Questo libro all'inizio della recensione sembrava leggero e divertente, ma man mano che raccontavi mi è venuto molto da pensare. Grazie come sempre per gli ottimi spunti 🫶🏻
Non ne sapevo niente di questo genio assoluto... mi sa che ho sbloccato un nuovo guru! 😂 Effettivamente sarebbe curioso provare un esperimento del genere in Italia, chissà che tipo di utenza attirerebbe. Grazie Matteo, dai sempre bei consigli di lettura.
Questo libro e, in generale, la storia di Morimoto mi ricordano "Vita in Vendita" di Mishima. Morimoto mette sé stesso a noleggio, Hanio cede in compravendita la sua vita. Entrambi pongono le chiavi della loro esistenza in mano a perfetti sconosciuti, trovandosi ad incontrare tutta la variabilità del fenotipo umano, ovvero tanti simboli dell'Uomo contemporaneo. Il sottotesto fortissimo è sempre la critica alla società giapponese -ma anche Occidentale- dove l'imperativo è performare al massimo, vincere e competere, dove le fragilità sono debolezze e dove si sentono tutti, chi più chi meno, irrimediabilmente soli. Sono tutti e due manifesti di una controcultura che si pone in polemica silenziosa nei confronti della cosiddetta società della performance, e che forse vogliono tornare alla cifra più autentica dell'umano. P.S: mi viene in mente a tal proposito anche "Elogio della Lentezza" di Lamberto Maffei.
Comunque, Matteo, leggevo che da qualche anno almeno Morimoto chiede un pagamento, anche se non si tratta di una grossa cifra. Alla fine, pare che guadagni anche piuttosto bene.
Grazie di avermi fatto scoprire questo titolo, mi incuriosisce tantissimo!!
Questo libro all'inizio della recensione sembrava leggero e divertente, ma man mano che raccontavi mi è venuto molto da pensare. Grazie come sempre per gli ottimi spunti 🫶🏻
Grazie Matteo per i tuoi videoo
Non ne sapevo niente di questo genio assoluto... mi sa che ho sbloccato un nuovo guru! 😂
Effettivamente sarebbe curioso provare un esperimento del genere in Italia, chissà che tipo di utenza attirerebbe.
Grazie Matteo, dai sempre bei consigli di lettura.
Questo libro e, in generale, la storia di Morimoto mi ricordano "Vita in Vendita" di Mishima. Morimoto mette sé stesso a noleggio, Hanio cede in compravendita la sua vita. Entrambi pongono le chiavi della loro esistenza in mano a perfetti sconosciuti, trovandosi ad incontrare tutta la variabilità del fenotipo umano, ovvero tanti simboli dell'Uomo contemporaneo. Il sottotesto fortissimo è sempre la critica alla società giapponese -ma anche Occidentale- dove l'imperativo è performare al massimo, vincere e competere, dove le fragilità sono debolezze e dove si sentono tutti, chi più chi meno, irrimediabilmente soli.
Sono tutti e due manifesti di una controcultura che si pone in polemica silenziosa nei confronti della cosiddetta società della performance, e che forse vogliono tornare alla cifra più autentica dell'umano.
P.S: mi viene in mente a tal proposito anche "Elogio della Lentezza" di Lamberto Maffei.
12:24 mio dio ma parla di me! Cit.
In realtà fa sempre qualcosa per queste persone.
Comunque, Matteo, leggevo che da qualche anno almeno Morimoto chiede un pagamento, anche se non si tratta di una grossa cifra. Alla fine, pare che guadagni anche piuttosto bene.
Ciao Matteo mi permetto di consigliarti Cadavere squisito, mi ha letteralmente stregata! Sono CERTA che ti piacerà
Ciao. Ma è una storia vera?