Arfaras é davvero di un livello superiore, e Paolo arguto e abile moderatore. ti dicono con nonchalance cose che ti lasciano 5 minuti perplesso chiedendoti "perché nessuno me l'aveva detto prima?
La "Distribuzione della Ricchezza"...è tutta lì la vera sfida di questa prima parte del nuovo Secolo...e chissà, se continuando così, l'umanità ne potrà conoscere la fine troppo egoismo, messo like al video
La lotta tra classi sociali può avvenire solo in un modello di stato-mondo omogeno politicamente e legalmente o isolato. Ora c'è lotta di classi di paesi diversi. Perché le differenze, il delta, sono il motore di equilibri dinamici (il calore ad esempio, o meglio l'energia). L'unico modello di crescita tecnologica-sociale che conosciamo è questo: disequilibri nella concentrazione della ricchezza per creare incentivi. Questo porta al progresso dell'umanità in toto. Ma nel breve alla cosiddetta invidia sociale. Un equilibrio dinamico anche qui: più spinta sul progresso, più invidia sociale. Ma è la storia dell'umanità, che da sempre ha dovuto trovare soluzioni per controbilanciare l'invidia degli "sconfitti". In gruppi sociali piccoli la forza, la coercizione. Poi la religione (re-ligio= legare) con il miraggio di un mondo oltre, l'oppio dei popoli. Poi il merito di natura protestante, quindi sempre legato a Dio. Infine la meritocrazia liberale-illuministica, che però non si sta rivelando così efficace come le religioni nel tenere insieme le società. La globalizzazione dei mercati e il cambio tecnologico hanno espanso i mercati ma non i diritti (o meglio, non alla stessa velocità). I diritti sono un altro strumento di pacificazione sociale. Il conflitto sociale non è più interno allo stato ma è esterno. Da qui la lacerazione sociale o radicalizzazione della politica. Il populismo attuale si fonda sull'odio sociale anti-globalizzazione, di cui l'immigrazione è un epifenomeno, degli "sconfitti" che vogliono solo vedere il mondo bruciare, non vogliono progresso. Quindi manca il contro-bilanciamento.
Minuto 39, non è un fatto morale. Semplicemente è più utile per tutti che le persone più intelligenti e più intraprendenti raggiungano posizioni apicali sia nel sistema economico che politico perché ciò massimizza l'utilità complessiva
A me appare evidente che l'unico modo sensato per "redistribuire" la ricchezza sia quello di avere una bassa tassazione sul lavoro e una alta tassazione sulle case. In questo modo distruggi la ricchezza accumulata e spingi le persone a lavorare
Però a me l'obiezione di Arfaras sul contributo degli immigrati alle pensioni sembra molto debole perché fintanto che un immigrato sta qui, lavora regolarmente e versa i contributi aiuta a pagare le pensioni dei pensionati attuali, su questo non ci sono dubbi. Che poi a un certo punto torni al suo paese e che l'Italia debba versargli i soldi della pensione all' estero mi pare un problema marginale in quanto ben pochi immigrati torneranno al loro paese se riescono a costruire un futuro qua. Concordo pienamente sul fatto che il contributo economico degli immigrati dipende anche ta quanto è alta la loro produttività, però se gli italiani non ci sono, perché ne nascono sempre meno, la produttività di un immigrato dequalificato sarà comunque maggiore di quella di un italiano inesistente.
👉 GUARDA IL PRIMO EPISODIO - th-cam.com/video/0einitVCCPg/w-d-xo.html | Buona visione!
Ascolterei Arfaras per ore
Quanto potrebbe essere affascinante la scuola a tutti i livelli di età se ci fossero professori come Arfaras!!!!!!!!
Arfaras é davvero di un livello superiore, e Paolo arguto e abile moderatore. ti dicono con nonchalance cose che ti lasciano 5 minuti perplesso chiedendoti "perché nessuno me l'aveva detto prima?
La "Distribuzione della Ricchezza"...è tutta lì la vera sfida di questa prima parte del nuovo Secolo...e chissà, se continuando così, l'umanità ne potrà conoscere la fine troppo egoismo, messo like al video
Vabbè che dire: io ascolterei Giorgio arfaras per oree. Bravissimi 🤩🤩.
Grazie 🙏 per la puntata..Filosofi e Tiranni è arrivato ieri,oggi si legge…buona giornata a tutti..e libro consigliatissimo 🚨🚨🚨
Ma quanto è bravo arfaras!!! Sempre chiaro
Gradevolissimo e interessante, come sempre! Appena acquistato il libro di Arfaras 🥸
Arfaras top di chiarezza!!!!!
Come al solito con Arfaras non ci si annoia. Bravi
Bravi, a prescindere.
Arfaras Presidente del mondo. Il numero 1.
Arfaras sempre il migliore
Discussione davvero molto interessante, complimenti
Arfaras Presidente della Repubblica.
Buona sera!
ammazza quanto parla aohh ...grazie Giorgio messo like
37:49 Bizzarri è di Pescara. Anni fa vivevo là e ho conosciuto suo fratello, intellettuale quanto lui e molto somigliante fisicamente 😃 Anche la voce.
Vedo arfaras metto like. Automatico
Arfaras mi fa sintetizzare dopamina 😅
Buonasera a tutti
Mio commento tattico 👍
Commento tattico
Salve
Buonasera
Con Berlusconi hanno avuto successo e soldi tanto quelli che hanno lavorato per lui quanto quelli che hanno trovato un mestiere combattendolo a vita.
1:46 Rapporto Censis 2024: un italiano su cinque non sa chi è Mazzini
…il 20 % non avrebbe la cittadinanza, secondo alcuni 🙄
La lotta tra classi sociali può avvenire solo in un modello di stato-mondo omogeno politicamente e legalmente o isolato. Ora c'è lotta di classi di paesi diversi. Perché le differenze, il delta, sono il motore di equilibri dinamici (il calore ad esempio, o meglio l'energia).
L'unico modello di crescita tecnologica-sociale che conosciamo è questo: disequilibri nella concentrazione della ricchezza per creare incentivi. Questo porta al progresso dell'umanità in toto. Ma nel breve alla cosiddetta invidia sociale.
Un equilibrio dinamico anche qui: più spinta sul progresso, più invidia sociale.
Ma è la storia dell'umanità, che da sempre ha dovuto trovare soluzioni per controbilanciare l'invidia degli "sconfitti".
In gruppi sociali piccoli la forza, la coercizione. Poi la religione (re-ligio= legare) con il miraggio di un mondo oltre, l'oppio dei popoli. Poi il merito di natura protestante, quindi sempre legato a Dio.
Infine la meritocrazia liberale-illuministica, che però non si sta rivelando così efficace come le religioni nel tenere insieme le società. La globalizzazione dei mercati e il cambio tecnologico hanno espanso i mercati ma non i diritti (o meglio, non alla stessa velocità). I diritti sono un altro strumento di pacificazione sociale. Il conflitto sociale non è più interno allo stato ma è esterno. Da qui la lacerazione sociale o radicalizzazione della politica. Il populismo attuale si fonda sull'odio sociale anti-globalizzazione, di cui l'immigrazione è un epifenomeno, degli "sconfitti" che vogliono solo vedere il mondo bruciare, non vogliono progresso. Quindi manca il contro-bilanciamento.
Mannaggia che analisi. Mi hai aiutato a mettere in fila quello che già pensavo.Grazie.
Che bella sarebbe una migrazione del Prof Arfaras verso l'area Social-Democratica
Qual è la prima parte della trilogia di cui si parla?
Abbiamo inserito il link al primo episodio nella descrizione del video e nel commento fissato in alto. Buona visione!
Staff LiberiOltre
Arfaras Über Alles
Minuto 39, non è un fatto morale.
Semplicemente è più utile per tutti che le persone più intelligenti e più intraprendenti raggiungano posizioni apicali sia nel sistema economico che politico perché ciò massimizza l'utilità complessiva
A me appare evidente che l'unico modo sensato per "redistribuire" la ricchezza sia quello di avere una bassa tassazione sul lavoro e una alta tassazione sulle case. In questo modo distruggi la ricchezza accumulata e spingi le persone a lavorare
Lasciamo stare la Milano da trangugiare....
Però a me l'obiezione di Arfaras sul contributo degli immigrati alle pensioni sembra molto debole perché fintanto che un immigrato sta qui, lavora regolarmente e versa i contributi aiuta a pagare le pensioni dei pensionati attuali, su questo non ci sono dubbi. Che poi a un certo punto torni al suo paese e che l'Italia debba versargli i soldi della pensione all' estero mi pare un problema marginale in quanto ben pochi immigrati torneranno al loro paese se riescono a costruire un futuro qua. Concordo pienamente sul fatto che il contributo economico degli immigrati dipende anche ta quanto è alta la loro produttività, però se gli italiani non ci sono, perché ne nascono sempre meno, la produttività di un immigrato dequalificato sarà comunque maggiore di quella di un italiano inesistente.