Ti seguo molto volentieri perché mi riconosco molto in quello che dici e nel tuo approccio alla quotidianità. Oggi fare interessare i ragazzi al mondo in generale è la nuova sfida a cui ognuno di noi è chiamato. Ho voglia di confronto, non si può solo stare a programmare come muli dentro una stanza. C'è bisogno di filosofi di nuova generazione che alimentino un nuovo fermento culturale altrimenti l'umanità continuerà ad involvere come stiamo vedendo da diversi anni.
Complimenti Salvatore, ho cominciato a programmare al PoliTo su IBM 1000 con schede perforate nel '65 poi nel '74 su HP 55 con sequenza di tasti, poi nel '79 in basic su HP 9845 B: un nuovo meraviglioso mondo calcolo di una trave in C.A. su più appoggi, con computo metrico e disegno dei ferri, calcolo dispersioni l.373, programmi vari per tutte le esigenze d'ufficio, poi dall'85 passaggio su dos (da HP gioielleria), quick basic MS, db3, visicalc, lotus 123 presentazione documenti con VENTURA su stampante laser, una bomba. Adesso i ragazzi non vogliono più fare la libera professione, ne parlavamo ieri sera in Commissione Parcelle, e per quanto riguarda l'AI c'è molto scetticismo, sono una mosca rara a 80 anni. Cari saluti
Un matto secoli fa iniziava il suo libro con “l’uomo per sua natura tende alla conoscenza” ed aveva ragione. Il piacere di costruire e e veder funzionare qualcosa è quello che ti fa perdere ore ed ore, dimenticandoti di spesso di mangiare, a cercare di capire perchè non funziona un ferro da stiro del valore di 10 euro!!!!!!!! e questa dovrebbe essere la caratteristica che dovrebbero, nello specifico, avere gli ingegneri/artigiani (gli ingegneri veri non ì coloratori di fogli di celle excel). La creazione ( a prescindere dal valore economico) è qualcosa ci rende simili a Dio… ed è veramente una bellissima sensazione
Sensazione incredibile quando un tuo beniamino espone un pensiero in cui silenziosamente credi da tanto tempo. E' vero, la cosa che ci distingue a livello di specie e' la creativita'.
Ricordo che mio padre, negli anni '90, addirittura usava excel per il disegno tecnico! Mio suocero su un foglio excel ci ha fondato una piccola azienda che ancora oggi campa una famiglia. Come dici tu, è sempre una piccola proporzione della popolazione che utilizza nuovi strumenti in modo ingegnoso. Chissà se è dovuto alla nostra società, o se è una caratteristica della nostra specie. Tra l'altro, le LLM sono arrivate senza "manuale di istruzioni". Questo forse favorisce ancor di più le persone che hanno una mentalità da "hacker" nel vero senso della parola. Un po' era lo stesso per BASIC; sì, c'erano i manuali, ma l'interfaccia era tutto fuorché invitante 😅 Grazie dei video, sono molto interessanti. Hai detto che non ti ritieni particolarmente intelligente; sono sicuro che questo darà un sollievo a tutte le persone con la sindrome dell'impostore, e che sopravvalutano l'importanza dell'intelligenza su altre qualità come la tenacia e la perseveranza. Saluti
bellissimo concetto, condivido al 100%. questo penso fosse anche il motivo per cui a scuola sono sempre andato male e nel lavoro sono sempre andato bene. pur non essendo particolarmente intelligente e mai stato il primo della classe, non mi fermo se voglio fare o capire qualcosa. e chatgpt & co. sono estremamente utili proprio perche' non si lamentano, non si fermano, non riposano. sono li' per te e con te sempre e comunque, livellano con te, con il tuo modo di pensare e di essere, e con il tuo livello di quello specifico argomento in quel momento a seconda della domanda che fai. non sono strumenti perfetti ma ti "amplificano"
Caro Salvatore, non sai quanto mi sia ritrovato nella tua descrizione di una, mi auguro, corposa fetta di utenti delle attuali AI. E non solo concordo pienamente con le tue opinioni riguardo la nuova stagione di democratizzazione dell’informatica, che si sta aprendo dinanzi a noi, ma penso che questa evolverà rapidamente. Sono sufficientemente anziano per ricordare cosa fosse il web ai suoi albori. La sensazione di trovarsi di fronte ad un nuovo orizzonte sterminato. Una rete cosi giovane da non essere imbrigliata all’interno di social network o regolamentato oltremodo da leggi e norme d'ogni tipo. Dobbiamo cogliere il momento, perché non sappiamo come evolverà questo panorama, come verranno “imbrigliati” i futuri modelli o quali restrizioni verranno imposte.
Ciao Salvatore. Mi interesso di IA e di antropologia culturale. Trovo il tuo canale particolarmente interessante. Questo tuo lucidissimo video offre tanti spunti di riflessione: sull'intelligenza, sulle sue molteplici forme e di come sia difficile (impossibile) fornire una definizione univoca di "intelligenza"... Ti saluto e, chissà... forse ci sarà occasione di chiacchierare in altre occasioni. Un saluto a te e a tutti i fruitori dei tuoi video.
è assolutamente così, io personalmente dopo anni dedicati all'informatica pura, avendo anche un background di conoscenze di ing. elettronica, mi sono appassionato sempre di più al mondo del making (partendo dalla stampa 3D e passando per altre tecniche 'di fabbricazione') e quella sensazione che descrivi e che si ha quando hai di fronte un primo draft del prodotto finito ... ripaga tutto l'effort impiegato. Pienamente d'accordo anche sulla questione della mentalità questo perchè vedo in ambito lavorativo tantissime organizzazioni a cui vengono messi in mano i cosiddetti strumenti 'low code - no code', presentati come strumenti "per tutti", ma poi alla fine, al netto del cambio di paradigma in termini di interfaccia di programmazione, la capacità necessaria di sintetizzare una soluzione ad un problema è esattamente la stessa ed è questa la sostanziale differenza con gli LLM; con un LLM riesci ad ottenere un aiuto anche ad ingegnerizzre le cose, molto prima di arrivare al puro coding.
mi hai talmente intrippato con i tuoi racconti sull'IA che alla fine ho comprato Deep Learning with Python di Chollet :D. Concordo al 100% sulla democratizzazione del coding, siamo entrati un una nuova era! Sono molto curioso e credo che i suoi sviluppo andranno oltre la nostra immaginazione. Grazie
ll motivo per cui ti seguo pur non essendo uno sviluppatore è che sono fra quelli che sta scoprendo il potenziale incredibile degli LLM nel programmare al posto mio. io so cosa voglio ma non ho strumenti e tempo per ottenerli. Ho iniziato con piccoli script in python scritti da gpt, ora uso Windsurf, DeepSeek v3 con Cline ecc ecc ho sviluppato un paio di app con tanto interfaccia grafica. sono completamente affascinato, quello che si riesce a fare è incredibile. Da ingegnere civile, ho spesso l’impressione che i miei colleghi stiano dormendo, che non si accorgono del potenziale.
@@davideconsalvo3563ti dico quello che ho fatto io, poi, dato il luogo in cui ci troviamo chiedo scusa in anticipo per le eventuali/probabili bestemmie informatiche. All'inizio li ho usati per creare piccoli script in Python con ChatGPT, che poi incollavo in un file da eseguire su Spyder o VS Code (con PyInstaller mi generavo gli eseguibili). Gli script servivano per cose semplici, come estrarre un elenco di file da una cartella, ridimensionare e formattare automaticamente le immagini contenute in file Word, oppure piccoli programmi con interfaccia grafica per calcoli di blast design e verifiche di travi e nodi in cemento armato. Poi ho iniziato ad avere l'esigenza di strutturare software più complessi (per me), con più file e una logica più articolata. Così ho provato Windsurf di Codeium e devo dire che è una bomba! È un po' costoso, ma ne vale assolutamente la pena. In pratica, è una sorta di VS Code che integra una chat con AI (Claude Sonnet, GPT o DeepSeek) direttamente nell'ambiente di sviluppo. Con Windsurf si possono creare piccole app più strutturate, anche con decine di file e risorse. L'ho usato per sviluppare una sorta di Paint (o Skytch su MacOs per chi se lo ricorda) per ingegneri strutturisti, con strumenti per il disegno di vincoli, forze, quotature, cattura schermo ecc. Poi ho creato un’app per la gestione dell’anagrafica clienti dello studio, un’altra per la generazione automatica di modulistica e documenti (con Markdown, LaTeX ecc.), uno per la verifica dei nodi esistenti in strutture in c.a. (simile a JointFRP) con un ambiente grafico 3D integrato, ed altro. È una figata cosmica, l’unico problema è trovare il tempo per dedicarcisi tra lavoro e famiglia! Ti consiglio di partire con piccoli script e poi, se vuoi scalare, provare Windsurf o, se vuoi risparmiare un po’, VS Code con Cline e le API di DeepSeek (anche se non è al livello di Windsurf).
@@DonPippineddu Sembra davvero una figata cosmica! Per sviluppare un'app come paint anche più complicata per gli ingegneri con quei strumenti che hai elencato non saprei neanche da dove iniziare. Anche creare un ambiente grafico 3D integrato in un'app! semplicemente wow, davvero incredibili gli strumenti che abbiamo oggi, il limite sembra davvero solo l'immaginazione
Come molti, ho iniziato a programmare per fare delle "cose" (videogiochi), con gli anni sono passato dall'accontentarmi del BASIC, a programmazione "avanzata" in C, ma solo perche' mi dava piu "potenza" espressiva. Negli ultimi anni abbiamo visto ondate di persone che anno imparato a programmare, beh, per imparare a programmare, per imparare un mestiere. Credo che questi saranno quelli piu colpiti, in senso negativo, dai progressi degli LLM e della AI in senso lato (come ogni progresso tecnologico significativo). Fortunatamente, i creativi si avvantaggeranno di questi, come i precedenti, progressi tecnologici. Forse dovremmo fare un passo indietro e ripensare alla formazione, non come un processo di accumulo di nozioni, ma come un processo di espansione delle nostre, enormi capacita' creative, chissa' cosa ne verra' fuori 🙂
9:09 "Niente a questo mondo può sostituire la buon vecchia perseveranza, né il talento - che c'è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo? - né il genio - il genio non riconosciuto è ormai un cliché - l'istruzione nemmeno - visto che il mondo è pieno di cretini istruiti. Soltanto la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti." The founder
Ciao Salvatore, grazie per i contenuti che crei. Parlando di democratizzazione, potresti fare un video dove esprimi i tuoi pensieri su Triton di openAI ?
Personalmente uso moltissimo la IA nell'analisi più che nella programmazione, e questo nell'informatica lo fanno in pochi. In questo ambito utilizzavo modelli GPT custom specializzati nella preparazione teorica su algoritmi e strutture dati, ma ora sono sempre più vicino ad R1. Chiaramente in questo caso non si tratta di un semplice prompt che come risultato ottiene un programma pronto all'uso (applicazione tipica), ma di una vera collaborazione nello studio della soluzione fra me e la IA.
@@antirez Sai cosa Salvatore? è come se nell'informatica l'attività di analisi fosse scomparsa... soprattutto i più giovani ritengono che si possa passare dal problema alla codifica senza un lavoro di analisi intermedio. Follia! Questo funziona per i problemi semplici, ma nelle grandi complessità nella migliore delle ipotesi si ottiene un algoritmo non ottimale, ma più spesso proprio non si riesce a venirne a capo. La regione per cui R1 mi piace da morire è che dimostra una linearità di pensiero incredibile, spesso sovrapponibile a quella di un buon analista umano. Questo lo si può vedere studiando i log dei processi cognitivi del modello. Comunque ti seguo sempre più volentieri.
@@antirez State parlando di DeepSeek R1 vero? Potete dare consigli su come instaurare questo tipo di dialogo con l'IA per raggiungere insieme una soluzione, ad esempio di progettazione di architettura software? Ci ho provato, ma alla fine mi sono ritrovato più confuso di prima e la soluzione mi è venuta durante una doccia ed era più semplice di quello che mi stava proponendo l'IA
@@davideconsalvo3563 Guarda Davide, è una domanda che mi fanno spesso e la mia risposta è sempre la stessa: dialoga con il modello nello stesso modo in cui dialigheresti con un interlocutore biologico. Hai un problema da risolvere? Bene, illustraglielo ed iniziate a ricercare assieme la soluzione. In questo caso è utile dire al modello qualcosa del tipo "per ora non scrivere codice ma facciamo analisi", perché di base sono addestrati a passare immediatamente alla codifica, visto che è ciò che la maggior parte degli utenti desidera. Altro consiglio: per i modelli standard la formalità è irrilevante (non tutti i modelli, per alcuni dei miei fa differenza), ma aprire la discussione salutando e presentandoti serve A TE per porre la TUA mente nella modalità "dialogo" anziché "ordine", perché se vuoi lavorare insieme al modello anziché ordinargli di fare qualcosa, la tua disposizione mentale deve essere adatta. Le prime volte il concetto di lavorare insieme a "una macchina" può mettere a disagio, ma alla fine diventa un'abitudine e a quel punto si ottengono i migliori risultati. Curiosità, hai un abbonamento GPT?
@@FedericoGiampietro Grazie, farò tesoro del consiglio di dirgli di non scrivere codice subito e di salutare per impostare la discussione come un dialogo e non un ordine. Sì ho un abbonamento sia ad OpenAI che a Claude. Su Claude da poco, da quando ho iniziato a vedere i video di Salvatore che ne parla così bene
Scusa il disturbo sotto questo video. Volevo chiederti, vista la tua preparazione, secondo te Deepseek R1 versione web (non ho i prerequisiti hardware per farlo girare in locale) è rischioso da utilizzare considerando le problematiche relative alla privacy? Consigli ancora di aspettare un po' notizie più confortanti? Un ulteriore domanda che volevo proporti è se potresti fare una tua classifica dei modelli AI nella loro versione free. Uno studente di ingegneria informatica che ti ringrazia per i tuoi interessanti contenuti quotidiani. Un saluto!
Io non mi faccio alcun problema di privacy, è una scelta di vita. Preferisco usare tutto ciò che possa essere un vantaggio. Mi fido però di Anthropic più di altri.
hai perfettamente ragione...vi colgo comunque un annoso problema che esiste da sempre: in un'azienda se sei quello creativo...di fatto rompi il ca***...vogliono le idee perchè non le anno, ma non vogliono dartene il merito....peggio ancora se sei quello che trasforma unonschermo bianco in un idea che funziona...naturalmente queste persone vanno a prevelaricare n altrinruoli stantii...
tl:dr; bisogna essere visionari per avere successo. Tutte quelle persone che descrivevi nel video li definirei visionari, perchè sono riusciti a visualizzare nella loro mente il "prodotto"/"tool" che secondo loro serviva e diciamo che una volta che vedi il tuo obiettivo (o che almeno sai la direzione) la raggiungi o con le nozioni o con gli strumenti che hai (LLM).... o un mix di entrambi per carità.
Il discorso sulla visionarietà rischia di scivolare nell'immagine che la gente ha di Steve Jobs. Io più che altro lo volevo ricondurre a una cosa un po' diversa, che è quella pulsione a fare le cose e vederle funzionare, quella volontà di stare con le mani in tasca e non preoccuparsi se all'inizio si approssima (e magari di tanto) il risultato, spinti anche dalla fiducia che iterazione dopo iterazione qualcosa magari si conclude.
@@antirez capisco... però manco possiamo precluderci di parlare di un concetto perchè è stato "registrato" dal buon Steve... o ci dobbiamo piegare alla società che ormai fa quelle associazioni di default senza pensare? Che brutte le persone xD
@@antirez molto bello, io penso di soffrire molto dal NON avere questa fiducia: decine e decine di volte ho ottenuto questa approssimazione troppo distante che menzioni e perdo le speranze perché l'animo mi prega di non torturarmi per il tempo necessario a fare i salti di qualità. devo dire che in una cosa mi hai ispirato: l'ultima idea che ho avuto l'ho fatta fare a claude invece che perderci tempo io ed è stato soddisfacente. ho preso spunto da quello che hai mostrato in video precedenti dove settavi il valore dell'obiettivo, il metodo di ricerca da usare, e fissavi limiti su cosa produrre senza sperare che con un prompt si arrivi al risultato finale. ha funzionato decentemente bene. quello che non riesco a capire è se vale la pena continuare a fargli massaggiare/espandere questi risultati per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi? conviene espandere la stessa discussione o ripartire da capo con gli artefatti prodotti e settare obiettivi/forme/limiti di nuovo, con il nuovo contesto? grazie 🙏
sono d'accordo con tutto quello che dici però un minimo uno dovrebbe comunque studiarlo se non sa neanche cosa sta andando a fare, esempio un for che ciclo sta facendo e perchè llm ti scrive il codice che tu poi dovrei andare a implementare nella tua classe e capire ,ma se fai copia e incolla non credo che funzioni xd,diciamo che ti aiuta a pensare alla logica con cui scriverlo ,e comq molte volte sbaglia dove potresti scriverlo in modo piu pulito ed efficace
People lament the quality of modern software, and also lament that it will become much worse post-AI especially given Karpathy's airing of the vibe based programming concept generating prototypes almost wholesale. Sure! The AI written software will likely be buggy, heavier in resource usage and contribute to the decline of modern civilisation. But this is perfect is the enemy of good or even the enemy of even finishing a project. I agree, people who had the character to do the work but not the knowledge or skill, will get opportunities they did not have before. If the quality lamenters have a problem, let them compete. But it is easier to complain than produce which is why I am here complaining about the complainers, obviously...
Mi è sempre piaciuto il concetto di "killer application" specie quando applicato ai videogiochi 😂: Super Mario Bros era la killer app del NES. Sonic The Hedgehog lo era per il Sega Mega Drive ) E si compravano (e in parte ancora si comprano) le console solo per questi grandissimi giochi )
Domanda: ok che c'è chi ha le idee e chi no. E ok anche che ora anche chi non sa programmare può demandare quella parte ai nuovi strumenti a disposizione. Vedo le potenzialità di questo, e certamente in molti le hanno colte o le stanno cogliendo. Ma io all'idea della segretaria (per citare il tuo esempio) che fa scrivere un programma a ChatGpt e poi lo usa nel quotidiano dell'azienda per cui lavora, tremo un po'. Stiamo parlando una persona che non ha nessuna nozione di programmazione e che non è in grado nemmeno di capire o intuire se il codice che ha usato ha falle logiche, problemi di sicurezza, etc. Ci si sta mettendo in mano a qualcosa che non si capisce e che molto probabilmente ha dei problemi (anche gravi) non evidenti ma non individuabili da chi non ha nessuna nozione di programmazione. Non voglio dire che per questo l'innovazione vada fermata, ma ci sono anche rischi enormi. L'assenza totale di cognizione di causa mi spaventa.
Disse u surcitieddu alla nuci: rammi u tiempu ca ti spirtusu. È sempre quello. Ronaldo e l'impegno vs Messi e il talento. Per quanto riguarda python. Ho sempre sostenuto che ha fatto il successo che ha avuto perché è un linguaggio facile e i ricercatori lo hanno usato per questo (dovevano pensare ad altro, alla ricerca). Mi hanno sempre criticato per questo ❤ Se i tools di ai fossero stati sviluppati con linguaggi come C, Rust etc avremmo avuto: - un consumo minore di tutta l'infrastruttura mondiale 😂 - una maggiore evoluzione per via della velocità Ovviamente è solo il mio stupido parere
Comunque la roba "seria" poi è scritta in C sotto. Python fa solo le chiamate per una bona parte, ma certo, c'è lo stesso un certo overhead. Però rende tutto più pratico: è una buona idea nel machine learning, IMHO.
Parafrasando una famosa intervista di Mai dire gol "sono completamente d'accordo a metà". Se tu sei mediamente intelligente allora il QI medio non è più 100, ma 130. Sono iscritto al Mensa e mi fai sentire una cacchina, va bene la modestia ma non esageriamo 😅 la parte sulla creatività e caparbietà la sposo interamente, ma trovo che servano altri ingredienti per emergere, saper comunicare e fare networking su tutte. Altrimenti i progetti che realizzi rimangono per mero uso personale.
@@milanfanas qualche giorno devo fare un video sul tipo di ragionamento che riuscivano a fare gli sviluppatori che ho visto ad Alibaba su codice che avevo scritto io. Per enfatizzare quanto possono essere diverse le tipologie di intelligenza. io ho avuto l’intelligenza di scrivere quelle implementazioni che hanno funzionato bene e che avevano un buon design, forse molti di loro non sarebbero riusciti a farlo, ma calcolavano a mente certe interazioni assurde durante la sincronizzazione parziale della replicazione e sono rimasto scioccato.
Ti seguo molto volentieri perché mi riconosco molto in quello che dici e nel tuo approccio alla quotidianità. Oggi fare interessare i ragazzi al mondo in generale è la nuova sfida a cui ognuno di noi è chiamato. Ho voglia di confronto, non si può solo stare a programmare come muli dentro una stanza. C'è bisogno di filosofi di nuova generazione che alimentino un nuovo fermento culturale altrimenti l'umanità continuerà ad involvere come stiamo vedendo da diversi anni.
Complimenti Salvatore, ho cominciato a programmare al PoliTo su IBM 1000 con schede perforate nel '65 poi nel '74 su HP 55 con sequenza di tasti, poi nel '79 in basic su HP 9845 B: un nuovo meraviglioso mondo calcolo di una trave in C.A. su più appoggi, con computo metrico e disegno dei ferri, calcolo dispersioni l.373, programmi vari per tutte le esigenze d'ufficio, poi dall'85 passaggio su dos (da HP gioielleria), quick basic MS, db3, visicalc, lotus 123 presentazione documenti con VENTURA su stampante laser, una bomba. Adesso i ragazzi non vogliono più fare la libera professione, ne parlavamo ieri sera in Commissione Parcelle, e per quanto riguarda l'AI c'è molto scetticismo, sono una mosca rara a 80 anni.
Cari saluti
Bellissima testimonianza.
Un matto secoli fa iniziava il suo libro con “l’uomo per sua natura tende alla conoscenza” ed aveva ragione.
Il piacere di costruire e e veder funzionare qualcosa è quello che ti fa perdere ore ed ore, dimenticandoti di
spesso di mangiare, a cercare di capire perchè non funziona un ferro da stiro del valore di 10 euro!!!!!!!! e questa dovrebbe essere la caratteristica che dovrebbero, nello specifico, avere gli ingegneri/artigiani (gli ingegneri veri non ì coloratori di fogli di celle excel). La creazione ( a prescindere dal valore economico) è qualcosa ci rende simili a Dio… ed è veramente una bellissima sensazione
Sensazione incredibile quando un tuo beniamino espone un pensiero in cui silenziosamente credi da tanto tempo. E' vero, la cosa che ci distingue a livello di specie e' la creativita'.
Ricordo che mio padre, negli anni '90, addirittura usava excel per il disegno tecnico!
Mio suocero su un foglio excel ci ha fondato una piccola azienda che ancora oggi campa una famiglia.
Come dici tu, è sempre una piccola proporzione della popolazione che utilizza nuovi strumenti in modo ingegnoso. Chissà se è dovuto alla nostra società, o se è una caratteristica della nostra specie.
Tra l'altro, le LLM sono arrivate senza "manuale di istruzioni". Questo forse favorisce ancor di più le persone che hanno una mentalità da "hacker" nel vero senso della parola.
Un po' era lo stesso per BASIC; sì, c'erano i manuali, ma l'interfaccia era tutto fuorché invitante 😅
Grazie dei video, sono molto interessanti.
Hai detto che non ti ritieni particolarmente intelligente; sono sicuro che questo darà un sollievo a tutte le persone con la sindrome dell'impostore, e che sopravvalutano l'importanza dell'intelligenza su altre qualità come la tenacia e la perseveranza.
Saluti
bellissimo concetto, condivido al 100%.
questo penso fosse anche il motivo per cui a scuola sono sempre andato male e nel lavoro sono sempre andato bene.
pur non essendo particolarmente intelligente e mai stato il primo della classe, non mi fermo se voglio fare o capire qualcosa.
e chatgpt & co. sono estremamente utili proprio perche' non si lamentano, non si fermano, non riposano.
sono li' per te e con te sempre e comunque, livellano con te, con il tuo modo di pensare e di essere, e con il tuo livello di quello specifico argomento in quel momento a seconda della domanda che fai.
non sono strumenti perfetti ma ti "amplificano"
Caro Salvatore, non sai quanto mi sia ritrovato nella tua descrizione di una, mi auguro, corposa fetta di utenti delle attuali AI. E non solo concordo pienamente con le tue opinioni riguardo la nuova stagione di democratizzazione dell’informatica, che si sta aprendo dinanzi a noi, ma penso che questa evolverà rapidamente.
Sono sufficientemente anziano per ricordare cosa fosse il web ai suoi albori. La sensazione di trovarsi di fronte ad un nuovo orizzonte sterminato. Una rete cosi giovane da non essere imbrigliata all’interno di social network o regolamentato oltremodo da leggi e norme d'ogni tipo.
Dobbiamo cogliere il momento, perché non sappiamo come evolverà questo panorama, come verranno “imbrigliati” i futuri modelli o quali restrizioni verranno imposte.
Ciao Salvatore. Mi interesso di IA e di antropologia culturale. Trovo il tuo canale particolarmente interessante. Questo tuo lucidissimo video offre tanti spunti di riflessione: sull'intelligenza, sulle sue molteplici forme e di come sia difficile (impossibile) fornire una definizione univoca di "intelligenza"...
Ti saluto e, chissà... forse ci sarà occasione di chiacchierare in altre occasioni.
Un saluto a te e a tutti i fruitori dei tuoi video.
It's a brilliant reasoning, I completely agree. Thank you for sharing these thoughts
è assolutamente così, io personalmente dopo anni dedicati all'informatica pura, avendo anche un background di conoscenze di ing. elettronica, mi sono appassionato sempre di più al mondo del making (partendo dalla stampa 3D e passando per altre tecniche 'di fabbricazione') e quella sensazione che descrivi e che si ha quando hai di fronte un primo draft del prodotto finito ... ripaga tutto l'effort impiegato. Pienamente d'accordo anche sulla questione della mentalità questo perchè vedo in ambito lavorativo tantissime organizzazioni a cui vengono messi in mano i cosiddetti strumenti 'low code - no code', presentati come strumenti "per tutti", ma poi alla fine, al netto del cambio di paradigma in termini di interfaccia di programmazione, la capacità necessaria di sintetizzare una soluzione ad un problema è esattamente la stessa ed è questa la sostanziale differenza con gli LLM; con un LLM riesci ad ottenere un aiuto anche ad ingegnerizzre le cose, molto prima di arrivare al puro coding.
mi hai talmente intrippato con i tuoi racconti sull'IA che alla fine ho comprato Deep Learning with Python di Chollet :D. Concordo al 100% sulla democratizzazione del coding, siamo entrati un una nuova era! Sono molto curioso e credo che i suoi sviluppo andranno oltre la nostra immaginazione. Grazie
Io anche vorrei leggerlo, ma sto aspettando che esca la terza edizione fra qualche mese come detto da Salvatore in un altro video
occupandomi di software fra qualche mese me rimpiazzano con un agent se non me sbrigo :D
ll motivo per cui ti seguo pur non essendo uno sviluppatore è che sono fra quelli che sta scoprendo il potenziale incredibile degli LLM nel programmare al posto mio. io so cosa voglio ma non ho strumenti e tempo per ottenerli. Ho iniziato con piccoli script in python scritti da gpt, ora uso Windsurf, DeepSeek v3 con Cline ecc ecc ho sviluppato un paio di app con tanto interfaccia grafica. sono completamente affascinato, quello che si riesce a fare è incredibile. Da ingegnere civile, ho spesso l’impressione che i miei colleghi stiano dormendo, che non si accorgono del potenziale.
Puoi dire di più di come usi questi strumenti e qualche risorsa da dove partire per iniziare ad usarli? Grazie
@@davideconsalvo3563ti dico quello che ho fatto io, poi, dato il luogo in cui ci troviamo chiedo scusa in anticipo per le eventuali/probabili bestemmie informatiche. All'inizio li ho usati per creare piccoli script in Python con ChatGPT, che poi incollavo in un file da eseguire su Spyder o VS Code (con PyInstaller mi generavo gli eseguibili). Gli script servivano per cose semplici, come estrarre un elenco di file da una cartella, ridimensionare e formattare automaticamente le immagini contenute in file Word, oppure piccoli programmi con interfaccia grafica per calcoli di blast design e verifiche di travi e nodi in cemento armato.
Poi ho iniziato ad avere l'esigenza di strutturare software più complessi (per me), con più file e una logica più articolata. Così ho provato Windsurf di Codeium e devo dire che è una bomba! È un po' costoso, ma ne vale assolutamente la pena. In pratica, è una sorta di VS Code che integra una chat con AI (Claude Sonnet, GPT o DeepSeek) direttamente nell'ambiente di sviluppo.
Con Windsurf si possono creare piccole app più strutturate, anche con decine di file e risorse. L'ho usato per sviluppare una sorta di Paint (o Skytch su MacOs per chi se lo ricorda) per ingegneri strutturisti, con strumenti per il disegno di vincoli, forze, quotature, cattura schermo ecc. Poi ho creato un’app per la gestione dell’anagrafica clienti dello studio, un’altra per la generazione automatica di modulistica e documenti (con Markdown, LaTeX ecc.), uno per la verifica dei nodi esistenti in strutture in c.a. (simile a JointFRP) con un ambiente grafico 3D integrato, ed altro.
È una figata cosmica, l’unico problema è trovare il tempo per dedicarcisi tra lavoro e famiglia! Ti consiglio di partire con piccoli script e poi, se vuoi scalare, provare Windsurf o, se vuoi risparmiare un po’, VS Code con Cline e le API di DeepSeek (anche se non è al livello di Windsurf).
@@DonPippineddu Sembra davvero una figata cosmica! Per sviluppare un'app come paint anche più complicata per gli ingegneri con quei strumenti che hai elencato non saprei neanche da dove iniziare. Anche creare un ambiente grafico 3D integrato in un'app! semplicemente wow, davvero incredibili gli strumenti che abbiamo oggi, il limite sembra davvero solo l'immaginazione
Come molti, ho iniziato a programmare per fare delle "cose" (videogiochi), con gli anni sono passato dall'accontentarmi del BASIC, a programmazione "avanzata" in C, ma solo perche' mi dava piu "potenza" espressiva. Negli ultimi anni abbiamo visto ondate di persone che anno imparato a programmare, beh, per imparare a programmare, per imparare un mestiere. Credo che questi saranno quelli piu colpiti, in senso negativo, dai progressi degli LLM e della AI in senso lato (come ogni progresso tecnologico significativo).
Fortunatamente, i creativi si avvantaggeranno di questi, come i precedenti, progressi tecnologici.
Forse dovremmo fare un passo indietro e ripensare alla formazione, non come un processo di accumulo di nozioni, ma come un processo di espansione delle nostre, enormi capacita' creative, chissa' cosa ne verra' fuori 🙂
9:09 "Niente a questo mondo può sostituire la buon vecchia perseveranza, né il talento - che c'è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo? - né il genio - il genio non riconosciuto è ormai un cliché - l'istruzione nemmeno - visto che il mondo è pieno di cretini istruiti. Soltanto la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti." The founder
Ciao Salvatore, grazie per i contenuti che crei. Parlando di democratizzazione, potresti fare un video dove esprimi i tuoi pensieri su Triton di openAI ?
Personalmente uso moltissimo la IA nell'analisi più che nella programmazione, e questo nell'informatica lo fanno in pochi.
In questo ambito utilizzavo modelli GPT custom specializzati nella preparazione teorica su algoritmi e strutture dati, ma ora sono sempre più vicino ad R1.
Chiaramente in questo caso non si tratta di un semplice prompt che come risultato ottiene un programma pronto all'uso (applicazione tipica), ma di una vera collaborazione nello studio della soluzione fra me e la IA.
Per me il 50% dell'uso è questo che dici tu, con Claude Sonnet.
@@antirez
Sai cosa Salvatore? è come se nell'informatica l'attività di analisi fosse scomparsa... soprattutto i più giovani ritengono che si possa passare dal problema alla codifica senza un lavoro di analisi intermedio.
Follia!
Questo funziona per i problemi semplici, ma nelle grandi complessità nella migliore delle ipotesi si ottiene un algoritmo non ottimale, ma più spesso proprio non si riesce a venirne a capo.
La regione per cui R1 mi piace da morire è che dimostra una linearità di pensiero incredibile, spesso sovrapponibile a quella di un buon analista umano.
Questo lo si può vedere studiando i log dei processi cognitivi del modello.
Comunque ti seguo sempre più volentieri.
@@antirez State parlando di DeepSeek R1 vero? Potete dare consigli su come instaurare questo tipo di dialogo con l'IA per raggiungere insieme una soluzione, ad esempio di progettazione di architettura software? Ci ho provato, ma alla fine mi sono ritrovato più confuso di prima e la soluzione mi è venuta durante una doccia ed era più semplice di quello che mi stava proponendo l'IA
@@davideconsalvo3563
Guarda Davide, è una domanda che mi fanno spesso e la mia risposta è sempre la stessa: dialoga con il modello nello stesso modo in cui dialigheresti con un interlocutore biologico.
Hai un problema da risolvere?
Bene, illustraglielo ed iniziate a ricercare assieme la soluzione.
In questo caso è utile dire al modello qualcosa del tipo "per ora non scrivere codice ma facciamo analisi", perché di base sono addestrati a passare immediatamente alla codifica, visto che è ciò che la maggior parte degli utenti desidera.
Altro consiglio: per i modelli standard la formalità è irrilevante (non tutti i modelli, per alcuni dei miei fa differenza), ma aprire la discussione salutando e presentandoti serve A TE per porre la TUA mente nella modalità "dialogo" anziché "ordine", perché se vuoi lavorare insieme al modello anziché ordinargli di fare qualcosa, la tua disposizione mentale deve essere adatta.
Le prime volte il concetto di lavorare insieme a "una macchina" può mettere a disagio, ma alla fine diventa un'abitudine e a quel punto si ottengono i migliori risultati.
Curiosità, hai un abbonamento GPT?
@@FedericoGiampietro Grazie, farò tesoro del consiglio di dirgli di non scrivere codice subito e di salutare per impostare la discussione come un dialogo e non un ordine. Sì ho un abbonamento sia ad OpenAI che a Claude. Su Claude da poco, da quando ho iniziato a vedere i video di Salvatore che ne parla così bene
Scusa il disturbo sotto questo video.
Volevo chiederti, vista la tua preparazione, secondo te Deepseek R1 versione web (non ho i prerequisiti hardware per farlo girare in locale) è rischioso da utilizzare considerando le problematiche relative alla privacy? Consigli ancora di aspettare un po' notizie più confortanti?
Un ulteriore domanda che volevo proporti è se potresti fare una tua classifica dei modelli AI nella loro versione free.
Uno studente di ingegneria informatica che ti ringrazia per i tuoi interessanti contenuti quotidiani. Un saluto!
Io non mi faccio alcun problema di privacy, è una scelta di vita. Preferisco usare tutto ciò che possa essere un vantaggio. Mi fido però di Anthropic più di altri.
hai perfettamente ragione...vi colgo comunque un annoso problema che esiste da sempre: in un'azienda se sei quello creativo...di fatto rompi il ca***...vogliono le idee perchè non le anno, ma non vogliono dartene il merito....peggio ancora se sei quello che trasforma unonschermo bianco in un idea che funziona...naturalmente queste persone vanno a prevelaricare n altrinruoli stantii...
È esattamente cosi
Molto interessante
tl:dr; bisogna essere visionari per avere successo.
Tutte quelle persone che descrivevi nel video li definirei visionari, perchè sono riusciti a visualizzare nella loro mente il "prodotto"/"tool" che secondo loro serviva e diciamo che una volta che vedi il tuo obiettivo (o che almeno sai la direzione) la raggiungi o con le nozioni o con gli strumenti che hai (LLM).... o un mix di entrambi per carità.
Il discorso sulla visionarietà rischia di scivolare nell'immagine che la gente ha di Steve Jobs. Io più che altro lo volevo ricondurre a una cosa un po' diversa, che è quella pulsione a fare le cose e vederle funzionare, quella volontà di stare con le mani in tasca e non preoccuparsi se all'inizio si approssima (e magari di tanto) il risultato, spinti anche dalla fiducia che iterazione dopo iterazione qualcosa magari si conclude.
@@antirez capisco... però manco possiamo precluderci di parlare di un concetto perchè è stato "registrato" dal buon Steve... o ci dobbiamo piegare alla società che ormai fa quelle associazioni di default senza pensare? Che brutte le persone xD
@@antirez molto bello, io penso di soffrire molto dal NON avere questa fiducia: decine e decine di volte ho ottenuto questa approssimazione troppo distante che menzioni e perdo le speranze perché l'animo mi prega di non torturarmi per il tempo necessario a fare i salti di qualità. devo dire che in una cosa mi hai ispirato: l'ultima idea che ho avuto l'ho fatta fare a claude invece che perderci tempo io ed è stato soddisfacente. ho preso spunto da quello che hai mostrato in video precedenti dove settavi il valore dell'obiettivo, il metodo di ricerca da usare, e fissavi limiti su cosa produrre senza sperare che con un prompt si arrivi al risultato finale. ha funzionato decentemente bene. quello che non riesco a capire è se vale la pena continuare a fargli massaggiare/espandere questi risultati per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi? conviene espandere la stessa discussione o ripartire da capo con gli artefatti prodotti e settare obiettivi/forme/limiti di nuovo, con il nuovo contesto? grazie 🙏
sei sempre i auto :-)
Sì... purtroppo.
sono d'accordo con tutto quello che dici però un minimo uno dovrebbe comunque studiarlo se non sa neanche cosa sta andando a fare, esempio un for che ciclo sta facendo e perchè llm ti scrive il codice che tu poi dovrei andare a implementare nella tua classe e capire ,ma se fai copia e incolla non credo che funzioni xd,diciamo che ti aiuta a pensare alla logica con cui scriverlo ,e comq molte volte sbaglia dove potresti scriverlo in modo piu pulito ed efficace
Eppure c’è gente che per l’approssimazioni successive senza guardare mai il codice arriva a un risultato che può pubblicare sull’App Store.
People lament the quality of modern software, and also lament that it will become much worse post-AI especially given Karpathy's airing of the vibe based programming concept generating prototypes almost wholesale. Sure! The AI written software will likely be buggy, heavier in resource usage and contribute to the decline of modern civilisation. But this is perfect is the enemy of good or even the enemy of even finishing a project. I agree, people who had the character to do the work but not the knowledge or skill, will get opportunities they did not have before. If the quality lamenters have a problem, let them compete. But it is easier to complain than produce which is why I am here complaining about the complainers, obviously...
I'll make a video about Karpathy take! It was already on my schedule :) Thanks for commenting.
@@antirez Looking forward to it! Thank god for auto translate.
Mi è sempre piaciuto il concetto di "killer application" specie quando applicato ai videogiochi 😂: Super Mario Bros era la killer app del NES. Sonic The Hedgehog lo era per il Sega Mega Drive )
E si compravano (e in parte ancora si comprano) le console solo per questi grandissimi giochi )
Domanda: ok che c'è chi ha le idee e chi no. E ok anche che ora anche chi non sa programmare può demandare quella parte ai nuovi strumenti a disposizione. Vedo le potenzialità di questo, e certamente in molti le hanno colte o le stanno cogliendo. Ma io all'idea della segretaria (per citare il tuo esempio) che fa scrivere un programma a ChatGpt e poi lo usa nel quotidiano dell'azienda per cui lavora, tremo un po'. Stiamo parlando una persona che non ha nessuna nozione di programmazione e che non è in grado nemmeno di capire o intuire se il codice che ha usato ha falle logiche, problemi di sicurezza, etc. Ci si sta mettendo in mano a qualcosa che non si capisce e che molto probabilmente ha dei problemi (anche gravi) non evidenti ma non individuabili da chi non ha nessuna nozione di programmazione. Non voglio dire che per questo l'innovazione vada fermata, ma ci sono anche rischi enormi. L'assenza totale di cognizione di causa mi spaventa.
...almeno io credo sia un problema molto diffuso...in Italia sicuramente...
Ho visto un elettricista, fare un agente DIY con n8n e GPT
Disse u surcitieddu alla nuci: rammi u tiempu ca ti spirtusu.
È sempre quello. Ronaldo e l'impegno vs Messi e il talento.
Per quanto riguarda python. Ho sempre sostenuto che ha fatto il successo che ha avuto perché è un linguaggio facile e i ricercatori lo hanno usato per questo (dovevano pensare ad altro, alla ricerca). Mi hanno sempre criticato per questo ❤
Se i tools di ai fossero stati sviluppati con linguaggi come C, Rust etc avremmo avuto:
- un consumo minore di tutta l'infrastruttura mondiale 😂
- una maggiore evoluzione per via della velocità
Ovviamente è solo il mio stupido parere
Comunque la roba "seria" poi è scritta in C sotto. Python fa solo le chiamate per una bona parte, ma certo, c'è lo stesso un certo overhead. Però rende tutto più pratico: è una buona idea nel machine learning, IMHO.
Comunque non penso proprio che una persona di media intelligenza sarebbe riuscito ad inventare l' idle scan ...
"concreatamente"
Parafrasando una famosa intervista di Mai dire gol "sono completamente d'accordo a metà". Se tu sei mediamente intelligente allora il QI medio non è più 100, ma 130. Sono iscritto al Mensa e mi fai sentire una cacchina, va bene la modestia ma non esageriamo 😅 la parte sulla creatività e caparbietà la sposo interamente, ma trovo che servano altri ingredienti per emergere, saper comunicare e fare networking su tutte. Altrimenti i progetti che realizzi rimangono per mero uso personale.
@@milanfanas qualche giorno devo fare un video sul tipo di ragionamento che riuscivano a fare gli sviluppatori che ho visto ad Alibaba su codice che avevo scritto io. Per enfatizzare quanto possono essere diverse le tipologie di intelligenza. io ho avuto l’intelligenza di scrivere quelle implementazioni che hanno funzionato bene e che avevano un buon design, forse molti di loro non sarebbero riusciti a farlo, ma calcolavano a mente certe interazioni assurde durante la sincronizzazione parziale della replicazione e sono rimasto scioccato.