Messa nel 25° del crollo di viale Giotto a Foggia - Omelia mons. D'Ambrosio

Nel pomeriggio di lunedì 11 novembre, a venticinque anni dal crollo del palazzo di viale Giotto, nel quale persero la vita 67 persone, l'arcivescovo emerito Domenico D'Ambrosio ha presieduto una Santa Messa nella parrocchia del Sacro Cuore in suffragio delle vittime.
Il rito è iniziato con la lettura di tutti i nomi di chi perì quella notte. Al termine, un familiare delle vittime ha letto la preghiera che l'allora Arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. D'Ambrosio, compose e che riportiamo di seguito:
Ti abbiamo invocato Signore
con fiducia, con insistenza,
forse anche con un po' di rabbia
perché dalle macerie di viale Giotto
tomba assurda e ingiusta
per decine di nostri fratelli e sorelle,
il miracolo di vite strappate alla morte
venisse a lenire il nostro immenso dolore,
a dare alle tante amare lacrime
il balsamo di una consolazione e
di una speranza.
Le pietre hanno seppellito tanti,
ne hanno salvaguardato e salvato pochi.
Siamo qui a continuare il racconto
della nostra tragedia
ad alzare le braccia per l'invocazione.
Per i tanti che sono oramai con te nel Regno,
la nostra preghiera, la nostra gratitudine,
il nostro pianto di speranza:
essi sono con te nella pace,
ti contemplano non più da stranieri ma da familiari.
Per i pochi che le pietre
hanno miracolosamente restituito al nostro amore,
ti chiediamo di sostenerli, fortificarli,
impegnandoci ad essere per loro, nell'amore solidale,
amici, fratelli, padri e madri.
Per i molti che gridano il dolore
per l'improvvisa e tragica solitudine
per il vuoto di presenze e di affetti,
ti domandiamo la forza della fede
e il coraggio della speranza che consola.
Per tutti noi l'impegno a non dimenticare,
la solidarietà costante per aiutare,
l'amore alla vita e la professionalità nel difenderla.
Sì che con la tua grazia, Signore,
possiamo combattere e vincere
la morte che non ci appartiene. Amen.