Desulo 2024 - Autunno in Barbagia 🍂🪗🌰❤️💛💙
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- เผยแพร่เมื่อ 8 ก.พ. 2025
- Desulo si trova sul versante occidentale della catena del Gennargentu, arroccato su un costone che sovrasta una profonda vallata coperta di boschi di lecci e castagni e ricca di sorgenti. Ancora oggi conserva il fascino delle tradizioni e dell'identità, una natura incontaminata, un ambiente unico, ricco di suggestioni, scenari e luoghi di incomparabile bellezza. È un borgo antico che, nonostante il passare del tempo, è riuscito a conservare numerose tracce del suo passato. Antiche leggende cercano di ricostruirne l'origine facendo risalire il suo nome al latino "exul", che significa esilio. Qualcuno ha parlato di esilio in questi luoghi degli abitanti di Calmedia, l'attuale Bosa, nel 305 d.C., in seguito alla persecuzione attuata da parte dei Goti. Questi abitanti, unendosi all'antica popolazione locale, fondarono un villaggio che chiamarono Exul, per ricordare la loro condizione di fuggiaschi.
Il paese è posto nel cuore dei monti del Gennargentu, in autunno i boschi si tingono del giallo, dell'arancio e del rosso delle foglie secche e si riempiono di castagne e nocciole. Il paese è suddiviso in tre rioni: Ovolaccio, Issiria e Asuai, un tempo collegati da piccoli sentieri, ora invece uniti dalle nuove case sorte lungo la strada principale.
Ognuno dei tre rioni ha conservato la propria identità che si manifesta nella celebrazione delle sagre paesane.
Una leggenda racconta che i tre centri rappresentavano le antiche regioni della Barbagia, Ollolai, Belvi e Seulo, e i tre colori che li simboleggiavano, il rosso, il giallo e il blu, sono i colori principali del tipico costume femminile del paese. Una delle caratteristiche principali del paese è proprio il costume femminile indossato ancora oggi da molte donne anziane. Il costume desulese, reso prezioso dai suoi decori e dai suoi ricami, è in orbace, ricamato con fili ricchi di colori vivaci.
" Arroccato a quasi mille metri su una delle montagne più vicine alla Punta Lamarmora (la cima più alta dell'isola), questo bel paese della
Barbagia di Belvì è immerso proprio nel cuore del Gennargentu: e di questa posizione geografica conserva il riflesso speculare nella cultura e nella civiltà. Desulo funge proprio da centro di polarizzazione di culture diverse conservando,
meglio degli altri comuni limitrofi, la cultura e la civiltà barbaricina attraverso una serie di profumi,
di suoni, di sensazioni inconfondibili che lo distinguono dagli altri paesi addossati sul Gennargentu. Al limite tra Barbagia di Ollolai, Barbagia di Belvi, Ogliastra e Mandrolisai è, in
effetti, di difficile collocazione perché molti aspetti lo accomunano a tutte queste regioni: così come la sua posizione centrale lo mette in rapporto di scambio di influenze con una serie di comuni con i quali confina e che costituiscono, tutti insieme, l'aristocrazia della civiltà "interna" dell'isola, il suo cuore storico più antico: Fonni, Gavoi, Ovodda, Tiana, Tonara, Belvi, Aritzo, Arzana, Villagrande Strisaili.
Gavino Gabriel, con felice intuizione, disse che Desulo, nei suoi tre rioni, col suo costume di tre colori, rappresentava la Barbagia una e trina: "Asuai giallo, per la Barbagia di Seulo; Ovolaccio azzurro, per la Barbagia di Belvì; Issirìa rosso, per
la Barbagia di Ollolai ". Un tempo i tre rioni erano diversi come costume, come usanze e persino come dialetto: anche le zone di influenza dei tre"vicinati" erano differenti: i boschi e i monti calcarei di Girgini e Lagassé (zone di Asuai), legati
morfologicamente all'Ogliastra e alla Barbagia di Seulo; lo scisto di Su Accu Mannu (Ovolaccio), simile come conformazione geologica alla
Barbagia di Belvì e al Mandrolisai; il granito di Punta Lamarmora, Aratu e Bruncuspina, che accomunava Issiria (rione che controllava quel territorio) alla Barbagia di Ollolai."
La giornata è stata animata dal gruppo "Fantasias De Ballos"
composto da :
Fabrizio Piras - Voce
Luca Oppo - Organetto diatonico
Yago Mastinu - Chitarra
Lino De Marchi - Fisarmonica
e dal
"Tenore Milianu Pira" di Bitti
Costante la presenza di Maria Basilia Calaresu che ha portato i gruppi nelle Cortes e accompagnato nel percorso il gruppo dei Boes e Merdules .