Gentile professore Panzeca, in questo video ha citato il libro che utilizza. Potrebbe dare qualche dettaglio sull'edizione, per chi volesse tentare di procurarsene uno simile? Nel manuale pratico parla dell'originale Tantucci ma è un po' vaga come indicazione. Lei di che edizione dispone? Ammesso che si tratti di Tantucci se ho ben capito. Grazie molte.
E' Alessandro Annaratone, tre libri di esercizi e uno di grammatica che non sono più in commercio da mezzo secolo, Ed Fabbri. Poi a volte uso anche il Tantucci. In linea non si trovano neppure usati da quando ho messo in linea il mio corso di latino. A lei però basta scaricare il cartaceo dal mio sito, o lezione dopo lezione, o tutto assieme alla voce cartacei. In questo secondo caso non tutti i computer ce la fanno perché il tutto è un po' pesante.
Gentile professor Panzeca, Sono uno studente di lettere moderne e con la Sua presenza ormai giornaliera tocco per la prima volta il latino. Una volta terminate le Sue lezioni, pensa che riuscirò ad accostarmi alla traduzione dei classici? o dovrò implementare le conoscenze grammaticali ancora di molto? la ringrazio per quello che ha fatto e che continua a fare, con affetto.
Sì, se ha svolto tutti gli esercizi e non ha fatto indigestione di lezioni: le materie complesse si devono digerire un po' per volta. A questo punto può passare agli autori: li traduce e poi segue la mia correzione in linea. Buon lavoro!
Buonasera Professore Vorrei alcuni chiarimenti 1. Perché al minuto 20:28 ha escluso da "is-ea-id" la traduzione di "questo" confinandola solo a "quello"? C'è un motivo che spiegherà nelle lezioni successive (più complesse) o è del tutto errato? 2. Perché afferma che i pronomi determinativi si declinano come gli aggettivi della I classe, se questi ultimi seguono la I e II decl.? Nelle prime due declinazioni non c'è un genitivo uscente in -ius né un dativo uscente in -i bensì, rispettivamente -i e -o (per es. bonus-i-o-um-e-o). Ho notato che non parla di meri aggettivi della I classe bensì di aggettivi PRONOMINALI della I classe. Vi è qualche differenza fra queste due categorie aggettivali? Grazie anticipatamente 😊
IS è usato per lo più per tradurre i pronomi personali italiani (egli, lui, lei loro) e anche "quello". Questo dovrebbe corrispondere a HIC, codesto a ISTE... Poi nella pratica si possono trovare anche altre possibilità. Perché al plurale corrispondono agli agg della I classe e al singolare agli agg pronominali della prima classe come TOTUS con genitivo e dativo particolari.
Salve Professore, nella frase n. 8 dell'esercizio 154, come mai l'inciso latino è diverso da quello italiano? Numerose sono le opere di Platone, quel famoso discepolo di Socrate. Opera Platonis illius, Socratis discipuli, multa sunt. Inoltre, "numerose" può essere tradotto con "complura"? (Fra l'altro il dizionario riporta anche compluria come se fosse un imparisillabo).....😮 Grazie.
Ho tradotto un po' liberamente, anche perché in latino "famoso (=ille)" si trova vicino a un nome proprio, difficilmente a uno comune. Va bene complura; lasci perdere compluria.
Gent. Prof., nell'es. dall'italiano 156 th-cam.com/video/6DIkhDsjMrk/w-d-xo.html ventimila fanti (sogg.) lei traduce (p.23) viginta milia ma allora anche altri cardinali oltre a 1,2,3 e da 200 a 999, si devono declinare? e come? grazie mille
Salve, professore. La frase “Moltissime sono le opere del poeta Ovidio: fra queste le più note sono le Metamorfosi” viene da lei tradotta così: “Plurima poetae Ovidii opera sunt: inter haec notissimae su t Metamorphoses. Perchè “plurima opera” e non “plurimae operae”? Inoltre, perché “inter haec” e non “inter has”? Grazie mille!
Buongiorno Professore, dopo aver ascoltato le sue lezioni sui pronomi (o agg.) possessivi, dimostrativi e determinativi, mi sorge un dubbio su un tema forse non ancora affrontato nella XIX lezione. È un po' complesso da spiegare. In LATINO il pronome riflessivo è declinato solo alla terza persona, la cui traduzione vale sia per il singolare e plurale (sui, sibi, se, se). Tuttavia manca il nominativo! Perché?! Nella frase "Lui si pattina" quel "si" è riflessivo in accusativo dunque sarà in latino "se". Ma siccome è il sogg. della frase semplice non potrebbe esistere un nominativo? Io mi pettino sarà in latino "me". Dunque la traduzione riflessiva nel latino viene fatta comunque sia con i pronomi personali. Un'altra domanda correlata alla precedente...in nuce, quando il riflessivo non fa riferimento al sogg. della frase reggente, si usa il determinativo. Ma perché in questo caso esiste allora anche il nominativo is-ea-id? Non riesco onestamente a elaborare una frase con il nominativo es-ea-id, a dir la verità. Nel senso, se esiste un'ipotetica frase in cui il riflessivo non afferente il soggetto possa essere tradotto al nominativo con i determinativi, perché non esiste allora il suo relativo riflessivo afferente il soggetto? Grazie mille. Spero di essermi spiegato 😢 qualche esempio aiuterebbe tantissimo! Grazie ancora
Non manca il nominativo che si trova con is, hic, ille, iste... Anche in italiano è così: "si" non può fare da sogg, ma abbiamo lui, lei, egli, questi, quegli... I pronomi poi citati non hanno solo una funzione riflessiva ma anche determinativa indicativa, così li trova usati in altri contesti con valori differenti. E poi... ho difficoltà a capire quello che mi sta chiedendo. Forse dovrebbe propormi lei degli esempi per individuare quali siano i suoi dubbi.
Buongiorno,ma per capire se il genitivo dimostrativo ha valore di possessivo non basta vedere come è declinato? Es:vidi i figli di lui/i suoi figli;nel primo caso declinato come genitivo singolare e nel secondo come genitivo plurale,o mi sbaglio?
Buonasera Professore Vorrei alcuni chiarimenti se possibile. Nella frase n. 7 dal latino all'italiano "satis" lo traduce come un avverbio (sufficientemente, abbondantemente). Essendo satis un agg. della II classe, non riesco a scomporre il presunto avverbio fra aggettivo semplice e suffisso. È un'eccezione ossia un avverbio a sé stante? In merito a "res" è un sost. V declinazione propriamente femminile ma mi sembra di capire che viene utilizzato come NEUTRO e sottinteso nei casi diretti (nomin, acc., vocat) , è corretto? Dunque se trovassimo res + aggettivo ad esempio al genitivo verrà tradotto tutto al femminile mentre nei casi diretti sarà presente solo l'aggettivo concordato al neutro. È esatta come regola da ricordare? La locuzione "pro tempore" utilizzata in italiano "temporaneamente" sembra in realtà essere un compl. vantaggio (pro+ablativo). In italiano tuttavia risulta essere un aggettivo se non addirittura un compl. di limitazione/tempo continuato (amministratore pro tempore, in testi amministrativi). Grazie mille 🙏🙏🙏🙏
'satis' è avverbio o agg indeclinabile; 'pro' in latino ha anche il significato di 'secondo' , 'in riferimento a' : perciò 'pro tempore' indica un incarico dato non definitivamente ma secondo un tempo ben definito; se res è espresso, l'agg concorda al femm >> res bonae, se è sottointeso l'agg va al neutro>> bona.
Gentile docente, grazie come sempre per il suo corso, fonte preziosissima per imparare questa incredibile lingua. Vorrei delle delucidazioni sull'esercizio 155 riguardante la prima frase. "Illis homibus neque imperia magistratuum neque admonitus valent". Se non vado errata in latino quando c'è una doppia negazione la frase diventa affermativa. Quindi la traduzione esatta qual'è? Inoltre manca nella lezione la correzione del primo blocco che inizia con "Plurimi vitia sua non vident, aliena reprehendunt". Grazie mille
Le due negazioni valgono un'affermazione nella stessa proposizione. Qui è come se ci fosse una principale e una sua coordinata: Illis hominibus neque imperia magistratuum (valent) neque admonitus valent. Si traduce dunque con l'identico valore che abbiamo in italiano. Controllo il resto.
1) Molti non vedono i propri vizi, riprendono gli altrui. 2) I Nervi consegnarono tutte le loro cose a Cesare. 3) Augusto dopo la sconfitta di Teutoburgo spesso esclamava: "O Varo, rendimi le mie legioni". 4) I mercanti lodano a gran voce le loro merci. 5) Catone il Minore si diede la morte proprio di sua mano a Utica nel 45 a. C. 6) Le gioie spesso sono il principio del nostro dolore. 7) Pindaro, famosissimo poeta, celebrò le vittorie degli atleti con le sue poesie. 8) Amilcare aveva condotto Annibale, suo figlio, un bambino di dieci anni, con sè in Spagna. 9) La vostra gioia dà letizia anche a me. 10) E' vostro compito, o soldati, difendere in pace e in guerra i confini della patria. 11) Alessandro conquistò ogni cosa fino all'Oceano e tentò l'Oceano con le sue flotte.
@@vincenzopanzeca8711 professore, al punto 5 io ho interpretato "Uticae" come genitivo traducendo quindi Catone il minore di Utica (sapevo che il personaggio in questione era originario di Utica e detto l'Uticense), può essere corretto? Inoltre, al punto 11 io non riesco a trovare in nessuno dei miei due vocabolari l'occorrenza "conquistare" per il verbo "conquirere" che in entrambi è reso come "cercare, ricercare" comunque sempre in questo senso semantico. In questi casi come faccio a tradurre "conquistare"? Il senso letterale "Alessandro andò alla ricerca di tutte le cose fino all'Oceano" può essere corretto?
Buongiorno professore, mi risulta che manchi la correzione di un altro esercizio che comincia con la frase: "plurimi vitia sua non vident, aliena reprehendunt".
Gentile Professore, forse ho saltato qualche sua correzione ma non vedo la correzione dell'esercizio n. 151 dal latino all'italiano (pag. 81)... Grazie
Gentile professore Panzeca, in questo video ha citato il libro che utilizza. Potrebbe dare qualche dettaglio sull'edizione, per chi volesse tentare di procurarsene uno simile? Nel manuale pratico parla dell'originale Tantucci ma è un po' vaga come indicazione. Lei di che edizione dispone? Ammesso che si tratti di Tantucci se ho ben capito. Grazie molte.
E' Alessandro Annaratone, tre libri di esercizi e uno di grammatica che non sono più in commercio da mezzo secolo, Ed Fabbri. Poi a volte uso anche il Tantucci. In linea non si trovano neppure usati da quando ho messo in linea il mio corso di latino. A lei però basta scaricare il cartaceo dal mio sito, o lezione dopo lezione, o tutto assieme alla voce cartacei. In questo secondo caso non tutti i computer ce la fanno perché il tutto è un po' pesante.
@@vincenzopanzeca8711 potrebbe fornire il link? Grazie
Gentile professor Panzeca, Sono uno studente di lettere moderne e con la Sua presenza ormai giornaliera tocco per la prima volta il latino. Una volta terminate le Sue lezioni, pensa che riuscirò ad accostarmi alla traduzione dei classici? o dovrò implementare le conoscenze grammaticali ancora di molto? la ringrazio per quello che ha fatto e che continua a fare, con affetto.
Sì, se ha svolto tutti gli esercizi e non ha fatto indigestione di lezioni: le materie complesse si devono digerire un po' per volta. A questo punto può passare agli autori: li traduce e poi segue la mia correzione in linea. Buon lavoro!
Buonasera Professore
Vorrei alcuni chiarimenti
1. Perché al minuto 20:28 ha escluso da "is-ea-id" la traduzione di "questo" confinandola solo a "quello"? C'è un motivo che spiegherà nelle lezioni successive (più complesse) o è del tutto errato?
2. Perché afferma che i pronomi determinativi si declinano come gli aggettivi della I classe, se questi ultimi seguono la I e II decl.? Nelle prime due declinazioni non c'è un genitivo uscente in -ius né un dativo uscente in -i bensì, rispettivamente -i e -o (per es. bonus-i-o-um-e-o). Ho notato che non parla di meri aggettivi della I classe bensì di aggettivi PRONOMINALI della I classe. Vi è qualche differenza fra queste due categorie aggettivali?
Grazie anticipatamente 😊
IS è usato per lo più per tradurre i pronomi personali italiani (egli, lui, lei loro) e anche "quello". Questo dovrebbe corrispondere a HIC, codesto a ISTE... Poi nella pratica si possono trovare anche altre possibilità. Perché al plurale corrispondono agli agg della I classe e al singolare agli agg pronominali della prima classe come TOTUS con genitivo e dativo particolari.
@@vincenzopanzeca8711 Grazie mille, chiarissimo 🙏👍
Salve Professore, nella frase n. 8 dell'esercizio 154, come mai l'inciso latino è diverso da quello italiano?
Numerose sono le opere di Platone, quel famoso discepolo di Socrate.
Opera Platonis illius, Socratis discipuli, multa sunt.
Inoltre, "numerose" può essere tradotto con "complura"? (Fra l'altro il dizionario riporta anche compluria come se fosse un imparisillabo).....😮
Grazie.
Ho tradotto un po' liberamente, anche perché in latino "famoso (=ille)" si trova vicino a un nome proprio, difficilmente a uno comune. Va bene complura; lasci perdere compluria.
Gent. Prof., nell'es. dall'italiano 156
th-cam.com/video/6DIkhDsjMrk/w-d-xo.html
ventimila fanti (sogg.) lei traduce (p.23)
viginta milia
ma allora anche altri cardinali oltre a 1,2,3 e da 200 a 999, si devono declinare? e come?
grazie mille
Assollutamente no. E' un errore: viginti, non viginta.
Salve, professore. La frase “Moltissime sono le opere del poeta Ovidio: fra queste le più note sono le Metamorfosi” viene da lei tradotta così: “Plurima poetae Ovidii opera sunt: inter haec notissimae su t Metamorphoses. Perchè “plurima opera” e non “plurimae operae”? Inoltre, perché “inter haec” e non “inter has”? Grazie mille!
Ho usato opus operis neutro, per non usare opera-ae che al plurale significa "operai". Quindi tutto al neutro plurale.
Chiaro. Grazie mille!
Buongiorno Professore, dopo aver ascoltato le sue lezioni sui pronomi (o agg.) possessivi, dimostrativi e determinativi, mi sorge un dubbio su un tema forse non ancora affrontato nella XIX lezione.
È un po' complesso da spiegare. In LATINO il pronome riflessivo è declinato solo alla terza persona, la cui traduzione vale sia per il singolare e plurale (sui, sibi, se, se). Tuttavia manca il nominativo! Perché?!
Nella frase "Lui si pattina" quel "si" è riflessivo in accusativo dunque sarà in latino "se". Ma siccome è il sogg. della frase semplice non potrebbe esistere un nominativo?
Io mi pettino sarà in latino "me". Dunque la traduzione riflessiva nel latino viene fatta comunque sia con i pronomi personali.
Un'altra domanda correlata alla precedente...in nuce, quando il riflessivo non fa riferimento al sogg. della frase reggente, si usa il determinativo. Ma perché in questo caso esiste allora anche il nominativo is-ea-id?
Non riesco onestamente a elaborare una frase con il nominativo es-ea-id, a dir la verità. Nel senso, se esiste un'ipotetica frase in cui il riflessivo non afferente il soggetto possa essere tradotto al nominativo con i determinativi, perché non esiste allora il suo relativo riflessivo afferente il soggetto? Grazie mille. Spero di essermi spiegato 😢 qualche esempio aiuterebbe tantissimo! Grazie ancora
Non manca il nominativo che si trova con is, hic, ille, iste... Anche in italiano è così: "si" non può fare da sogg, ma abbiamo lui, lei, egli, questi, quegli... I pronomi poi citati non hanno solo una funzione riflessiva ma anche determinativa indicativa, così li trova usati in altri contesti con valori differenti. E poi... ho difficoltà a capire quello che mi sta chiedendo. Forse dovrebbe propormi lei degli esempi per individuare quali siano i suoi dubbi.
Buona sera professore, mi scusi, nell'esercizio 156 - 4ª, non capisco perché tremila cavalieri è "tria milia" (neutro?) - grazie!
E' come se ci fosse scritto in italiano: tre migliaia di... MILIA è neutro > tria milia militum
@@vincenzopanzeca8711 mille grazie! 🙏🙏🙏
Buongiorno,ma per capire se il genitivo dimostrativo ha valore di possessivo non basta vedere come è declinato?
Es:vidi i figli di lui/i suoi figli;nel primo caso declinato come genitivo singolare e nel secondo come genitivo plurale,o mi sbaglio?
Mi riferisco al minuto 29:00
No. Però la risposta è complessa. Se vuole può trovarla alla LX lezione
Buonasera Professore
Vorrei alcuni chiarimenti se possibile.
Nella frase n. 7 dal latino all'italiano "satis" lo traduce come un avverbio (sufficientemente, abbondantemente). Essendo satis un agg. della II classe, non riesco a scomporre il presunto avverbio fra aggettivo semplice e suffisso. È un'eccezione ossia un avverbio a sé stante?
In merito a "res" è un sost. V declinazione propriamente femminile ma mi sembra di capire che viene utilizzato come NEUTRO e sottinteso nei casi diretti (nomin, acc., vocat) , è corretto? Dunque se trovassimo res + aggettivo ad esempio al genitivo verrà tradotto tutto al femminile mentre nei casi diretti sarà presente solo l'aggettivo concordato al neutro. È esatta come regola da ricordare?
La locuzione "pro tempore" utilizzata in italiano "temporaneamente" sembra in realtà essere un compl. vantaggio (pro+ablativo). In italiano tuttavia risulta essere un aggettivo se non addirittura un compl. di limitazione/tempo continuato (amministratore pro tempore, in testi amministrativi).
Grazie mille 🙏🙏🙏🙏
'satis' è avverbio o agg indeclinabile; 'pro' in latino ha anche il significato di 'secondo' , 'in riferimento a' : perciò 'pro tempore' indica un incarico dato non definitivamente ma secondo un tempo ben definito; se res è espresso, l'agg concorda al femm >> res bonae, se è sottointeso l'agg va al neutro>> bona.
Gentile docente, grazie come sempre per il suo corso, fonte preziosissima per imparare questa incredibile lingua. Vorrei delle delucidazioni sull'esercizio 155 riguardante la prima frase. "Illis homibus neque imperia magistratuum neque admonitus valent". Se non vado errata in latino quando c'è una doppia negazione la frase diventa affermativa. Quindi la traduzione esatta qual'è? Inoltre manca nella lezione la correzione del primo blocco che inizia con "Plurimi vitia sua non vident, aliena reprehendunt". Grazie mille
Le due negazioni valgono un'affermazione nella stessa proposizione. Qui è come se ci fosse una principale e una sua coordinata: Illis hominibus neque imperia magistratuum (valent) neque admonitus valent. Si traduce dunque con l'identico valore che abbiamo in italiano. Controllo il resto.
1) Molti non vedono i propri vizi, riprendono gli altrui. 2) I Nervi consegnarono tutte le loro cose
a Cesare. 3) Augusto dopo la sconfitta di Teutoburgo spesso esclamava: "O
Varo, rendimi le mie legioni". 4) I mercanti lodano a gran voce le loro
merci. 5) Catone il Minore si diede la morte proprio di sua mano a Utica nel 45
a. C. 6) Le gioie spesso sono il principio del nostro dolore. 7) Pindaro,
famosissimo poeta, celebrò le vittorie degli atleti con le sue poesie. 8) Amilcare
aveva condotto Annibale, suo figlio, un bambino di dieci anni, con sè in
Spagna. 9) La vostra gioia dà letizia anche a me. 10) E' vostro compito, o
soldati, difendere in pace e in guerra i confini della patria. 11) Alessandro
conquistò ogni cosa fino all'Oceano e tentò l'Oceano con le sue flotte.
grazie mille @@vincenzopanzeca8711
Grazie ancora.
@@vincenzopanzeca8711
@@vincenzopanzeca8711 professore, al punto 5 io ho interpretato "Uticae" come genitivo traducendo quindi Catone il minore di Utica (sapevo che il personaggio in questione era originario di Utica e detto l'Uticense), può essere corretto? Inoltre, al punto 11 io non riesco a trovare in nessuno dei miei due vocabolari l'occorrenza "conquistare" per il verbo "conquirere" che in entrambi è reso come "cercare, ricercare" comunque sempre in questo senso semantico. In questi casi come faccio a tradurre "conquistare"? Il senso letterale "Alessandro andò alla ricerca di tutte le cose fino all'Oceano" può essere corretto?
Gentile professore, non trovando la spiegazione relativa all’uso di suus alternato a quelli di eius, può darmi qualche indicazione a riguardo? Grazie
Al minuto 33: th-cam.com/video/5HsNFtSB2zM/w-d-xo.html
Vincenzo Panzeca gentilissimo.
Buongiorno professore, mi risulta che manchi la correzione di un altro esercizio che comincia con la frase: "plurimi vitia sua non vident, aliena reprehendunt".
La riporto sopra. Grazie
Caro professore: è corretto dire "temet nosce" invece di "nosce te ipsum"?
Secondo me, no. Sebbene troviamo "tibimet". "Tu" viene rafforzato con "te": Tute, tete. Però è più bello "te ipsum".
Vincenzo Panzeca La ringrazio professore. Vedo ogni giorno le sue lezioni con molto interesse. Saluti dalla Spagna!
Non sono mai stato in Spagna: deve essere un terra meravigliosa. Buon lavoro e non esiti a contattarmi se lo dovesse ritenere opportuno.
Basta costi video
Gentile Professore, forse ho saltato qualche sua correzione ma non vedo la correzione dell'esercizio n. 151 dal latino all'italiano (pag. 81)... Grazie
Purtroppo non c'è... Mi è sfuggita
Adesso mi ricordo: l'ho riportata sopra, nel titolo
@@vincenzopanzeca8711 grazie!