Qualche anno fa eravamo a suonare in un locale in provincia di Genova. Suonavamo cover di Metallica, Iron, Slayer ecc. Ad un certo punto due ubriachi volevano assolutamente Cicale di H.Parisi. Fu molto bravo il nostro cantante a tenerli a bada e a non farli salire sul palco finché uno dei due vomitó sull altro ed intervenne il gestore che li butto fuori.
A me l'ubriaco molesto è capitato due volte. La prima in un locale, voleva assolutamente suonare la mia chitarra. Prima ho tentato con le buone, poi diede un calcetto alla mia pedaliera per farmi un dispetto e lo portai di persona fuori dal locale, mi fermo qui, comunque non rientrò. La seconda invece un tipo disturbava di continuo il cantante, ci fermammo, andammo dal proprietario e gli dicemmo "O lo allontani o il concerto finisce qui e andiamo via". Fu allontanato. L'ultimo episodio riguarda una serata che facemmo in piazza. A metà scaletta venne un vigile a dire al batterista di spostare la sua auto perché doveva passare l'auto blu del sindaco. Ci fermammo, il pubblico si lamentò, allora io prima di ricominciare spiegai l'accaduto al microfono. Pioggia di fischi ed insulti al vigile e al sindaco. Amen. Ciao Luca
Ciao Luca, a me di ubriachi sotto il palco ne sono capitati a bizzeffe e proprio due volte sono successi danni. La prima proprio il classico ubriaco che ha fatto cadere uno speaker sulla pedaliera rompendo alcune manopole. Un'altra volta un gruppo di ragazze ubriache, sempre sotto il palco, saltellando abbracciate insieme e sempre facendo cadere uno speaker sopra una presa multipla hanno provocato un corto circuito che ha bruciato sia il mio amplificatore, sia l'ampli del chitarrista. Ora, al danno e all'incazzatura del momento devi sommare il fatto che quasi mai il colpevole se ne fa responsabile e nemmeno il locale.
Ciao Luca, a me è successo due volte nel giro di pochi giorni. La prima live in piazza per la Notte Bianca del mio paese, un ubriaco/molestatore seriale, cioè che ad ogni evento del genere fa il suo show, ha tentato più volte di prendere il microfono del cantante, al che, essendo un giovane ventenne, al terzo tentativo gliene ha dette di poco colorite. Qualche settimana dopo, in un altro live in piazza di un paese vicino, un altro ubriaco/molestatore ci ha fatto compagnia, ma questa volta era leggermente più tranquillo, anche se ogni tanto faceva la terza voce. Paese che vai, matto che trovi.
Siamo al limite del tema, ma te la racconto lo stesso. Anni fa ci siamo ritrovati a partecipare ad una specie di festival, organizzato dai ragazzi di una parrocchia, diciamo, all'avanguardia... un bel festivalino rock in piazza, con tanto di palco attrezzato e con tantissime band, strutturato in più giornate e in modo che suonassero tre band a giornata. Era un fine maggio che, quando ingrana come deve, qui al sud, diventa un periodo di temperature torride e le esibizioni cominciavano alle 16... un paio di ore a band e così via fino alle 22.30, poi i vigili ti toglievano la corrente elettrica e tutti a casa! Noi eravamo la seconda band in programma e, in una piazza preda della impietosa canicola, totalmente deserta, eravamo l'unico pubblico che la band di turno aveva. Ci siamo comportati da tali in tutto e per tutto, quasi con l'obbligo di rendere meno pietosa l'esibizione dei ragazzi sul palco (che malgrado tutto hanno suonato benissimo), seguendo i brani con attenzione e scoppiando in sentiti (veramente!) applausi! Ne frattempo la piazza cominciava a riempirsi e l'aria a rinfrescarsi ma la loro esibizione era ormai al termine. Poi fu in nostro turno, con una piazza piena a dovere e con i ragazzi della band precedente a farci da claque! La situazione è stata assurda per la prima band e quasi surreale per noi, messi lì a sentirci in obbligo morale a fare da pubblico, quasi a sostenere i "colleghi" in momento di imbarazzante realtà. Ma devo dire che sono momenti come questo a suggellare amicizie vere, quelle che nascono dalle difficoltà e dalla consapevolezza che, se oggi è toccata questa sorte a te, domani probabilmente potrebbe toccare a me! Ciao Luca.
Nei vari concerti nei quali ho suonato la cosa che più di frequente si è verificata è stata la continua, a volte molesta, richiesta di brani non in scaletta premesso che è la band che decide che pezzi suonare la soluzione che abbiamo raggiunto è stata quella di imparare tanti pezzi di modo da poter soddisfare queste richieste
A me durante un concerto a San Mauro pascoli è successo che un uomo di mezza età ha iniziato a mettermi le mani nello strumento, evidentemente era ubriaco allora io mi sono spostato nella zona opposta del palco per proseguire il concerto senza problemi
Parlando di ubriachi molesti, ad un mio concerto anni fa un tizio ha letteralmente abbracciato una cassa su stand ed è crollato a terra. La cassa ha retto bene, mentre una gamba dell'asta si è leggermente storta. Purtroppo prevedere queste situazioni è praticamente impossibile.. e anche una volta accadute non puoi fare altro che rimettere tutto a posto e continuare.
La Taverna Margutta (Via Margutta Roma) è stato un Night Club storico negli anni '60 dove tutti i musicisti dell'epoca hanno suonato, il proprietario Amerigo sedeva ad un tavolo con una bottiglia di whisky al centro del locale completamente deserto fino alla mezzanotte . Le prime persone affluivano appunto intorno a quell'ora, allora non era come adesso in discoteca, nei locasi si entrava intorno alle dieci, e già questa era una stravaganza, ma il vero motivo è che l'orario era dettato dal fatto che le frequentatrici erano le "mignotte" di via veneto tirandosi dietro personaggi un pò di tutti i generi. Inevitabile la scazzottata serale : io facevo un passo indietro spostando il manico del basso all'indietro, Amerigo, se riusciva, si toglieva di mezzo, in alternativa le prendeva anche Lui. Alle quattro del mattino in punto si accendeva un grande faro in fondo alla sala che indicava la fine della serata, e così tutte (e tutti) a continuare i bagordi chissà dove. Qualche anno dopo (intorno a gli anni '75) il locale è stato definitivamente chiuso perchè erano andati un pò oltre, qualcuno aveva sparato a "Robustino" noto frequentatore lasciandolo " secco" sulle scale ( il locale era in un antico palazzo romano al primo piano). Io era un giovanottello alle prime armi e come tanti altri lì si faceva esperienza, la paga era 4mila lire a sera (sette giorni su sette) quando uno stipendio medio era intorno alle 100 mila lire al mese. Era il tempo in cui tutti suonavano senza nessuna difficoltà, ce ne era per tutti, grandi e piccoli, non si facevano concerti ma serate ed era sufficiente un pulmino Wolsvagen per muoversi strumenti compresi. Gli impianti audio erano Binson (sotituito poi da Semprini)....altri tempi. Passano gli anni, intono all '80, un fine anno con i Vianella vicino Roma sulla Via Aurelia doppia serata prima e dopo la mezzanotte. Durante la seconda parte, nella sala grande, uno sparo (forse il solito geloso), volano i tavoli la gente come impazzita scappa da tutte le parti, mi trovo dietro un piano verticale con Wilma terrorizzata : oddio Lino!!!!!! "Tu padre co' tu madre, più de ventanni fà"....magari solo venti.
Come dettoti già sulla tua pagina, mi accadde quasi una ventina d'anni fa in un locale di Milano e, considerate le conseguenze che si sarebbero potute innescare, è andata bene. Ci ho rimesso un basso, cui allora tenevo abbastanza, non tanto come valore intrinseco in sé, ma perché fu un mio piccolo traguardo potermelo permettere (allora di seconda mano) e fece la fine che fece (infranto sul pavimento del locale) Ma visto e considerato che, fosse andato a segno, avrebbe fatto del male, meglio così. Io sto qui a raccontartela, quel molestatore sarà credo sano per i fatti suoi e nessuno, a parte il mio vecchio basso, s'e' poi fatto male
Il momento più terribile passato è stato quando a un ricevimento nuziale la cantante non si presenta (ai tempi non c'erano i cellulari) morale, non so quale sia stato il santo intervenuto, fatto sta che la provvidenza ci ha fatto incrociare un'altra cantante, nostra conoscente, che era casualmente passata per fissare una data con il ristoratore, ebbene, l'abbiamo acchiappata al volo e abbiamo salvato capra e cavoli nonostante avessimo improvvisato di sana pianta tutto il repertorio della cantante sia di liscio che di moderno..
Ciao Luca alle feste dell'unita'di 30anni fa'succedeva spesso che l'ubriaco di turno a meta' serata volesse bandiera rossa (tra l'altro eravamo obbligati a farla come apertura della serata, con il passare del tempo se ' poi persa questa tradizione)è inbarazzante suonare e spiegare ad un ubriaco il tutto,ci vuole pazienza tanta pazienza,ciao,Beppe.
A me è capitata la serata a bordo piscina con la comitiva di ubriachi che tirano schizzi d'acqua sul palco. Ma forse la più bella è stata quella con l'ubriaco corpulento e sudato che mi abbracciava stoppando le corde con la pancia :P
Ciao Luca!! Mi spiace per quello che ti è capitato sono situazioni davvero fastidiose ed irritanti. A me invece mi è capitata una cosa davvero singolare....eravamo stati invitati a suonare in un piccolo caffè teatro a Torino e praticamente finito il sound check andiamo a mangiare un boccone prima di iniziare il concerto...al nostro ritorno non potevamo credere ai nostri occhi ...praticamente una band di mocciosi si stava impadronendo del palco e dei nostri strumenti...li abbiamo dovuti cacciare via a calci ne sedere...
Parlando di ubriachi: Jazz band in piazza Municipale. Si comincia a suonare (io suonavo la chitarra allora). Ad un certo punto si avvicina al bassista questo tizio non tanto stabile sulle gambe e comincia a dire: "non si suona così questo pezzo" ecc ecc. Il collega sulle prime abbozza, poi gli offre il basso dicendogli: "vuoi farmi vedere tu allora come si suona" ma subito dopo aggiunge. "se non te ne vai ti dò un calcio nelle gambe che te le spezzo!". Ci accorgiamo della situazione e piano piano ci frapponiamo tra il bassista e l'energumeno etilico. E' andata senza scazzottate. Morale: se qualcuno importuna cambiare di posto, mantenere sangue freddo, cercare solidarietà tra i colleghi (guardare tutti quello che succede) e... usare un cavo lungo o un trasmettitore. Sperando che qualcuno tra il pubblico o tra gli organizzatori prima o poi intervenga. Il più è recuperare serenità .... Ciao! Andrea
Circa un mese fa io e la mia band abbiamo suonato in un piccolo locale. A metá scaletta c'era veramente un fottio di gente e all'improvviso un signorina sotto i fumi dell'alcool sui 30 passa davanti a tutti, entra nella ristretta zona dove stavamo suonando E SI SIEDE sulla mia testa cassa rimanendo attaccata a me. Appena finita la canzone che stavamo suonando le faccio notare che oltre tutto si era seduta sulla scaletta e su alcuni plettri che erano stati riposti sulla testata, con uno sguardo perso mi dice "...ma a me piace". E niente rimase li e divento la mascotte della serata.
Jam session, ubriaco di turno chiede "Canto Smoke on the water come Celentano" e niente in tre a cacciarlo. Concerto in spiaggia uno interrompe il cantante e gli chiede, ma ci suoni bob Marley? Il cantante gli dice dopo, e allora l'ubriaco ci manda a cagare nel microfono. Stesso concerto una signora per andare al bar passa attraverso alla "zona della band" (non vi era un proprio e vero palco), e scivola sul mio jack e cade di faccia, ovviamente dando la colpa a noi.
Mi dispiace per te Luca. A me non è mai successo grazie al Cielo anche perché non saprei come reagire. Sicuramente chiamerei la sicurezza o il proprietario del locale per farlo allontanare...
Ciao Luca ..... accidenti!!! Proprio non saprei, mai avuto a che fare con eventi del genere :-( ma tanta solidarietà da parte mia. Ma se uno si gira di colpo col basso addosso, e dà una palettata sul naso a chi si è avvicinato un pò troppo è perseguibile?!?!? Una forte stretta di mano. Peppe
Qualche anno fa eravamo a suonare in un locale in provincia di Genova. Suonavamo cover di Metallica, Iron, Slayer ecc. Ad un certo punto due ubriachi volevano assolutamente Cicale di H.Parisi. Fu molto bravo il nostro cantante a tenerli a bada e a non farli salire sul palco finché uno dei due vomitó sull altro ed intervenne il gestore che li butto fuori.
A me l'ubriaco molesto è capitato due volte.
La prima in un locale, voleva assolutamente suonare la mia chitarra.
Prima ho tentato con le buone, poi diede un calcetto alla mia pedaliera per farmi un dispetto e lo portai di persona fuori dal locale, mi fermo qui, comunque non rientrò.
La seconda invece un tipo disturbava di continuo il cantante, ci fermammo, andammo dal proprietario e gli dicemmo "O lo allontani o il concerto finisce qui e andiamo via". Fu allontanato.
L'ultimo episodio riguarda una serata che facemmo in piazza. A metà scaletta venne un vigile a dire al batterista di spostare la sua auto perché doveva passare l'auto blu del sindaco. Ci fermammo, il pubblico si lamentò, allora io prima di ricominciare spiegai l'accaduto al microfono.
Pioggia di fischi ed insulti al vigile e al sindaco. Amen.
Ciao Luca
Ciao Luca, a me di ubriachi sotto il palco ne sono capitati a bizzeffe e proprio due volte sono successi danni. La prima proprio il classico ubriaco che ha fatto cadere uno speaker sulla pedaliera rompendo alcune manopole. Un'altra volta un gruppo di ragazze ubriache, sempre sotto il palco, saltellando abbracciate insieme e sempre facendo cadere uno speaker sopra una presa multipla hanno provocato un corto circuito che ha bruciato sia il mio amplificatore, sia l'ampli del chitarrista. Ora, al danno e all'incazzatura del momento devi sommare il fatto che quasi mai il colpevole se ne fa responsabile e nemmeno il locale.
Ciao Luca, a me è successo due volte nel giro di pochi giorni. La prima live in piazza per la Notte Bianca del mio paese, un ubriaco/molestatore seriale, cioè che ad ogni evento del genere fa il suo show, ha tentato più volte di prendere il microfono del cantante, al che, essendo un giovane ventenne, al terzo tentativo gliene ha dette di poco colorite. Qualche settimana dopo, in un altro live in piazza di un paese vicino, un altro ubriaco/molestatore ci ha fatto compagnia, ma questa volta era leggermente più tranquillo, anche se ogni tanto faceva la terza voce.
Paese che vai, matto che trovi.
Siamo al limite del tema, ma te la racconto lo stesso.
Anni fa ci siamo ritrovati a partecipare ad una specie di festival, organizzato dai ragazzi di una parrocchia, diciamo, all'avanguardia... un bel festivalino rock in piazza, con tanto di palco attrezzato e con tantissime band, strutturato in più giornate e in modo che suonassero tre band a giornata.
Era un fine maggio che, quando ingrana come deve, qui al sud, diventa un periodo di temperature torride e le esibizioni cominciavano alle 16... un paio di ore a band e così via fino alle 22.30, poi i vigili ti toglievano la corrente elettrica e tutti a casa!
Noi eravamo la seconda band in programma e, in una piazza preda della impietosa canicola, totalmente deserta, eravamo l'unico pubblico che la band di turno aveva.
Ci siamo comportati da tali in tutto e per tutto, quasi con l'obbligo di rendere meno pietosa l'esibizione dei ragazzi sul palco (che malgrado tutto hanno suonato benissimo), seguendo i brani con attenzione e scoppiando in sentiti (veramente!) applausi!
Ne frattempo la piazza cominciava a riempirsi e l'aria a rinfrescarsi ma la loro esibizione era ormai al termine.
Poi fu in nostro turno, con una piazza piena a dovere e con i ragazzi della band precedente a farci da claque!
La situazione è stata assurda per la prima band e quasi surreale per noi, messi lì a sentirci in obbligo morale a fare da pubblico, quasi a sostenere i "colleghi" in momento di imbarazzante realtà.
Ma devo dire che sono momenti come questo a suggellare amicizie vere, quelle che nascono dalle difficoltà e dalla consapevolezza che, se oggi è toccata questa sorte a te, domani probabilmente potrebbe toccare a me!
Ciao Luca.
Nei vari concerti nei quali ho suonato la cosa che più di frequente si è verificata è stata la continua, a volte molesta, richiesta di brani non in scaletta premesso che è la band che decide che pezzi suonare la soluzione che abbiamo raggiunto è stata quella di imparare tanti pezzi di modo da poter soddisfare queste richieste
A me durante un concerto a San Mauro pascoli è successo che un uomo di mezza età ha iniziato a mettermi le mani nello strumento, evidentemente era ubriaco allora io mi sono spostato nella zona opposta del palco per proseguire il concerto senza problemi
Parlando di ubriachi molesti, ad un mio concerto anni fa un tizio ha letteralmente abbracciato una cassa su stand ed è crollato a terra. La cassa ha retto bene, mentre una gamba dell'asta si è leggermente storta. Purtroppo prevedere queste situazioni è praticamente impossibile.. e anche una volta accadute non puoi fare altro che rimettere tutto a posto e continuare.
La Taverna Margutta (Via Margutta Roma) è stato un Night Club storico negli anni '60 dove tutti i musicisti dell'epoca hanno suonato, il proprietario Amerigo sedeva ad un tavolo con una bottiglia di whisky al centro del locale completamente deserto fino alla mezzanotte .
Le prime persone affluivano appunto intorno a quell'ora, allora non era come adesso in discoteca, nei locasi si entrava intorno alle dieci, e già questa era una stravaganza, ma il vero motivo è che l'orario era dettato dal fatto che le frequentatrici erano le "mignotte" di via veneto tirandosi dietro personaggi un pò di tutti i generi.
Inevitabile la scazzottata serale : io facevo un passo indietro spostando il manico del basso all'indietro, Amerigo, se riusciva, si toglieva di mezzo, in alternativa le prendeva anche Lui.
Alle quattro del mattino in punto si accendeva un grande faro in fondo alla sala che indicava la fine della serata, e così tutte (e tutti) a continuare i bagordi chissà dove.
Qualche anno dopo (intorno a gli anni '75) il locale è stato definitivamente chiuso perchè erano andati un pò oltre, qualcuno aveva sparato a "Robustino" noto frequentatore lasciandolo " secco" sulle scale ( il locale era in un antico palazzo romano al primo piano).
Io era un giovanottello alle prime armi e come tanti altri lì si faceva esperienza, la paga era 4mila lire a sera (sette giorni su sette) quando uno stipendio medio era intorno alle 100 mila lire al mese. Era il tempo in cui tutti suonavano senza nessuna difficoltà, ce ne era per tutti, grandi e piccoli, non si facevano concerti ma serate ed era sufficiente un pulmino Wolsvagen per muoversi strumenti compresi. Gli impianti audio erano Binson (sotituito poi da Semprini)....altri tempi.
Passano gli anni, intono all '80, un fine anno con i Vianella vicino Roma sulla Via Aurelia doppia serata prima e dopo la mezzanotte.
Durante la seconda parte, nella sala grande, uno sparo (forse il solito geloso), volano i tavoli la gente come impazzita scappa da tutte le parti, mi trovo dietro un piano verticale con Wilma terrorizzata : oddio Lino!!!!!!
"Tu padre co' tu madre, più de ventanni fà"....magari solo venti.
beh che dire, io mi inbufalisco quando qualcuno appoggia il bicchiere di birra sopra l'ampli!!! divento una iena!
Come dettoti già sulla tua pagina, mi accadde quasi una ventina d'anni fa in un locale di Milano e, considerate le conseguenze che si sarebbero potute innescare, è andata bene. Ci ho rimesso un basso, cui allora tenevo abbastanza, non tanto come valore intrinseco in sé, ma perché fu un mio piccolo traguardo potermelo permettere (allora di seconda mano) e fece la fine che fece (infranto sul pavimento del locale)
Ma visto e considerato che, fosse andato a segno, avrebbe fatto del male, meglio così. Io sto qui a raccontartela, quel molestatore sarà credo sano per i fatti suoi e nessuno, a parte il mio vecchio basso, s'e' poi fatto male
Bella la tua idea. Approvo. Mentre lo scriverai il libro ci sentiremo che ne racconterò alcune niente male.
Il momento più terribile passato è stato quando a un ricevimento nuziale la cantante non si presenta (ai tempi non c'erano i cellulari) morale, non so quale sia stato il santo intervenuto, fatto sta che la provvidenza ci ha fatto incrociare un'altra cantante, nostra conoscente, che era casualmente passata per fissare una data con il ristoratore, ebbene, l'abbiamo acchiappata al volo e abbiamo salvato capra e cavoli nonostante avessimo improvvisato di sana pianta tutto il repertorio della cantante sia di liscio che di moderno..
Ciao Luca alle feste dell'unita'di 30anni fa'succedeva spesso che l'ubriaco di turno a meta' serata volesse bandiera rossa (tra l'altro eravamo obbligati a farla come apertura della serata, con il passare del tempo se ' poi persa questa tradizione)è inbarazzante suonare e spiegare ad un ubriaco il tutto,ci vuole pazienza tanta pazienza,ciao,Beppe.
A me è capitata la serata a bordo piscina con la comitiva di ubriachi che tirano schizzi d'acqua sul palco. Ma forse la più bella è stata quella con l'ubriaco corpulento e sudato che mi abbracciava stoppando le corde con la pancia :P
Ciao Luca!! Mi spiace per quello che ti è capitato sono situazioni davvero fastidiose ed irritanti. A me invece mi è capitata una cosa davvero singolare....eravamo stati invitati a suonare in un piccolo caffè teatro a Torino e praticamente finito il sound check andiamo a mangiare un boccone prima di iniziare il concerto...al nostro ritorno non potevamo credere ai nostri occhi ...praticamente una band di mocciosi si stava impadronendo del palco e dei nostri strumenti...li abbiamo dovuti cacciare via a calci ne sedere...
Parlando di ubriachi:
Jazz band in piazza Municipale. Si comincia a suonare (io suonavo la chitarra allora). Ad un certo punto si avvicina al bassista questo tizio non tanto stabile sulle gambe e comincia a dire: "non si suona così questo pezzo" ecc ecc. Il collega sulle prime abbozza, poi gli offre il basso dicendogli: "vuoi farmi vedere tu allora come si suona" ma subito dopo aggiunge. "se non te ne vai ti dò un calcio nelle gambe che te le spezzo!". Ci accorgiamo della situazione e piano piano ci frapponiamo tra il bassista e l'energumeno etilico.
E' andata senza scazzottate. Morale: se qualcuno importuna cambiare di posto, mantenere sangue freddo, cercare solidarietà tra i colleghi (guardare tutti quello che succede) e... usare un cavo lungo o un trasmettitore. Sperando che qualcuno tra il pubblico o tra gli organizzatori prima o poi intervenga. Il più è recuperare serenità ....
Ciao!
Andrea
Circa un mese fa io e la mia band abbiamo suonato in un piccolo locale. A metá scaletta c'era veramente un fottio di gente e all'improvviso un signorina sotto i fumi dell'alcool sui 30 passa davanti a tutti, entra nella ristretta zona dove stavamo suonando E SI SIEDE sulla mia testa cassa rimanendo attaccata a me. Appena finita la canzone che stavamo suonando le faccio notare che oltre tutto si era seduta sulla scaletta e su alcuni plettri che erano stati riposti sulla testata, con uno sguardo perso mi dice "...ma a me piace". E niente rimase li e divento la mascotte della serata.
Sminkions !
Ahahahahahahaha
Le famose good vibrations!
Jam session, ubriaco di turno chiede "Canto Smoke on the water come Celentano" e niente in tre a cacciarlo.
Concerto in spiaggia uno interrompe il cantante e gli chiede, ma ci suoni bob Marley? Il cantante gli dice dopo, e allora l'ubriaco ci manda a cagare nel microfono. Stesso concerto una signora per andare al bar passa attraverso alla "zona della band" (non vi era un proprio e vero palco), e scivola sul mio jack e cade di faccia, ovviamente dando la colpa a noi.
IO SONO QUELLO MOLESTO... Ma solo con le donne XD
Mi dispiace per te Luca. A me non è mai successo grazie al Cielo anche perché non saprei come reagire. Sicuramente chiamerei la sicurezza o il proprietario del locale per farlo allontanare...
Sei fortunato Pietro :)
Luca Angelici BassYourLife grazie ma anche perché non facciamo molte serate...
Ciao Luca ..... accidenti!!! Proprio non saprei, mai avuto a che fare con eventi del genere :-( ma tanta solidarietà da parte mia.
Ma se uno si gira di colpo col basso addosso, e dà una palettata sul naso a chi si è avvicinato un pò troppo è perseguibile?!?!?
Una forte stretta di mano. Peppe
ma chi? il solito rompiballs che crede che sia tutto un karaoke e vuole tutta la sera le canzoni che lui deve cantare?