Bellissimo commento Mad. Anche io il film l'ho trovato più interessante quando prova a trovare una sua identità slegandosi dal peso del primo. Film con difetti, ma che trova nei nuovi personaggi il vero punto di forza. Solo io ho notato una somiglianza tra i due imperatori e i due protagonisti di funny games? Il sadismo mi sembra lo stesso, e come i due di funny games venivano utilizzati per fare un discorso sul Voyeurismo violento dello spettatore, anche in questo caso si potrebbe parlare del perché gli spettacoli al colosseo siano così violenti? Forse un rimando meta a un'industria cinematografica che accontenta quasi in modo pornografico la sete di sangue e la voglia di scazzottate del suo pubblico( come i Terrifier e i film supereroistici, che comunque incassano)?
Guarda, un commento del genere necessita una risposta completa ed articolata quindi perdonami se farò un muro di testo improponibile. Per me il gladiatore è sempre stato un film che inevitabilmente riflette sul cinema stesso, oserei dire che Massimo in parte è sempre stato un alter ego di Scott. Tramite il revisionismo storico (Commodo dice proprio "ma non dovevano vincere X") e la negazione dello spettacolo desta l'attenzione del pubblico. Lui è il regista dell'azione, è l'uomo che porta avanti la visione spesso negandola. Il produttore (o Commodo) è semplicemente colui che dà inizio ai giochi. Pane e spettacolo, ma la vera battaglia è fuori dall'arena (il grande schermo). Il secondo forse lo vedo meno legato al cinema e più legato alla situazione contemporanea in generale. Basta vedere il duo Denzel e degli imperatori che mi ha ricordato la dinamica Trump ed Elon Musk. Una bellissima differenza fra chi detiene il potere e chi lo esercita, chi crea lo show e chi lo manovra. In un'epoca di fame e tragedia lo spettacolo è l'oppio del popolo e distoglie l'attenzione, non a caso tutto deve essere pubblico e teatrale. Proprio per anestetizzare, come dici tu, lo spettacolo deve diventare sempre più spettacolare ed estremo. Sotto questo aspetto forse il film prosegue abilmente il ragionamento del primo, d'altronde sono cambiati i tempi. Se all'epoca il nuovo millennio poteva riflettere sul sogno di Roma (del cinema forse?) ora direi che quel sogno è stato evidentemente dimenticato. Bisogna tirarne le fila, bisogna ritornarci sopra.
@latavernadellalbatro Starei ore ad ascoltare i tuoi ragionamenti, è veramente una fortuna aver scoperto questo canale. Sì il gladiatore aveva una chiara impalcatura meta, so anche che Canova aveva fatto tutta una riflessione attorno alla figura del divo(Rusell Crowe) stanco di essere semplicemente mero oggetto scopico, e al contrario volitivo nell'essere soggetto di visione, mentre Commodo in questa analisi incorporava il pubblico geloso del divo. Off topic: è interessante come un film Megalopolis - forse il mio preferito dell'anno - dialoghi con questi due peplum di Scott. C'è sempre lo scontro tra idealisti(Aureliani) e realisti(Ciceri).
Tagli ce ne sono e tanti anche dato che Scott vorrebbe fare uscire una versione di 4 ore 😅 A me il film ha annoiato per via della scrittura dei personaggi e per alcune scelte.
Recensione molto interessante. Ne abbiamo già parlato privatamente, ma qua sei stato ancora più esaustivo. Mi trovi d'accordo praticamente su tutto tranne che sul finale. Come te sono d'accordo che il Gladiatore 2, per diventare veramente il film che vuole essere, impiega del tempo. Prima deve togliersi definitivamente il peso del primo film, ma quando ci riesce si che regala emozioni. Il problema è che questo peso, questo eccessivo centro di gravità perenne attorno a un personaggio che non ha la forza per sostenerlo, non mi rende "credibile" il finale (intendo letteralmente gli ultimi 3 minuti, quelli dello scontro per intenderci) per come me lo ha fatto vedere Scott. A mio avviso, se è concettualmente interessante (come di fatto si potrebbe dire di quasi tutto il film), nella pratica manca di pathos, manca di quello che un climax risolutivo doveva dare. Detto ciò, sono concorde nel ribadire che molta della mia "delusione" (come della tua) derivi dal fatto che sia un film di Scott. Il Gladiatore 2, visivamente, rimane uno dei migliori film di intrattenimento degli ultimi anni, e comunque si lascia guardare benissimo nonostante non pochi problemi per quanto concerne la sceneggiatura e la sua messa in atto. PS: ribadisco anche qui il mio amore totale per i personaggi di Geta e Caracalla, a mio avviso gli unici che non risentono neanche un po' della volontà di ricordarci costantemente che c'è stato un primo gladiatore. Sono perfetti, dalla scelta degli attori al trucco e ai costumi, anche la recitazione è ottima. La perfetta rappresentazione di cosa sia il potere per Ridley Scott.
Approfondisco dato che effettivamente nella review non ho voluto fare anche 10min dedicati al finale del film. Secondo me va diviso in 2 parti: il finale del film (quello con la veduta di roma in stile dipinto-paesaggio) e quello "tassa sequel" (Mescal nel colosseo per intenderci). Il primo finale lo adoro: Mescal mobilita la collettività per il sogno di Roma, perché tutti devono agire e non basta un uomo. La veduta finale è quello che è il sogno di Roma per Scott: le immagini pittoriche alle quali si è sempre ispirato. Il sogno di Roma è l'immagine scolpita nella nostra mente, non è importante la sua veridicità quanto la sua esistenza nelle nostre menti. Stupendo, mi colpisce, voto 10. Poi c'é il secondo che mi vede decisamente più scazzato. Non sentivo il bisogno di ricalcare così tanto e di rimarcare concetti già ampiamente ribaditi, però allo stesso tempo mi rendo conto della necessità di ribadire il filo tematico col primo film anche per rievocare nello spettatore più casual le emozioni giuste. Sicuramente questi finali sono la cartina tornasole più lucida del film stesso: convive l'anima commerciale e quella autoriale, non è tanto il cosa ma il come ad essere frastagliato. Però nel complesso sono d'accordo con te, visivamente c'é più cinema in un frame del gladiatore che nel 99% dei film d'intrattenimento.
Il problema di questo film e’ che il primo film è un capolavoro. In più , come quasi tutti i sequel , si va prendere ciò che ha funzionato nel primo film e si enfatizza, si esagera, e si fanno i disastri😂 non voglio spoilerare, ma mi riferisco ai combattimenti al Colosseo 😂 poi , mi dispiace , ma Mescal e Pascal hanno un cinquantesimo del carisma di Russell Crowe, forse si salva un po’ di più Pascal , ma Comunque sia la loro prova non ‘riecheggerà nell eternità ‘ come quella di Russell Crowe😂. L’ unico che si salva e che salva il film e’ Denzel Washington. Quell’uomo è un mito😂
Sicuramente l’ombra del primo film si fa fin troppo sentire, e concordo con te su Mescal. Quando smette di voler fare la copia carbone di massimo diventa anche interessante, il problema é che questo succede a 30min dal finale. Già Pascal invece ha un ruolo più particolare. Sicuramente fra tutti Denzel é quello che ne esce meglio, sia per la bravura indiscutibile dell’attore sia per la scrittura che gli lascia del respiro maggiore rispetto agli altri personaggi.
Magari tutte le delusioni fossero così, è uno dei film migliori degli ultimi 20 anni come genere epico , se poi parlano dal punto di vista storico allora le stesse critiche le hanno fatte anche a Il Gladiatore 1.
Direi che 10 min dove specifico che il problema storico é completamente inutile e tipico di chi non ha argomentazioni non sono bastati. Così come i 20 dove specifico che si tratta di una delusione rispetto ai precedenti film che ritengo perfetti. Questo non significa che si tratti di un brutto film, anzi; però appunto l’ho ribadito solamente per 20min.
@@latavernadellalbatro si si tranquillo, ma molta appassionata di storia critica questo come il primo del resto perché non attinente al 100% alla storia non capendo che il film non è un documentario.
guarda quella è una roba che io non capirò mai, sia dal lato "personale" che dal lato "accademico". Non ho mai trovato nella storia della critica un singolo testo che faccia riferimento alla veridicità come valore, al massimo come caratteristica; cosa confermata anche parlando con un sacco di critici di professione. La mia personale opinione è che sia l'ennesimo metodo per fare "celolunghismo"; d'altronde nell'arte della finzione è un giochino che si potrebbe fare con ogni singola cosa ma che a conti fatti non porta a niente di buono.
Per me è un buon film, che pero' ha il punto debole nel protagonista, a mio modo di vedere. Il personaggio di mescal non mi ha convinto ne dal punto di vista attoriale che recitativo, fin quando lotta nell'arena é credibile, ma appena deve parlare o esprimere emozioni perde di carisma. Pedro pascal é decisamente piu' credibile, ma chi si mangia tutto e tutti é denzel...ogni scena con lui guadagna 10 punti.
Sicuramente Mescal è il personaggio che passa più in sordina, senza contare che in Italiano è inascoltabile. Ho avuto la fortuna di vedere il film 2 volte, e la visione in Italiano è stata tragica dal punto di vista del doppiaggio. Sicuramente Pascal e Denzel sono personaggi che rimangono impressi e lasciano il segno, tra l'altro in un film pieno di attori rilevanti. Ho apprezzato in particolare che Denzel interpreti il potere celato del quale aver paura a differenza degli imperatori di facciata, per farti un esempio mi ricorda molto il duo Trump ed Elon Musk.
Nel film The Duel... È stato grandioso Ridley Scott.. Soprattutto a livello storico. Purtroppo questo genere ormai non funziona più. Come i film west... Film molto belli.. Ma al botteghino fanno flop.
Dipende sempre dal tipo di mercato, in Italia sto secondo capitolo ha registrato un esordio decisamente ottimo. Dipende sempre da caso e caso, sicuramente 3gg non sono un tempo adatto a valutare il successo di un film. Bisogna vedere quanto il week end gli farà portare a casa, ma i dati sono incoraggianti.
Non sono mai abbastanza, a volte per parlare di un film bisogna anche analizzare determinate questioni collaterali. Tramite l'ampia premessa il pubblico può fin da subito capire l'approccio al film e alla filmografia di Scott, cosa che in molti sembrano aver apprezzato. In questo modo non solo si parla del film, ma si riescono anche a fornire stimoli diversificati. A me le opinioni interessano quando sono ben argomentate; se devono essere supportate da fallacie senza criterio decisamente non mi interessano (ma così in tutto, non solo a tema cinema).
Bellissimo commento Mad. Anche io il film l'ho trovato più interessante quando prova a trovare una sua identità slegandosi dal peso del primo. Film con difetti, ma che trova nei nuovi personaggi il vero punto di forza. Solo io ho notato una somiglianza tra i due imperatori e i due protagonisti di funny games? Il sadismo mi sembra lo stesso, e come i due di funny games venivano utilizzati per fare un discorso sul Voyeurismo violento dello spettatore, anche in questo caso si potrebbe parlare del perché gli spettacoli al colosseo siano così violenti? Forse un rimando meta a un'industria cinematografica che accontenta quasi in modo pornografico la sete di sangue e la voglia di scazzottate del suo pubblico( come i Terrifier e i film supereroistici, che comunque incassano)?
Guarda, un commento del genere necessita una risposta completa ed articolata quindi perdonami se farò un muro di testo improponibile.
Per me il gladiatore è sempre stato un film che inevitabilmente riflette sul cinema stesso, oserei dire che Massimo in parte è sempre stato un alter ego di Scott. Tramite il revisionismo storico (Commodo dice proprio "ma non dovevano vincere X") e la negazione dello spettacolo desta l'attenzione del pubblico. Lui è il regista dell'azione, è l'uomo che porta avanti la visione spesso negandola. Il produttore (o Commodo) è semplicemente colui che dà inizio ai giochi. Pane e spettacolo, ma la vera battaglia è fuori dall'arena (il grande schermo).
Il secondo forse lo vedo meno legato al cinema e più legato alla situazione contemporanea in generale. Basta vedere il duo Denzel e degli imperatori che mi ha ricordato la dinamica Trump ed Elon Musk. Una bellissima differenza fra chi detiene il potere e chi lo esercita, chi crea lo show e chi lo manovra. In un'epoca di fame e tragedia lo spettacolo è l'oppio del popolo e distoglie l'attenzione, non a caso tutto deve essere pubblico e teatrale. Proprio per anestetizzare, come dici tu, lo spettacolo deve diventare sempre più spettacolare ed estremo. Sotto questo aspetto forse il film prosegue abilmente il ragionamento del primo, d'altronde sono cambiati i tempi. Se all'epoca il nuovo millennio poteva riflettere sul sogno di Roma (del cinema forse?) ora direi che quel sogno è stato evidentemente dimenticato. Bisogna tirarne le fila, bisogna ritornarci sopra.
@latavernadellalbatro Starei ore ad ascoltare i tuoi ragionamenti, è veramente una fortuna aver scoperto questo canale.
Sì il gladiatore aveva una chiara impalcatura meta, so anche che Canova aveva fatto tutta una riflessione attorno alla figura del divo(Rusell Crowe) stanco di essere semplicemente mero oggetto scopico, e al contrario volitivo nell'essere soggetto di visione, mentre Commodo in questa analisi incorporava il pubblico geloso del divo.
Off topic: è interessante come un film Megalopolis - forse il mio preferito dell'anno - dialoghi con questi due peplum di Scott. C'è sempre lo scontro tra idealisti(Aureliani) e realisti(Ciceri).
Tagli ce ne sono e tanti anche dato che Scott vorrebbe fare uscire una versione di 4 ore 😅 A me il film ha annoiato per via della scrittura dei personaggi e per alcune scelte.
Recensione molto interessante. Ne abbiamo già parlato privatamente, ma qua sei stato ancora più esaustivo. Mi trovi d'accordo praticamente su tutto tranne che sul finale. Come te sono d'accordo che il Gladiatore 2, per diventare veramente il film che vuole essere, impiega del tempo. Prima deve togliersi definitivamente il peso del primo film, ma quando ci riesce si che regala emozioni. Il problema è che questo peso, questo eccessivo centro di gravità perenne attorno a un personaggio che non ha la forza per sostenerlo, non mi rende "credibile" il finale (intendo letteralmente gli ultimi 3 minuti, quelli dello scontro per intenderci) per come me lo ha fatto vedere Scott. A mio avviso, se è concettualmente interessante (come di fatto si potrebbe dire di quasi tutto il film), nella pratica manca di pathos, manca di quello che un climax risolutivo doveva dare. Detto ciò, sono concorde nel ribadire che molta della mia "delusione" (come della tua) derivi dal fatto che sia un film di Scott. Il Gladiatore 2, visivamente, rimane uno dei migliori film di intrattenimento degli ultimi anni, e comunque si lascia guardare benissimo nonostante non pochi problemi per quanto concerne la sceneggiatura e la sua messa in atto.
PS: ribadisco anche qui il mio amore totale per i personaggi di Geta e Caracalla, a mio avviso gli unici che non risentono neanche un po' della volontà di ricordarci costantemente che c'è stato un primo gladiatore. Sono perfetti, dalla scelta degli attori al trucco e ai costumi, anche la recitazione è ottima. La perfetta rappresentazione di cosa sia il potere per Ridley Scott.
Approfondisco dato che effettivamente nella review non ho voluto fare anche 10min dedicati al finale del film. Secondo me va diviso in 2 parti: il finale del film (quello con la veduta di roma in stile dipinto-paesaggio) e quello "tassa sequel" (Mescal nel colosseo per intenderci).
Il primo finale lo adoro: Mescal mobilita la collettività per il sogno di Roma, perché tutti devono agire e non basta un uomo. La veduta finale è quello che è il sogno di Roma per Scott: le immagini pittoriche alle quali si è sempre ispirato. Il sogno di Roma è l'immagine scolpita nella nostra mente, non è importante la sua veridicità quanto la sua esistenza nelle nostre menti. Stupendo, mi colpisce, voto 10.
Poi c'é il secondo che mi vede decisamente più scazzato. Non sentivo il bisogno di ricalcare così tanto e di rimarcare concetti già ampiamente ribaditi, però allo stesso tempo mi rendo conto della necessità di ribadire il filo tematico col primo film anche per rievocare nello spettatore più casual le emozioni giuste.
Sicuramente questi finali sono la cartina tornasole più lucida del film stesso: convive l'anima commerciale e quella autoriale, non è tanto il cosa ma il come ad essere frastagliato. Però nel complesso sono d'accordo con te, visivamente c'é più cinema in un frame del gladiatore che nel 99% dei film d'intrattenimento.
Il problema di questo film e’ che il primo film è un capolavoro. In più , come quasi tutti i sequel , si va prendere ciò che ha funzionato nel primo film e si enfatizza, si esagera, e si fanno i disastri😂 non voglio spoilerare, ma mi riferisco ai combattimenti al Colosseo 😂 poi , mi dispiace , ma Mescal e Pascal hanno un cinquantesimo del carisma di Russell Crowe, forse si salva un po’ di più Pascal , ma Comunque sia la loro prova non ‘riecheggerà nell eternità ‘ come quella di Russell Crowe😂. L’ unico che si salva e che salva il film e’ Denzel Washington. Quell’uomo è un mito😂
Sicuramente l’ombra del primo film si fa fin troppo sentire, e concordo con te su Mescal. Quando smette di voler fare la copia carbone di massimo diventa anche interessante, il problema é che questo succede a 30min dal finale. Già Pascal invece ha un ruolo più particolare.
Sicuramente fra tutti Denzel é quello che ne esce meglio, sia per la bravura indiscutibile dell’attore sia per la scrittura che gli lascia del respiro maggiore rispetto agli altri personaggi.
Magari tutte le delusioni fossero così, è uno dei film migliori degli ultimi 20 anni come genere epico , se poi parlano dal punto di vista storico allora le stesse critiche le hanno fatte anche a Il Gladiatore 1.
Direi che 10 min dove specifico che il problema storico é completamente inutile e tipico di chi non ha argomentazioni non sono bastati.
Così come i 20 dove specifico che si tratta di una delusione rispetto ai precedenti film che ritengo perfetti. Questo non significa che si tratti di un brutto film, anzi; però appunto l’ho ribadito solamente per 20min.
@latavernadellalbatro infatti non mi riferivo a te ma a chi lo critica perché ha errori storic, un film non è un documentario.
@angelomovies4813 ahhh ok, scusami in questo caso avevo capito ti riferissi al video❤️. Allora direi che siamo decisamente allineati ❤️🔥
@@latavernadellalbatro si si tranquillo, ma molta appassionata di storia critica questo come il primo del resto perché non attinente al 100% alla storia non capendo che il film non è un documentario.
guarda quella è una roba che io non capirò mai, sia dal lato "personale" che dal lato "accademico". Non ho mai trovato nella storia della critica un singolo testo che faccia riferimento alla veridicità come valore, al massimo come caratteristica; cosa confermata anche parlando con un sacco di critici di professione. La mia personale opinione è che sia l'ennesimo metodo per fare "celolunghismo"; d'altronde nell'arte della finzione è un giochino che si potrebbe fare con ogni singola cosa ma che a conti fatti non porta a niente di buono.
Risposta breve : sì
Risposta lunga: siiiii
Per me è un buon film, che pero' ha il punto debole nel protagonista, a mio modo di vedere. Il personaggio di mescal non mi ha convinto ne dal punto di vista attoriale che recitativo, fin quando lotta nell'arena é credibile, ma appena deve parlare o esprimere emozioni perde di carisma. Pedro pascal é decisamente piu' credibile, ma chi si mangia tutto e tutti é denzel...ogni scena con lui guadagna 10 punti.
Sicuramente Mescal è il personaggio che passa più in sordina, senza contare che in Italiano è inascoltabile. Ho avuto la fortuna di vedere il film 2 volte, e la visione in Italiano è stata tragica dal punto di vista del doppiaggio.
Sicuramente Pascal e Denzel sono personaggi che rimangono impressi e lasciano il segno, tra l'altro in un film pieno di attori rilevanti. Ho apprezzato in particolare che Denzel interpreti il potere celato del quale aver paura a differenza degli imperatori di facciata, per farti un esempio mi ricorda molto il duo Trump ed Elon Musk.
Nel film The Duel...
È stato grandioso Ridley Scott..
Soprattutto a livello storico.
Purtroppo questo genere ormai non funziona più.
Come i film west...
Film molto belli..
Ma al botteghino fanno flop.
Dipende sempre dal tipo di mercato, in Italia sto secondo capitolo ha registrato un esordio decisamente ottimo. Dipende sempre da caso e caso, sicuramente 3gg non sono un tempo adatto a valutare il successo di un film. Bisogna vedere quanto il week end gli farà portare a casa, ma i dati sono incoraggianti.
@latavernadellalbatro speriamo bene dai..
Ne sarei contento perché a me il genere piace.
vabbe 10 minuti a ripetere non me ne frega della vs opinione...
Non sono mai abbastanza, a volte per parlare di un film bisogna anche analizzare determinate questioni collaterali. Tramite l'ampia premessa il pubblico può fin da subito capire l'approccio al film e alla filmografia di Scott, cosa che in molti sembrano aver apprezzato. In questo modo non solo si parla del film, ma si riescono anche a fornire stimoli diversificati.
A me le opinioni interessano quando sono ben argomentate; se devono essere supportate da fallacie senza criterio decisamente non mi interessano (ma così in tutto, non solo a tema cinema).