Come svoltare la giornata? Un video tuo....e con mamma Rita poi!!! Top....vi prego fatene di più, siete meravigliose insieme, sia se parlate di qualcosa di serio, che invece quando vi mostrate nei vostri momenti quotidiani....grandi!!!😘
Ti consiglio qualche seduta da uno psicologo.Per il tuo bene.Ahimè la ns vita è legata alla morte di altre vite.Vale per tutti gli animali.Anche le creature più mansuete e graziose uccidono altre vite in maniera cruenta.Fattene una ragione.Anche se gli umani hanno un intelligenza superiore e non agisce solo d istinto,rimane un animale...
@@RrRr-gl7rg qui puoi capire come ci hanno PLASMATO: La fattoria degli Animali E’ all’interno di questo scenario che l’Allegra Fattoria degli Animali trova la sua collocazione, dapprima come gioco per i più piccini e in seguito come stile di vita finalizzato a nascondere il massacro di tante creature e la distruzione progressiva del nostro pianeta. La Fattoria degli Animali è uno dei giochi più in voga tra i bambini, ne esistono tantissimi modelli di forme e materiali diversi ma, in qualsiasi modo sia stata realizzata, in ogni fattoria troviamo sempre una rappresentanza delle specie animali macellate negli allevamenti. Ci sono: i maiali, i cavalli, le mucche, i vitellini, le galline, i pulcini, le oche… I bambini giocano con gli animali come se fossero dei piccoli amici, li accudiscono, ci parlano, li nutrono, li mettono a dormire e condividono con loro la propria quotidianità. Non si sognerebbero mai di mangiarli. A nessun bambino verrebbe in mente di mangiare il suo migliore amico! E, del resto, nella Fattoria degli Animali non esiste il macello. Il gioco (guarda caso) non lo prevede. Il contadino è rappresentato come l’amico dei suoi animali e non il boia. Questo passatempo, innocente e tenero, ha un’importante funzione nella vendita e nel consumo della carne, del latte, delle uova, dei formaggi e di ogni altro prodotto animale. Serve a nascondere l’uccisione delle altre specie dietro una falsa benevolenza e un falso rispetto. Le immagini spensierate e sorridenti dell’Allegra Fattoria degli Animali sono le stesse che compaiono sul paté di foie gras, sull’etichetta dei salumi, sugli omogeneizzati di carne, sulla scatola dei formaggini, sulle trapunte imbottite con la piuma d’oca… Queste graziose e simpatiche creature sono rappresentate entusiaste e felici di diventare il pasto degli esseri umani, mentre saltellano tra i prati e si trasformano in alimenti come per magia. L’Allegra Fattoria degli Animali serve a nascondere la crudeltà degli uomini che, approfittando di una presunta superiorità, condannano a morte le specie più deboli, torturandole e allevandole per il proprio piacere, senza nessun rispetto della loro vita. Nel gioco si attiva lo stesso meccanismo di occultamento utilizzato dalle sette sataniche e dalle organizzazioni delinquenziali. Questo meccanismo psicologico spinge i bambini a dimenticare che la carne che hanno nel piatto appartiene ai loro amici animali, rendendoli inconsapevoli e complici degli abomini perpetuati nei mattatoi. Per riuscire a mangiare la carne (ignorando l’omicidio necessario a ottenerla) i piccoli devono scindere il gioco dal loro pasto imparando a separare l’affettività dalla realtà. In questo modo, nel mondo degli affetti si può amare l’agnellino che sgambetta felice in mezzo all’erba mentre, nel mondo della realtà lo sgozziamo con indifferenza davanti agli occhi terrorizzati dei suoi fratelli pronti a subire la stessa sorte. I bambini che, nonostante tutto, riescono a cogliere l’incoerenza degli adulti e rifiutano di mangiare la carne, subiscono la pressione dei genitori che li convincono, contro la loro volontà, a cibarsi di morte e di sangue per diventare "forti come papà". Allo stesso modo degli adepti di una organizzazione mafiosa, i piccoli sono istigati a compiere i delitti necessari per diventare a pieno titolo membri della società. La condivisione del crimine conduce sempre all’omertà e alla complicità e fa sì che, una volta diventati adulti, il papà e la mamma possano indurre i loro figli a mangiare la carne (ma anche il latte, le uova, il formaggio e tutti i prodotti di origine animale) con la stessa inconsapevole ignoranza della verità, dei loro genitori. “Perché si sa, c’è bisogno delle proteine per vivere e quelle nobili si trovano soltanto nei prodotti animali!” La scissione del mondo affettivo dalla realtà della vita quotidiana, consente di tener separato l’amore per gli animali dalla produzione di carne, latte, uova, eccetera, proprio come se si trattasse di due cose distinte e senza alcuna attinenza tra loro. Nel mondo affettivo ognuno di noi ama gli animali e riconosce l’importanza della loro vita. Nel mondo della realtà, invece, i prodotti animali atterrano sul banco dei supermercati come frutti maturi caduti dalla pianta. Non è importante ricordarsi che alla mamma viene strappato e ucciso il vitellino, per rubarle il latte fino a ridurla allo sfinimento e mangiare la carne tenera e bianca di suo figlio. Non è importante sapere che alle galline sono tagliati il becco e le zampe, per stiparne un numero maggiore negli allevamenti in batteria e che i pulcini maschi sono tritati vivi perché inutili alla produzione delle uova. Non è importante sapere che le oche vengono spiumate fino a farle sanguinare in tutto il corpo per riempire di piume le trapunte dei nostri letti. Non è importante tenere a mente come avviene la produzione di tutto ciò che mangiamo e usiamo quotidianamente. Si sa. In un angolo remoto della coscienza. Lontano dal mondo degli affetti. Lontano anche dalla verità. La vita è dura. Non c’è posto per i sentimentalismi. Per vivere, la violenza è necessaria. Lo abbiamo imparato da piccoli. Ce l’ha insegnato la pedagogia. Nera.
@@RrRr-gl7rg cosa ci hanno INSEGNATO: Qualsiasi forma di DISCRIMINAZIONE verso qualsiasi essere senziente si basa sulla mancanza di una corretta educazione. Il concetto di discriminazione non è insito nell'essere umano ma viene "trasmesso" come una MALATTIA e di conseguenza la dobbiamo considerare tale. Questo particolare disturbo del pensiero viene trasmesso sottoforma di "insegnamento" dagli adulti ai più piccoli, i quali apprendono CHI sia "giusto e doveroso" discriminare. Se mettiamo insieme dei bambini di varie etnie, inizieranno a socializzare e giocare tra loro senza fare nessuna distinzione. Lo stesso accade se li mettiamo assieme a dei cuccioli animali di specie diverse. È solo dagli adulti che i bambini "imparano" a discriminare alcune specie di esseri non umani. I bambini giocano allo stesso modo sia con un cagnolino che con un maialino ma crescendo verrà "insegnato" loro che è "normale" amare ed accudire il primo ed è "normale" torturare ed uccidere il secondo. Nota: chi sia normale amare e chi invece no, cambia da paese a paese. In oriente cani e gatti (ad esempio) vengono macellati per essere mangiati, esattamente come accade in occidente con maiali, polli, cavalli, mucche e molte altre specie animali. Il meccanismo è esattamente lo stesso. Lo SPECISMO, così come il RAZZISMO ed il SESSISMO, è un pensiero discriminatorio che fonda le proprie radici sull'odio, O QUANTOMENO sulla più totale mancanza di compassione ed empatia nei confronti di alcuni esseri senzienti. L'unica differenza tra queste forme di discriminazione consiste nella scelta delle VITTIME. lo specismo è una malattia che si diffonde con "l'insegnamento", creando la convinzione che gli animali UMANI abbiano diritti superiori agli animali non-umani. I danni causati da questa malattia, che contagia la maggior parte delle persone, sono enormi. Lo specismo riesce a trasformare le persone, rendendole completamente insensibili alla sofferenza di creature innocenti. La discriminazione specista è così frequente che la quasi totalità delle persone non la mette nemmeno in discussione. Gli animali umani sfruttano gli animali non-umani durante tutta la loro vita, usandoli come risorse: vengono consumati come CIBO, uccisi per il VESTIARIO, torturati per DIVERTIMENTO, usati per ESPERIMENTI, sfruttati per il LAVORO e cresciuti ed uccisi per utilizzare le lo parti del corpo come MATERIE PRIME per i cosmetici e altri prodotti di consumo. In una parola, sono SCHIAVI. Per cadere vittima dello specismo e diventare così a tutti gli effetti uno specista, non è necessario essere crudeli e provare piacere nel torturare ed uccidere gli animali. Per essere specista basta semplicemente NON DARE IMPORTANZA ALLA SOFFERENZA DEGLI ANIMALI, facendo finta che sia normale farli soffrire a causa delle proprie abitudini e delle proprie scelte (che siano esse alimentari o di altra natura). Le persone ritengono che si possono discriminare gli altri animali perché la loro INTELLIGENZA non è al pari di quella umana. Questo meccanismo mentale costringe le persone a catalogare la vita assegnandole vari livelli di importanza. La convinzione è che, più l'essere è INTELLIGENTE, piu la sua vita ha VALORE. Ma se il riferimento è il livello MEDIO di intelligenza di una persona e tutti gli altri esseri che non lo raggiungono si possono discriminare, allora come si devono considerare le persone che NON raggiungono quel livello? Esistono esseri umani con gravi deficit mentali, essi non raggiungono quello che generalmente viene considerato come "livello medio di intelligenza", ma NON per questo vengono torturati o mangiati, come invece capita agli esseri non-umani che non raggiungono quel livello. Ma se l'intelligenza NON è una ragione valida per giustificare il fatto che alcuni esseri umani vengano trattati in modo DIVERSO da altri, non può nemmeno essere una ragione valida per giustificare che alcuni esseri non-umani vengano tratti PEGGIO degli esseri umani. Da questo si deduce che, in realtà, NON è il livello di intelligenza di un essere vivente a determinare il valore della sua vita. Ma allora che cos'è a farlo? La risposta è allo stesso tempo semplice e complessa: L'essere umano ha deciso di INGANNARE se stesso, escogitando delle GIUSTIFICAZIONI MENTALI. Lo fa perché è l'unico modo che gli permette di ottenere un beneficio dallo sfruttamento degli animali, facendolo sentire al tempo stesso in pace con se stesso e con la propria coscienza. Questo modo di pensare (o per meglio dire di NON pensare) fa sì che diventi accettabile recare sofferenza agli animali. L'essere umano quindi mente a sé stesso, fingendo che gli animali NON siano intelligenti. Ovviamente non tutti gli animali, ma solamente quelli che ha deciso di sfruttare. Basandosi su questo meccanismo, l'uomo decide in maniera "consapevole" quali sono le specie da AMARE e quali da MASSACRARE...e la scelta è dettata esclusivamente dal profitto che ne può trarre, in funzione della "tipologia" (o per meglio dire di sottocultura) delle persone che popolano un determinato paese. Questo è il motivo per cui, come detto all'inizio, in alcuni paesi si macella il maiali e in altri il cane. Nota: se l'importanza della vita fosse assegnata VERAMENTE in base al livello di intelligenza, allora il cane dovrebbe essere piu macellato rispetto al maiale, considerato che il secondo è molto più intelligente del primo. Tutto questo è ampiamente dimostrato da studi scientifici. Quando si tratta di RISPETTO DELLA VITA, ciò che dovremmo considerare, quindi, non è la capacità di formulare pensieri simili ai nostri, bensì la capacità di avere ESPERIENZE, di provare PIACERE, GIOIA, PAURA, DOLORE. In questo, animali umani e non-umani sono UGUALI.. Per questo motivo la vita ha un valore inestimabile, QUALSIASI FORMA abbia assunto.
@@RrRr-gl7rg quali STRATAGEMMI hanno usato: “PUBBLI-SPECISMO” è il risultato dell’incontro tra due flagelli della nostra società: la PUBBLICITÀ e lo SPECISMO. Lo specismo è la discriminazione arbitraria basata sul criterio della specie, responsabile della perdita di MILIARDI di vite ogni anno. Gli interessi fondamentali degli animali non umani (l’interesse a non soffrire, a vivere la propria esistenza liberamente, etc..) sono totalmente IGNORATI se entrano in conflitto con gli interessi umani. Ad esempio, specismo è il processo che giustifica il fatto che vita e benessere di un maiale, animale sensibile e intelligente, valga meno del piacere di un qualsivoglia umano a godere del piacere di assaporare il prosciutto. Diamo per certo che gli esseri viventi non umani siano degli “esseri inferiori”, dei “sotto-esseri”; ma la specie non è un criterio di valutazione più valido del colore della pelle o del sesso per determinare come dovremmo considerare gli interessi di un altro individuo dal momento che i suoi interessi sono importanti di per sé. Così lo specismo diviene sostegno del CARNISMO, secondo cui è normale, naturale e addirittura necessario mangiare prodotti derivati dallo sfruttamento degli animali. Questo discorso è ampiamente diffuso nella nostra società e riconosciuto come LEGITTIMO dalla maggior parte di noi. La pubblicità gioca un ruolo molto importante nella diffusione di questa ideologia pervasiva: impone i suoi standard, detta il nostro comportamento, SCEGLIE PER NOI COSA È NORMALE O COSA NON LO È. Ci fornisce soltanto una VISIONE PARZIALE dello sfruttamento degli animali, giocando sui valori consensuali e sulle emozioni (la tradizione, il piacere, la ricchezza, la semplicità, la tenerezza…) ci MANIPOLA e SOFFOCA le potenzialità del nostro spirito critico. Attraverso la pubblicità, gli animali sono ridotti alla loro materialità e considerati come “oggetti di consumo”: non sono esseri senzienti, ma bistecche, cosce, prosciutti, pancetta, braciole, filetti. La loro individualità viene completamente negata, sono solo e unicamente risorse a nostra disposizione. LA PUBBLICITÀ È QUINDI UN PILASTRO CENTRALE DI OPPRESSIONE SPECISTA, attraverso continue ripetizioni e assistendo a comportamenti standardizzati, alla fine abbiamo interiorizzato che sia NORMALE, addirittura banale mangiare un animale allevato a questo scopo o consumare quello che egli “produce”. Questa idea secondo cui sarebbe insito nello scopo della loro vita essere utilizzati dalla specie umana, si cristallizza nel concetto di “cibo suicida” (in inglese nel testo “suicide food”, N.d.T.); gli animali sono a nostra disposizione, si offrono a noi e condiscendenti compiono la loro missione di beni di consumo. Secondo questa teoria, sarebbe così tanto insito nella loro natura esserci utili che non ci sarebbe neppure bisogno di costringerli! Gli animali non umani sono abitualmente rappresentati come strumenti, mezzi per uno scopo a loro estraneo; il valore della loro esistenza è ridotto alla loro capacità di produzione. Anche se ogni animale è un individuo unico con una esperienza e percezione del mondo soggettiva e a sé stante, la pubblicità tende a de-individualizzarli facendo riferimento a un “animale-oggetto”, una sorta di astrazione inerte, passiva e senza interessi particolari. Il modo in cui gli animali vengono utilizzati dalla pubblicità richiama per molti versi il “pubbli-sessismo”: gli individui sono rappresentati principalmente come CORPI DA CONSUMARE e di cui APPROPRIARSI. È interessante notare che il linguaggio pubblicitario utilizza molti parallelismi tra la CARNE e le DONNE, a volte identificandole addirittura in una pratica che potremmo definire “carno-sessismo”. Oggi gli esseri viventi non umani sono merci (che si possono vendere, comprare e mangiare) i loro interessi non vengono presi in considerazione o addirittura sostanzialmente NEGATI. LA PUBBLICITÀ È PARTE DI QUESTA VIOLENZA, RIDUCENDO ANIMALI A OGGETTI, CONTRIBUISCE AL PERPETUARSI DEL LORO SFRUTTAMENTO. La presenza di animali nella pubblicità è solo simbolica. È la loro completa assenza come esseri senzienti ad essere tristemente reale. La pubblicità cristallizza l’alienazione degli animali non umani e dimostra concretamente il disprezzo che abbiamo per loro. Esiste quindi una reale difficoltà a mettere in discussione lo specismo in un ambiente profondamente carnista. Resta necessario CAMBIARE LA PERCEZIONE CHE ABBIAMO DEGLI ANIMALI, che sono ESSERI SENZIENTI, con i propri interessi e preferenze. Bisogna ricordare che LA LORO VITA APPARTIENE A LORO ed è necessario includerli nel nostro circolo morale. La pubblicità, ancora una volta, è un OSTACOLO al PROGRESSO MORALE e SOCIALE. Il suo modo di presentare gli animali non umani come oggetti perpetua la DISCRIMINAZIONE arbitraria nei loro confronti. Le violenze e le ingiustizie subite dagli animali non-umani non potranno essere limitate finché la propaganda carnista continuerà a essere supportato in maniera istituzionalizzato attraverso la pubblicità. “La pubblicità è un discorso ideologico che porta a non vedere più la realtà della vita, i valori della vita, le dimensioni dell’essere e gli altri se non come delle merci che si producono e si vendono” - François Brune
Anche io mangio le cose scadute da mesi... basta non pensarci!😂😂😂 comunque vi adoro, mi avete fatta morire dal ridere.. e quel "ora e per sempre vegan" con la voce strozzata di mamma Rita mi aveva fatto così ridere che me lo ricordo come se fosse ieri!😂😂😂
Mamma Rita ha una comicità inconsapevole, insieme siete meravigliose! 🥰🥰
Dal minuto 5,45 ho riso come non ridevo da un po’ , grazieeeeeeee😍😂🤣
Come svoltare la giornata? Un video tuo....e con mamma Rita poi!!! Top....vi prego fatene di più, siete meravigliose insieme, sia se parlate di qualcosa di serio, che invece quando vi mostrate nei vostri momenti quotidiani....grandi!!!😘
Molto bello rivedervi insieme fantastiche...
L ho guardato due volte di seguito .ma lo garderei altre tantissime volte..che ridere grazieee
Vogliamo più video con mamma Rita in stile "vegan comedy", grazie per le risate 😊
La vita con voi due è uno spasso, siete stupende un bacione
A “visto che abbiamo quella panna scaduta” sono morta dal ridere
Meravigliose 🤣🤣🤣 fantastiche vi adoro ❤️❤️❤️
Il video più divertente e inutile della storia! ❤️🤣🤣🤣 Vi adoro
Grazie per questo bel momento mi sono sentita in famiglia siete autentiche ❤️🤣
Sono stata tutto il tempo a ridere!!! Vi adoro!! 💙
Vi adoro💚🥰
Stupende come sempre ❤💚❤💚
Solo su questo canale avrei potuto ritrovarmi così tanto: panna scaduta da febbraio e siamo ad aprile. Vi amo.
Siete meravigliose! 🤣🤣🤣
Ahahahah!!! 🤣 Mi sono divertita un sacco con questo video!
Mi mancava un video con voi😍😍 siete fantastiche🤣🤣
💚✌🤣 "Scaduta o no" la paura passa con tante risate 🤣. Abbracci di Cuore a Tutti Voi. 🤣✌💚
Graaaandiooooseeeeeeee!!!!Daaaaiiiii,girate piu' videoricetteeeee,ci mancanoooooo😘😘😘🥰🥰🥰
Vi adoro!!!
Non ridevo così da troppo tempo!!!🤣🤣 Grazie di esistere 😄
Che ridere!! "Ma non potevamo aprirci una merendina¿¡“
Giù mi fai scompisciare😂😂😂
Che ridere .grazie
Che ridere siete simpaticissime 😂😂
Daiiiiiii inizia la settimana veg🥳🥳🥳
Quanto mi siete mancate voi 2 in cucina!🤣 A Moro! 🤣🤣🤣
Top🤣🤣🤣
🍓🤣🍓
Io approvo mangiare la panna scaduta per evitare gli sprechi alimentari, l'avrei fatto anch'io 😂
Madooooo quanto mi siete mancate!!!!!!🤣🤣🤣🤣🤣
Mi mancavano le ricette con mamma Rita e i mille guai dietro l'angolo! 😂😂
🤣🤣🤣..voglio venire a cucinare con voiiii..
Le hai mangiate il 15/4, oggi 18/4 hai caricato il video quindi mi felicito del fatto che tu sia sopravvissuta😂 siete fortissime👏
È tutto sotto controllo!
Ti consiglio qualche seduta da uno psicologo.Per il tuo bene.Ahimè la ns vita è legata alla morte di altre vite.Vale per tutti gli animali.Anche le creature più mansuete e graziose uccidono altre vite in maniera cruenta.Fattene una ragione.Anche se gli umani hanno un intelligenza superiore e non agisce solo d istinto,rimane un animale...
@@RrRr-gl7rg qui puoi capire come ci hanno PLASMATO:
La fattoria degli Animali
E’ all’interno di questo scenario che l’Allegra Fattoria degli Animali trova la sua collocazione, dapprima come gioco per i più piccini e in seguito come stile di vita finalizzato a nascondere il massacro di tante creature e la distruzione progressiva del nostro pianeta.
La Fattoria degli Animali è uno dei giochi più in voga tra i bambini, ne esistono tantissimi modelli di forme e materiali diversi ma, in qualsiasi modo sia stata realizzata, in ogni fattoria troviamo sempre una rappresentanza delle specie animali macellate negli allevamenti.
Ci sono: i maiali, i cavalli, le mucche, i vitellini, le galline, i pulcini, le oche…
I bambini giocano con gli animali come se fossero dei piccoli amici, li accudiscono, ci parlano, li nutrono, li mettono a dormire e condividono con loro la propria quotidianità.
Non si sognerebbero mai di mangiarli.
A nessun bambino verrebbe in mente di mangiare il suo migliore amico!
E, del resto, nella Fattoria degli Animali non esiste il macello.
Il gioco (guarda caso) non lo prevede.
Il contadino è rappresentato come l’amico dei suoi animali e non il boia.
Questo passatempo, innocente e tenero, ha un’importante funzione nella vendita e nel consumo della carne, del latte, delle uova, dei formaggi e di ogni altro prodotto animale.
Serve a nascondere l’uccisione delle altre specie dietro una falsa benevolenza e un falso rispetto.
Le immagini spensierate e sorridenti dell’Allegra Fattoria degli Animali sono le stesse che compaiono sul paté di foie gras, sull’etichetta dei salumi, sugli omogeneizzati di carne, sulla scatola dei formaggini, sulle trapunte imbottite con la piuma d’oca…
Queste graziose e simpatiche creature sono rappresentate entusiaste e felici di diventare il pasto degli esseri umani, mentre saltellano tra i prati e si trasformano in alimenti come per magia.
L’Allegra Fattoria degli Animali serve a nascondere la crudeltà degli uomini che, approfittando di una presunta superiorità, condannano a morte le specie più deboli, torturandole e allevandole per il proprio piacere, senza nessun rispetto della loro vita.
Nel gioco si attiva lo stesso meccanismo di occultamento utilizzato dalle sette sataniche e dalle organizzazioni delinquenziali.
Questo meccanismo psicologico spinge i bambini a dimenticare che la carne che hanno nel piatto appartiene ai loro amici animali, rendendoli inconsapevoli e complici degli abomini perpetuati nei mattatoi.
Per riuscire a mangiare la carne (ignorando l’omicidio necessario a ottenerla) i piccoli devono scindere il gioco dal loro pasto imparando a separare l’affettività dalla realtà.
In questo modo, nel mondo degli affetti si può amare l’agnellino che sgambetta felice in mezzo all’erba mentre, nel mondo della realtà lo sgozziamo con indifferenza davanti agli occhi terrorizzati dei suoi fratelli pronti a subire la stessa sorte.
I bambini che, nonostante tutto, riescono a cogliere l’incoerenza degli adulti e rifiutano di mangiare la carne, subiscono la pressione dei genitori che li convincono, contro la loro volontà, a cibarsi di morte e di sangue per diventare "forti come papà".
Allo stesso modo degli adepti di una organizzazione mafiosa, i piccoli sono istigati a compiere i delitti necessari per diventare a pieno titolo membri della società.
La condivisione del crimine conduce sempre all’omertà e alla complicità e fa sì che, una volta diventati adulti, il papà e la mamma possano indurre i loro figli a mangiare la carne (ma anche il latte, le uova, il formaggio e tutti i prodotti di origine animale) con la stessa inconsapevole ignoranza della verità, dei loro genitori.
“Perché si sa, c’è bisogno delle proteine per vivere e quelle nobili si trovano soltanto nei prodotti animali!”
La scissione del mondo affettivo dalla realtà della vita quotidiana, consente di tener separato l’amore per gli animali dalla produzione di carne, latte, uova, eccetera, proprio come se si trattasse di due cose distinte e senza alcuna attinenza tra loro.
Nel mondo affettivo ognuno di noi ama gli animali e riconosce l’importanza della loro vita.
Nel mondo della realtà, invece, i prodotti animali atterrano sul banco dei supermercati come frutti maturi caduti dalla pianta.
Non è importante ricordarsi che alla mamma viene strappato e ucciso il vitellino, per rubarle il latte fino a ridurla allo sfinimento e mangiare la carne tenera e bianca di suo figlio.
Non è importante sapere che alle galline sono tagliati il becco e le zampe, per stiparne un numero maggiore negli allevamenti in batteria e che i pulcini maschi sono tritati vivi perché inutili alla produzione delle uova.
Non è importante sapere che le oche vengono spiumate fino a farle sanguinare in tutto il corpo per riempire di piume le trapunte dei nostri letti.
Non è importante tenere a mente come avviene la produzione di tutto ciò che mangiamo e usiamo quotidianamente.
Si sa.
In un angolo remoto della coscienza.
Lontano dal mondo degli affetti.
Lontano anche dalla verità.
La vita è dura.
Non c’è posto per i sentimentalismi.
Per vivere, la violenza è necessaria.
Lo abbiamo imparato da piccoli.
Ce l’ha insegnato la pedagogia.
Nera.
@@RrRr-gl7rg cosa ci hanno INSEGNATO:
Qualsiasi forma di DISCRIMINAZIONE verso qualsiasi essere senziente si basa sulla mancanza di una corretta educazione.
Il concetto di discriminazione non è insito nell'essere umano ma viene "trasmesso" come una MALATTIA e di conseguenza la dobbiamo considerare tale. Questo particolare disturbo del pensiero viene trasmesso sottoforma di "insegnamento" dagli adulti ai più piccoli, i quali apprendono CHI sia "giusto e doveroso" discriminare.
Se mettiamo insieme dei bambini di varie etnie, inizieranno a socializzare e giocare tra loro senza fare nessuna distinzione. Lo stesso accade se li mettiamo assieme a dei cuccioli animali di specie diverse.
È solo dagli adulti che i bambini "imparano" a discriminare alcune specie di esseri non umani. I bambini giocano allo stesso modo sia con un cagnolino che con un maialino ma crescendo verrà "insegnato" loro che è "normale" amare ed accudire il primo ed è "normale" torturare ed uccidere il secondo.
Nota: chi sia normale amare e chi invece no, cambia da paese a paese. In oriente cani e gatti (ad esempio) vengono macellati per essere mangiati, esattamente come accade in occidente con maiali, polli, cavalli, mucche e molte altre specie animali. Il meccanismo è esattamente lo stesso.
Lo SPECISMO, così come il RAZZISMO ed il SESSISMO, è un pensiero discriminatorio che fonda le proprie radici sull'odio, O QUANTOMENO sulla più totale mancanza di compassione ed empatia nei confronti di alcuni esseri senzienti.
L'unica differenza tra queste forme di discriminazione consiste nella scelta delle VITTIME.
lo specismo è una malattia che si diffonde con "l'insegnamento", creando la convinzione che gli animali UMANI abbiano diritti superiori agli animali non-umani. I danni causati da questa malattia, che contagia la maggior parte delle persone, sono enormi. Lo specismo riesce a trasformare le persone, rendendole completamente insensibili alla sofferenza di creature innocenti.
La discriminazione specista è così frequente che la quasi totalità delle persone non la mette nemmeno in discussione. Gli animali umani sfruttano gli animali non-umani durante tutta la loro vita, usandoli come risorse: vengono consumati come CIBO, uccisi per il VESTIARIO, torturati per DIVERTIMENTO, usati per ESPERIMENTI, sfruttati per il LAVORO e cresciuti ed uccisi per utilizzare le lo parti del corpo come MATERIE PRIME per i cosmetici e altri prodotti di consumo.
In una parola, sono SCHIAVI.
Per cadere vittima dello specismo e diventare così a tutti gli effetti uno specista, non è necessario essere crudeli e provare piacere nel torturare ed uccidere gli animali. Per essere specista basta semplicemente NON DARE IMPORTANZA ALLA SOFFERENZA DEGLI ANIMALI, facendo finta che sia normale farli soffrire a causa delle proprie abitudini e delle proprie scelte (che siano esse alimentari o di altra natura).
Le persone ritengono che si possono discriminare gli altri animali perché la loro INTELLIGENZA non è al pari di quella umana. Questo meccanismo mentale costringe le persone a catalogare la vita assegnandole vari livelli di importanza.
La convinzione è che, più l'essere è INTELLIGENTE, piu la sua vita ha VALORE. Ma se il riferimento è il livello MEDIO di intelligenza di una persona e tutti gli altri esseri che non lo raggiungono si possono discriminare, allora come si devono considerare le persone che NON raggiungono quel livello?
Esistono esseri umani con gravi deficit mentali, essi non raggiungono quello che generalmente viene considerato come "livello medio di intelligenza", ma NON per questo vengono torturati o mangiati, come invece capita agli esseri non-umani che non raggiungono quel livello.
Ma se l'intelligenza NON è una ragione valida per giustificare il fatto che alcuni esseri umani vengano trattati in modo DIVERSO da altri, non può nemmeno essere una ragione valida per giustificare che alcuni esseri non-umani vengano tratti PEGGIO degli esseri umani.
Da questo si deduce che, in realtà, NON è il livello di intelligenza di un essere vivente a determinare il valore della sua vita.
Ma allora che cos'è a farlo? La risposta è allo stesso tempo semplice e complessa:
L'essere umano ha deciso di INGANNARE se stesso, escogitando delle GIUSTIFICAZIONI MENTALI.
Lo fa perché è l'unico modo che gli permette di ottenere un beneficio dallo sfruttamento degli animali, facendolo sentire al tempo stesso in pace con se stesso e con la propria coscienza.
Questo modo di pensare (o per meglio dire di NON pensare) fa sì che diventi accettabile recare sofferenza agli animali.
L'essere umano quindi mente a sé stesso, fingendo che gli animali NON siano intelligenti. Ovviamente non tutti gli animali, ma solamente quelli che ha deciso di sfruttare.
Basandosi su questo meccanismo, l'uomo decide in maniera "consapevole" quali sono le specie da AMARE e quali da MASSACRARE...e la scelta è dettata esclusivamente dal profitto che ne può trarre, in funzione della "tipologia" (o per meglio dire di sottocultura) delle persone che popolano un determinato paese.
Questo è il motivo per cui, come detto all'inizio, in alcuni paesi si macella il maiali e in altri il cane.
Nota: se l'importanza della vita fosse assegnata VERAMENTE in base al livello di intelligenza, allora il cane dovrebbe essere piu macellato rispetto al maiale, considerato che il secondo è molto più intelligente del primo. Tutto questo è ampiamente dimostrato da studi scientifici.
Quando si tratta di RISPETTO DELLA VITA, ciò che dovremmo considerare, quindi, non è la capacità di formulare pensieri simili ai nostri, bensì la capacità di avere ESPERIENZE, di provare PIACERE, GIOIA, PAURA, DOLORE. In questo, animali umani e non-umani sono UGUALI.. Per questo motivo la vita ha un valore inestimabile, QUALSIASI FORMA abbia assunto.
@@RrRr-gl7rg quali STRATAGEMMI hanno usato:
“PUBBLI-SPECISMO” è il risultato dell’incontro tra due flagelli della nostra società: la PUBBLICITÀ e lo SPECISMO.
Lo specismo è la discriminazione arbitraria basata sul criterio della specie, responsabile della perdita di MILIARDI di vite ogni anno. Gli interessi fondamentali degli animali non umani (l’interesse a non soffrire, a vivere la propria esistenza liberamente, etc..) sono totalmente IGNORATI se entrano in conflitto con gli interessi umani.
Ad esempio, specismo è il processo che giustifica il fatto che vita e benessere di un maiale, animale sensibile e intelligente, valga meno del piacere di un qualsivoglia umano a godere del piacere di assaporare il prosciutto.
Diamo per certo che gli esseri viventi non umani siano degli “esseri inferiori”, dei “sotto-esseri”; ma la specie non è un criterio di valutazione più valido del colore della pelle o del sesso per determinare come dovremmo considerare gli interessi di un altro individuo dal momento che i suoi interessi sono importanti di per sé.
Così lo specismo diviene sostegno del CARNISMO, secondo cui è normale, naturale e addirittura necessario mangiare prodotti derivati dallo sfruttamento degli animali. Questo discorso è ampiamente diffuso nella nostra società e riconosciuto come LEGITTIMO dalla maggior parte di noi.
La pubblicità gioca un ruolo molto importante nella diffusione di questa ideologia pervasiva: impone i suoi standard, detta il nostro comportamento, SCEGLIE PER NOI COSA È NORMALE O COSA NON LO È.
Ci fornisce soltanto una VISIONE PARZIALE dello sfruttamento degli animali, giocando sui valori consensuali e sulle emozioni (la tradizione, il piacere, la ricchezza, la semplicità, la tenerezza…) ci MANIPOLA e SOFFOCA le potenzialità del nostro spirito critico.
Attraverso la pubblicità, gli animali sono ridotti alla loro materialità e considerati come “oggetti di consumo”: non sono esseri senzienti, ma bistecche, cosce, prosciutti, pancetta, braciole, filetti. La loro individualità viene completamente negata, sono solo e unicamente risorse a nostra disposizione.
LA PUBBLICITÀ È QUINDI UN PILASTRO CENTRALE DI OPPRESSIONE SPECISTA, attraverso continue ripetizioni e assistendo a comportamenti standardizzati, alla fine abbiamo interiorizzato che sia NORMALE, addirittura banale mangiare un animale allevato a questo scopo o consumare quello che egli “produce”.
Questa idea secondo cui sarebbe insito nello scopo della loro vita essere utilizzati dalla specie umana, si cristallizza nel concetto di “cibo suicida” (in inglese nel testo “suicide food”, N.d.T.); gli animali sono a nostra disposizione, si offrono a noi e condiscendenti compiono la loro missione di beni di consumo. Secondo questa teoria, sarebbe così tanto insito nella loro natura esserci utili che non ci sarebbe neppure bisogno di costringerli!
Gli animali non umani sono abitualmente rappresentati come strumenti, mezzi per uno scopo a loro estraneo; il valore della loro esistenza è ridotto alla loro capacità di produzione.
Anche se ogni animale è un individuo unico con una esperienza e percezione del mondo soggettiva e a sé stante, la pubblicità tende a de-individualizzarli facendo riferimento a un “animale-oggetto”, una sorta di astrazione inerte, passiva e senza interessi particolari.
Il modo in cui gli animali vengono utilizzati dalla pubblicità richiama per molti versi il “pubbli-sessismo”: gli individui sono rappresentati principalmente come CORPI DA CONSUMARE e di cui APPROPRIARSI. È interessante notare che il linguaggio pubblicitario utilizza molti parallelismi tra la CARNE e le DONNE, a volte identificandole addirittura in una pratica che potremmo definire “carno-sessismo”.
Oggi gli esseri viventi non umani sono merci (che si possono vendere, comprare e mangiare) i loro interessi non vengono presi in considerazione o addirittura sostanzialmente NEGATI.
LA PUBBLICITÀ È PARTE DI QUESTA VIOLENZA, RIDUCENDO ANIMALI A OGGETTI, CONTRIBUISCE AL PERPETUARSI DEL LORO SFRUTTAMENTO. La presenza di animali nella pubblicità è solo simbolica. È la loro completa assenza come esseri senzienti ad essere tristemente reale.
La pubblicità cristallizza l’alienazione degli animali non umani e dimostra concretamente il disprezzo che abbiamo per loro. Esiste quindi una reale difficoltà a mettere in discussione lo specismo in un ambiente profondamente carnista.
Resta necessario CAMBIARE LA PERCEZIONE CHE ABBIAMO DEGLI ANIMALI, che sono ESSERI SENZIENTI, con i propri interessi e preferenze.
Bisogna ricordare che LA LORO VITA APPARTIENE A LORO ed è necessario includerli nel nostro circolo morale. La pubblicità, ancora una volta, è un OSTACOLO al PROGRESSO MORALE e SOCIALE. Il suo modo di presentare gli animali non umani come oggetti perpetua la DISCRIMINAZIONE arbitraria nei loro confronti.
Le violenze e le ingiustizie subite dagli animali non-umani non potranno essere limitate finché la propaganda carnista continuerà a essere supportato in maniera istituzionalizzato attraverso la pubblicità.
“La pubblicità è un discorso ideologico che porta a non vedere più la realtà della vita, i valori della vita, le dimensioni dell’essere e gli altri se non come delle merci che si producono e si vendono” - François Brune
Non hai idea di quanto mi mancavano questi video 😻😻😻
Anche io mangio le cose scadute da mesi... basta non pensarci!😂😂😂 comunque vi adoro, mi avete fatta morire dal ridere.. e quel "ora e per sempre vegan" con la voce strozzata di mamma Rita mi aveva fatto così ridere che me lo ricordo come se fosse ieri!😂😂😂
🤣🤣🤣 che merenda di merda🤣🤣🤣🤣 adoroooo❤
👏🏻👏🏻👏🏻
Giù ti prego, dicci quello che tutti vogliamo sapere.... alla fine hai avuto la "chiamata" a lavoro? :D
Più video di merendeee 💙
Piangendo moltooo 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
come mai non è uscito il nuovo video
Brave, non si butta niente 😊😊 tanto sono date indicative
Giu ha visto il nuovo documentario su netflix sulla pesca. Fa capire perché non è una buona idea mangiare il pesce! Baci a te e mamma Rita 😘
Vi adoro ....
e così il video finì con mamma Rita che soffoca ahahahah
AHAHAHA vi adoro💕💕💕
5:43 AHAHHAHAHHAHAHHAHAH
molto simpatica la signora Rita anche se non ho ben capito perchè ha usato la panna scaduta o ce l'aveva li per fare il video
Giuuuu ti prego fai più video di ricette con mamma Rita!!!!!!!!💖💖💖💖
🙇♀️🤴💗🌹
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🥰
💚🤣
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
ahahahahahahahahahhahahahhahhahahahhahhha.....SIERE MITTTTTTTICHEEEEEEEEEEEEE
Vi adoro XD XD XD XD
Dimmi che è la settimana veg senza dirmi che è la settimana veg: guarda la faccia impietrita di Giulia 🤣🤣
🤣🙏👏😊😍
Voi dovete fare una serie televisiva comica si morirebbe ridere
Epic disaster movie...😂😂🤣
mamma Rita è troppo simpatica: 5:45
Panna scaduta ,frusta nuova non lavata?!?😂
Rigorosamente caduta per terra prima dell'uso!😂😂😂
Ordino a pdf re di scrivere qualsiasi cosa