@@paoloarcipreti8459 nulla.. É che quando uno per atteggiarsi a intenditore si spara tutti i film più famosi 50' e 60' poi nel parlarne dato che ci ha capito poco fa una confusione tremenda.. 🤷
Al di là dei gusti e opinioni personali, è innegabile che Dario abbia una cultura per la cinematografia italiana decisamente sopra la media. La quantità di film citati è enorme, e si vede che parla da appassionato del media. Personalmente non sono d'accordo sulle opinioni date soprattutto sui lavori di AG&G, in un cinema leggero e burlesco la regia che meglio funziona è quella basilare, che si limiti a fare da contorno ad una solida sceneggiatura e alla caratura dei vari attori. Motivo per cui i primi lavori sono ancora oggi ricordati come delle pietre miliari. Comunque, in sintesi, Dario un mostro.
Mi sarebbe piaciuto sentire il parere di Dario su "la leggenda di Al, John e Jack che a mio avviso è davvero un ottimo film, pieno di assurdità e di quella comicità demenziale che Dario apprezza molto, oltre ad avere quel tipico citazionismo che è presente in molti film del trio. Per quanto riguarda il discorso della regia sul trio posso essere d'accordo, ma c'è da dire che Tre uomini e una gamba è stato girato praticamente con 0 budget, e credo sia rimasto così scolpito nella cultura di massa proprio per le riprese molto spartane e arrangiate
@@Rahlerk sisi avevo compreso che fosse dal punto di vista tecnico però comunque non so ma secondo me la comicità e il modo di portarla al cinema è cambiata nel tempo. Magari oggi la comicità anni 70/80 non funzionerebbe così come la costruzione del film stesso e la sua regia (pur riconoscendone l'assoluto valore sia chiaro eh). Ad esempio se prendo 3 uomini e una gamba la cosa che funziona è proprio la sua semplicità anche nello stile registico ed è per me quello che non lo fa mai invecchiare come film
Non è stato nominato, ma una menzione andrebbe fatta anche per "Così parlò Bellavista" di Luciano de Crescenzo. Film pieno di scene cult e con il personaggio di De Crescenzo che definirlo magnetico è dire poco
De Crescenzo non era di questo mondo. Aveva una capacità illustrativa, narrativa ed interpretativa fuori dal comune. Basti pensare a ciò che lo ha reso noto al grande pubblico, cioè i racconti sui miti greci. Ancora oggi non c'è nessuno capace di raccontare in quel modo così naturale e leggero i miti, mantenendone comunque l'aura epica.
Secondo me qui Dario non ci ha preso. La commedia italiana fino alla fine degli anni 90-primi 2000 è stata una bomba, dopo c'è stato il calo drastico. Verdone negli anni 90 ha fatto grandi film, anche i primi 3 di Aldo Giovanni e Giacomo fantastici. Dal 2005/2010 è cominciato il nulla assoluto
Tolti alcuni esempi Del passato anni 50, va detto che avevano tutti una formazione teatrale e per arrivare dove erano arrivati altro che gavetta. La maggioranza dei comici oggi si improvvisa. Poi Fabbrizzi Era un mostro anche a livello drammatico, ma come detto erano attori che avevano un background molto più solido. Poi molti attori prima di uscire alla ribalta facevano prosa radiofonica o teatrale. Oggi ci sono degli attori che fuori dalla recitazione dialettale non hanno un ruolo in cui essere inquadrati
anche Totò come attore drammatico era grandioso, era un genio, diciamolo. Comunque hai ragione, altro che gavetta: centinaia e centinaia di repliche, col pubblico dei teatri di una volta, che se non eri capace ti tirava letteralmente la roba addosso. E infatti si vede: Totò, Fabrizi, Peppino, Macario, Nino Taranto le mille spalle di livello esagerato (Castellani, Furia, Nerio Bernardi, Luigi Pavese, Enzo Turco, Carlo Croccolo, Aroldo Tieri!!!, Pietro De Vico, Guglielmo Inglese, Ugo D'Alessio, e me ne sto dimenticando dieci altri almeno) erano comici che funzionavano, punto.
@@zackzuckzick solo che Pozzetto ha sempre detto che lui non è un vero attore, si veda anche in "Sono fotogenico", quando sembra fare quasi il verso a se stesso nella scena della foto (dubito che molti "attori" moderni accetterebbero di girare scene così...), Ricky Memphis invece è convinto di essere un attore. Come quell'altro fenomeno di Scamarcio che nel film horror "Il legame", ha passato 3/4 del film con le mani in tasca e la faccia di quello che non sa che cosa è lì a fare....Poi va beh, c'è Raul Bova che, mi è anche simpatico come persona ed è un bel figo, ma a parte quello, ha la fissità di un palo della luce. Leone disse di Clint Eastwood che aveva due sole espressioni, con e senza cappello. Ecco, Raul Bova non porta manco il cappello.....
@@Bassfully Aldo Grasso ha scritto che una volta, c'erano i professionisti che fingevano di essere dilettanti, oggi ci sono dei dilettanti che fingono di essere professionisti. A parte questo e quello che avete detto, come ho scritto altrove, a mio avviso mancano oggi anche quelle figure come i caratteristi, o spalle, che erano dei signor attori. Si pensi allo stesso Peppino De Filippo, per cui anche il termine "spalla" è molto riduttivo, oppure Reder con Villaggio, o ancora Riccardo Garrone, Ugo Bologna, Guarinei, ecc.
Infatti spalle per non dire che avevano un ruolo di perno su cui l'attore principale poteva usare la sua comicità. Un film come la malafemmina anche nella scena con mezzacapa, interpretato da Mario castellani, altra spalla storica, è fenomenale perché si regge su tre bravi attori e non solo su Totò.
Secondo me le commedie a differenza di altri generi non richiedono una regia "elevata". Una sceneggiatura che faccia genuinamente ridere e degli attori in forma o con una buona chimica (es.AG&G o Zalone) a parer mio sono già sufficienti per la riuscita di un buon film comico.
Per me la coppia Celentano/Pozzetto nei pochi film in cui erano assieme, erano il top. Li ho sempre visti come i comici che ai loro tempi erano avanti anni luce. Messi insieme poi erano una bomba.
@@eneamarchesi4696 non so, ho sempre pensato che loro due avevano una bella alchimia. Da soli poi, Celentano aveva quel suo modo di fare comicità che aveva e poteva fare solo lui in quegli anni. Espressioni, situazioni, movimenti, giochi da parole che creavano situazioni esilaranti. Pozzetto poi, per me è Dio assieme a Villaggio e Sordi.
@@eneamarchesi4696 Celentano è un cretino di successo, per citare Giorgio Bocca. Come attore un cane morto, come comico poi, che è almeno un ordine di difficoltà in più che recitare in generale, è veramente improponibile.
@@eneamarchesi4696 no vabbè quei film sono letteralmente INGUARDABILI. E io sono un amante del cinema di serie B e anche C. Semplicemente non sono film, sono prediche e autopompini.
so che è meno un film inteso nel senso completo del termine perchè sono più spezzoni da teatro ma "tu mi turbi" è un capolavoro e anche piccolo diavolo non è per nulla male.
Maccio Capatonda fa film comici demenziali stile una pallottola spuntata. Ficarra e Picone sono discreti, il loro problema principale è la parlata siciliana stereotipata e non tutte le gag sono scritte bene. Febbre da cavallo è un'istituzione, un gran film che sottotraccia parla del problema delle scommesse
Totò aveva anche un inaspettato lato creepy, consiglio Totò Diabolicus e Che fine ha fatto Totò Baby, riesce ad essere inquietantissimo in alcune scene
la bellezza di totò, troisi etc erano la loro capacità di improvvisazione...scene vuote dove dovevano dire 3 frasi, si trasformavano quasi in monologhi comici...per me quei film erano quasi una recitazione da teatro trasportata e adattata nel grande schermo...poi erano dei personaggi di livello assurdo, ci sono delle interviste con troisi e benigni che sono più divertenti di molti film o monologhi preparati dove lo stesso presentatore che li intervista (minà) non si tiene dalle risate...
@Daniele Carfora Detto che sono d'accordo con te e, sarà che Benigni non mi ha mai fatto impazzire, per me Troisi era di un altro livello rispetto a lui. E credo che lo stesso Benigni in fondo lo riconoscesse. Ricordo una vecchia puntata di Blitz, dove Minà intervistava Benigni e Troisi: a memoria, non ricordo una volta in cui Benigni non sia andato sopra le righe, quella volta, rimase in secondo piano, quasi a lasciare tutto lo spazio a Troisi, si vedeva proprio anche da come lo guardava quando Troisi parlava. Benigni era molto amico di Troisi, la poesia che gli dedicò dopo la sua morte per me è bellissima e commovente, una delle dediche più belle che abbia mai sentito.
Hai perfettamente ragione su tutto. I film di Totò dal punto di vista della trama e della fotografia sono semplici, ma la loro forza è quella di essere retti dalla magistrale arte recitativa sua, di Peppino, Titina De Filippo, Nino Taranto e tutti gli altri. Oggi l'arte recitativa nei film è completamente sparita. Si potrebbe applicare lo stesso discorso fatto da te, nel rapporto passato/presente, alla musica, ma certe cose non si possono dire altrimenti ti additano subito come boomer. Il presente artisticamente (e non solo) produce al 90% monnezza, diciamo le cose come stanno.
Gran bel video. Hai ragione su tutta la linea. Attori del passato non paragonabili con gli attuali. Però loro venivano da una gavetta teatrale dove il Teatro con la T maiuscola lo facevano solo veri Attori non avanzi di zelig che tentano la fortuna al cinema. Bravo
17:22 Io rispetto tantissimo le opinioni di Dario, ma qui gli consiglieri di rivedere l’interpretazione di Sophia Loren in “Matrimonio all’italiana” e lo sfido a ridire che non raggiunge i livelli della Magnani😂
@@darkmarv8045 metterei anche "Una giornata particolare", parte difficilissima per una dalla femminilità prorompente come lei, idem per un bello come Mastroianni.
Secondo me Chiedimi se sono felice anche a livello cinematografico è notevole. La regia è buona, la fotografia pure, la scrittura è ottima, cosa gli manca per essere un film 'bello'?
Che Bud e Terence abbiano fatto solo due buoni film mi sembra riduttivo. Se i loro i film hanno dialoghi e scene ancora oggi non stancanti, persino dopo diverse generazioni di spettatori, per me è un grandissimo pregio. Il 90% dei film comici italiani d'epoca hanno decine e decine di scene che se riguardate oggi un po' ti fanno sentire estraneo. Ma non i loro, non certo perché hanno creato chissà che sceneggiatura, hanno di base puntato sulla semplicità, ma non quella banale, le battute non sono forzate ma seguono il contesto. Ho guardato proprio qualche giorno fa mentre cenavo, "non c'è due senza quattro" (per molti non uno dei migliori) ed è ancora oggi super piacevole e all'epoca il tema sosia era super abusato, ma nel loro film è comunque fresco da vedere, nonostante di fatto, non lo doveva essere. Riuscire in tutto ciò può sembrare semplice ma non lo è per nulla. Così come non è facile fare la comicità demenziale stile Pallottola Spuntata, nonostante sembri a prima vista semplice. Totò naturalmente è nella vetta, anche se la sua comicità è molto teatrale, ad alcuni piace di più, ad alcuni meno. P.S: Bud e Terence oltre ai Trinità, che per molti sono la vetta del duo, avrebbero fatto Più Forte ragazzi, che è per me, soprattutto nella versione completa, un gran film, prima ancora di essere una commedia. Visto che Dario parlava di film belli e non che facciano semplicemente ridere.
Per me il migliore della coppia è due superpiedi quasi piatti, ha delle battute e un'atmosfera generale che mi fanno stare bene, film che tra l'altro in pochi conoscono e che nessuno annovera tra i migliori.
“febbre da cavallo” è degli anni ‘70… Io citerei anche “Regalo di Natale” (tra le ultime grandi commedie all’italiana) di Avati, “Caruso Paskoski” e “Donne con le gonne “…. Andando sul trash citerei Banfi con Vitali…. E almeno 3 o 4 di Verdone…
Sono ancora stunnato per ‘ la Cortellesi é una Dea ‘ e poi mi affianca Zalone a Ruffini, Matano e Pieraccioni. Per non parlare di AGG Darione ti si vuole bene lo stesso ‘via.
Ma che ca**o dice Dario riguardo a Aldo Giovanni e Giacomo che sono il nulla a livello cinematografico? Dario posa il fiasco per favore. Per il resto tanti, TANTISSIMI luoghi comuni durante il discorso...
Sai cosa vuol dire vero? Si parlava di tecnica, non di battute, scrittura o interpretazioni. Ma di pura regia. Sono film “compitino” atti a mettere in evidenza la spontaneità e le battute, spesso riciclate dagli spettacoli, del trio. Per me sono buoni film, ma a livello tecnico sono molto elementari.
@@DarioMocciaChannel Ma comunque non mi sento affatto di concordare. I primi 3/4 film di AGG sfoggiavano una regia molto buona per delle normali commedie italiane, soprattutto se paragonati ai film di oggi o ai loro contemporanei. Non a caso proprio alla mancanza di Venier da Tu la conosci Claudia in poi è imputato il tracollo clamoroso del trio. Definirlo "il compitino" è una follia, anche perché già solo far funzionare delle battute da palcoscenico teatrale in un film non facendole sembrare completamente estraneate dal contesto è un lavoro non da poco. Ma poi ci sono delle trovate registiche che impreziosiscono i vari film elevandoli appunto da quelli più mediocri. Pensiamo, non lo so, alla partita sulla spiaggia? Al montaggio iniziale di Chiedimi se sono felice, o alla sua conclusione ? Alla sequenza del piano inclinato (ma a questo punto direi a tutto Chiedimi se sono felice)? All'inseguimento in auto di Così è la vita? Alla messa in scena incredibilmente realistica per una produzione italiana di Al, John e Jack? E così via dicendo. Occhio eh, non sto dicendo che sono Kubrick, sia chiaro. Ma definirli "il nulla a livello registico" è abbastanza una cazzata, c'è ben di più della semplice volontà di portare su schermo le battute del trio comico (secondo me, poi magari sbaglio oh. Lieto di essere smentito. In ogni caso io un rewatch lo consiglio...)
@@matteorusso4001 si, ho capito, e comunque non sono d'accordo. Non saranno Quarto Potere ma hanno comunque una regia ben sopra la media delle normali commedie italiane. I primi 3/4 film intendo, poi è arrivata la monnezza.
Secondo la mia umile opinione non tutti possono improvvisarsi comici: parlando di tempi recenti basti vedere Matano e Ruffini che fanno ridere meno di zero, mentre Zalone e Lundini un minimo di bravura la possiedono.
Se qualcuno mi riesce a trovare,in Italia,un comico più bravo di Totò gli do un miliardo, Totò è sopra tutti.Ovviamente parlo in Italia, perché se andassimo a vedere nel mondo ci sono i vari Stanlio e Ollio,Los Tres Chiflados e c'è anche Charlotte,il maestro di tutti noi,come afferma Totò stesso.Ma se vedessimo poi a livello di scrittura nelle scuole ci andiamo a studiare i vari Leopardi e Manzoni,quando poi puoi prendere un Eduardo de Filippo che è un genio assoluto
È sempre interessante guardare indietro a quel cinema casereccio anni 70/80 , dai meglio prodotti (L'allenatore nel pallone, Fracchia, i film del commissario Girardi...) a quelli più pecorecci (La liceale nella classe dei ripetenti, la trilogia di Pierino...), produzioni da 2000 lire per 2 settimane di lavoro che sono negli anni diventati i cinepanettoni da miliardi di lire girati nei posti più assurdi. Mi chiedo se effettivamente in passato queste cose venissero apprezzate (da 23enne non saprei dirlo) o erano solamente dei "fuga di cervelli" in mezzo a film più validi. Ps: Fracchia e L'allenatore nel pallone 2 tra i miei film preferiti
In realtà sono proprio gli antesignani della successiva ondata "Mediaset" (non a caso il citato Yuppies tipico prodotto della Milano da bere e del riflusso), tranne Fracchia. Certo, anche questi hanno delle complessità e punti interessanti, penso allo stesso Yuppies e quindi delle rivalutazioni sono sempre possibili. In sostanza antesignani della comicità attuale. In modo più articolato: la cinematografia è politica nella misura in cui è figlia del suo tempo, delle pulsioni e dei rapporti sociali nella società. Ecco perché non hai un Monicelli oggi. O perché un Bisio che cerca di ispirarsi a quel modello là (commedia impegnata, perché Bisio così come Aldo, Giovanni e Giacomo ed in generale il circuito originale di Zelig, il cabaret milanese, fortemente politicizzato eh) fallisce miseramente creando film pesanti, moralisti e nemmeno tanto comici.
Dire che sono film carini o buoni non è “flammare”. Grazie a Dio non si vive di assoluti, sopratutto nell’arte. È una brutta abitudine della contemporaneità.
@@DarioMocciaChannel sì Dario il mio termine "flammare" era utilizzato in maniera ironica, tra l'altro penso sì capisse benissimo quale fosse il succo del discorso nonostante il video sia un estratto di una live. Inoltre non volevo andare contro la tua opinione, siccome nonostante la mia scarsa cultura cinematografica, in certi aspetti dell'argomento mi sono trovato più che d'accordo. Forse era meglio che usassi il verbo "ridimensionare" mezza cultura di massa, per esempio i film di Zalone, che vengono spesso quasi esaltati dalla massa (tra cui pure mi madre) nonostantei molti difetti. Si spera sempre di non vivere mai di assoluti.
Fulci, molti non lo sanno, ma ha dato un contributo importante alla commedia all'italiana, era uno dei co-sceneggiatori di "Un Americano a Roma" (oltre che essere l'aiuto regista di quel film) ed è stato l'inventore delle commedie episodiche e corale ambientate nei tribunali con il suo soggetto per "Un giorno in pretura", oltre ad aver contribuito al successo nazionale di Franco e Ciccio.
Per assurdo il cinema (di punta) di oggi si puó paragonare ai "B-Movie" di Banfi, Franco e Ciccio ecc... Le nuove leve come i Manenti Bros stanno dando delle buone soddisfazioni.
Qualche rara eccezzione degli ultimi anni potrebbero essere le commedie di Salvatores, Mediterraneo è un film stupendo per esempio. Oppure ultimamente commedie belle sono quelle in cui recitano la Cortellesi ed Albanese insieme sono eccellenti. Ma la comicità più geniale degli ultimi anni la vedo solo in Boris (si lo so è una serie quindi non conta) però c'è anche Boris il film 😅😅
Dario prende termini cinematografici da Boris e le interviste che vede su internet e poi li infila in una conversazione a caso per sembrare colto? non lo so. Grande Fan comunque, si sche
Peccato che ne I Soliti Ignoti non c’era Tognazzi 😂 Proietti era in Brancaleone con Gassman e Volontè quindi era della loro generazione, non successiva. Bud Spencer e Terrence Hill non erano comici comunque.
Cosa ne pensi di david linch tipo cuore selvaggio o p grecobil teorema del delirio.. cronemberg la mosca o existens e come regista terrence mallick grazie ciao Dario
Secondo me, un film carino "comico" mainstream uscrito negli ultimi anni qui in italia c'è, ed è "c'è ancora domani". Niente di spaccamascella, ma fa pensare un pochino e funziona
Sono d'accordo con lui su tutta a linea però voglio dire una cosa che la filmografia di Totò è troppo ampia per basarsi solo su due. Senza contare che molto battute erano improvvisate e la stava alla bravura delle spalle come Peppino che gli stava dietro.
Vabbè son momenti di live improvvisata di notte, si passava di palo in frasca. Non era mia intenzione fare una live monografica su Totò, anche perché è una missione molto ardua
Ma poi boh, a me non ha mai fatto ridere Totò, che film comico è se non ti fa ridere? Quindi secondo me come film comici non sono un granché, poi come film e basta saranno pure tecnicamente belli.
@@sergiopaolinelli8522mi sembra esagerato dire che non faccia ridere . Penso sia una cosa soggettiva tua quindi non puoi dire che non sono film comici perché tu nn ridi.. Però prima di dare un giudizio ti consiglio di vedere qualche altro film.
@@eddysmoker1549 concordo con te e posto che adoro Totò, però, se vogliamo proprio guardare tutti i film, ci sono anche "Totò a colori" e "Totò contro Maciste", che sono a dir poco imbarazzanti per me. Non per la sua interpretazione, sia chiaro, ma per il film in sé. Film come "Totò e Carolina", invece, sono tanta roba ed è meno conosciuto di altri. Peraltro, è il film più censurato della storia del cinema italiano, tanto che a un certo punto Totò non volle che uscisse.
@@lucat5479 ma Totò contro Maciste è stato fatto nel periodo in cui andavano i film storici quindi all'epoca era una parodia. Comunque i film comici di Totò hanno una trama ovviamente essendo un film comico è poco impegnativa ma sensata. Volendo nominare film di Totò il mio preferito è Totò Tarzan poi di altri ci sono Totò truffa 66 , la banda del torchio , uno sceicco napoletano , Totò le Moko' e c'è ne sono tanti altri
Spero che abbia visto Matrimonio all'Italiana (perché non l'ha specificato) ma credo di sì perché è uno dei film di Sophia Loren (e della coppia Loren-Mastroianni) più famoso, oltre che uno dei migliori. E quindi mi chiedo: ma come ca*** si fa ad avere visto Sophia Loren che fa Filumena Marturano é dire che fa caha?
Uno che é stato grandissimo e che, purtroppo é stato Censurato dalla RAI é stato Dario Fo. Ho avuto la fortuna di vederlo a teatro nell'88/89 in Morte accidentale di un Anarchico, in cui vidi, per la prima volta Claudio Bisio che aveva la parte del Commissario Calabresi. Ti posso assicurare che avevo il mal di pancia dal ridere....
Scusa se mi permetto ma non mi sembra ci fosse Tognazzi sulla terrazza, comunque un film terrificante è "il mafioso" con Alberto Sordi, se adesso non ci sono grandi film è perché non ci sono grandi registi
Come si fanno a paragonare film di due epoche completamente diverse? Da Dario mi aspettavo un discorso più concreto. Soliti discorsi da nostalgia. Fra 30 anni diremo che i film di Zalone erano i più belli della storia.
Per me Al John e Jack è il migliore dal punto di vista registico. È un bel film parodistico delle pellicole di Scorsese. Per il resto sono d'accordo, anche se hanno scritto un pezzo di comicità italiana.
Nel cortile della nostra giovinezza giocavamo in mezzo ai sacchi di monnezza un pallone, quattro tiri in una porta e 'na vecchia che alluccava: ? Kitemmuoort...
Video interessante che giustamente non può affrontare tutto. Volevo solo aggiungere alcune considerazioni personali. In "Totò, Peppino e la malafemmina", c'è anche molto bella la scena della lettera, che verrá ripresa nel film " Non ci resta che piangere", solo che in questo caso, i ruoli sono scambiati, perché mentre Totò dettava la lettera ed era quello pseudo acculturato, in "Non ci resta che piangere" la lettera (mi sembra a Savonarola) è dettata da Troisi a Benigni, laddove Benigni, essendo un maestro, dovrebbe essere quello più acculturato. Per quanto riguarda Totò, era un mostro di bravura, però anche lui fece dei film di cassetta al limite del guardabile, "Totò a colori" per dirne uno, per me è imbarazzante. Invece, Totò recitò in"Totò e Carolina", considerato il film più censurato della storia del cinema italiano, tanto che Totò stesso si lamentò dicendo che se si censurava la satira, non faceva bene al cinema. Sordi era un gigante, quando voleva una spanna sopra tutti però dopo "Il marchese del grillo" non ha più fatto niente di memorabile secondo me, certo non il film con la Marini. "Un borghese piccolo piccolo" è un dramma, credo che di comico ci sia poco ed è bellissimo come film. La Loren, a mio avviso, non è ai livelli della Magnani ma neanche della Melato o di Monica Vitti, anche se fare confronti tra epoche diverse non è facile perché cambia la recitazione, peró, nel film di Scola "Una giornata particolare", è stata bravissima. Certo, molto è dovuto a Scola che scommise sui due belli del cinema italiano, lei e Mastroianni, che dovevano interpretare due reietti, tanto che Scola disse che la Loren pianse perché non riusciva nella parte, ma secondo me alla fine i due furono bravissimi. Ad ogni modo, sempre meglio della Ferilli. Benigni non mi ha mai fatto impazzire, però alcuni film belli li ha fatti, " Johnny Stecchino" è bello tanto per dirne uno. Purtroppo tanti anni fa mi regalarono "Il figlio della Pantera rosa", con Benigni: inguardabile a mio avviso, attori troppo diversi e poi per me Peter Sellers sta nel Pantheon degli attori. Mi spiace per Nuti: con i Giancattivi prima e con i film successivi aveva portato una freschezza nel cinema italiano secondo me, poi si è perso, ha fatto forse il passo più lungo della gamba e poi ha avuto tanti problemi personali. E ci è rimasto invece Pieraccioni. La fortuna di Abatantuono è stato incontrare Salvatores che l'ha diretto facendolo uscire dai ruoli macchietta: però come attore in generale non mi piace. Comunque far ridere è difficilissimo, bisogna intercettare i gusti del pubblico, senza stare troppo indietro ma neanche troppo avanti, se no non si viene capiti. E poi, soprattutto in Italia, una volta interpretato un ruolo, si viene etichettati ed è difficile uscire da quel ruolo. I comici sono considerati inferiori agli attori dramnatici e sono pochi i registi che scommettono su di loro in altri ruoli. Ricordo solo Lattuada con Rascel ne " Il cappotto", Totò dovette aspettare Pasolini, Villaggio recitò tardi con Fellini. Anche per il pubblico è spiazzante. Una cosa che forse manca rispetto al cinema di una volta, sono i grandi attori "caratteristi" o con ruoli di spalla. Ricordiamo lo stesso Peppino De Filippo, molto più di una spalla, Reder con Fantozzi, Guarinei da poco scomparso, Garrone, Ugo Bologna e tanti altri.
@@KPK75772 Sì, hai ragione, di cassetta è ingeneroso, solo che a me non piace il film, per quanto lui sia bravissimo, per me non è al livello dei suoi film migliori a parte alcune trovate poi diventate iconiche come con Trombetta sul treno. Comunque in realtà, più che "Totò a colori", quello che per me rappresenta più un film legato alla moda dei tempi, delle parodie e che non amo è "Totò contro Maciste".
Tognazzi ne "i soliti ignoti" non c'è... okay. Riguardo a quel film ti consiglio di andare a guardare un'intervista a Tiberio Murgia, lui, un muratore, che ad un tratto viene chiamato a partecipare a questo film e la sua vita cambia di botto... si presenta poi sul posto di lavoro (da ricco) e fa il "tre di bastoni".
Ora va bene tutto, va bene i gusti ma che la Loren è un attrice media mi sembra molto falso, c'è basta guardarla ne La ciociara per esempio. E non sono d'accordo sul fatto che benigni di decente abbia fatto solo Berlinguer ti voglio bene, anche il mostro, il piccolo diavolo, Johnny stecchino sono delle signore commedie per quanto mi riguarda. E la vita è bella è un bellissimo film, si riconosce più di una volta che l'epoca sono gli anni 30-40. Poi vabbè la braschi è un discorso a parte 😅. Stessa cosa per il trio, cioè tre uomini e una gamba, così è la vita e chiedimi se sono felici sono tre filoni dai, per quello che vogliono essere
Carlo Delle Piane in Regalo di Natale fa paura. Nel senso, quando lo vedi durante la partita, quando propone ad Abatantuono di lasciare il gioco appianandogli in cambio le perdite, con quel ghigno negli occhi perché sa che invece Diego punterà tutto, ti fa TREMARE.
Dario hai visto un film che si chiama Metti Una Notte? Secondo me si avvicina molto a quello che dici, cioè film comico personale dentro però all'involucro Cinema. Io l'ho scoperto grazie al Frusciante. Consiglio 🤙
Mi sorprende che non abbia nominato nessuno il trio Salemme Buccirosso Casagrande, i loro film e spettacoli mi mettono sempre allegria oltre a schiantarmi dalle risate
@federico.ghirello ah ah anche "La casa stregata"; Pozzetto che dice: "Il gioco delle bugie lo facciamo un'altra volta"....ma anche "Un povero ricco", film tra l'altro non banale.
Fratello mio, da napoletano apprezzo la tua cultura Totòiana, però Checco Zalone è un genio. Mo non sarà a quei livelli, ma per me è indiscutibile la sua grandezza. Pure AGG geni teatrali principalmente. Fabio De Luigi (come dici tu) senza senso, pensa a Lucarelli, Olmo, Guastardo,... Sono l'evoluzione di un modo diverso di ridere.
Fosse solo la regia. I film di Zalone sono inesistenti, il nulla più totale. Possono essere spezzettati e messi su TH-cam come gag, il livello è anche quello (pancio e gente simile)
@@howlmo2605 secondo me, paradossalmente, Zalone è meglio di quello che mostra. A mio modesto avviso è bravissimo, sa suonare, recitare, cantare, secondo me in Italia nessuno come lui, peró per me è sprecato, nel senso che alla fine fa un pó sempre le stesse cose. Non ho visto tutto di lui, ma per quello che ho visto mi sembra abbia ripreso, attualizzandole a suo modo, le lezioni di Sordi e Villaggio, parlando dell'italiano medio. Peró a mio avviso potrebbe provare a fare un salto di qualitá, osare un pó di piú. Poi se piace cosi, per caritá, fa bene.
Diciamo che “Un borghese piccolo piccolo” ha un livello di sofferenza sproporzionata rispetto alla comicità che presenta. Io l’ho visto una volta e basta ma a tratti è stato straziante
@Edoardo Degli Innocenti io sarò tordo ma quella non è né una commedia né tanto meno un film comico, concordo con te. E' drammatico, in tutti i sensi. Il padre che pensa finalmente di lasciare il posto al figlio, in cui ripone tutte le sue speranze e se lo vede strappato dall'assassino. Ci sono tante cose in quel film, non solo la vendetta che già di per sé sarebbe tanta roba. Ma di comico non c'è nulla per me.
Non lo so, secondo me la comicità e più in generale il cinema sono cambiati troppo per paragonare i film del 2022 a quelli usciti 60 anni prima. È troppo difficile definire cosa sia meglio o cosa sia peggio, sono periodi troppo diversi. Poi certo, si piò parlare del fatto che un film ti piaccia più di un altro, ok, ma definire certi film oggettivamente inferiori/superiori ad altri quando si parla di tempi così diversi.
Madonna, sta storia degli incassi è abbastanza noiosa, eh. Un buon film (non sto dicendo un capolavoro, ma un buon film) è tale perché c'è una sceneggiatura scritta come si deve, un regista che sa il fatto suo e degli attori che sappiano recitare discretamente. Il resto sono chiacchiere!
Qui trovate la prima parte della reaction con Ceccherini, Troisi, Sordi e Vittorio De Sica:
th-cam.com/video/83uOnKCBkTg/w-d-xo.html
Non ho capito Tognazzi cosa centra con i soliti ignoti?
@@paoloarcipreti8459 nulla.. É che quando uno per atteggiarsi a intenditore si spara tutti i film più famosi 50' e 60' poi nel parlarne dato che ci ha capito poco fa una confusione tremenda.. 🤷
La Leggenda di Al, John e Jack è vero cinema, una sceneggiatura eccezionale.. esportabile all'estero secondo me, non c'è storia.. un filmone
Mai piaciuto
Stavo per scriverlo io
Comicità immortale di un trio che ha fatto la storia e me li chiama "non eccezionali"
@@desmondshepard3823 forse il peggiore della serie dei migliori
Il più bello in assoluto
@@davistone650 virgole
Al di là dei gusti e opinioni personali, è innegabile che Dario abbia una cultura per la cinematografia italiana decisamente sopra la media. La quantità di film citati è enorme, e si vede che parla da appassionato del media. Personalmente non sono d'accordo sulle opinioni date soprattutto sui lavori di AG&G, in un cinema leggero e burlesco la regia che meglio funziona è quella basilare, che si limiti a fare da contorno ad una solida sceneggiatura e alla caratura dei vari attori.
Motivo per cui i primi lavori sono ancora oggi ricordati come delle pietre miliari.
Comunque, in sintesi, Dario un mostro.
Sì ma il primo Fantozzi è un capolavoro, anche registicamente. Cioè è surrealismo puro
Pure il secondo.
Il primo Fantozzi è non ironicamente Bunuel comico. Siamo a quei livelli.
@@SuperDavidGnomo a me piace molto il secondo
Mi sarebbe piaciuto sentire il parere di Dario su "la leggenda di Al, John e Jack che a mio avviso è davvero un ottimo film, pieno di assurdità e di quella comicità demenziale che Dario apprezza molto, oltre ad avere quel tipico citazionismo che è presente in molti film del trio. Per quanto riguarda il discorso della regia sul trio posso essere d'accordo, ma c'è da dire che Tre uomini e una gamba è stato girato praticamente con 0 budget, e credo sia rimasto così scolpito nella cultura di massa proprio per le riprese molto spartane e arrangiate
Tognazzi non c'era
Sulla parte di AGG ho avuto un mancamento per me che ritengo almeno le loro prime 3 pellicole immortali 😢
Infatti è una puttanata clamorosa quella che ha detto
Io non sono d'accordo, soprattutto per "Così è la vita", però lui ne parla dal punto di vista strettamente tecnico, quindi ci può stare
@@Rahlerk sisi avevo compreso che fosse dal punto di vista tecnico però comunque non so ma secondo me la comicità e il modo di portarla al cinema è cambiata nel tempo. Magari oggi la comicità anni 70/80 non funzionerebbe così come la costruzione del film stesso e la sua regia (pur riconoscendone l'assoluto valore sia chiaro eh). Ad esempio se prendo 3 uomini e una gamba la cosa che funziona è proprio la sua semplicità anche nello stile registico ed è per me quello che non lo fa mai invecchiare come film
Giuro che in Val Brembana non parliamo così
Non è stato nominato, ma una menzione andrebbe fatta anche per "Così parlò Bellavista" di Luciano de Crescenzo. Film pieno di scene cult e con il personaggio di De Crescenzo che definirlo magnetico è dire poco
"Professore, permettete? Un pensiero poetico per l'occasione"
Vera opera d'arte!
Stupendo
De Crescenzo non era di questo mondo. Aveva una capacità illustrativa, narrativa ed interpretativa fuori dal comune. Basti pensare a ciò che lo ha reso noto al grande pubblico, cioè i racconti sui miti greci. Ancora oggi non c'è nessuno capace di raccontare in quel modo così naturale e leggero i miti, mantenendone comunque l'aura epica.
Mangaka: "Il signore degli anelli è marrone"
Dario: "Zalone è giallo"
Ricordiamo tra l'altro che Totó non ha mai bestemmiato
E ha pagato per anni le tasse di tutti gli italiani!
È una citazione di Lundini
Esiste un remake americano de I soliti ignoti. Mi fa troppo ridere che in quel film la parte di Totò la fa George Clooney.
Miglior commento di sempre.
Sarebbe "O Brother, Where Art Thou?", con Tim Blake Nelson?
Secondo me qui Dario non ci ha preso. La commedia italiana fino alla fine degli anni 90-primi 2000 è stata una bomba, dopo c'è stato il calo drastico. Verdone negli anni 90 ha fatto grandi film, anche i primi 3 di Aldo Giovanni e Giacomo fantastici. Dal 2005/2010 è cominciato il nulla assoluto
Tolti alcuni esempi
Del passato anni 50, va detto che avevano tutti una formazione teatrale e per arrivare dove erano arrivati altro che gavetta.
La maggioranza dei comici oggi si improvvisa.
Poi Fabbrizzi Era un mostro anche a livello drammatico, ma come detto erano attori che avevano un background molto più solido.
Poi molti attori prima di uscire alla ribalta facevano prosa radiofonica o teatrale.
Oggi ci sono degli attori che fuori dalla recitazione dialettale non hanno un ruolo in cui essere inquadrati
Si veda ad esempio un Ricky Memphis o un pozzetto, che per quanto abbiano avuto ruoli anche godibili al di fuori dei loro personaggi non hanno altro.
anche Totò come attore drammatico era grandioso, era un genio, diciamolo.
Comunque hai ragione, altro che gavetta: centinaia e centinaia di repliche, col pubblico dei teatri di una volta, che se non eri capace ti tirava letteralmente la roba addosso. E infatti si vede: Totò, Fabrizi, Peppino, Macario, Nino Taranto le mille spalle di livello esagerato (Castellani, Furia, Nerio Bernardi, Luigi Pavese, Enzo Turco, Carlo Croccolo, Aroldo Tieri!!!, Pietro De Vico, Guglielmo Inglese, Ugo D'Alessio, e me ne sto dimenticando dieci altri almeno) erano comici che funzionavano, punto.
@@zackzuckzick solo che Pozzetto ha sempre detto che lui non è un vero attore, si veda anche in "Sono fotogenico", quando sembra fare quasi il verso a se stesso nella scena della foto (dubito che molti "attori" moderni accetterebbero di girare scene così...), Ricky Memphis invece è convinto di essere un attore. Come quell'altro fenomeno di Scamarcio che nel film horror "Il legame", ha passato 3/4 del film con le mani in tasca e la faccia di quello che non sa che cosa è lì a fare....Poi va beh, c'è Raul Bova che, mi è anche simpatico come persona ed è un bel figo, ma a parte quello, ha la fissità di un palo della luce. Leone disse di Clint Eastwood che aveva due sole espressioni, con e senza cappello. Ecco, Raul Bova non porta manco il cappello.....
@@Bassfully Aldo Grasso ha scritto che una volta, c'erano i professionisti che fingevano di essere dilettanti, oggi ci sono dei dilettanti che fingono di essere professionisti. A parte questo e quello che avete detto, come ho scritto altrove, a mio avviso mancano oggi anche quelle figure come i caratteristi, o spalle, che erano dei signor attori. Si pensi allo stesso Peppino De Filippo, per cui anche il termine "spalla" è molto riduttivo, oppure Reder con Villaggio, o ancora Riccardo Garrone, Ugo Bologna, Guarinei, ecc.
Infatti spalle per non dire che avevano un ruolo di perno su cui l'attore principale poteva usare la sua comicità.
Un film come la malafemmina anche nella scena con mezzacapa, interpretato da Mario castellani, altra spalla storica, è fenomenale perché si regge su tre bravi attori e non solo su Totò.
Secondo me le commedie a differenza di altri generi non richiedono una regia "elevata". Una sceneggiatura che faccia genuinamente ridere e degli attori in forma o con una buona chimica (es.AG&G o Zalone) a parer mio sono già sufficienti per la riuscita di un buon film comico.
Per me la coppia Celentano/Pozzetto nei pochi film in cui erano assieme, erano il top. Li ho sempre visti come i comici che ai loro tempi erano avanti anni luce. Messi insieme poi erano una bomba.
Scherzi...?? Passi Pozzetto ma Celentano non è mai stato capace a recitare anche come comico non era un gran che,certo rimane una mia opinione.
@@eneamarchesi4696 non so, ho sempre pensato che loro due avevano una bella alchimia. Da soli poi, Celentano aveva quel suo modo di fare comicità che aveva e poteva fare solo lui in quegli anni. Espressioni, situazioni, movimenti, giochi da parole che creavano situazioni esilaranti. Pozzetto poi, per me è Dio assieme a Villaggio e Sordi.
@@eneamarchesi4696 Celentano è un cretino di successo, per citare Giorgio Bocca. Come attore un cane morto, come comico poi, che è almeno un ordine di difficoltà in più che recitare in generale, è veramente improponibile.
@@Bassfully Senza parlare del lato egocentrico e quasi megalomane di quando si mette alla regia...basta citare Joan lui.
@@eneamarchesi4696 no vabbè quei film sono letteralmente INGUARDABILI. E io sono un amante del cinema di serie B e anche C. Semplicemente non sono film, sono prediche e autopompini.
2023, Moccia productions, "La Mangakata"
Maccio penso sia il comico meno comico che abbia mai visto, mi fa sorridere una battuta su 1000
I vitelloni è sempre stato fatto passare per commedia, ma a parte la pernacchia di Sordi è un film drammatico
so che è meno un film inteso nel senso completo del termine perchè sono più spezzoni da teatro ma "tu mi turbi" è un capolavoro e anche piccolo diavolo non è per nulla male.
Il miglior film in cui recita Lino Banfi è di sicuro l' Esorciccio. Adoro quel film🔝
Maccio Capatonda fa film comici demenziali stile una pallottola spuntata. Ficarra e Picone sono discreti, il loro problema principale è la parlata siciliana stereotipata e non tutte le gag sono scritte bene. Febbre da cavallo è un'istituzione, un gran film che sottotraccia parla del problema delle scommesse
Totò aveva anche un inaspettato lato creepy, consiglio Totò Diabolicus e Che fine ha fatto Totò Baby, riesce ad essere inquietantissimo in alcune scene
Totò era un genio.
Totò era un attore mostruoso, aveva anche un grande talento drammatico
la bellezza di totò, troisi etc erano la loro capacità di improvvisazione...scene vuote dove dovevano dire 3 frasi, si trasformavano quasi in monologhi comici...per me quei film erano quasi una recitazione da teatro trasportata e adattata nel grande schermo...poi erano dei personaggi di livello assurdo, ci sono delle interviste con troisi e benigni che sono più divertenti di molti film o monologhi preparati dove lo stesso presentatore che li intervista (minà) non si tiene dalle risate...
@Daniele Carfora Detto che sono d'accordo con te e, sarà che Benigni non mi ha mai fatto impazzire, per me Troisi era di un altro livello rispetto a lui. E credo che lo stesso Benigni in fondo lo riconoscesse. Ricordo una vecchia puntata di Blitz, dove Minà intervistava Benigni e Troisi: a memoria, non ricordo una volta in cui Benigni non sia andato sopra le righe, quella volta, rimase in secondo piano, quasi a lasciare tutto lo spazio a Troisi, si vedeva proprio anche da come lo guardava quando Troisi parlava. Benigni era molto amico di Troisi, la poesia che gli dedicò dopo la sua morte per me è bellissima e commovente, una delle dediche più belle che abbia mai sentito.
che piacere sto discorso ma, ahimè, anche leggendo i commenti, l'impressione è che Dario stia predicando nel deserto
Johnny stecchino e non ci resta che piangere tanta robina però (concordo sulla moglie,ho sempre pensato recitasse così apposta) 😂😂😂
Sono film geniali non si possono ridurre a "carini"
Hai perfettamente ragione su tutto. I film di Totò dal punto di vista della trama e della fotografia sono semplici, ma la loro forza è quella di essere retti dalla magistrale arte recitativa sua, di Peppino, Titina De Filippo, Nino Taranto e tutti gli altri. Oggi l'arte recitativa nei film è completamente sparita. Si potrebbe applicare lo stesso discorso fatto da te, nel rapporto passato/presente, alla musica, ma certe cose non si possono dire altrimenti ti additano subito come boomer. Il presente artisticamente (e non solo) produce al 90% monnezza, diciamo le cose come stanno.
Non te la prendere a male, ma questi discorsi triti e ritriti sono inutili e superficiali
Totò e Peppino non dimenticare mooolta improvvisazione. Mostruosi!
Gran bel video. Hai ragione su tutta la linea. Attori del passato non paragonabili con gli attuali. Però loro venivano da una gavetta teatrale dove il Teatro con la T maiuscola lo facevano solo veri Attori non avanzi di zelig che tentano la fortuna al cinema. Bravo
17:22 Io rispetto tantissimo le opinioni di Dario, ma qui gli consiglieri di rivedere l’interpretazione di Sophia Loren in “Matrimonio all’italiana” e lo sfido a ridire che non raggiunge i livelli della Magnani😂
Ma perchè la sua interpretazione ne "La ciociara" di Vittorio De Sica dove la mettiamo?
@@darkmarv8045 metterei anche "Una giornata particolare", parte difficilissima per una dalla femminilità prorompente come lei, idem per un bello come Mastroianni.
Con sordi molto bello c'è BORGOROSSO FOOTBALL CLUB e il suo episodio in UN GIORNO IN PRETURA
Secondo me Chiedimi se sono felice anche a livello cinematografico è notevole. La regia è buona, la fotografia pure, la scrittura è ottima, cosa gli manca per essere un film 'bello'?
Più regia.
@@DarioMocciaChannel secondo me lo fa molto cadere quelle canzoni di merda classiche da cinema italiano anni 2000
@@andrea18casetta89 dai, ma sono bellissime le canzoni di Bersani 🥺
@@cristianogreco1258 no
ogni volta gli infarti quando finisce il video
Che Bud e Terence abbiano fatto solo due buoni film mi sembra riduttivo. Se i loro i film hanno dialoghi e scene ancora oggi non stancanti, persino dopo diverse generazioni di spettatori, per me è un grandissimo pregio. Il 90% dei film comici italiani d'epoca hanno decine e decine di scene che se riguardate oggi un po' ti fanno sentire estraneo. Ma non i loro, non certo perché hanno creato chissà che sceneggiatura, hanno di base puntato sulla semplicità, ma non quella banale, le battute non sono forzate ma seguono il contesto. Ho guardato proprio qualche giorno fa mentre cenavo, "non c'è due senza quattro" (per molti non uno dei migliori) ed è ancora oggi super piacevole e all'epoca il tema sosia era super abusato, ma nel loro film è comunque fresco da vedere, nonostante di fatto, non lo doveva essere. Riuscire in tutto ciò può sembrare semplice ma non lo è per nulla. Così come non è facile fare la comicità demenziale stile Pallottola Spuntata, nonostante sembri a prima vista semplice.
Totò naturalmente è nella vetta, anche se la sua comicità è molto teatrale, ad alcuni piace di più, ad alcuni meno.
P.S: Bud e Terence oltre ai Trinità, che per molti sono la vetta del duo, avrebbero fatto Più Forte ragazzi, che è per me, soprattutto nella versione completa, un gran film, prima ancora di essere una commedia. Visto che Dario parlava di film belli e non che facciano semplicemente ridere.
Per me il migliore della coppia è due superpiedi quasi piatti, ha delle battute e un'atmosfera generale che mi fanno stare bene, film che tra l'altro in pochi conoscono e che nessuno annovera tra i migliori.
@@gmatt4140 non a caso lo danno come migliore
Un borghese piccolo piccolo.....😭😭 filmone!
mysterious and mind changing Parking Man
“febbre da cavallo” è degli anni ‘70…
Io citerei anche “Regalo di Natale” (tra le ultime grandi commedie all’italiana) di Avati, “Caruso Paskoski” e “Donne con le gonne “….
Andando sul trash citerei Banfi con Vitali….
E almeno 3 o 4 di Verdone…
Sono ancora stunnato per ‘ la Cortellesi é una Dea ‘ e poi mi affianca Zalone a Ruffini, Matano e Pieraccioni.
Per non parlare di AGG
Darione ti si vuole bene lo stesso ‘via.
"Bella commedia degli anni 80.."
Febbre da cavallo di Steno è 1976...
Ma che ca**o dice Dario riguardo a Aldo Giovanni e Giacomo che sono il nulla a livello cinematografico? Dario posa il fiasco per favore. Per il resto tanti, TANTISSIMI luoghi comuni durante il discorso...
hai capito in che senso?
Alla fine è la sua opinione in merito, immagino non pretenda di avere ragione ma ha solo detto cosa ne pensa.
Sai cosa vuol dire vero?
Si parlava di tecnica, non di battute, scrittura o interpretazioni.
Ma di pura regia. Sono film “compitino” atti a mettere in evidenza la spontaneità e le battute, spesso riciclate dagli spettacoli, del trio.
Per me sono buoni film, ma a livello tecnico sono molto elementari.
@@DarioMocciaChannel Ma comunque non mi sento affatto di concordare. I primi 3/4 film di AGG sfoggiavano una regia molto buona per delle normali commedie italiane, soprattutto se paragonati ai film di oggi o ai loro contemporanei. Non a caso proprio alla mancanza di Venier da Tu la conosci Claudia in poi è imputato il tracollo clamoroso del trio. Definirlo "il compitino" è una follia, anche perché già solo far funzionare delle battute da palcoscenico teatrale in un film non facendole sembrare completamente estraneate dal contesto è un lavoro non da poco. Ma poi ci sono delle trovate registiche che impreziosiscono i vari film elevandoli appunto da quelli più mediocri. Pensiamo, non lo so, alla partita sulla spiaggia? Al montaggio iniziale di Chiedimi se sono felice, o alla sua conclusione ? Alla sequenza del piano inclinato (ma a questo punto direi a tutto Chiedimi se sono felice)? All'inseguimento in auto di Così è la vita? Alla messa in scena incredibilmente realistica per una produzione italiana di Al, John e Jack? E così via dicendo. Occhio eh, non sto dicendo che sono Kubrick, sia chiaro. Ma definirli "il nulla a livello registico" è abbastanza una cazzata, c'è ben di più della semplice volontà di portare su schermo le battute del trio comico (secondo me, poi magari sbaglio oh. Lieto di essere smentito. In ogni caso io un rewatch lo consiglio...)
@@matteorusso4001 si, ho capito, e comunque non sono d'accordo. Non saranno Quarto Potere ma hanno comunque una regia ben sopra la media delle normali commedie italiane. I primi 3/4 film intendo, poi è arrivata la monnezza.
Secondo la mia umile opinione non tutti possono improvvisarsi comici: parlando di tempi recenti basti vedere Matano e Ruffini che fanno ridere meno di zero, mentre Zalone e Lundini un minimo di bravura la possiedono.
cè di peggio,......pio e amedeo.
@@yanavjiqoike6686 non sono neanche classificabili quelli
@@smallpapa giusto.
Se qualcuno mi riesce a trovare,in Italia,un comico più bravo di Totò gli do un miliardo, Totò è sopra tutti.Ovviamente parlo in Italia, perché se andassimo a vedere nel mondo ci sono i vari Stanlio e Ollio,Los Tres Chiflados e c'è anche Charlotte,il maestro di tutti noi,come afferma Totò stesso.Ma se vedessimo poi a livello di scrittura nelle scuole ci andiamo a studiare i vari Leopardi e Manzoni,quando poi puoi prendere un Eduardo de Filippo che è un genio assoluto
POI magari mi sbaglio anche perché avendo solo 14 anni non avrò tanta esperienza,ma su Totò penso che non ci sono dubbi
È sempre interessante guardare indietro a quel cinema casereccio anni 70/80 , dai meglio prodotti (L'allenatore nel pallone, Fracchia, i film del commissario Girardi...) a quelli più pecorecci (La liceale nella classe dei ripetenti, la trilogia di Pierino...), produzioni da 2000 lire per 2 settimane di lavoro che sono negli anni diventati i cinepanettoni da miliardi di lire girati nei posti più assurdi. Mi chiedo se effettivamente in passato queste cose venissero apprezzate (da 23enne non saprei dirlo) o erano solamente dei "fuga di cervelli" in mezzo a film più validi.
Ps: Fracchia e L'allenatore nel pallone 2 tra i miei film preferiti
In realtà sono proprio gli antesignani della successiva ondata "Mediaset" (non a caso il citato Yuppies tipico prodotto della Milano da bere e del riflusso), tranne Fracchia. Certo, anche questi hanno delle complessità e punti interessanti, penso allo stesso Yuppies e quindi delle rivalutazioni sono sempre possibili. In sostanza antesignani della comicità attuale. In modo più articolato: la cinematografia è politica nella misura in cui è figlia del suo tempo, delle pulsioni e dei rapporti sociali nella società. Ecco perché non hai un Monicelli oggi. O perché un Bisio che cerca di ispirarsi a quel modello là (commedia impegnata, perché Bisio così come Aldo, Giovanni e Giacomo ed in generale il circuito originale di Zelig, il cabaret milanese, fortemente politicizzato eh) fallisce miseramente creando film pesanti, moralisti e nemmeno tanto comici.
Bravo, hai centrato il punto (solo che i comici "politicamente schierati a sinistra" in Italia non si possono toccare, anche quando fanno pena...)
Dario flamma mezza cultura di massa Italiana in 20 minuti
Dire che sono film carini o buoni non è “flammare”. Grazie a Dio non si vive di assoluti, sopratutto nell’arte.
È una brutta abitudine della contemporaneità.
@@DarioMocciaChannel dovresti dirlo a molti di quelli che ti seguono ahahah
@@DarioMocciaChannel sì Dario il mio termine "flammare" era utilizzato in maniera ironica, tra l'altro penso sì capisse benissimo quale fosse il succo del discorso nonostante il video sia un estratto di una live. Inoltre non volevo andare contro la tua opinione, siccome nonostante la mia scarsa cultura cinematografica, in certi aspetti dell'argomento mi sono trovato più che d'accordo. Forse era meglio che usassi il verbo "ridimensionare" mezza cultura di massa, per esempio i film di Zalone, che vengono spesso quasi esaltati dalla massa (tra cui pure mi madre) nonostantei molti difetti.
Si spera sempre di non vivere mai di assoluti.
@@lorenzolonginotti1942 Ci mancherebbe, volevo solo chiarire. Vivere di assoluti è sempre male
"Io non ho paura" libro clamoroso, consigliatissimo oltre all'ottimo film
Celentano è stato scoperto da Fulci, che gli scrisse alcune canzoni agli inizi e lo diresse nel suo primo film
È uno degli autori di 24000 baci
Fulci, molti non lo sanno, ma ha dato un contributo importante alla commedia all'italiana, era uno dei co-sceneggiatori di "Un Americano a Roma" (oltre che essere l'aiuto regista di quel film) ed è stato l'inventore delle commedie episodiche e corale ambientate nei tribunali con il suo soggetto per "Un giorno in pretura", oltre ad aver contribuito al successo nazionale di Franco e Ciccio.
Franco e Ciccio il meglio l'hanno dato con Bava e Fulci
Totò chiaramente un volpescuer
i predatori è un nuova commedia della madonna
Posso chiedere il nome della sigla finale? È super bella
bello ©
bo zalone ha oggettivamente segnato un’era
Come personaggio sicuramente
Anche Alvaro Vitali
@@peppinobenincasa peffo
Per assurdo il cinema (di punta) di oggi si puó paragonare ai "B-Movie" di Banfi, Franco e Ciccio ecc... Le nuove leve come i Manenti Bros stanno dando delle buone soddisfazioni.
Qualche rara eccezzione degli ultimi anni potrebbero essere le commedie di Salvatores, Mediterraneo è un film stupendo per esempio. Oppure ultimamente commedie belle sono quelle in cui recitano la Cortellesi ed Albanese insieme sono eccellenti. Ma la comicità più geniale degli ultimi anni la vedo solo in Boris (si lo so è una serie quindi non conta) però c'è anche Boris il film 😅😅
di Celentano dovresti vedere "Yuppi Du" (magari nella sua versione originale del 1975)
Dario prende termini cinematografici da Boris e le interviste che vede su internet e poi li infila in una conversazione a caso per sembrare colto? non lo so. Grande Fan comunque, si sche
Peccato che ne I Soliti Ignoti non c’era Tognazzi 😂 Proietti era in Brancaleone con Gassman e Volontè quindi era della loro generazione, non successiva. Bud Spencer e Terrence Hill non erano comici comunque.
Cosa ne pensi di david linch tipo cuore selvaggio o p grecobil teorema del delirio.. cronemberg la mosca o existens e come regista terrence mallick grazie ciao Dario
Non c’era Tognazzi nel soliti ignoti
Secondo me, un film carino "comico" mainstream uscrito negli ultimi anni qui in italia c'è, ed è "c'è ancora domani".
Niente di spaccamascella, ma fa pensare un pochino e funziona
Dario che mette in cima alla filmografia di Benigni Berlinguer ti voglio bene è appagante e non poco
Mi sei cascato su Tognazzi nei soliti ignoti 😢😢😢😢
Sono d'accordo con lui su tutta a linea però voglio dire una cosa che la filmografia di Totò è troppo ampia per basarsi solo su due. Senza contare che molto battute erano improvvisate e la stava alla bravura delle spalle come Peppino che gli stava dietro.
Vabbè son momenti di live improvvisata di notte, si passava di palo in frasca.
Non era mia intenzione fare una live monografica su Totò, anche perché è una missione molto ardua
Ma poi boh, a me non ha mai fatto ridere Totò, che film comico è se non ti fa ridere? Quindi secondo me come film comici non sono un granché, poi come film e basta saranno pure tecnicamente belli.
@@sergiopaolinelli8522mi sembra esagerato dire che non faccia ridere . Penso sia una cosa soggettiva tua quindi non puoi dire che non sono film comici perché tu nn ridi.. Però prima di dare un giudizio ti consiglio di vedere qualche altro film.
@@eddysmoker1549 concordo con te e posto che adoro Totò, però, se vogliamo proprio guardare tutti i film, ci sono anche "Totò a colori" e "Totò contro Maciste", che sono a dir poco imbarazzanti per me. Non per la sua interpretazione, sia chiaro, ma per il film in sé. Film come "Totò e Carolina", invece, sono tanta roba ed è meno conosciuto di altri. Peraltro, è il film più censurato della storia del cinema italiano, tanto che a un certo punto Totò non volle che uscisse.
@@lucat5479 ma Totò contro Maciste è stato fatto nel periodo in cui andavano i film storici quindi all'epoca era una parodia. Comunque i film comici di Totò hanno una trama ovviamente essendo un film comico è poco impegnativa ma sensata. Volendo nominare film di Totò il mio preferito è Totò Tarzan poi di altri ci sono Totò truffa 66 , la banda del torchio , uno sceicco napoletano , Totò le Moko' e c'è ne sono tanti altri
Come sempre dipende dai gusti, sicuramente a livello comico ( e non solo ) Toto' e' stato il più' grande di tutti.
Ne vuoi uno: la série La Mafia uccide solo d'Estate di Pif....
Spero che abbia visto Matrimonio all'Italiana (perché non l'ha specificato) ma credo di sì perché è uno dei film di Sophia Loren (e della coppia Loren-Mastroianni) più famoso, oltre che uno dei migliori. E quindi mi chiedo: ma come ca*** si fa ad avere visto Sophia Loren che fa Filumena Marturano é dire che fa caha?
Tognazzi non c'era intanto
Nei soliti ignoti non ci sono nè Mastroianni nè Tognazzi. O Darioooo!
Uno che é stato grandissimo e che, purtroppo é stato Censurato dalla RAI é stato Dario Fo. Ho avuto la fortuna di vederlo a teatro nell'88/89 in Morte accidentale di un Anarchico, in cui vidi, per la prima volta Claudio Bisio che aveva la parte del Commissario Calabresi. Ti posso assicurare che avevo il mal di pancia dal ridere....
comunque secondo me alcune live tipo come questa, andrebbe caricata tutta o almeno tutto il pezzo, senza tagli, quando si parla di questi argomenti
Si è dimenticato Daunbailò come filmone con Benigni
Beh sì, Benigni è stato uno degli attori feticcio di Jarmusch. Tra l'altro ci ha lavorato anche la moglie di Benigni.
LA. VITA È BELLA È BRUTTO HO LEVATO IL VIDEO
Scusa se mi permetto ma non mi sembra ci fosse Tognazzi sulla terrazza, comunque un film terrificante è "il mafioso" con Alberto Sordi, se adesso non ci sono grandi film è perché non ci sono grandi registi
Come si fanno a paragonare film di due epoche completamente diverse? Da Dario mi aspettavo un discorso più concreto.
Soliti discorsi da nostalgia.
Fra 30 anni diremo che i film di Zalone erano i più belli della storia.
Per me Al John e Jack è il migliore dal punto di vista registico. È un bel film parodistico delle pellicole di Scorsese. Per il resto sono d'accordo, anche se hanno scritto un pezzo di comicità italiana.
Secondo me l'ultimo film italiano "clamoroso" è stato Totò che visse due volte (1998), ma non è una commedia
Nel cortile della nostra giovinezza giocavamo in mezzo ai sacchi di monnezza un pallone, quattro tiri in una porta e 'na vecchia che alluccava: ? Kitemmuoort...
AGG dei primi film sono incredibili . Non c’è paragone con Totò con tutto il rispetto.
Video interessante che giustamente non può affrontare tutto. Volevo solo aggiungere alcune considerazioni personali. In "Totò, Peppino e la malafemmina", c'è anche molto bella la scena della lettera, che verrá ripresa nel film " Non ci resta che piangere", solo che in questo caso, i ruoli sono scambiati, perché mentre Totò dettava la lettera ed era quello pseudo acculturato, in "Non ci resta che piangere" la lettera (mi sembra a Savonarola) è dettata da Troisi a Benigni, laddove Benigni, essendo un maestro, dovrebbe essere quello più acculturato. Per quanto riguarda Totò, era un mostro di bravura, però anche lui fece dei film di cassetta al limite del guardabile, "Totò a colori" per dirne uno, per me è imbarazzante. Invece, Totò recitò in"Totò e Carolina", considerato il film più censurato della storia del cinema italiano, tanto che Totò stesso si lamentò dicendo che se si censurava la satira, non faceva bene al cinema. Sordi era un gigante, quando voleva una spanna sopra tutti però dopo "Il marchese del grillo" non ha più fatto niente di memorabile secondo me, certo non il film con la Marini. "Un borghese piccolo piccolo" è un dramma, credo che di comico ci sia poco ed è bellissimo come film. La Loren, a mio avviso, non è ai livelli della Magnani ma neanche della Melato o di Monica Vitti, anche se fare confronti tra epoche diverse non è facile perché cambia la recitazione, peró, nel film di Scola "Una giornata particolare", è stata bravissima. Certo, molto è dovuto a Scola che scommise sui due belli del cinema italiano, lei e Mastroianni, che dovevano interpretare due reietti, tanto che Scola disse che la Loren pianse perché non riusciva nella parte, ma secondo me alla fine i due furono bravissimi. Ad ogni modo, sempre meglio della Ferilli. Benigni non mi ha mai fatto impazzire, però alcuni film belli li ha fatti, " Johnny Stecchino" è bello tanto per dirne uno. Purtroppo tanti anni fa mi regalarono "Il figlio della Pantera rosa", con Benigni: inguardabile a mio avviso, attori troppo diversi e poi per me Peter Sellers sta nel Pantheon degli attori. Mi spiace per Nuti: con i Giancattivi prima e con i film successivi aveva portato una freschezza nel cinema italiano secondo me, poi si è perso, ha fatto forse il passo più lungo della gamba e poi ha avuto tanti problemi personali. E ci è rimasto invece Pieraccioni. La fortuna di Abatantuono è stato incontrare Salvatores che l'ha diretto facendolo uscire dai ruoli macchietta: però come attore in generale non mi piace. Comunque far ridere è difficilissimo, bisogna intercettare i gusti del pubblico, senza stare troppo indietro ma neanche troppo avanti, se no non si viene capiti. E poi, soprattutto in Italia, una volta interpretato un ruolo, si viene etichettati ed è difficile uscire da quel ruolo. I comici sono considerati inferiori agli attori dramnatici e sono pochi i registi che scommettono su di loro in altri ruoli. Ricordo solo Lattuada con Rascel ne " Il cappotto", Totò dovette aspettare Pasolini, Villaggio recitò tardi con Fellini. Anche per il pubblico è spiazzante. Una cosa che forse manca rispetto al cinema di una volta, sono i grandi attori "caratteristi" o con ruoli di spalla. Ricordiamo lo stesso Peppino De Filippo, molto più di una spalla, Reder con Fantozzi, Guarinei da poco scomparso, Garrone, Ugo Bologna e tanti altri.
@@KPK75772 Sì, hai ragione, di cassetta è ingeneroso, solo che a me non piace il film, per quanto lui sia bravissimo, per me non è al livello dei suoi film migliori a parte alcune trovate poi diventate iconiche come con Trombetta sul treno. Comunque in realtà, più che "Totò a colori", quello che per me rappresenta più un film legato alla moda dei tempi, delle parodie e che non amo è "Totò contro Maciste".
Dovresti perdere 5 minuti a parlare anche del mitico Tiberio Murgia. Eccezionale caratterista e uomo più fortunato del mondo.
li ha seppelliti tutti, i soliti ignoti🤣
Tognazzi ne "i soliti ignoti" non c'è... okay. Riguardo a quel film ti consiglio di andare a guardare un'intervista a Tiberio Murgia, lui, un muratore, che ad un tratto viene chiamato a partecipare a questo film e la sua vita cambia di botto... si presenta poi sul posto di lavoro (da ricco) e fa il "tre di bastoni".
Ora va bene tutto, va bene i gusti ma che la Loren è un attrice media mi sembra molto falso, c'è basta guardarla ne La ciociara per esempio. E non sono d'accordo sul fatto che benigni di decente abbia fatto solo Berlinguer ti voglio bene, anche il mostro, il piccolo diavolo, Johnny stecchino sono delle signore commedie per quanto mi riguarda. E la vita è bella è un bellissimo film, si riconosce più di una volta che l'epoca sono gli anni 30-40. Poi vabbè la braschi è un discorso a parte 😅.
Stessa cosa per il trio, cioè tre uomini e una gamba, così è la vita e chiedimi se sono felici sono tre filoni dai, per quello che vogliono essere
Carlo Delle Piane in Regalo di Natale fa paura. Nel senso, quando lo vedi durante la partita, quando propone ad Abatantuono di lasciare il gioco appianandogli in cambio le perdite, con quel ghigno negli occhi perché sa che invece Diego punterà tutto, ti fa TREMARE.
La vita é bella é un cult che insegna tanto, e ha anche vinto un oscar ...
tre
Dario hai visto un film che si chiama Metti Una Notte? Secondo me si avvicina molto a quello che dici, cioè film comico personale dentro però all'involucro Cinema. Io l'ho scoperto grazie al Frusciante. Consiglio 🤙
Mi sorprende che non abbia nominato nessuno il trio Salemme Buccirosso Casagrande, i loro film e spettacoli mi mettono sempre allegria oltre a schiantarmi dalle risate
Funzionano più a teatro che al cinema
Non mi entusiasmano per niente...li trovo autoreferenziali e poco originali...
Renato pozzetto il ragazzo di campagna top
@federico.ghirello ah ah anche "La casa stregata"; Pozzetto che dice: "Il gioco delle bugie lo facciamo un'altra volta"....ma anche "Un povero ricco", film tra l'altro non banale.
Scusate, che live è?
Signori si nasce è ancora di più di Totò Peppino e la malafemmina...lo consiglio...una bomba.
Un altro che fa crepare è Totò e la clinica dei pazzi
Fratello mio, da napoletano apprezzo la tua cultura Totòiana, però Checco Zalone è un genio. Mo non sarà a quei livelli, ma per me è indiscutibile la sua grandezza. Pure AGG geni teatrali principalmente. Fabio De Luigi (come dici tu) senza senso, pensa a Lucarelli, Olmo, Guastardo,... Sono l'evoluzione di un modo diverso di ridere.
Checco Zalone può piacere ma direi che è troppo definirlo genio. Avrebbe poi, come ha detto Dario, bisogno di un regista vero dietro.
Maccio Capatonda è un genio attuale ma anche lì al cinema gli manca un regista che lo valorizzi
Fosse solo la regia. I film di Zalone sono inesistenti, il nulla più totale. Possono essere spezzettati e messi su TH-cam come gag, il livello è anche quello (pancio e gente simile)
@@howlmo2605 secondo me, paradossalmente, Zalone è meglio di quello che mostra. A mio modesto avviso è bravissimo, sa suonare, recitare, cantare, secondo me in Italia nessuno come lui, peró per me è sprecato, nel senso che alla fine fa un pó sempre le stesse cose. Non ho visto tutto di lui, ma per quello che ho visto mi sembra abbia ripreso, attualizzandole a suo modo, le lezioni di Sordi e Villaggio, parlando dell'italiano medio. Peró a mio avviso potrebbe provare a fare un salto di qualitá, osare un pó di piú. Poi se piace cosi, per caritá, fa bene.
Non si tratta di film , ma nel suo Boris invece ? Come idea di comicità e denuncia diciamo funziona da Dio
" O come Torino...."
Se non sai perché Peppino ha il quadro, non hai visto il film
uomo del parcheggio secondo me non zoommi abbastanza sui video, ho ancora un paio di diottrie
Bagno Maria con Panariello e tutti a casa via
Diciamo che “Un borghese piccolo piccolo” ha un livello di sofferenza sproporzionata rispetto alla comicità che presenta. Io l’ho visto una volta e basta ma a tratti è stato straziante
@Edoardo Degli Innocenti io sarò tordo ma quella non è né una commedia né tanto meno un film comico, concordo con te. E' drammatico, in tutti i sensi. Il padre che pensa finalmente di lasciare il posto al figlio, in cui ripone tutte le sue speranze e se lo vede strappato dall'assassino. Ci sono tante cose in quel film, non solo la vendetta che già di per sé sarebbe tanta roba. Ma di comico non c'è nulla per me.
Febbre da cavallo a Roma è religione
ma come oh, mio padre zalone
Non lo so, secondo me la comicità e più in generale il cinema sono cambiati troppo per paragonare i film del 2022 a quelli usciti 60 anni prima. È troppo difficile definire cosa sia meglio o cosa sia peggio, sono periodi troppo diversi. Poi certo, si piò parlare del fatto che un film ti piaccia più di un altro, ok, ma definire certi film oggettivamente inferiori/superiori ad altri quando si parla di tempi così diversi.
Checco Zalone non è male dai? Ha incassato come nessuno mai nel cinema italiano dai su
Che c'entrano gli incassi con la qualità. Può piacere, eh, non sto discutendo questo.
Madonna, sta storia degli incassi è abbastanza noiosa, eh.
Un buon film (non sto dicendo un capolavoro, ma un buon film) è tale perché c'è una sceneggiatura scritta come si deve, un regista che sa il fatto suo e degli attori che sappiano recitare discretamente.
Il resto sono chiacchiere!
Ha fatto incassi perchè è simpatico lui non perchè il film è fatto bene
La conferma che la massa è mediocre.
Tutto bello, ma natale in india e natale sul nilo >>>>
ahaha
Ma perché ora fa i discorsi da vecchio?
Quali sarebbero i discorsi da vecchio