CAOSMOS: caos(disordine)+Cosmos(ordine). Nelle nostre infinite configurazioni, noi siamo una combinazione delle dinamiche di questi due enti. Questa idea viene costruita da Deleuze sulla base di riflessioni fatto sopra i racconti di Alice scritti da L. Carroll. Non è produttivo fino in fondo distinguere in maniera rigida la dimensione del senso e quella del non-senso. Se si vuole ragionare su ciò che ha senso, si deve guarda anche ciò che non ne ha. In questo caso l'esempio di Alice è cardinale: qui infatti Carroll fa emergere paradossi di senso/non-senso continui, in cui capiamo quanto è labile il confine tra i due domini. La differenza tra senso e non-senso non solo è labile, ma passibile di frequenti cambiamenti. Con questa marcia, ci si avvia verso la Filosofia della Differenza, tipica del Post-Strutturalismo. Questa specifica filosofia è stata apprezzata socialmente e adottata dai primi movimenti femministi. Da qui si intuisce il suo aspetto pratico.
In DIFFERENZA & RIPETIZIONE si esprime l'esperimento mentale di una "Ripetizione della Differenza". Di base, la ripetizione è dello stesso. Si ripete una cosa che è uguale a sé stessa. In questo libro del 65 Deleuze propone che sia la Differenza ad essere Ripetuta, e in questo senso la ripetizione sarà sempre diversa, per sua essenza stessa. Questo ci riporta all'immagine dell'Inconscio come fabbrica di produzione. E qui comprendiamo il carattere pratico della filosofia deleuziana, che appunto fabbrica concetti per risolvere problemi concreti, e i problemi concreti sono sempre in evoluzione.
Per riuscire a mantenere un'identità che sia fissa nel suo essere in continuo divenire. Per riuscire ad ottenere una stabilità tra le relazioni, nel nostro stare al mondo, occorre mettere in piedi istituzioni che regolino questo "essere fissi in divenire". L'idea delle istituzioni viene espressa nei primi testi di Deleuze, con una nota particolare. Le istituzioni non devono essere mere manifestazioni di un organo di potere centrale (i.e. lo Stato). Queste istituzioni possono essere, appunto, istituite per altre vie.
Molto bravo il Prof. Fadini, che mi ha chiarito alcuni concetti base per leggere Deleuze e Guattari.
grande prof
Complimenti davvero per la chiarezza espositiva
Codesto è un difetto, quasi mai un pregio.
@@CizzuCizzu capisco cosa vuoi dire
Ad 1,5x sembra a velocità normale.
CAOSMOS: caos(disordine)+Cosmos(ordine). Nelle nostre infinite configurazioni, noi siamo una combinazione delle dinamiche di questi due enti. Questa idea viene costruita da Deleuze sulla base di riflessioni fatto sopra i racconti di Alice scritti da L. Carroll. Non è produttivo fino in fondo distinguere in maniera rigida la dimensione del senso e quella del non-senso. Se si vuole ragionare su ciò che ha senso, si deve guarda anche ciò che non ne ha. In questo caso l'esempio di Alice è cardinale: qui infatti Carroll fa emergere paradossi di senso/non-senso continui, in cui capiamo quanto è labile il confine tra i due domini. La differenza tra senso e non-senso non solo è labile, ma passibile di frequenti cambiamenti. Con questa marcia, ci si avvia verso la Filosofia della Differenza, tipica del Post-Strutturalismo. Questa specifica filosofia è stata apprezzata socialmente e adottata dai primi movimenti femministi. Da qui si intuisce il suo aspetto pratico.
In DIFFERENZA & RIPETIZIONE si esprime l'esperimento mentale di una "Ripetizione della Differenza". Di base, la ripetizione è dello stesso. Si ripete una cosa che è uguale a sé stessa. In questo libro del 65 Deleuze propone che sia la Differenza ad essere Ripetuta, e in questo senso la ripetizione sarà sempre diversa, per sua essenza stessa. Questo ci riporta all'immagine dell'Inconscio come fabbrica di produzione. E qui comprendiamo il carattere pratico della filosofia deleuziana, che appunto fabbrica concetti per risolvere problemi concreti, e i problemi concreti sono sempre in evoluzione.
Per riuscire a mantenere un'identità che sia fissa nel suo essere in continuo divenire. Per riuscire ad ottenere una stabilità tra le relazioni, nel nostro stare al mondo, occorre mettere in piedi istituzioni che regolino questo "essere fissi in divenire". L'idea delle istituzioni viene espressa nei primi testi di Deleuze, con una nota particolare. Le istituzioni non devono essere mere manifestazioni di un organo di potere centrale (i.e. lo Stato). Queste istituzioni possono essere, appunto, istituite per altre vie.
prova