Le ultime sette Parole

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  • เผยแพร่เมื่อ 19 ก.พ. 2024
  • Il 5/4/1985, da studio Rai TV, il critico musicale Lorenzo Arruga introduce e presenta il concerto musicale: dalla Cappella degli Scrovegni a Padova il complesso strumentale da camera de “I Solisti veneti” diretto da Claudio Scimone esegue Le sette ultime parole del nostro Redentore sulla Croce” di Franz Joseph Haydn. L’esecuzione è filmata dal regista Ermanno Olmi, che ascolta e guarda, mette in relazione musica e affreschi di Giotto nella cappella oscurata da veli neri, come alla prima esecuzione nella cattedrale di Cadice per la cerimonia del Venerdì Santo del 1786.Trasmissione nuovissima (allora) per i rapporti arte e musica, dice Arruga, che ha visionato il filmato concluso ma aveva seguito le riprese, la preparazione coi velari bianchi che fluttuano tra suoni d’anima degli strumentisti e chiarore terso di cieli e figure. Per questo ho osato riprodurre tre frammenti di un filmato straordinario che non è in circolazione: la nascita di Gesù con lo stupore gioioso degli Angeli, la deposizione dalla Croce, il dolore dei volti, gli Angeli che piangono.
    Per Arruga fu la prima vicinanza dall’interno a un testo sacro e musicale già molto amato. Per il quale ha scritto in seguito un proprio testo,*in sette interventi da recitare dopo la parola (frase) del rito, in luogo del silenzio meditativo un tempo sollecitato dal celebrante mentre la musica tace. *Cronaca di sette silenzi, 1998.
    L’Archivio Arruga resta a disposizione per quanti avessero a vantare diritti per la riproduzione dei filmati che avviene comunque senza fini di lucro e solo a titolo divulgativo.
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