ma dopo l'hennè se faccio una tinta di quelle bio, stessa marca di quella che avevi acquistato te, succede qualcosa? ho paura di trovarmi cn un colore strano ahah
Ciao Giorgia! Che belle le cose che ti hanno regalato! Anche io sarei curiosa di provare il mascara della benefit, facci sapere come ti ci trovi :) Un bacione!
Ciao giorgia! :) bel video! che bella budapest, io ci vado spessissimo perchè mi fratello ormai abita lì da qualche anno e ha un'attività lì! sei stata per caso al ristorante/trattoria italiana "La coppola"? :) un bacione!
Ciao Giorgia sei fantastica... Mio padre lavora a Budapest... E se fai l'haul di Budapest almeno quando ci andrò la prima volta saprò dove andare ❤️ grazie ❤️
Prima di tutto star internazionale giulia soddu me lo ha messo mia cugina Clara , Giorgia sono una tua fan e ti volevo chiedere come ti chiamavi su instagram così da poterti seguire e se ti trovo mi segui????😅
La lozione purificante ce l'ho anch'io ed è veramente buona, provala appena puoi se hai qualche imperfezione da correggere sul viso è fantastica! Un bacio;) Ps. Ignora il mio nome ero piccolina quando mi sono iscritta ahahahahah
ciao giorgia i regali sono troppo belli...anche io certe volte compro le cose dell'erbolario xkè penso che sono bio e non contengono paraffina e siliconi vari;questo non è vero purtroppo l'erbolario è tra le marche di prodotti che contiene più schifezze.Mi dispiaceva dirtelo però se a te piacciono le cose bio non è bene comprarlo. ciao sei miticaaaaaa
“Vado a scuola”: un film da vedere, soprattutto per le scuole 23 settembre 2013SCUOLA PUBBLICA {62} COMMENTI dal film “Vado a scuola”, Zahira e le sue amiche Non pensate alla solita storia caramellosa e strappalacrime, studiata a tavolino per colpire al cuore gli occidentali ricchi (forse). “Vado a scuola” è un film bello, dove i bambini sono i protagonisti assoluti, con le loro voci e le loro storie, senza inutili commenti fuori campo. Commuove, certo, come è giusto che sia, ma senza facili scorciatoie. Al festival di Locarno, dov’è stato presentato l’ultima sera, ha avuto gran successo. Da noi arriva nei cinema il 26, chissà. Io spero che lo vedano in tanti, adulti e bambini, con e senza gli insegnanti. “Vado a scuola” racconta come 4 ragazzi, tra gli 11 e i 13 anni, in 4 angoli sperduti della terra affrontino ogni giorno ore di cammino, a rischio della loro stessa vita, pur di arrivare a scuola. E come lo facciano sempre con il sorriso sulle labbra, consapevoli di quanto l’istruzione sia la loro grande, irripetibile possibilità. Le storie si intrecciano, i bambini non sono mai in posa, ma ripresi “al naturale” nei loro dialoghi con i familiari. Nessuno di loro aveva mai visto una troupe, naturalmente, e per essere ripresi hanno chiesto solo di non essere disturbati e non perdere neanche un’ora di lezione. Si parte con Jackson, Kenya: è il bambino più a rischio perché ogni mattina fa 15 chilometri di corsa, in mezzo alla savana, trascinandosi dietro la sorellina. Per arrivare a scuola deve superare una zona piena di animali selvaggi, soprattutto i temibili elefanti. Il pericolo è noto; ogni anno 4-5 bambini della sua scuola vengono uccisi lungo il percorso mattutino, e appena si entra in classe il maestro fa l’appello per essere sicuro che tutti gli alunni siano arrivati sani e salvi. Nella scuola non c’è l’acqua potabile, e tutti devono portarsi dietro una tanichetta. Ma le difficoltà non scoraggiano Jackson che corre per arrivare puntuale: nel giorno in cui lo segue il documentario, spetta a lui l’alzabandierta del mattino. E ci tiene tantissimo a fare bella figura. Così come ci tiene a presentarsi in ordine; nella prima scena del documentario, si vede proprio Jackson che lava la sua divisa in una buca nel terreno. Poi c’è Carlito, in Patagonia, che ogni mattina si fa 25 km a cavallo con la sorellina e supera le montagne (i paesaggi sono straordinari). Nella prima parte è solo; poi si incontra con altri ragazzi, anche loro a cavallo. Quando arrivano a scuola, ciascuno parcheggia il suo, come se fosse un motorino. Da grande, dice Carlito, vorrà restare nella sua terra e fare il veterinario, mentre la sorella sogna di diventare maestra. La storia forse più commuovente è quella di Samuel, 11 anni, che vive con i fratelli più piccoli in un villaggio sul golfo del Bengala. Samuel è disabile e per portarlo a scuola i fratellini devono spingerlo per un’ora e mezza su una carrozzina sgangherata che rischia di perdere i pezzi (e infatti una ruota si sgonfia). Ma il momento più bello è quando i due più piccoli lasciano Samuel davanti alla scuola media, dove lo pettinano e lo accarezzano con un affetto che fa stringere il cuore. E dopo un ultimo bacio lo lasciano ad altri ragazzini, che lo accolgono con un entusiasmo che dovrebbe essere di lezione a tanti. Proprio Samuel, il diverso, è il compagno più amato e la sua presenza in classe arricchisce gli altri Ma a me ha colpito di più una ragazzina, Zahira, che vive in una comunità berbera tra le montagne dell’Atlante, in Marocco. Zahira è in gamba; mentre le sue sorelle a 13 anni sono già sposate e i fratelli si occupano del bestiame, lei è l’unica che ha il grande privilegio di poter studiare. Glielo spiega la nonna, analfabeta, e la ragazzina annuisce, orgogliosa e consapevole. Ogni lunedì Zahira con due amiche si fa 4 ore a piedi, lungo sentieri impervi, per arrivare nella città dove c’è il collegio che le ospita fino al venerdì. Lungo la strada qualche volta riescono ad avere un passaggio, altre no: un anziano per esempio si rifiuta di dare uno strappo alle bambine che vanno a scuola. Loro però non si scoraggiano, anche quando una si fa male alla caviglia e non può proseguire. Sono forti, entusiaste, allegre e se ne infischiano dei pregiudizi, grazie anche alle famiglie che le appoggiano. E questo vale anche per gli altri: i quattro ragazzi non affronterebbero quei sacrifici, quei pericoli, se i genitori, pur poverissimi e ignoranti, non li aiutassero. Sono sorridenti e fiduciosi perché pensano - e a ragione - di avere in mano le redini del proprio futuro. Il regista, il francese Pascal Plisson, esperto in documentati sull’Africa, ha avuto l’idea mentre lavorava a un progetto sui Masai. Ha visto dei bambini che affrontavano i pericoli della savana per andare a scuola, e da lì è partito. Grazie all’Unesco e all’organizzazione internazionale Aide et Action ha avuto i contatti con le scuole, che gli hanno segnalato gli studenti. Ora promette di continuare a seguire i “suoi” magnifici quattro, e di aiutarli. Speriamo. TAG: Pascal Plisson, Vado a scuola {62} Commenti Inserisci un commento *la tua mail non sarà visibile
Beata te che per i 18 anni hai ricevuto tutti quei bei regali. Io ricordo che per i miei 18 anni mi hanno regalato solo una cosa e che per di più avevo già. Cosa mi hanno regalato? Un ca..o!
ma mi sa che voi BM non capite😂 io vi consiglio di apprezzare questo video perché lei voleva solo illustrare i sui regali. e poi fatto suoi se dice fighissimo!
fighissimo,fighissimo,fighissimo... mamma mia ma la smetti e poi sono cose personali...e allora se e tutto personale PERCHE FAI STO VIDEO DEI TUOI REGALI?????!!! solo perche vuoi far capire a mezzo mondo tutti i regalini bla,bla,bla...solo le bambinucce fanno sti video cmq tu non mi stai simpatica :(
Daniela Strino ma se lei dice spesso fighissimo non capisco qual è il problema perchè sicuramente c'è qualcosa che anche tu dici sempre e nessuno ti dice niente
Quante belle cosine! Sei stra carina come al solito :D
Ciao Giorgia! Gli orecchini che ti ha regalato la tua amica sono stupendii!!!:)) Un bacio
dove hai preso la maglia che indossi?bellissima *_*
Che bei regali! Non vedo l'ora di vedere cosa hai comprato a Budapest! Sei bellissima, un bacione :*
Giorgia auguriiii anche se in ritardo ! Davvero bellissimi tutti i regali
stai meglio con questo colore di capelli , i regali sono fantastici!! un bacio
ma dopo l'hennè se faccio una tinta di quelle bio, stessa marca di quella che avevi acquistato te, succede qualcosa?
ho paura di trovarmi cn un colore strano ahah
Carinissimi i regali! Stai bene con questo colore comunque, è quello giusto per te :)
sempre fighissimooooo basta
Ciao Giorgia! Ancora tanti tanti auguri!! 18 anni... Come corre il tempo xD mi sento vecchiaaaa
Comunque regali veramente stupendi!!!
Un bacione!!!
Ma il video sul metodo di studio? :)
Giorgia anche io ho il tuo stesso IPad volevo chiederti se farai il video what's on my iPad Air 2? Un bacino❤️❤️
Primo commento :D Ti adoro!! Non vedevo l'ora di vedere questo video
Dove si prende il casio?
Ciao Giorgia! Che belle le cose che ti hanno regalato!
Anche io sarei curiosa di provare il mascara della benefit, facci sapere come ti ci trovi :)
Un bacione!
sei bellissima e bravissima....bel video...ora mi hai dato delle idee di regalo
Che rossetto hai in questo video? =)
bellissimi i tuoi regali
Ciao giorgia! :) bel video! che bella budapest, io ci vado spessissimo perchè mi fratello ormai abita lì da qualche anno e ha un'attività lì! sei stata per caso al ristorante/trattoria italiana "La coppola"? :) un bacione!
Sul tuo ipad puoi mostrarci anche le app che usi per la scuola? Grazie😘😘💘💘💛💛❤️❤️🎀🎀💁💁💁💖💖👸👸😊😊💋💋💋💄💄💄👛💅💅💓😊💗💗💓💓💓
Scusa ma sono fatti suoi
auguroni
Che tipo di liceo fai?
Sei bellissima! !!
SEI BELLISSIMA E BRAVA ADORO QUANDO DICI FIGHISSIMO SEI GRANDE
Così stavi benissimo eri bellissima Giorgia ti amoo e soprattutto questo video l ho visto mille volte p.s mi puoi salutare??
Ciao Giorgia sei fantastica... Mio padre lavora a Budapest... E se fai l'haul di Budapest almeno quando ci andrò la prima volta saprò dove andare ❤️ grazie ❤️
spero. tipiacono. molto
A che la mia mamma e appassionata con i prodotti Bio
ma lei li ordina da cvs un canale televisivo che lo trovi sul canale 32
È bellissimo sto video io non ho l a iPad quello che hai tu ma ho il tab ciao ☺☺☺☺☺ e tanti auguri in supermegassimo ritardo 😊😊😊😆😅😄
scusa mica sai quando costa il tablet
Prima di tutto star internazionale giulia soddu me lo ha messo mia cugina Clara , Giorgia sono una tua fan e ti volevo chiedere come ti chiamavi su instagram così da poterti seguire e se ti trovo mi segui????😅
la smetti di dire f ighissimo,bellissimo e carinissimo
Quanti bei regali Giorgia!!!
La lozione purificante ce l'ho anch'io ed è veramente buona, provala appena puoi se hai qualche imperfezione da correggere sul viso è fantastica! Un bacio;)
Ps. Ignora il mio nome ero piccolina quando mi sono iscritta ahahahahah
molto bello brava
Ciao sei bravissima e fantastici !!!!!♡♡♡¤♡
Devi assolutamente farci vedere le applicazioni che hai scaricato sul tuo ipad, sono curiosissima❤️ un bacione gio😘😘😘💘💘💘💘👸💁🎀🎀
bellissimo il bracciale!
io faccio il compleanno il 12 novembre
io il 5 settembre
ciao giorgia i regali sono troppo belli...anche io certe volte compro le cose dell'erbolario xkè penso che sono bio e non contengono paraffina e siliconi vari;questo non è vero purtroppo l'erbolario è tra le marche di prodotti che contiene più schifezze.Mi dispiaceva dirtelo però se a te piacciono le cose bio non è bene comprarlo. ciao sei miticaaaaaa
stai molto bene
si mi piace il nuovo colore
fantastica😘
mi piace molto il tuo canale complimenti!!!
Bellissimi i regali??
Fai il room tour??
IO ADORO I TUOI CAPELLI EANCHE IO SONO ANDATA A BUDAPESTH E O COMRATO TANTISSIME COSE
Ti prego fai un video con Ale!!! Siete la coppia più carina e dolce di sempre ❤️❤️❤️
Bellissimi ❤️
Bellissimi gli orecchini! Davvero particolari
Che amichetti carini che hai (:
bellissimo il bracciale di perle
7 novembre
Si secondo me stai meglio così, peró mi piaci ancora di più con i capelli ancora più scuri
Ma perche sei cosi brava
ti chiami come me sei bravissima❤❤❤
auguri in super ritardo
i tuoi capelli sono carino così
Sei bellissima
no ma questo video è fichissimo...
Ha mica detto fighissimo ? Ahhahahaha
Mia mamma è Ungherese,è nata a Budabest o.o
Se ci andavo questa settimana al posto che la prossima tipo ti avrei vista c:
(Vivo in Italia)
“Vado a scuola”: un film da vedere, soprattutto per le scuole
23 settembre 2013SCUOLA PUBBLICA
{62} COMMENTI
dal film “Vado a scuola”, Zahira e le sue amiche
Non pensate alla solita storia caramellosa e strappalacrime, studiata a tavolino per colpire al cuore gli occidentali ricchi (forse). “Vado a scuola” è un film bello, dove i bambini sono i protagonisti assoluti, con le loro voci e le loro storie, senza inutili commenti fuori campo. Commuove, certo, come è giusto che sia, ma senza facili scorciatoie. Al festival di Locarno, dov’è stato presentato l’ultima sera, ha avuto gran successo. Da noi arriva nei cinema il 26, chissà. Io spero che lo vedano in tanti, adulti e bambini, con e senza gli insegnanti.
“Vado a scuola” racconta come 4 ragazzi, tra gli 11 e i 13 anni, in 4 angoli sperduti della terra affrontino ogni giorno ore di cammino, a rischio della loro stessa vita, pur di arrivare a scuola. E come lo facciano sempre con il sorriso sulle labbra, consapevoli di quanto l’istruzione sia la loro grande, irripetibile possibilità. Le storie si intrecciano, i bambini non sono mai in posa, ma ripresi “al naturale” nei loro dialoghi con i familiari. Nessuno di loro aveva mai visto una troupe, naturalmente, e per essere ripresi hanno chiesto solo di non essere disturbati e non perdere neanche un’ora di lezione.
Si parte con Jackson, Kenya: è il bambino più a rischio perché ogni mattina fa 15 chilometri di corsa, in mezzo alla savana, trascinandosi dietro la sorellina. Per arrivare a scuola deve superare una zona piena di animali selvaggi, soprattutto i temibili elefanti. Il pericolo è noto; ogni anno 4-5 bambini della sua scuola vengono uccisi lungo il percorso mattutino, e appena si entra in classe il maestro fa l’appello per essere sicuro che tutti gli alunni siano arrivati sani e salvi. Nella scuola non c’è l’acqua potabile, e tutti devono portarsi dietro una tanichetta. Ma le difficoltà non scoraggiano Jackson che corre per arrivare puntuale: nel giorno in cui lo segue il documentario, spetta a lui l’alzabandierta del mattino. E ci tiene tantissimo a fare bella figura. Così come ci tiene a presentarsi in ordine; nella prima scena del documentario, si vede proprio Jackson che lava la sua divisa in una buca nel terreno.
Poi c’è Carlito, in Patagonia, che ogni mattina si fa 25 km a cavallo con la sorellina e supera le montagne (i paesaggi sono straordinari). Nella prima parte è solo; poi si incontra con altri ragazzi, anche loro a cavallo. Quando arrivano a scuola, ciascuno parcheggia il suo, come se fosse un motorino. Da grande, dice Carlito, vorrà restare nella sua terra e fare il veterinario, mentre la sorella sogna di diventare maestra.
La storia forse più commuovente è quella di Samuel, 11 anni, che vive con i fratelli più piccoli in un villaggio sul golfo del Bengala. Samuel è disabile e per portarlo a scuola i fratellini devono spingerlo per un’ora e mezza su una carrozzina sgangherata che rischia di perdere i pezzi (e infatti una ruota si sgonfia). Ma il momento più bello è quando i due più piccoli lasciano Samuel davanti alla scuola media, dove lo pettinano e lo accarezzano con un affetto che fa stringere il cuore. E dopo un ultimo bacio lo lasciano ad altri ragazzini, che lo accolgono con un entusiasmo che dovrebbe essere di lezione a tanti. Proprio Samuel, il diverso, è il compagno più amato e la sua presenza in classe arricchisce gli altri
Ma a me ha colpito di più una ragazzina, Zahira, che vive in una comunità berbera tra le montagne dell’Atlante, in Marocco. Zahira è in gamba; mentre le sue sorelle a 13 anni sono già sposate e i fratelli si occupano del bestiame, lei è l’unica che ha il grande privilegio di poter studiare. Glielo spiega la nonna, analfabeta, e la ragazzina annuisce, orgogliosa e consapevole. Ogni lunedì Zahira con due amiche si fa 4 ore a piedi, lungo sentieri impervi, per arrivare nella città dove c’è il collegio che le ospita fino al venerdì. Lungo la strada qualche volta riescono ad avere un passaggio, altre no: un anziano per esempio si rifiuta di dare uno strappo alle bambine che vanno a scuola. Loro però non si scoraggiano, anche quando una si fa male alla caviglia e non può proseguire. Sono forti, entusiaste, allegre e se ne infischiano dei pregiudizi, grazie anche alle famiglie che le appoggiano.
E questo vale anche per gli altri: i quattro ragazzi non affronterebbero quei sacrifici, quei pericoli, se i genitori, pur poverissimi e ignoranti, non li aiutassero. Sono sorridenti e fiduciosi perché pensano - e a ragione - di avere in mano le redini del proprio futuro.
Il regista, il francese Pascal Plisson, esperto in documentati sull’Africa, ha avuto l’idea mentre lavorava a un progetto sui Masai. Ha visto dei bambini che affrontavano i pericoli della savana per andare a scuola, e da lì è partito. Grazie all’Unesco e all’organizzazione internazionale Aide et Action ha avuto i contatti con le scuole, che gli hanno segnalato gli studenti. Ora promette di continuare a seguire i “suoi” magnifici quattro, e di aiutarli. Speriamo.
TAG: Pascal Plisson, Vado a scuola
{62} Commenti
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*la tua mail non sarà visibile
lo sai che facciamo il compleanno lo stesso. giorno
fichissimo,bellissimo,tantissimo....ho mal di testa
ma scusate brutti st...zi avete qualcosa in contrario che lei dice sempre fighissimo
*tuo
😍😍
Anche io voglio un iPad Air
Beata te che per i 18 anni hai ricevuto tutti quei bei regali. Io ricordo che per i miei 18 anni mi hanno regalato solo una cosa e che per di più avevo già. Cosa mi hanno regalato? Un ca..o!
che bello quando dici figo fighissimo
faggio60
Ciaoo
L altro trio fratello non ti ha fattl nessun regalo???
Perfavore potresi dire di meno che figo o che figata
what's in my ipadddd ... non vedo l ora!
Quante volte dici -issimo?
Bel video ma piantala di dire fighissimo dai un pò sui nervi..scusa se te lo dico
Ha ragione...😨😱
Grazie
Hai veramente ragione.Mi sta sui nervi.
Già...potete fare un salto sul mio canale e mettere mi piace e condividere?
iscrivetevi al mio canale cosi cresceremo assieme
SARAI STANCA PERCHE HAI VIAGGIATO NEI MIEI PENSIERI
Ti chiami come me
sei bravissima ❤
sei bravissima ❤
sei bravissima ❤
sei bravissima
sei bravissima
ti adoro sei bellissima e bravissima ma ti do un consiglio i regali un po personali non li nominare neanche perché poi viene anche la curiosità
Mi piaci, sei molto fine e naturale
+curly baby grazie che gentile!
Io che lo guardo nel 2020😂💓
Quanti regali!!!
MA QUALCUNO HA RUBATO LE STELLE E LE HA MESSE MEI TUOI OCHHI?
sono bellissime le tue cose vorrei che facessi anchio 18 anni però sodedegli anni più piccola
Annachiara Maglione si vede, non sai neanche scrivere
non so perché ma mi ricordi aurora ruffino dei braccialetti rossi ahahha. comunque sempre bellissima
Avventure time
Così sei bellissimaq
NON VEDO L'ORA....
carinissima sempri un'angelo
ha me piaci piu con gli alitri capelli visto che ti sto scrivendo a giuio
hai usato 35 parole che finiscono con issimo/issima mamma mia il nervoso 🙄
Mi ha regalato un regalo non si può sentire
ma mi sa che voi BM non capite😂 io vi consiglio di apprezzare questo video perché lei voleva solo illustrare i sui regali. e poi fatto suoi se dice fighissimo!
fighissimo,fighissimo,fighissimo... mamma mia ma la smetti e poi sono cose personali...e allora se e tutto personale PERCHE FAI STO VIDEO DEI TUOI REGALI?????!!! solo perche vuoi far capire a mezzo mondo tutti i regalini bla,bla,bla...solo le bambinucce fanno sti video cmq tu non mi stai simpatica :(
Daniela Strino ma se lei dice spesso fighissimo non capisco qual è il problema perchè sicuramente c'è qualcosa che anche tu dici sempre e nessuno ti dice niente
sei stupenda mora
secondo me stai bene anche più scura
ma perkè dici sempre figo fichissimo??😂
SCUSA HAI UNA BUSSOLA PERCHE MI SONO PERSO NEI TUOI OCHHI
Dici sempre figissimo
Secondo me, ora sei perfetta,se fossi più scura staresti male
Pure io celo dellla scuola che ci anno regalato
io al mio dodicesimo compleanno ho avuto più cose di te
appunto perché ai piccoli si regalano più cose sennò si lamentano come te
tiratela