. Molte donne DICONO che vorrebbero stare a casa e forse di per sé è anche vero (parliamoci chiaro anche fra gli uomini a chi non piacerebbe vivere senza doversi rompere le palle di andare al lavoro 😂). Tuttavia saranno emotive e quello che vuoi ma non sono sceme, sanno bene che tempo qualche anno, forse meno di una generazione, e la perdita della leva economica si tradurrebbe inevitabilmente in una perdita delle loro libertà su tutti i fronti.
@@progettorazzia9260ma un patriarcato che promuova la sola poligamia maschile bianca europea cristiana o cmq pagana visto che era permesso nel paganesimo potrebbe risolvere la situazione e anche il fenomeno degli incel? Visto che in Italia ci sono più donne che uomini?
Consiglio a tutti di leggersi le analisi del Redpillatore sull'argomento perchè sono molto profonde e complete. Il fattore economico casomai c'entra in negativo, nel senso che sono proprio i paesi più ricchi quelli che fanno meno figli. Il problema principale è la Libertà: i figli richiedono stabilità e sacrificio, mentre la nostra società è improntata sull'egoismo individuale a discapito degli obiettivi collettivi. Un tempo strutture sociali, religiose, tradizionali, limitando la libertà delle persone e imponendo ruoli precisi a uomini e donne, permettevano la sostenibilità e la crescita della popolazione, mentre oggi le donne vogliono fare la stessa vita degli uomini e nessuno ha più tempo da dedicare ai figli (che è un vero lavoro), nè voglia di farlo. Le coppie oggi si fondano sui sentimenti, non sul dovere, pertanto solo volubili, e gran parte della popolazione (maschile) è sostanzialmente tagliata fuori dal mercato sessuale (problema che un tempo non c'era perchè i matrimoni si formavano su precisi accordi familiari). Hanno spinto il femminismo per raddoppiare il numero di lavoratori e dunque la produzione, senza accorgersi che il lavoro delle donne era fondamentale tanto quanto quello degli uomini e adesso ne paghiamo il prezzo: popolazioni sempre più vecchie, con alta disoccupazione (perchè il capitare non ha più bisogno del lavoro), mancanza di ricambio generazionale e in prospettiva collasso del welfare, se poi pensano di "rimediare" con l'immigrazione a tutto ciò si aggiungerà frammentazione sociale, disagio, violenza e criminalità. O la scienza rimedia con strumenti artificiali di creazione di nuovi esseri umani in numero sufficiente a mentenere la popolazione stabile (e nel caso si spalancherebbe la porta alla distopia: chi decide quanti nascono? Con che caratteristiche? Di che sesso? Chi li educa e a quale scopo? Ecc...); oppure siamo condannati a dover ad un certo punto fare un passo indietro in termini di diritti invididuali per riequilibrare la società (in quest'ottica il fascismo potrebbe ritornare in voga), ma visto che nessuno lo vuole o è disposto a sacrificarsi, specialmente le donne che dalla libertà hanno solo da guadagnarci, ho paura che per noi non ci sia davvero più niente da fare...
Letto l'articolo. Mah, quel tipo non mi convince molto perché sembra sempre voler dare sempre tutta la colpa alle donne, quando in realtà molti uomini (sì, anche i suoi protegés incel) si lamentano tanto, magari su facebook seguono pagine come TradWest e altre che ventilano fantasiosi scenari di ritorno alla vita agreste, ma poi nella vita reale se ne guarderebbero bene dal farlo veramente. La società antica era un supplizio per gli uomini in primis, lavori duro, vita breve, responsabilità di sfamare famiglioni tutti sulle spalle dell'uomo. Ben pochi volgiono davvero tornare a questo. In un ultimo post ha ammesso, devo dire con molta onestà, che molti di quelli che criticano questa società in realtà criticano soprattutto il fatto di essere nati dal lato sfortunato
Bella analisi, penso che indirettamente un po' tutti sappiano che é così ma nessuno é disposto a voler cambiare le cose su due versanti il primo economico soprattutto qui in Italia dove il pil pro capite é stagnante da 20 anni sfiido un operaio mantenere con il suo solo stipendio la famiglia.. ma in secondo luogo anche culturale poiché le femministe pretendono di portare i pantaloni e fare la vita che fanno gli uomini ma la procreazione e i figli sono già un lavoro come ben detto .. risolti questi due problemi almeno in Italia.. le cose dovrebbero funzionare per il genere umano italico.
@@mentesanaincorporesano Grazie mille per la risposta. Io credo che se oggi non è più possibile sostenere una famiglia con uno stipendio solo è proprio perchè il mercato del lavoro è stato aperto a tutti (anche donne e immigrati) e di conseguenza il valore della prestazione lavorativa stessa è calato per via della competizione al ribasso. Sul piano culturale, per riequilibrare la società sarebbe necessario ridurre drasticamente la libertà di scelta individuale, ma nessuno (e soprattutto nessuna) sarebbe disposto ad accettare sacrifici in nome collettivo (la stessa collettività oggi non esiste più: non siamo più un popolo, con i suoi interessi e un unico destino, ma un insieme di individui che non crede in niente al di fuori del proprio interesse): l'uomo medio e soprattutto la donna media non voterebbero mai un ipotetico partito anti-libertario. Il problema è che una volta trasformata la società non si può più tornare indietro (come dice giustamente Unabomber), secondo me quindi non c'è più speranza da questo punto di vista, sempre salvo come dicevo il discorso scientifico, che però comporta tutta una serie di problemi serissimi.
@@simoneangeletti2188 Brave New World è nettamente il miglior libro del XX secolo, il fatto che sia stato scritto nel 1930 è pazzesco. Tra l'altro Huxley stesso era un Fabiano pentito, quindi probabilmente era a conoscenza dei programmi politici anche di lungo termine dei vertici del capitalismo progressista. È difficile dire al giorno d'oggi se sarà tecnicamente possibile quel tipo di futuro: quand'anche si riuscisse a creare esseri umani in laboratorio non è affatto detto che lo si riesca a fare in modo sufficientemente rapido, economico ed efficiente da integrare o sostituire l'intera popolazione (si tende sempre a dare la fantascienza per scontata, infatti lo stesso Huxley, a differenza di tanti altri autori, poneva BNW molto avanti nel futuro, mi pare nel 2200). Certo gli orizzonti dell'ingegneria genetica sono potenzialmente infiniti: si potrebbe davvero creare dei perfetti schiavi in funzione delle esigenze del capitale e del mercato (risolvendo così tutti i problemi di formazione e adattamento dei lavoratori e di incontro fra domanda e offerta). Molte femministe già oggi si auspicano ad esempio una società di sole donne: del resto perchè farli uomini se i lavori fisici sono svolti perlopiù dai robot? Le donne sono più conformiste, materialiste, spendaccione e meno inclini al disordine, sono i perfetti consumatori. Un'altra tecnologia che potrebbe incidere fortemente sul futuro e sulla denatalità è quella che i transumanisti chiamano amortalità: non credo molto alle sparate di Kurweil, ma che si possa progressivamente spostare avanti l'orologio biologico è possibile. Ecco diciamo che nel caso non mi aspetto che lascino che anche l'ultimo dei plebei diventi sostanzialmente immortale, con tutti i problemi odierni di sovrappopolazione, si terranno l'elisir di lunga vita solo per i pochi che se lo potranno permettere...
@@progettorazzia9260 la tua idea del lavora è strana, pensi che immigrato viene in italia per prendere lavoro agli italiani, be si , se quel lavoro al italiano medio non vuole fare come il contadino oppure le donne delle pulizie . al condominio viene pulire solo gli immigrati mai visto un italiano. parli di disoccupazione ma non parli di vari settori . nel settore dei barbieri ci sono solo banladesh e nel settore informatico c'è un domanda molta alta. più lo stato non ha mai incoraggiato ai disoccupati di trovare un nuovo lavoro. alta disoccupazione è anche una questione culturale , gli italiani sono ossessionati per il posto fisso. preferisce al redito di cittadinanza piuttosto di andare in altra citta per trova lavoro o un altro quartiere .
@@progettorazzia9260 Lo vediamo eccome. Avrò un'opinione impopolare ma il socialismo, come la rana bollita, anno dopo anno ha appiattito la società. Se il principio è omologare, livellare, come si può pensare che sia compatibile con il concetto di valore, che è l'esatto opposto. Il valore di tutto quello che consumiamo si è abbassato e noi ci siamo adeguati. Tutti i mestieri artigiani sono praticamente scomparsi, perchè piuttosto che riparare un paio di scarpe ne compriamo uno nuovo. Gli artisti vengono pagati 1/10 di quello che prendono gli operai. Dopotutto più siamo tutti egualmente poveri più ci adeguiamo a prodotti egualmente poveri. È il principio che ha fatto la fortuna di Shein, la gente povera spende spiccioli per cose che non può ne vedere ne toccare: non può quindi giudicarne il valore. Per un uomo dell'ottocento sarebbe impensabile. Eppure siamo tutti egualmente andati a scuola, dovremmo essere più intelligenti, competenti e raziocinanti. Allora perché siamo stupidi? perché siamo tutti egualmente stupidi... I socialisti hanno la coda di paglia. Incolpano la Tatcher, o Berlusconi, o Raegan quando si parla di multinazionali, e omettendo che il XX secolo è stato il primo secolo socialista, con dittature social- comuniste a destra e a manca. Con tutto questo socialismo, com'è che esistono a oggi le multinazionali, troppo facile rispondere, perché il mercato è libero fa quello che vuole. I governi socialisti dovevano tassare, imporre, manovrare, regolare... Ci sono stati 20 anni di governi tecnici di sinistra in questo paese e chi gestisce un'attività mi dice che le tasse da pagare sono assurde. Cercavo una ditta di pittori con partita Iva, spoiler: nessuno ce l'ha, hanno chiuso tutto, non ce la facevano... Alle multinazionali le tasse non fanno una sega, e con le tasse delle multinazionali lo stato non ci campa, bisogna tassare tutti, egualmente. Quindi di fondo, due problemi: uno, la mancanza di valore, accettata e accettabile, e soprattutto al lavoro indivuale, due: il socialismo ha creato la società del consumo, portando le aziende a fallire, spostarsi e cercare soluzioni di comodo, e senza competitors e socialmente appiattiti, le maxi corp sono diventate sempre più grandi. Ora un fenomeno ugualmente dannoso lo si vede con l'immigrazione, altra bella roba socialista. Più immigrati, milioni di immigrati all'anno, e la domanda per gli alloggi va alle stelle, con rincari di mutui e affitti, milioni di poveri che non parlano la lingua e che diventano schiavi di qualche bassa realtà lavorativa, e a noi va bene così. Più sono poveri e più devi livellare, più tasse chiedi al meno povero Italiano, per dare al più povero quei 500 euro al mese. Livella. Il povero Italiano si compra la camicia su Shein perché costa solo 3 euro. Il sarto chiude bottega. Shein apre una nuova fabbrica che produce tonnellate di rifiuti. E la nostra busta paga, coerente col tutto, è misera.
voi vi siete fatti lavare il cervello e siete anche contenti. Parlate tutto il giorno di mercato che si autoregola, ma a caso. Se ci sono 1 milione di laureati in letteratura e scienze editoriali disoccupati cosa facciamo di solito? Diamo incentivi per aprire 10000 case editrici o gli diciamo “svegliati lavoratore devi andare incontro al mercato”? Invece se l agricoltura ha bisogno di un milione di persone perché non gli dite “svegliati: il mercato del lavoro non premia quelle scelte, alza gli stipendi, forma i lavoratori oppure cambia settore”? Ma gli dite “certo ecco un milione di lavoratori che hanno un costo sociale enorme, li importiamo senza controllare i curriculum e ci mettiamo criminali gente senza skill tutto a caso sperando di prendere anche quelli che vi servono 👍 E così abbiamo la disoccupazione giovanile al 30% e in ogni caso più di un milione di immigrati disoccupati a spese della collettività. Siete liberi di pensare quello che volete eh ma non venite a rompermi le palle che mancano i lavoratori
La penso come te, butto lì alcuni argomenti per i finti progressisti: non sarà sempre più automatizzato il lavoro? Che bisogno ci sarà di manodopera scarsamente qualificata, sostituibile dalle macchine? Non sarebbe meglio privatizzare tutto, in particolare le pensioni per evitare che esista il problema di dover avere "taxpayers" per finanziare quei servizi? Per "integrarli" non esiste un rapporto costi-benefici negativo, per esempio l'impatto sulla sanità pubblica (la cosa più banale è l'aumento delle liste d'attesa) o sul prezzo degli immobili, che senza immigrazione si svuoterebbero e avrebbero prezzi minori? Per non parlare del fatto che possano essere utilizzati per abbassare gli stipendi medi dei lavoratori italiani. Non c'è il rischio di un violento scontro sociale vista la forte incompatibilità con certe culture e stili di vita? Infine, non sarebbe il caso di investire in ricerche nell'ambito genetico? Tanto, nei Paesi più sviluppati con anche le più generose forme di welfare (vedasi in Scandinavia) non portano il tasso di fertilità sopra i due figli per donna.
Mi viene in mente Sparta. Come riferisce Plutarco (anche Erodoto et al.), a Sparta erano riusciti a propagandare insieme i concetti di donna forte e combattiva e maternità, in un'unica fierezza. Per cui si riporta ad esempio l'aneddoto della donna ateniese che vanta una splendida opera tessile, e la donna spartana che le indica i propri figli aitanti dicendo: "Sono queste le mie opere d'arte!". O la più famosa risposta di Gorgo al persiano: la spartana si permette di parlare perché le spartane "partoriscono uomini veri". Praticamente erano riusciti a realizzare un'alchimia di 'Girl Power' in chiave guerriera come non è mai riuscito a nessun movimento femminista... Della serie "Non ci serve la vostra emancipazione, abbiamo Licurgo."
Hai fatto un discorso di una razionalità assolutamente impeccabile e poi c'è da dire anche che serve molto coraggio ad esporre delle verità così scomode. I miei più sinceri complimenti.
@@Anonimo_Veneziano_13 gli scossoni potrebbero arrivare grazie afd in Germania? Inoltre purtroppo ci sarà il referendum sulla cittadinanza italiana in primavera vinceranno i buonisti a parer tuo? Risposta unica e completa a tutte queste domande per favore.
Condivido il punto di vista di Mr Tot, a pensarci bene fino ad un centinaio di anni fa una grossa fetta della popolazione non aveva gli occhi per piangere eppure non esisteva un problema di calo demografico, anzi. D'altra parte però come dici il mondo del lavoro era completamente diverso quindi forse sarebbero da bilanciare i due aspetti. Comunque curioso che fino a metà anni '90/2000 fosse ancora vista come una cosa auspicabile mettere su famiglia e figli anche tramite i mainstream media. Scavalcato il millennio è spuntata ovunque la narrazione secondo cui la famiglia era solo fonte di grane, fine del divertimento, impedimento alla carriera, per cui meglio viversela fino ai 38 anni, puntare sul lavoro ecc
che poi la cosa ancora più assurdo è che tutta questa narrazione da pubblicità che si beve la gente dicendo "i figli sono un ostacolo ai viaggi, alla carriera, alla libertà" poi non è che viaggino o facciano gran carriere...
@@progettorazzia9260io ho due amici che ormai veleggiano sulla quarantina che non hanno fatto figli perché "vogliamo viaggiareh1!1!". Questo una decina di anni fa. Oggi non viaggiano perché hanno due gatti e non sanno a chi lasciarli... Non so cosa commentare...
Anche io come albanese d'Italia non faccio più di un figlio in Italia ..per motivi tipo il.lavoro ...in Italia si lavora troppo per poco ...e non voglio fare altri schiavi per il sistema e per il sistema che fa pena in Italia e in Albania ..un sistema dove le persone non contano niente e sono schiavi....e sono contento che anche in Albania lo hanno capito e hanno un calo demografico come in Italia ....insomma che vita facciamo solo lavoro e pagare tasse e pagare gli affitti..per due settimane di vacanze al anno....e diro di piu secondo una statistica italiani e albanesi non combatterebbero per difendere il paese e lo credo bene per difendere sti paesi in mano a politici ladri.
Puoi sempre tornare nella tua amata Albania, senza sputare nel piatto da dove stai mangiando! Oppure puoi scegliere un altro Stato/Nazione dove magari ti sentirai più integrato..
@@jurijatzei1341 forse non capisci l italiano o lo sai leggere ma lo interpreti in un modo tuo per mettere odio . Leggi e capisci bene prima di scrivere un tuo pensiero negativo . Io sono cittadino del mondo e sto dove voglio e nessuna legge me lo può impedire , ma quello che ho scritto non riguarda questo . Non sto offendendo nessuno . Sto solo dicendo quello che è oggettivo. Una cosa che tutti possono vedere , non sono novità o parlare male . Comunque non posso stare a scrivere con chiunque scrive commenti a caso perché non ha una vita quindi Adios. Buona vita
Che dire..questo video viene fuori il giorno dopo una discussione con mio zio, pensionato, abitante nel centro storico di Perugia (alla mercé di bande di immigrati). La sua risposta alla mia contrarietà alla situazione è stata: "Ma che pensi che mi dia piacere quando mi pisciano sugli scalini del portone? No ovviamente, però se domano sparissero chi mi paga la pensione? " Ecco. Lavaggio del cervello modalità on.
grande stima sei l'unica persona che ho sentito sul web fare l'ovvia, ma apparentemente sfuggente osservazione che importare immigrati semplicemente rimanda il problema di qualche decina d'anni ( se vogliamo essere utopistici) quando in realta' lo peggiorera' sempre di piu'. a mio parere la soluzione piu' efficace e sicuramente un insieme di cultura della natalita' e assolutamente un contributo economico che al giorno oggi e' assolutamente necessario. La detanalita' a mio avviso e anche causa del collasso dell'industria manifatturiera europea dovuta alla delocalizzazione delle fabbriche all'unico interesse dei grossi gruppi ed azionisti. La sinistra in primis ed i cuckservative sono semplicemente i loro agenti , come al giorno d'oggi chiunque puo' chiaramente notare.
Non hai menzionato le TASSE... da salasso quelle a sinistra, che portano imprese a chiudere, tagli personale e agevolazioni da cazzoni (tipo Amazon e Primark) con contratti mensili non rinnovabili
Secondo me l'importazione di immigrati serve a metterci gli uni contro gli altri. Ultimi contro penultimi. Io la chiamo "sostituzione etnica", perché, pur ritenendomi (un tempo)"di sinistra", non ho i paraocchi ideologici tipici del "politicamente corretto". Si stá fomentando lo "scontro tra i sessi", cioè si incentiva il carrierismo anche delle donne, distruggendo il "welfare" e le tutele sociali dei lavoratori, cioè contratti capestro, paghe da fame al limite dello sfruttamento, per gli italiani, quelli che io definirei "i penultimi", cioè lavoratori e pensionati, sempre più colpiti da "austerità", "spending rewiev", tutte belle parole che sottendono a un concetto molto semplice: farci ritornare all' epoca feudale, con i nuovi "servi della gleba". A mio avviso bisogna ritornare a politiche "Keynesiane",
Avere dei figli, oltre ai problemi che hai elencato, comporta anche la rinuncia a del tempo per se stessi. Purtroppo, non tutti e soprattutto le persone con una certa personalità e cultura, sono propensi a questa rinuncia. Secondo me a livello borghese è ancora importante avere figli per poter apparire una famiglia realizzata e dentro negli schemi
Io la metto più sul terra terra: per dare a un figlio (a uno, dei gemelli sarebbero quasi una disgrazia) un minimo di scolarizzazione, formazione personale e un minimo di suo divertimento servono soldi che in molti non riescono a avere prima dei trentacinque spesso; per giunta si deve avere il culo dei nonni che non hanno bisogno di avere assistenza e avere tempo libero da pensionati per sopperire l'impossibilità che spesso c'è di dove mettere sto figlio dopo la scuola o in alternativa zii per i pargoli. Io sono figlio unico di anziani, la pesantezza è tanta, e è un circolo che si alimenta. Insomma chi è che mi darebbe uno stimolo a pianificare un figlio? Io, per dire, queste cose non le ho e lo stato non mi aiuterebbe più di tanto. Credo che bisognerebbe traslare il termine proletario in "persona che non si può permettere di avere un figlio".
Ottima analisi e ottima conclusione. Ho avuto la fortuna di avere genitori e parenti che ci hanno aiutato economicamente per permetterci di avere e crescere tre figli, che sono il nostro tesoro più grande
Dai tranquillo, quando l'Italia sarà una società islamica e poco ci manca, le donne torneranno a casa davanti al focolare, così potranno sfornare tante pagnotte, anzi sarai ancora più felice perché te ne potrai sposare 3 o 4 e avere 20 figlioli, auguri🎉.
I figli li fanno le donne gli uomini si dovrebbero occupare di sostenere entrambi.ce' in corso uno stravolgimento antropologico in merito a queste tematiche.
La leva economica giusta era nel programma di CPI, che resta ancora il migliore. Dal punto di vista culturale andrebbe invertito un paradigma che vedo duro da scardinare, almeno non in questo sistema schiavo dell'usura......quella terza via, oggi più che mai, ha ancora motivo di esistere. Forse è per questo che l'usura lo propone sempre come un pericolo alla porte....
Assolutamente, assurdo pensare che la denatalità sia un problema solo economico. Prova ne è che paesi messi molto meglio economicamente e con ampi sistemi di welfare (che so, i paesi scandinavi?) fanno poco meglio dell'Italia. Anzi, mi sbilancio a dire che il problema è 90% culturale. Sulla soluzione sono più pessimista però, 60 anni e oltre di narrazione antinatalista e antifamigliare (60 anni, praticamente le nonne delle ragazze di oggi!) non si cancellano con un colpo di spugna. Senza contare tutta la cultura del sacrificio ormai demolita, dietro a tante cose, fra cui l'avere un figlio: certa gente a parole dice di volere un figlio ma poi praticamente glielo dovrebbe crescere lo stato pagandogli pure le canne mentre loro continuano a vivere come prima fra la discoteca e Ibiza. Impossibile ovviamente. Non è facile, no...
Analisi estremamente superficiale. Partiamo dalle basi, natalità degli stati citati: Islanda 1.82, Svezia 1.67, Norvegia1.55, Finlandia 1.46. Certo, sono sotto il tasso di rimpiazzo pure loro ma NULLA A CHE VEDERE CON L'ITALIA: 1,25 in costante calo, numero tenuto su grazie agli immigrati.
Mi spiace commentare solo ora, e non posso nascondere la felicità di assistere oggi di persona ad un tuo intervento. Ma questo video secondo apre uno spunto a cui tengo parecchio, la terribile contraddizione in cui viviamo, non vogliamo avere figli adottano- 75 colonie feline Ci servono gli immigrati-investono milioni di euro per annulare i costi del lavoro La verità caro guido è che la cosiddetta elitè è conposta da gente particolarmente stupida a mio avviso, in nome della società del controllo e rendendola "fluida" senza legami e quindi controllabile si sono segnati un autogol clamoroso. A questi signori che mirano al controllo globale chi gli spiega che non avranno soldati perché tutti quelli che hanno importato a forza sono un drenaggio improduttivo della società che li odia, o che il woke ha creato, almeno in America, una generazione di casi clinici più che di persone. L'unico modo per invertire la rotta è smontare queste palle giorno per giorno
E' il problema principale della nostra civiltà, non solo dell'Italia. La battaglia più difficile da vincere. La pubblicità e la pedagogia ci impongono mentalità e stili di vita che vanno nella direzione opposta della famiglia. Magari in Ungheria non avranno risolto il problema, ma hanno messo una bella pezza, visto che il tasso di natalità è parecchio aumentato rispetto al passato, e non stiamo parlando della culla della chiesa cattolica, ma piuttosto di quella dei film a luci rosse 😅. Concordo con il fatto che l'aspetto culturale sia di gran lunga prevalente, e che quindi si dovrebbe iniziare facendo diventare "figo" la messa al mondo di un bambino, per poi farlo diventare un qualcosa di irrinunciabile come è oggi la gita a Formentera/Mykonos, ma le leve economiche sono indispensabili insieme ai servizi dedicati alla famiglia. Si tratta di un lavoro gigantesco
Chiacchiere. Mettiti sulla testa un mutuo fino a 70 anni per la casa, spendendo 10000€ all'anno (non si sa fino a quando) per figlio. Poi ne riparliamo. Aggiungici ricatti di ogni tipo e scarsa fiducia nelle istituzioni (politiche sociali, fiscali e monetarie), oltre che nel prossimo (possibilità di divorzio).
Impossibile non concordare con MR Tot e con la tua nota sulla situazione economica italiana. Io due figli me li sono potuti permettere solo perché ho un marito con 13 anni più di me che aveva già un mestiere ed una posizione in mano ( non di pregio, ma stabile). Come classe ‘85 3/4 delle mie coetanee non hanno figli e se ne fanno ne fanno uno adesso alla soglia dei 40 anni e poi ovviamente stop. Si è venduta troppo bene la favola della carriera e dell’indipendenza economica fondamentale, nonché dello studiare qualcosa, qualunque cosa, anche risibile ed inutile, purché si possa dire di aver studiato.
i salari si sono abbassati anche per via dell'entrata massiccia delle donne nella forza lavoro, quindi è un cane che si morde la coda. in ogni caso, mediamente, le donne vogliono l'indipendenza, perchè non vogliono dipendere economicamente da un uomo, e questo è chiaro. vogliono essere libere di fare quello che vogliono e di andare dove vogliono. in passato non se lo potevano permettere, perchè la tecnologia non permetteva loro di trovare lavori leggeri se non quelli di casa o pochi altri, e rimanevano spesso incinte. quindi erano costrette a dipendere economicamente da un uomo. oggi, pur di non dipendere, la maggiorparte preferisce marcire 40 anni in un lavoro di basso profilo, e questo è chiaro. oggi che la tecnologia ha permesso alle donne di emanciparsi, si vede chiaramente che la maggiorparte delle donne non è interessata alla maggiorparte degli uomini. da qui il calo delle nascite, che continuerà nonostante tutto finchè l'economia e la tecnologia permetteranno alle donne di rimanere emancipate.
E per fortuna che chi parla di piano Kalergi viene/veniva etichettato come teorico della cospirazione. (Ah no, è vero, non si può parlare di queste cose, perché non sono vere). Guardate quello che succede in altri paesi europei tipo Francia ed Inghilterra...
Analisi impeccabile ricostruire la famiglia la donna che lavora fa pochi figli ai dimenticato chi abbiamo in parlamento con loro non ci sara piu un italiano
Secondo me è un problema di mentalità: l'Occidente è diventato profondamente individualista, privo di etica, morale e di senso religioso, perciò fare figli, dedicare la propria vita al partner, il matrimonio sono diventati valori inattuali e poco sentiti. In tempo di guerra e anche dopo non c'era il benessere (anzi c'era solo miseria) e il welfare di oggi, eppure si facevano tantissimi figli. Quindi...
Però non c'era neanche la coscienza di sentirsi in dovere di dare una vita dignitosa ai propri figli. Infatti nelle società arretrate la gente non percepisce a pieno il senso di responsabilità nel fare i genitori e mette su famiglia alla bene in meglio, incurante delle inevitabili mancanze materiali e perciò dell'enorme disagio che ciò comporta. Storicamente gli aumenti demografici si verificano sempre quando migliorano le condizioni igienico-sanitarie e al contempo viene mantenuta una mentalità prettamente proletaria. Ma fondamentalmente non è che questo sia un bene... anzi tutt'altro...
Meccanismi di sopravvivenza tipici del regno animale. In ogni caso non mi sembra troppo sbagliato un ragionamento individualista: chi è chi non ha etica, io che non voglio fare figli per godermi i soldi che guadagno (e per evitare che mio figlio venga schiavizzato più di me) o chi mi schiavizza? Benissimo, i figli li facciano loro. Importano lavoratori ("la concorrenza") dall'Africa? Mi sembra che i miei connazionali non facciano nulla per ribellarsi, anzi quando gli fai notare la situazione cercano anche di bullizzarti. Quindi io penso per me, bona.
State tutti zitti con questa storia “religione” ma di che cazzo stiamo parlando! Religione…. Matrimonio .. non serve questo per fare figli SERVONO SOOLDIIII!!!!
Non capisco cosa possa esserci di progressista nel sostegno a quella che in soldoni sarebbe ( ed è ) una tratta degli schiavi. Per quanto mi riguarda la (im)migrazione è il risultato di un nomadismo intrinsecamente latente nell'animo umano; è invece sì preoccupante l'individualismo dilagante in questo ventunesimo secolo, e la bulimica necessità - creata dal Capitale - di accumulare esperienze, lusso immateriale di una società sempre più alla deriva digitale. Non sono dell'idea che un divieto in toto all'immigrazione sia necessario alla risoluzione della denatalità, ma certo è che bisogna riplasmare l'idea di famiglia odierna - anche per fare un torto al Capitale, a cui interessano individui con meno radici possibili, usa e getta. Non va trascurato di certo anche il lato economico: le famiglie monoreddito sono diventate terribilmente anacronistiche, risultato non detestabile a priori, ma lo è se frutto di un obbligo in funzione di sopravvivenza.
Sì, è proprio tratta degli schiavi. Un'altra caput horribilis dell'idra socialista Marxista. Basta creare più poveri, immettendo più poveri, così tutti saranno per forza dipendenti e controllabili da mamma stato. Sto rivalutando tutto il trapassato, estirpando l'erbaccia Marxista. Ma prima del XX secolo cosa c'era? Come si viveva?
Siamo il quarto paese per Incel, le ragazze stanno con uomini di 10/15 anni più grandi (ciò che inizio a vedere). Noi giovani non abbiamo attaccamento patrio e ce ne vantiamo di cambiare paese, gli anziani ci sono ostili e danno la colpa a noi per ogni occasione. Se scompariamo è perché, purtroppo, ce la siamo cercata
non c'entra nulla il sentimento patrio o cagate sentimental ideologici..., dovete mollare il pad, il mouse, la timidezza, tirare fuori le palle e ficcare...
@@Fat-Pigeons al primo posto c’è la Germania, al secondo UK, al terzo la Svezia e al quarto noi. Questo è scritto sul “rapporto” dell’UE che si dovrebbe chiamare: Incel a look at the phenomenon.
Ci sono molte donne che non si fanno abbindolare dalla propaganda femminista ma altrettante che invece lo sono, quindi la propaganda va direttamente impedita perchè comunque specie sui più giovani ne prende almeno 1/3
la propaganda femminista è stata finanziata a fine degli anni '60 da rockeffeller per poter aver accesso sulle donne , infarcirle di cazzate affinché potessero non procreare (qui dentro entra la bonino , l'aborto e la propaganda "il mio corpo è mio e faccio quello che voglio" ) . E' stato tutto organizzato dal potere occulto per destrutturare distruggere definiticamente quella che era la nostra società tradizionale occidentale. Il tutto va a braccetto con l'importazione massiva di gente tribale africana pronta a sostituire gli occidentali. Basta che vai a vedere la francia , UK , la svezia , la norvegia ,danimarca....tutti sostituiti. Noi ancora teniamo , ma non per molto tempo 20 anni e saremo in minoranza. Molti se ne andranno. La situazione non è reversibile , in quanto i nostri politici fanno gli interessi del potere occulto. Sia quelli di destra che quelli di sinistra.
Ho 31 e sono emotivamente devastata a riconoscere che non potrò mai diventate madre! Ho sempre lavorato e niente mi ha portato a potermi mettere via del denaro come mi immaginavo da ragazzina ..E ho detto tutto! Ci hanno rubato tutto TUTTO! Doveva essere una cosa naturale e ci hanno messo in condizioni di impedircelo…o almeno se non sei un pezzo di merda che mette al mondo un figlio nelle condizioni che stiamo vivendo! Si io ritengo chi li fa ad essere degli egoisti che pensano al nome di famiglia e come donne..al pancione da pubblicare su instagram! Ecco chi li sta facendo anche questo e’ un problema GRAVE! Stile tamarroni sempre poi…Comunque come ho sempre detto io amo gia mio figlio non mi serve un test di gravidanza per iniziare ad amarlo ed e’ semplice..non potrei mai fargli questo! Egoista e’ chi li sta facendo ora come ora punto!
Senza star lì a girarci intorno: 1) Il problema colpisce dalla generazione millennial in giù, perché ci hanno educato ad essere egoisti, sia uomini che donne (non capisco questo dare la colpa soprattutto alla donna, come se tutti gli uomini morissero dalla voglia di avere figli). Non credo alla mancanza dei soldi come causa principale, se avessimo stipendi più alti la maggior parte di noi farebbe solo una vita più agiata. 2) Nonostante questo calo delle nascite, siamo lo stesso in troppi. I boomer sono una generazione numerosa che ha prodotto molti figli. Lo si vede banalmente anche dalle auto in giro, io ho fatto la patente nel 2002 e per strada c'era il deserto rispetto ad oggi. Meno persone in giro però equivale anche a benefici che in troppi non sarebbe possibile avere. 3) La sostituzione etnica vi fa paura? Allora perché non si ritorna a vivere come una volta? Per strada, sulle panchine, in bicicletta o per i mezzi pubblici io vedo al 90% immigrati. Vi da fastidio che la razza italica si dipinga di nero? Allora cominciate ad uscire di casa, a vivere davvero le nostre città (e non solo le città - dato che secondo me il binomio vita moderna-città sta fallendo miseramente), a vivere come facevano i nostri nonni invece di stare rintanati davanti un PC mentre il mondo sta cambiando. E' un problema culturale ma l'abbiamo creato noi.
Problema: denatalità Causa: il XX secolo Socialismo e Femmarxismo con le derive tecnopostmoderne che conosciamo. Ricordiamo che Marx disse che la famiglia va demolita.
Certo certo infatti in Russia o in Iran cambia qualcosa. Problema dei social sparare stupidaggini retrograde maschiliste dei bei tempi andati privi di ogni riscontro. La denatalità inizia con il boom economico e prosegue il trend iniziato ai primi del '900 con l'industrializzazione parlate di cose che non conoscete.
La famiglia nucleare è effettivamente gran parte del motivo per cui la denatalità è cosi grave. Purtroppo non ti potrai mai piu comprare la moglie analfabeta come ai presunti tempi d’oro quindi fattene una ragione.
Cazzate, le donne di destra non fanno figli perché sono di destra cioè prima i soldi il successo, i bei vestiti poi forse... Meloni stessa ha fatto un figlio solo...
Farai mai un video sulla possibilità dell'Italia di uscire dall'UE e dell'EURO ? Penso che sia un tema fondamentale di cui purtroppo non si parla più . Mi farebbe tanto piacere sentire la tua opinione a riguardo .
In un sistema economico come quello europeo che ha terziarizzato tutto deindustrializzandosi servirebbero lavoratori altamente qualificati ma la terziarizzazione totale è un mito deleterio e non riesce a essere raggiunta; mentre gli immigrati africani sono totalmente inutili in tale contesto. Quand'anche si re-industrializzasse ci servirebbero operai altamente qualificati per venire dietro allo sviluppo tecnologico. Cosa che gli immigrati africani non sono. l'Italia incapace di innovare ha un unico mezzo per restare competitiva sulle produzioni più semplici: abbassare i salari e per questo importa manodopera non qualificata africana.
Concordo con la tua analisi, il problema è soprattutto culturale. I miei 2 cents, da donna e neo mamma io vivo (anche nell'ambiente di lavoro) un bombardamento a dir poco pesante sull'importanza del rientro al lavoro, sull'importanza della carriera, su tip&tricks su come rientrare nel posto di lavoro post maternità... riunioni, programmi di formazione, volantini, iniziative aziendali (lavoro in una corporate quindi soldi da buttare ne hanno). Il bombardamento prosegue anche online: social, news, telegiornali, focus sull'occupazione femminile. Mentoree e coach che ti scassano la Uallera su come sia importante ritornare al lavoro, colpevolizzazione del compagno/marito sempre visto come un fannullone che non si vuole prendere i permessi per allattamento perché fa proprio macho. Addirittura l'INPS sembra stia partorendo il non plus ultra delle minchiate, ovvero attribuire SOLO all'uomo la paternità retribuita all'80%, togliendo alle famiglie questa scelta (un ricatto non da poco, se pensate che la maternità/paternità normale è retribuita un misero 30%, quale donna starebbe a casa sapendo che se ci stesse il marito la famiglia avrebbe un introito superiore?) La grande assente in questa narrazione è lei, siamo noi: la donna in relazione alla maternità. L'unicità del rapporto madre-figlio che, specie nei primi mesi, è strettissimo e secondo me, in condizioni fisiologiche, è insostituibile, specie se c'è allattamento al seno. Ovviamente 'centrare' questo punto significa cozzare contro l'articolata narrazione a cui accennavo. Va bene quindi spammare qualche contenuto social glam dove si glorifica 'la forza' delle neo-mamme o il legale unico madre/figlio però mi raccomando, il diktat non cambia: tornare presto al lavoro, subito al lavoro, meglio al lavoro, di più al lavoro. Non c'è spazio per questa dimensione intrinseca della femminilità, che mi sembra sia vissuta come un male necessario. Prosegue, ipocrita e disgustosa, la propaganda della 'carriera'. Forse qualcuno cerca ancora di farmi bere che lavorare 40 anni come segretaria, impiegata, come data-entry, come commerciale o quel diavolo che è sia la realizzazione dell'esistenza, noi sappiamo che è solo la sponsorizzazione di quel 'processo di potere' che, ci insegna Kaczynski, avrebbe tutt'altro sfogo naturale. La vera libertà è rendersi conto che il lavoro è un male necessario, non una corona da meritare. Quest'ultima è piuttosto la famiglia, gli affetti, la realizzazione profonda dell'essere umano, non il lavoro da scrivania et similia
@@progettorazzia9260 letteralmente lo stato buono che ti dice "Tò, va che favore che ti faccio in-quanto-donna, da domani col neonato ci sta tuo marito, torna a svegliarti alle 5, lasci nel lettone tuo figlio di 5 mesi, molli l'allattamento al seno e il tuo bambino che si sente ancora un tutt'uno con te e torni a pendolare avanti-indietro dall'ufficio/fabbrica a stampare magliette o tenere l'agenda del capo. Ah non c'è di che, non dimenticare di taggarti con l'hashtag #GIRLPWR! mentre stai stipata sul treno delle 6"
@@marinopagnoncelli-xu6qr 60 anni fa lavorava l'uomo e non solo si mangiava, ma si aveva casa ed auto di proprietà e vacanze ogni anno, e tutti i figli (che erano almeno 3) studiavano. Cosa è cambiato da allora che oggi lavoriamo in due in una coppia e manco riusciamo a permetterci un figlio?
Famiglia, salute, sport, educazione, cultura. Tutti elementi fondanti della civiltà che è stata costruita da millenni di lotta dell'uomo indoeuropeo ora sono fattualmente dei lussi. La narrativa sinistroide, o per meglio dire, di chi ne tira le fila, è che sei un egoista retrogrado se pretendi che queste cose siano alla portata di tutti ma allo stesso tempo devono essere garantite a chi viene da certe altre parti del mondo. Interessato chi lo suggerisce, perverso chi si allinea.
Tutto giusto, sacrosanto. Direi narrativa dei democratici americani, quindi narrativa capitalista. O più precisamente narrativa del capitalismo del 2020, ormai in pieno transumanesimo.
Sono d'accordo in linea di massima con le argomentazioni portate nel video e lette nei commenti, stranamente gli immigrazionisti hanno fatto capolino solo per postare un vecchio sketch di la7 a sostegno della profondità delle loro tesi. Una cosa che vorrei aggiungere è che vorrei dal "progressismo" un minimo di onestà intellettuale. Ossia l'ammissione che dal momento in cui si asserisce che c'è bisogno di immigrati per "pagarci le pensioni" si sta dicendo che il migliore dei modelli possibili immaginabili, quello occidentale della società atomizzata dei diritti, non è autosufficiente e ha bisogno dei parti di donne che vivono in un altro tipo di società, rischio implosione. Quindi questa meravigliosa società che cancella ogni concetto di comunità ha praticamente bisogno di chi svolge i "lavori che qui non si vogliono più fare" ossia, nel caso specifico mettere al mondo figli.
ESATTO! Si parla tanto del fatto che gli italiani non vogliono più fare alcuni lavori (falsissimo: se fossero più pagati, come tra l'altro prevede la legge della domanda e dell'offerta, li farebbero e anche molto volentieri), ma tra questi lavori non si cita mai il mettere al mondo figli.
Oltre ai fattori citati sicuramente validi, il problema principale per me rimane l'inferno che è l'estrema urbanizzazione (fenomeno che ormai colpisce praticamente tutto il mondo non solo l'Europa). Le società urbane nella storia si sono dimostrate sempre insostenibili demograficamente. Aggiungo in oltre una riflessione puramente personale: il calo demografico in se non è male a mio avviso, il problema è quanto inegualmente è distribuito (per ora, perchè molte previsioni sono pessime praticamente per tutto il mondo Africa compresa) e soprattutto l'invecchiamento generalizzato della società
A mio parere un esempio emblematico per affrontare (per quanto temporaneamente) il problema della natalità è l'esempio giapponese e la sua scelta di una applicazione tecnologica mirata a evitare una sostituzione etnica. Anziché aprire le porte all'immigrazione di massa per contrastare il fenomeno dell'invecchiamento, il Giappone ha scelto di investire nello sviluppo tecnologico e di ottimizzare l'impiego della forza lavoro locale. Con un'età media di 48,4 anni (nel 2020) e una percentuale di popolazione over 65 che supera il 29%, il Paese del Sol Levante ha deciso di adottare una soluzione innovativa: l'impiego di robot nella cura degli anziani. Questa scelta, dettata dalla carenza di personale sanitario, permette di fronteggiare la sfida demografica senza ricorrere all'importazione massiccia di manodopera straniera. Inoltre, la tecnologia offre l'opportunità di creare nuovi posti di lavoro, sia nella produzione che nella manutenzione delle tecnologie, garantendo al contempo la sicurezza lavorativa degli operatori sanitari locali. Un approccio che si contrappone nettamente a quello di molti paesi europei, dove la concorrenza con lavoratori stranieri ha condotto a licenziamenti o a una compressione salariale.
Eh ma il Giappone ha alleviato il problema, ma non l'ha cancellato. I robot arrivano fino a un certo punto, oltre è fantascienza. Fra qualche hanno avranno letteralmente una popolazione di anziani
@@anis-ym7ln infatti ho scritto temporaneamente, è comunque meglio di distruggere il sistema di welfare importando una massa infinita di disadattati violenti come facciamo noi
se posso commentare.., gli italiani non fanno più figli perché la percezione (reale)dell loro costo è molto più alta rispetto ad un terzomondista, a Nairobi se non paghi le bollette, la scuola per i bambini, l'assicurazione, della casa e dell auto, non arrivano i servizi sociali per portarteli via...
argomento molto ampio, provo a dare una risposta sul perchè i governi non se ne occupano, coprso l'attuale nostro, nonostante partito in pompa magna sul tema.... ci sono a mio avviso 3 motivi, e intediamoci ridurre il tutto solo alla stigma sociale è riduttivo 1) pessiamo informazione della statistica: fino a 2 anni fà ci dicevano " la popolazione è in crescita" omettendo il problema dell'aumento della età media e della natalità, oggi i governati non sono messi in piena conoscenza dei dati coordinati; caso italia fatti i conti ho visto che oggi per sostenere il calo demografico oggi (oggi) si dovrebbe iniziare una politica dell' ottavo figlio minimo (per tornare a 60m sul lungo periodo), mentre si suppone che il tasso di fertilità in 10 anni scenderà al 0,5, considerado che l'aspettativa di vita media in italia è di 74 anni e la nostra età media di 48, in 28 anni perderemmo almeno 1/4 della popolazione e nei succesivi 10 (massimo) un altro 1/4, a parità di condizioni di welfer (insostenibili) 2) messi di fronte a questi dati i governati non hanno interesse a agire, per inverire la tendendza andrebbero a) prese misure drastiche immediate e immensamente autocratiche indigeribili per gli attuali sistemi di governo, con la conseguenza che i primi effetti si vedrebbero dopo decenni, è come far digerire oggi a i propri elettori politiche lacrime e sangue e farne beneficare chi verrà dopo 8 legislature ( se mantenute le politiche in modo continuato) b) dirottare massivamente le risorse da chi già è cittadino a chi diventerà cittadino frà minimo 18 anni, ciò è già impossibile nei totalitarismi figuriamoci in una democrazia dove chi vota è chi è già cittadino 3) il contro altare della medagla, ovvero la sovrappopolazione globale, è oggettivo che siamo più e consumiamo più di quanto sia possibile produrre dal nostro pianeta, la verità è che per far ripartire la ruota il problema non è la natalità ma calmierare l'età media mondiale riabbatendo la curva è l'unica soluzione se voglamo produrre nuovi esseri umani e non stressare ulterirmente le risorse ( cosa che è incopatibile con il produrre nuovi esseri umani già che siamo già in deficit sulle rigenerazione delle risorse terrestri), e quà tornamo al punto due come si convice le persone già vive ad boicottare la loro speraza di vita in ragione di una nuova generazione, ammesso che si applichi il punto 1? non si può. ergo nessuno fa nulla perchè non si può fare nulla se non aspettare che tutto vada a ramengo e tirare a campare fino a quel momento ( magari avendo un piano di emergenza quando scoppierà il caos più totale).
Una delle poche cose che Ptin ha detto e che condivido è che "non saprebbe che farsene di un mondo senza la Russia". Io dico che non saprei che farmene di un Italia senza italiani. Se l'alternativa è il cambiamento etno-culturale meglio che sparisca piuttosto. R.I.P.
Ma l'abbassamento della natalità è un problema da 30 anni o anche più per quanto riguarda l'Italia, i social esistono da meno di 20 anni, è evidente che i social influiscano, ma sono un surplus non la causa scatenante
Esperienza personale quindi per nulla statistica: ma solo io ho notato che i ricchi che nominalmente sono quelli che più possono permettersi di viaggiare, fare carriera e tutti i vari topoi dell’occidente, sono quelli che fanno più figli? Alcuni miei professori universitari hanno 3/4 figli, ma penso anche Berlusconi che ne aveva 5, o Elon Musk che ne ha 11, Elakann che ne ha tre, la von der Layen 7. Mi chiedo se tutti questi figli possano essere legati a ragionamenti simil feudali o altro
Fanno finta di preoccuparsi per la gente comune. Poi ti obbligano a fare un mutuo per ristrutturare casa. Perchè tu devi salvare l’ambiente, mentre loro girano con il jet privato.
L' iperconsumismo si rivolge ai poveri, mica ai ricchi. Questi cercano altro, non stanno tutto il giorno a pensare se dovranno consumarsi lo stipendio all'aperidisco di San Severo o a quello di Dubai per superare le frustrazioni quotidiane..se si vogliono comprare le scarpe di Bottega Veneta se le comprano e basta, mica si fanno il finanziamento per cercare di comprarsele scontate su internet
Il problema non e la denatalità dell occidente ma il fatto che i paesi più poveri hanno subito un boom di popolazione che nei secoli scorsi non esisteva , la tecnologia ha stabilizzato l occidente ma l ha reso nulla rispetto a paesi che non avendo avuto il cambiamento di cultura nostro sono esplosi per popolazione non essendoci più le morti per malattie che c erano secoli fa
@@damiano7487 io ho contato anche gli oriundi italiani che dovrebbero essere attorno agli 80 milioni. So che non possono essere considerati italiani per molti, ma comunque ho notato che diversi hanno mantenuto la lingua e la cultura italiana e per questo penso vadano contati. Per i dati che ha detto lei, ho visto su dei video sull’emigrazione nostra che molti non si iscrivono all’aire o non dichiarano di essersene andati, difatti si pensa che possano essere il doppio o il triplo.
Non sono riuscito a vedere tutto il video, ma dico solo una cosa: primi decenni del 900, campagne della bassa padana, i miei bisnonni contadini hanno avuto 9 figli!!!
E non c'era il benessere e il welfare di oggi!!! La società di un tempo non era perfetta (ANZI!) però c'erano dei valori "positivi" che erano una bussola che sapevano orientare l'umanità.
Cosa ne pensiamo...? credo che ci siano un insieme di concause, il primo l'aspetto economico e salariale, (il costo degli asili e istruzione spesso insufficienti e mal organizzati vedi il tema degli insegnanti che se ne stanno a casa mesi e mesi) altro problema l'allungamento dell'età pensionabile portato a 67 anni ha decimato la funzione dei "nonni", se prima si andava in pensione con 35 anni di contributi e 60 anni età, oggi, diventa impossibile svolgere questa preziosa funzione di nonni sitter. Poi l'alto numero degli over 80....statisticamente riducono il rapporto con le nascite.
Nella sintesi più estrema, secondo me, la denatalità è dovuta alla sempre minore Propensione ad accettare l l'ipocrisia, aldila di qualsiasi questione economica se la prostituzione è ovunque il mestiere più antico del mondo,va da se che "dio patria famiglia"risulta vertice di ipocrisia. Sì, la penso come Totò Riina ahahahah
Ma infatti la paura non è nei confronti del diverso, è nei confronti della povertà. Se avessi di fianco un uomo nero (o diverso in generale) ma ricco sfondato non avrei paura, invece quando ho di fianco un avanzo di galera sono sulla difensiva anche se è bianco. Discorso buttato là a caso, quello che hai fatto.
Contrario all' immigrazione ma: in italia esistono milioni di posti di lavoro occupabili, è piuttosto cambiato, giustamente, l' approccio al lavoro. Il problema della donna/lavoratrice e denatalità è mal impostato, negli anni 40/50/60 le donne erano formalmente casalinghe ma lavoravano ben piu degli uomini ( intendo facevano lavori veri non normati) ma facevano comunque figli.
Se sei contrario ok, ma nessun robot sta sostituendo i bambini che mancano(3 milioni in meno... Quindi o donne italiane fate figli o.. Li dovete importare... Finora non vedo corsa a farne...
Essere meno non è il problema, il problema per i prossimi decenni sarà la composizione della popolazione. Con tanti vecchi e pochi in età lavorativa ci sarà il problema delle pensioni . Problemi secondari sono che : meno persone uguale meno pil, quindi a livello globale diverremo irrilevanti, gli immobili in Italia varranno sempre meno , a meno che non siano a Milano o Roma ; il debito pubblico ci schiaccerà perché riducendosi il nostro pil diverrà impossibile ripagarlo ( in parte lo è già ora insostenibile)
Ma secondo voi immettere africani e asiatici, magari musulmani, sarebbe una soluzione? Vorrebbe dire avere nuovi italiani? A parte che le convivenze fra etnie e religioni diverse è causa di rogne infinite, come vediamo in USA E UK, ma questo salverebbe l’identità culturale dall’Italia? Potremmo far diventare il nostro paese una specie di Afghanistan nel giro di un secolo. Vogliamo questo?
Hai un alternativa? Le italiane figli non ne vogliono fare...robot che fanno figli ancora non ci sono quindi... Ne mancano 3 milioni... In prov di BG il 60 per cento é superiore a 50 anni, singolo o coppia...
OFF-TOPIC: ti consiglio di farti un giro su Reddit, è incredibile la propaganda della estrema sinistra woke su quel social, nel senso che è molto più pesante e sistematica che sulle piattaforme Meta. In quasi tutti i sub ogni commento minimamente di destra viene bannato, oltre a un meccanismo di downvote che affossa nei commenti chi la pensa diversamente. Sarebbe bellissimo un tuo approfondimento su quella piattaforma, perché molti giovani la usano anche in Italia e, siccome se ne parla poco, danno per scontato che quel punto di vista non sia estremamente di parte.
Reddit anche negli USA è in mano a liberals e woke, ma più che altro in Italia è usato dal giovane abitante del centro città, quindi è utile per capire cosa pensa un +europeista o un calendiano
@@JohnD99 Hai centrato in pieno, sarei curioso di saperne il motivo in entrambi i casi. Dietro alla enorme prevalenza woke-liberal di sinistra della community americana c'è la proprietà di Reddit? Mi pare di aver letto che in buona parte dei sub più grandi ci sono gli stessi mod. Tu ne sai qualcosa? Sarei curioso anche del perché Reddit attiri quel tipo di utenti italiani.
@@dimmacommunicationpiù che altro spesso ti sovra-qualifica rispetto a quello che offre il tuo territorio (per esempio zona manifatturiera) spingendoti o ad andare via o a tagliare fuori a prescindere 3/4 dei lavori disponibili perché "non sono alla rua altezza". Viceversa un titolo di studio troppo alto può spaventare eventuali datori di lavoro di piccole e medie imprese che ti possono vedere come un potenziale piantagrane insubordinato che soffre a stare agli ordini di uno che magari ha la terza media Ah inutile a dire, non di rado queste fantomatiche laurea ti danno uno status del tutto sovrastimato rispetto alle tue reali capacità lavorative.
A occhio 10000€ all'anno, non si sa fino a quando. A proposito di mutui, un laureato (tolte ingegneria o medicina) oggi fa un mutuo per la casa che dura anche fino ai 70 anni. Con il figlio a carico hai due mutui fino a 70 anni in pratica. Eh ma secondo alcuni è un problema culturale...
Domanda per la micia, sempre più star dei video: Evita, ma tu cosa ne pensi dei processi produttivi mondiali? È vero secondo te che i progressisti importano immigrati come esercito industriale di riserva, per citare qualcuno?
Io personalmente non ne faccio una questione puramente economica, né di responsabilità. Sinceramente non voglio figli perché non voglio farli crescere in questa carcassa di paese.
@@aicek in pratica agire a livello culturale per far ridiventare "cool" l'avere figli, possibilmente tanti. E sul piano economico facendo sì che questo non si trasformi in un suicidio monetario. È una parola purtroppo. La gente in realtà i figli li vuole già, il problema è il COME: li vuole ma contemporaneamente non vuole che il proprio stile di vita sia minimamente intaccato, compreso il continuare ad andare in discoteca, a Mykonos, al concerto. In pratica vorrebbero fare dei figli ma poi glieli dovrebbe mantenere lo Stato, non solo a livello di istruzione e sanità ma un altro po' pure i videogiochi, la gita scolastica e gli aperitivi fino ai 30 anni! È impossibile, lo Stato non ha tutti questi soldi. Il problema è che presentare a qualcuno la prospettiva di una (inevitabile) riduzione del proprio tenore di vita non è molto allettante. A permetterlo per secoli sono stati valori culturali (patria, religione, ecc), che oggi sono allentati per non dire morti. E hai voglia a invertire la rotta...
Le donne di destra dove sono? Non le vedo fare figli a tutto spiano, meloni dice di fare figli e loro non. La ascoltano... Datevi una mossa ascoltate la vostra Lider!!
"Gli italiani formati non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro. Il problema è la mancanza di lavoro e non di lavoratori" Mah su questo non sono tanto d'accordo, sai? Di lavoro in Italia ce n'è e non è nemmeno poco, basta vedere in TV ogni estate le lamentele di gestori di lidi, ristoranti, alberghi ecc, oppure di settori manifatturieri che non trovano lavoratori. Il problema è che, e so di fare un discorso scomodo per molti, se spingi un'intera generazione a sentire l'università e la laurea come un obbligo, è logico che formi un intero paese di laureati che cercheranno lavori all'altezza del loro titolo di studio. Ma è logico che non possono fare tutti i dottori e soprattutto tutti gli insegnanti di storia dell'arte! Ed ecco aspirazioni e pretese del tutto scollegate rispetto al mercato del lavoro della tua zona. Risultato: emigrazione (vedi il sud spopolato), gente che rifiuta lavori e resta a casa da mamma fino ai 40. Prevengo l'obiezione di chi mi dice che l'Italia è in fondo alla classifica europea per numero di laureati: non siamo in Scandinavia, l'economia italiana è di piccole e medie imprese, è un contesto completamente diverso
@@SpiritOfTheDesert995 guarda sono perfettamente d accordo che la gente - i lavoratori- devono ragionare rispetto alle esigenze del mercato; ma non capisco perché questo discorso non valga per il capitale. Cioè se il mercato è la dialettica capitale/lavoro bisogna trovarsi a metà strada no? Se ci sono 1 milioni di disoccupati noi diciamo “eh svegliati devi trovare lavoro mica te lo dobbiamo costruire noi” perché se alle aziende mancano un milione di lavoratori non diciamo la stessa cosa “adattati al mercato/cambia gli stipendi/forma i lavoratori” ma diciamo “ah non c’è problema: Cambiamo il mercato e importiamo un milione di africani a spese di tutti per farti avere lavoratori a stipendi bassi”? Per come la vedo io se il sistema economico italiano si regge, cosa falsa comunque, sulla necessità di immigrazione per tenere prezzi bassi, allora il sistema è malato e può chiudere. Chi riesce a stare sul mercato bene, gli altri chiudano. Anche perchè questa conseguenza ha fatto così che nonostante l Italia sia l unico paese del primo mondo ad avere gli stipendi fermi da venti anni che ci siano ancora persone che pensano “ah cavoli gli italiani sono viziati”.
Secondo me una cosa non esclude l'altra...il calo dell natalità tra gli allogeni occidentali sta avvenendo sia per ragioni culturali che per ragioni economiche. Non capisco questa cosa che sento da più parti in cui si contrappone "il partito della prima causa" contro "il partito della seconda causa". E risottolineo tra gli allogeni occidentali... P.S. Tra l'altro tra progressi nella medicina e miglioramenti in tanti altri campi paradossalmente a livello globale il problema futuro sarà quello inverso...quelli di essere in troppi su questa terra
Sì ma la causa culturale è preponderante. Il fattore economico può scoraggiare una coppia che magari vuole un figlio ma tentenna, oppure una coppia che lo vuole fortemente ma che è veramente ai piedi di Pilato economicamente. Viceversa, una persona che non vuole figli oppure che ne vuole ma a patto che praticamente glieli cresca lo stato, non la convinci con 100, 200 o 500€ in più in busta paga (e parliamo gia di sforzi economici notevoli per lo Stato)
@@SpiritOfTheDesert995 Assolutamente no, la causa economica è fortemente preponderante. Lo sai cosa è successo nel 2008 o no? Non c'era lavoro, quindi la gente andava all'università. Quando poi la gente ha trovato degli stipendi decisamente NON DA LAUREATI e ha iniziato a trovare tardi, si è trovata nella situazione di dover scegliere tra l'avere delle proprietà e l'avere i figli e nient'altro (anzi, i figli e i debiti). Ho visto mutui fino a 69 anni d'età per la casa, mettici 10000€ all'anno per figlio (e non si sa fino a quando dovrai mantenerli) e vedi un po' cosa viene fuori. Il tutto con un lavoro incerto anche se sei uno statale, perché qui fare una ristrutturazione del debito con commissariamento e conseguente congelamento degli stipendi pubblici (vedi Grecia) è un attimo.
@@SpiritOfTheDesert995 Con 500€ in più netti avresti un rapporto stipendi/costo della vita più simile ad altre nazioni europee che hanno un tasso di natalità inferiore a quello di rimpiazzo, ma comunque molto migliore del nostro patetico 1,25 (tenuto su dagli immigrati).
@@SpiritOfTheDesert995 non ho nulla contro la tua risposta, non fa una piega...ma continuo a non capire la messa in contrappoisizione. C'è la coppia che non fa figli perchè semplicemenre non li vuole per enne motivi "moderni o meno moderni" ed esiste quella coppia che li vorrebbe, ma che ha paura o rinuncia perchè il principio di realtà gli dice che deve avere un certo budget economico ed una certa stabilità contrattuale se si vogliono fare le cose a modo e non imitare uno stato prefallito dell'Afirca. I primi non li convincerai nenche con un certo welfare mirato ed i secondi magari sì. Amen , queste sono le due componenti dell'abbassamento della natalità in Occidente rispetto all'epoca dei nostri genitori dove la società era diversa per scala di valori, stipendi e prospettive di sicurezza in termini di certezze contrattuali. Sono in addizione e non in contrapposizione queste due componenti
@@vedounamanicadimasochistise il fattore economico fosse preponderante paesi come la Finlandia, Singapore o la Corea del Sud dovrebbero avere tassi di natalità altissimi, invece sono più o meno sul nostro livello, persino qualcosina in meno a volte. Letteralmente tutto il primo mondo è in recessione demografica, molti paesi hanno veramente promesso di tutto,ma per davvero, ai possibili genitori per convincerli ad avere figli: soldi, bonus, esenzioni fiscali, premi speciali, agevolazioni sul lavoro. Risultati? Nessun miglioramento o miglioramenti minimi Poi non sto dicendo che il fattore economico non c'entri eh, assolutamente, anzi. Semplicemente non è il fattore principale O meglio, lo è per via indiretta: per ragioni, appunto, CULTURALI, fare figli oggi è un costo rispetto a farli a inizio '800 quando invece erano una ricchezza (forza lavoro, bastoni per la vecchiaia, ecc)
Concordo su molte cose ma credo che il problema “sociale” sia anche relativo a noi uomini. Per secoli un uomo ha potuto tradire moglie o fidanzata senza che succedesse nulla o quasi. Viceversa, invece, la donna veniva brutalizzata. Oggi non è più così, le donne sono cambiate e gli uomini o rimangono single per scelta e se se lo possono permettere “cambiano” o se no lo rimangono per scelta delle donne talvolta con estreme conseguenze per entrambi. Insomma è un casino comunque là si guardi, la donna non è più disposta a mantenere unita la famiglia ad ogni costo e l’uomo invece o non è cambiato o se è cambiato lo ha fatto in peggio (anche infemminilendosi, ma quello è un ulteriore punto). Ovviamente non sto sostenendo che fosse necessariamente meglio una volta, anzi ma riportando una realtà per me fattuale.
Esatto, molti un po' per misoginia puntano il dito contro le donne, ma parliamoci chiaro, anche fra gli uomini chi vuole veramente tornare all'epoca in cui doveva zappare la terra 18 ore al giorno per mantenere 10 figli di cui si e no 3 arrivavano all'età adulta? Nessuno, probabilmente neanche gli incel e neanche quelli che su facebook seguono pagine come TradWest o altre vaneggiando irrealistici ritorni a una vita campestre...
Parlo da donna che detesta le femminilizzazione degli uomini. Ti dico una cosa. Da fervente appassionata di storia nln credo che in passato il tradimento maschile fosse tanto più o meno praticato di quello femminile. Parlo nella società pre rivoluzione sessuale, che ha potenzialmente peggiorato il fenomeno. Tieni conto che abbiamo assorbito la narrativa femminista, di donna oppressa dal patriarcato e vittima degli abusi dell'uomo. Per certo in passato si dava un grandissimo valore alla famiglia e gli uomini lo davano alle proprie mogli, l'educazione Cristiana poi cresceva persone che si impegnavano in una certa correttezza. I bugiardi e i furbi c'erano ieri come oggi eh.. Però una volta c'era tanto il senso cavalleresco dell'onore, essere uomo d'onore. Penso a Jean Valjean nei Miserabili. E penso anche che con donne molto più donne per l'uomo fosse anche più facile innamorarsi devotamente di una donna ed esserle fedele. Stendhal ha parlato di uomini ossessionati dalle loro mogli, soprattutto se belle. Tutta questa libertà sessuale del maschio rispetto alla femmina non mi convice, il maschio Sapiens non è portato alla poligamia o ipergamia: ha istituito la famiglia già agli albori, perché la sua donna e la sua prole erano troppo bisognosi di lui (i piccoli Sapiens sono fragili, e la femmina ha una gestazione difficile e deve badare a loro costantemente)... è un animale famigliare, e la famiglia è il piccolo nucleo della sua società. Ne è la prova il fatto che la poligamia è stata praticata pochissimo tra gli umani, e in contesti culturali dove la donna, da moglie è praticamente schiava (vedi l'Islam).
a proposito del "problema culturale" hai dimenticato di menzionare il fattore "onanismo" che, con l'avvento degli smartphone, è diventato più rilevante!
@@vincenzocanta9783 No, ma magari qualche riflessione in più su una società (quello sì) ossessionata dal mito del lavoro come realizzazione personale (la grande bugia del XXI secolo) e su come aiutare le famiglie, e smettere di veicolare il messaggio figli = problema e schiavitù per la donna, si potrebbe fare.
@@jr-hg1gd I molti figli erano caratteristici della società rurale di un tempo, quando senza macchine la terra aveva bisogno di molte braccia per essere lavorata. La mia nonna materna, classe 1869, mise al mondo 10 figli, di cui 3 nati morti o morti appena nati. Erano proprietari terrieri, molti figli significava meno necessità di ingaggiare estranei per i lavori agricoli. Quando si spense, nel 1949, il medico che l'assisteva disse "E' frusta! Con tutti i figli che ha fatto!"
@@vincenzocanta9783 Fra l'avere 10 figli e l'essere in recessione perché in Italia la media di figli per donna è sotto 1 c'è una sana via di mezzo. Ripeto: non si sta parlando di avere 30 figli. In Italia il tasso di natalità è sotto 1 figlio a donna. Siamo la coda d'Europa. Fare figli è naturale in un sistema che funziona, naturale in NATURA, se si vuole virare alla sopravvivenza della specie. Se invece per te è normale che in Italia ci siano più 60enni che persone sotto i 40 anni, amen. Ma la demografia (e la sostenibilità del sistema intero, vedi pensioni) la pensa diversamente da te
Invece che considerare la popolazione consideriamo la densità di abitanti. L'Italia è una delle nazioni con la più alta densità di popolazione al mondo. Siamo troppi?
Meglio farci diventare una cloaca multietnica con soggetti dei quali la cronaca nera è piena che aiutare gli italiani a fare figli, i politicastri pensano molto alle famiglie, ma le loro
In un mondo in cui 4/5 del mondo erano paesi preindustriali e la popolazione era un quarto sì. Con la demografia che abbiamo ad oggi finiamo nell' irrilevanza.
@SamSam-qk5zr come lo risolve lei il problema la maggior parte dei giovani è non solo sono in difficoltà a trovare un lavoro questo e il motivo che nascono meno figli importare immigranti per creare altri disoccupati che costano sulle spalle dei contribuenti con tutte le conseguenze di ordine pubblico e problemi sociali
@@angelocarone8905 Dal punto di vista economico é necessaria una serie di riforme che mirano a ridurre la spesa pubblica e le tasse. abbiamo 24 milioni di lavoratori e 22 milioni di prestazioni pensionistiche. Gli stipendi restano bassi per questo, e per lo stesso motivo é molto sconveniente imvestire e creare aziende in Italia. Ogni lavoratore paga in media una pensione.
@@angelocarone8905 aggiungo che c'è una questione di aspettative crescenti. Oggi si vive meglio che negli anni 50/60, in termini di qualità di vita e di stipendio. Eppure il.baby boom lo abbiamo avuto proprio in quegli anni. Le difficoltà economiche sono relative in realtà. La maggior parte delle persone potrebbe avere figli in termini economici, ma c'è un problema di mentalità.
@@SamSam-qk5zr e chi le fa queste riforme visto che non sono state fatte in 15 anni dai governi precedenti non credo che saranno fatte adesso come siamo ridotti una nazione al fallimento tra banchi a rotelle facciate 110 mascherine vaccini buttati e disinfettanti che narciscono nei depositi delle scuole per non parlare di redditi di cittadinanza e soldi spesi in accoglienze degli immigranti per quanto vengono a costare
Il piano è ben definito, trasformare l'italia nella Cina d'Europa importando cioccolatini dall'africa, manodopera a basso costo per gli stati benestanti del nord
Ho molte colleghe che rinuncerebbero molto volentieri al lavoro per stare a casa con i figli, se economicamente fosse possibile.
Tanto la favoletta del realizzarsi lavorando in ufficio o in fabbrica dove quasi sempre non esiste meritocrazia non se la beve più nessuno.
@@maxon999 esatto oramai esiste solo sui giornali
Ma anche se ci fosse meritocrazia... è il formaggino per il topo sulla ruota.
Mah su questo non sono d'accordissimo. Molte donne DICONO che vorrebbero stare a casa e forse di per sé è anche vero (parliamoci chiaro anche fra gli uomini a chi non piacerebbe vivere senza doversi rompere le palle di andare al lavoro 😂). Tuttavia saranno emotive e quello che vuoi ma non sono sceme, sanno bene che tempo qualche anno, forse meno di una generazione, e la perdita della leva economica si tradurrebbe inevitabilmente in una perdita delle loro libertà su tutti i fronti.
@@progettorazzia9260ma un patriarcato che promuova la sola poligamia maschile bianca europea cristiana o cmq pagana visto che era permesso nel paganesimo potrebbe risolvere la situazione e anche il fenomeno degli incel? Visto che in Italia ci sono più donne che uomini?
Consiglio a tutti di leggersi le analisi del Redpillatore sull'argomento perchè sono molto profonde e complete.
Il fattore economico casomai c'entra in negativo, nel senso che sono proprio i paesi più ricchi quelli che fanno meno figli.
Il problema principale è la Libertà: i figli richiedono stabilità e sacrificio, mentre la nostra società è improntata sull'egoismo individuale a discapito degli obiettivi collettivi.
Un tempo strutture sociali, religiose, tradizionali, limitando la libertà delle persone e imponendo ruoli precisi a uomini e donne, permettevano la sostenibilità e la crescita della popolazione, mentre oggi le donne vogliono fare la stessa vita degli uomini e nessuno ha più tempo da dedicare ai figli (che è un vero lavoro), nè voglia di farlo. Le coppie oggi si fondano sui sentimenti, non sul dovere, pertanto solo volubili, e gran parte della popolazione (maschile) è sostanzialmente tagliata fuori dal mercato sessuale (problema che un tempo non c'era perchè i matrimoni si formavano su precisi accordi familiari).
Hanno spinto il femminismo per raddoppiare il numero di lavoratori e dunque la produzione, senza accorgersi che il lavoro delle donne era fondamentale tanto quanto quello degli uomini e adesso ne paghiamo il prezzo: popolazioni sempre più vecchie, con alta disoccupazione (perchè il capitare non ha più bisogno del lavoro), mancanza di ricambio generazionale e in prospettiva collasso del welfare, se poi pensano di "rimediare" con l'immigrazione a tutto ciò si aggiungerà frammentazione sociale, disagio, violenza e criminalità.
O la scienza rimedia con strumenti artificiali di creazione di nuovi esseri umani in numero sufficiente a mentenere la popolazione stabile (e nel caso si spalancherebbe la porta alla distopia: chi decide quanti nascono? Con che caratteristiche? Di che sesso? Chi li educa e a quale scopo? Ecc...); oppure siamo condannati a dover ad un certo punto fare un passo indietro in termini di diritti invididuali per riequilibrare la società (in quest'ottica il fascismo potrebbe ritornare in voga), ma visto che nessuno lo vuole o è disposto a sacrificarsi, specialmente le donne che dalla libertà hanno solo da guadagnarci, ho paura che per noi non ci sia davvero più niente da fare...
Letto l'articolo. Mah, quel tipo non mi convince molto perché sembra sempre voler dare sempre tutta la colpa alle donne, quando in realtà molti uomini (sì, anche i suoi protegés incel) si lamentano tanto, magari su facebook seguono pagine come TradWest e altre che ventilano fantasiosi scenari di ritorno alla vita agreste, ma poi nella vita reale se ne guarderebbero bene dal farlo veramente.
La società antica era un supplizio per gli uomini in primis, lavori duro, vita breve, responsabilità di sfamare famiglioni tutti sulle spalle dell'uomo. Ben pochi volgiono davvero tornare a questo. In un ultimo post ha ammesso, devo dire con molta onestà, che molti di quelli che criticano questa società in realtà criticano soprattutto il fatto di essere nati dal lato sfortunato
Bella analisi, penso che indirettamente un po' tutti sappiano che é così ma nessuno é disposto a voler cambiare le cose su due versanti il primo economico soprattutto qui in Italia dove il pil pro capite é stagnante da 20 anni sfiido un operaio mantenere con il suo solo stipendio la famiglia.. ma in secondo luogo anche culturale poiché le femministe pretendono di portare i pantaloni e fare la vita che fanno gli uomini ma la procreazione e i figli sono già un lavoro come ben detto .. risolti questi due problemi almeno in Italia.. le cose dovrebbero funzionare per il genere umano italico.
@@mentesanaincorporesano Grazie mille per la risposta.
Io credo che se oggi non è più possibile sostenere una famiglia con uno stipendio solo è proprio perchè il mercato del lavoro è stato aperto a tutti (anche donne e immigrati) e di conseguenza il valore della prestazione lavorativa stessa è calato per via della competizione al ribasso.
Sul piano culturale, per riequilibrare la società sarebbe necessario ridurre drasticamente la libertà di scelta individuale, ma nessuno (e soprattutto nessuna) sarebbe disposto ad accettare sacrifici in nome collettivo (la stessa collettività oggi non esiste più: non siamo più un popolo, con i suoi interessi e un unico destino, ma un insieme di individui che non crede in niente al di fuori del proprio interesse): l'uomo medio e soprattutto la donna media non voterebbero mai un ipotetico partito anti-libertario.
Il problema è che una volta trasformata la società non si può più tornare indietro (come dice giustamente Unabomber), secondo me quindi non c'è più speranza da questo punto di vista, sempre salvo come dicevo il discorso scientifico, che però comporta tutta una serie di problemi serissimi.
Hai descritto il mondo nuovo di Huxley. Aggiungici 1984 e qualche altra distopia a piacere ed eccoti il 2024
@@simoneangeletti2188 Brave New World è nettamente il miglior libro del XX secolo, il fatto che sia stato scritto nel 1930 è pazzesco. Tra l'altro Huxley stesso era un Fabiano pentito, quindi probabilmente era a conoscenza dei programmi politici anche di lungo termine dei vertici del capitalismo progressista.
È difficile dire al giorno d'oggi se sarà tecnicamente possibile quel tipo di futuro: quand'anche si riuscisse a creare esseri umani in laboratorio non è affatto detto che lo si riesca a fare in modo sufficientemente rapido, economico ed efficiente da integrare o sostituire l'intera popolazione (si tende sempre a dare la fantascienza per scontata, infatti lo stesso Huxley, a differenza di tanti altri autori, poneva BNW molto avanti nel futuro, mi pare nel 2200).
Certo gli orizzonti dell'ingegneria genetica sono potenzialmente infiniti: si potrebbe davvero creare dei perfetti schiavi in funzione delle esigenze del capitale e del mercato (risolvendo così tutti i problemi di formazione e adattamento dei lavoratori e di incontro fra domanda e offerta).
Molte femministe già oggi si auspicano ad esempio una società di sole donne: del resto perchè farli uomini se i lavori fisici sono svolti perlopiù dai robot? Le donne sono più conformiste, materialiste, spendaccione e meno inclini al disordine, sono i perfetti consumatori.
Un'altra tecnologia che potrebbe incidere fortemente sul futuro e sulla denatalità è quella che i transumanisti chiamano amortalità: non credo molto alle sparate di Kurweil, ma che si possa progressivamente spostare avanti l'orologio biologico è possibile. Ecco diciamo che nel caso non mi aspetto che lascino che anche l'ultimo dei plebei diventi sostanzialmente immortale, con tutti i problemi odierni di sovrappopolazione, si terranno l'elisir di lunga vita solo per i pochi che se lo potranno permettere...
In ogni caso in Italia si lavora troppo per troppo poco di conseguenza si creano fratture socio/economiche troppo pesanti.
Esatto, questo secondo me è un problema enorme che continuiamo a far finta di non vedere
@@progettorazzia9260 la tua idea del lavora è strana, pensi che immigrato viene in italia per prendere lavoro agli italiani, be si , se quel lavoro al italiano medio non vuole fare come il contadino oppure le donne delle pulizie . al condominio viene pulire solo gli immigrati mai visto un italiano. parli di disoccupazione ma non parli di vari settori .
nel settore dei barbieri ci sono solo banladesh e nel settore informatico c'è un domanda molta alta.
più lo stato non ha mai incoraggiato ai disoccupati di trovare un nuovo lavoro.
alta disoccupazione è anche una questione culturale , gli italiani sono ossessionati per il posto fisso.
preferisce al redito di cittadinanza piuttosto di andare in altra citta per trova lavoro o un altro quartiere .
Diciamo che in Italia c’è il vizio di subappaltare tutto
@@progettorazzia9260 Lo vediamo eccome. Avrò un'opinione impopolare ma il socialismo, come la rana bollita, anno dopo anno ha appiattito la società. Se il principio è omologare, livellare, come si può pensare che sia compatibile con il concetto di valore, che è l'esatto opposto. Il valore di tutto quello che consumiamo si è abbassato e noi ci siamo adeguati. Tutti i mestieri artigiani sono praticamente scomparsi, perchè piuttosto che riparare un paio di scarpe ne compriamo uno nuovo. Gli artisti vengono pagati 1/10 di quello che prendono gli operai. Dopotutto più siamo tutti egualmente poveri più ci adeguiamo a prodotti egualmente poveri. È il principio che ha fatto la fortuna di Shein, la gente povera spende spiccioli per cose che non può ne vedere ne toccare: non può quindi giudicarne il valore. Per un uomo dell'ottocento sarebbe impensabile. Eppure siamo tutti egualmente andati a scuola, dovremmo essere più intelligenti, competenti e raziocinanti. Allora perché siamo stupidi? perché siamo tutti egualmente stupidi...
I socialisti hanno la coda di paglia. Incolpano la Tatcher, o Berlusconi, o Raegan quando si parla di multinazionali, e omettendo che il XX secolo è stato il primo secolo socialista, con dittature social- comuniste a destra e a manca. Con tutto questo socialismo, com'è che esistono a oggi le multinazionali, troppo facile rispondere, perché il mercato è libero fa quello che vuole. I governi socialisti dovevano tassare, imporre, manovrare, regolare... Ci sono stati 20 anni di governi tecnici di sinistra in questo paese e chi gestisce un'attività mi dice che le tasse da pagare sono assurde. Cercavo una ditta di pittori con partita Iva, spoiler: nessuno ce l'ha, hanno chiuso tutto, non ce la facevano... Alle multinazionali le tasse non fanno una sega, e con le tasse delle multinazionali lo stato non ci campa, bisogna tassare tutti, egualmente. Quindi di fondo, due problemi: uno, la mancanza di valore, accettata e accettabile, e soprattutto al lavoro indivuale, due: il socialismo ha creato la società del consumo, portando le aziende a fallire, spostarsi e cercare soluzioni di comodo, e senza competitors e socialmente appiattiti, le maxi corp sono diventate sempre più grandi. Ora un fenomeno ugualmente dannoso lo si vede con l'immigrazione, altra bella roba socialista. Più immigrati, milioni di immigrati all'anno, e la domanda per gli alloggi va alle stelle, con rincari di mutui e affitti, milioni di poveri che non parlano la lingua e che diventano schiavi di qualche bassa realtà lavorativa, e a noi va bene così. Più sono poveri e più devi livellare, più tasse chiedi al meno povero Italiano, per dare al più povero quei 500 euro al mese. Livella. Il povero Italiano si compra la camicia su Shein perché costa solo 3 euro. Il sarto chiude bottega. Shein apre una nuova fabbrica che produce tonnellate di rifiuti. E la nostra busta paga, coerente col tutto, è misera.
voi vi siete fatti lavare il cervello e siete anche contenti. Parlate tutto il giorno di mercato che si autoregola, ma a caso.
Se ci sono 1 milione di laureati in letteratura e scienze editoriali disoccupati cosa facciamo di solito? Diamo incentivi per aprire 10000 case editrici o gli diciamo “svegliati lavoratore devi andare incontro al mercato”? Invece se l agricoltura ha bisogno di un milione di persone perché non gli dite “svegliati: il mercato del lavoro non premia quelle scelte, alza gli stipendi, forma i lavoratori oppure cambia settore”? Ma gli dite “certo ecco un milione di lavoratori che hanno un costo sociale enorme, li importiamo senza controllare i curriculum e ci mettiamo criminali gente senza skill tutto a caso sperando di prendere anche quelli che vi servono 👍
E così abbiamo la disoccupazione giovanile al 30% e in ogni caso più di un milione di immigrati disoccupati a spese della collettività.
Siete liberi di pensare quello che volete eh ma non venite a rompermi le palle che mancano i lavoratori
La penso come te, butto lì alcuni argomenti per i finti progressisti: non sarà sempre più automatizzato il lavoro? Che bisogno ci sarà di manodopera scarsamente qualificata, sostituibile dalle macchine? Non sarebbe meglio privatizzare tutto, in particolare le pensioni per evitare che esista il problema di dover avere "taxpayers" per finanziare quei servizi? Per "integrarli" non esiste un rapporto costi-benefici negativo, per esempio l'impatto sulla sanità pubblica (la cosa più banale è l'aumento delle liste d'attesa) o sul prezzo degli immobili, che senza immigrazione si svuoterebbero e avrebbero prezzi minori? Per non parlare del fatto che possano essere utilizzati per abbassare gli stipendi medi dei lavoratori italiani. Non c'è il rischio di un violento scontro sociale vista la forte incompatibilità con certe culture e stili di vita? Infine, non sarebbe il caso di investire in ricerche nell'ambito genetico? Tanto, nei Paesi più sviluppati con anche le più generose forme di welfare (vedasi in Scandinavia) non portano il tasso di fertilità sopra i due figli per donna.
Mi viene in mente Sparta. Come riferisce Plutarco (anche Erodoto et al.), a Sparta erano riusciti a propagandare insieme i concetti di donna forte e combattiva e maternità, in un'unica fierezza. Per cui si riporta ad esempio l'aneddoto della donna ateniese che vanta una splendida opera tessile, e la donna spartana che le indica i propri figli aitanti dicendo: "Sono queste le mie opere d'arte!".
O la più famosa risposta di Gorgo al persiano: la spartana si permette di parlare perché le spartane "partoriscono uomini veri".
Praticamente erano riusciti a realizzare un'alchimia di 'Girl Power' in chiave guerriera come non è mai riuscito a nessun movimento femminista...
Della serie "Non ci serve la vostra emancipazione, abbiamo Licurgo."
Hai fatto un discorso di una razionalità assolutamente impeccabile e poi c'è da dire anche che serve molto coraggio ad esporre delle verità così scomode. I miei più sinceri complimenti.
Eccellente video!
Dobbiamo agire il problema è di una gravità incalcolabile.
Qua si pensa a rifornire l ucraina di armi mica a fare i nostri interessi.
E' una cosa voluta dall'alto. Non si può fare nulla , mi dispiace per te per noi per il nostro popolo.
@@Anonimo_Veneziano_13con l'autocrazia si può tutto vedi
@@DarioMaino assolutamente si , il problema è che non abbiamo nessun tipo di sovranità.
@@Anonimo_Veneziano_13 gli scossoni potrebbero arrivare grazie afd in Germania? Inoltre purtroppo ci sarà il referendum sulla cittadinanza italiana in primavera vinceranno i buonisti a parer tuo? Risposta unica e completa a tutte queste domande per favore.
Condivido il punto di vista di Mr Tot, a pensarci bene fino ad un centinaio di anni fa una grossa fetta della popolazione non aveva gli occhi per piangere eppure non esisteva un problema di calo demografico, anzi. D'altra parte però come dici il mondo del lavoro era completamente diverso quindi forse sarebbero da bilanciare i due aspetti. Comunque curioso che fino a metà anni '90/2000 fosse ancora vista come una cosa auspicabile mettere su famiglia e figli anche tramite i mainstream media. Scavalcato il millennio è spuntata ovunque la narrazione secondo cui la famiglia era solo fonte di grane, fine del divertimento, impedimento alla carriera, per cui meglio viversela fino ai 38 anni, puntare sul lavoro ecc
che poi la cosa ancora più assurdo è che tutta questa narrazione da pubblicità che si beve la gente dicendo "i figli sono un ostacolo ai viaggi, alla carriera, alla libertà" poi non è che viaggino o facciano gran carriere...
@@progettorazzia9260io ho due amici che ormai veleggiano sulla quarantina che non hanno fatto figli perché "vogliamo viaggiareh1!1!". Questo una decina di anni fa.
Oggi non viaggiano perché hanno due gatti e non sanno a chi lasciarli...
Non so cosa commentare...
Anche io come albanese d'Italia non faccio più di un figlio in Italia ..per motivi tipo il.lavoro ...in Italia si lavora troppo per poco ...e non voglio fare altri schiavi per il sistema e per il sistema che fa pena in Italia e in Albania ..un sistema dove le persone non contano niente e sono schiavi....e sono contento che anche in Albania lo hanno capito e hanno un calo demografico come in Italia ....insomma che vita facciamo solo lavoro e pagare tasse e pagare gli affitti..per due settimane di vacanze al anno....e diro di piu secondo una statistica italiani e albanesi non combatterebbero per difendere il paese e lo credo bene per difendere sti paesi in mano a politici ladri.
Puoi sempre tornare nella tua amata Albania, senza sputare nel piatto da dove stai mangiando! Oppure puoi scegliere un altro Stato/Nazione dove magari ti sentirai più integrato..
@@jurijatzei1341 forse non capisci l italiano o lo sai leggere ma lo interpreti in un modo tuo per mettere odio . Leggi e capisci bene prima di scrivere un tuo pensiero negativo . Io sono cittadino del mondo e sto dove voglio e nessuna legge me lo può impedire , ma quello che ho scritto non riguarda questo . Non sto offendendo nessuno . Sto solo dicendo quello che è oggettivo. Una cosa che tutti possono vedere , non sono novità o parlare male . Comunque non posso stare a scrivere con chiunque scrive commenti a caso perché non ha una vita quindi Adios. Buona vita
@@jurijatzei1341 Classico esempio di individuo che rende il gioco facile a chi comanda.
Che dire..questo video viene fuori il giorno dopo una discussione con mio zio, pensionato, abitante nel centro storico di Perugia (alla mercé di bande di immigrati).
La sua risposta alla mia contrarietà alla situazione è stata:
"Ma che pensi che mi dia piacere quando mi pisciano sugli scalini del portone? No ovviamente, però se domano sparissero chi mi paga la pensione? "
Ecco. Lavaggio del cervello modalità on.
@@mdf7782 anche perché mi sento di escludere che chi si mette a pisciare sul portone abbia versato dei gran contributi all INPS 😬
Ho un suggerimento, ma probabilmente hai già capito da solo...
grande stima sei l'unica persona che ho sentito sul web fare l'ovvia, ma apparentemente sfuggente osservazione che importare immigrati semplicemente rimanda il problema di qualche decina d'anni ( se vogliamo essere utopistici) quando in realta' lo peggiorera' sempre di piu'. a mio parere la soluzione piu' efficace e sicuramente un insieme di cultura della natalita' e assolutamente un contributo economico che al giorno oggi e' assolutamente necessario.
La detanalita' a mio avviso e anche causa del collasso dell'industria manifatturiera europea dovuta alla delocalizzazione delle fabbriche all'unico interesse dei grossi gruppi ed azionisti.
La sinistra in primis ed i cuckservative sono semplicemente i loro agenti , come al giorno d'oggi chiunque puo' chiaramente notare.
Non hai menzionato le TASSE... da salasso quelle a sinistra, che portano imprese a chiudere, tagli personale e agevolazioni da cazzoni (tipo Amazon e Primark) con contratti mensili non rinnovabili
Secondo me l'importazione di immigrati serve a metterci gli uni contro gli altri. Ultimi contro penultimi. Io la chiamo "sostituzione etnica", perché, pur ritenendomi (un tempo)"di sinistra", non ho i paraocchi ideologici tipici del "politicamente corretto". Si stá fomentando lo "scontro tra i sessi", cioè si incentiva il carrierismo anche delle donne, distruggendo il "welfare" e le tutele sociali dei lavoratori, cioè contratti capestro, paghe da fame al limite dello sfruttamento, per gli italiani, quelli che io definirei "i penultimi", cioè lavoratori e pensionati, sempre più colpiti da "austerità", "spending rewiev", tutte belle parole che sottendono a un concetto molto semplice: farci ritornare all' epoca feudale, con i nuovi "servi della gleba". A mio avviso bisogna ritornare a politiche "Keynesiane",
Avere dei figli, oltre ai problemi che hai elencato, comporta anche la rinuncia a del tempo per se stessi. Purtroppo, non tutti e soprattutto le persone con una certa personalità e cultura, sono propensi a questa rinuncia. Secondo me a livello borghese è ancora importante avere figli per poter apparire una famiglia realizzata e dentro negli schemi
Io la metto più sul terra terra: per dare a un figlio (a uno, dei gemelli sarebbero quasi una disgrazia) un minimo di scolarizzazione, formazione personale e un minimo di suo divertimento servono soldi che in molti non riescono a avere prima dei trentacinque spesso; per giunta si deve avere il culo dei nonni che non hanno bisogno di avere assistenza e avere tempo libero da pensionati per sopperire l'impossibilità che spesso c'è di dove mettere sto figlio dopo la scuola o in alternativa zii per i pargoli.
Io sono figlio unico di anziani, la pesantezza è tanta, e è un circolo che si alimenta.
Insomma chi è che mi darebbe uno stimolo a pianificare un figlio? Io, per dire, queste cose non le ho e lo stato non mi aiuterebbe più di tanto.
Credo che bisognerebbe traslare il termine proletario in "persona che non si può permettere di avere un figlio".
@@ginotheanimal riflessione stupenda questa sul nuovo proletariato come classe che non può permettersi di avere figli
Ottima analisi e ottima conclusione. Ho avuto la fortuna di avere genitori e parenti che ci hanno aiutato economicamente per permetterci di avere e crescere tre figli, che sono il nostro tesoro più grande
L'aver permesso alla donna l'accesso al lavoro ha garantito il collasso dei tassi di fertilità.
Dai tranquillo, quando l'Italia sarà una società islamica e poco ci manca, le donne torneranno a casa davanti al focolare, così potranno sfornare tante pagnotte, anzi sarai ancora più felice perché te ne potrai sposare 3 o 4 e avere 20 figlioli, auguri🎉.
E aver eliminato la schiavitù ha aumentato i costi della manodopera!
Non è che ti confondi con il lavoro nei campi di concentramento?
@@suonoblu6650 eh niente, i commenti ironici spariscono
@@dott.bigassi1162Infatti il mio è sparito, 😂che tristesse😅
I figli li fanno le donne gli uomini si dovrebbero occupare di sostenere entrambi.ce' in corso uno stravolgimento antropologico in merito a queste tematiche.
Top video, bravo!
🙏🙏🙏
La leva economica giusta era nel programma di CPI, che resta ancora il migliore. Dal punto di vista culturale andrebbe invertito un paradigma che vedo duro da scardinare, almeno non in questo sistema schiavo dell'usura......quella terza via, oggi più che mai, ha ancora motivo di esistere. Forse è per questo che l'usura lo propone sempre come un pericolo alla porte....
Assolutamente, assurdo pensare che la denatalità sia un problema solo economico. Prova ne è che paesi messi molto meglio economicamente e con ampi sistemi di welfare (che so, i paesi scandinavi?) fanno poco meglio dell'Italia. Anzi, mi sbilancio a dire che il problema è 90% culturale.
Sulla soluzione sono più pessimista però, 60 anni e oltre di narrazione antinatalista e antifamigliare (60 anni, praticamente le nonne delle ragazze di oggi!) non si cancellano con un colpo di spugna. Senza contare tutta la cultura del sacrificio ormai demolita, dietro a tante cose, fra cui l'avere un figlio: certa gente a parole dice di volere un figlio ma poi praticamente glielo dovrebbe crescere lo stato pagandogli pure le canne mentre loro continuano a vivere come prima fra la discoteca e Ibiza. Impossibile ovviamente.
Non è facile, no...
Analisi estremamente superficiale. Partiamo dalle basi, natalità degli stati citati: Islanda 1.82, Svezia 1.67, Norvegia1.55, Finlandia 1.46.
Certo, sono sotto il tasso di rimpiazzo pure loro ma NULLA A CHE VEDERE CON L'ITALIA: 1,25 in costante calo, numero tenuto su grazie agli immigrati.
Mi spiace commentare solo ora, e non posso nascondere la felicità di assistere oggi di persona ad un tuo intervento.
Ma questo video secondo apre uno spunto a cui tengo parecchio, la terribile contraddizione in cui viviamo, non vogliamo avere figli adottano- 75 colonie feline
Ci servono gli immigrati-investono milioni di euro per annulare i costi del lavoro
La verità caro guido è che la cosiddetta elitè è conposta da gente particolarmente stupida a mio avviso, in nome della società del controllo e rendendola "fluida" senza legami e quindi controllabile si sono segnati un autogol clamoroso.
A questi signori che mirano al controllo globale chi gli spiega che non avranno soldati perché tutti quelli che hanno importato a forza sono un drenaggio improduttivo della società che li odia, o che il woke ha creato, almeno in America, una generazione di casi clinici più che di persone.
L'unico modo per invertire la rotta è smontare queste palle giorno per giorno
E' il problema principale della nostra civiltà, non solo dell'Italia. La battaglia più difficile da vincere. La pubblicità e la pedagogia ci impongono mentalità e stili di vita che vanno nella direzione opposta della famiglia. Magari in Ungheria non avranno risolto il problema, ma hanno messo una bella pezza, visto che il tasso di natalità è parecchio aumentato rispetto al passato, e non stiamo parlando della culla della chiesa cattolica, ma piuttosto di quella dei film a luci rosse 😅. Concordo con il fatto che l'aspetto culturale sia di gran lunga prevalente, e che quindi si dovrebbe iniziare facendo diventare "figo" la messa al mondo di un bambino, per poi farlo diventare un qualcosa di irrinunciabile come è oggi la gita a Formentera/Mykonos, ma le leve economiche sono indispensabili insieme ai servizi dedicati alla famiglia. Si tratta di un lavoro gigantesco
Chiacchiere. Mettiti sulla testa un mutuo fino a 70 anni per la casa, spendendo 10000€ all'anno (non si sa fino a quando) per figlio. Poi ne riparliamo. Aggiungici ricatti di ogni tipo e scarsa fiducia nelle istituzioni (politiche sociali, fiscali e monetarie), oltre che nel prossimo (possibilità di divorzio).
Questo è il destino di molti laureati, soprattutto quelli che non hanno fatto ingegneria o medicina.
Impossibile non concordare con MR Tot e con la tua nota sulla situazione economica italiana. Io due figli me li sono potuti permettere solo perché ho un marito con 13 anni più di me che aveva già un mestiere ed una posizione in mano ( non di pregio, ma stabile). Come classe ‘85 3/4 delle mie coetanee non hanno figli e se ne fanno ne fanno uno adesso alla soglia dei 40 anni e poi ovviamente stop. Si è venduta troppo bene la favola della carriera e dell’indipendenza economica fondamentale, nonché dello studiare qualcosa, qualunque cosa, anche risibile ed inutile, purché si possa dire di aver studiato.
Bravo, nella disamina di questa razzia ti sei superato, comprerò il tuo libro
i salari si sono abbassati anche per via dell'entrata massiccia delle donne nella forza lavoro, quindi è un cane che si morde la coda.
in ogni caso, mediamente, le donne vogliono l'indipendenza, perchè non vogliono dipendere economicamente da un uomo, e questo è chiaro.
vogliono essere libere di fare quello che vogliono e di andare dove vogliono.
in passato non se lo potevano permettere, perchè la tecnologia non permetteva loro di trovare lavori leggeri se non quelli di casa o pochi altri, e rimanevano spesso incinte. quindi erano costrette a dipendere economicamente da un uomo.
oggi, pur di non dipendere, la maggiorparte preferisce marcire 40 anni in un lavoro di basso profilo, e questo è chiaro.
oggi che la tecnologia ha permesso alle donne di emanciparsi, si vede chiaramente che la maggiorparte delle donne non è interessata alla maggiorparte degli uomini. da qui il calo delle nascite, che continuerà nonostante tutto finchè l'economia e la tecnologia permetteranno alle donne di rimanere emancipate.
E la tecnologia quando potrebbe permetterlo di eliminare l'emancipazione? Se posso chiedervi per curiosità? così mi piacerebbe capire.
E per fortuna che chi parla di piano Kalergi viene/veniva etichettato come teorico della cospirazione.
(Ah no, è vero, non si può parlare di queste cose, perché non sono vere).
Guardate quello che succede in altri paesi europei tipo Francia ed Inghilterra...
Frottole è molto semplice:le donne di destra e di sinistra non vogliono fare figli, anche se meloni li invita a farne!! Pure meloni uno solo ne ha!
Analisi impeccabile ricostruire la famiglia la donna che lavora fa pochi figli ai dimenticato chi abbiamo in parlamento con loro non ci sara piu un italiano
Secondo me è un problema di mentalità: l'Occidente è diventato profondamente individualista, privo di etica, morale e di senso religioso, perciò fare figli, dedicare la propria vita al partner, il matrimonio sono diventati valori inattuali e poco sentiti. In tempo di guerra e anche dopo non c'era il benessere (anzi c'era solo miseria) e il welfare di oggi, eppure si facevano tantissimi figli. Quindi...
Però non c'era neanche la coscienza di sentirsi in dovere di dare una vita dignitosa ai propri figli. Infatti nelle società arretrate la gente non percepisce a pieno il senso di responsabilità nel fare i genitori e mette su famiglia alla bene in meglio, incurante delle inevitabili mancanze materiali e perciò dell'enorme disagio che ciò comporta. Storicamente gli aumenti demografici si verificano sempre quando migliorano le condizioni igienico-sanitarie e al contempo viene mantenuta una mentalità prettamente proletaria. Ma fondamentalmente non è che questo sia un bene... anzi tutt'altro...
Meccanismi di sopravvivenza tipici del regno animale. In ogni caso non mi sembra troppo sbagliato un ragionamento individualista: chi è chi non ha etica, io che non voglio fare figli per godermi i soldi che guadagno (e per evitare che mio figlio venga schiavizzato più di me) o chi mi schiavizza? Benissimo, i figli li facciano loro.
Importano lavoratori ("la concorrenza") dall'Africa? Mi sembra che i miei connazionali non facciano nulla per ribellarsi, anzi quando gli fai notare la situazione cercano anche di bullizzarti. Quindi io penso per me, bona.
State tutti zitti con questa storia “religione” ma di che cazzo stiamo parlando! Religione…. Matrimonio .. non serve questo per fare figli SERVONO SOOLDIIII!!!!
Facciamo rientrare i 400.000 giovani che ogni anno abbandonano l'Italia perché non la ritengono più un paese democratico .
Ecco esatto, questa sarebbe una soluzione molto più logica
Complimenti a Progetto Razzia per i 6k
🙏🙏🙏
Non capisco cosa possa esserci di progressista nel sostegno a quella che in soldoni sarebbe ( ed è ) una tratta degli schiavi. Per quanto mi riguarda la (im)migrazione è il risultato di un nomadismo intrinsecamente latente nell'animo umano; è invece sì preoccupante l'individualismo dilagante in questo ventunesimo secolo, e la bulimica necessità - creata dal Capitale - di accumulare esperienze, lusso immateriale di una società sempre più alla deriva digitale.
Non sono dell'idea che un divieto in toto all'immigrazione sia necessario alla risoluzione della denatalità, ma certo è che bisogna riplasmare l'idea di famiglia odierna - anche per fare un torto al Capitale, a cui interessano individui con meno radici possibili, usa e getta.
Non va trascurato di certo anche il lato economico: le famiglie monoreddito sono diventate terribilmente anacronistiche, risultato non detestabile a priori, ma lo è se frutto di un obbligo in funzione di sopravvivenza.
Sì, è proprio tratta degli schiavi. Un'altra caput horribilis dell'idra socialista Marxista. Basta creare più poveri, immettendo più poveri, così tutti saranno per forza dipendenti e controllabili da mamma stato. Sto rivalutando tutto il trapassato, estirpando l'erbaccia Marxista. Ma prima del XX secolo cosa c'era? Come si viveva?
Video molto interessante. Concordo.
Siamo il quarto paese per Incel, le ragazze stanno con uomini di 10/15 anni più grandi (ciò che inizio a vedere). Noi giovani non abbiamo attaccamento patrio e ce ne vantiamo di cambiare paese, gli anziani ci sono ostili e danno la colpa a noi per ogni occasione. Se scompariamo è perché, purtroppo, ce la siamo cercata
non c'entra nulla il sentimento patrio o cagate sentimental ideologici..., dovete mollare il pad, il mouse, la timidezza, tirare fuori le palle e ficcare...
E il 1°, 2° e 3° posto a chi andrebbero? E dove hai preso i dati di questa classifica?
@@Fat-Pigeons al primo posto Germania, al secondo l’Inghilterra e al terzo la Svezia. Lo studio si chiama “Incel: a first scan of the phenomenon”.
@@Fat-Pigeons al primo posto c’è la Germania, al secondo UK, al terzo la Svezia e al quarto noi.
Questo è scritto sul “rapporto” dell’UE che si dovrebbe chiamare: Incel a look at the phenomenon.
"Ce la siamo cercata". Sì, ma noi chi? È tutto lì l'equivoco. Se mi dici i boomer allora ok, ti posso anche dare ragione.
Ci sono molte donne che non si fanno abbindolare dalla propaganda femminista ma altrettante che invece lo sono, quindi la propaganda va direttamente impedita perchè comunque specie sui più giovani ne prende almeno 1/3
la propaganda femminista è stata finanziata a fine degli anni '60 da rockeffeller per poter aver accesso sulle donne , infarcirle di cazzate affinché potessero non procreare (qui dentro entra la bonino , l'aborto e la propaganda "il mio corpo è mio e faccio quello che voglio" ) . E' stato tutto organizzato dal potere occulto per destrutturare distruggere definiticamente quella che era la nostra società tradizionale occidentale. Il tutto va a braccetto con l'importazione massiva di gente tribale africana pronta a sostituire gli occidentali. Basta che vai a vedere la francia , UK , la svezia , la norvegia ,danimarca....tutti sostituiti. Noi ancora teniamo , ma non per molto tempo 20 anni e saremo in minoranza. Molti se ne andranno. La situazione non è reversibile , in quanto i nostri politici fanno gli interessi del potere occulto. Sia quelli di destra che quelli di sinistra.
Un video folgorante per contenuto di verità ed efficacia argomentativa!
Ho 31 e sono emotivamente devastata a riconoscere che non potrò mai diventate madre! Ho sempre lavorato e niente mi ha portato a potermi mettere via del denaro come mi immaginavo da ragazzina ..E ho detto tutto! Ci hanno rubato tutto TUTTO! Doveva essere una cosa naturale e ci hanno messo in condizioni di impedircelo…o almeno se non sei un pezzo di merda che mette al mondo un figlio nelle condizioni che stiamo vivendo! Si io ritengo chi li fa ad essere degli egoisti che pensano al nome di famiglia e come donne..al pancione da pubblicare su instagram! Ecco chi li sta facendo anche questo e’ un problema GRAVE! Stile tamarroni sempre poi…Comunque come ho sempre detto io amo gia mio figlio non mi serve un test di gravidanza per iniziare ad amarlo ed e’ semplice..non potrei mai fargli questo! Egoista e’ chi li sta facendo ora come ora punto!
Senza star lì a girarci intorno: 1) Il problema colpisce dalla generazione millennial in giù, perché ci hanno educato ad essere egoisti, sia uomini che donne (non capisco questo dare la colpa soprattutto alla donna, come se tutti gli uomini morissero dalla voglia di avere figli). Non credo alla mancanza dei soldi come causa principale, se avessimo stipendi più alti la maggior parte di noi farebbe solo una vita più agiata. 2) Nonostante questo calo delle nascite, siamo lo stesso in troppi. I boomer sono una generazione numerosa che ha prodotto molti figli. Lo si vede banalmente anche dalle auto in giro, io ho fatto la patente nel 2002 e per strada c'era il deserto rispetto ad oggi. Meno persone in giro però equivale anche a benefici che in troppi non sarebbe possibile avere. 3) La sostituzione etnica vi fa paura? Allora perché non si ritorna a vivere come una volta? Per strada, sulle panchine, in bicicletta o per i mezzi pubblici io vedo al 90% immigrati. Vi da fastidio che la razza italica si dipinga di nero? Allora cominciate ad uscire di casa, a vivere davvero le nostre città (e non solo le città - dato che secondo me il binomio vita moderna-città sta fallendo miseramente), a vivere come facevano i nostri nonni invece di stare rintanati davanti un PC mentre il mondo sta cambiando. E' un problema culturale ma l'abbiamo creato noi.
Problema: denatalità
Causa: il XX secolo
Socialismo e Femmarxismo con le derive tecnopostmoderne che conosciamo. Ricordiamo che Marx disse che la famiglia va demolita.
Prova tutto attaccato: sociofemmarxismotecnopostmoderno.
Davvero Marx ha detto che la famiglia nucleare va abolita ?
Certo certo infatti in Russia o in Iran cambia qualcosa. Problema dei social sparare stupidaggini retrograde maschiliste dei bei tempi andati privi di ogni riscontro. La denatalità inizia con il boom economico e prosegue il trend iniziato ai primi del '900 con l'industrializzazione parlate di cose che non conoscete.
La famiglia nucleare è effettivamente gran parte del motivo per cui la denatalità è cosi grave.
Purtroppo non ti potrai mai piu comprare la moglie analfabeta come ai presunti tempi d’oro quindi fattene una ragione.
Cazzate, le donne di destra non fanno figli perché sono di destra cioè prima i soldi il successo, i bei vestiti poi forse... Meloni stessa ha fatto un figlio solo...
Farai mai un video sulla possibilità dell'Italia di uscire dall'UE e dell'EURO ?
Penso che sia un tema fondamentale di cui purtroppo non si parla più . Mi farebbe tanto piacere sentire la tua opinione a riguardo .
Lasciateci estinguere in santa pace!
Commento definitivo.
Trovo pagliaccesco il non aver ancora fatto una diretta con mr totalitarismo
Come sempre oro
Video molto interessante, anche a me pareva strano basare la denatalità su basi economiche vedendo i tassi di natalità in paesi del terzo mondo
05:46 😻Evita
@@puntoevirga ahhhahaha si si
In un sistema economico come quello europeo che ha terziarizzato tutto deindustrializzandosi servirebbero lavoratori altamente qualificati ma la terziarizzazione totale è un mito deleterio e non riesce a essere raggiunta; mentre gli immigrati africani sono totalmente inutili in tale contesto.
Quand'anche si re-industrializzasse ci servirebbero operai altamente qualificati per venire dietro allo sviluppo tecnologico. Cosa che gli immigrati africani non sono.
l'Italia incapace di innovare ha un unico mezzo per restare competitiva sulle produzioni più semplici: abbassare i salari e per questo importa manodopera non qualificata africana.
Concordo con la tua analisi, il problema è soprattutto culturale. I miei 2 cents, da donna e neo mamma io vivo (anche nell'ambiente di lavoro) un bombardamento a dir poco pesante sull'importanza del rientro al lavoro, sull'importanza della carriera, su tip&tricks su come rientrare nel posto di lavoro post maternità... riunioni, programmi di formazione, volantini, iniziative aziendali (lavoro in una corporate quindi soldi da buttare ne hanno).
Il bombardamento prosegue anche online: social, news, telegiornali, focus sull'occupazione femminile. Mentoree e coach che ti scassano la Uallera su come sia importante ritornare al lavoro, colpevolizzazione del compagno/marito sempre visto come un fannullone che non si vuole prendere i permessi per allattamento perché fa proprio macho.
Addirittura l'INPS sembra stia partorendo il non plus ultra delle minchiate, ovvero attribuire SOLO all'uomo la paternità retribuita all'80%, togliendo alle famiglie questa scelta (un ricatto non da poco, se pensate che la maternità/paternità normale è retribuita un misero 30%, quale donna starebbe a casa sapendo che se ci stesse il marito la famiglia avrebbe un introito superiore?)
La grande assente in questa narrazione è lei, siamo noi: la donna in relazione alla maternità.
L'unicità del rapporto madre-figlio che, specie nei primi mesi, è strettissimo e secondo me, in condizioni fisiologiche, è insostituibile, specie se c'è allattamento al seno.
Ovviamente 'centrare' questo punto significa cozzare contro l'articolata narrazione a cui accennavo. Va bene quindi spammare qualche contenuto social glam dove si glorifica 'la forza' delle neo-mamme o il legale unico madre/figlio però mi raccomando, il diktat non cambia: tornare presto al lavoro, subito al lavoro, meglio al lavoro, di più al lavoro.
Non c'è spazio per questa dimensione intrinseca della femminilità, che mi sembra sia vissuta come un male necessario.
Prosegue, ipocrita e disgustosa, la propaganda della 'carriera'. Forse qualcuno cerca ancora di farmi bere che lavorare 40 anni come segretaria, impiegata, come data-entry, come commerciale o quel diavolo che è sia la realizzazione dell'esistenza, noi sappiamo che è solo la sponsorizzazione di quel 'processo di potere' che, ci insegna Kaczynski, avrebbe tutt'altro sfogo naturale. La vera libertà è rendersi conto che il lavoro è un male necessario, non una corona da meritare. Quest'ultima è piuttosto la famiglia, gli affetti, la realizzazione profonda dell'essere umano, non il lavoro da scrivania et similia
@@jr-hg1gd questa cosa di togliere la scelta in merito alla paternità retribuita per darla solo al padre è veramente un delirio
@@progettorazzia9260 letteralmente lo stato buono che ti dice "Tò, va che favore che ti faccio in-quanto-donna, da domani col neonato ci sta tuo marito, torna a svegliarti alle 5, lasci nel lettone tuo figlio di 5 mesi, molli l'allattamento al seno e il tuo bambino che si sente ancora un tutt'uno con te e torni a pendolare avanti-indietro dall'ufficio/fabbrica a stampare magliette o tenere l'agenda del capo. Ah non c'è di che, non dimenticare di taggarti con l'hashtag #GIRLPWR! mentre stai stipata sul treno delle 6"
Hai tutta ragione ma c, è un ma, se non lavori come mangi?
@@marinopagnoncelli-xu6qr 60 anni fa lavorava l'uomo e non solo si mangiava, ma si aveva casa ed auto di proprietà e vacanze ogni anno, e tutti i figli (che erano almeno 3) studiavano. Cosa è cambiato da allora che oggi lavoriamo in due in una coppia e manco riusciamo a permetterci un figlio?
Famiglia, salute, sport, educazione, cultura. Tutti elementi fondanti della civiltà che è stata costruita da millenni di lotta dell'uomo indoeuropeo ora sono fattualmente dei lussi. La narrativa sinistroide, o per meglio dire, di chi ne tira le fila, è che sei un egoista retrogrado se pretendi che queste cose siano alla portata di tutti ma allo stesso tempo devono essere garantite a chi viene da certe altre parti del mondo. Interessato chi lo suggerisce, perverso chi si allinea.
Tutto giusto, sacrosanto. Direi narrativa dei democratici americani, quindi narrativa capitalista. O più precisamente narrativa del capitalismo del 2020, ormai in pieno transumanesimo.
Ti sei spiegato benissimo
Ottimo video 👍👍
Sono d'accordo in linea di massima con le argomentazioni portate nel video e lette nei commenti, stranamente gli immigrazionisti hanno fatto capolino solo per postare un vecchio sketch di la7 a sostegno della profondità delle loro tesi. Una cosa che vorrei aggiungere è che vorrei dal "progressismo" un minimo di onestà intellettuale. Ossia l'ammissione che dal momento in cui si asserisce che c'è bisogno di immigrati per "pagarci le pensioni" si sta dicendo che il migliore dei modelli possibili immaginabili, quello occidentale della società atomizzata dei diritti, non è autosufficiente e ha bisogno dei parti di donne che vivono in un altro tipo di società, rischio implosione. Quindi questa meravigliosa società che cancella ogni concetto di comunità ha praticamente bisogno di chi svolge i "lavori che qui non si vogliono più fare" ossia, nel caso specifico mettere al mondo figli.
ESATTO! Si parla tanto del fatto che gli italiani non vogliono più fare alcuni lavori (falsissimo: se fossero più pagati, come tra l'altro prevede la legge della domanda e dell'offerta, li farebbero e anche molto volentieri), ma tra questi lavori non si cita mai il mettere al mondo figli.
Oltre ai fattori citati sicuramente validi, il problema principale per me rimane l'inferno che è l'estrema urbanizzazione (fenomeno che ormai colpisce praticamente tutto il mondo non solo l'Europa). Le società urbane nella storia si sono dimostrate sempre insostenibili demograficamente.
Aggiungo in oltre una riflessione puramente personale: il calo demografico in se non è male a mio avviso, il problema è quanto inegualmente è distribuito (per ora, perchè molte previsioni sono pessime praticamente per tutto il mondo Africa compresa) e soprattutto l'invecchiamento generalizzato della società
Ha detto tutto giusto !
Ci servono stipendi più alti.
A mio parere un esempio emblematico per affrontare (per quanto temporaneamente) il problema della natalità è l'esempio giapponese e la sua scelta di una applicazione tecnologica mirata a evitare una sostituzione etnica. Anziché aprire le porte all'immigrazione di massa per contrastare il fenomeno dell'invecchiamento, il Giappone ha scelto di investire nello sviluppo tecnologico e di ottimizzare l'impiego della forza lavoro locale. Con un'età media di 48,4 anni (nel 2020) e una percentuale di popolazione over 65 che supera il 29%, il Paese del Sol Levante ha deciso di adottare una soluzione innovativa: l'impiego di robot nella cura degli anziani. Questa scelta, dettata dalla carenza di personale sanitario, permette di fronteggiare la sfida demografica senza ricorrere all'importazione massiccia di manodopera straniera. Inoltre, la tecnologia offre l'opportunità di creare nuovi posti di lavoro, sia nella produzione che nella manutenzione delle tecnologie, garantendo al contempo la sicurezza lavorativa degli operatori sanitari locali. Un approccio che si contrappone nettamente a quello di molti paesi europei, dove la concorrenza con lavoratori stranieri ha condotto a licenziamenti o a una compressione salariale.
Eh ma il Giappone ha alleviato il problema, ma non l'ha cancellato. I robot arrivano fino a un certo punto, oltre è fantascienza. Fra qualche hanno avranno letteralmente una popolazione di anziani
@@anis-ym7ln infatti ho scritto temporaneamente, è comunque meglio di distruggere il sistema di welfare importando una massa infinita di disadattati violenti come facciamo noi
se posso commentare.., gli italiani non fanno più figli perché la percezione (reale)dell loro costo è molto più alta rispetto ad un terzomondista, a Nairobi se non paghi le bollette, la scuola per i bambini, l'assicurazione, della casa e dell auto, non arrivano i servizi sociali per portarteli via...
argomento molto ampio, provo a dare una risposta sul perchè i governi non se ne occupano, coprso l'attuale nostro, nonostante partito in pompa magna sul tema....
ci sono a mio avviso 3 motivi, e intediamoci ridurre il tutto solo alla stigma sociale è riduttivo 1) pessiamo informazione della statistica: fino a 2 anni fà ci dicevano " la popolazione è in crescita" omettendo il problema dell'aumento della età media e della natalità, oggi i governati non sono messi in piena conoscenza dei dati coordinati; caso italia fatti i conti ho visto che oggi per sostenere il calo demografico oggi (oggi) si dovrebbe iniziare una politica dell' ottavo figlio minimo (per tornare a 60m sul lungo periodo), mentre si suppone che il tasso di fertilità in 10 anni scenderà al 0,5, considerado che l'aspettativa di vita media in italia è di 74 anni e la nostra età media di 48, in 28 anni perderemmo almeno 1/4 della popolazione e nei succesivi 10 (massimo) un altro 1/4, a parità di condizioni di welfer (insostenibili) 2) messi di fronte a questi dati i governati non hanno interesse a agire, per inverire la tendendza andrebbero a) prese misure drastiche immediate e immensamente autocratiche indigeribili per gli attuali sistemi di governo, con la conseguenza che i primi effetti si vedrebbero dopo decenni, è come far digerire oggi a i propri elettori politiche lacrime e sangue e farne beneficare chi verrà dopo 8 legislature ( se mantenute le politiche in modo continuato) b) dirottare massivamente le risorse da chi già è cittadino a chi diventerà cittadino frà minimo 18 anni, ciò è già impossibile nei totalitarismi figuriamoci in una democrazia dove chi vota è chi è già cittadino 3) il contro altare della medagla, ovvero la sovrappopolazione globale, è oggettivo che siamo più e consumiamo più di quanto sia possibile produrre dal nostro pianeta, la verità è che per far ripartire la ruota il problema non è la natalità ma calmierare l'età media mondiale riabbatendo la curva è l'unica soluzione se voglamo produrre nuovi esseri umani e non stressare ulterirmente le risorse ( cosa che è incopatibile con il produrre nuovi esseri umani già che siamo già in deficit sulle rigenerazione delle risorse terrestri), e quà tornamo al punto due come si convice le persone già vive ad boicottare la loro speraza di vita in ragione di una nuova generazione, ammesso che si applichi il punto 1? non si può.
ergo nessuno fa nulla perchè non si può fare nulla se non aspettare che tutto vada a ramengo e tirare a campare fino a quel momento ( magari avendo un piano di emergenza quando scoppierà il caos più totale).
Una delle poche cose che Ptin ha detto e che condivido è che "non saprebbe che farsene di un mondo senza la Russia". Io dico che non saprei che farmene di un Italia senza italiani. Se l'alternativa è il cambiamento etno-culturale meglio che sparisca piuttosto. R.I.P.
Ma l'abbassamento della natalità è un problema da 30 anni o anche più per quanto riguarda l'Italia, i social esistono da meno di 20 anni, è evidente che i social influiscano, ma sono un surplus non la causa scatenante
Esperienza personale quindi per nulla statistica: ma solo io ho notato che i ricchi che nominalmente sono quelli che più possono permettersi di viaggiare, fare carriera e tutti i vari topoi dell’occidente, sono quelli che fanno più figli? Alcuni miei professori universitari hanno 3/4 figli, ma penso anche Berlusconi che ne aveva 5, o Elon Musk che ne ha 11, Elakann che ne ha tre, la von der Layen 7. Mi chiedo se tutti questi figli possano essere legati a ragionamenti simil feudali o altro
Fanno finta di preoccuparsi per la gente comune.
Poi ti obbligano a fare un mutuo per ristrutturare casa.
Perchè tu devi salvare l’ambiente, mentre loro girano con il jet privato.
L' iperconsumismo si rivolge ai poveri, mica ai ricchi. Questi cercano altro, non stanno tutto il giorno a pensare se dovranno consumarsi lo stipendio all'aperidisco di San Severo o a quello di Dubai per superare le frustrazioni quotidiane..se si vogliono comprare le scarpe di Bottega Veneta se le comprano e basta, mica si fanno il finanziamento per cercare di comprarsele scontate su internet
Il problema non e la denatalità dell occidente ma il fatto che i paesi più poveri hanno subito un boom di popolazione che nei secoli scorsi non esisteva , la tecnologia ha stabilizzato l occidente ma l ha reso nulla rispetto a paesi che non avendo avuto il cambiamento di cultura nostro sono esplosi per popolazione non essendoci più le morti per malattie che c erano secoli fa
E aggiungo anche che la diaspora italiana nel mondo supera abbondantemente noi in patria, quindi ci sono più italiani all’estero che in Italia
Quasi 6 milioni all'estero 58 in Italia. Prima di sparare facciamo una ricerca
Io ho contato la diaspora per intero, non solo chi è emigrato in questi anni.
@@luigirea9581 i dati indicati sono assoluti, non so dove hai consultato te i dati
@@damiano7487 io ho contato anche gli oriundi italiani che dovrebbero essere attorno agli 80 milioni. So che non possono essere considerati italiani per molti, ma comunque ho notato che diversi hanno mantenuto la lingua e la cultura italiana e per questo penso vadano contati.
Per i dati che ha detto lei, ho visto su dei video sull’emigrazione nostra che molti non si iscrivono all’aire o non dichiarano di essersene andati, difatti si pensa che possano essere il doppio o il triplo.
devi vedere ancora .....
Non sono riuscito a vedere tutto il video, ma dico solo una cosa: primi decenni del 900, campagne della bassa padana, i miei bisnonni contadini hanno avuto 9 figli!!!
E non c'era il benessere e il welfare di oggi!!! La società di un tempo non era perfetta (ANZI!) però c'erano dei valori "positivi" che erano una bussola che sapevano orientare l'umanità.
Cosa ne pensiamo...? credo che ci siano un insieme di concause, il primo l'aspetto economico e salariale, (il costo degli asili e istruzione spesso insufficienti e mal organizzati vedi il tema degli insegnanti che se ne stanno a casa mesi e mesi) altro problema l'allungamento dell'età pensionabile portato a 67 anni ha decimato la funzione dei "nonni", se prima si andava in pensione con 35 anni di contributi e 60 anni età, oggi, diventa impossibile svolgere questa preziosa funzione di nonni sitter. Poi l'alto numero degli over 80....statisticamente riducono il rapporto con le nascite.
@@robertofiore9484 giustissimo avevo dimenticato di toccare il tema della scomparsa dei nonni costretti a lavorare fino a 67 anni
Viva Progetto Razzia!!
Guido ci sei a Grosseto?
Toh! Lindo Ferretti ha avuto la sua svolta dopo il viaggio in Mongolia! 😄
Nella sintesi più estrema, secondo me, la denatalità è dovuta alla sempre minore Propensione ad accettare l l'ipocrisia, aldila di qualsiasi questione economica se la prostituzione è ovunque il mestiere più antico del mondo,va da se che "dio patria famiglia"risulta vertice di ipocrisia. Sì, la penso come Totò Riina ahahahah
Solo chi non ha tradizione, cultura , senso di appartenenza ha paura del diverso
Ma infatti la paura non è nei confronti del diverso, è nei confronti della povertà. Se avessi di fianco un uomo nero (o diverso in generale) ma ricco sfondato non avrei paura, invece quando ho di fianco un avanzo di galera sono sulla difensiva anche se è bianco. Discorso buttato là a caso, quello che hai fatto.
Quando il diverso commette il 60% dei reati, la paura è determinata principalmente dalla capacità di leggere le statistiche, ecco
@jr-hg1gd 🐐
Contrario all' immigrazione ma: in italia esistono milioni di posti di lavoro occupabili, è piuttosto cambiato, giustamente, l' approccio al lavoro. Il problema della donna/lavoratrice e denatalità è mal impostato, negli anni 40/50/60 le donne erano formalmente casalinghe ma lavoravano ben piu degli uomini ( intendo facevano lavori veri non normati) ma facevano comunque figli.
Se sei contrario ok, ma nessun robot sta sostituendo i bambini che mancano(3 milioni in meno... Quindi o donne italiane fate figli o.. Li dovete importare... Finora non vedo corsa a farne...
Essere meno non è il problema, il problema per i prossimi decenni sarà la composizione della popolazione. Con tanti vecchi e pochi in età lavorativa ci sarà il problema delle pensioni . Problemi secondari sono che : meno persone uguale meno pil, quindi a livello globale diverremo irrilevanti, gli immobili in Italia varranno sempre meno , a meno che non siano a Milano o Roma ; il debito pubblico ci schiaccerà perché riducendosi il nostro pil diverrà impossibile ripagarlo ( in parte lo è già ora insostenibile)
Ma secondo voi immettere africani e asiatici, magari musulmani, sarebbe una soluzione? Vorrebbe dire avere nuovi italiani? A parte che le convivenze fra etnie e religioni diverse è causa di rogne infinite, come vediamo in USA E UK, ma questo salverebbe l’identità culturale dall’Italia? Potremmo far diventare il nostro paese una specie di Afghanistan nel giro di un secolo. Vogliamo questo?
Hai un alternativa? Le italiane figli non ne vogliono fare...robot che fanno figli ancora non ci sono quindi... Ne mancano 3 milioni... In prov di BG il 60 per cento é superiore a 50 anni, singolo o coppia...
OFF-TOPIC: ti consiglio di farti un giro su Reddit, è incredibile la propaganda della estrema sinistra woke su quel social, nel senso che è molto più pesante e sistematica che sulle piattaforme Meta. In quasi tutti i sub ogni commento minimamente di destra viene bannato, oltre a un meccanismo di downvote che affossa nei commenti chi la pensa diversamente. Sarebbe bellissimo un tuo approfondimento su quella piattaforma, perché molti giovani la usano anche in Italia e, siccome se ne parla poco, danno per scontato che quel punto di vista non sia estremamente di parte.
Reddit anche negli USA è in mano a liberals e woke, ma più che altro in Italia è usato dal giovane abitante del centro città, quindi è utile per capire cosa pensa un +europeista o un calendiano
@@JohnD99 Hai centrato in pieno, sarei curioso di saperne il motivo in entrambi i casi. Dietro alla enorme prevalenza woke-liberal di sinistra della community americana c'è la proprietà di Reddit? Mi pare di aver letto che in buona parte dei sub più grandi ci sono gli stessi mod. Tu ne sai qualcosa? Sarei curioso anche del perché Reddit attiri quel tipo di utenti italiani.
@@JohnD99che sono tipo venti in tutta italia😅
@@JohnD99 Esatto. Praticamente un viaggio di approfondimento riguardo il peggio del peggio.
Servono i sooordiiiii
Un figlio oggi, e lo dico da padre innamorato del proprio figlio, e' un mutuo a vita.
Infatti io sono totalmente contrario alla laurea, ti allontanano sempre di più dal lavoro,che anche quando c'è è pagato con un pugno di riso.
@@dimmacommunicationpiù che altro spesso ti sovra-qualifica rispetto a quello che offre il tuo territorio (per esempio zona manifatturiera) spingendoti o ad andare via o a tagliare fuori a prescindere 3/4 dei lavori disponibili perché "non sono alla rua altezza". Viceversa un titolo di studio troppo alto può spaventare eventuali datori di lavoro di piccole e medie imprese che ti possono vedere come un potenziale piantagrane insubordinato che soffre a stare agli ordini di uno che magari ha la terza media
Ah inutile a dire, non di rado queste fantomatiche laurea ti danno uno status del tutto sovrastimato rispetto alle tue reali capacità lavorative.
@@dimmacommunication Io lo capii 15 anni fa. Sfortunatamente i miei genitori no.
A occhio 10000€ all'anno, non si sa fino a quando. A proposito di mutui, un laureato (tolte ingegneria o medicina) oggi fa un mutuo per la casa che dura anche fino ai 70 anni. Con il figlio a carico hai due mutui fino a 70 anni in pratica. Eh ma secondo alcuni è un problema culturale...
Ciao Guido! Su amazon il libro al momento è non disponibile 🙄🙄🙄🙄
Mi fanno ridere quelli che dicono agiamo e poi non fanno la cosa più ovvia :fare figli alle donne...
Domanda per la micia, sempre più star dei video: Evita, ma tu cosa ne pensi dei processi produttivi mondiali? È vero secondo te che i progressisti importano immigrati come esercito industriale di riserva, per citare qualcuno?
Io personalmente non ne faccio una questione puramente economica, né di responsabilità.
Sinceramente non voglio figli perché non voglio farli crescere in questa carcassa di paese.
Alcuni Stati possono selezionare l’immigrazione, gente qualificata, ma il Italia è un paese di partenza non di arrivo
Non ho capitp bene quale potrebbe essere la soluzione
@@aicek in pratica agire a livello culturale per far ridiventare "cool" l'avere figli, possibilmente tanti. E sul piano economico facendo sì che questo non si trasformi in un suicidio monetario.
È una parola purtroppo. La gente in realtà i figli li vuole già, il problema è il COME: li vuole ma contemporaneamente non vuole che il proprio stile di vita sia minimamente intaccato, compreso il continuare ad andare in discoteca, a Mykonos, al concerto. In pratica vorrebbero fare dei figli ma poi glieli dovrebbe mantenere lo Stato, non solo a livello di istruzione e sanità ma un altro po' pure i videogiochi, la gita scolastica e gli aperitivi fino ai 30 anni!
È impossibile, lo Stato non ha tutti questi soldi. Il problema è che presentare a qualcuno la prospettiva di una (inevitabile) riduzione del proprio tenore di vita non è molto allettante. A permetterlo per secoli sono stati valori culturali (patria, religione, ecc), che oggi sono allentati per non dire morti. E hai voglia a invertire la rotta...
Le donne di destra dove sono? Non le vedo fare figli a tutto spiano, meloni dice di fare figli e loro non. La ascoltano... Datevi una mossa ascoltate la vostra Lider!!
Non posso dire quello che penso .....e ho detto tutto
Meno siamo meglio stiamo ! ...Eh, ma le pensioni. Certo, hanno messo in piedi lo schema Ponzi e ora lo devono portare avanti.
Quando saremo il 90 per cento 80enni che fai?
@marinopagnoncelli-xu6qr Saro' gia' morto !
Progetto razzia sulla vicenda di open arms e Salvini cosa ne pensi ?
"Gli italiani formati non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro. Il problema è la mancanza di lavoro e non di lavoratori"
Mah su questo non sono tanto d'accordo, sai?
Di lavoro in Italia ce n'è e non è nemmeno poco, basta vedere in TV ogni estate le lamentele di gestori di lidi, ristoranti, alberghi ecc, oppure di settori manifatturieri che non trovano lavoratori.
Il problema è che, e so di fare un discorso scomodo per molti, se spingi un'intera generazione a sentire l'università e la laurea come un obbligo, è logico che formi un intero paese di laureati che cercheranno lavori all'altezza del loro titolo di studio. Ma è logico che non possono fare tutti i dottori e soprattutto tutti gli insegnanti di storia dell'arte!
Ed ecco aspirazioni e pretese del tutto scollegate rispetto al mercato del lavoro della tua zona. Risultato: emigrazione (vedi il sud spopolato), gente che rifiuta lavori e resta a casa da mamma fino ai 40.
Prevengo l'obiezione di chi mi dice che l'Italia è in fondo alla classifica europea per numero di laureati: non siamo in Scandinavia, l'economia italiana è di piccole e medie imprese, è un contesto completamente diverso
Stessa osservazione che ti ho fatto nell'altro commento: sembri ignorare COMPLETAMENTE l'esistenza della Grande Recessione. Lavoro non c'era...
@@SpiritOfTheDesert995 guarda sono perfettamente d accordo che la gente - i lavoratori- devono ragionare rispetto alle esigenze del mercato; ma non capisco perché questo discorso non valga per il capitale. Cioè se il mercato è la dialettica capitale/lavoro bisogna trovarsi a metà strada no? Se ci sono 1 milioni di disoccupati noi diciamo “eh svegliati devi trovare lavoro mica te lo dobbiamo costruire noi” perché se alle aziende mancano un milione di lavoratori non diciamo la stessa cosa “adattati al mercato/cambia gli stipendi/forma i lavoratori” ma diciamo “ah non c’è problema:
Cambiamo il mercato e importiamo un milione di africani a spese di tutti per farti avere lavoratori a stipendi bassi”?
Per come la vedo io se il sistema economico italiano si regge, cosa falsa comunque, sulla necessità di immigrazione per tenere prezzi bassi, allora il sistema è malato e può chiudere. Chi riesce a stare sul mercato bene, gli altri chiudano.
Anche perchè questa conseguenza ha fatto così che nonostante l Italia sia l unico paese del primo mondo ad avere gli stipendi fermi da venti anni che ci siano ancora persone che pensano “ah cavoli gli italiani sono viziati”.
NOOOOOOOOOOOOOOO
Secondo me una cosa non esclude l'altra...il calo dell natalità tra gli allogeni occidentali sta avvenendo sia per ragioni culturali che per ragioni economiche. Non capisco questa cosa che sento da più parti in cui si contrappone "il partito della prima causa" contro "il partito della seconda causa". E risottolineo tra gli allogeni occidentali...
P.S. Tra l'altro tra progressi nella medicina e miglioramenti in tanti altri campi paradossalmente a livello globale il problema futuro sarà quello inverso...quelli di essere in troppi su questa terra
Sì ma la causa culturale è preponderante. Il fattore economico può scoraggiare una coppia che magari vuole un figlio ma tentenna, oppure una coppia che lo vuole fortemente ma che è veramente ai piedi di Pilato economicamente.
Viceversa, una persona che non vuole figli oppure che ne vuole ma a patto che praticamente glieli cresca lo stato, non la convinci con 100, 200 o 500€ in più in busta paga (e parliamo gia di sforzi economici notevoli per lo Stato)
@@SpiritOfTheDesert995 Assolutamente no, la causa economica è fortemente preponderante. Lo sai cosa è successo nel 2008 o no? Non c'era lavoro, quindi la gente andava all'università. Quando poi la gente ha trovato degli stipendi decisamente NON DA LAUREATI e ha iniziato a trovare tardi, si è trovata nella situazione di dover scegliere tra l'avere delle proprietà e l'avere i figli e nient'altro (anzi, i figli e i debiti). Ho visto mutui fino a 69 anni d'età per la casa, mettici 10000€ all'anno per figlio (e non si sa fino a quando dovrai mantenerli) e vedi un po' cosa viene fuori. Il tutto con un lavoro incerto anche se sei uno statale, perché qui fare una ristrutturazione del debito con commissariamento e conseguente congelamento degli stipendi pubblici (vedi Grecia) è un attimo.
@@SpiritOfTheDesert995 Con 500€ in più netti avresti un rapporto stipendi/costo della vita più simile ad altre nazioni europee che hanno un tasso di natalità inferiore a quello di rimpiazzo, ma comunque molto migliore del nostro patetico 1,25 (tenuto su dagli immigrati).
@@SpiritOfTheDesert995 non ho nulla contro la tua risposta, non fa una piega...ma continuo a non capire la messa in contrappoisizione. C'è la coppia che non fa figli perchè semplicemenre non li vuole per enne motivi "moderni o meno moderni" ed esiste quella coppia che li vorrebbe, ma che ha paura o rinuncia perchè il principio di realtà gli dice che deve avere un certo budget economico ed una certa stabilità contrattuale se si vogliono fare le cose a modo e non imitare uno stato prefallito dell'Afirca. I primi non li convincerai nenche con un certo welfare mirato ed i secondi magari sì. Amen , queste sono le due componenti dell'abbassamento della natalità in Occidente rispetto all'epoca dei nostri genitori dove la società era diversa per scala di valori, stipendi e prospettive di sicurezza in termini di certezze contrattuali. Sono in addizione e non in contrapposizione queste due componenti
@@vedounamanicadimasochistise il fattore economico fosse preponderante paesi come la Finlandia, Singapore o la Corea del Sud dovrebbero avere tassi di natalità altissimi, invece sono più o meno sul nostro livello, persino qualcosina in meno a volte.
Letteralmente tutto il primo mondo è in recessione demografica, molti paesi hanno veramente promesso di tutto,ma per davvero, ai possibili genitori per convincerli ad avere figli: soldi, bonus, esenzioni fiscali, premi speciali, agevolazioni sul lavoro. Risultati? Nessun miglioramento o miglioramenti minimi
Poi non sto dicendo che il fattore economico non c'entri eh, assolutamente, anzi. Semplicemente non è il fattore principale
O meglio, lo è per via indiretta: per ragioni, appunto, CULTURALI, fare figli oggi è un costo rispetto a farli a inizio '800 quando invece erano una ricchezza (forza lavoro, bastoni per la vecchiaia, ecc)
Concordo su molte cose ma credo che il problema “sociale” sia anche relativo a noi uomini. Per secoli un uomo ha potuto tradire moglie o fidanzata senza che succedesse nulla o quasi. Viceversa, invece, la donna veniva brutalizzata. Oggi non è più così, le donne sono cambiate e gli uomini o rimangono single per scelta e se se lo possono permettere “cambiano” o se no lo rimangono per scelta delle donne talvolta con estreme conseguenze per entrambi. Insomma è un casino comunque là si guardi, la donna non è più disposta a mantenere unita la famiglia ad ogni costo e l’uomo invece o non è cambiato o se è cambiato lo ha fatto in peggio (anche infemminilendosi, ma quello è un ulteriore punto).
Ovviamente non sto sostenendo che fosse necessariamente meglio una volta, anzi ma riportando una realtà per me fattuale.
Esatto, molti un po' per misoginia puntano il dito contro le donne, ma parliamoci chiaro, anche fra gli uomini chi vuole veramente tornare all'epoca in cui doveva zappare la terra 18 ore al giorno per mantenere 10 figli di cui si e no 3 arrivavano all'età adulta?
Nessuno, probabilmente neanche gli incel e neanche quelli che su facebook seguono pagine come TradWest o altre vaneggiando irrealistici ritorni a una vita campestre...
Parlo da donna che detesta le femminilizzazione degli uomini. Ti dico una cosa. Da fervente appassionata di storia nln credo che in passato il tradimento maschile fosse tanto più o meno praticato di quello femminile. Parlo nella società pre rivoluzione sessuale, che ha potenzialmente peggiorato il fenomeno. Tieni conto che abbiamo assorbito la narrativa femminista, di donna oppressa dal patriarcato e vittima degli abusi dell'uomo. Per certo in passato si dava un grandissimo valore alla famiglia e gli uomini lo davano alle proprie mogli, l'educazione Cristiana poi cresceva persone che si impegnavano in una certa correttezza. I bugiardi e i furbi c'erano ieri come oggi eh.. Però una volta c'era tanto il senso cavalleresco dell'onore, essere uomo d'onore. Penso a Jean Valjean nei Miserabili. E penso anche che con donne molto più donne per l'uomo fosse anche più facile innamorarsi devotamente di una donna ed esserle fedele. Stendhal ha parlato di uomini ossessionati dalle loro mogli, soprattutto se belle. Tutta questa libertà sessuale del maschio rispetto alla femmina non mi convice, il maschio Sapiens non è portato alla poligamia o ipergamia: ha istituito la famiglia già agli albori, perché la sua donna e la sua prole erano troppo bisognosi di lui (i piccoli Sapiens sono fragili, e la femmina ha una gestazione difficile e deve badare a loro costantemente)... è un animale famigliare, e la famiglia è il piccolo nucleo della sua società. Ne è la prova il fatto che la poligamia è stata praticata pochissimo tra gli umani, e in contesti culturali dove la donna, da moglie è praticamente schiava (vedi l'Islam).
@@ipercalisse579 effettivamente anche il tuo punto di vista è condivisibile..mi hai dato degli spunti interessanti..ti ringrazio
Quattordici ottantotto
Le pecore italiote vanno tosate e poi sostituite con quelle più gestibili di color cioccolato
Hai fatto riferimento alle donne senza però dire che altrettanti uomini al giorno d’oggi ,considererebbero un figlio troppo impegnativo
È anche un vero strazio per un povero innocente...!
Servono eccome 😂😂😂
a proposito del "problema culturale" hai dimenticato di menzionare il fattore "onanismo" che, con l'avvento degli smartphone, è diventato più rilevante!
verissimo, anche su questo ci sarebbe tanto tanto tanto da dire
Denatalita', ossessione italica, fin dal Ventennio!
Una semplice realtà fattuale, dati alla mano. Ci sono più vecchi che minorenni.
@jr-hg1gd E allora, dovremmo tornare al Ventennio, alla tassa sul celibato?
"Scapoli e nubili non devono esister più !" Era lo slogan di allora.
@@vincenzocanta9783 No, ma magari qualche riflessione in più su una società (quello sì) ossessionata dal mito del lavoro come realizzazione personale (la grande bugia del XXI secolo) e su come aiutare le famiglie, e smettere di veicolare il messaggio figli = problema e schiavitù per la donna, si potrebbe fare.
@@jr-hg1gd I molti figli erano caratteristici della società rurale di un tempo, quando senza macchine la terra aveva bisogno di molte braccia per essere lavorata.
La mia nonna materna, classe 1869, mise al mondo 10 figli, di cui 3 nati morti o morti appena nati. Erano proprietari terrieri, molti figli significava meno necessità di ingaggiare estranei per i lavori agricoli.
Quando si spense, nel 1949, il medico che l'assisteva disse "E' frusta! Con tutti i figli che ha fatto!"
@@vincenzocanta9783 Fra l'avere 10 figli e l'essere in recessione perché in Italia la media di figli per donna è sotto 1 c'è una sana via di mezzo. Ripeto: non si sta parlando di avere 30 figli. In Italia il tasso di natalità è sotto 1 figlio a donna. Siamo la coda d'Europa. Fare figli è naturale in un sistema che funziona, naturale in NATURA, se si vuole virare alla sopravvivenza della specie. Se invece per te è normale che in Italia ci siano più 60enni che persone sotto i 40 anni, amen. Ma la demografia (e la sostenibilità del sistema intero, vedi pensioni) la pensa diversamente da te
Invece che considerare la popolazione consideriamo la densità di abitanti. L'Italia è una delle nazioni con la più alta densità di popolazione al mondo. Siamo troppi?
Falso, dipende dalla zona...
Leggere Kalergi
Meglio farci diventare una cloaca multietnica con soggetti dei quali la cronaca nera è piena che aiutare gli italiani a fare figli, i politicastri pensano molto alle famiglie, ma le loro
Cloaca? La Sicilia è fatta solo di siciliani eppure è una losca, gli usa sono multietnico al 99 per cento ed è potenza mondiale...
La cronaca nera della Sicilia negli ultimi 80 anni e fatta di assassini spietati con migliaia di omicidi fatti da italianissimi siciliani...
Serve solo almeno raddoppiare gli stipendi
La soluzione finalità percorsi conferme dissociati dal corpo della donna la cosa è irreversibile....restituire al femminismo ciò gli appartiene
In italia bastavano 30 milioni di abitanti italiani erano gia troppi
In un mondo in cui 4/5 del mondo erano paesi preindustriali e la popolazione era un quarto sì.
Con la demografia che abbiamo ad oggi finiamo nell' irrilevanza.
@SamSam-qk5zr come lo risolve lei il problema la maggior parte dei giovani è non solo sono in difficoltà a trovare un lavoro questo e il motivo che nascono meno figli importare immigranti per creare altri disoccupati che costano sulle spalle dei contribuenti con tutte le conseguenze di ordine pubblico e problemi sociali
@@angelocarone8905 Dal punto di vista economico é necessaria una serie di riforme che mirano a ridurre la spesa pubblica e le tasse. abbiamo 24 milioni di lavoratori e 22 milioni di prestazioni pensionistiche.
Gli stipendi restano bassi per questo, e per lo stesso motivo é molto sconveniente imvestire e creare aziende in Italia. Ogni lavoratore paga in media una pensione.
@@angelocarone8905 aggiungo che c'è una questione di aspettative crescenti.
Oggi si vive meglio che negli anni 50/60, in termini di qualità di vita e di stipendio.
Eppure il.baby boom lo abbiamo avuto proprio in quegli anni. Le difficoltà economiche sono relative in realtà. La maggior parte delle persone potrebbe avere figli in termini economici, ma c'è un problema di mentalità.
@@SamSam-qk5zr e chi le fa queste riforme visto che non sono state fatte in 15 anni dai governi precedenti non credo che saranno fatte adesso come siamo ridotti una nazione al fallimento tra banchi a rotelle facciate 110 mascherine vaccini buttati e disinfettanti che narciscono nei depositi delle scuole per non parlare di redditi di cittadinanza e soldi spesi in accoglienze degli immigranti per quanto vengono a costare
Il piano è ben definito, trasformare l'italia nella Cina d'Europa importando cioccolatini dall'africa, manodopera a basso costo per gli stati benestanti del nord
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