Questo video mi è piaciuto moltissimo. Credo di aver recepito il messaggio di ogni punto che hai affrontato. Inoltre mi hai ispirato anche molta calma... insomma mi sono subito iscritta!
Non sono vegano nè vegetariano, ma ho trovato questa tua analisi molto dettagliata e positivamente pacata, grazie per il lavoro di buona informazione che hai fatto!
Bravissima! Affronti un tema importante con estrema delicatezza, non giudichi, ma insegni. Credo che il tuo modo di fare possa aiutare molte persone ad affrontare un cambiamento nelle proprie abitudini (sotto alcuni aspetti può non essere semplice) in modo rilassato e positivo. Io sto cambiando e ti dico grazie
Ciao Carlotta, bel video! Io parlo d' onnivoro ( almeno per il momento 😂 ) ma per rispetto all'ambiente e ai bovini e agli ovini ho deciso di ridurre la carne e di non bere più il latte di mucca e di capra e non mangiare latticini, so che per molti vegani ho fatto poco ma le strade più lunghe iniziano dai piccoli passi se tutti facessimo un pasto vegano al giorno credo che l'ambiente e in parte la salute ne avrebbe dei benefici. Carlotta se posso consigliarti nel fare dei video spesa sui prodotti vegan da supermercato/discount qui su TH-cam credo che aiuteresti un pò noi " mezzi vegani "
È già un bel passo! Non tutti riescono a rinunciare alla carne. Io ho cominciato tagliando carne un anno fa e lo scorso giugno ho smesso anche latte e uova. È sempre un inizio ;)
scusa ma il rispetto degli animali , ok ma per l essereumano?? In Perù, dove il 22% della popolazione vive in povertà, la situazione non è migliore. Un chilo di quinoa costa dieci soles, circa 2,70 euro: più del pollo e quattro volte il riso. Secondo le statistiche governative il consumo è crollato a livello nazionale per questo motivo. Una notizia preoccupante, visto che proprio per le eccezionali proprietà nutritive la quinoa risultava fondamentale per sostenere la popolazione nelle zone più povere del Paese, colpite da un livello di malnutrizione infantile fra i più alti in Sud America. Secondo l’UNICEF il 19.5% dei bambini peruviani soffre oggi di malnutrizione cronica. Il paradosso è evidente: mentre nei Paesi d’origine è diventato più conveniente mangiare l’hamburger di una multinazionale, i ricchi europei e americani possono consumare l’etico, salutista e sostenibile burger vegano di quinoa. S e secondo un dettagliato reportage di Human Rights Watch, gli anacardi vietnamiti provengono infatti quasi totalmente dal lavoro forzato nei centri di recupero per tossicodipendenti condannati. Moltissimi detenuti arrivano in questi centri senza essere stati difesi da un avvocato e senza un regolare processo e sono costretti a lavorare otto ore al giorno, sei giorni alla settimana, a un ritmo di estrazione di un anacardo ogni sei secondi. Chi non rispetta questi standard subisce svariate punizioni corporali: viene picchiato con bastoni chiodati, rinchiuso in celle d’isolamento, costretto al digiuno e privato dell’acqua. In molti casi torturato con l’elettroshock.Per questo motivo Human Rights Watch li ha definiti “anacardi insanguinati”, come i diamanti africani. e cosi via fino ai danni provocati dalle colture di soia!!!
@@carlobianchibianchi6312 La fame nel mondo uccide 24.000 persone ogni giorno perchè le popolazioni dei paesi poveri sono costrette a coltivare nelle loro terre alimenti per il bestiame dei paesi ricchi; la fame nel mondo è causata dalla cattiva distribuzione delle risorse, ma soprattutto dalla mancanza di quella risorse che vengono sottratte alle popolazioni più povere dalla costrizione, da parte delle multinazionali, a produrre monoculture per ingrassare gli animali dell’occidente; non c’è abbastanza terra per nutrire un popolo di carnivori perchè nutrire tutti con l’alimentazione carnea richiederebbe le risorse di 7 pianeti come la Terra; il mondo occidentale consumando carne e derivati animali sperpera le risorse che basterebbero a sfamare tutti gli esseri umani del pianeta. I CEREALI NECESSARI PER PRODURRE UN SOLO HAMBURGER SAREBBERO SUFFICIENTI A SFAMARE 40 BAMBINI AL GIORNO; Se tutti i terreni coltivabili fossero utilizzati per produrre solo alimenti vegetali per gli esseri umani e non per gli animali da sfruttare e maltrattare si potrebbe sfamare una popolazione pari 10 volte a quella attuale, con la logica conseguenza che verrebbe abolita la fame nel mondo. I terreni coltivati a legumi possono nutrire una popolazione 20 volte superiore rispetto quella alimentabile destinando una stessa porzione di territorio all’allevamento di animali; ogni anno in Italia si consumano 83 kg di carne pro capite mentre il terzo mondo muore di fame per ingrassare le "nostre" bistecche; si possono nutrire 12 persone con i prodotti coltivati su un terreno necessario per nutrire una sola persona che mangia carne; OGNI ESSERE UMANO CHE MANGIA LA CARNE COSTRINGE NOVE PERSONE A DIGUINARE; occorrono 15 kg di grano e leguminose per ottenere 1 kg di carne: se solo gli americani non mangiassero carne si potrebbe sfamare 600 milioni di persone in più. Il 75% delle terre coltivabili in occidente è usato per allevare e nutrire gli animali; il 70% dei cereali prodotti nel mondo viene utilizzato per ingrassare gli animali d’allevamento; se tutti mangiassero come gli americani solo un terzo dell’attuale popolazione mondiale potrebbe sfamarsi. Il 70% del grano coltivato negli Stati Uniti è destinato agli animali d’allevamento: solo con questo si potrebbe nutrire una popolazione di 1 miliardo e 300 milioni di persone; ben 7 persone potrebbero nutrirsi con l’equivalente di quello che mangia un americano carnivoro. Il solo modo di vincere la fame nel mondo è quello di abbassare il livello di ricchezza e sprechi del mondo occidentale in modo che i poveri dei paesi in via di sviluppo non siano costretti ad adibire le loro terre a pascolo per i nostri animali d’allevamento: questo può accadere solo cambiando la nostra alimentazione basata sulla carne, solo se ciascuno di noi smette di essere causa del problema cambiando stile di vita, escludendo il superfluo per vivere; il terzo mondo può sollevarsi attraverso la politica del mercato equo e solidale puntando sull’artigianato e sull’agricoltura tradizionale con l’appoggio di intermediari no profit e volontari per la vendita. Devono sapere coloro che lottano a favore del terzo mondo, ma che si ritrovano in incontri programmatici e cene a base di bistecche, che essi sono la causa indiretta della fame dei popoli meno abbienti: le terre delle popolazioni più povere vengono acquistate per pochi spiccioli dalle multinazionali per coltivare alimenti destinati agli animali d’allevamento. Il 75% dei cereali consumati dagli animali d’allevamento viene da paesi in via di sviluppo; 36 dei 40 paesi più poveri al mondo esportano tale cibo verso l’Europa e gli Stati Uniti. Un’area grande 7 volte l’Europa viene impegnata per produrre alimenti per gli animali. Quasi l’80% dei cerali coltivati in Europa è destinato agli animali d’allevamento. Ognuno deve essere consapevole che mangiando carne contribuisce ad affamare o a far morire qualcuno nel terzo mondo.
@@carlobianchibianchi6312 "Ma tu usi il telefonino!" (e/o altri prodotti di consumo) Almeno un commento su dieci, tra quelli di coloro che sono a favore di sfruttamento e uccisione di altri animali, include l'argomentazione dell'uso del telefonino (o altri beni di consumo). L'interlocutore si affretta a parlare di come i vegani usino telefonini (o altri beni di consumo) che sono causa di sfruttamento di lavoratori tenuti in condizioni davvero misere sia dal punto di vista economico che ambientale. Naturalmente, nessuno nega che dietro l'acquisto di certi beni di consumo ci sia sfruttamento ai danni di umani e ambiente. E neanche avrei alcun problema a prendere sul serio un ipotetico commento come il seguente, ipotetico perché, in diversi anni di attività sul web, non l'ho mai letto: "Salve, faccio parte di un'associazione che s'impegna a sensibilizzare le persone sull'uso dei telefonini (o altro) e sulla loro provenienza, promuovendo anche campagne di informazione per far ricorso a produttori che abbiano degli standard etici certificati oppure all'acquisto dell'usato, allo scopo di non incrementare il mercato di multinazionali egoiste e irrispettose dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente. Come associazione che si batte contro la mercificazione delle persone e contro la violenza, siamo molto interessati alle vostre campagne di informazione contro lo sfruttamento e l'uccisione di animali. Penso che le due lotte abbiano una radice comune nel voler porre fine a forme di sfruttamento e violenza di cui soffrono sia gli umani che altri individui di altre specie, quindi potrebbe esserci sicuramente occasione di mettere in relazione diversi movimenti di lotta contro ogni sistema oppressivo.") Una cosa simile non accade mai. Quello che leggo, invece, è il classico "Ma voi usate il telefonino (o altro), quindi...", con relativa accusa verso i vegani di essere degli ipocriti a cui non frega nulla, se non di sentirsi superiori e di difendere gli animali. Questo tipo di argomentazione non regge per vari motivi. Il principale è abbastanza facile da spiegare. Hai mai visto qualcuno dare a una persona dell'ipocrita per il fatto di usare un telefonino (o altro), sotto un post che parla di uccisione di foche o di visoni per la pelliccia? Lo hai mai visto sotto un post di una pagina che parla di abbandoni o lotte clandestine di cani? Sicuramente no. In quei casi, infatti, quel tipo di violenza non viene condiviso dal 99% delle persone. Chi legge post su quegli argomenti, non sente alcun disagio, dato che fa parte di quella maggioranza e riconosce in quegli animali delle vittime e degli individui. Non ha, quindi, nessun bisogno di scovare motivi per accusare l'altro di ipocrisia. Ma appena la specie cambia e si parla di veganismo, ecco che salta fuori l'argomento del telefonino (o altro), presentato nella maniera più stringata possibile, come un modo per rigettare la palla nel campo dell'avversario: "io uccido animali, ma tu usi il telefonino (o altro), 1-1 e palla al centro". Nel caso si tratti di sensi di colpa a cui riparare accusando l'altro di ipocrisia per avere un telefonino, sarebbe il caso che le persone se la vedessero con la propria coscienza, invece che cercare qualche colpa nell'altro. Già il fatto di mettersi alla ricerca di qualcosa di cui incolpare l'altro, potrebbe dirla lunga su sentimenti, inconsci o meno, di colpevolezza rispetto agli animali di cui si sta parlando. In pratica, le persone, spesso mettono le mani avanti, senza neanche essere state chiamate in causa personalmente. In tutta questa dinamica, chi resta fuori è il soggetto stesso della discussione, chi viene ucciso. Gli animali, che già sono dei veri e propri fantasmi, lontani dalla vista del pubblico tranne che per i pezzi dei loro corpi in vendita, finiscono per scomparire del tutto, in un discorso che viene spostato su cosa fa il "vegano". E visto che chi tira fuori l'argomento del telefonino (o altro) , per primo ha messo in relazione lavoratori umani e animali, mi piacerebbe sapere quale tipo di lavoro preveda, per contratto, l'essere uccisi a fine carriera, come accade agli animali. Per quanto un umano possa essere sfruttato (cosa comunque ingiusta), non riceverà mai lo stesso trattamento di un animale: un animale, dal suo "posto di lavoro", ci esce, sempre e comunque, con la gola tagliata. Non bisognerebbe pensare poi che il mondo del lavoro che si basa sullo sfruttamento e uccisione di animali sia idilliaco, anzi... Sono sfruttati e sottopagati anche le persone che uccidono animali per i consumatori, sono sfruttati anche quelli che raccolgono le piante destinate a nutrire gli animali allevati, sono sfruttati quelli che costruiscono le pistole a proiettile captivo, le pinze con elettrodi e i coltelli che si usano al mattatoio, oppure quelli che costruiscono gli stessi telefonini e computer con cui si organizzano gli ordini per smistarli ai supermercati, e, proseguendo in questa catena di rapporti tra produttori, consumatori, fornitori e altri agenti, si capirebbe come nessuno sia esente da sfruttamento (a parte chi sta al vertice del profitto), sia subendo quello sfruttamento in prima persona che partecipandovi come consumatore. In conclusione, ricordiamoci che gli animali hanno il peggiore trattamento di fine "carriera" in assoluto tra tutti gli individui che sono coinvolti in forme di lavoro umane. Avere almeno il coraggio di riconoscere questo, sarebbe un passo avanti per non farli ridiventare dei fantasmi, posti da sempre al gradino più basso del nostro sistema oppressivo e violento. Nessun umano, per quanto sfruttato, scambierebbe mai il proprio posto con il loro.
Io sono aperta a ogni pensiero e mentalità, ma ammetto che prima di guardare questo video, mi sono sempre chiesta perché effettivamente un vegano sceglie di seguire questo stile di vita. Mi hai aperto gli occhi ancora di più.
In uno dei prossimi video potresti affrontare anche il tema del consumo di miele? Ho sentito diverse opinioni a riguardo, soprattutto sul fatto che contribuisca alla preservazione delle api, e vorrei sentire la tua perché sembri molto informata
Io amo le api e le ho anche avute per un periodo(causa pesticidi dei vicini purtroppo sono morte) prima o poi ho intenzione di riprenderle. Le api sono meravigliose. Il problema sta nello sfruttamento. Un apicoltore non le farà soffrire. Ad esempio la raccolta del propoli è da evitare perché comporta uno stress(e lesioni) alle api. Ma il miele e la sua raccolta non creano problemi. Durante la primavera e l'estate le api crescono moltissimo di numero se non si dà loro spazio per accumulare il miele raccolto semplicemente si creeranno una nuova regina e si divideranno(sciamano). Le api sciamate se non sistemate in un alveare probabilmente si sistemeranno in anfratti e spesso le persone spaventate le potrebbero uccidere per eliminare l'alveare che si creano. Quindi è più semplice dare lorospazio per accatastare il miele e quando nasce una nuova regina dare una nuova casa allo sciame in modo che siano al sicuro e possano vivere e moltiplicarsi. Il miele prodotto è veramente di molto superiore al fabbisogno. Può quindi essere raccolto senza creare problemi alle api.
@@anna_sunflower85 ciao, mi dispiace per l'accaduto, so cosa vuol dire perdere una famiglia. Riguardo l'argomento pesticidi questa primavera i miei alveari "scoppiavano", proprio perché gli agricoltori non avevano occasione per effettuare i trattamenti pesticidi. Ora siamo messi tutti male perché le api non hanno miele (principalmente per via del lungo periodo di pioggia durante le principali fioriture). Quindi dovrò a malincuore apportare kg e kg di candito per farle sopravvivere. Ultimamente per le api non va affatto bene, servirebbe molta più consapevolezza e buonsenso da parte di tutti...
@@anna_sunflower85 Sono vegano, ma un po' indeciso sul consumo di miele. Non lo compro mai, ma mi è capitato che ci fosse miele in qualcosa che ho mangiato. Mi chiedo se dobbiamo sempre considerarlo uno sfruttamento o una sofferenza, visto che in effetti l'apicultore non fa che ricreare artificialmente l'ambiente delle api. Inoltre non si possono utilizzare delle droghe per "pompare" gli insetti e costringerli ad esempio alla riproduzione o a fare più miele. Mi pongo lo stesso problema per quanto riguarda la lana.
Al "non e' importante per noi se vi facciamo pena" mi sono commossa. Sono vegetariana da molti anni e da poco (quasi) vegana e mi emoziona ritrovarmi nelle tue parole. Sono circondata da persone che non condividono la mia scelta e che, anzi, a volte la deridono. Grazie per questo video.
Anche io, sono vegana. Sto imperando Italiano, così io guardo il tuo videos ma tu parla molto rapidamente! :) Anyways, I am glad I found an Italian vegan on the internet haha
Sono felicissimo che ci sia qualcuno che vuole imparare la mia splendida lingua, una delle poche cose che amo di questo paese. I’m delighted there are people who want to learn my beautiful language, one of the few things I love about this country.
Khazalid Drake ?! La carne di soia è appunto soia quindi è più sana e ha più proteine della bistecca. Ma l’hai visto il video o parlare per dare aria alla bocca?
Ciao Carlotta! Mi piace molto il tuo stile, sono onnivora e per ora non intendo diventare vegana (mai dire mai nella vita) ma voglio avvicinarmi ad uno stile di vita più sano e sostenibile, ti ringrazio perché finalmente ho scoperto un canale che con positività, inclusione e rispetto mi sta guidando in questo processo. Spero che continuerai a lungo questo canale perché ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Un abbraccio.
Sono capitata qui 2 settimane fa x caso, ho guardato i video riguardo gli allevamenti ecc, ed è da 10 giorni che non mangio più carne. Qualcosa mi è scattato in testa e dico grazie perché purtroppo molte cose non le sapevo, troppa ignoranza! Sono decisa nella mia scelta come non mai, forza ragazzi, c'è da svegliarsi!!!
Io invece ho deciso che domani essendo libero mi prendo una bistecca da 1 kg e me la sparo con cose si Vegane ma di contorno (forse cicoria se la trovo) Ps : ovviamente al sangue quasi cruda 😜
QUESTO VIDEO MI HA CAMBIATO LA VITA dopo due anni dalla prima volta che l'ho visto sono più convinto di prima e aspetto con ansia il giorno in cui avrò l'autonomia per intraprendere questa alimentare o quello in cui riuscirò finalmente a convincere i miei genitori ❤️ grazie per tutto quello che fai
Sarebbe meglio rispondere così: Ci sono persone il cui compito è di disegnare immagini accattivanti sui pacchetti di sigarette per incrementare la voglia di fumare. Ci sono persone il cui compito è quello di punire con la tortura altri esseri umani, come accade nei paesi dove i diritti fondamentali della persona sono ancora inesistenti. Ci sono persone il cui compito è quello di inoculare sostanze chimiche accecanti negli occhi di conigli per testarle. Ci sono persone cui il compito è quello di confinare volpi in minuscole gabbie, ucciderle tramite elettrocuzione anale e scuoiarle per ricavarne pellicce di lusso. Il solo fatto di vivere in un mondo in cui le persone sono in grado di ricavare un profitto sfruttando e facendo del male ad altri non significa che tutto ciò vada bene. Avere un lavoro non costituisce una virtù di per sé. Si consideri inoltre che i metodi odierni di allevamento degli animali hanno ridotto drasticamente il numero dei posti di lavori nel settore. Il modello di confinamento intensivo o allevamento industriale è sempre più globale e si basa sull'uso di tecnologie finalizzate a produrre la maggior quantità di animali con il minor costo e lavoro possibile. Questo significa che, per fare solo un esempio, un capannone per l'allevamento di galline "da carne" avrà diecimila uccelli stipati al suo interno che di solito saranno supervisionati da un solo lavoratore. Man mano che ci saranno più persone che smetteranno di mangiare carne, uova, latticini (e, in generale, di usare prodotti di origine animale), verranno creati nuovi posti di lavoro e nuove industrie che non ne fanno uso. Nel momento in cui diminuirà la domanda di prodotti di origine animale, assisteremo anche ad un aumento di programmi volti a favorire la transizione verso un altro tipo di industria. D'altronde, quando si tratta di registrare un aumento nelle vendite di pannelli solari, nessuno usa la scusa che potrebbero aumentare i posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili a discapito di quelli nell'industria del gas e del petrolio. Inoltre Il passaggio da un mondo smodatamente carnivoro a uno totalmente vegano, se mai avverrà, sarà graduale, e non avverrà certo nel giro di pochi anni. Perciò vi sarà tutto il tempo per le future generazioni di scegliere lavori diversi. Diminuiranno i macellai, e aumenteranno altri tipi di lavoratori: fruttivendoli, addetti alla preparazione di pasti vegani, ecc...
Bellissimo video. Quello che mi ha colpito é che hai detto che si tratta di una "non scelta" e che questo basti a modificare le cose. Non l'avevo mai vista in questo modo. Ciò su cui riflettevo é che in 8 anni il mio approccio nel giustificare questa scelta é cambiato..all'inizio la spingevo, la spiegavo (anche quando non mi era richiesto), poi ho smesso perché ero stanca di discutere... E un po' questo mi ha fatto sentire in colpa nel corso del tempo, come se non stessi facendo abbastanza. Mi ha evitato molte sofferenze date dal dibattito (che ho sostituito con spiegazioni semplici e veloci solo quando richieste), ma ancora non mi sembra di fare la differenza, perché nel mio ambiente di vita e di lavoro sono circondata da questa scelta. Cmq grazie per il video. Sei sempre fortissima Carlottina.
Adoro il tuo approccio pacato, pacifico e inclusivo alla causa, perché è molto simile al mio modo di fare o almeno io ci sto provando ma tu sei molto più brava haha quindi grazie grazie grazie ❤
Ciao Carlotta è da dicembre 2020 che ho scoperto i tuoi video e da poco che ho incominciato a preparare le tue ricette. Tutte ottime e facilmente eseguibili!!! Dalle tue parole ho capito che io sono nata vegana( ho 54 anni) da piccola venivo obbligata a mangiare carne e bere latte per tutte le false motivazioni da te elencate ( anni fa le ideologie erano diverse). Sono 6 anni che sono diventata finalmente vegetariana per problemi di salute di mio marito e da quando ho visto i tuoi video sto diventando vegana e sto facendo conoscere le tue ricette a tutta la famiglia (siamo in 5). Ti ringrazio per avermi fatto capire che con un po' di allenamento preparare piatti vegani è molto semplice.
Ottimo video. Aggiungerei l'obiezione che molti mi fanno:anche le piante soffrono. Allora spiego che può essere vero, ma che per avere un 1kg di carne occorre uccidere 10 kg di piante,cereali e legumi. Meglio assumere direttamente 1kg di cereali e legumi. Se ne salvano 9kg e conviene anche alle piante.
Sono assolutamente d’accordo con Franco, oltretutto la perfezione non esiste, si fa il meglio che si può, ma non sono affatto d’accordo con Ninas le piante sono senzienti! E ti dirò di più, hanno anche delle emozioni. Ci sono degli studi fatti in proposito con elettrodi posti su foglie e radici di piante con i quali delle piante potevano suonare, come avessero a disposizione un pianoforte. Parecchie piante all’inizio provano tutte le note, poi si è visto che ne scelgono all’incirca 4 (in realtà gli alberi secolari di più e ci hanno fatto anche dei CD di musica rilassante) ed ogni tipo di pianta (ad es. tutti i gerani, tutte le begonie ecc.) produce sempre le stesse note. Una volta a TerraFutura a Firenze c’era esposto un alberello con questi elettrodi che “cantava”. Un signore incredulo ha voluto “testare” la realtà della situazione staccando una foglia all’albero. Beh la piante ha smesso improvvisamente di cantare. Non si è più fatta sentire per mezz’ora poi pian piano ha ripreso. Dopo tot tempo è ripassata la stessa persona ed è ritornata muta. Con questo non voglio dire di non mangiare piante, ma di essere consapevoli che anche loro hanno una coscienza, rendersi conto che si muovono magari molto lentamente, ma con un certo criterio come andare verso il sole o i rampicanti verso degli appigli(e sanno dove sono senza neanche avere gli occhi!), che attivano meccanismi di difesa quando vengono attaccate dai parassiti aumentando la produzione di oli essenziali ed avvertono le piante vicine grazie all’incredibile rete di comunicazione che creano con le radici, così le vicine aumentano gli oli essenziali prima di essere attaccate,che usano strategie di riproduzione come fornire golose tentazioni per far diffondere i propri semi addirittura già nel fertilizzante o creare delle vere proprie trivelle naturali per piantare i propri semi che addirittura si innescano solo con la pioggia e se non sono state efficaci riprendono la forma di trivelle in attesa della prossima pioggia. C’è tutto un mondo da scoprire. Non sottovalutiamolo. Io intanto le ammiro e le ringrazio quando le raccolgo o le mangio. Poi ad ognuno il suo.
Questa obiezione è estremamente comune, e sembra davvero impossibile far capire agli onnivori accaniti che tagliare una zucchina non è esattamente la stessa cosa che tagliare la gola di una mucca. All'improvviso diventano tutti empatici persino con chi non ha sistema nervoso centrale.
@@maddamn3740 1 - "Anche i vegetali soffrono" Volendo rispondere in modo serio a una affermazione simile possiamo dire che: innanzitutto, i vegetali non hanno un sistema nervoso, e quindi, anche se sicuramente sono in grado di reagire agli stimoli esterni, non possiamo catalogare queste reazioni come sentimenti. Se anche così fosse, sarebbe un motivo in più per nutrirsi direttamente di vegetali anziché di cibi animali, perché per "produrre" carne la quantità di vegetali usata è molto maggiore di quella necessaria per il diretto consumo umano. Inoltre, abbiamo molti dubbi sul fatto che chi pone questa domanda abbia davvero a cuore la sofferenza dei vegetali: se è così insensibile da non aver problemi ad ammazzare animali per cibarsene, quando gli animali sono palesemente esseri senzienti che soffrono, perché dovrebbe farsi problemi ad addentare una carota? Una critica del genere fatta a un vegano potrebbe essere presa sul serio solo se provenisse da un fruttariano. Un fruttariano si ciba solo di frutta, e così facendo non causa né morte, né danno alle piante, perché la frutta si stacca dalla pianta in modo naturale. Chi è veramente interessato alla sofferenza delle piante, dovrebbe fare questa scelta. Se l'obiezione è invece sollevata per "dimostrarci" che non siamo coerenti fino in fondo nella nostra scelta, lasciateci rispondere "Da che pulpito vien la predica"! Chi non si preoccupa minimamente di arrecare sofferenza agli altri può star tranquillo e non essere accusato di incoerenza perché ogni cosa che fa è lecita, è la coerenza del menefreghismo. Chi invece si preoccupa di causare il minor danno possibile deve essere "perfetto", pena il venir tacciato di incoerenza. Molto comodo! Ma lasciateci dire che a noi della coerenza importa ben poco. Ci importa di fare il più possibile per minimizzare la sofferenza che arrechiamo, e il fatto di non poter essere perfetti non è certo una ragione per indurci a non fare niente del tutto. Giustificare l'uccisione degli animali per nutrirsene sulla base dell'assunto che "anche i vegetali soffrono" equivale ad affermare che un animale e un vegetale soffrono allo stesso modo, cosa che invece non ha alcun fondamento scientifico, infatti un animale non può certamente essere equiparato ad un vegetale. Da un punto di vista scientifico infatti questo sofisma non regge, poiché gli animali hanno un sistema nervoso (del quale fanno parte i nervi sensitivi muniti di recettori del dolore) in grado di percepire il dolore in maniera simile a come lo percepiamo noi umani. Nel caso delle "informazioni" riguardo al dolore che prova un animale, esse arrivano al cervello esattamente come accade per gli esseri umani, mentre nelle piante tutto questo semplicemente non può verificarsi, essendo esse sprovviste di sistema nervoso centrale. Pertanto la tipologia delle loro "sensazioni" - anch'esse scientificamente dimostrate - non viene in nessun caso elaborata dal sistema nervoso (in esse inesistente), il solo in grado di tradurre queste stesse sensazioni trasformandole in effettivo dolore. La differenza "scientifica" tra animali e vegetali - e della loro conseguente reazione agli stimoli del dolore - è pertanto sostanziale ed inequivocabile. La logica che, poiché anche i vegetali soffrono, giustifica il fatto di continuare a far soffrire e a mangiare assieme ad essi pure gli animali, porta conseguentemente ad accettare, sulla base dello stesso principio, il fatto che, poiché gli animali soffrono, è lecito che soffrano pure gli umani. E' una semplice questione di logica, appunto. Gli animali (umani compresi), nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato sistemi come la fuga per sottrarsi agli attacchi e per evitare così il dolore (e di essere uccisi), cosa che le piante non hanno necessità di fare. Tant'è vero che dal punto di vista scientifico gli animali - così come l'uomo - sono considerati esseri senzienti (cioè in grado di "sentire" il dolore) a tutti gli effetti, mentre alle piante questo status è negato. Un esempio estremamente banale della differente reazione alla violenza da parte degli animali rispetto alle piante, oltre alla fuga, è dato dal fatto che se ad un animale viene amputata una estremità essa non ricresce e l'animale resta pertanto menomato - spesso addirittura incapace di sopravvivere perché non più in grado di procurarsi il cibo. Al contrario, una pianta che subisce una potatura, anche consistente, diventa più forte e rigogliosa e non risente affatto delle "menomazioni" subite, traendone anzi giovamento. Non c'è dunque nessuna ragione logica né tanto meno scientifica per sostenere che il dolore dell'animale e del vegetale siano equivalenti: si tratta invece di un mero assunto capzioso che ha il solo fine di continuare a giustificare la violazione etica di fondo che l'animale uomo commette cibandosi degli altri animali, pur non avendo egli alcuna necessità di farlo per la propria sopravvivenza. Inoltre, invocando la necessità e giustificando la liceità etica di cibarsi di animali per sopravvivere, si giunge inevitabilmente a giustificare implicitamente di potersi cibare anche di altri esseri umani. E' il nostro senso morale che ci impedisce di farlo, non le leggi di natura da molti invocate e che invece giustificano il cannibalismo. E se il nostro senso morale ha contribuito enormemente al progresso della civiltà umana, non si capisce perché detto senso morale, nell'ottica di una civiltà umana più evoluta, non debba essere esteso anche agli altri esseri senzienti. Del resto non va dimenticato che anche l'uomo appartiene al regno animale e nutrirsi di animali è assai più vicino al cannibalismo di quanto non lo sia nutrirsi di vegetali. Mangiare la carne degli altri animali anziché quella umana è una differenza di grado ma non di genere e facendolo restiamo comunque molto più prossimi al cannibalismo che non cibandoci di vegetali. Le più grandi conquiste della civiltà umana implicano l'estensione di nuove libertà e diritti: citiamo - ad esempio - quelli agli schiavi, alle donne, ai neri, agli omosessuali. Pertanto, se si ritiene che l'etica sia uno dei pilastri fondamentali dell'evoluzione umana, si dovrà inevitabilmente giungere ad accettare ciò che è eticamente più corretto, e non soltanto ciò che ci fa piacere ritenere tale e che ci fa più comodo continuare a credere e a fare.
La dieta mediterranea è effettivamente a prevalenza vegetale. Mi fanno molto sorridere quelli che si ingozzano quotidianamente di carne "perché l'abbiamo sempre mangiata", ignorando che la dieta mediterranea fa un uso limitatissimo di carne.
@@andreasapio713 Ma a me cosa dovrebbe importare, gioia? Per me puoi anche farti clisteri di catrame, sei irrilevante tanto quanto lo eri prima di notificarmi le tue abitudini alimentari :)
Ottimo video... da 40 anni non mangio carne e sto benissimo... speriamo in un futuro con meno crudeltà e più disponibilità da parte di tutti. Sei forte bye
Ciao Carlotta, sono una nuova iscritta e devo dire che non credevo di trovare il tuo canale così interessante! Mi sono dovuta ricredere, mi è capitato spesso di pensare almeno a qualcuno di quegli stereotipi sul veganesimo ma con questo video penso di aver afferrato tutti i concetti di cui hai parlato, per questo ti ringrazio per avermi schiarito le idee😘. Devo dire anche che le tue ricette sono una migliore dell'altra, ho già provato il gelato ai frutti di bosco e presto voglio cimentarmi con i burger di legumi😍 sembrano squisiti. Ti auguro di riuscire sempre più nell' intento di far capire alle persone l'importanza dell'essere vegani, io ancora non lo sono ma grazie ai tuoi video sto acquisendo più consapevolezza e ultimamente ho iniziato a consumare molta meno carne! Torna presto con un nuovo video😘😀
Ciao Carlotta :) Non sono vegana, ma dopo un tumore al seno ho tolto completamente dalla mia dieta così tante cose che mi sento spesso dire "anche tu vegana insomma". Ti seguo e ammiro molto. Sei dolce e delicata oltre che una cuoca fantastica! È un video davvero interessante e intelligente. Aggiungerei solo qualcosa sul latte delle mucche da latte che hai descritto benissimo, e di quanto, per i processi a cui sono costretti questi animali, il latte che ci ritroviamo negli scaffali sia carico, carico di ormoni, una delle principali cause del tumore al seno, per fare un esempio. Quanto al calcio, ci sono studi autorevoli, che dimostrano come i latticini non combattano affatto l'osteoporosi. È piuttosto un consumo eccessivo di proteine animali e l'effetto acidificante che ne consegue a togliere il calcio nelle nostre ossa. Abbiamo verdure e semi a correre in nostro aiuto come suggerisci anche tu! Grazie quindi per questo video! Ti lascio di cuore i miei auguri di buon Natale e felice anno nuovo. Un caro abbraccio e una coccolina a Fiocco ❤️
Jessica Ruggenenti scusami ma credo che il punto fondamentale in questo caso sia nella scelta per cui si diventa vegani, il tuo ragionamento è applicabile a quella minoranza che si definisce vegana x ragioni salutistiche (al di lá di condividere o meno alcune tue affermazioni) mentre, come nel caso di questo video e della maggior parte delle persone vegane, la scelta è fatta per etica personale; anche se dimostrassero che la carne fosse la panacea di tutti i mali non cambierebbe nulla proprio per la motivazione della scelta
@@linda8961 anche essere vegan può comportare disastri ambientali e sociali. In Perù e Bolivia attualmente c'è una vera e propria deforestazione e una dura guerra tra bande.. Per la cocaina? Per il petrolio? Ma va... Per la vostra quinoa... La dieta giusta per il nostro ecosistema è onnivora, bisogna solo diminuire il consumo di carne in genere e soprattutto bovina.
ale brix2 a parte che non riesco a trovare il nesso tra la tua risposta e la mia considerazione in merito; io non ho detto di essere o meno vegana, ho parlato di differenze di motivazione della scelta. Detto ció, la quinoa è esclusivo appannaggio dei vegani? Quindi anche la pasta al pomodoro? Il riso? Solo i vegani mangiano quinoa? Cerchiamo di non puntare il dito gli uni verso gli altri. Ti auguro una buona serata.
@@linda8961 la quinoa è in Europa solo ed esclusivamente per il mercato vegano perché ricca di proteine e quindi sostitutiva delle proteine animali.poi che qualche non vegano la mangi conta poco, se sparisse dai supermercati ne sentirebbero la mancanza solo i vegani. Dico che quando qualcuno sceglie per etica dovrebbe informarsi bene, perché non trovo nulla di etico nel non ammazzare animali ma lasciare che umani si ammazzino tra loro e ne schiavizzino altri per procurare il suo cibo.
ale brix2 in realtà la quinoa è la deforestazione ci sono per gli animali da allevamento! Magari si fosse cosi tanti da creare le deforestazioni ahah (è una battuta) purtroppo è per fare la carne. Meno scuse dai.
Grazie Carlotta per questo video. Chiaro, conciso e informato. Sto facendo un elenco di argomenti pro e contro il veganesimo per poter parlare in maniera consapevole della mia scelta e poter avere un dialogo sano e costruttivo con chi è incuriosito o dubbioso. Penso che una parte fondamentale del confronto sia il dialogo basato sul rispetto di tutti. È quindi importante, per chi vuole condividere con altre persone la propria scelta di vita (qualsiasi essa sia), che questa persona sia informata, che sappia riconoscere i meccanismi che si manifestano spesso in una discussione (provocazioni, bias cognitivi, dissonanza cognitiva, formazione delle abitudini ecc...) e che sia in grado di assumere un atteggiamento di rispetto per i suoi interlocutori, qualsiasi siano le loro scelte di vita. "Rispetto" significa anche saper intervenire quando viene detto ciò che riteniamo falso, quando pensiamo di non essere rispettati a nostra volta, saper ascoltare e chiedere di essere ascoltati. Grazie, grazie, grazie!
questo video è fantastico, soprattutto perché con semplicità e chiarezza spiega punto per punto la realtà, lo dico da "onnivora" che sta avendo dei seri dubbi e per la salute e per la sostenibilità del modello "si è sempre fatto così" ... ;)
Ciao, ho intrapreso la scelta vegana circa due mesi fa. Trovo il tuo video estremamente utile ed esplicativo, come altri del tuo canale! Ovviamente essendo una via che ho intrapreso da poco tempo sono alla ricerca di informazioni e idee, mi capita a volte di "sgarrare" senza volerlo (un grissino che cavoli, solo dopo ti accorgi essere fatto con burro, o il pezzo di grana che vegeta in frigo da due mesi e "vabbeh, buttarlo mi sembra proprio brutto"), ma piano piano ci arriviamo! Grazie per i tuoi video, in questi giorni mi sono di grande supporto!
Finalmente!! Grande! C'è sempre un gran bisogno di far chiarezza e sfatare miti assurdi sul veganismo facendo una libera informazione vera, scientifica e cercando di arginare gli estremismi che purtroppo danneggiano non poco quella già scarsa immagine che abbiamo agli occhi del mondo. Complimenti vivissimi cara e bella Carlotta.
Ho trovato questo video molto interessante, dovrebbe avere molte più visualizzazioni! Credo che l'informazione sia il punto cruciale e che anche gli onnivori possano prendere più consapevolezza e conoscere il veganesimo come alternativa etica e salutista, per poi fare la propria scelta in modo più consapevole, appunto. Sono vegetariana da un anno e mezzo e la mia salute e il mio rapporto con il cibo sono migliorati notevolmente! Ho ridotto anche l'uso di latte e derivati drasticamente... come dici tu, è importante sfidarsi a migliorare, per sè e per gli altri! Grazie!
Io queste cose nemmeno le sapevo e pensavo che bere latte non facesse male agli animali.. avrei voluto saperlo prima mi sento in colpa! Adesso ho iniziato ad essere vegana e non ho più senso di colpa
Ciao Carlotta, ti faccio i miei complimenti per come riesci a spiegare le ragioni della tua scelta in modo razionale e scientifico ma sempre estremamente educato e umile. Da vegetariana, mi sono sentita ripetere tutte queste frasi per una vita, e ti ammiro per la grande pazienza e serenità che trasmetti con le tue parole, non è sempre facile riuscirci! Complimenti davvero, penso che il lavoro che fai sia fondamentale in questo periodo, magari ci fossero più persone come te (pacate, aperte e rispettose)!
Sono vegetariana da due mesi ma seguendo il tuo canale penso che proverò ad adattarmi anche alla dieta vegana... Si vede che sei una persona dal 💜 d'oro, la tua voce mi rilassa...
Grazie! È sempre un piacere ascoltarti. Messaggi brevi, fluidi ma centrati e chiari. Da qualche settimana sono tua assidua fan. Sia per i contenuti come questo sia per ricette che per organizzazione dispensa 🤗.
Mi sa che divento vegana pure io hahaha. Sei fantastica, è da tipo tre giorni che guardo i tuoi video tutto il tempo è che mi appassiono alla tua cucina e alla tua personalità!
io ci provo a guardare i tuoi video, i contenuti sono molto interessanti, ma non riesco a sopportare quel sorriso continuo forzato che hai sempre in ogni tuo video e per tutto il tempo.
Le ricette vegane sono davvero ottime e dovremmo inserirle comunque nella nostra alimentazione..indipendentemente dal fatto che si assumono anche proteine animali!!
Ciao Carlotta, ti seguo da un pò e mi piace molto il tuo modo pacato di esporre le ricette e in questo video la tua analisi mi è piaciuta molto. io cerco di mangiare vegano 4 o 5 volte a settimana e sento che la mia digestione è migliorata oltre ad essere una persona intollerante al lattosio da quando ho 6 mesi di vita quindi non mangio latticini e derivati da 34 anni! mi sconvolge come molte persone ancora oggi non sappiano come funzioni l'allevamento di bovini, di suini, la stimolazione con ormoni per ottenere il latte dalle mucche.... la società in genere non conosce la provenienza di ciò che mangia e non se ne interessa. Grazie a te molte persone iniziano a conoscere tanti aspetti. Continua così, sei una persona equilibrata e ricca di conoscenze.
Video bellissimo e pieno di informazioni utili. Io sto cercando informazioni per partire ed è immensamente difficoltoso, ma con te che parlavi in questo video molte delle mie domande hanno teovato risposta!
Sono stato ad una mostra sulla natura in Svizzera, il rapporto tra animali selvatici e animali destinati al consumo umano presenti sul pianeta è del 5% rispetto al 95%. Praticamente la gente ignora quanto sia intensivo l'allevamento.
Brava Carlotta! Complimenti! Spiegazioni chiare e concise. Ho intrapreso questa scelta da quasi due anni (è stato un percorso graduale e un po’ altalenante fra vegetariano e vegano, proprio per le difficoltà che avevo d’informarmi e di apprendere cosa preparare e come abbinare). Da diversi mesi ormai mi nutro secondo i principi vegani 🌱. Mi sono iscritta subito al tuo canale TH-cam, trovandoti “per caso” proprio perché cercavo ricette vegane semplici da fare in casa (per ora dipendo ancora dagli hamburger vegetali, seitan, mopur, ecc. già pronti) e devo dire che il tuo modo di essere chiara, diretta e con semplicità mi è interessato da subito! Grazie. Buona continuazione e Buon lavoro!
Sei stata semplice ed esaustiva! Bravissima! Oltretutto hai una voce molto dolce e pacata che fa seguire molto volentieri i tuoi discorsi. Mi permetto di aggiungere che a mio avviso gli stili alimentari/di vita degli ultimi anni (vegetariani, vegani ecc..) fanno rumore anche perché adesso li identifichiamo con un nome specifico. Sono siciliana e mia nonna è nata e cresciuta in campagna. Mi racconta che quando era piccola mangiava prevalentemente le verdure e i legumi che coltivava suo papà, il mio bisnonno. La frutta poi non mancava mai, sia fresca che secca perché avevano anche gli alberi di noci e oltretutto preparavano una sorta di "Nutella" con le carrubbe. Una o due volte all'anno allevavano un maialino per poi mangiarlo e avevano un pollaio per le uova di sole galline che, una volta anziane, facevano in brodo. Mia nonna per gusto suo non mangiava carne o pesce né latte o prodotti caseari. Con le galline o il maiale ci giocava quindi non riusciva poi a mangiali. Mi racconta che le stesse uova le facevano impressione perché suo padre le mangiava la mattina crude, facendo un buchino nel guscio. Stando ai suoi racconti mia nonna (e probabilmente chissà quante altre persone all'epoca che vivevano negli stessi contesti) ha trascorso la giovinezza abbracciando uno stile vegetariano /vegano. Ma lei non lo sapeva, nessuno lo sapeva e quindi nessuno ha mai fatto il sorpreso rompiscatole 😂.. Se dai un nome a qualcosa quel qualcosa inizierà ad essere più importante, ad avere maggiore valenza ed impatto nella società o almeno questo è il mio pensiero. Un bacino Carlotta!
Sono pienamente d'accordo con tutto ciò che hai detto, soprattutto dal punto di vista etico ed è soprattutto per questo che rispetto tutti i vegani ed i vegetariani. Sei stata molto chiara ed hai espresso bene tutti i concetti. Mi permetto di evidenziare una sola inesattezza riscontrata ed è quella quando dici che molti studi hanno dichiarato che mangiare carne fa male, il che in parte è anche vero, ma non hai detto, o forse non lo sai che ci sono altrettanti studi, forse anche più numerosi che affermano che anche il non mangiarne proprio di carne può portare i suoi problemi. Sfatiamo il falso mito che le proteine della carne e del pesce e delle uova possono essere sostituite da quelle vegetali. Questa è un'affermazione totalmente errata. Detto questo, come sempre, il giusto è sempre al centro. Gli onnivori fanno abuso di prodotti animali, i vegani li eliminano completamente: non sarebbe più equilibrato una posizione più centrale? Un poco.....di tutto, come madre natura ha voluto. Un cordiale saluto
Mi permetto di rispondere con un video che dimostra come quanto da Lei scritto riguardo l'assunzione di proteine vegetali sia errato. Sotto al video troverà altre informazioni derivate da studi scientifici citati sia nel video che nel blog dell' autore degli stessi, il dottor (medico) Greger. Spero che possa esserle di interesse. th-cam.com/video/2m4p8s7xskQ/w-d-xo.html
@@vittoriapagani9482la ringrazio per la sua segnalazione, ma come lei sa bene, su internet, si può trovare tutto ed il contrario di tutto e non credo che un confronto si possa basare su uno scambio di video o di studi che affermano quella o questa verità. Del resto su internet si possono trovare tantissimi studi che affermano che la terra è piatta, o che l'uomo non è mai stato sulla luna, con tanto di studi scientifici pronti a dimostrare le proprie teorie. Ma le cose stanno diversamente e alcune cose sono state così talmente approfondite e studiate dalla stragrande maggioranza degli esperti che possono essere ritenute ormai una verità. Tra queste, oltre al fatto che la terra è di forma tondeggiants e che l'uomo nel 1969 ha messo piede sulla luna, c'è anche il fatto che le proteine animali sono biologicamente superiori a quelle vegetali. Poi che voi vegani o vegetariani vogliate fare una battaglia contro l'uccisione barbara e disumana degli animali, ci sta tutta, vi fa onore e meritate il massimo del rispetto da parte di tutti, ma non mettete la questione sul piano nutrizionale perchè si rischia di diffondere informazioni errate. Dal punto di vista nutrizionale la proteina animale e largamente superiore a quella vegetale al netto di qualche studio che possa affermare il contrario. Un cordiale saluto e mi scusi se mi sono dilungato. Il confronto civile è comunque alla base di ogni rapporto sociale, pertanto la ringrazio per avermi dato la possibilità di commentare e di esprimere il mio parere
Daniele video productions Proprio perché si può trovare di tutto e di più mi sono permessa di rispondere con uno dei pochi casi di citazioni di studi scientifici certificati (se segue i link può trovare ogni intera pubblicazione su cui si basano i singoli video). Se poi vogliamo paragonarlo al nonsenso facilmente opinabile del terrapiattismo, beh, non so proprio come potrebbe giudicare Lei uno studio veritiero piuttosto che un’altro (se non considera delle fonti attendibili come tali). Ad ogni modo, non si parla di “qualità delle proteine” bensì del fatto che a parità di livello proteico raggiunto (cosa non difficile nemmeno in una dieta vegana), il livello di altri elementi essenziali alla salute umana è nella carne carente (le fibre, un esempio) o eccessivo (il colesterolo, altro esempio). La posizione dell’Academy of Nutrition and Dietetics (la principale organizzazione di professionisti di nutrizione ed alimentazione, la stessa che definisce le tabelle di apporto di nutrienti giornaliero su ogni prodotto alimentare confezionato per intenderci) riguardo a dieta vegetariana e vegana è la seguente: www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/25911342/?i=3&from=/27886704/related Mi sembra di aver citato finora fonti veritiere e specializzate in materia, qualsiasi commento che neghi quanto qui sopra dimostrato dovrebbe perlomeno essere supportato da fonti altrettanto autorevoli. Spero di aver stornato ancora qualche dubbio.
Ciao Carlotta. Confesso che sono sempre stata scettica nei confronti del veganesimo e ogni volta che ne sentivo parlare mi sentivo come frenata e addirittura scocciata; purtroppo, il veganesimo è diventato un trend (passami il termine) che molta gente segue senza crederci sul serio, solo per moda. Sono sempre stata un'onnivora che vedeva le verdure col binocolo (ho 21 anni e faccio ancora fatica a mangiarle, ma diciamo che va meglio😂); poi ho conosciuto questo canale per caso, e mi si è aperto un mondo: ho iniziato a vedere il veganesimo con occhi nuovi e come dici tu non come una privazione. Mi sono innamorata delle tue ricette e mi hai spinto ad avvicinarmi a questo stile di vita, seppure con un po' di paura, lo ammetto. Sei fantastica e non so spiegarti quanto tu sia stata utile non solo a me, penso, ma a tutti coloro che avevano bisogno di una "spinta" per fare quel salto definitivo, semplicemente con la tua gioia e la tua dolcezza. Non so se riuscirò a diventare vegana totalmente, ma di sicuro grazie a te guarderò a tutto con maggiore consapevolezza e cercherò di fare il possibile, nel mio piccolo, per evitare la sofferenza di altri esseri viventi. Bene, scusami per il papiro 😂 ti mando un grosso abbraccio ❤️
Gran bel video, io dico solo una cosa, se una persona dice e sostiene di amare gli animali dovrebbe essere vegetariana per poi diventare vegana, ognuno fa e mangia quello che vuole ed è vero, ma io trovo incoerente quelle persone che dicono di amare gli animali solo perchè in casa hanno un cane o un gatto e poi tutto l'anno si abbuffano di carne e pesce, o peggio ancora si scandalizzano se i cinesi mangiano cani e gatti, non capendo che la vita di un agnello, maiale, mucca e via dicendo non vale assolutamente di meno, ma che sono uguali, anzi il maiale dicono sia più intelligente del cane ma purtroppo vogliono farci nascere, crescere e abituare all'idea che sia un animale da macello. Quello che succede nei macelli e negli allevamenti intensivi se lo vedessero tutte le persone di questo mondo la maggior parte diventerebbe vegana
Grazie Carlotta, ti seguo da un po', spesso ho riprodotto le tue ricette pur essendo onnivora. Di recente sono passata ad una alimentazione vegetariana e ora sto transitando verso quella vegana. Grazie per le info
Io non sono vegana ma sono pienamente d’accordo su tutte le risposte date ad ogni punto. Sto valutando l’idea di diventare vegana già da qualche mese e diciamo che nel mio piccolo sto provando a fare qualcosa. Penso che queste risposte mi abbiano avvicinato ancora di più a questo mondo. 🤗🌍💖☮️
Il tuo equilibrio è la più bella ed efficace forma di comunicazione. Da tempo sto lavorando per cambiare vita...ora ho un orto etc etc. Mi mancava quel tocco magico per fare il salto. Adoro cucinare ma per cambiare sistema ci voleva una persona come te. Creativa, equilibrata, elegante....si...mai esagerata. Adoro ascoltarti e penso che in tanti dovremmo cambiare registro. Grazie!!!🔝❤😋👏👏👩🍳
Spero che queste informazioni arrivino prima o poi all’orecchio di molte persone per allontanare questa crudeltà che esiste nel mondo, perché solo così il mondo può riprendersi❤️
Ciao Carlotta!! Innanzitutto complimenti grandissimi per il tuo canale, il tuo lavoro è preziosissimo per imparare ad amare e rispettare animali e cibo in se come sostentamento e non come consumismo incontrollato! Fino ad ora credevo di non essere in grado nemmeno di pensare a diventare vegana ma devo dire che le tue argomentazioni e la semplicità con cui le esprimi sono un grandissimo incentivo a provarci!!
Sono contenta che tu abbia affrontato un tema così delicato in modo palesemente umano, l'alimentazione secondo me deve essere una scelta, ed io spesso mi ritrovo a fare parecchie cose vegane, o vegetariane, personalmente io non compro nulla fatto con pelli w pellicce di animale, controllo anche sempre che sia un prodotto cruelty free e che non venga esportato in Cina, ma non credo che sarei disposta a rinunciare al piacere di mangiare carne o pesce, sono due alimenti che adoro anche se ne limito moltissimo il consumo. Spero che tu possa ispirare qualcuno per questa causa, e non per moda c ok me spesso succede. Senza criticare nessuno ma a titolo informativo un vegano non potrebbe usare una macchina alimentata a benzina, non potrebbe mangiare pane lievitato, bere vino o birra, quindi sicuramente non si può essere vegani al 100% ma stimo molto chi almeno ci prova.
Io sono onnivora, anche se non mangio molta carne in realtà, ma MAI mi permetterei di prendere in giro o fare "appunti" ad un vegano, primo perché per principio rispetto le idee degli altri e poi perché, sinceramente, quelle idee sono migliori delle mie. Quindi secondo me è gente semplicemente ignorante, nel senso proprio che ignorano, e va beh, anche qualcos'altro....
Laura Galvagno in realtà chi controbatte su questi argomenti spesso è proprio per difendere il proprio stile di vita e si sentono in dovere di difenderlo proprio perché non ha fondamenta forti a cui aggrapparsi, vacilla facilmente, non ha dei principi saldi, ma è solo dettato da un’abitudine. Per loro è stato sempre così e non si sono mai posti neanche la domanda che possa esserci qualcosa di diverso, magari anche di migliore. In realtà non hanno fatto una scelta consapevole, hanno semplicemente portato avanti ciò che era loro stato insegnato, senza porsi la questione se andasse bene o meno. Però le abitudini sono sicurezze a cui aggrapparsi e per questo reagiscono in malo modo, perché hanno timore, spesso inconscio, di veder crollare le proprie sicurezze come un castello di carte, ed il modo più facile di reagire è accanirsi su chi invece si è preso la responsabilità delle proprie azioni e di tutta coscienza ha avuto il coraggio di cambiare
Complimenti... Finalmente qualcuno che spiega le cose come sono senza fanatismo... Io non sono né vegan né vegetariana... Ma sto valutando... E sto guardando diversi tuoi video... Grazie
PAROLE SANTE OTTIMA SPIEGAZIONE CHIARA SINCERA E DIRETTA. MERAVIGLIOSA! ADORO LA TUA FINEZZA , DELICATEZZA, INTELLIGENZA ! Ti seguo con ammirazione! Firmato un'altra vegana dai capelli rossi😊
Carlotta non so me ringraziarti. So che sono un po' in ritardo per commentare questo video ma ne sentivo proprio il bisogno! Sono vegetariana da cinque anni (a volte mi ci scappano i formaggi, lo ammetto) e ho sempre trovato difficile spiegare queste stesse esatte cose, che per me erano chiare e scontate, alle altre persone. Soprattutto altri non si rendono conto che questa trasformazione, seppur radicale, è un processo che coinvolge tante abitudini e ti ispira a fare molta, molta più attenzione. Volevo ringraziarti non solo per la precisione con cui affronti tanti punti, ma soprattutto per la serenità con cui lo fai, dote che spero presto di imparare!
Ciao Carlotta, io sono una nuovissima iscritta e sono letteralmente affascinata, ho trovato questo video intelligente esaustivo e mi è stato utilissimo per capire che forse è il momento che io provi a diventare vegano seriamente anche se so che non sarà facile smettere di mangiare uova/carne e pesce, con i miei limiti causa di varie intolleranze alimentari ma ci voglio provare. Ad ogni modo le ricette sono veramente squisite e alla mia portata, considerando che già da anni compro al Bio e consumo semi e frutta secca e bevande vegetali regolarmente. Intanto volevo ringraziarti del tuo bellissimo lavoro e ti seguirò costantemente . Ciao Paola
Vegetariana da ormai un anno, negli ultimi mesi ho eliminato anche il latte 🥰 Questo video è la chiara risposta a chi fa tante domande senza sapere cosa c’è dietro al pensiero vegano. Bravissima!!
Carlotta sei bravissima a spremerti! Ho condiviso il tuo video con le mie allieve di Yoga e anche con tutti quelli che conosco.. il disaggio che vive una persona che decide essere vegana semplicemente per vivere nella modalità della bontà è tantissimo! Quando in realtà vogliamo solo che fare del bene! Grazie ancora per tutte le tue ricette meravigliose nutritive e soprattutto lontane della violenza agli animali e anche a noi stessi ❤️ ti ammiro tanto
Video molto utile e ben fatto! Gli allevamenti intensivi poi tra parentesi contribuiscono molto anche all’inquinamento atmosferico, correggimi se sbaglio... 😊
Parlo da onnivora che ogni tanto si cimenta nella cucina vegetariana e vegana per variare la solita monotonia di gusti. Questo video è molto carino e riflessivo(nonostante non riesca a condividere al 100% alcuni dei punti affrontati). mi esprimi molta calma e dolcezza e questo non può farmi provare altro che rispetto per le tue idee🌸💕 (Ps è così che tutti dovrebbero esprimersi! Senza sovrastare gli altri o imporsi e parlando civilmente )
@@massimilianobasalari8879 ciao, adesso non saprei neanche dirti precisamente ,essendo passato quasi un anno e mezzo dal mio commento... Premetto che nell'ultimo anno la mia vita é cambiata molto e sono riuscita ridurre la carne nella mia dieta , che ci finisce per forza vivendo con altre persone (forse ormai la mangio 1 volta al mese mi dispiace ,ma non mi piace buttare via il cibo.) Comunque principalmente mi riferivo ai costi, in quel periodo avevo una brutta situazione a casa e non mi sarei potuta permettere di avere una dieta anche solo in parte vegana (se non per qualche giorno) quindi differente dalla mia famiglia, sia per tempistiche, reperibilitá di prodotti (vivendo in un paesino davvero piccolo a volte faccio fatica a trovare il latte d'avena e di riso) sia per necessitá di un dietologo per non rischiare di andare incontro a carenze di ferro (sono anemica, e nonostante gli integratori se sgarro per qualche giorno ne risento ) e senza possibilitá economiche me lo sognavo. Credo fosse questo il punto dolente. Del resto ormai condivido tutto. Scusa le tante parentesi e la possibile confusione, ma sono mezza addormentata.
ADORO QUESTO VIDEO! Sono onnivoro e finalmente ho compreso a pieno tutto ciò che riguarda il veganismo. E visto che amo gli animali, un pensierino ce lo sto facendo nell'allontanare la carne e i derivati dalla mia alimentazione. Sarà una grande impresa però!
Ciao Carlotta! Grazie anche per questo video molto illuminante e intelligente! La mia scelta di essere vegetariana nel 2000 (che mi sembra un secolo fa!) non ti dico quante critiche ha ricevuto! Ma l'importante è restare fermi sulle proprie scelte e convinzioni, dal momento in cui si è presa la decisione di cambiare stile alimentare. Non so se riuscirò mai a diventare vegana, mi piacerebbe, perché quello che fanno agli animali da allevamento mi fa accapponare la pelle, purtroppo mi piace molto il pesce.. posso fare a meno delle uova, sostituire il latte (ne ho sentito una marca di quello di riso che è favoloso), penso che farò del mio meglio, soprattutto senza cercare di influenzare gli altri: perché quello che non sopporto è proprio la "necessità" di alcuni, di convincere anche le altre persone a fare la loro stessa scelta ( che poi penso significhi che nemmeno loro ne sono sicuri., comunque grazie davvero per queste parole molto sincere e vere. A presto!😊
Complimenti ! Nono sono vegana ma odio quando la gente parla e critica solo perchè ha la bocca.. e non è informata! Il rispetto delle scelte prima di tutto! Sopratutto quando non fanno del male a nessuno come questa.
Non sono d'accordo sullo scrivere "guarda se hai coraggio", perché sembra che ti devi informare solo per sfida, comunque apprezzo molto il fatto di condividere le fonti che si possono usare come punto di partenza. Non sono né vegana né vegetariana, ma questo video (oltre a Cowspiracy che ho visto per conto mio qualche tempo fa) mi ha aiutato a comprendere diverse cose. Grazie Carlotta!
Io sono diventata vegetariana a 19 anni, adesso ne ho quasi 23 e sto cercando di ridurre anche i latticini :) (le uova già non le mangiavo da onnivora)
La tua faccia nel thumbnail è meravigliosa 😂bellissimo video Carlotta, ottima retorica. Sarebbe da imparare, ci proverò per futuri discussioni. Grazie per il tuo contributo.
Bravissima. Grazie per questo e gli altri video. Io non sono vegano ma ci tengo molto ad alimentazione e alla salute e quanto hai esposto in questo video é assolutamente vero e trova riscontro in ambito scientifico. Inoltre aggiungerei un punto, il più grande ultramaratoneta, Scott Jurek, ha vinto ultrmaratone (parliamo di 100, 200 e più chilometri) pur essendo vegano. Questo per sfatare un altro mito, chi é vegano o vegetariano non ha molta forza e rischia la propria salute. Questore dell'alimentazione é un problema di informazione, presa di coscienza e auto determinazione. Diciamo che a mente lucida e ragionandoci non si può fare altro che diventare naturalmente vegani. Io piano piano mi ci sto avvicinando anche grazie alle tue fantastiche ricette che fan venire l'acquolina in bocca solo a vederle.
Ciao Carlotta, mi sono imbattuta nei tuoi video cercando informazioni sulla cucina vegetariana e vegana perché vorrei iniziare questo mio percorso. Ho già una età adulta e non solo sono sempre stata onnivora ma sono cresciuta in campagna in una fattoria toscana nella quale i miei nonni davano il meglio di se. Questo mi fa fare molta fatica nelle scelte alimentari. Ho 51 anni e sono una infermiera...punto a favore per alimentazione sana e vegetariana. Ho tre galline ovaiole che mi adorano e mi aspettano per mangiare......mi fanno tre uova al giorno che io non posso Non Mangiare!! Vivo a casa in maniera molto green, riciclo zero waste spazzolini in bambù ecc. Mi rifornisco o delle verdure del mio orto o se non bastano compro ai GAS a km zero. Mi sei piaciuta molto ma non credo che riuscirò a diventare vegana.....vegetariana però si....famiglia mia compresa. Mi iscrivero' al canale perché voglio inserire più cucina vegana possibile e i tuoi piatti mi piacciono!! BRAVA CONTINUA PER FAVORE E VIVA I GIOVANI COME TE!!!
1) È un errore comune quello di pensare che le galline semplicemente depongano continuamente uova per "natura”, dato che le galline ovaiole moderne sono state selezionate intensivamente per deporre tra le 250 e le 350 uova all'anno. Ma in natura, le galline, come tutti gli uccelli, depongono uova solo durante la stagione riproduttiva - principalmente in primavera - e solo quel numero di uova sufficiente ad assicurare la sopravvivenza dei loro geni: circa 10-15 uova all'anno. Il tasso innaturalmente alto di produzione intensiva delle uova (che le impoverisce di energia e sostanze minerali) a cui vengono costrette comporta che, anche in piccole fattorie o nel caso di "galline da cortile", le galline siano a tutti gli effetti prigioniere all'interno del proprio corpo, una bomba ad orologeria per tutta una serie di disturbi legati all'allevamento per la sovrapproduzione di uova, comprese le malattie spesso mortali del tratto riproduttivo, osteoporosi e relative fratture ossee e, in alcuni casi, la paralisi scheletrica totale. Le galline fanno un uovo al giorno anche per 300 giorni consecutivi solamente perchè l’uovo viene giornalmente sottratto. Se una gallina viene lasciata a se stessa fa circa 10 uova poi smette e inizia covarle. Se invece le sottrai induci l’organismo a produrre nuove uova. Questo è un meccanismo presente in molti uccelli per salvaguardare la riproduzione. Infatti se un uccello perde le uova per un predatore o per intemperie, ne fa di nuove senza aspettare la successiva stagione riproduttiva. Quindi sottrarre le uova alle “amiche ” galline” salvate o non salvate, le induce a produrne altre in sovrannumero rispetto alla naturale fisiologia riproduttiva. Questo comporta oltre allo sfruttamento, anche lo stimolo a una sovrapproduzione con conseguente indebolimento dell’organismo e in sostanza l’accorciamento della vita media. Altro fattore importante è che gli uccelli hanno cura delle loro uova e rubargliele gli induce uno stress emotivo. Il fatto che la gallina, come altri uccelli che producono molte uova, sembra che abbandoni l’uovo deposto è dovuto al fatto che la cova inizia solo dopo che sono state deposte tutte le uova del ciclo riproduttivo così da sincronizzare le nascite. In sostanza l’unico comportamento accettabile lasciare che la gallina covi le sue uova che poi abbandonerà dopo un certo tempo a causa della mancata schiusa.
2) Qualsiasi consumo di uova (come il consumo di latte e derivati) perpetra l’idea che sia moralmente accettabile servirsi degli animali, e sfruttare i sistemi riproduttivi femminili. Consumare uova di qualsiasi gallina invia un potente e dannoso messaggio: normalizza la pratica di appropriarsi e speculare sui corpi femminili ed i loro processi riproduttivi, e legittimizza la pratica di allevare animali senzienti come fossero una proprietà, allo scopo di trasformarle in carne e secrezioni del cui consumo non abbiamo nessun bisogno a livello biologico. Le galline sono state addomesticate per un unico motivo: sfruttarle. Tutte le galline usate per carne e uova sono il risultato di secoli di violento dominio e decenni di invasiva manipolazione genetica che condanna persino quelle che hanno avuto la fortuna di essere state salvate e adottate ad una vita di innaturale debolezza e malattie. Questo significa che tutte le uova, anche quelle di galline salvate dagli allevamenti, sono il prodotto di un’ingiustizia. Dal momento che non abbiamo alcun bisogno di consumare uova dal punto di vista biologico, possiamo smettere di dare il nostro appoggio ad un’industria di sfruttamento scegliendo cibi di origine vegetale alternativi alle uova, sia per le ricette da forno che per cucinare. Coloro che hanno salvato e adottato delle galline possono dare le uova alle stesse come cibo, dato che le galline di solito le mangiano molto volentieri, oppure possono tritarne i gusci e mischiarli al mangime per rifornirle del calcio di cui hanno gran bisogno.
3) La questione delle galline salvate o che vivono liberamente nel cortile di casa non dovrebbe essere valutata in base al grado di sofferenza che gli si potrebbe arrecare prendendo o mangiando un uovo. La questione è molto più ampia. Il veganismo è soltanto una conseguenza logica dell'aver assunto una prospettiva antispecista, e l'antispecismo va ben oltre il "cosa" mangiare o non mangiare, così come va ben oltre il "quanta sofferenza si nasconde dietro le nostre abitudini alimentari". Quindi, come anticipato sopra, non tratta il grado di sofferenza che possiamo arrecare ad un individuo sfruttandolo o anche solo usandolo (questo è il concetto chiave del welfarismo, non dell'antispecismo), bensì la decostruzione di un certo tipo di mentalità e la ridefinizione del nostro rapporto con gli animali non umani. Il fatto di usare un uovo o meno, in confronto a tutto il resto, è a volte, erroneamente, considerato il problema minore. Nessuno mette in dubbio che il grado di sofferenza non sia neanche lontanamente paragonabile (così come a questo punto sarebbe lecito anche fare una differenza in base alla diversa quantità di sofferenza arrecata dai vari tipi di sfruttamento), ma questo è un modo di ragionare per comparti stagni, in cui la "radice" viene considerata soltanto uno dei "rami", tra l'altro neanche messo in connessione con tutti gli altri rami. Se iniziamo a ragionare per priorità, ritenendo che una cosa sia più grave dell'altra (quando invece sono un tutt'uno) e cercando di smantellarne prima una senza mettere in discussione l'altra, perdiamo di vista il fulcro di tutta la questione e non andiamo ad agire sulle cause, ma soltanto sugli effetti secondari. Una domanda da porsi è: per quale motivo le galline vengono sfruttate? Perché esistono gli allevamenti, intensivi e non? Qual è la causa di tutta la sofferenza di cui si sta dibattendo? È chiaro che le galline vengano allevate per le uova, e che quindi sia proprio quel "prodotto", e la concezione che noi possiamo disporne, la causa del tutto. Il fatto di ritenere ingenuamente che non vi sia nulla di male nel prendere un uovo ogni tanto da una gallina, magari anche salvata, ribadisce la concezione secondo cui un uovo è per noi un cibo ed è nostro diritto prenderlo anche qualora non ve ne fosse (e non ve ne è) la necessità. Non è altro che la legittimazione di un certo tipo di mentalità, che è poi quella che sta alla base dello sfruttamento degli animali. Certamente l'effetto è diverso, e certamente in questo caso ci si preoccupa della loro sofferenza e le si considera individui, ma non è la sofferenza il punto, bensì la mentalità che in altri contesti genera quella sofferenza. È quella che va messa in discussione, secondo me, non le sue diverse emanazioni. La radice, non i rami. Se noi vogliamo decostruire un condizionamento culturale, dobbiamo anche renderci conto che le domande che ci si pone riguardo alla legittimità dell'uso delle uova sono frutto proprio di quel condizionamento culturale. Una domanda da porsi al riguardo potrebbe essere: "Se le galline non fossero mai state allevate e usate per le uova e fossero come un altro animale che non produce nulla, come ad esempio una volpe, queste domande ce le faremmo?". Il punto è che la nostra cultura ci ha abituato a vedere e a pensare ad alcuni animali come produttori di qualcosa, ed è una visione che abbiamo talmente introiettato che è difficile liberarsene. Li si vede come individui, ma c'è sempre una parte del nostro cervello che tende a fare il collegamento immediato con ciò che producono. Ma è proprio questo che va eradicato. È proprio questo collegamento il motivo per cui è ritenuto giusto e accettabile utilizzare determinati animali, non curandosi di come lo si faccia. È proprio questo collegamento a legittimare le varie pratiche. Se non desideriamo abbandonare l'abitudine di considerare le uova come cibo, perchè il resto del mondo dovrebbe privarsene, se è giusto considerarle un cibo? Se continuiamo a collegare automaticamente galline e uova (per condizionamento culturale che è proprio quello che vorremmo combattere) continuiamo involontariamente a trasmettere un'immagine oggettualizzata e utilitaristica di quegli individui (anche se noi li consideriamo individui), e quell'immagine, purtroppo, legittima l'uso che gli altri ne fanno non preoccupandosi di arrecar loro un'immensa sofferenza.
@@massimilianobasalari8879 ma se in natura è normale che gli uccelli perdano le uova a causa dei predatori, perché in una stalla dovrebbe essere un problema? Chi lo stabilisce che questo comportamento non è accettabile?
Mi permetto di dare un consiglio a chi guardando questo bel video si vuole spingere verso il veganismo. Non improvvisate e andate da un nutrizionista. E fatevi fare una dieta e imparerete come gestirvi. Se fate sport ancora di più.
Non sono mai andata da un nutrizionista. A distanza di anni i miei valori sono perfetti. Andare da un nutrizionista non è necessario se ci si informa bene su come mangiare. Altrimenti ben venga.
Video di ispirazione 😬 prenderò spunto... io di solito vado oltre e non rispondo a provocazioni del tipo “il mondo è sempre andato così, siete degli invasati!” però l’argomento parte sempre da loro, perciò sorrido e cambio discorso... la prossima volta proverò a rispondere con la tua stessa calma 😄
Anch'io lascio perdere, e mi spiace, però la maggior parte fa battute ma poi non ha nessuna voglia di ascoltare le tue motivazioni e dopo 10 anni non mi va più di perdere tempo
KeyLight perché se la prendono col vegano solo perché loro non hanno ancora il coraggio di fare una scelta di coscienza ma si nascondono dietro l’arroganza e l’abitudine. ci vedono come una minaccia ed attaccano in modo egoista perché in realtà è una battaglia contro se stessi, contro i dubbi che hai posto in loro e li ricacciano con le loro provocazioni
Nonostante non sia né vegetariano né vegano, condivido il tuo approccio e tutto quello che hai detto.. sei fortissima, e sicuramente un esempio per chi vuole scegliere un'alimentazione sana e sostenibile. Complimenti davvero
Ciao, ho scoperto per caso il tuo canale e mi sono iscritta perché mi piace il tuo modo pacato e intelligente di spiegare le cose. Sono onnivora, tendenzialmente vegetariana. Ho diversi amici sia vegetariani che vegani. Rispetto ogni scelta. Volevo solo commentare che ho avuto modo di visitare aziende agricole dove le mucche da latte sono trattate con amore e si vede. Esistono aziende così e per fortuna ne esistono sempre di più. La qualità del latte è diversa, si percepisce al sorso. Io credo che quando una cosa è sbagliata o è stata "progettata" male, occorre trovare la strada per riprogettarla meglio ma non necessariamente eliminarla. Il modello della grande distribuzione è servito in un dato momento storico per fare arrivare il cibo a tutti in modo veloce ed economico, poi però abbiamo passato il limite ed oggi occorre ripensare quel modello non più funzionale e spingerci verso un modello sostenibile per ambiente, uomo e ogni altro essere vivente. Il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi consumatori e con le nostre scelte possiamo influenzare il mercato. Ciao!
Sicuramente esistono (pochissime) aziende agricole che trattano gli animali meglio di come vengono trattati negli allevamenti intensivi.. peccato che per produrre il buon latte hai assaggiato le mucche debbano necessariamente essere state ingravidate e che quel latte era destinato ai propri vitellini, esattamente come succede x noi donne che "produciamo" latte solo dopo un parto.
@@simsalabin le mucche sono indotte al calore con estrogeni artificiali, inseminate a mano dal veterinario e dopo il parto i vitelli vengono venduti o messi da parte . Ti assicuro che sentirli lamentarsi è uno strazio. La mucca intanto viene munta ad oltranza fino a quando nel latte non si riscontra il 45 o 50 percento di siero di sangue misto col latte. A quel punto si aspetta alcuni giorni e poi si fa la puntura di estrogeni e così via. Per 3 o 4 anni finché di solito muoiono per problemi cardiaci. Il veterinario se è bravo le fa ammazzare prima che questo avvenga. La mucca allo stato brado vivrebbe 10 12 anni. Mia sorella vive in una azienda agricola.
@@Abaluci59 si infatti, purtroppo lo so! Solo l'ignoranza (intesa non come insulto ma proprio nel senso letterale di persona che non sa) può giustificare chi continua a consumare prodotti di origine animale :-( Per tutti gli altri si tratta di crudeltà allo stato puro.
ottimo video e mi sembra il modo migliore per avvicinare le persone a questa alimentazione o che possano comprenderla a pieno l'unico punto che forse manca è credo l'impianto ambientale che ha l'industria della carne sul ecosistema che comunque viene spiegato nei documentari che hai lasciato in infobox per il resto sei stata fantastica lasci un senso di serenità e calma a ogni video
La scelta della tua alimentazione è esclusivamente tua è nessuno si deve permettere di denigrarla, reprimerla o rifiutarla a priori. Nei tuoi punti che esponi non condivido: il primo, quando affermi che il continuo uso di carne rossa ( ma anche altri tipi aggiungo io) ed insaccati aumenta la possibilità di contrarre tumori, aumento colesterolo (moltissimi hanno il terrore del colesterolo, ma quasi nessuno conosce la sua funzione), diabete. Quello su cui voglio contraddire è la forma con cui l'hai esposta. Ovvero non dovresti dire che la scienza ha ampiamente dimostrato il contrario. Questa non è un' affermazione esaustiva, ma dovresti spiegare il decorso chimico-fisico del nostro organismo che potrebbe portare a queste patologie. Dire che la scienza ha ampiamente dimostrato è limitativo, ma tu sai come si potrebbe manifestare e perché? Dando questa risposta allora si potresti se non convincere qualcuno almeno rendergli chiaro il discorso. il tredici, quando affermi delle proteine da assumere. In questo non nella quantità da assumere, ma nella qualità perché le proteine della carne hanno un percentuale molto maggiore di amminoacidi essenziali (quelli che noi possiamo assumere soltanto ed esclusivamente dall' alimentazione) i quali sono suddivisi in 100% nelle uova da galline che razzolano il terreno ampio e aperto, 98% latticini, 80/85% pesce, 75/80% carne. Gli amminoacidi essenziali contenuti nelle proteine di legumi, farine arrivano ad un massimo di 38% ( 17% nella farina bianca) il restante sono proteine di amminoacidi non essenziali. I quali sono amminoacidi che l'organismo ha la capacità di sintetizzare da solo. Gli amminoacidi sono 20 suddivisi in 8 essenziali ( contenuti tra 100/80 in uova, carne, pesce e latticini) e 12 non essenziali ( contenuti soprattutto nei legumi, farine ecc). Quando fai l'esempio ipotetico di mangiare solo riso per raggiungere il tuo fabbisogno proteico, il quale come affermi è di 40 grammi di proteine. 40 grammi di proteine corrispondono a 250 grammi di riso il quale ha 75/80% di carboidrati complessi che raggiungono una quota di 200 grammi, stai inserendo nel tuo organismo una quantità enormemente nociva di carboidrati (zuccheri o glucidi). La tua scelta come ripeto e condivido è la tua e basta. Puoi evidenziare argomenti morali o personali, ma quando si affermano motivazione scientifiche prova a esprimerle in maniera scientifica, non nel dire è stato ampiamente dimostrato. Così lo trovo come quelle persone che affermano, l'ho sentito dire in televisione. Io uso integratori ed la vitamina D che assumo è in forma vegetale non animale e non sono vegano o altro. Dovresti aggiugere anche punti nel cui discuti di grassi omega3 ed omega6 e ferro (Fe++ il ferro 2) Grazie
Carlotta sicuramente ha usato un forma più breve e immediata per spiegarsi, ma poco esaustiva. Però condivido con Paolo ciò che ha detto, ha fatto un'osservazione rispettosa, costruttiva e corretta. Ha esortato ad essere più precisi 😊 anch'io una volta ho chiesto a dei ragazzi che studiavano biologia e infermieristica se fosse vero e mi hanno risposto che è vero che, qualora dovesse esserci una predisposizione o un cellula tumorale, ci sono alcuni alimenti che ne incentivano il decorso. E io comunque mi ritengo ignorante in materia.
Carlotta mi piace e la rispetto... Inoltre è estrosa nelle sue ricette che mi aiutano a mantenere un equilibrio nella mia alimentazione nell'alternare nutrienti e alimenti nel mio essere onnivora. Però sono in accordo con Paolo e Sabrina... Con la carne non è 2+2=4 ma ci sono diverse variabili da considerare. Inoltre non è del tutto vero che tutti gli allevamenti sono intensivi! Esistono, seppur una minoranza, luoghi in cui non ci sono allevamenti intensivi. Io sono cresciuta con mia nonna in fattoria e niente era o è intensivo! Nessuno viene ammazzatto xké non serve alla catena! Xké non c'è catena... Tutti vivono all'aria e al riparo e tutti mangiano sano. Poi gli altri punti sono condivisibili e possono essere validi x la sua scelta! Che ripeto rispetto. Purtroppo è vero che la stramaggioranza di allevamenti è intensiva, e per questo mi limito al minimo e non acquisto uova (il latte e formaggi non li mangio) se non libere e felici e dalla mia amica che ha le sue amiche galline... Comunque intensiva o no, se l'approccio di chi è veg cambierebbe verso il latte e le uova se prese in un luogo "sano"... per la carne e il pesce non cambierebbe... E va bene così! ☺ Magari un giorno ne farò anche io a meno del tutto... X ora anche x me va bene così. Ognuno sa cosa gli fa bene e come vuol vivere. Rispetto a tutti!!
Tutte le proteine che assimili mangiando una bistecca o un hamburger sai da dove vengono? Dai vegetali mangiati dalla mucca. Gli animali non producono le proteine ma tutte le proteine si originano nelle piante. Mucche, maiali,polli sono solo degli intermediari..
Grazie dal più profondo del cuore per il tuo amore e la tua compassione nei confronti degli animali! 💚 E grazie ovviamente per tutto il resto! La tua dolcezza, la tua preparazione, la tua abilità nel presentare le ricette e realizzare i video... Sei una persona davvero, davvero speciale 🌹
Questo video mi è piaciuto moltissimo. Credo di aver recepito il messaggio di ogni punto che hai affrontato. Inoltre mi hai ispirato anche molta calma... insomma mi sono subito iscritta!
Grazie mille Desiree! Benvenuta! Mi fa tanto piacere :)
e siamo in due Desiree
Sta ispirando anche me
@@CucinaBotanica ppp
Pp
Non sono vegano nè vegetariano, ma ho trovato questa tua analisi molto dettagliata e positivamente pacata, grazie per il lavoro di buona informazione che hai fatto!
Bravissima! Affronti un tema importante con estrema delicatezza, non giudichi, ma insegni. Credo che il tuo modo di fare possa aiutare molte persone ad affrontare un cambiamento nelle proprie abitudini (sotto alcuni aspetti può non essere semplice) in modo rilassato e positivo. Io sto cambiando e ti dico grazie
Ilaria, grazie a te! Mi fa veramente piacere leggere questo messaggio, ti auguro tutto il meglio nella tua transizione :)
Ciao Carlotta, bel video! Io parlo d' onnivoro ( almeno per il momento 😂 ) ma per rispetto all'ambiente e ai bovini e agli ovini ho deciso di ridurre la carne e di non bere più il latte di mucca e di capra e non mangiare latticini, so che per molti vegani ho fatto poco ma le strade più lunghe iniziano dai piccoli passi se tutti facessimo un pasto vegano al giorno credo che l'ambiente e in parte la salute ne avrebbe dei benefici. Carlotta se posso consigliarti nel fare dei video spesa sui prodotti vegan da supermercato/discount qui su TH-cam credo che aiuteresti un pò noi " mezzi vegani "
anche io ho iniziato così! ora per caso lo sei diventato?☺️
È già un bel passo! Non tutti riescono a rinunciare alla carne. Io ho cominciato tagliando carne un anno fa e lo scorso giugno ho smesso anche latte e uova. È sempre un inizio ;)
scusa ma il rispetto degli animali , ok ma per l essereumano?? In Perù, dove il 22% della popolazione vive in povertà, la situazione non è migliore. Un chilo di quinoa costa dieci soles, circa 2,70 euro: più del pollo e quattro volte il riso. Secondo le statistiche governative il consumo è crollato a livello nazionale per questo motivo. Una notizia preoccupante, visto che proprio per le eccezionali proprietà nutritive la quinoa risultava fondamentale per sostenere la popolazione nelle zone più povere del Paese, colpite da un livello di malnutrizione infantile fra i più alti in Sud America. Secondo l’UNICEF il 19.5% dei bambini peruviani soffre oggi di malnutrizione cronica.
Il paradosso è evidente: mentre nei Paesi d’origine è diventato più conveniente mangiare l’hamburger di una multinazionale, i ricchi europei e americani possono consumare l’etico, salutista e sostenibile burger vegano di quinoa. S e secondo un dettagliato reportage di Human Rights Watch, gli anacardi vietnamiti provengono infatti quasi totalmente dal lavoro forzato nei centri di recupero per tossicodipendenti condannati. Moltissimi detenuti arrivano in questi centri senza essere stati difesi da un avvocato e senza un regolare processo e sono costretti a lavorare otto ore al giorno, sei giorni alla settimana, a un ritmo di estrazione di un anacardo ogni sei secondi.
Chi non rispetta questi standard subisce svariate punizioni corporali: viene picchiato con bastoni chiodati, rinchiuso in celle d’isolamento, costretto al digiuno e privato dell’acqua. In molti casi torturato con l’elettroshock.Per questo motivo Human Rights Watch li ha definiti “anacardi insanguinati”, come i diamanti africani.
e cosi via fino ai danni provocati dalle colture di soia!!!
@@carlobianchibianchi6312 La fame nel mondo uccide 24.000 persone ogni giorno perchè le popolazioni dei paesi poveri sono costrette a coltivare nelle loro terre alimenti per il bestiame dei paesi ricchi;
la fame nel mondo è causata dalla cattiva distribuzione delle risorse, ma soprattutto dalla mancanza di quella risorse che vengono sottratte alle popolazioni più povere dalla costrizione, da parte delle multinazionali, a produrre monoculture per ingrassare gli animali dell’occidente;
non c’è abbastanza terra per nutrire un popolo di carnivori perchè nutrire tutti con l’alimentazione carnea richiederebbe le risorse di 7 pianeti come la Terra;
il mondo occidentale consumando carne e derivati animali sperpera le risorse che basterebbero a sfamare tutti gli esseri umani del pianeta.
I CEREALI NECESSARI PER PRODURRE UN SOLO HAMBURGER SAREBBERO SUFFICIENTI A SFAMARE 40 BAMBINI AL GIORNO;
Se tutti i terreni coltivabili fossero utilizzati per produrre solo alimenti vegetali per gli esseri umani e non per gli animali da sfruttare e maltrattare si potrebbe sfamare una popolazione pari 10 volte a quella attuale, con la logica conseguenza che verrebbe abolita la fame nel mondo.
I terreni coltivati a legumi possono nutrire una popolazione 20 volte superiore rispetto quella alimentabile destinando una stessa porzione di territorio all’allevamento di animali;
ogni anno in Italia si consumano 83 kg di carne pro capite mentre il terzo mondo muore di fame per ingrassare le "nostre" bistecche;
si possono nutrire 12 persone con i prodotti coltivati su un terreno necessario per nutrire una sola persona che mangia carne; OGNI ESSERE UMANO CHE MANGIA LA CARNE COSTRINGE NOVE PERSONE A DIGUINARE;
occorrono 15 kg di grano e leguminose per ottenere 1 kg di carne: se solo gli americani non mangiassero carne si potrebbe sfamare 600 milioni di persone in più.
Il 75% delle terre coltivabili in occidente è usato per allevare e nutrire gli animali;
il 70% dei cereali prodotti nel mondo viene utilizzato per ingrassare gli animali d’allevamento; se tutti mangiassero come gli americani solo un terzo dell’attuale popolazione mondiale potrebbe sfamarsi.
Il 70% del grano coltivato negli Stati Uniti è destinato agli animali d’allevamento: solo con questo si potrebbe nutrire una popolazione di 1 miliardo e 300 milioni di persone; ben 7 persone potrebbero nutrirsi con l’equivalente di quello che mangia un americano carnivoro.
Il solo modo di vincere la fame nel mondo è quello di abbassare il livello di ricchezza e sprechi del mondo occidentale in modo che i poveri dei paesi in via di sviluppo non siano costretti ad adibire le loro terre a pascolo per i nostri animali d’allevamento:
questo può accadere solo cambiando la nostra alimentazione basata sulla carne, solo se ciascuno di noi smette di essere causa del problema cambiando stile di vita, escludendo il superfluo per vivere;
il terzo mondo può sollevarsi attraverso la politica del mercato equo e solidale puntando sull’artigianato e sull’agricoltura tradizionale con l’appoggio di intermediari no profit e volontari per la vendita.
Devono sapere coloro che lottano a favore del terzo mondo, ma che si ritrovano in incontri programmatici e cene a base di bistecche, che essi sono la causa indiretta della fame dei popoli meno abbienti:
le terre delle popolazioni più povere vengono acquistate per pochi spiccioli dalle multinazionali per coltivare alimenti destinati agli animali d’allevamento.
Il 75% dei cereali consumati dagli animali d’allevamento viene da paesi in via di sviluppo; 36 dei 40 paesi più poveri al mondo esportano tale cibo verso l’Europa e gli Stati Uniti.
Un’area grande 7 volte l’Europa viene impegnata per produrre alimenti per gli animali.
Quasi l’80% dei cerali coltivati in Europa è destinato agli animali d’allevamento. Ognuno deve essere consapevole che mangiando carne contribuisce ad affamare o a far morire qualcuno nel terzo mondo.
@@carlobianchibianchi6312 "Ma tu usi il telefonino!" (e/o altri prodotti di consumo)
Almeno un commento su dieci, tra quelli di coloro che sono a favore di sfruttamento e uccisione di altri animali, include l'argomentazione dell'uso del telefonino (o altri beni di consumo).
L'interlocutore si affretta a parlare di come i vegani usino telefonini (o altri beni di consumo) che sono causa di sfruttamento di lavoratori tenuti in condizioni davvero misere sia dal punto di vista economico che ambientale. Naturalmente, nessuno nega che dietro l'acquisto di certi beni di consumo ci sia sfruttamento ai danni di umani e ambiente.
E neanche avrei alcun problema a prendere sul serio un ipotetico commento come il seguente, ipotetico perché, in diversi anni di attività sul web, non l'ho mai letto: "Salve, faccio parte di un'associazione che s'impegna a sensibilizzare le persone sull'uso dei telefonini (o altro) e sulla loro provenienza, promuovendo anche campagne di informazione per far ricorso a produttori che abbiano degli standard etici certificati oppure all'acquisto dell'usato, allo scopo di non incrementare il mercato di multinazionali egoiste e irrispettose dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente. Come associazione che si batte contro la mercificazione delle persone e contro la violenza, siamo molto interessati alle vostre campagne di informazione contro lo sfruttamento e l'uccisione di animali.
Penso che le due lotte abbiano una radice comune nel voler porre fine a forme di sfruttamento e violenza di cui soffrono sia gli umani che altri individui di altre specie, quindi potrebbe esserci sicuramente occasione di mettere in relazione diversi movimenti di lotta contro ogni sistema oppressivo.") Una cosa simile non accade mai. Quello che leggo, invece, è il classico "Ma voi usate il telefonino (o altro), quindi...", con relativa accusa verso i vegani di essere degli ipocriti a cui non frega nulla, se non di sentirsi superiori e di difendere gli animali.
Questo tipo di argomentazione non regge per vari motivi.
Il principale è abbastanza facile da spiegare. Hai mai visto qualcuno dare a una persona dell'ipocrita per il fatto di usare un telefonino (o altro), sotto un post che parla di uccisione di foche o di visoni per la pelliccia? Lo hai mai visto sotto un post di una pagina che parla di abbandoni o lotte clandestine di cani? Sicuramente no. In quei casi, infatti, quel tipo di violenza non viene condiviso dal 99% delle persone. Chi legge post su quegli argomenti, non sente alcun disagio, dato che fa parte di quella maggioranza e riconosce in quegli animali delle vittime e degli individui. Non ha, quindi, nessun bisogno di scovare motivi per accusare l'altro di ipocrisia.
Ma appena la specie cambia e si parla di veganismo, ecco che salta fuori l'argomento del telefonino (o altro), presentato nella maniera più stringata possibile, come un modo per rigettare la palla nel campo dell'avversario: "io uccido animali, ma tu usi il telefonino (o altro), 1-1 e palla al centro".
Nel caso si tratti di sensi di colpa a cui riparare accusando l'altro di ipocrisia per avere un telefonino, sarebbe il caso che le persone se la vedessero con la propria coscienza, invece che cercare qualche colpa nell'altro.
Già il fatto di mettersi alla ricerca di qualcosa di cui incolpare l'altro, potrebbe dirla lunga su sentimenti, inconsci o meno, di colpevolezza rispetto agli animali di cui si sta parlando. In pratica, le persone, spesso mettono le mani avanti, senza neanche essere state chiamate in causa personalmente. In tutta questa dinamica, chi resta fuori è il soggetto stesso della discussione, chi viene ucciso.
Gli animali, che già sono dei veri e propri fantasmi, lontani dalla vista del pubblico tranne che per i pezzi dei loro corpi in vendita, finiscono per scomparire del tutto, in un discorso che viene spostato su cosa fa il "vegano".
E visto che chi tira fuori l'argomento del telefonino (o altro) , per primo ha messo in relazione lavoratori umani e animali, mi piacerebbe sapere quale tipo di lavoro preveda, per contratto, l'essere uccisi a fine carriera, come accade agli animali. Per quanto un umano possa essere sfruttato (cosa comunque ingiusta), non riceverà mai lo stesso trattamento di un animale: un animale, dal suo "posto di lavoro", ci esce, sempre e comunque, con la gola tagliata.
Non bisognerebbe pensare poi che il mondo del lavoro che si basa sullo sfruttamento e uccisione di animali sia idilliaco, anzi...
Sono sfruttati e sottopagati anche le persone che uccidono animali per i consumatori, sono sfruttati anche quelli che raccolgono le piante destinate a nutrire gli animali allevati, sono sfruttati quelli che costruiscono le pistole a proiettile captivo, le pinze con elettrodi e i coltelli che si usano al mattatoio, oppure quelli che costruiscono gli stessi telefonini e computer con cui si organizzano gli ordini per smistarli ai supermercati, e, proseguendo in questa catena di rapporti tra produttori, consumatori, fornitori e altri agenti, si capirebbe come nessuno sia esente da sfruttamento (a parte chi sta al vertice del profitto), sia subendo quello sfruttamento in prima persona che partecipandovi come consumatore. In conclusione, ricordiamoci che gli animali hanno il peggiore trattamento di fine "carriera" in assoluto tra tutti gli individui che sono coinvolti in forme di lavoro umane. Avere almeno il coraggio di riconoscere questo, sarebbe un passo avanti per non farli ridiventare dei fantasmi, posti da sempre al gradino più basso del nostro sistema oppressivo e violento.
Nessun umano, per quanto sfruttato, scambierebbe mai il proprio posto con il loro.
Io sono aperta a ogni pensiero e mentalità, ma ammetto che prima di guardare questo video, mi sono sempre chiesta perché effettivamente un vegano sceglie di seguire questo stile di vita. Mi hai aperto gli occhi ancora di più.
D'ora in poi posterò questo video a chiunque mi farà domande, in 12 minuti hai risposto a TUTTO 💜
Ahahah grazie!!
In uno dei prossimi video potresti affrontare anche il tema del consumo di miele? Ho sentito diverse opinioni a riguardo, soprattutto sul fatto che contribuisca alla preservazione delle api, e vorrei sentire la tua perché sembri molto informata
Io amo le api e le ho anche avute per un periodo(causa pesticidi dei vicini purtroppo sono morte) prima o poi ho intenzione di riprenderle. Le api sono meravigliose. Il problema sta nello sfruttamento. Un apicoltore non le farà soffrire. Ad esempio la raccolta del propoli è da evitare perché comporta uno stress(e lesioni) alle api. Ma il miele e la sua raccolta non creano problemi. Durante la primavera e l'estate le api crescono moltissimo di numero se non si dà loro spazio per accumulare il miele raccolto semplicemente si creeranno una nuova regina e si divideranno(sciamano). Le api sciamate se non sistemate in un alveare probabilmente si sistemeranno in anfratti e spesso le persone spaventate le potrebbero uccidere per eliminare l'alveare che si creano. Quindi è più semplice dare lorospazio per accatastare il miele e quando nasce una nuova regina dare una nuova casa allo sciame in modo che siano al sicuro e possano vivere e moltiplicarsi. Il miele prodotto è veramente di molto superiore al fabbisogno. Può quindi essere raccolto senza creare problemi alle api.
@@anna_sunflower85 una risposta interessante. Grazie per l'informazione. ☺
@@anna_sunflower85 ciao, mi dispiace per l'accaduto, so cosa vuol dire perdere una famiglia. Riguardo l'argomento pesticidi questa primavera i miei alveari "scoppiavano", proprio perché gli agricoltori non avevano occasione per effettuare i trattamenti pesticidi. Ora siamo messi tutti male perché le api non hanno miele (principalmente per via del lungo periodo di pioggia durante le principali fioriture). Quindi dovrò a malincuore apportare kg e kg di candito per farle sopravvivere. Ultimamente per le api non va affatto bene, servirebbe molta più consapevolezza e buonsenso da parte di tutti...
@@anna_sunflower85 Sono vegano, ma un po' indeciso sul consumo di miele. Non lo compro mai, ma mi è capitato che ci fosse miele in qualcosa che ho mangiato. Mi chiedo se dobbiamo sempre considerarlo uno sfruttamento o una sofferenza, visto che in effetti l'apicultore non fa che ricreare artificialmente l'ambiente delle api. Inoltre non si possono utilizzare delle droghe per "pompare" gli insetti e costringerli ad esempio alla riproduzione o a fare più miele.
Mi pongo lo stesso problema per quanto riguarda la lana.
@@dariocarere3598 Assolutamente d'accordo con te
Al "non e' importante per noi se vi facciamo pena" mi sono commossa.
Sono vegetariana da molti anni e da poco (quasi) vegana e mi emoziona ritrovarmi nelle tue parole. Sono circondata da persone che non condividono la mia scelta e che, anzi, a volte la deridono.
Grazie per questo video.
Anche io, sono vegana. Sto imperando Italiano, così io guardo il tuo videos ma tu parla molto rapidamente! :) Anyways, I am glad I found an Italian vegan on the internet haha
Sono felicissimo che ci sia qualcuno che vuole imparare la mia splendida lingua, una delle poche cose che amo di questo paese.
I’m delighted there are people who want to learn my beautiful language, one of the few things I love about this country.
Possiamo digerire anche la carne umana. Non per questo dobbiamo diventare dei cannibali. Estremo ma vero. 😅
La carne vegana fà male però, è priva di nutrienti visto che si tratta di animali disagiati che non seguono una corretta alimentazione
@@khazaliddrake4950 carne vegana?
Khazalid Drake ?! La carne di soia è appunto soia quindi è più sana e ha più proteine della bistecca. Ma l’hai visto il video o parlare per dare aria alla bocca?
@@khazaliddrake4950 al contrario, è ricca di vitamine e proteine
@@CicoinTokyo777 la dieta vegana rende talmente stupidi da non capire ció che ho scritto! 🤣
carne vegana= di un vegano.. stavo sfottendo
Ciao Carlotta! Mi piace molto il tuo stile, sono onnivora e per ora non intendo diventare vegana (mai dire mai nella vita) ma voglio avvicinarmi ad uno stile di vita più sano e sostenibile, ti ringrazio perché finalmente ho scoperto un canale che con positività, inclusione e rispetto mi sta guidando in questo processo. Spero che continuerai a lungo questo canale perché ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Un abbraccio.
Ciao, se non vuoi proprio diventare veg, già è un buon passo iniziare a ridurre carne & co. nella tua dieta. Il pianeta ringrazia.
Ciao! sono un attivista antispecista, se hai bisogno di info chiedi pure 😁
Sono capitata qui 2 settimane fa x caso, ho guardato i video riguardo gli allevamenti ecc, ed è da 10 giorni che non mangio più carne. Qualcosa mi è scattato in testa e dico grazie perché purtroppo molte cose non le sapevo, troppa ignoranza! Sono decisa nella mia scelta come non mai, forza ragazzi, c'è da svegliarsi!!!
giuli etta Wow bravissima!!!!avanti tutta!!!!🙏🏻💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻👍🏻👍🏻
Forza e coraggio!
Io invece ho deciso che domani essendo libero mi prendo una bistecca da 1 kg e me la sparo con cose si Vegane ma di contorno (forse cicoria se la trovo)
Ps : ovviamente al sangue quasi cruda 😜
QUESTO VIDEO MI HA CAMBIATO LA VITA
dopo due anni dalla prima volta che l'ho visto sono più convinto di prima e aspetto con ansia il giorno in cui avrò l'autonomia per intraprendere questa alimentare o quello in cui riuscirò finalmente a convincere i miei genitori ❤️ grazie per tutto quello che fai
"Se tutti diventassero vegani tante persone perderebbero il lavoro"
That's the point, far completamente chiudere gli allevamenti intensivi 😅
Sarebbe meglio rispondere così:
Ci sono persone il cui compito è di disegnare immagini accattivanti sui pacchetti di sigarette per incrementare la voglia di fumare. Ci sono persone il cui compito è quello di punire con la tortura altri esseri umani, come accade nei paesi dove i diritti fondamentali della persona sono ancora inesistenti. Ci sono persone il cui compito è quello di inoculare sostanze chimiche accecanti negli occhi di conigli per testarle. Ci sono persone cui il compito è quello di confinare volpi in minuscole gabbie, ucciderle tramite elettrocuzione anale e scuoiarle per ricavarne pellicce di lusso.
Il solo fatto di vivere in un mondo in cui le persone sono in grado di ricavare un profitto sfruttando e facendo del male ad altri non significa che tutto ciò vada bene. Avere un lavoro non costituisce una virtù di per sé. Si consideri inoltre che i metodi odierni di allevamento degli animali hanno ridotto drasticamente il numero dei posti di lavori nel settore. Il modello di confinamento intensivo o allevamento industriale è sempre più globale e si basa sull'uso di tecnologie finalizzate a produrre la maggior quantità di animali con il minor costo e lavoro possibile. Questo significa che, per fare solo un esempio, un capannone per l'allevamento di galline "da carne" avrà diecimila uccelli stipati al suo interno che di solito saranno supervisionati da un solo lavoratore.
Man mano che ci saranno più persone che smetteranno di mangiare carne, uova, latticini (e, in generale, di usare prodotti di origine animale), verranno creati nuovi posti di lavoro e nuove industrie che non ne fanno uso. Nel momento in cui diminuirà la domanda di prodotti di origine animale, assisteremo anche ad un aumento di programmi volti a favorire la transizione verso un altro tipo di industria. D'altronde, quando si tratta di registrare un aumento nelle vendite di pannelli solari, nessuno usa la scusa che potrebbero aumentare i posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili a discapito di quelli nell'industria del gas e del petrolio.
Inoltre Il passaggio da un mondo smodatamente carnivoro a uno totalmente vegano, se mai avverrà, sarà graduale, e non avverrà certo nel giro di pochi anni. Perciò vi sarà tutto il tempo per le future generazioni di scegliere lavori diversi. Diminuiranno i macellai, e aumenteranno altri tipi di lavoratori: fruttivendoli, addetti alla preparazione di pasti vegani, ecc...
Non si finisce mai di imparare guardando i tuoi video! Super interessante come al solito. Complimentoni. ❤️👏
Grazie di cuore, Clara!
Bellissimo video. Quello che mi ha colpito é che hai detto che si tratta di una "non scelta" e che questo basti a modificare le cose. Non l'avevo mai vista in questo modo. Ciò su cui riflettevo é che in 8 anni il mio approccio nel giustificare questa scelta é cambiato..all'inizio la spingevo, la spiegavo (anche quando non mi era richiesto), poi ho smesso perché ero stanca di discutere... E un po' questo mi ha fatto sentire in colpa nel corso del tempo, come se non stessi facendo abbastanza. Mi ha evitato molte sofferenze date dal dibattito (che ho sostituito con spiegazioni semplici e veloci solo quando richieste), ma ancora non mi sembra di fare la differenza, perché nel mio ambiente di vita e di lavoro sono circondata da questa scelta. Cmq grazie per il video. Sei sempre fortissima Carlottina.
Adoro il tuo approccio pacato, pacifico e inclusivo alla causa, perché è molto simile al mio modo di fare o almeno io ci sto provando ma tu sei molto più brava haha quindi grazie grazie grazie ❤
Ciao Carlotta è da dicembre 2020 che ho scoperto i tuoi video e da poco che ho incominciato a preparare le tue ricette. Tutte ottime e facilmente eseguibili!!! Dalle tue parole ho capito che io sono nata vegana( ho 54 anni) da piccola venivo obbligata a mangiare carne e bere latte per tutte le false motivazioni da te elencate ( anni fa le ideologie erano diverse). Sono 6 anni che sono diventata finalmente vegetariana per problemi di salute di mio marito e da quando ho visto i tuoi video sto diventando vegana e sto facendo conoscere le tue ricette a tutta la famiglia (siamo in 5). Ti ringrazio per avermi fatto capire che con un po' di allenamento preparare piatti vegani è molto semplice.
Infondi una così profonda dolcezza con le tue parole! Sei un raggio di sole, grazie per questo video utilissimo, sinceri complimenti :)
Ottimo video. Aggiungerei l'obiezione che molti mi fanno:anche le piante soffrono. Allora spiego che può essere vero, ma che per avere un 1kg di carne occorre uccidere 10 kg di piante,cereali e legumi. Meglio assumere direttamente 1kg di cereali e legumi. Se ne salvano 9kg e conviene anche alle piante.
Oltre al fatto che le piante, diversamente dagli animali e dagli esseri umani, NON sono esseri viventi senzienti dotati di intelletto :)
@@AstoriaSwan esattamente
Sono assolutamente d’accordo con Franco, oltretutto la perfezione non esiste, si fa il meglio che si può, ma non sono affatto d’accordo con Ninas le piante sono senzienti! E ti dirò di più, hanno anche delle emozioni.
Ci sono degli studi fatti in proposito con elettrodi posti su foglie e radici di piante con i quali delle piante potevano suonare, come avessero a disposizione un pianoforte.
Parecchie piante all’inizio provano tutte le note, poi si è visto che ne scelgono all’incirca 4 (in realtà gli alberi secolari di più e ci hanno fatto anche dei CD di musica rilassante) ed ogni tipo di pianta (ad es. tutti i gerani, tutte le begonie ecc.) produce sempre le stesse note.
Una volta a TerraFutura a Firenze c’era esposto un alberello con questi elettrodi che “cantava”. Un signore incredulo ha voluto “testare” la realtà della situazione staccando una foglia all’albero. Beh la piante ha smesso improvvisamente di cantare. Non si è più fatta sentire per mezz’ora poi pian piano ha ripreso.
Dopo tot tempo è ripassata la stessa persona ed è ritornata muta.
Con questo non voglio dire di non mangiare piante, ma di essere consapevoli che anche loro hanno una coscienza, rendersi conto che si muovono magari molto lentamente, ma con un certo criterio come andare verso il sole o i rampicanti verso degli appigli(e sanno dove sono senza neanche avere gli occhi!), che attivano meccanismi di difesa quando vengono attaccate dai parassiti aumentando la produzione di oli essenziali ed avvertono le piante vicine grazie all’incredibile rete di comunicazione che creano con le radici, così le vicine aumentano gli oli essenziali prima di essere attaccate,che usano strategie di riproduzione come fornire golose tentazioni per far diffondere i propri semi addirittura già nel fertilizzante o creare delle vere proprie trivelle naturali per piantare i propri semi che addirittura si innescano solo con la pioggia e se non sono state efficaci riprendono la forma di trivelle in attesa della prossima pioggia.
C’è tutto un mondo da scoprire. Non sottovalutiamolo.
Io intanto le ammiro e le ringrazio quando le raccolgo o le mangio.
Poi ad ognuno il suo.
Questa obiezione è estremamente comune, e sembra davvero impossibile far capire agli onnivori accaniti che tagliare una zucchina non è esattamente la stessa cosa che tagliare la gola di una mucca. All'improvviso diventano tutti empatici persino con chi non ha sistema nervoso centrale.
@@maddamn3740 1 - "Anche i vegetali soffrono"
Volendo rispondere in modo serio a una affermazione simile possiamo dire che: innanzitutto, i vegetali non hanno un sistema nervoso, e quindi, anche se sicuramente sono in grado di reagire agli stimoli esterni, non possiamo catalogare queste reazioni come sentimenti.
Se anche così fosse, sarebbe un motivo in più per nutrirsi direttamente di vegetali anziché di cibi animali, perché per "produrre" carne la quantità di vegetali usata è molto maggiore di quella necessaria per il diretto consumo umano.
Inoltre, abbiamo molti dubbi sul fatto che chi pone questa domanda abbia davvero a cuore la sofferenza dei vegetali: se è così insensibile da non aver problemi ad ammazzare animali per cibarsene, quando gli animali sono palesemente esseri senzienti che soffrono, perché dovrebbe farsi problemi ad addentare una carota? Una critica del genere fatta a un vegano potrebbe essere presa sul serio solo se provenisse da un fruttariano. Un fruttariano si ciba solo di frutta, e così facendo non causa né morte, né danno alle piante, perché la frutta si stacca dalla pianta in modo naturale.
Chi è veramente interessato alla sofferenza delle piante, dovrebbe fare questa scelta.
Se l'obiezione è invece sollevata per "dimostrarci" che non siamo coerenti fino in fondo nella nostra scelta, lasciateci rispondere "Da che pulpito vien la predica"! Chi non si preoccupa minimamente di arrecare sofferenza agli altri può star tranquillo e non essere accusato di incoerenza perché ogni cosa che fa è lecita, è la coerenza del menefreghismo. Chi invece si preoccupa di causare il minor danno possibile deve essere "perfetto", pena il venir tacciato di incoerenza. Molto comodo!
Ma lasciateci dire che a noi della coerenza importa ben poco. Ci importa di fare il più possibile per minimizzare la sofferenza che arrechiamo, e il fatto di non poter essere perfetti non è certo una ragione per indurci a non fare niente del tutto.
Giustificare l'uccisione degli animali per nutrirsene sulla base dell'assunto che "anche i vegetali soffrono" equivale ad affermare che un animale e un vegetale soffrono allo stesso modo, cosa che invece non ha alcun fondamento scientifico, infatti un animale non può certamente essere equiparato ad un vegetale.
Da un punto di vista scientifico infatti questo sofisma non regge, poiché gli animali hanno un sistema nervoso (del quale fanno parte i nervi sensitivi muniti di recettori del dolore) in grado di percepire il dolore in maniera simile a come lo percepiamo noi umani. Nel caso delle "informazioni" riguardo al dolore che prova un animale, esse arrivano al cervello esattamente come accade per gli esseri umani, mentre nelle piante tutto questo semplicemente non può verificarsi, essendo esse sprovviste di sistema nervoso centrale.
Pertanto la tipologia delle loro "sensazioni" - anch'esse scientificamente dimostrate - non viene in nessun caso elaborata dal sistema nervoso (in esse inesistente), il solo in grado di tradurre queste stesse sensazioni trasformandole in effettivo dolore. La differenza "scientifica" tra animali e vegetali - e della loro conseguente reazione agli stimoli del dolore - è pertanto sostanziale ed inequivocabile.
La logica che, poiché anche i vegetali soffrono, giustifica il fatto di continuare a far soffrire e a mangiare assieme ad essi pure gli animali, porta conseguentemente ad accettare, sulla base dello stesso principio, il fatto che, poiché gli animali soffrono, è lecito che soffrano pure gli umani. E' una semplice questione di logica, appunto.
Gli animali (umani compresi), nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato sistemi come la fuga per sottrarsi agli attacchi e per evitare così il dolore (e di essere uccisi), cosa che le piante non hanno necessità di fare. Tant'è vero che dal punto di vista scientifico gli animali - così come l'uomo - sono considerati esseri senzienti (cioè in grado di "sentire" il dolore) a tutti gli effetti, mentre alle piante questo status è negato.
Un esempio estremamente banale della differente reazione alla violenza da parte degli animali rispetto alle piante, oltre alla fuga, è dato dal fatto che se ad un animale viene amputata una estremità essa non ricresce e l'animale resta pertanto menomato - spesso addirittura incapace di sopravvivere perché non più in grado di procurarsi il cibo. Al contrario, una pianta che subisce una potatura, anche consistente, diventa più forte e rigogliosa e non risente affatto delle "menomazioni" subite, traendone anzi giovamento. Non c'è dunque nessuna ragione logica né tanto meno scientifica per sostenere che il dolore dell'animale e del vegetale siano equivalenti: si tratta invece di un mero assunto capzioso che ha il solo fine di continuare a giustificare la violazione etica di fondo che l'animale uomo commette cibandosi degli altri animali, pur non avendo egli alcuna necessità di farlo per la propria sopravvivenza.
Inoltre, invocando la necessità e giustificando la liceità etica di cibarsi di animali per sopravvivere, si giunge inevitabilmente a giustificare implicitamente di potersi cibare anche di altri esseri umani.
E' il nostro senso morale che ci impedisce di farlo, non le leggi di natura da molti invocate e che invece giustificano il cannibalismo. E se il nostro senso morale ha contribuito enormemente al progresso della civiltà umana, non si capisce perché detto senso morale, nell'ottica di una civiltà umana più evoluta, non debba essere esteso anche agli altri esseri senzienti.
Del resto non va dimenticato che anche l'uomo appartiene al regno animale e nutrirsi di animali è assai più vicino al cannibalismo di quanto non lo sia nutrirsi di vegetali.
Mangiare la carne degli altri animali anziché quella umana è una differenza di grado ma non di genere e facendolo restiamo comunque molto più prossimi al cannibalismo che non cibandoci di vegetali.
Le più grandi conquiste della civiltà umana implicano l'estensione di nuove libertà e diritti: citiamo - ad esempio - quelli agli schiavi, alle donne, ai neri, agli omosessuali.
Pertanto, se si ritiene che l'etica sia uno dei pilastri fondamentali dell'evoluzione umana, si dovrà inevitabilmente giungere ad accettare ciò che è eticamente più corretto, e non soltanto ciò che ci fa piacere ritenere tale e che ci fa più comodo continuare a credere e a fare.
La dieta mediterranea è effettivamente a prevalenza vegetale. Mi fanno molto sorridere quelli che si ingozzano quotidianamente di carne "perché l'abbiamo sempre mangiata", ignorando che la dieta mediterranea fa un uso limitatissimo di carne.
Ti sto leggendo mangiando 8 hamburger....
@@andreasapio713 Ma a me cosa dovrebbe importare, gioia? Per me puoi anche farti clisteri di catrame, sei irrilevante tanto quanto lo eri prima di notificarmi le tue abitudini alimentari :)
@@six.elev3stn738 idem di te.... inutile che ci dici le tue abitudini da omosessuale
@@andreasapio713 Ok cucciola ❤️
Ottimo video... da 40 anni non mangio carne e sto benissimo... speriamo in un futuro con meno crudeltà e più disponibilità da parte di tutti. Sei forte bye
Ciao Carlotta, sono una nuova iscritta e devo dire che non credevo di trovare il tuo canale così interessante! Mi sono dovuta ricredere, mi è capitato spesso di pensare almeno a qualcuno di quegli stereotipi sul veganesimo ma con questo video penso di aver afferrato tutti i concetti di cui hai parlato, per questo ti ringrazio per avermi schiarito le idee😘. Devo dire anche che le tue ricette sono una migliore dell'altra, ho già provato il gelato ai frutti di bosco e presto voglio cimentarmi con i burger di legumi😍 sembrano squisiti. Ti auguro di riuscire sempre più nell' intento di far capire alle persone l'importanza dell'essere vegani, io ancora non lo sono ma grazie ai tuoi video sto acquisendo più consapevolezza e ultimamente ho iniziato a consumare molta meno carne! Torna presto con un nuovo video😘😀
Ciao Carlotta :)
Non sono vegana, ma dopo un tumore al seno ho tolto completamente dalla mia dieta così tante cose che mi sento spesso dire "anche tu vegana insomma". Ti seguo e ammiro molto. Sei dolce e delicata oltre che una cuoca fantastica! È un video davvero interessante e intelligente. Aggiungerei solo qualcosa sul latte delle mucche da latte che hai descritto benissimo, e di quanto, per i processi a cui sono costretti questi animali, il latte che ci ritroviamo negli scaffali sia carico, carico di ormoni, una delle principali cause del tumore al seno, per fare un esempio. Quanto al calcio, ci sono studi autorevoli, che dimostrano come i latticini non combattano affatto l'osteoporosi. È piuttosto un consumo eccessivo di proteine animali e l'effetto acidificante che ne consegue a togliere il calcio nelle nostre ossa. Abbiamo verdure e semi a correre in nostro aiuto come suggerisci anche tu! Grazie quindi per questo video! Ti lascio di cuore i miei auguri di buon Natale e felice anno nuovo. Un caro abbraccio e una coccolina a Fiocco ❤️
Sono rimasta sconcertata dal tuo racconto riguardo alla fine che fanno i pulicini, sono davvero senza parole
Jessica Ruggenenti scusami ma credo che il punto fondamentale in questo caso sia nella scelta per cui si diventa vegani, il tuo ragionamento è applicabile a quella minoranza che si definisce vegana x ragioni salutistiche (al di lá di condividere o meno alcune tue affermazioni) mentre, come nel caso di questo video e della maggior parte delle persone vegane, la scelta è fatta per etica personale; anche se dimostrassero che la carne fosse la panacea di tutti i mali non cambierebbe nulla proprio per la motivazione della scelta
@@linda8961 anche essere vegan può comportare disastri ambientali e sociali.
In Perù e Bolivia attualmente c'è una vera e propria deforestazione e una dura guerra tra bande.. Per la cocaina? Per il petrolio?
Ma va... Per la vostra quinoa... La dieta giusta per il nostro ecosistema è onnivora, bisogna solo diminuire il consumo di carne in genere e soprattutto bovina.
ale brix2 a parte che non riesco a trovare il nesso tra la tua risposta e la mia considerazione in merito; io non ho detto di essere o meno vegana, ho parlato di differenze di motivazione della scelta. Detto ció, la quinoa è esclusivo appannaggio dei vegani? Quindi anche la pasta al pomodoro? Il riso? Solo i vegani mangiano quinoa? Cerchiamo di non puntare il dito gli uni verso gli altri. Ti auguro una buona serata.
@@linda8961 la quinoa è in Europa solo ed esclusivamente per il mercato vegano perché ricca di proteine e quindi sostitutiva delle proteine animali.poi che qualche non vegano la mangi conta poco, se sparisse dai supermercati ne sentirebbero la mancanza solo i vegani.
Dico che quando qualcuno sceglie per etica dovrebbe informarsi bene, perché non trovo nulla di etico nel non ammazzare animali ma lasciare che umani si ammazzino tra loro e ne schiavizzino altri per procurare il suo cibo.
ale brix2 in realtà la quinoa è la deforestazione ci sono per gli animali da allevamento! Magari si fosse cosi tanti da creare le deforestazioni ahah (è una battuta) purtroppo è per fare la carne. Meno scuse dai.
Grazie Carlotta per questo video.
Chiaro, conciso e informato.
Sto facendo un elenco di argomenti pro e contro il veganesimo per poter parlare in maniera consapevole della mia scelta e poter avere un dialogo sano e costruttivo con chi è incuriosito o dubbioso.
Penso che una parte fondamentale del confronto sia il dialogo basato sul rispetto di tutti.
È quindi importante, per chi vuole condividere con altre persone la propria scelta di vita (qualsiasi essa sia), che questa persona sia informata, che sappia riconoscere i meccanismi che si manifestano spesso in una discussione (provocazioni, bias cognitivi, dissonanza cognitiva, formazione delle abitudini ecc...) e che sia in grado di assumere un atteggiamento di rispetto per i suoi interlocutori, qualsiasi siano le loro scelte di vita.
"Rispetto" significa anche saper intervenire quando viene detto ciò che riteniamo falso, quando pensiamo di non essere rispettati a nostra volta, saper ascoltare e chiedere di essere ascoltati.
Grazie, grazie, grazie!
Sono vegetariana da quasi 3 anni e vorrei diventare vegana! video stupendo ❤️
Grazie mille!
Non avevo mai capito alcuni punti, ma guardando questo video tutto mi è chiaro! Sei stata bravissima!!
Grazie mille Camilla!!
Se ragionassero tutti come te sarebbe un mondo migliore!! ❤️
prima già ero convinta di voler diventare vegana, e adesso che ho visto alcuni tuoi video lo sono ancora di più.💗
questo video è fantastico, soprattutto perché con semplicità e chiarezza spiega punto per punto la realtà, lo dico da "onnivora" che sta avendo dei seri dubbi e per la salute e per la sostenibilità del modello "si è sempre fatto così" ... ;)
Ciao, ho intrapreso la scelta vegana circa due mesi fa. Trovo il tuo video estremamente utile ed esplicativo, come altri del tuo canale! Ovviamente essendo una via che ho intrapreso da poco tempo sono alla ricerca di informazioni e idee, mi capita a volte di "sgarrare" senza volerlo (un grissino che cavoli, solo dopo ti accorgi essere fatto con burro, o il pezzo di grana che vegeta in frigo da due mesi e "vabbeh, buttarlo mi sembra proprio brutto"), ma piano piano ci arriviamo! Grazie per i tuoi video, in questi giorni mi sono di grande supporto!
Finalmente!! Grande! C'è sempre un gran bisogno di far chiarezza e sfatare miti assurdi sul veganismo facendo una libera informazione vera, scientifica e cercando di arginare gli estremismi che purtroppo danneggiano non poco quella già scarsa immagine che abbiamo agli occhi del mondo. Complimenti vivissimi cara e bella Carlotta.
Ho trovato questo video molto interessante, dovrebbe avere molte più visualizzazioni! Credo che l'informazione sia il punto cruciale e che anche gli onnivori possano prendere più consapevolezza e conoscere il veganesimo come alternativa etica e salutista, per poi fare la propria scelta in modo più consapevole, appunto. Sono vegetariana da un anno e mezzo e la mia salute e il mio rapporto con il cibo sono migliorati notevolmente! Ho ridotto anche l'uso di latte e derivati drasticamente... come dici tu, è importante sfidarsi a migliorare, per sè e per gli altri! Grazie!
È una sofferenza solo sentire certe cose....non ho il coraggio di vedere quei documentari mi bastano le tue parole....
ti dico solo che già dopo 5 minuti del primo documentario stavo piangendo
Io queste cose nemmeno le sapevo e pensavo che bere latte non facesse male agli animali.. avrei voluto saperlo prima mi sento in colpa! Adesso ho iniziato ad essere vegana e non ho più senso di colpa
Ho guardato qualche secondo dei documentari che hai messo in descrizione e mi sono venuti i brividi... mai più carne in tutta la mia vita
Adoro questo video, grazie Carlotta!! Precisa e pacifica 💗
Ciao Carlotta, ti faccio i miei complimenti per come riesci a spiegare le ragioni della tua scelta in modo razionale e scientifico ma sempre estremamente educato e umile. Da vegetariana, mi sono sentita ripetere tutte queste frasi per una vita, e ti ammiro per la grande pazienza e serenità che trasmetti con le tue parole, non è sempre facile riuscirci! Complimenti davvero, penso che il lavoro che fai sia fondamentale in questo periodo, magari ci fossero più persone come te (pacate, aperte e rispettose)!
Sono vegetariana da due mesi ma seguendo il tuo canale penso che proverò ad adattarmi anche alla dieta vegana... Si vede che sei una persona dal 💜 d'oro, la tua voce mi rilassa...
Il veganismo non è una dieta
Grazie! È sempre un piacere ascoltarti. Messaggi brevi, fluidi ma centrati e chiari. Da qualche settimana sono tua assidua fan. Sia per i contenuti come questo sia per ricette che per organizzazione dispensa 🤗.
Mi sa che divento vegana pure io hahaha. Sei fantastica, è da tipo tre giorni che guardo i tuoi video tutto il tempo è che mi appassiono alla tua cucina e alla tua personalità!
io ci provo a guardare i tuoi video, i contenuti sono molto interessanti, ma non riesco a sopportare quel sorriso continuo forzato che hai sempre in ogni tuo video e per tutto il tempo.
Le ricette vegane sono davvero ottime e dovremmo inserirle comunque nella nostra alimentazione..indipendentemente dal fatto che si assumono anche proteine animali!!
Vero, io dico che da bravi italiani dobbiamo star zitti e mangiare 😂😂😂
Ciao Carlotta, ti seguo da un pò e mi piace molto il tuo modo pacato di esporre le ricette e in questo video la tua analisi mi è piaciuta molto. io cerco di mangiare vegano 4 o 5 volte a settimana e sento che la mia digestione è migliorata oltre ad essere una persona intollerante al lattosio da quando ho 6 mesi di vita quindi non mangio latticini e derivati da 34 anni! mi sconvolge come molte persone ancora oggi non sappiano come funzioni l'allevamento di bovini, di suini, la stimolazione con ormoni per ottenere il latte dalle mucche.... la società in genere non conosce la provenienza di ciò che mangia e non se ne interessa.
Grazie a te molte persone iniziano a conoscere tanti aspetti. Continua così, sei una persona equilibrata e ricca di conoscenze.
Video bellissimo e pieno di informazioni utili. Io sto cercando informazioni per partire ed è immensamente difficoltoso, ma con te che parlavi in questo video molte delle mie domande hanno teovato risposta!
Sono stato ad una mostra sulla natura in Svizzera, il rapporto tra animali selvatici e animali destinati al consumo umano presenti sul pianeta è del 5% rispetto al 95%. Praticamente la gente ignora quanto sia intensivo l'allevamento.
Grazie per aver dato voce ai miei pensieri🌹
Brava Carlotta! Complimenti! Spiegazioni chiare e concise.
Ho intrapreso questa scelta da quasi due anni (è stato un percorso graduale e un po’ altalenante fra vegetariano e vegano, proprio per le difficoltà che avevo d’informarmi e di apprendere cosa preparare e come abbinare). Da diversi mesi ormai mi nutro secondo i principi vegani 🌱.
Mi sono iscritta subito al tuo canale TH-cam, trovandoti “per caso” proprio perché cercavo ricette vegane semplici da fare in casa (per ora dipendo ancora dagli hamburger vegetali, seitan, mopur, ecc. già pronti) e devo dire che il tuo modo di essere chiara, diretta e con semplicità mi è interessato da subito! Grazie.
Buona continuazione e Buon lavoro!
Carlotta sei stupenda.
Questo video può essere condiviso anche ai bambini, facile da capire, assolutamente non agressivo.
Grazie
Sei stata semplice ed esaustiva! Bravissima! Oltretutto hai una voce molto dolce e pacata che fa seguire molto volentieri i tuoi discorsi. Mi permetto di aggiungere che a mio avviso gli stili alimentari/di vita degli ultimi anni (vegetariani, vegani ecc..) fanno rumore anche perché adesso li identifichiamo con un nome specifico. Sono siciliana e mia nonna è nata e cresciuta in campagna. Mi racconta che quando era piccola mangiava prevalentemente le verdure e i legumi che coltivava suo papà, il mio bisnonno. La frutta poi non mancava mai, sia fresca che secca perché avevano anche gli alberi di noci e oltretutto preparavano una sorta di "Nutella" con le carrubbe. Una o due volte all'anno allevavano un maialino per poi mangiarlo e avevano un pollaio per le uova di sole galline che, una volta anziane, facevano in brodo. Mia nonna per gusto suo non mangiava carne o pesce né latte o prodotti caseari. Con le galline o il maiale ci giocava quindi non riusciva poi a mangiali. Mi racconta che le stesse uova le facevano impressione perché suo padre le mangiava la mattina crude, facendo un buchino nel guscio. Stando ai suoi racconti mia nonna (e probabilmente chissà quante altre persone all'epoca che vivevano negli stessi contesti) ha trascorso la giovinezza abbracciando uno stile vegetariano /vegano. Ma lei non lo sapeva, nessuno lo sapeva e quindi nessuno ha mai fatto il sorpreso rompiscatole 😂.. Se dai un nome a qualcosa quel qualcosa inizierà ad essere più importante, ad avere maggiore valenza ed impatto nella società o almeno questo è il mio pensiero.
Un bacino Carlotta!
Sono pienamente d'accordo con tutto ciò che hai detto, soprattutto dal punto di vista etico ed è soprattutto per questo che rispetto tutti i vegani ed i vegetariani. Sei stata molto chiara ed hai espresso bene tutti i concetti. Mi permetto di evidenziare una sola inesattezza riscontrata ed è quella quando dici che molti studi hanno dichiarato che mangiare carne fa male, il che in parte è anche vero, ma non hai detto, o forse non lo sai che ci sono altrettanti studi, forse anche più numerosi che affermano che anche il non mangiarne proprio di carne può portare i suoi problemi. Sfatiamo il falso mito che le proteine della carne e del pesce e delle uova possono essere sostituite da quelle vegetali. Questa è un'affermazione totalmente errata. Detto questo, come sempre, il giusto è sempre al centro. Gli onnivori fanno abuso di prodotti animali, i vegani li eliminano completamente: non sarebbe più equilibrato una posizione più centrale? Un poco.....di tutto, come madre natura ha voluto. Un cordiale saluto
Mi permetto di rispondere con un video che dimostra come quanto da Lei scritto riguardo l'assunzione di proteine vegetali sia errato. Sotto al video troverà altre informazioni derivate da studi scientifici citati sia nel video che nel blog dell' autore degli stessi, il dottor (medico) Greger. Spero che possa esserle di interesse. th-cam.com/video/2m4p8s7xskQ/w-d-xo.html
@@vittoriapagani9482la ringrazio per la sua segnalazione, ma come lei sa bene, su internet, si può trovare tutto ed il contrario di tutto e non credo che un confronto si possa basare su uno scambio di video o di studi che affermano quella o questa verità. Del resto su internet si possono trovare tantissimi studi che affermano che la terra è piatta, o che l'uomo non è mai stato sulla luna, con tanto di studi scientifici pronti a dimostrare le proprie teorie. Ma le cose stanno diversamente e alcune cose sono state così talmente approfondite e studiate dalla stragrande maggioranza degli esperti che possono essere ritenute ormai una verità. Tra queste, oltre al fatto che la terra è di forma tondeggiants e che l'uomo nel 1969 ha messo piede sulla luna, c'è anche il fatto che le proteine animali sono biologicamente superiori a quelle vegetali. Poi che voi vegani o vegetariani vogliate fare una battaglia contro l'uccisione barbara e disumana degli animali, ci sta tutta, vi fa onore e meritate il massimo del rispetto da parte di tutti, ma non mettete la questione sul piano nutrizionale perchè si rischia di diffondere informazioni errate. Dal punto di vista nutrizionale la proteina animale e largamente superiore a quella vegetale al netto di qualche studio che possa affermare il contrario. Un cordiale saluto e mi scusi se mi sono dilungato. Il confronto civile è comunque alla base di ogni rapporto sociale, pertanto la ringrazio per avermi dato la possibilità di commentare e di esprimere il mio parere
Daniele video productions
Proprio perché si può trovare di tutto e di più mi sono permessa di rispondere con uno dei pochi casi di citazioni di studi scientifici certificati (se segue i link può trovare ogni intera pubblicazione su cui si basano i singoli video). Se poi vogliamo paragonarlo al nonsenso facilmente opinabile del terrapiattismo, beh, non so proprio come potrebbe giudicare Lei uno studio veritiero piuttosto che un’altro (se non considera delle fonti attendibili come tali).
Ad ogni modo, non si parla di “qualità delle proteine” bensì del fatto che a parità di livello proteico raggiunto (cosa non difficile nemmeno in una dieta vegana), il livello di altri elementi essenziali alla salute umana è nella carne carente (le fibre, un esempio) o eccessivo (il colesterolo, altro esempio).
La posizione dell’Academy of Nutrition and Dietetics (la principale organizzazione di professionisti di nutrizione ed alimentazione, la stessa che definisce le tabelle di apporto di nutrienti giornaliero su ogni prodotto alimentare confezionato per intenderci) riguardo a dieta vegetariana e vegana è la seguente:
www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/25911342/?i=3&from=/27886704/related
Mi sembra di aver citato finora fonti veritiere e specializzate in materia, qualsiasi commento che neghi quanto qui sopra dimostrato dovrebbe perlomeno essere supportato da fonti altrettanto autorevoli.
Spero di aver stornato ancora qualche dubbio.
Ciao Carlotta. Confesso che sono sempre stata scettica nei confronti del veganesimo e ogni volta che ne sentivo parlare mi sentivo come frenata e addirittura scocciata; purtroppo, il veganesimo è diventato un trend (passami il termine) che molta gente segue senza crederci sul serio, solo per moda. Sono sempre stata un'onnivora che vedeva le verdure col binocolo (ho 21 anni e faccio ancora fatica a mangiarle, ma diciamo che va meglio😂); poi ho conosciuto questo canale per caso, e mi si è aperto un mondo: ho iniziato a vedere il veganesimo con occhi nuovi e come dici tu non come una privazione. Mi sono innamorata delle tue ricette e mi hai spinto ad avvicinarmi a questo stile di vita, seppure con un po' di paura, lo ammetto. Sei fantastica e non so spiegarti quanto tu sia stata utile non solo a me, penso, ma a tutti coloro che avevano bisogno di una "spinta" per fare quel salto definitivo, semplicemente con la tua gioia e la tua dolcezza. Non so se riuscirò a diventare vegana totalmente, ma di sicuro grazie a te guarderò a tutto con maggiore consapevolezza e cercherò di fare il possibile, nel mio piccolo, per evitare la sofferenza di altri esseri viventi. Bene, scusami per il papiro 😂 ti mando un grosso abbraccio ❤️
Gran bel video, io dico solo una cosa, se una persona dice e sostiene di amare gli animali dovrebbe essere vegetariana per poi diventare vegana, ognuno fa e mangia quello che vuole ed è vero, ma io trovo incoerente quelle persone che dicono di amare gli animali solo perchè in casa hanno un cane o un gatto e poi tutto l'anno si abbuffano di carne e pesce, o peggio ancora si scandalizzano se i cinesi mangiano cani e gatti, non capendo che la vita di un agnello, maiale, mucca e via dicendo non vale assolutamente di meno, ma che sono uguali, anzi il maiale dicono sia più intelligente del cane ma purtroppo vogliono farci nascere, crescere e abituare all'idea che sia un animale da macello. Quello che succede nei macelli e negli allevamenti intensivi se lo vedessero tutte le persone di questo mondo la maggior parte diventerebbe vegana
Ognino puo' mangiare COSA vuole, ma non CHI vuole. Questo e' il mio punto di partenza.
Lindas.3 Lindas.3 Purtroppo non tutti hanno la sensibilità e l'intelligenza di non mangiare piú animali
Grazie Carlotta, ti seguo da un po', spesso ho riprodotto le tue ricette pur essendo onnivora. Di recente sono passata ad una alimentazione vegetariana e ora sto transitando verso quella vegana. Grazie per le info
Io non sono vegana ma sono pienamente d’accordo su tutte le risposte date ad ogni punto. Sto valutando l’idea di diventare vegana già da qualche mese e diciamo che nel mio piccolo sto provando a fare qualcosa. Penso che queste risposte mi abbiano avvicinato ancora di più a questo mondo. 🤗🌍💖☮️
Il tuo equilibrio è la più bella ed efficace forma di comunicazione. Da tempo sto lavorando per cambiare vita...ora ho un orto etc etc. Mi mancava quel tocco magico per fare il salto. Adoro cucinare ma per cambiare sistema ci voleva una persona come te. Creativa, equilibrata, elegante....si...mai esagerata. Adoro ascoltarti e penso che in tanti dovremmo cambiare registro. Grazie!!!🔝❤😋👏👏👩🍳
Complimenti hai riassunto tutti i punti in modo chiaro ed esaustivo brava!!!!
Spero che queste informazioni arrivino prima o poi all’orecchio di molte persone per allontanare questa crudeltà che esiste nel mondo, perché solo così il mondo può riprendersi❤️
Video Perfetto e davvero utile! L'ho già condiviso con diverse persone tra amici e parenti, grazie mille Carlotta!
Ma grazie a te, Federica, mi fa tanto piacere! :)
io sono diventata vegetariana a 15 anni e ora a 16 sto cercando di diventate vegana e sono felicissima di aver fatto questa scelta
Credo che ho guardato questo video al meno 30 volte lo adoro ancora ogni giorno di più 🙏🏽💜
Ciao Carlotta!! Innanzitutto complimenti grandissimi per il tuo canale, il tuo lavoro è preziosissimo per imparare ad amare e rispettare animali e cibo in se come sostentamento e non come consumismo incontrollato! Fino ad ora credevo di non essere in grado nemmeno di pensare a diventare vegana ma devo dire che le tue argomentazioni e la semplicità con cui le esprimi sono un grandissimo incentivo a provarci!!
Da onnivoro devo dire che mi hai fatto riflettere... grazie
Se vuoi altre info chiedi pure...sono vegano da più di 4 anni ed attivista antispecista
Bellissimo video condivido ^^
Bel video! Sono vegana da 2 anni e mezzo per motivi etici soprattutto Soddisfatta e felicissima della scelta che ho fatto! 👍
Sono contenta che tu abbia affrontato un tema così delicato in modo palesemente umano, l'alimentazione secondo me deve essere una scelta, ed io spesso mi ritrovo a fare parecchie cose vegane, o vegetariane, personalmente io non compro nulla fatto con pelli w pellicce di animale, controllo anche sempre che sia un prodotto cruelty free e che non venga esportato in Cina, ma non credo che sarei disposta a rinunciare al piacere di mangiare carne o pesce, sono due alimenti che adoro anche se ne limito moltissimo il consumo.
Spero che tu possa ispirare qualcuno per questa causa, e non per moda c ok me spesso succede.
Senza criticare nessuno ma a titolo informativo un vegano non potrebbe usare una macchina alimentata a benzina, non potrebbe mangiare pane lievitato, bere vino o birra, quindi sicuramente non si può essere vegani al 100% ma stimo molto chi almeno ci prova.
Brava, intelligente con l'idee chiare e spieghi tutto molto bene e in modo semplice. 10 e lode.
Sono orgogliosa di essere vegetariana verso il vegano, anche se mi becco un mare di prese in giro, critiche e purtroppo insulti del tutto gratuiti
Io sono onnivora, anche se non mangio molta carne in realtà, ma MAI mi permetterei di prendere in giro o fare "appunti" ad un vegano, primo perché per principio rispetto le idee degli altri e poi perché, sinceramente, quelle idee sono migliori delle mie. Quindi secondo me è gente semplicemente ignorante, nel senso proprio che ignorano, e va beh, anche qualcos'altro....
Lasciali parlare e non replicare! Una volta che ti vedranno decisa sana e bella e loro con il colesterolo alto e malattie si ricrederanno ;)
@@CicoinTokyo777 ❤️❤️❤️❤️
Sono proprio stupidi....io ti stimo tantissimo ❤️ sono anche io vegetariana e presto diventerò vegana🌻
Laura Galvagno in realtà chi controbatte su questi argomenti spesso è proprio per difendere il proprio stile di vita e si sentono in dovere di difenderlo proprio perché non ha fondamenta forti a cui aggrapparsi, vacilla facilmente, non ha dei principi saldi, ma è solo dettato da un’abitudine. Per loro è stato sempre così e non si sono mai posti neanche la domanda che possa esserci qualcosa di diverso, magari anche di migliore.
In realtà non hanno fatto una scelta consapevole, hanno semplicemente portato avanti ciò che era loro stato insegnato, senza porsi la questione se andasse bene o meno.
Però le abitudini sono sicurezze a cui aggrapparsi e per questo reagiscono in malo modo, perché hanno timore, spesso inconscio, di veder crollare le proprie sicurezze come un castello di carte, ed il modo più facile di reagire è accanirsi su chi invece si è preso la responsabilità delle proprie azioni e di tutta coscienza ha avuto il coraggio di cambiare
Video meraviglioso! Veramente professionale e esplicativa🤩 per una come me che sta diventando vegana 🌱
Complimenti... Finalmente qualcuno che spiega le cose come sono senza fanatismo... Io non sono né vegan né vegetariana... Ma sto valutando... E sto guardando diversi tuoi video... Grazie
E poi c’è da dire ma quanto è buono il latte di soia anche freddo senza zucchero 🙏❤️
Vorrei che tutti fossero come te!! Video fantastico e ben accurato! Mi hai dato una buona spinta nel prendere questa scelta! Complimenti davvero!!!
In realtà non è completamente vero che fallirebbero le industrie, ne aprirebbero altre, ah ecco, lo stai dicendo! Adoroh
PAROLE SANTE
OTTIMA SPIEGAZIONE CHIARA SINCERA E DIRETTA.
MERAVIGLIOSA! ADORO LA TUA FINEZZA , DELICATEZZA, INTELLIGENZA ! Ti seguo con ammirazione!
Firmato un'altra vegana dai capelli rossi😊
senza dimenticarci della tipica frase "è il ciclo della vita"
Lo è
@@sarallobani5776 no?
Carlotta non so me ringraziarti. So che sono un po' in ritardo per commentare questo video ma ne sentivo proprio il bisogno! Sono vegetariana da cinque anni (a volte mi ci scappano i formaggi, lo ammetto) e ho sempre trovato difficile spiegare queste stesse esatte cose, che per me erano chiare e scontate, alle altre persone. Soprattutto altri non si rendono conto che questa trasformazione, seppur radicale, è un processo che coinvolge tante abitudini e ti ispira a fare molta, molta più attenzione. Volevo ringraziarti non solo per la precisione con cui affronti tanti punti, ma soprattutto per la serenità con cui lo fai, dote che spero presto di imparare!
Bravissima, forse con il tuo video convincerò i miei genitori ♥️
Go Vegan!!
E grazie mille per i documentari, orribili ma utili a capire ♥️🐾
Ciao Carlotta, io sono una nuovissima iscritta e sono letteralmente affascinata, ho trovato questo video intelligente esaustivo e mi è stato utilissimo per capire che forse è il momento che io provi a diventare vegano seriamente anche se so che non sarà facile smettere di mangiare uova/carne e pesce, con i miei limiti causa di varie intolleranze alimentari ma ci voglio provare.
Ad ogni modo le ricette sono veramente squisite e alla mia portata, considerando che già da anni compro al Bio e consumo semi e frutta secca e bevande vegetali regolarmente.
Intanto volevo ringraziarti del tuo bellissimo lavoro e ti seguirò costantemente .
Ciao
Paola
Vegetariana da ormai un anno, negli ultimi mesi ho eliminato anche il latte 🥰
Questo video è la chiara risposta a chi fa tante domande senza sapere cosa c’è dietro al pensiero vegano.
Bravissima!!
Carlotta sei bravissima a spremerti! Ho condiviso il tuo video con le mie allieve di Yoga e anche con tutti quelli che conosco.. il disaggio che vive una persona che decide essere vegana semplicemente per vivere nella modalità della bontà è tantissimo! Quando in realtà vogliamo solo che fare del bene!
Grazie ancora per tutte le tue ricette meravigliose nutritive e soprattutto lontane della violenza agli animali e anche a noi stessi ❤️ ti ammiro tanto
Video molto utile e ben fatto! Gli allevamenti intensivi poi tra parentesi contribuiscono molto anche all’inquinamento atmosferico, correggimi se sbaglio... 😊
Parlo da onnivora che ogni tanto si cimenta nella cucina vegetariana e vegana per variare la solita monotonia di gusti. Questo video è molto carino e riflessivo(nonostante non riesca a condividere al 100% alcuni dei punti affrontati). mi esprimi molta calma e dolcezza e questo non può farmi provare altro che rispetto per le tue idee🌸💕
(Ps è così che tutti dovrebbero esprimersi! Senza sovrastare gli altri o imporsi e parlando civilmente )
Ciao! Posso sapere su quali punti non sei d'accordo?
Grazie
@@massimilianobasalari8879 ciao, adesso non saprei neanche dirti precisamente ,essendo passato quasi un anno e mezzo dal mio commento... Premetto che nell'ultimo anno la mia vita é cambiata molto e sono riuscita ridurre la carne nella mia dieta , che ci finisce per forza vivendo con altre persone (forse ormai la mangio 1 volta al mese mi dispiace ,ma non mi piace buttare via il cibo.) Comunque principalmente mi riferivo ai costi, in quel periodo avevo una brutta situazione a casa e non mi sarei potuta permettere di avere una dieta anche solo in parte vegana (se non per qualche giorno) quindi differente dalla mia famiglia, sia per tempistiche, reperibilitá di prodotti (vivendo in un paesino davvero piccolo a volte faccio fatica a trovare il latte d'avena e di riso) sia per necessitá di un dietologo per non rischiare di andare incontro a carenze di ferro (sono anemica, e nonostante gli integratori se sgarro per qualche giorno ne risento ) e senza possibilitá economiche me lo sognavo. Credo fosse questo il punto dolente. Del resto ormai condivido tutto.
Scusa le tante parentesi e la possibile confusione, ma sono mezza addormentata.
ADORO QUESTO VIDEO! Sono onnivoro e finalmente ho compreso a pieno tutto ciò che riguarda il veganismo. E visto che amo gli animali, un pensierino ce lo sto facendo nell'allontanare la carne e i derivati dalla mia alimentazione. Sarà una grande impresa però!
È più facile di quello che si crede. Fallo gradualmente. Leggi il libro della dottoressa Goggi
Pensavo di non riuscire mai e da meno di un mese, dopo aver tagliato carne ora sono vegana. E mi sento già meglio
Ciao Carlotta! Grazie anche per questo video molto illuminante e intelligente! La mia scelta di essere vegetariana nel 2000 (che mi sembra un secolo fa!) non ti dico quante critiche ha ricevuto! Ma l'importante è restare fermi sulle proprie scelte e convinzioni, dal momento in cui si è presa la decisione di cambiare stile alimentare. Non so se riuscirò mai a diventare vegana, mi piacerebbe, perché quello che fanno agli animali da allevamento mi fa accapponare la pelle, purtroppo mi piace molto il pesce.. posso fare a meno delle uova, sostituire il latte (ne ho sentito una marca di quello di riso che è favoloso), penso che farò del mio meglio, soprattutto senza cercare di influenzare gli altri: perché quello che non sopporto è proprio la "necessità" di alcuni, di convincere anche le altre persone a fare la loro stessa scelta ( che poi penso significhi che nemmeno loro ne sono sicuri., comunque grazie davvero per queste parole molto sincere e vere. A presto!😊
Complimenti ! Nono sono vegana ma odio quando la gente parla e critica solo perchè ha la bocca.. e non è informata! Il rispetto delle scelte prima di tutto! Sopratutto quando non fanno del male a nessuno come questa.
Non sono d'accordo sullo scrivere "guarda se hai coraggio", perché sembra che ti devi informare solo per sfida, comunque apprezzo molto il fatto di condividere le fonti che si possono usare come punto di partenza. Non sono né vegana né vegetariana, ma questo video (oltre a Cowspiracy che ho visto per conto mio qualche tempo fa) mi ha aiutato a comprendere diverse cose. Grazie Carlotta!
Vegetariano da un anno :)
Hai preso una fantastica decisione 🤞🏻
Sei dolcissima e rispettosa... un dono! Grazie :-)
Ho visto 2 min del documentario che hai messo nell’infobox “dominus” e ho pianto ,dopo averlo visto penso che diventerò vegana
Io sono diventata vegetariana a 19 anni, adesso ne ho quasi 23 e sto cercando di ridurre anche i latticini :) (le uova già non le mangiavo da onnivora)
Serena G alla fine da un mese circa sono vegetariana
@@laveganarompiballe hai fatto bene, vedrai che non solo i tuoi esami del sangue saranno migliori, ma risparmierai anche un sacco di soldi
Serena G quello sicuramente
Anche io con dominion sono diventata Vegana
La tua faccia nel thumbnail è meravigliosa 😂bellissimo video Carlotta, ottima retorica. Sarebbe da imparare, ci proverò per futuri discussioni. Grazie per il tuo contributo.
Sei da prendere come esempio!!! Brava!!!!❄💜
Bravissima. Grazie per questo e gli altri video. Io non sono vegano ma ci tengo molto ad alimentazione e alla salute e quanto hai esposto in questo video é assolutamente vero e trova riscontro in ambito scientifico. Inoltre aggiungerei un punto, il più grande ultramaratoneta, Scott Jurek, ha vinto ultrmaratone (parliamo di 100, 200 e più chilometri) pur essendo vegano. Questo per sfatare un altro mito, chi é vegano o vegetariano non ha molta forza e rischia la propria salute. Questore dell'alimentazione é un problema di informazione, presa di coscienza e auto determinazione. Diciamo che a mente lucida e ragionandoci non si può fare altro che diventare naturalmente vegani. Io piano piano mi ci sto avvicinando anche grazie alle tue fantastiche ricette che fan venire l'acquolina in bocca solo a vederle.
Ciao Carlotta, mi sono imbattuta nei tuoi video cercando informazioni sulla cucina vegetariana e vegana perché vorrei iniziare questo mio percorso. Ho già una età adulta e non solo sono sempre stata onnivora ma sono cresciuta in campagna in una fattoria toscana nella quale i miei nonni davano il meglio di se. Questo mi fa fare molta fatica nelle scelte alimentari. Ho 51 anni e sono una infermiera...punto a favore per alimentazione sana e vegetariana. Ho tre galline ovaiole che mi adorano e mi aspettano per mangiare......mi fanno tre uova al giorno che io non posso Non Mangiare!! Vivo a casa in maniera molto green, riciclo zero waste spazzolini in bambù ecc. Mi rifornisco o delle verdure del mio orto o se non bastano compro ai GAS a km zero. Mi sei piaciuta molto ma non credo che riuscirò a diventare vegana.....vegetariana però si....famiglia mia compresa. Mi iscrivero' al canale perché voglio inserire più cucina vegana possibile e i tuoi piatti mi piacciono!! BRAVA CONTINUA PER FAVORE E VIVA I GIOVANI COME TE!!!
barbara baldi credo che se la tua scelta non vegana sia a causa delle uova delle tue galline che ti adorano, beh sei veramente avanti! :)
1) È un errore comune quello di pensare che le galline semplicemente depongano continuamente uova per "natura”, dato che le galline ovaiole moderne sono state selezionate intensivamente per deporre tra le 250 e le 350 uova all'anno. Ma in natura, le galline, come tutti gli uccelli, depongono uova solo durante la stagione riproduttiva - principalmente in primavera - e solo quel numero di uova sufficiente ad assicurare la sopravvivenza dei loro geni: circa 10-15 uova all'anno.
Il tasso innaturalmente alto di produzione intensiva delle uova (che le impoverisce di energia e sostanze minerali) a cui vengono costrette comporta che, anche in piccole fattorie o nel caso di "galline da cortile", le galline siano a tutti gli effetti prigioniere all'interno del proprio corpo, una bomba ad orologeria per tutta una serie di disturbi legati all'allevamento per la sovrapproduzione di uova, comprese le malattie spesso mortali del tratto riproduttivo, osteoporosi e relative fratture ossee e, in alcuni casi, la paralisi scheletrica totale.
Le galline fanno un uovo al giorno anche per 300 giorni consecutivi solamente perchè l’uovo viene giornalmente sottratto. Se una gallina viene lasciata a se stessa fa circa 10 uova poi smette e inizia covarle. Se invece le sottrai induci l’organismo a produrre nuove uova. Questo è un meccanismo presente in molti uccelli per salvaguardare la riproduzione. Infatti se un uccello perde le uova per un predatore o per intemperie, ne fa di nuove senza aspettare la successiva stagione riproduttiva.
Quindi sottrarre le uova alle “amiche ” galline” salvate o non salvate, le induce a produrne altre in sovrannumero rispetto alla naturale fisiologia riproduttiva. Questo comporta oltre allo sfruttamento, anche lo stimolo a una sovrapproduzione con conseguente indebolimento dell’organismo e in sostanza l’accorciamento della vita media.
Altro fattore importante è che gli uccelli hanno cura delle loro uova e rubargliele gli induce uno stress emotivo. Il fatto che la gallina, come altri uccelli che producono molte uova, sembra che abbandoni l’uovo deposto è dovuto al fatto che la cova inizia solo dopo che sono state deposte tutte le uova del ciclo riproduttivo così da sincronizzare le nascite.
In sostanza l’unico comportamento accettabile lasciare che la gallina covi le sue uova che poi abbandonerà dopo un certo tempo a causa della mancata schiusa.
2) Qualsiasi consumo di uova (come il consumo di latte e derivati) perpetra l’idea che sia moralmente accettabile servirsi degli animali, e sfruttare i sistemi riproduttivi femminili. Consumare uova di qualsiasi gallina invia un potente e dannoso messaggio: normalizza la pratica di appropriarsi e speculare sui corpi femminili ed i loro processi riproduttivi, e legittimizza la pratica di allevare animali senzienti come fossero una proprietà, allo scopo di trasformarle in carne e secrezioni del cui consumo non abbiamo nessun bisogno a livello biologico.
Le galline sono state addomesticate per un unico motivo: sfruttarle. Tutte le galline usate per carne e uova sono il risultato di secoli di violento dominio e decenni di invasiva manipolazione genetica che condanna persino quelle che hanno avuto la fortuna di essere state salvate e adottate ad una vita di innaturale debolezza e malattie. Questo significa che tutte le uova, anche quelle di galline salvate dagli allevamenti, sono il prodotto di un’ingiustizia.
Dal momento che non abbiamo alcun bisogno di consumare uova dal punto di vista biologico, possiamo smettere di dare il nostro appoggio ad un’industria di sfruttamento scegliendo cibi di origine vegetale alternativi alle uova, sia per le ricette da forno che per cucinare.
Coloro che hanno salvato e adottato delle galline possono dare le uova alle stesse come cibo, dato che le galline di solito le mangiano molto volentieri, oppure possono tritarne i gusci e mischiarli al mangime per rifornirle del calcio di cui hanno gran bisogno.
3) La questione delle galline salvate o che vivono liberamente nel cortile di casa non dovrebbe essere valutata in base al grado di sofferenza che gli si potrebbe arrecare prendendo o mangiando un uovo. La questione è molto più ampia.
Il veganismo è soltanto una conseguenza logica dell'aver assunto una prospettiva antispecista, e l'antispecismo va ben oltre il "cosa" mangiare o non mangiare, così come va ben oltre il "quanta sofferenza si nasconde dietro le nostre abitudini alimentari".
Quindi, come anticipato sopra, non tratta il grado di sofferenza che possiamo arrecare ad un individuo sfruttandolo o anche solo usandolo (questo è il concetto chiave del welfarismo, non dell'antispecismo), bensì la decostruzione di un certo tipo di mentalità e la ridefinizione del nostro rapporto con gli animali non umani.
Il fatto di usare un uovo o meno, in confronto a tutto il resto, è a volte, erroneamente, considerato il problema minore. Nessuno mette in dubbio che il grado di sofferenza non sia neanche lontanamente paragonabile (così come a questo punto sarebbe lecito anche fare una differenza in base alla diversa quantità di sofferenza arrecata dai vari tipi di sfruttamento), ma questo è un modo di ragionare per comparti stagni, in cui la "radice" viene considerata soltanto uno dei "rami", tra l'altro neanche messo in connessione con tutti gli altri rami.
Se iniziamo a ragionare per priorità, ritenendo che una cosa sia più grave dell'altra (quando invece sono un tutt'uno) e cercando di smantellarne prima una senza mettere in discussione l'altra, perdiamo di vista il fulcro di tutta la questione e non andiamo ad agire sulle cause, ma soltanto sugli effetti secondari.
Una domanda da porsi è: per quale motivo le galline vengono sfruttate? Perché esistono gli allevamenti, intensivi e non? Qual è la causa di tutta la sofferenza di cui si sta dibattendo?
È chiaro che le galline vengano allevate per le uova, e che quindi sia proprio quel "prodotto", e la concezione che noi possiamo disporne, la causa del tutto.
Il fatto di ritenere ingenuamente che non vi sia nulla di male nel prendere un uovo ogni tanto da una gallina, magari anche salvata, ribadisce la concezione secondo cui un uovo è per noi un cibo ed è nostro diritto prenderlo anche qualora non ve ne fosse (e non ve ne è) la necessità. Non è altro che la legittimazione di un certo tipo di mentalità, che è poi quella che sta alla base dello sfruttamento degli animali.
Certamente l'effetto è diverso, e certamente in questo caso ci si preoccupa della loro sofferenza e le si considera individui, ma non è la sofferenza il punto, bensì la mentalità che in altri contesti genera quella sofferenza. È quella che va messa in discussione, secondo me, non le sue diverse emanazioni. La radice, non i rami.
Se noi vogliamo decostruire un condizionamento culturale, dobbiamo anche renderci conto che le domande che ci si pone riguardo alla legittimità dell'uso delle uova sono frutto proprio di quel condizionamento culturale.
Una domanda da porsi al riguardo potrebbe essere: "Se le galline non fossero mai state allevate e usate per le uova e fossero come un altro animale che non produce nulla, come ad esempio una volpe, queste domande ce le faremmo?".
Il punto è che la nostra cultura ci ha abituato a vedere e a pensare ad alcuni animali come produttori di qualcosa, ed è una visione che abbiamo talmente introiettato che è difficile liberarsene.
Li si vede come individui, ma c'è sempre una parte del nostro cervello che tende a fare il collegamento immediato con ciò che producono. Ma è proprio questo che va eradicato. È proprio questo collegamento il motivo per cui è ritenuto giusto e accettabile utilizzare determinati animali, non curandosi di come lo si faccia.
È proprio questo collegamento a legittimare le varie pratiche.
Se non desideriamo abbandonare l'abitudine di considerare le uova come cibo, perchè il resto del mondo dovrebbe privarsene, se è giusto considerarle un cibo?
Se continuiamo a collegare automaticamente galline e uova (per condizionamento culturale che è proprio quello che vorremmo combattere) continuiamo involontariamente a trasmettere un'immagine oggettualizzata e utilitaristica di quegli individui (anche se noi li consideriamo individui), e quell'immagine, purtroppo, legittima l'uso che gli altri ne fanno non preoccupandosi di arrecar loro un'immensa sofferenza.
@@massimilianobasalari8879 ma se in natura è normale che gli uccelli perdano le uova a causa dei predatori, perché in una stalla dovrebbe essere un problema? Chi lo stabilisce che questo comportamento non è accettabile?
Mi permetto di dare un consiglio a chi guardando questo bel video si vuole spingere verso il veganismo. Non improvvisate e andate da un nutrizionista. E fatevi fare una dieta e imparerete come gestirvi. Se fate sport ancora di più.
Sulla base di che cosa da questo consiglio?
@@leonardogrimaldi8933 sulla base di esperienze personali indirette. Ma molto semplicemente il veganismo è una scelta etica, non salutistica.
Non sono mai andata da un nutrizionista. A distanza di anni i miei valori sono perfetti. Andare da un nutrizionista non è necessario se ci si informa bene su come mangiare. Altrimenti ben venga.
Video di ispirazione 😬 prenderò spunto... io di solito vado oltre e non rispondo a provocazioni del tipo “il mondo è sempre andato così, siete degli invasati!” però l’argomento parte sempre da loro, perciò sorrido e cambio discorso... la prossima volta proverò a rispondere con la tua stessa calma 😄
Anch'io lascio perdere, e mi spiace, però la maggior parte fa battute ma poi non ha nessuna voglia di ascoltare le tue motivazioni e dopo 10 anni non mi va più di perdere tempo
KeyLight perché se la prendono col vegano solo perché loro non hanno ancora il coraggio di fare una scelta di coscienza ma si nascondono dietro l’arroganza e l’abitudine. ci vedono come una minaccia ed attaccano in modo egoista perché in realtà è una battaglia contro se stessi, contro i dubbi che hai posto in loro e li ricacciano con le loro provocazioni
Nonostante non sia né vegetariano né vegano, condivido il tuo approccio e tutto quello che hai detto.. sei fortissima, e sicuramente un esempio per chi vuole scegliere un'alimentazione sana e sostenibile. Complimenti davvero
Ciao, ho scoperto per caso il tuo canale e mi sono iscritta perché mi piace il tuo modo pacato e intelligente di spiegare le cose. Sono onnivora, tendenzialmente vegetariana. Ho diversi amici sia vegetariani che vegani. Rispetto ogni scelta. Volevo solo commentare che ho avuto modo di visitare aziende agricole dove le mucche da latte sono trattate con amore e si vede. Esistono aziende così e per fortuna ne esistono sempre di più. La qualità del latte è diversa, si percepisce al sorso. Io credo che quando una cosa è sbagliata o è stata "progettata" male, occorre trovare la strada per riprogettarla meglio ma non necessariamente eliminarla. Il modello della grande distribuzione è servito in un dato momento storico per fare arrivare il cibo a tutti in modo veloce ed economico, poi però abbiamo passato il limite ed oggi occorre ripensare quel modello non più funzionale e spingerci verso un modello sostenibile per ambiente, uomo e ogni altro essere vivente. Il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi consumatori e con le nostre scelte possiamo influenzare il mercato. Ciao!
Sicuramente esistono (pochissime) aziende agricole che trattano gli animali meglio di come vengono trattati negli allevamenti intensivi.. peccato che per produrre il buon latte hai assaggiato le mucche debbano necessariamente essere state ingravidate e che quel latte era destinato ai propri vitellini, esattamente come succede x noi donne che "produciamo" latte solo dopo un parto.
Bene ma i vitelli nati poi che fine fanno?
I vitelli e le mucche vanno comunque al macello...
@@simsalabin le mucche sono indotte al calore con estrogeni artificiali, inseminate a mano dal veterinario e dopo il parto i vitelli vengono venduti o messi da parte . Ti assicuro che sentirli lamentarsi è uno strazio. La mucca intanto viene munta ad oltranza fino a quando nel latte non si riscontra il 45 o 50 percento di siero di sangue misto col latte. A quel punto si aspetta alcuni giorni e poi si fa la puntura di estrogeni e così via. Per 3 o 4 anni finché di solito muoiono per problemi cardiaci. Il veterinario se è bravo le fa ammazzare prima che questo avvenga. La mucca allo stato brado vivrebbe 10 12 anni. Mia sorella vive in una azienda agricola.
@@Abaluci59 si infatti, purtroppo lo so! Solo l'ignoranza (intesa non come insulto ma proprio nel senso letterale di persona che non sa) può giustificare chi continua a consumare prodotti di origine animale :-( Per tutti gli altri si tratta di crudeltà allo stato puro.
ottimo video e mi sembra il modo migliore per avvicinare le persone a questa alimentazione o che possano comprenderla a pieno l'unico punto che forse manca è credo l'impianto ambientale che ha l'industria della carne sul ecosistema che comunque viene spiegato nei documentari che hai lasciato in infobox per il resto sei stata fantastica lasci un senso di serenità e calma a ogni video
La scelta della tua alimentazione è esclusivamente tua è nessuno si deve permettere di denigrarla, reprimerla o rifiutarla a priori. Nei tuoi punti che esponi non condivido:
il primo, quando affermi che il continuo uso di carne rossa ( ma anche altri tipi aggiungo io) ed insaccati aumenta la possibilità di contrarre tumori, aumento colesterolo (moltissimi hanno il terrore del colesterolo, ma quasi nessuno conosce la sua funzione), diabete. Quello su cui voglio contraddire è la forma con cui l'hai esposta. Ovvero non dovresti dire che la scienza ha ampiamente dimostrato il contrario. Questa non è un' affermazione esaustiva, ma dovresti spiegare il decorso chimico-fisico del nostro organismo che potrebbe portare a queste patologie. Dire che la scienza ha ampiamente dimostrato è limitativo, ma tu sai come si potrebbe manifestare e perché? Dando questa risposta allora si potresti se non convincere qualcuno almeno rendergli chiaro il discorso.
il tredici, quando affermi delle proteine da assumere. In questo non nella quantità da assumere, ma nella qualità perché le proteine della carne hanno un percentuale molto maggiore di amminoacidi essenziali (quelli che noi possiamo assumere soltanto ed esclusivamente dall' alimentazione) i quali sono suddivisi in 100% nelle uova da galline che razzolano il terreno ampio e aperto, 98% latticini, 80/85% pesce, 75/80% carne. Gli amminoacidi essenziali contenuti nelle proteine di legumi, farine arrivano ad un massimo di 38% ( 17% nella farina bianca) il restante sono proteine di amminoacidi non essenziali. I quali sono amminoacidi che l'organismo ha la capacità di sintetizzare da solo. Gli amminoacidi sono 20 suddivisi in 8 essenziali ( contenuti tra 100/80 in uova, carne, pesce e latticini) e 12 non essenziali ( contenuti soprattutto nei legumi, farine ecc). Quando fai l'esempio ipotetico di mangiare solo riso per raggiungere il tuo fabbisogno proteico, il quale come affermi è di 40 grammi di proteine. 40 grammi di proteine corrispondono a 250 grammi di riso il quale ha 75/80% di carboidrati complessi che raggiungono una quota di 200 grammi, stai inserendo nel tuo organismo una quantità enormemente nociva di carboidrati (zuccheri o glucidi).
La tua scelta come ripeto e condivido è la tua e basta. Puoi evidenziare argomenti morali o personali, ma quando si affermano motivazione scientifiche prova a esprimerle in maniera scientifica, non nel dire è stato ampiamente dimostrato. Così lo trovo come quelle persone che affermano, l'ho sentito dire in televisione. Io uso integratori ed la vitamina D che assumo è in forma vegetale non animale e non sono vegano o altro. Dovresti aggiugere anche punti nel cui discuti di grassi omega3 ed omega6 e ferro (Fe++ il ferro 2) Grazie
Carlotta ha ragione guarda il documentario il grande sagrato sull'ambiente umana
Carlotta sicuramente ha usato un forma più breve e immediata per spiegarsi, ma poco esaustiva. Però condivido con Paolo ciò che ha detto, ha fatto un'osservazione rispettosa, costruttiva e corretta. Ha esortato ad essere più precisi 😊 anch'io una volta ho chiesto a dei ragazzi che studiavano biologia e infermieristica se fosse vero e mi hanno risposto che è vero che, qualora dovesse esserci una predisposizione o un cellula tumorale, ci sono alcuni alimenti che ne incentivano il decorso. E io comunque mi ritengo ignorante in materia.
Carlotta mi piace e la rispetto... Inoltre è estrosa nelle sue ricette che mi aiutano a mantenere un equilibrio nella mia alimentazione nell'alternare nutrienti e alimenti nel mio essere onnivora.
Però sono in accordo con Paolo e Sabrina... Con la carne non è 2+2=4 ma ci sono diverse variabili da considerare.
Inoltre non è del tutto vero che tutti gli allevamenti sono intensivi!
Esistono, seppur una minoranza, luoghi in cui non ci sono allevamenti intensivi.
Io sono cresciuta con mia nonna in fattoria e niente era o è intensivo! Nessuno viene ammazzatto xké non serve alla catena! Xké non c'è catena... Tutti vivono all'aria e al riparo e tutti mangiano sano.
Poi gli altri punti sono condivisibili e possono essere validi x la sua scelta! Che ripeto rispetto.
Purtroppo è vero che la stramaggioranza di allevamenti è intensiva, e per questo mi limito al minimo e non acquisto uova (il latte e formaggi non li mangio) se non libere e felici e dalla mia amica che ha le sue amiche galline...
Comunque intensiva o no, se l'approccio di chi è veg cambierebbe verso il latte e le uova se prese in un luogo "sano"... per la carne e il pesce non cambierebbe... E va bene così! ☺
Magari un giorno ne farò anche io a meno del tutto... X ora anche x me va bene così. Ognuno sa cosa gli fa bene e come vuol vivere. Rispetto a tutti!!
per paolo chiavacci: molto interessante ed accurato il tuo commento.
Tutte le proteine che assimili mangiando una bistecca o un hamburger sai da dove vengono? Dai vegetali mangiati dalla mucca. Gli animali non producono le proteine ma tutte le proteine si originano nelle piante. Mucche, maiali,polli sono solo degli intermediari..
Grazie dal più profondo del cuore per il tuo amore e la tua compassione nei confronti degli animali! 💚 E grazie ovviamente per tutto il resto! La tua dolcezza, la tua preparazione, la tua abilità nel presentare le ricette e realizzare i video... Sei una persona davvero, davvero speciale 🌹